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Racconti Erotici Etero

la cameriera filippina

By 9 Luglio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo voglia di scopare.
Sentivo il mio desiderio aumentare minuto dopo minuto era troppo che non lo facevo.
Solo in quella casa, fantasticavo e mi segavo pensando alle mie ex donne o a qualche ragazza che conoscevo.
Sono Marco, 42 anni, alto 1,74, dirigente d’azienda affermato e marito fallito.
Discreto fisico, ma troppo duro con le donne, il mio modo di porre le cose, risulta sempre un comando e questo a molte non piace.
Ma la mia voglia di scopare una donna &egrave troppo forte, ho bisogno di sentire il caldo di una figa che mi cinge e mi stringe facendomi sentire un piacere che da troppo tempo non sento.
Sono le nove della mattina e devo uscire per andare a lavorare, ma sto troppo male con queste fantasie erotiche che mi riempiono la testa.
Quando vedo arrivare la donna delle pulizie, riesco a vedere del bello anche dove in realtà ce poco.
La mia donna delle pulizie &egrave una filippina di 38 anni, bassa e leggermente in canne, mi saluta e comincia a dimenare il culo nel pulire la casa.
vedo le sue enormi tette ballare sotto i suoi movimenti e incredibilmente comincio a guardarla con occhi da allupato e mi faccio trasportare dai suoi movimenti, comincio a pensare come potrebbe essere stare in quella carne abbondante.
Così impazzito dalla troppa voglia, mi lascio andare e vado dietro a quel culo immenso e le metto le mani sulle natiche: stringo forte, lei urla sorpresa e poi mi dice se sono impazzito, io per tutta risposta, tiro fuori il cazzo e gli dico che oggi deve fare gli straordinari, che poi la ripagherò bene e senza aspettare altro le sollevo la gonna da lavoro e le abbasso un paio di mutande veramente brutte.
Una volta nuda, mi rendo conto che &egrave fatta come tutte le altre e allora le allargo le gambe e facendola appoggiare al tavolo della sala, comincio a cercare la sua figa che ben presto soccombe al mio desiderio.
La sento gemere e sospirare e poi vedo che si allarga al massimo per ricevermi, io mi spingo tutto dentro e con piacere sento che &egrave abbastanza stretta e che riesce a darmi delle sensazioni sul cazzo veramente eccitanti, inoltre quella posizione aggiunta alla sorpresa di lei, fanno si che mi sento contento della situazione.
Lei mi riceve e mi dice che sono troppo grosso per lei, che non lo ha mai fatto con nessuno altre a suo marito, che lo fa solo perché ha visto che avevo bisogno e io a quelle parole, la scopo ancora con maggiore ardore.
Metto le mani sui suoi fianchi e tirandola leggermente su, la scopo senza ritegno, le mordo il collo e vedo il suo seno dondolare sotto il vestito, allora lascio che sia il mio cazzo a tenerla sollevata e veloce le libero le tette e comincio a stringerle i capezzoli.
Mi sento tutto un fuoco, i gemiti che la mia filippina emette, sono molto erotici e presto mi accorgo che sono pronto a riempirla con il mio sperma.
Non le chiedo il permesso, ho troppa voglia di liberarmi e così, mentre lei mi dice di non sborrarle dentro, io al contrario le riempio la figa.
Dopo tre secondi di turbamento, la filippina decide che ormai &egrave fatta e comincia a spingere quel suo culo all’indietro, succhiando tutto del mio sperma e con le natiche, mi stringe, facendomi impazzire dal piacere.
Sono stravolto dalla goduria e nello stesso tempo mi sento all’inizio del mio sfogo, la faccio girare e la faccio piegare ai miei piedi e le dico;
‘Continua così e vedrai che bel regalo ti faccio’
finisco la frase e subito le spingo in gola il mio cazzo semiduro e violaceo dalla pressione che ancora sento, lei mi guarda negli occhi e poi abbassa la testa e comincia a farmi un bocchino che rimarrà nella mia mente per sempre.
Non credevo si potesse essere così brave a succhiarlo e a leccarlo.
Sembra nata per questo, riesce a farmelo diventare di marmo e mi fa dei giochetti con le palle che sono sublimi.
Io apprezzo tutto e le dico che &egrave veramente brava e che da un pezzo non sentivo una bocca così esperta, eppure io di esperienze ne ho avute tante e di bocche ne ho sentite, eppure…ho dovuto sentire la bocca della mia filippina per raggiungere il paradiso.
Se tanto mi da tanto, credo che i prossimi giorni saranno spettacolari.
Sento le mie palle di nuovo pronte a svuotarsi, ma questa volta non voglio venire, non così…ho ancora in mente le sue enormi chiappe e allora la faccio rialzare e rimettere come all’inizio e le dico;
“Strofina il tavolo!’
lei rimane un attimo perplessa, poi, si rimette in posizione e comincia a pulire mentre io le rialzo la gonnona e gurdo quel culo enorme che aspetta solo di essere posseduto.
Le metto una mano nella figa ancora bagnata dal mio sperma e dai suoi umori, mi bagno bene un paio di dita e poi deciso, vado a metterle nel suo culo.
Sento il gridolino che emette a quella intrusione e le sue parole di rifiuto a quella forzatura, sono un eccitamento ancora maggiore per le mie voglie.
La faccio piegare bene e mentre la sento che mi supplica di non farlo, perché lei no lo fa mai, io al contrario levo le dita e comincio a aprirle la sua carne piena e calda.
‘Ohhhhh…mio Dio…’
Sento la sua esclamazione mentre sono dentro a metà.
Prendo in mano le tette e tutto piegato sulla sua schiena, decido che &egrave ora che lei mi senta tutto e così con un ultimo colpo, mi faccio spazio sino in fondo di quello stretto tunnel.
‘bastaaaa…signore…la prego, basta…mi fa molto male…
Quelle parole mi entrano dentro e mi infoiano come un animale: vedo le sue natiche che nascondono il mio cazzo, ma sento il calore che lei mi da stringendomi nel tentativo errato di espellermi.
Quel gesto alla rovescia, a l’effetto opposto e infatti, vengo ingoiato completamente sino a sentire le mie palle appoggiarsi alla sua morbida carne bianca.
Mi fermo un attimo, poi, comincio a scoparle il culo sotto le sue proteste, che piano, piano, si affievoliscono.
Il suo bacino comincia a rispondere al mio, ormai ha capito che il più &egrave stato fatto.
Io le urlo che ha un culo da sballo che mi sta letteralmente ingoiando dentro le sue natiche e lei allora, comincia a spingere indietro il suo bacino.
Cerco di resistere il più possibile, capisco che per quel giorno non potrò avere altri orgasmi dopo quello e allora, rallento e le dico di sodomizzarsi da sola.
Mi fermo completamente e guardo la filippina che dolcemente si prende il sedere e lo allarga, così facendo, finalmente posso vedere il suo buchino, adesso deformato dai miei assalti e poi la sento spingere indietro e prenderlo tutto e poi riuscire e ripartire.
Mi guarda con la testa girata e mi dice;
‘Va bene così? le piace?’
Io la guardo, poi guardo il suo culo e mettendo le mani sulle sue spalle comincio a darle dei colpi violenti che presto la fanno gemere e che a me fanno letteralmente perdere la cognizione del tempo.
Mi rendo solo conto che sto scaricando in quel culo tutto il mio desiderio represso e, che a pensarci bene, quella cameriera mi ha fatto godere molto meglio di tante stronzine carine che se la tirano e che poi a letto non valgono niente.
Sono lì sudato, appoggiato alla sua schiena e la sento che dice frasi sconnesse nella sua lingua e penso che per quel giorno, la mia filippina avrà una giornata libera e, che da domani la tratterò con molto più riguardo, rivalutando le donne formose e pensando a quante volte viene a fare pulizie nella mia casa…

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