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Il mio nome? Non è importante ma, se vuoi, te lo dico! è Fabio. Ti piace? Potrebbe però essere anche di fantasia’ Chissà! Come invece assolutamente non lo è proprio tutto il resto che mi accingo a raccontare. Sì, quello che ho deciso di narrare è tutto vero. E’ stata la mia vita. E raccoglie tutti i piaceri che il sesso le ha regalato! Vissuti con tanta, tanta intensità, spontaneità e soprattutto senza limiti!
Sono le confessioni di un uomo non più giovane. Ho raggiunto la maturità anagrafica ma una gran voglia di svelare tutto il mio intenso passato nel mondo del sesso. Un mondo tutto mio, vissuto quasi freneticamente e soprattutto in modo particola e del tutto fuori della comune morale che ho da sempre detestato e rifiutato. Un mondo di un uomo follemente innamorato dell’altra metà del cielo! Della donna, della femmina, in tutte le sue manifestazioni. In particolare quelle più private e, magari, quelle più inconfessabili. Quelle cose che le donne fanno talvolta tanta fatica a svelare! E no, dicono loro, certe cose non si raccontano proprio’ Ma si fanno, si fanno’ Eccome! Ed ho sperimentato che spesso le donne non si aprono completamente e non si offrono senza alcun imbarazzo ai propri mariti, ma bensì ai propri uomini amanti, sicure che quei maschiacci che le hanno assaporate non lo avrebbero raccontato mai a nessuno! No, non si svelano certe cose’ Io, indubbiamente, sono stato un gran depositario di queste confidenze e confessioni intimissime e spesso molto, molto scabrose!
Ma io, invece, adesso, voglio ricordarle. Tutte le donne che ho fatto godere e che pure mi hanno permesso di raggiungere tante volte nella mia vita il Paradiso dell’orgasmo maschile. Lo farò usando solo in questo caso comodi nomi di fantasia. Le autentiche protagoniste si riconosceranno e, conoscendole, lo apprezzeranno! Parecchie sono tuttora fidanzate o mogli più o meno fedeli e non vorrei inguaiarle!
Sono tante ma voglio subito precisare che nessuna di loro ha subito assolutamente qualsiasi tipo di violenza da parte mia. Il consenso della donna e la sua volontà di soddisfare i miei desideri sono sempre stati da lei ben manifestati e sono anzi sempre stati necessari per facilitare i miei orgasmi mentali e fisici. Sono state queste le condizioni che ho sempre loro posto. E, lo ammetto, non sempre sono state facili da accettare e di superare per alcune di loro! Pudori, titubanze, timori e ritrosie nel mettere spesso delle robuste corna a fidanzati e mariti hanno complicato non poco la loro accettazione e la totale sottomissione! Senza limiti e subita da un uomo che non era il proprio marito!
Partirò da quelle storie vissute da giovane uomo e arriverò a quelle attuali dell’ultima fase della mia vita sessuale. Indubbiamente quella più intrigante e piccante che si è mescolata con la mia attività professionale di fotografo free-lance. Ma anche quella di un uomo maturo, voyeur, esibizionista e, soprattutto, marito ed amante cuckold.
In mezzo si collocheranno prima tutte le mie avventure da giovane uomo. Infatti, nella mia variegata vita di coppia, insieme alla mia intensa attività sessuale con compagne di classe e di facoltà vissuta al liceo e all’università, ho unito, ancor di più, nello stesso periodo in cui fui giovane allenatore di calcio, un mio altrettanto considerevole fervore sessuale nelle camere matrimoniali delle giovani mammine dei ragazzini che allora allenavo. Poi, negli anni successivi, divenni mister di squadre dilettantistiche e nella mia garconniere trovarono rifugio parecchie morose, fidanzate e mogli dei miei atleti. A lungo Sharon, la giovane e bellissima fidanzata del più giovane componente della squadra dilettantistica che per anni allenai, lì mi fece spesso visita rallegrandomi la serata. Quanto piaceva a Sharon lo sperma del mister del suo fidanzato! Beveva sempre tutto, fino all’ultima goccia ed ogni volta quasi affogava in tutta quella sborra che le esplodevo in bocca e sul visino. E con la bocca ancora piena del mio seme mi invitava a ricordarmi del suo fidanzato sempre panchinaro!
Ora sono qui, nudo, mollemente rilassato nel mio bagno turco ed ascolto la mia musica preferita. Faccio scorrere come un film davanti ai miei occhi socchiusi le immagini di tante donne, dei loro sorrisi, dei loro corpi nudi. E poi, ecco, rivivo le cose più belle che mi hanno regalato. Tutte, in modo diverso, l’hanno fatto. Con tanta o poca voglia, con frenesia o con calma, con irrefrenabile desiderio o serafica tranquillità, con ineguagliabile abilità o strana incapacità, tutte queste donne mi hanno fatto felice e mi hanno fatto raggiungere il paradiso. Tutte, proprio tutte, almeno una volta mi hanno fatto sborrare. Molte di loro mi hanno volutamente guardato e spesso mi hanno pure manifestato tutta la loro soddisfazione per quello che erano riuscite a fare. Farmi godere. Come adesso starei per fare ricordando le loro parole’ Ma no, ora no. Mi trattengo e voglio narrare’
Fin da quando ero diventato ometto io avevo sentito sempre fortissimo dentro di me un indescrivibile desiderio verso il sesso e soprattutto verso tutto quello che particolarmente scabroso oltre che provocante e sensuale lo circondava. Le mie prime morose mi avevano generosamente accontentato. Dalla prima volta che raggiunsi l’orgasmo.
Come era per me mio principale dovere regalare loro il piacere così loro lo desideravano per me. Fin da giovanissimo dopo aver loro fatto raggiungere il loro orgasmo, dopo le invitavo sempre soprattutto a giocare con il mio sesso. E giocare era per me farlo in maniera diversa. Senza tabù e al di fuori di qualsiasi schema o vincolo voluti dalla morale dei benpensanti.
Le mie particolari voglie spesso le sorpresero e le misero talvolta in chiara difficoltà. Ma a me piaceva sempre farlo a modo mio, in maniera diversa e detestavo da sempre la normalità nel sesso.
Giovanna, la mia prima morosetta ufficiale, fu per mia fortuna la prima a cogliere ed accettare i miei messaggi. Io non avrei infatti voluto imitare i miei compagni di classe che a quell’età si riempivano ancora tutti di seghe sfogliando le riviste porno. Io, al contrario, mi ero ripromesso di farmi fare la mia prima sega da una ragazza, magari da una mia compagna di classe. Forse anche brava a farle!
Giovanna, io non lo sapevo ancora, era particolarmente brava a fare le seghe. Si offrì, da brava morosetta, a sverginarmi e mi promise che i miei primi schizzi di sperma non si sarebbero dispersi dappertutto! Chissà quanta roba avrei spruzzato! Avrebbe lei raccolto amorevolmente in mano il seme da me prodotto per la prima volta. La prima eiaculazione dopo la sega che mi veniva offerta da una mano femminile. La sua! “Fabio, tu ti accontenti vero della mia mano, vero? – mi chiese temendo che io volessi qualcosa di più – Io… io sono ancora vergine e non voglio farlo con la bocca. Non so farlo! Andrea, il tuo amico, voleva che gli facessi un mio pompino’ Voleva farmela anche in bocca come aveva visto fare dalle donnacce su quei giornalacci che voi leggete! Io mi sono rifiutata e mi ha scarica!” Io le sorrisi e ciò le bastò.
A lei era piaciuto un sacco vedermi venire in quel modo e soprattutto perché come le dissi era per me la prima volta. A me piacque tantissimo e il vedere la sua gioia nell’avermelo fatto per la prima volta mi fece superare la sorpresa e l’imbarazzo che avevo provato nel riempirle la mano con quel tantissimo mio liquido bianchissimo, attaccaticcio e molto, molto odoroso! Giovanna mi aveva fatto sborrare proprio per bene per la prima volta! Mi sarei ricordato per tutta la mia vita quegli spruzzi, il mio impiastricciare le sue dita con il mio sperma che non immaginavo tanto abbondante e così puzzolente. Il socchiudere gli occhi e l’arricciare il naso di Giovanna mostrarono eloquentemente tutto il fastidio provato dalla giovane donna per quella mia enorme sborrata che le aveva riempito le mani. “Ti confesso che non sei il primo che faccio schizzare! – mi disse lei con voce flebile, flebile – Ma’ ma nessuno me ne ha fatta vedere così tanta! E quanto puzza!”
Ma se ero stato diverso nel modo in cui avevo voluto avere il mio primo orgasmo, in seguito mi resi conto di avere delle esigenze ancora molto diverse e molto più particolari. Le mie sborrate erano da sempre le degne e pirotecniche conclusioni di emozioni molto forti e particolari che avevo vissuto con la mia femmina. Era sempre stato prepotente il mio desiderio di condividere con lei le mie passioni più segrete e più intime.
Ebbi la fortuna che la maggior parte delle mie morose, la mia fidanzata ed Alessandra, la mia futura moglie, mi assecondarono sempre nei sogni erotici molto audaci che volevo diventassero con loro realtà.
Da quando Giovanna mi aveva regalato il mio primo orgasmo ritenni giusto vivere il sesso senza alcuna freno inibitorio e senza alcun pudore. Non mi opposi così a subire le attenzioni di Federica, una giovane donna con qualche anno più di me. Mi piace un sacco ricordare quella mia prima avventura a luci rosse e sarà altrettante intrigante iniziare raccontando ciò che in particolare quella giovane moglie divorziata e mamma di Alice, una mia morosetta, ottenne da me, giovane liceale.
Alice mi aveva fatto scoprire per la prima volta la mia grande voglia di esibire davanti ad altri maschi la mia morosa… Vederla per la prima volta ad una festa vestita solo di un leggerissimi vestitini ultratrasparenti mi aveva da subito eccitato tantissimo. E ancor di più vederla scrutata dagli occhi famelici dei miei amici. Mi bastò solo guardarla. Sentii il mio uccello rizzarsi nel mio slip ed indurirsi. Ed ero sicuro che ce l’avevano duro anche tutti gli altri ometti famelici e pieni di voglia che si stavano godendo la vista del reggiseno e delle microscopiche mutandine che lei più o meno innocentemente per le trasparenze della gonnellina offriva a tutti loro. E qualcuno volle anche spiarci quando ci appartammo e lei, davanti a degli improvvisati guardoni, malvolentieri e con gran fastidio da brava morosa appagò la mia voglia e mi fece una sega. Quanto mi piacque vederla imbarazzata mentre i miei amici la vedevano con il mio uccello in mano mentre mi masturbava. Quanto sborrai! Fu la prima sborrata da futuro uomo cuckold!
Fu Federica, la sua mamma altrettanto bella e sexy, a farmi scoprire certi desideri altrettanto particolari e molto intimi. Io ero da sempre un narciso e mi piaceva guardarmi. Soprattutto nudo e con il mio pene ritto e duro! Ero effettivamente un bel ragazzone ed un esibizionista. Fu proprio Federica che mi fece superare tutti i tabù che per la giovane età io potevo ancora avere. Soprattutto nel mostrarmi nudo anche davanti ad una donna come lei. E questo lei lo pretese molto presto. Ed io l’accontentai e mi mostrai nudo, con tanto imbarazzo, ma anche con tanta, tanta voglia… Non riuscii a nascondere proprio nulla! Ero così giovane ed inesperto… Mi fotografò così, proprio come lei voleva… E volle anche dell’altro…
Fu proprio da lei, fotografa professionista, che appresi i rudimenti dell’arte della fotografia che mi accompagnò per tutta la vita e che tuttora mi assiste in tutte le mie creazioni. Anche quelle più personali, spinte e private.
Il mio ancora ingenuo esibizionismo, che inconfessato risiedeva nel profondo della mia sessualità, si era intrecciato allora al mio essere cuckold. Le due donne mi avevano fatto entrare per la prima volta nel più profondo della mia sessualità! Alice e Federica, senza saperlo, mi spinsero in seguito a confidarmi senza pudori con le donne che successivamente conobbi e che entrarono prepotentemente nella mia vita. E queste, anche se in maniera diversa, pure si mostrarono disponibili nei confronti dell’esibizionismo, del mio guardare e del mio godimento del loro farsi guardare da altri uomini. E non solo! Davanti a me!
Le giovani donne che mi furono vicine erano indubbiamente state ben dotate da Madre natura. Mi fu facile allora convincerle a farle entrare nel mio mondo. Chi più, chi meno acconsentirono e mi fecero felice. Oltre che a farmi evolvere nel mio mondo fatto di tante scene, foto e, soprattutto, tante avventure a luci rosse. Come avevo appena vissuto io in prima persona con Federica ed Alice!
Io, oggi, sono un apprezzato fotografo professionista e per diletto autore di cortometraggi. Allora iniziai la mia carriera! E potei avviarla nel migliore dei modi per un uomo molto giovane e molto voglioso!
Come non fu invece facile con mia moglie. Alessandra, mia moglie era una gran bella femmina ed era stata da sempre molto disponibile anche a partecipare a certi miei giochini piuttosto spinti. Anche quando era ancora solo la mia fidanzata. Quella che sarebbe poi diventata mia moglie pur mostrandosi abbastanza disinvolta non aveva voluto però accettare certe mie proposte. Solo una volta, approfittando della sua euforia dovuta alle abbondanti libagioni fatte ad una serata molto vivace trascorsa tra coppie d’amici percepii che avrei potuto approfittare dell’atmosfera molto frizzante creatasi.
Le feci infatti notare come le altre due fidanzate presenti alla cena avevano entrambe confessato di essersi prestate a particolari richieste dei loro morosi. Avevano ammesso candidamente, dopo una certa insistenza da parte dei rispettivi morosi, a svelare di aver posato davanti alla macchina fotografica dei rispettivi uomini. Inizialmente si era trattato di foto molto caste. Poi, un po’ alla volta, gli scatti si erano fatti sempre più audaci. Alla fine, un po’ per gioco e un po’ per piacere, ci fu anche il nudo. Entrambe confermarono un po’ imbarazzate che si erano infatti così fatte immortalare un paio di volta completamente nude. I loro maschi avevano giurato che avrebbero conservato con la massima cura quelle foto. Una delle due sospirando ed arrossendo vistosamente aggiunse che il suo moroso porcellone l’aveva immortalata anche dopo, a sorpresa, durante un particolare rapporto sessuale.
Rientrati a casa io provocai Alessandra e volli farla sentire inferiore nella sua femminilità rispetto alle sue amiche che si erano mostrate così disinvolte e disinibite. Colpii nel segno e lei, punta nel suo orgoglio di femmina, mi promise di farsi anche lei fotografare da me. Anche nuda, se proprio lo desideravo così tanto. Ma solo un paio di scatti. Colsi la palla al balzo ed alcuni giorni dopo riuscii finalmente a fotografare la mia moroso senza veli. Nuda! Ancora oggi continuo a conservare gelosamente quegli scatti!
Erano poi passati gli anni ed io mi ero perfezionato nell’arte della fotografia. Ma ancor di più avevo continuato nella mia evoluzione nel mondo dell’uomo cuckold.
Alessandra non conosceva la vita e i pensieri più nascosti di un marito cuckold. Volevo coinvolgerla e sapevo che per iniziare dovevo convincerla a fare il primo gradino ed a farle accettare quello a cui anni prima aveva solo parzialmente acconsentito. Alla fine la mia bella moglie cedette. Finalmente dopo le foto giovanili dove la bella fidanzatina si era fatta riprendere nuda in un paio di volte, la mia mogliettina, con grande imbarazzo e gran vergogna, sempre senza nulla addosso, accettò alcune pose molto, molto arrappanti.
Per amore, per la prima volta Alessandra si mostrò senza veli ed eccezionalmente anche impegnata a fare la moglie. Certe mogli i pompini li fanno non solo agli amanti ma anche ai mariti! Ed Alessandra era una di queste.
Una tappa della mia vita sessuale da marito era stata quindi completata. Farmi fotografare da lei e fotografarla fu quindi in seguito una cosa molto naturale e piacevole. Per entrambi.
Con calma, un po’ alla volta, tentai di iniziarla ad avventurarsi in un altro mondo ancora più scabroso. Quello del suo marito cuckold. Sapevo benissimo che lei ne sarebbe stata sconvolta… E poi convincerla a partecipare ad avventure ancora più particolari sarebbe stato ancora più difficile.
Alla mia tendenza da esibizionista e voyeur si era infatti rafforzata sempre di più con il matrimonio la mia segretissima passione di uomo cuckold. No, non le fu proprio facile inizialmente assecondarmi. Ma io, che da sempre avevo dentro di me l’essere cuckold, ricordavo come non era stato facile per Alice, la mia giovani morosa, dover sperimentare questo mio capriccio. Per la giovane età che avevamo la ragazzina visse un’esperienza che si rivelò solamente un poco particolare ed imbarazzante. Alla fine però non nascose un sottile piacere.
Ben diverse furono le esperienze che feci fare a mia moglie. Di vario genere ma sempre di più scabrose ed impegnative. Alessandra accettò con difficoltà certe situazioni. Le sue difficoltà, le sue ritrosie e i suoi imbarazzi resero maestosi e sublimi i miei orgasmi!
Cristina, la giovane donna che entrò nella mia vita dopo mia moglie, accettò invece senza troppi problemi il mio vizio. Cristina era molto più giovane di mia moglie e non aveva nessun pudore. Mi fu facile quindi coinvolgerla completamente nel mio mondo cuckld.
Con Cristina ripercorsi tutto il tragitto che avevo fatto in quel mondo con Alessandra. Partii con foto che io definii d’autore. Si arrivò al bikini e subito dopo, inesorabilmente, al nudo. Cristina era giovane, bella e non ebbe problemi a farsi fotografare nuda. Ero il suo moroso! E quel moroso porcellino volle pure riprenderla in certe posizioni con la telecamerina. Mentre estasiata lei gli succhiava l’uccello! E, alla fine, non poteva mancare pure il gran finale di lui! In bocca, sul visetto, dappertutto… Lui le disse che sarebbero estrapolate delle foto meravigliose.
Tante donne, più o meno giovani, tanti sorrisi, tanto sesso, tanti corpi nudi, infiniti orgasmi femminili, mie erezioni prepotenti, mie violente eiaculazioni e tanta, tanta sborra! Nella mia mente si accavallano tutte queste immagini mentre arrivo al presente che mi piacerà ancor più raccontare.
è un’attualità nella quale la condizione di cuckold ben si evidenzia. E mi piace raccontare anche questo. L’intreccio di relazioni da me instaurato con uomini che sentono il mio stesso bisogno. E i commenti e le affannate parole delle loro donne. E, naturalmente, delle mie donne pure cpoinvolte.
Alessandra e Cristina da parte loro si sono prestate al gioco. La mia ex moglie ha preteso di essere un po’ protetta. Non vorrebbe che tra le e-mail con le quali mi sono relazionato con altri uomini ci possa essere quella di qualche suo collega. Non avrebbe gradito che lui, negli allegati di una e-mail, si fosse goduto le foto di lei indiscutibilmente nuda! Mentre magari succhiava l’uccello a suo marito. Ma non solo! Mi confessò in seguito che a le piaceva invece un sacco vedere gli altri uomini, eccitarli più possibile, scoprire cosa erano capaci di fare con il loro coso, giocare con loro e, se a loro sarebbe piaciuto, poterli anche guardare quando alla fine li avrebbe portati a fare la loro robina. E aggiunse spudoratamente, nell’ultimo periodo del nostro matrimonio, che avrebbe apprezzato moltissimo gli scatti fotografici di qualche bella ed abbondante eiaculazione di qualche mio amico ben dotato ma anche le prestazioni di qualche ometto in diretta! Ma il maschio doveva essere molto… potente e soprattutto un gran produttore di liquido seminale!Naturalmente tutti si sono mostrati molto disponibilli alla richiesta di mia moglie e di mostrarle come sborravano. Agli uomini cuckold non mancò però la fantasia. Anche se certe loro richieste l’hanno indubbiamente imbarazzata lei non si rifiutò mai di esaudire certe richieste molto, molto particolari.
Cristina sa di essere particolarmente bella e spudoratamente le piace mostrarsi anche completamente nuda! Senza alcuna protezione è, indubbiamente un po’ puttanella. E le piace da impazzire, alla mia presenza, giocare con gli altri uomini.
Ma la mia realtà che voglio raccontare non è solo quella di uomo cuckold. Innamorato di tutte le belle donne, naturalmente esteta e fotografo mi è sampre piaciuto ogni giorno andare alla ricerca di rappresentanti del gentil sesso che avrebbero potuto entrare nella mia collezione privatissima di bellissime donne nude e… sborrate in faccia.
Mi è sempre piaciuto e mi ha sempre eccita individuare lei, la predestinata. Indifferentemente da chi fosse e cosa facesse. L’importante era che siano belle e che abbia stimolato l’otturatore della macchina fotografica o della telecamera. E il mio otturatore, per mia decisione irremovibile, può esaltarsi e può fare un clic solo per una volta davanti a lei completamente nuda e, alla fine di tutto, un secondo clic sul suo bel visino sorridente e completamente ricoperto di sperma. Il mio, naturalmente!
Come racconterò, ho già raccolto un certo numero di belle donne che si sono prestate al gioco. Giovani fidanzate, ma anche sposatissime signore alla ricerca di avventure. Non è stato sempre facile individuarle, avvicinarle, farsi ascoltare, tentarle ed alla fine convincerle! Ma le donne, soprattutto quelle belle, sono sempre vogliose di essere corteggiate, ammirate e, alla fine, sedotte! E penso che, seguendo un mio personalissimo pensiero, quelle che non hanno proprio voluto accettare i miei due clic non sanno proprio quello che si sono perse!
(continua)

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