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Io, Marina ed i due vecchi, al mare.

By 10 Novembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Era fine maggio, io e la mia ragazza Marina eravamo al mare dalla tarda mattinata, pochissima gente, forse nemmeno venti persone, perlopiù coppie di una certa età. Marina &egrave una ragazza di 34 anni formosa, alta 170 circa, scura di carnagione, con una quarta di seno ed un bel culo pieno e sodo, una bella mediterranea diciamo…
Facemmo una bella nuotata, poi lo spuntino e poi andammo sul pattino che c’era in acqua, un po defilato rispetto alla spiaggia, vicino agli scogli; li le spalmai un po di olio abbronzante ed ingugiai un po su quel culo bello pieno e duro, fino quasi ad infilarle un dito nell’ano, mi fermò solo quando sentì delle voci in lontananza… peccato, a me rimase il pisello bello duro e purtroppo le persone che stavano arrivando si fermarono non lontane da noi, quindi il gioco fin’. Dopo un po tornammo ai nostri asciugamani, provammo a riposare un po ma subito dopo arrivò un gruppo di ragazzini sui 18 anni che chiaramente ci impedì di sonnecchiare. Lei era a sdraiata a pancia in giù con tutta la mutanda infilata nel sedere a mo di perizoma, e chiaramente questo non sfuggì ai ragazzini davanti a noi, cercavano di guardare il più possibile cercando di non farsi notare da me, ma ancora non erano abbastanza smaliziati per non farsi scoprire!
Dopo circa una mezz’oretta si alzò dall’asciugamano e chiacchierammo un po, poi presi i racchettoni e iniziammo a fare due scambi. Le sue tettone ballavano ad ogni movimento, ed i ragazzini erano catalizzati dalla visione, erano dietro di me di neanche cinque metri quindi sentivo i loro commenti, classici di quell’età che variavano dal “se la prendo mi chiede pietà” , “le sborrerei su quelle tette a quella zoccola” , ” “la spacco in due quella” e via dicendo, senza sapere che con una porca come lei nessuno di loro sarebbe durato più di 3 minuti! Sentire certi apprezzamenti sulla mia donna però mi stava facendo un certo effetto, e poi lei se n’era accorta e quindi un po giocava, temporeggiava quando era piegata in avanti per far risaltare ancora di più le tettone o saltando anche quando non era necessario… incrociammo lo sguardo e mi sorrise maliziosa, capii che stava facendo la troia e voleva provocarli, riuscendoci benissimo! Ad un tratto un salto un poco più alto fece uscire una tetta fuori dalla coppa, per la gioia dei ragazzini che rumoreggiavano dietro (sempre in incognita secondo loro); lei fece finta di accorgersi solo un paio di secondi dopo e si voltò per sistemarsi: fu solo allora che notammo due signori sui 65/70 anni dietro di lei, che addirittura avevano girato le spiaggine non verso il sole ma verso la nostra partita, o meglio verso di lei ed il suo culo. Non distoglievano lo sguardo, e intravidero la tettona mentre lei la sistemava dentro il reggiseno. Marina si rigirò verso di me e guardandomi mi fece intendere che aveva qualcosa in mente, facendomi un piccolo cenno con la testa verso i due signori dietro. Riprendemmo a giocare a notai che lei spesso lasciava andare la pallina per poi chinarsi a raccoglierla, e allora mi feci più audace e la lanciai molto in profondità vicina alle spiaggine dei vecchi. Scambiarono due battute che io non sentii e continuammo a giocare, dopo nemmeno due minuti lanciai di nuovo la pallina verso di loro e finì proprio vicinissima, davanti ad uno di loro. Lei si inchin’ a prenderla, rimase un paio di secondi piegata in avanti verso di lui e poi si rialz’ ridendo e dicendogli qualcosa. Ancora una volta il brusio dei ragazzini, il rumore delle onde e la poca vicinanza mi impedirono di sentire cosa si erano detti. Il cazzo iniziava ad indurirsi parecchio, non capivo più nulla ed alla prima pallina utile la lanciai di nuovo l’, tra i due vecchi… uno di loro fece una cosa che mi lasci’ sbalordito: allung’ la mano verso la pallina e la lanciò sotto la sua spiaggina… lei si inchin’ a prenderla, rimanendo a quattro zampe per qualche secondo davanti a lui, scambiando due parole, poi si avvicin’ al nostro ombrellone, poggi’ racchetta e pallina e mi disse “vai in acqua, lasciami fare, però guardami” .

Io come un automa, intontito, entrai in acqua, e mi girai verso di loro. La spiaggia nel frattempo si era praticamente svuotata, erano rimasti i ragazzini che si erano messi a giocare a pallone e una coppia in lontananza. Marina arrivò all’ombrellone dei vecchi e allung’ la mano come per presentarsi, si alzarono entrambi dandole due baci sulle guance ed uno dei due addirittura la cinse per i fianchi.
Io non sentivo cosa si dicevano, però riporter’ i dialoghi come riferiti da Marina:
I vecchi si presentarono come Guido e Carlo (quello che la cinse per i fianchi e con cui aveva parlato mentre giocavamo a racchettoni) , e quest’ultimo si dimostrò quello più intraprendente tra i due:
C “ma quello &egrave il tuo ragazzo? ”
M “si perché? ”
C “fortunato ad avere una così sotto mano”
M “ahah grazie lei &egrave troppo gentile”
C “macch&egrave gentile &egrave la verità, poco fa guardandoti il culo e quelle tette ballare mi &egrave venuto duro, e non &egrave facile alla mia età! E poi dammi del tu”
M “grazie, così però mi metti in imbarazzo”
C “non imbarazzarti… poco fa quando ti &egrave saltata fuori dal costume per poco non mi spunta fuori il pisello dal mio di costume…”
M “….”
C “dai toglile fuori, facci vedere queste mammelle che lo so che vuoi farcele vedere!”
M “ma cosa dici, per chi mi hai preso?”
C “non fare la santa che poco fa stavi facendo la gatta morta a quattro zampe … lo vedevo che mi provocavi…”

A questo punto lei si girò verso di me con uno sguardo a metà tra l’indeciso e il chiedermi scusa, ma subito si voltò verso di loro.

M “va bene ve le faccio vedere ma fate i bravi”
Ne tolse fuori prima una e poi l’altra, erano effettivamente belle grosse, con due capezzoli grandi che risaltavano ancora più sulla tetta bianca, che di suo contrastava con la carnagione scura data dall’abbronzatura; loro avvicinarono le mani ed iniziarono a pastrugnare, poi Carlo la fece sedere sulla sua gamba destra, Guido in piedi continuava a massaggiarle una tettona mentre il suo amico inizi’ a toccarle la figa da sopra il costume. Lei iniziava ad essere in calore, uno che le toccava la figa e l’altro che le strizzava le tette, ed oltretutto aveva il pacco di Guido davanti agli occhi, che continuava ad ingrandirsi.
C “dai andiamo a casa, &egrave qua davanti a nemmeno 50 metri”
M “no no ma scherzi”
C “ma smettila che sei già fradicia, hai una voglia di essere scopata che non resisti altri dieci minuti” ,
ed infatti la fecero alzare,
M “ok vengo però viene anche lui” indicandomi
C “va bene, però che non faccia storie”.
Lei mi fece cenno di seguirli ed io uscii dall’acqua, mi asciugiai al volo e li raggiunsi, con il telefono in mano… si erano fermati in veranda, effettivamente la casa era praticamente in spiaggia, e si sedettero su un divano molto grande; lei chiaramente era in mezzo a loro, aveva ancora il reggiseno allacciato ma le tettone fuori, che sembravano ancora più grandi e loro che glie le strizzavano. Carlo le infil’ la mano nella mutanda ed iniziò a toccarla, lei sussult’ subito ed in meno di un minuto lui glie le tolse facendole spalancare le gambe in modo osceno; Guido abbass’ lo slip che conteneva a fatica l’erezione e a ruota lo segu’ Carlo.
Guido aveva un cazzo enorme dove svettava una cappella molto grossa, Carlo invece era un “normodotato” in confronto all’amico, lei iniziò a segarli mentre loro continuavano uno a toccarle le tettone e l’altro a masturbarla… dopo un paio di minuti lei si alz’ sul divano e si mise a quattro zampe, iniziando a succhiare il pisello di Carlo e dando le spalle a Guido che così si trov’ la figa in faccia e si mise a leccargliela.
Io ero totalmente nel pallone, avevo il cazzo che mi esplodeva nel vederla in mezzo a due uomini, perdipi’ di una certa età; certo spesso avevamo fantasticato su queste cose, ed una volta eravamo anche andati vicini ad una cosa a tre, ma vederla così mi eccitava in modo pazzesco, lei a quattro zampe con il cazzo di uno in bocca, un altro che le lecca la figa e le tettone che ballano… una scena da film porno con protagonista la mia donna; non rinunciai a fare qualche “foto ricordo” !

Sto preparando il secondo capitolo, come sempre per commenti e suggerimenti scrivetemi a

riccard82@yahoo.it Ad un tratto Guido smise di leccarle la figa, le infil’ un paio di dita per masturbarla e con il suo succo si bagnava il cazzo segandolo; lo sfreg’ un paio di volte sulla sua figa e poi lo infil’ senza perdere tempo
M “aaaah &egrave gigantesco, così mi squarti!”
Effettivamente le aveva infilato un cazzo davvero enorme tutto in una volta, anche se non ancora fino in fondo; la teneva per le spalle e la sbatteva forte, mentre lei coninuava a succhiare e leccare la cappella di Carlo, che si godeva il pompino mentre continuava a strizzarle le tettone
C “oooh sei brava a leccare il cazzo, chissà quanti ne hai leccato e succhiato per diventare così brava”
M “siii, ho iniziato a succhiarli che avevo quattordici anni, e in vent’anni ne ho fatto sborrare tanti!”
C “Guido fammela scopare un po a me questa troia”

La fecero sdraiare sul divano, Carlo le infil’ il cazzo in un solo colpo, mentre Guido le sfregava la cappella sulla faccia e sulle labbra, lei apr’ la bocca quasi a cercare il cazzo, e lo accompagn’ in bocca con una mano; quel pisello enorme non le ci stava tutto in bocca, era troppo eccitante guardarla mentre le tettone ballavano sotto i colpi di uno dei due vecchi, e l’altro che le scopava la bocca…
C “quindi ne hai fatto sborrare tanti eh! Si vede, guarda che troia che sei diventata! ”
M “ohhh, ohhh sssi… ne ho fatto sborrare tanti, da ragazzina facevo i pompini a tanti miei amici, e da qualcuno mi sono pure fatta scopare… avevo sempre voglia di cazzo!”
C “e non &egrave cambiato nulla allora, perché anche oggi hai una voglia di cazzo incredibile! Stavi facendo la troia con i pischellini e invece hai trovato due che ti sfondano per bene”
M “siii cazzo, mi facevano eccitare quei ragazzini che mi guardavano, meno male che mi hanno adescata due maiali!”
Intervenne Guido, che aveva parlato pochissimo
G “Carlo adesso fammi mettere sotto di lei, io le scopo la figa e tu la inculi!”
Vidi in Marina uno sguardo un po spaventato, io invece dovetti smettere immediatamente di toccarmi il cazzo per evitare di sborrarmi all’istante… avrei visto forse una delle scene più eccitanti, con la mia donna in mezzo! Non le diedero gran tempo di pensarci, Guido le reinfil’ il cazzo nella figa senza troppi pensieri, mentre Carlo si inchin’ e leccarle un po’ il buco del culo, poi infil’ due dita e subito punt’ il cazzo sopra: una, due, tre volte e poco a poco l’ano della mia fidanzata inizi’ a cedere, accompagnato dalle sue urla… feci partire un video, Guido la montava da sotto e Carlo la inculava; in tutto questo le tettone ballavano in faccia a Guido, che ogni tanto addirittura la baciava in bocca… io ero totalmente rapito dalla scena, dopo un paio di minuti loro si staccarono, la fecero inginocchiare e le puntarono i cazzi addosso:
C ” ooooh si dai, prendila tutta puttana!!”
M “siii spruzzami vecchio maiale, sborrami tutta!!”
E così fece, le spruzz’ tutta la faccia, mentre Guido quasi aspett’ il suo turno, si mise davanti a lei ed esplose
G” siiii prendilo tutto si queste mammellone da vacca che hai!!”
Le rivers’ addosso una quantità esagerata di sborro, lei iniziò a leccarla tutta e loro entrarono in casa lasciandola fuori. Io mi ero sborrato nelle mani, lei mi guardava con una faccia da troia incredibile… nel frattempo sentii dei rumori, mi girai e notai uno dei ragazzini con il cellulare in mano… evidentemente non ero stato l’unico a riprendere le gesta della mia troia.

Attendi suggerimenti e opinioni
riccard82@yahoo.it

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