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Racconti Erotici Etero

Irresistibile e sfuggente

By 15 Ottobre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Non un rumore di passi né il suono della tua voce ad annunciare la tua presenza. Solo la sensazione di sentirmi osservato. Mi volto e ti vedo lì, in piedi, poggiata contro lo stipite della porta. Mi guardi con aria quasi circospetta, come a voler studiare la mia reazione alla tua improvvisa ricomparsa davanti ai miei occhi e nella mia vita. Tu, così sfuggente ed irresistibile. Tu, che mi stravolgi ad ogni tuo passaggio, lasciandomi poco dopo in preda ad una dolce nostalgia.
I tuoi occhi, quei due fiammeggianti laghi oscuri, tanto profondi da darmi le vertigini, non si staccano dai miei. Le tue labbra, morbide, piene e di un naturale rosso vivo, si piegano in un’espressione d’attesa. Le lunghe onde nere dei tuoi capelli t’incorniciano la pelle candida e scendono fino ad adagiarsi sul tuo unico indumento, una camicia da notte color carne che lascia scoperti solo i tuoi polpacci tonici e i tuoi piccoli piedi nudi. Provo ad indovinare le tue forme, oltrepassando con la mente il velo sottile che le copre senza riuscire a nasconderle. Avverto già un fremito pensando ai tuoi grossi seni da baciare, ai tuoi capezzoli pronunciati perfetti da mordere, ai tuoi fianchi morbidi fatti per essere afferrati all’atto di violare la tua intimità. Come sempre, non voglio né potrei nascondere la mia voglia di te. E, come sempre, non riesco a nasconderlo a te, che sai leggere senza sforzo fin nel profondo della mia anima e dei miei pensieri.
Un sorriso malizioso compare sul tuo volto mentre muovi qualche passo verso di me, ancheggiando leggermente con voluta sensualità. Muovo anch’io per venirti incontro. Al mio cospetto, senza distogliere il tuo sguardo dal mio, lasci scivolare per terra il tuo indumento, restando completamente nuda davanti ai miei occhi. E’ dura non farti mia subito, ma voglio godermi questi momenti. La tua sensualità, la tua voglia di sapermi preso, coinvolto, tutto per te. Mi sfili la maglia, accarezzi le mie spalle e il mio torace. Scendi lungo i miei fianchi, per riservare anche a ciò che resta dei miei abiti lo stesso destino toccato agli altri. Una volta nudo, la voglia di assaporarti si fa troppo pressante. Il profumo della tua pelle, dei tuoi capelli e del tuo respiro mi mandano fuori di testa. Odori di una pelle fresca e di una donna calda si mischiano inebriando i miei sensi. Con una mano ti avvolgo il collo per spingerti contro la parete, e poi sollevarti di peso, e divorare quelle labbra così invitanti, per intrecciare la mia lingua alla tua mentre i nostri corpi nudi premono l’uno contro l’altro. Stringi le braccia attorno alle mie spalle, le gambe attorno alla mia schiena. Avverto i tuoi peli pubici solleticare il mio addome, e il calore della tua intimità investire il mio membro teso adagiato contro le tue labbra.
Un bacio interminabile, da far mancare l’aria, da lasciare indolenziti. Un bacio cui metti fine per prendere tu il controllo, e spingermi sulla poltrona poco dietro di noi. Ti lascio fare, so di cosa sei capace e quanto sai pervadere il mio corpo e la mia mente. Ti pieghi su di me, mi baci ancora, stavolta per pochi istanti. Un bacio fugace, prima di avvertire le tue labbra scorrere sul mio mento, sul collo, e poi sempre più giù. Mi abbandono totalmente alle tue attenzioni. Non distogli gli occhi dai miei mentre assapori il mio corpo, mentre giochi ad arricciare i peli del mio torace, mentre mordi con delicata fermezza la pelle del collo, delle spalle. Quando arrivi a lambire la bocca dello stomaco, il mio pene eccitato sfrega contro il tuo sterno, mentre avverto i tuoi seni schiacciati contro le cosce. Continui a scendere lentamente e senza esitazioni. Ti fermi solo per un momento, per contemplare la chiara manifestazione della mia voglia di te. Lo impugni, tanto grosso da non permetterti di avvolgerlo completamente. Baci il glande, per poi percorrere il frenulo con la punta della lingua. Il tuo respiro caldo sulla pelle bagnata della tua saliva amplifica il mio piacere. Lo lasci scivolare fino in gola per quanto possibile, tirandolo fuori lucido di saliva. Con i tuoi occhi nei miei, ti guardo riempirti della mia virilità fin quasi a toglierti il fiato. Guardo un sorriso perverso dipingersi sul tuo volto quando sei libera di respirare, e i tuoi occhi quasi riempirsi di lacrime mentre ti sforzi di imboccarne sempre di più. Alterni questo a un lento massaggio del mio membro, tendendo e ritirando la pelle che lo avvolge. Sai come portarmi all’apice, e ci riesci con una semplicità disarmante. Pochi minuti, e noti un rivolo di piacere fuoriuscire dalla punta del mio pene. Lo lecchi via, sempre con quel diabolico sorriso dipinto in volto.
Sai che sono al limite, sai che non resisterei oltre. Ti rialzi, mi baci ancora, sai di entrambi, sai di desiderio, di voglia animalesca da soddisfare. Non resto inerte un attimo di più. Non voglio neppure arrivare al letto. Con violenza, t’impongo ancora il muro come luogo nel quale consumare il nostro amplesso. E ancora ti sollevo, e di nuovo ti avvinghi a me. E ancora le nostre bocche lottano furiosamente per mangiarsi a vicenda. Ma stavolta non mi trattengo dall’entrare dentro di te. Con foga, forza, puro istinto. Ti riempio completamente, e da subito a velocità folle. Ti stacchi dalla mia bocca, non ti trattieni dall’urlare il tuo piacere per sentirti violata in maniera brutale, per essere la causa e lo sfogo delle mie voglie. Mi hai sedotto, eccitato, mi sei entrata nella testa, mi hai fatto vibrare, e ora puoi finalmente lasciarti andare, godere, lasciarti esplorare, riempire, donarti completamente a me come ho già fatto io. Sento contrarsi i muscoli del tuo sesso mentre non smetto di affondare in te, mentre vado sempre più a fondo, mentre raggiungo e supero quel tanto agognato punto di non ritorno. Ti bacio ancora furiosamente, così da farti gridare nella mia gola per l’orgasmo che ti pervade. Mi pianto dentro di te nello stesso momento, raggiungendolo anch’io, riempiendoti del mio seme, mischiando i frutti del nostro piacere mentre resto in te ancora per qualche istante.
Poi, come sempre, svanisci un momento dopo. Lasciandomi nel terribile limbo dell’attesa di un nuovo incontro, fremente al pensiero di come risveglierai le mie fantasie, e ansioso per il latente timore che questo possa non accadere mai più. Come sempre, mi lasci in preda a quella dolce nostalgia.

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