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LA CABINA DEL CAMION

By 1 Giugno 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Era stata una serata molto piacevole, io e mia moglie eravamo andati a cena da soli, era da tanto che non succedeva, ci capitava spesso di uscire però raramente capitava che fossimo da soli. Quella sera avevamo mangiato in un ristorantino appena fuori paese, la serata come già anticipato era stata piacevole il cibo buono ed abbondante. Ma faccio un passo indietro, siamo una coppia sposata da tre anni a cui piace ‘divertisi’ non abbiamo mai considerato il sesso un tabù e le trasgressioni non sono mai mancate, spesso è capitato di fare sesso con altre coppie oppure di farlo in tre, due uomini e una donna, mia moglie.
Mia moglie, appunto, provo a descriverla, Viviana è una donna di circa 35 anni alta poco meno di un 1,70 castana con gli occhi marroni un viso carino anche se non troppo appariscente, con un seno abbondante che non lesina a mettere in evidenza indossando spesso delle camicette o delle magliettine con una generosa scollatura, ed è ovvio che gli sguardi degli altri uomini, cadano sul suo splendido decoltè e sul culetto sodo che a giudicare dagli sguardi degli altri uomini ispira fantasie peccaminose.
Quella sera non era vestita in maniera particolarmente provocante, indossava una camicetta bianca una gonna appena sotto il ginocchio e un paio di scarpe con un tacco alto ma non vertiginoso. Durante la cena con la scusa che il vino era fresco e buono aveva bevuto un po’ più della media e il bottone della camicia, così come per incanto, si era slacciato lasciando intravedere una buona porzione di seno, io avevo notato questa mossa, ma per nulla geloso, avevo fatto finta di nulla, avevo notato pure che la porcellina aveva lanciato più di uno sguardo in direzione del cameriere il quale non aveva fatto nulla per nascondere il suo interesse, il tutto però si era limitato a qualche sguardo e qualche complimento velato.
Finita la cena le proposi di fare un giro in macchina e tra una chiacchera e l’altra ci dirigemmo verso la zona artigianale che si trova a ridosso del paese, chiaccherando provai ad allungare la mano sotto la gonna fino ad arrivare all’inguine, fu grande la mia sorpresa quando mi accorsi che la mia cara mogliettina oltre ad essere senza mutandine era bagnata fradicia le chiesi quindi il motivo di questa novità e lei mi spiegò che alla fine della cena quando era andata in bagno il cameriere aveva provato a baciarla e a infilare le mani sotto la gonna, lei però per paura di essere vista dai clienti lo aveva allontanato ed era entrata subito in bagno ma a quel punto si era accorta che le mutandine erano tutte bagnate e che rischiava di sporcare la gonna percui aveva deciso di togliersele.
Continuano a girare per la zona artiginale quando da una stradina laterale sbuca uno di quei grossi autoarticolati stranieri che invade l’incrocio e che mi obbliga a frenare, l’autista, un polacco probabilmente, scese dal mezzo e provò a scusarsi nel suo stentato italiano, ci spiegò che era alla ricerca di un’azienda ma che nonostante stesse girando già da un po’ non riusciva proprio a trovarla. Mi feci consegnare la bolla per vedere se riuscivo ad aiutarlo, conoscevo l’azienda, si trovava in un altra parte della zona artigianale provai a spiegargli come fare a raggiungerla ma mi resi subito conto che era un impresa ardua, mia moglie che fino a quel momento era stata in silenzio, intervenne e mi consiglio di accompagnarlo direttamente così avremo risolto subito.
Feci segno quindi di seguirmi e mi diressi verso l’azienda, durante il tragitto notai che mia moglie più di una volta si sistemava sul sedile, era a disagio c’era qualcosa che la turbava, sospettavo di sapere cosa l’avrebbe calmata. Dopo circa 10 minuti arrivammo a destinazione, scendemmo dalla macchina (scese anche mia moglie che voleva vedere da vicino l’autista, mi bastò uno sguardo per capire le sue intenzioni) e ci avvicinammo al camion, anche l’autista scese dalla cabina e per ringraziarci, nel suo italiano stentato provo a chiedermi come poteva ringraziarmi, mia moglie, che non aspettava altro gli disse che non era mai salita su un camion ed era sempre stata curiosa di vedere come era l’interno di quelle enormi case viaggianti.
Si avvicinò quindi alla cabina e iniziò ad osservarla dal basso, la cabina era nuova e apparentemente in ordine e pulita, nel frattempo l’autista che aveva capito la situazione nell’avvicinarsi alla cabina si era frapposto tra la scaletta che permetteva l’accesso alla cabina e mia moglie a questo punto lei si avvicinò per guardare meglio all’interno è disse: ma è proprio grande questa cabina, e con voce civettuola chiese ma è vero che c’è anche il letto per dormire e dicendo questo accostò, impercettibilmente la mano alla patta dei pantaloni sfiorandola appena ma quanto bastava per far capire all’autista quali fossero le sue reali intenzioni.
L’autista allora spostandosi le disse: sì signora c’è anche il letto ed è tanto grande da poterci stare sdraiati comodamente in due e detto questo aiutò mia moglie a salire in cabina, nel fare questo appoggiò le mani ai fianchi, la sollevò in modo da farla salire comodamente, quanto era in cima, fece scivolare le mani sotto la gonna e poté rendersi conto che la porcellina era senza intimo, mia moglie allora guardandolo gli disse: ah vedo che vai subito al sodo, vediamo quanto è grande questa cabina.
Una volta salita in cabina le sorprese non erano affatto finite, sdraiato nel letto c’era un altro camionista che, affaticato dal lungo viaggio stava riposando, ma che aveva fatto in tempo a sentire lo scambio di battute tra il collega e VIVIANA, mia moglie era oramai eccitata dalla situazione non parve per nulla sorpresa (o almeno non lo diede a vedere) ed entrata nella cabina si sdraio dietro accanto all’altro autista. Prima di conoscersi intimamente ebbero almeno l’accortezza di presentarsi, scoprì così che il primo autista si chiamava ION e che il secondo si chiamava ADRIAN, Oramai la situazione era cambiata non era più lei a gestire il gioco ma erano i due autisti i quali noncuranti della mia presenza cominciarono a palparla su tutto il corpo, VIVIANA non si fece pregare e con le mani iniziò a fare conoscenza dei loro corpi.
Quando anch’io salì in cabina mi trovai davanti una situazione eccitantissima, il primo autista aveva sollevato la gonna e si stava dedicando con passione alla fica di VIVIANA, lei invece, aveva tirato fuori il cazzo di ADRIAN e aveva iniziato a praticargli un pompino amorevole, Adrian ormai sveglio con le mani appoggiate alla testa e ne guidava i movimenti obbligandola ad ingoiare per intero il suo cazzo che, come ebbi modo di vedere dopo, era di notevoli dimensioni molto largo e lungo almeno 18cm. Mia moglie che ha sempre amato fare i pompini lo guardava negli occhi, lei ha sempre affermato che quando fa un pompino le piace vedere che effetto procura al beneficiario, e a giudicare dai sospiri e dall’incitamento debbo dedurre che apprezzava molto, dopo circa 5 minuti di questo lavoro si capiva che Adrian non avrebbe retto ancora per molto e pur se in uno stentato italiano fece capire che stava per sborrare, Viviana non si scompose ma continuo con il suo lento ‘su e giù’ a questo punto Adrian si lasciò andare ad una sborrata incredibile, durò un eternità emise almeno 5/6 fiotti intensi al punto che Viviana dovette lasciare il suo cazzo per prendere respiro ma così facendo si imbratto tutto il viso. Intanto ION aveva smesso di leccare la fica e infilato il preservativo aveva iniziato a scoparla ed a incitarla, Viviana oramai con la bocca liberata da quell’enorme cazzo manifestava appieno il gradimento mugolando ed incitandolo a scoparsela per bene. Si stese sul corpo muscoloso di ION e cominciò a cavalcarlo così facendo però espose il suo buchetto, a quel punto io che non volevo solo assistere inerme a quella scena mi avvicinai al suo culetto sodo e dopo averlo lubrificando con un po’ di saliva la penetrai in un colpo solo. Viviana non se l’aspettava e cercò di divincolarsi ma ION la teneva stretta e le impedì di muoversi, Vivy ormai rassegnata ad una doppia penetrazione, si lasciò andare ed iniziò a godere come una matta, sembrava di essere su di una giostra, la cabina ammortizzata si dondolava, ed io per evitare di cadere dovetti aggrapparmi ai sedili. Dopo qualche minuto Adrian era di nuovo in tiro e mi fece capire che dovevo lasciarli il posto, io in un primo momento non volevo saperne ma poi Viviana mi disse: dai fammi sentire come quel bel cazzo mi riempie il culo, sentito questa frase Adrian mi staccò letteralmente e prese il mio posto. Il suo cazzo però era un po’ più largo del mio e inizialmente fece più fatica ad entrare ma quando lo sfintere si abituò alle nuove dimensioni lo accolse per intero, lo scena era eccitante, mia moglie era riempita davanti e di dietro da due camionisti che probabilmente non vedevano una donna da parecchi giorni. Io però volevo godere e quindi non senza fatica, dato lo spazio angustio, mi posizionai in modo da poterle offrire il cazzo per un pompino. A questo punto Viviana era piena in tutti i buchi e aveva un orgasmo dietro l’altro, ION fu il primo a voler venire, si sfilò dalla figa, si tolse il preservativo e prese il mio posto nella bocca di Viviana che continuò il suo lavoro di nAdrian far assaggiare, per la seconda volta in poco tempo, il sapore del suo sperma.
Alla fine toccò a me, io che intanto avevo preso il posto di ION nella figa e dopo pochi colpi decisi esplosi in un piacere poche volte provato, raggiungemmo l’orgasmo quasi contemporaneamente e in quel momento VIVIANA mi sussurrò nell’orecchio tutto il suo amore.
Esausti ma soddisfatti lasciammo i due autisti e ci dirigemmo in macchina verso casa, il tragitto non era molto lungo, arrivati a casa mia moglie mi stupì per la seconda volta nella serata, il cellulare di Viviana emise il caratteristico squillo che si avverte quando arriva un SMS, dopo averlo letto mi guardò negli occhi e mi disse; bene, preparati che venerdì abbiamo un impegno, usciamo con Miguel.
Miguel, dissi io? Chi è?
Nessuno, è solo un cameriere a cui ho dato un paio di mutandine e che me le deve restituire lavate’.
Che gran troia che è la mia VIVIANA!!!

per critiche o commenti potete scrivermi a karnale1975@yahoo.it

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