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Racconti Erotici EteroTrio

La app

By 6 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Da qualche tempo avevo scaricato sul mio cellulare una famosa app che permette agli utenti di vedere le foto pubblicate, scambiarsi un eventuale ‘Mi Piaci’ e in seguito contattarsi per chiacchierare o per incontrarsi.
I primi giorni sono stati frenetici: un sacco di contatti, molte chat e’ Bingo! Anche un paio di incontri risoltisi in piacevoli serate trascorse in un letto ad esplorare dal vero ciò che con la fantasia avevo immaginato durante le chiacchierate.
Vista la miriade di foto viste a cui avevo dato il mio apprezzamento, non ricordavo tutti i visi passati sul display del cellulare, per cui quando l’app mi ha segnalato un Match con Valeria, sinceramente non mi ricordavo di averla selezionata. Ma che importa mi sono detto. Ogni lasciata &egrave persa, per cui ho iniziato a scriverle con un originalissimo ‘Ciao, bella faciulla’.
La sua risposta non si &egrave fatta attendere ed &egrave così iniziato un piacevolissimo scambio di battute. Il discorso &egrave virato subito su argomenti piccanti fino a che non mi ha scritto di essere sposata ma di essere in un periodo della sua vita in cui, pur essendo innamoratissima di suo marito che non le faceva mancare nulla nemmeno dal punto di vista sessuale, sentiva il bisogno di darsi anche ad altri uomini.
Ci siamo così raccontati le nostre esperienze, i successi e i terribili flop ridendo molto soprattutto su questi ultimi. Mi sono trovato così bene a parlare con lei che mi sono totalmente aperto, raccontandole il mio essere bisessuale, del fatto che mia moglie non sapesse dei miei trascorsi con uomini ma che insieme giocassimo ad invertire i ruoli così che fosse lei a penetrarmi con vari dildi e uno strap on. Lei mi ha raccontato di essere estremamente affascinata dalla omosessualità maschile tanto da masturbarsi furiosamente guardando video di corpi maschili che si regalavano piacere reciproco.
Inutile dire che tutte queste chiacchiere erotiche ci hanno portato in fretta, nel giro di una settimana a fissare un incontro. Non fu semplice, per via del fatto che, entrambi sposati, non potessimo godere del tempo a nostro piacimento e che non abitassimo proprio vicinissimi. Ma alla fine riuscimmo a far coincidere i vari impegni e ci incontrammo nel parcheggio di un centro commerciale a metà strada tra le nostre città.
L’incontro fu piacevolissimo: abbiamo chiacchierato per due ore parlando di cosa ci piacesse e di cosa avremmo voluto fare. Ah’ non ho detto che ci eravamo posti la regola (in realtà fu lei a porla) che la prima volta non sarebbe successo nulla. Infatti, andò così: solo mentre ci salutavamo, ci siamo scambiati un bacio profondo che però faceva intendere le scintille che ci sarebbero potute essere e che in effetti ci sarebbero state.
Per qualche giorno ancora ci siamo scritti e telefonati e si finiva spesso, se le condizioni lo permettevano, a masturbarci al telefono descrivendoci a vicenda cosa avremmo voluto farci.
Era tempo di vedersi.
Verso fine luglio abbiamo trovato un giorno che andasse bene ad entrambi: un intero pomeriggio senza il rischio di venir disturbati.
Il luogo prescelto fu un motel a metà strada.
Eccitato com’ero arrivai con abbondante anticipo e l’aspettai in camera.
Un suo messaggio mi avvisò che era arrivata e le scrissi il numero della stanza.
Quando bussò, le aprii con addosso solo un accappatoio gentile servizio del motel. Lei era splendida: pantaloni neri che le fasciavano le gambe tornite e sode, il suo culo era messo in evidenza dal tessuto sottile tanto che non potei resistere dal prenderglielo nelle mani. Indossava un top panna che a stento conteneva il suo abbondante seno. Notai che non indossava il reggiseno: non ce n’era bisogno.
Ci baciammo senza quasi parlare. Le nostre lingue esploravano le bocche come se ci volessimo mangiare a vicenda.
Le sue mani si fecero subito strada nell’accappatoio dove trovarono il mio cazzo già in piena erezione. Mi spogliò rimanendo ancora vestita e si inginocchiò davanti a me iniziando a leccarmi con leggeri colpi di lingua che partivano dalle palle fino su sulla cappella tesissima e ormai viola dall’eccitazione. Se lo infilò in bocca e iniziò a pompare forte. Non mi volli trattenere. Dopo pochi minuti le riversai in gola abbondanti fiotti di sperma bollente che lei prese tutto in bocca. E qui fece una cosa che iniziò a farmi capire che con lei sarei potuto andare lontano nel campo delle sperimentazioni sessuali: mi baciò trasferendomi parte del mio stesso sperma. Essendo bisex non era certo la prima volta che assaggiavo il bianco seme dell’uomo ma mai mi era capitato di farlo così.
La cosa mi eccitò talmente che il mio cazzo non accennò nemmeno a perdere di vigore.
La spogliai completamente e le ricambiai il favore, regalandole un intenso orgasmo orale in cui non risparmiai di leccarle la figa completamente depilata, mordicchiarle il clitoride gonfio e assaporai anche la rosellina posteriore penetrandola leggermente con la lingua.
Con molta naturalezza mi mise il preservativo e iniziammo ad amarci con foga, con passione quasi animale. I suoi orgasmi non si contavano. Io resistevo grazie alla venuta col primo pompino per cui siamo andati avanti per molto tempo prima che le dicessi che stavo per venire.
Lei mi chiese di uscire da lei, mi tolse il profilattico mi fece mettere a quattro zampe sul letto. Non capivo cosa volesse fare, ma quando si infilò tra le mie gambe e iniziò a succhiarmi nuovamente il pene mentre con le dita bagnate dei suoi umori ha iniziato a giocare col mio buchino, prima delicatamente, poi forzando uno, due, infine tre dita dentro, venni gemendo come un ossesso.
Ci sdraiammo sudati ed esausti sul letto a riprendere fiato.
‘Ti piace vero prenderlo in culo?’ esordì lei dopo un certo periodo di silenzio.
‘Da morire, non si &egrave visto?’ ho risposto sorridendo.
‘In effetti, ho notato’ ha proseguito ridendo. ‘Ti faresti scopare come una troia da me?’
‘Ma certo tesoro, il mio culo &egrave tuo’ dissi
‘Girati’ mi ordinò
Lo feci e sentii, senza girarmi che stava armeggiando con qualcosa nella sua borsa.
Sentii dopo un attimo colare tra le mie natiche un liquido fresco che subito spalmo bene sul buchino inserendo anche le dita. A questo trattamento il mio cazzo iniziò a riprendere vigore e in un attimo fu di nuovo duro.
Dopo poco sentii la punta di un fallo che iniziava a spingere per entrare in me. Mi allargai le natiche per aiutarla e lentamente ma inesorabilmente mi riempi con quello che avrei scoperto dopo essere un enorme fallo nero di almeno 25 cm.
‘Che troia che sei, hai il culo rotto’ mi diceva pompandomi forte. Io godevo come un matto mentre mi segavo il cazzo durissimo.
Cambiammo diverse posizioni e alla fine sborrai per la terza volta col cazzo che mi doleva per l’intenso esercizio che aveva sostenuto.
Rimasi col culo in aria mentre lei mi ripuliva dallo sperma sulla punta e mi leccava anche l’ano oscenamente aperto. Mai nessuno mi aveva fatto un simile trattamento.
Ci sdraiammo nuovamente abbracciati e la foga fu sostituita dalla tenerezza e dalle coccole.
‘Sei straordinaria’ le dissi.
‘Anche tu’ rispose ‘Adoro gli uomini che sanno godere con tutto il loro corpo’
Purtroppo era arrivata l’ora di andarsene. Ci rivestimmo e mentre ultimavamo di prepararci, prese il suo cellulare e mi fece vedere una foto. Era un membro maschile in piena erezione.
‘Ti piace?’ mi chiese
‘Moltissimo’ risposi. ‘Chi &egrave il fortunato proprietario’
‘Io’ disse ridendo
‘Cio&egrave?’ Chiesi
‘E’ il cazzo di mio marito e se sei d’accordo farò in modo di organizzare che possa entrare nel tuo splendido culo. Che ne pensi?’
‘Penso che tu e tuo marito potrete fare di me ciò che vorrete’ dissi ridendo mentre l’abbracciavo.
‘Ti farò sapere dove e quando. Ci divertiremo, vedrai. Non ci sarà un buco che non verrà esplorato’ mi disse ‘del resto oggi il mio culetto non &egrave stato aperto, ma ti voglio sentire anche lì’
Ci salutammo con passione e ci separammo.
Nei giorni seguenti ricevetti alcuni suoi messaggi che mi informavano che stava preparando la strada per la serata e di avere fiducia.
Finché una sera il mio cellulare vibrò. Aprii il messaggio e lessi: ‘Venerdì sera alle 9 trovati in Via XXXXXXXXX 68 a XXXXXXXXX’
Inutile dire che il mio cazzo reagì come una molla a quel messaggio. I giorni che mi separavano dal venerdì passarono in un lampo.
Trovai una scusa con mia moglie (un vecchio collega era in città e avrebbe avuto piacere di cenare con me) e partii.
Arrivai davanti all’indirizzo ricevuto e mandai un messaggio a Valeria.
‘Sono qui’ scrissi
‘Suona il citofono’ rispose
Così feci e mi incamminai verso la casa, una villetta isolata.
Si apri la porta e un bell’uomo sulla cinquantina mi si fece incontro con la mano tesa.
‘Ciao! Io sono Andrea. Valeria mi ha parlato molto di te’ mi disse

Entrai in casa, ma questo &egrave materiale per un’altra puntata.

E’ il mio secondo racconto e per questo devo ringraziare ES che con le sue parole mi ha fatto tornare la voglia di scrivere. Mi farebbe piacere ricevere parole di apprezzamento o di critica da voi lettori. Per chi ne avesse voglia, questo &egrave il mio indirizzo belch73@libero.it
Andrea mi fece accomodare in salotto dove, insieme ad una bottiglia di vino bianco in ghiaccio e a tre bicchieri, trovai Valeria ad attendermi. Mi mise le braccia al collo e mi baciò.
Con la coda dell’occhio guardai Andrea, perché non sapevo bene come comportarmi. Ma vedendolo sorridere, ricambiai il bacio con passione.
Slegatisi dall’abbraccio, Valeria mi fece accomodare sul divano e mi si sedette di fianco mentre Andrea stappava la bottiglia, versava il vino in tre bicchieri e ce ne porgeva due. Poi si sedette su una poltrona vicino al divano.
‘So che tu e Valeria vi siete divertiti parecchio l’altro giorno’ mi disse cordiale.
Guardai lei che mi fece cenno di sì con la testa sorridendo.
‘Sa tutto delle mie scappatelle. Siamo una coppia aperta e ci eccitiamo a vivere esperienze fuori dalla coppia per poi raccontarcele la sera a letto mentre scopiamo’ mi disse.
‘Tua moglie &egrave una donna fantastica. Sei fortunato ad averla come compagna’ affermai.
‘Lo so. Proprio per questo le lascio tanta libertà. E’ una donna calda e non potrei mai riuscire a contenerla. Per cui, che si diverta come crede. In fondo agli altri da il suo corpo, a me anche il cuore’ rispose sempre sorridendo Andrea.
‘Comunque mi ha detto che i tuoi gusti sono più’ ampi di quelli degli altri con cui &egrave stata. Corretto?’ mi chiese
‘Corretto, risposi. Quando c’&egrave da godere, una figa calda o un cazzo duro per me non fanno molta differenza’
‘Avete gusti simili’ si intromise Valeria ridacchiando. ‘Il problema &egrave che Andrea per ora ha solo provato cazzi finti ma mai un bel membro in carne che lo penetrasse’ e mentre parlava sentii la sua mano appoggiarsi sul mio pacco, suscitando subito una certa reazione.
‘Che ne pensi? Potresti essere la persona adatta a soddisfare entrambi?’
‘Direi proprio di sì. Ma solo se potrò godere anche io di quel bel cazzone che mi hai fatto vedere’ ribatttei io.
‘Gli ho fatto vedere una tua foto, Andrea, ho fatto bene?’ chiese al marito
‘Benissimo, ma ora devo poter vedere anche io il suo attrezzo’ rispose il marito
‘C’&egrave tempo’ intervenni io ‘Prima voglio rifarmi gli occhi con il corpo di tua moglie. Vale’ le dissi toccandole le gambe ‘non ci meritiamo uno spogliarello?’
‘Ma certo!’ di sse e avvicinandosi allo stereo fece partire una canzone sensuale e si mise in mezzo al salotto ad ondeggiare lentamente trasportata dalla musica.
Andrea si venne a sedere al mio fianco mentre una scarpa attraversava in volo la stanza.
Nonostante fosse estate, Valeria aveva indossato un paio di calze a rete molto fitta sotto un vestitino leggero che le arrivava a mezza coscia.
Seguendo il ritmo della musica, ballava ad occhi chiusi mentre lentamente abbassava prima una poi anche l’altra spallina del vestito mettendo in mostra il suo abbondante seno. I capezzoli erano già turgidi. Era già eccitata sentendo gli occhi di due maschi che la desideravano.
Il vestitino cadde finalmente in terra e si mostrò davanti a noi in tanga bianco e calze autoreggenti.
Il mio cazzo cominciava a sentirsi stretto dentro i pantaloni e dal bozzo che notavo tra le gambe di Andrea, anche il suo era nelle stesse condizioni.
‘posso?’ gli chiesi mentre Valeria si era voltata di spalle per farci ammirare il suo splendido culo.
‘accomodati’ mi rispose.
A quel punto iniziati a tastare la consistenza del suo uccello e lo trovai durissimo. Gli abbassai la zip e slacciai i pantaloni, infilando la mano senza trovare alcun intimo. Presto il suo cazzo svettò fuori in tutta la sua gloria.
Iniziai a segarlo lentamente mentre Valeria sempre dandoci le spalle si sfilava il tanga.
Girandosi, vide cosa stava succedendo e sorridendo si accucciò tra le mie gambe e mi tirò fuori il cazzo.
Vidi i due scambiarsi un cenno e lei mi prese in bocca iniziando un fantastico pompino.
Cercando di non ostacolarla mi mossi anche io per andare a ricambiare la cortesia. Al marito però. Iniziai a leccare quel bell’attrezzo assaporando le vene gonfie e la cappella lucida e turgida.
‘E’ bravo quasi quanto te’ sentii Andrea dire alla moglie
‘Lo speravo. Per te solo il meglio’ rispose staccandosi un attimo da me
Andammo avanti qualche splendido minuto così, finche non decidemmo di spogliarci tutti completamente.
Mentre Andrea si toglieva la camicia mi misi davanti a lui e sempre tenendo in mano il suo cazzo gli succhiai mordendoglieli, i capezzoli. Valeria era sempre ai miei piedi a prendersi cura di me.
‘Ora devi godere un po’ anche tu’ le dissi e facendola sedere sul divano mi accucciai a leccarle la figa ormai fradicia di umori.
Il mio gesto tuttavia non era stato così innocente: mi ero messo in ginocchio col culo per aria. Volevo vedere se fossi riuscito a Far cogliere ad Andrea il palese invito.
Cosa che fece egregiamente.
Lo sentii mettersi dietro di me e iniziò ad accarezzarmi le natiche non tralasciando di esplorare con le dita il mio buchino che si stava già aprendo.
‘Dai Andrea, che aspetti?’ Disse Valeria mentre si godeva la mia bocca e la mia lingua.
Per rendere più chiaro tutto, mi allargai le chiappe con le mani.
Andrea allora mi insalivò per bene con le mani il buchino e mi appoggiò la cappella sull’ano.
‘Scopami dai’ gli dissi
Spinse piano fino a che non lo sentii tutto dentro di me. Mi arrivava in gola. Era lungo e abbastanza largo ma soprattutto durissimo.
Iniziò un fantastico avanti e indietro che mi fece gemere di piacere.
Valeria però voleva anche lei la sua parte quindi, facendo in modo che non uscisse da me, fece girare Andrea e me in modo da potersi mettere davanti al mio cazzo e si penetrò.
Solo in quel momento mi resi conto che non stavamo usando precauzioni. Ma nulla mi avrebbe fatto fermare in quel momento.
Si era fermato un trenino i cui rumori erano dati dalle nostre voci che insieme esprimevano un gran godimento.
Dopo un tempo che non saprei definire in questa posizione, decisi che era il mio turno di assaggiare qualche buchino inesplorato.
Feci mettere4 Valeria a quattro zampe e mentre succhiava il cazzo del marito iniziai a leccarle il buchino.
‘Vuoi il mio culo’ mi chiese.
‘Oh sì, cara’.e lo avrò’ risposi.
La penetrai con forza. Si vedeva che era una pratica che conosceva bene. Infatti l’urlo che cacciò non era di dolore ma di puro piacere.
La scopai con forza, facendole sentire il mio cazzo per tutta la sua lunghezza fino a sbatterle le palle sulla fica fradicia.
‘Che ne pensi se la riempiamo?’ mi chiese Andrea
‘Sai tu come soddisfare tua moglie’ risposi.
Allora ci siamo girati e lei mi &egrave salita sopra impalandosi la figa mentre Andrea le si &egrave messo dietro e con qualche difficoltà &egrave riuscito a penetrarla nel culo.
‘Dio come sono piena. Dai scopatemi. Sto impazzendo’ ci incitava Valeria. Non che ci fosse bisogno di dircelo.
‘Sto venendo’ dissi ad un certo punto
‘Anche io’ rispose Andrea
‘In faccia’ ci disse Valeria
Ci alzammo e con lei in mezzo con pochi movimenti di mano le scaricammo in faccia tutto il nostro carico
Mi chinai a baciarla e Andrea fece lo stesso finch&egrave il bacio non divenne a tre con le lingue che non si curavano più di capire in quale bocca fosse.
Ci rilassammo qualche minuto sul divano bevendo un bicchiere in attesa che le forze tornassero.
Valeria era venuta svariate volte e noi dovevamo recuperare.
D’un tratto Vale iniziò a giocare col mio cazzo che tornò duro.
‘Ora tocca a lui godere del tuo bell’amichetto’ mi disse.
‘Mi vuoi Andrea? Chiesi
La sua risposta fu prendermi il cazzo in bocca e leccarlo con passione, mentre Valeria lo preparava leccandogli l’ano e penetrandolo con le dita.
‘E’ tutto tuo’ mi disse
Mi misi dietro di lui e mentre Valeria si era seduta sul divano e si masturbava guardandoci, l’ho penetrato lentamente fini in fondo.
Il suo culo era stretto e morbido. Mentre la moglie mi incitava a sfondarlo mi sono goduto ogni centimetro di quell’antro meraviglioso.
Lui godeva apertamente guardando sua moglie.
Alla fine senza avvisare, gli ho sborrato dentro riempendolo del mio seme
Lo lasciai stravolto per terra a riprendere le forze, ma non per troppo tempo: visto che non era venuto, io e Valeria ci siamo preoccupati di soddisfarlo con un bel doppio pompino che ha gradito molto vista la quantità di sborra che ci ha regalato e che ci siamo divisi con profondi baci.
‘Grazie. Sei stato fantastico’ mi disse Valeria dopo che ci fummo ricomposti e rinfrescati.
‘Grazie a voi. Siete una coppia splendida. Vi invidio molto’ risposi. ‘Vorrei che anche tra me e mia moglie ci fosse questa intesa’
Vidi Valeria che si fece pensierosa.
‘Chissà’ magari potrà succedere. Fidati di me’ mi disse sibillina
‘Non fare cazzate’ le dissi. ‘Ci manca solo che lo scopra così mi ritrovo per strada’
‘Non ti preoccupare’ ho una mezza idea’ fini
‘Mi fido’

Vedremo cosa porterà il futuro.

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