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Racconti Erotici Etero

La Ballerina all’Opera

By 13 Settembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Lei era splendida. Meryl, si chiamava.
Era una ballerina di danza classica, e quella sera si esibiva nel teatro della città. Era uno dei migliori saggi in programma nella provincia, e il teatro, per tale evento faceva sempre il tutto esaurito. Era una buona occasione per avere una parte importante nella stagione dell’Opera dell’anno successivo.
Meryl si era preparata parecchio per tale esibizione.
Talmente tanto, che ultimamente aveva trascurato il suo uomo, Christopher.
E c’era poco da trascurare di un ragazzo così bello!
Aveva 21 anni, un anno in meno di lei. Si erano conosciuti all’università.
Biondo, ma non un biondo qualsiasi, i suoi capelli erano biondo cenere, gli occhi verdi, profondi, ammalianti. Era molto alto e aveva anche un bel sedere… giocatore di basket, si sa! Gli amici e le amiche si chiedevano quanta pazienza potesse avere Chris per sopportare ogni volta l’assenza della sua amata.
Ma lei sapeva come tenerselo ben stretto.
Si scambiavano un infinità di messaggi col cellulare: ppena aveva un attimo di tempo libero, tra una prova e l’altra, si dedicava a lui, anche se era distantissimo e difficile da raggiungere.

Chirs: Sono seduto sul mio letto, senza pantaloni…
Maryl: Oddio, amore… vorrei averti qui adesso!!!
Chris: Con la schiena appoggiata al muro e le gambe divaricate. E piano piano stringo la mano destra intorno al mio amichetto, iniziando a fare lentamente su e giù,
facendo leggermente scendere la pelle e mostrando la cappella scoperta.
Maryl: Dio mio… Amore, così mi farai impazzire!! alle prove dovrei concentrarmi sai ;)
Chris: te che fai? Io ora sto pensando a te che ti tocchi voluttuosamente!
Maryl: E pensi bene! ;)
Chris: Ora dimmi!! Voglio sapere tutto!
Maryl: Sono stesa sullo stuoino che uso per fare rilassamento, sono a pancia in su, con le gambe aperte e piegate a farfalla. La mia mano destra esplora la parte superiore della mia cosina, e sento il mio clitoride indurirsi attraverso le mie mutandine molto sottili.
Chris: Madonna…
Maryl: E ora sto scendendo sotto come per entrare dentro e tutto si apre come per accogliere qualcosa che ora non c’è…
Chris: E io nel frattempo mi sto toccando sempre più velocemente e con più vigore, giocando anche con le mie belle palle
Maryl: Si continua… più veloce dai…

Bussano alla porta… è ora di tornare in scena!

Maryl: Ops, devo andare, tocca a me! A dopo, mio dolce amore! Pensami mentre ti tocchi!! Ti amo!

Maryl varcava le quinte, pronta ad eseguire il suo balletto.
Era veramente splendida… i suoi capelli castani, lunghi e morbidi, le scivolavano sulle spalle e creavano delle vere e proprie onde sensuali ad ogni movimento.
Il suo corpo, sodo, armonioso… un fisico invidiabile, con un sedere da urlo.
Il seno? Che dire? Una perfetta quarta danzante.
Tutti erano estasiati dalla sua esecuzione. Scrosci di applausi.
Il maestro le sorrideva, compiaciuto.
Era certo che avrebbe fatto parte del corpo di ballo del Teatro Comunale.

Tornò in camerino, bevve un sorso d’acqua e riprese subito in mano il cellulare.

Chirs: E’ sempre più duro, più caldo…sarebbe pronto a riempirti..
Maryl: Oddio quanto lo vorrei ora!
Chris: E ora che fai piccola?
Maryl: ho appena finito la mia esibizione. Sono seduta sulla poltroncina e muovo il bacino con movimenti circolari, descrivendo piccoli cerchi con le mie dita sulla mia fighetta…a volte vado indietro e spingo con vigore fino a far entrare due dita fino alla base della mano dentro
Chris: Oddio che spettacolo..la mia sega è sempre più veloce e frenetica
Maryl: Si piccolo vai vai!!!
Chris: Dimmelo, quanto sei bagnata?
Maryl: Mi cola dal buchino della cosina…gocciola fino alla sedia! E ti penso con il tuo cazzone in mano duro come un roccia
Chris: Ed è proprio cosi tesoro! Quanto mi fai arrapare non hai idea..
Maryl: Tu mi fai impazzire! Ahhhh!! Oddio mi sono dovuta fermare..stavo per…
Chris: Apri la porta

Meryl pensava fosse uno scherzo. In fondo erano a 200 km di distanza, e lui aveva detto che non sarebbe riuscito a venire alla prima del suo saggio.
Qualcuno però stava effettivamente bussando alla sua porta…
Si sistemò la gonna e i capelli, ed esitò un attimo prima di aprire.

E lui era lì, davanti al suo camerino, con un enorme mazzo di rose bianche, le sue preferite! Una lacrima di gioia le rigò la guancia.
Notò che oltre alle rose aveva anche un vistoso rigonfiamento dal cavallo dei pantaloni. Lo baciò e lo fece entrare, chiudendo poi a chiave il camerino.

‘Dov’eravamo rimasti?’ chiese lei, appoggiando le rose sulla scrivania.
‘A te che stavi per venire, suppongo’ disse lui, abbracciandola.
Le sue mani grandi andarono subito a stringere quel culetto sodo che si ritrovava.
Le leccava il collo, e la voglia di possederla cresceva a dismisura.
‘Voglio sentirlo dentro di me’ sussurrò lei con sguardo malizioso. ‘fammi tua! Ora!’

Chris fece presa sui fianchi della ragazza e la sollevò un poco in aria, quasi fosse un passo di danza, prima di farla sedere sulla poltroncina.
Lei aprì le gambe. Era ancora tutta vestita col costume di scena e le mezzepunte rosa che le fasciavano con i nastri i polpacci.
Era così bella, sembrava una bambolina di carillon.
Lui si appoggiò con le mani ai braccioli della poltroncina e la baciò.
Leccava il suo collo, cercava la sua bocca, in un turbinio di passione.
Premeva il suo bacino contro le sue gambe aperte.. voleva farle sentire quanto la desiderava, quanto la voleva… il suo pacco era gonfissimo.
Lei lo sentiva. Lo sentiva eccome! Aveva una voglia matta di averlo dentro di se!
Muoveva il bacino, con movimenti circolari, per stimolare meglio la sua patatina, già fradicia di umori. Aveva le mutandine tutte bagnate e ormai anche i collant rosa pallido. Chris iniziò a masturbarla da sopra le calze, e appena sentì la sua mano che si bagnava, si inginocchiò di fronte a lei.
Accarezzò la gamba destra e appoggiò il piede sulla sua spalla.
Continuando ad accarezzarla sciolse i nastri della mezzapunta e sfilò la scarpetta, prima la destra e poi la sinistra. Le sfilò anche le calze.
Ed eccola, magnifica, la sua fighetta completamente depilata, liscia, pura.
Volle assaggiarla subito. Non resisteva.
E lei si offrì in dono, aprendo le gambe per quanto le era concesso e appoggiando le cosce sui braccioli della poltroncina.
Chris iniziò a leccarle le grandi labbra, leccava velocemente, assaporandone il succo, si soffermò poi a lungo sul clitoride, facendola quasi impazzire.
Infilò prima un dito, quasi per varcare la soglia, poi un’altro, per esplorarla a lungo.
Spingeva fino in fondo, quelle dita, per tormentarla di piacere, e poi di nuovo la lingua, per accrescere in lei ancor di più il desiderio della sua verga, ormai gonfia.
Meryl ansimava e si dimenava su quella poltroncina, e infine scoppiò in un potente orgasmo. Non ce la faceva più a trattenersi… ha dovuto cedere.
Ma non era ancora soddisfatta, perciò smontò dalla poltroncina e si mise in ginocchio di fronte a Chris. Slacciò i pantaloni e glielo tirò fuori.
Era una meravigliosa erezione.
Avida, lo leccò tutto, a partire dall’asta, fino in cima.
Succhiava golosa quella cappella tutta gonfia e lo prendeva in bocca, fino in fondo.
Il ragazzo chiuse gli occhi, per assaporare al meglio quel momento divino.
Meryl succhiava quell’enorme cazzo e leccava le palle mentre lo masturbava vigorosa.
Ma lo voleva dentro di sé, e lo voleva subito.

‘prendimi ora!’ disse, e si mise a pecora sul tappetino da ginnastica.
Lui sollevò la gonnellina e iniziò a sbatterlo sulle sue chiappe sode, mentre con una mano le massaggiava la patatina.
‘Dai amore, non resisto più!!’ implorava lei.
Il ragazzo appoggiò la cappella sulla fessura e iniziò a infilarlo pian piano, un poco alla volta, e poi lo toglieva subito, per farsi desiderare sempre di più.
Voleva che lo implorasse ancora… che lo desiderasse davvero.
Lei non resisteva, era quasi al secondo orgasmo!
‘Amore, ti prego, lo voglio sentire dentro, lo voglio fino in fondo!’
Lui le prese i fianchi e con un colpo secco lo infilò dentro, facendola urlare.
‘Aaah!’
iniziò a muoversi dentro di lei, mantenendo un ritmo veloce
‘ti piace così, amore?’
‘oooh si!! più forte daaai!’
aumentò la velocità, tenendola ben salda per i fianchi.
Il seno le uscì dalla scollatura della maglia e iniziò ad ondeggiare a ritmo della scopata. Lui ne prese uno in mano e cominciò a strizzarle il capezzolo.
Meryl gemeva e urlava dal piacere.
‘girati che voglio leccarti le tette’
la ragazza si tolse al volo la magliettina e si distese sul materassino, con le gambe leggermente piegate. Lui accolse l’invito e lo infilò senza problemi, dato che era bagnatissima. Mentre erano in quella posizione continuavano a baciarsi e a leccarsi il collo a vicenda, poi lui scivolava con la sua lingua fino ai seni, li stringeva con le mani, li succhiava, li baciava tutti.
Poi la attirò a sé, sistemandosi in ginocchio.
Le stringeva un seno e con la mano libera la masturbava col pollice.
Meryl stava per impazzire, adorava quella posizione! Inarcava la schiena, in balia dei sensi, e si dimenava. I suoi umori avevano macchiato anche il materassino ormai!
Chris si tirò indietro, stava per venire.
Con uno sguardo si capirono al volo.
Lui si mise di fianco. Si masturbava veloce, in ginocchio, sopra il viso di lei.
Meryl a bocca aperta era pronta a bere tutto il suo seme.
Per amore.
Per passione.
Per sesso.
E venne. Chris non chiuse gli occhi in quel momento: voleva vederla.
Voleva vedere gli schizzi che le riempivano il viso, voleva vederla bere tutto quel succo. Ne finì un poco sul suo seno.
Meryl ci giocò, spalmandoselo e leccandolo con le dita.
Sorrisero. Felici del loro incontro, della sorpresa che si erano fatti.
Esausti si stesero sul pavimento ligneo, abbracciati.
‘sei stata bravissima a ballare amore mio, secondo me sei degna di entrare nella stagione dell’Opera’ disse lui baciandola sulla fronte.
‘grazie amore mio. Ti amo tanto’ disse lei abbracciandolo più forte.

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