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Racconti Erotici Etero

La cliente rompiscatole

By 8 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Inizio a fare qualche soldo extra facendo consegna di pizze a domicilio per conto di un simpatico ragazzo napoletano, Antonio, che ha avviato da qualche mese l’attivita nel quartiere della mia città. A diciassette anni mi torna comodo intascare qualcosa per il sabato sera da passare con gli amici. Dopo una settimana dovrò consegnare una pizza quattro stagioni a una signora che vive sola a un paio di chilometri da quà, Antonio mi avvisa : ” Stefano, la signora Silvana è na scassacazzi unica, porta pazienza, è nu poco strana, forse perchè le manca ‘o cazzo del marito che se n’è andato con un’altra, ma per me è na bbuona cliente, mi ha mandato molta gente, quindi statte calmo, ok? ” – ” nessun problema, faccio il bravo “. Mi avvio con lo scooter nel quartiere vicino, suono al palazzo e una voce femminile chiede chi è. ” le ho portato la pizza signora ” – ” le apro, sono al terzo piano “, quando apro il portone penso di trovare l’ascensore, invece sono solo scale, faccio i gradini velocemente con la pizza fischiettando, busso alla porta e mi apre una donna sulla cinquantina, truccata come una troia per nascondere il segno degli anni, mora, magra, indossa una vestaglia nera, porta le calze velate nere stile anni cinquanta con una riga dietro e indossa due zoccoli con tacco a spillo di almeno 12 centimetri, sembra una prostituta che ha appena finito di prepararsi per un cliente!

” Ecco la sua quattro stagioni signora ” la donna soffia scocciata, ” avevo detto che volevo una prosciutto e funghi, deve aver capito male, quindi la porti indietro e mi riconsegni quella giusta, intanto io telefono ad Antonio “, deluso e scocciato scendo le scale e torno alla pizzeria, quando entro Antonio mi guarda dispiaciuto, ” scusa Stefano, forse ho capito male io quando mi ha chiamato la prima volta, o forse è perchè è na scassacazzi di natura ” – ” scassacazzi di sicuro! “gli rispondo, scoppia a ridere, rido anchio, mi riconsegna la pizza giusta e riparto, suono, mi apre di nuovo e sono altri tre piani di scale, arrivo col fiatone, entro, la signora Silvana mi fa andare in cucina, la vestaglia nera è semitrasparente e la vecchia zoccola sculetta leggermente, ha un culo magro ma abbastanza tonico nonostante l’età, indossa delle mutandine quasi a perizoma, ha il reggicalze che le tiene su le calze retrò, le gambe non sono male, le caviglie strette. Mi fa appoggiare la pizza sul tavolo, apre il cartone e la guarda in silenzio, poi si gira : ” ho cambiato idea, voglio un’altra pizza, tirata, questa lasciala e torna con l’altra, intanto avviso Antonio ” comincio ad essere incazzato, la donna se ne accorge ed affonda il coltello nella piaga ” ci vediamo dopo! ” mi sorride da paracula, la prenderei a sberle, ma ho promesso ad Antonio di stare calmo. Torno in pizzeria incazzato, Antonio se ne accorge, ” Stè stasera ti dò dieci euro extra, dai che è l’ultimo viaggio, è na cliente da tener stretta,  hai visto che faccia da bucchì che tiene? ” -” Sembra un puttanone, glielo metterei in culo ! ” scoppia a ridere e mi strizza l’occhio, ” con la voglia che deve tenere magari pure le piace! ” ridiamo, pizza tirata con mozzarella di bufala pronta, carico e riparto, soliti tre piani, lingua a penzoloni per le scale di corsa, mi fa entrare, si va in cucina mentre la troia sculetta ancor di più, la apre, si gira con faccia da paracula dispiaciuta : ” oggi Antonio deve essere particolarmente sbadato, gli avevo detto di aggiungere tanta salsiccia, scusa ma devi tornare…” la interrompo incazzato ma calmo nel parlare, ” vuoi tanta salsiccia? ora la aggiungo ! ” con una mano reggo il cartone, con l’altra mi sbottono i pantaloni e tiro fuori l’uccello : se la natura è stata generosa con me è tra le gambe, ho un cazzo grosso e lungo sui 25 centimetri, diametro di 9 e una cappella ancor più grossa, anche se lo presento moscio alla zoccola, si presenta sui 12 di lunghezza, circa 5 di diametro e la grossa cappella che sovrasta, la signora spalanca gli occhi sbigottita emettendo un “ooohhh ” di sorpresa, riappoggio la pizza sul tavolo, la prendo per la testa e con forza la faccio inginocchiare davanti a me, “ma cosa stai facendo maled… ” non fa in tempo a finire la frase, le punto la cappella sulle grosse labbra da pompinara, labbra carnose e piene di rughe date dall’età ma comunque eccitanti con quel rossetto scarlatto acceso, esita un attimo, poi apre la bocca, a forza le ficco tutto il cazzo in gola, geme sorpresa ma mi lascia fare, glielo blocco tutto in bocca, per alcuni secondi, intanto si ingrossa velocemente, la troia mugola per lo sforzo ma è un mugolare anche di piacere, poi quando non ce la fa più sbocca una grande quantità di saliva, glielo sfilo lentamente e glielo sfrego sulla faccia, lo annusa in preda ad un’eccitazione crescente, poi lo riprende in bocca e affonda con passione, di nuovo è tutto nella sua gola infinita,ma ora è lei a volerlo tutto, inizia a pompare mugolando in calore, la lascio spompinare per un pò, poi senza farlo uscire del tutto dalla bocca la indietreggio e la faccio sedere in sala sul divano, si siede a gambe aperte, con passione lo lecca da cima a fondo poi si dedica alle palle, intanto le abbasso la vestaglia sulle spalle e le tiro fuori le due tette generose, cadenti e con qualche spiegazzatura ma eccitanti per via dei grossi capezzoli dritti e turgidi, la prendo con le mani per la nuca e inizio ad affondare in quella gola calda e insaziabile, prima lentamente, poi sempre più velocemente, sembra di essere in una fica, lo accoglie tutto gemendo con quella bocca vorace, è incredibile vedere come scorra facilmente nonostante le grosse dimensioni, vengo e affondo fino a soffocarla nella sua bocca sborrandole una gran quantità di sperma direttamente nello stomaco, quando ho finito lo sfilo dalla bocca e glielo sfrego sulla faccia, mi guarda soddisfatta, ” sei una troia pompinara, ti piace farti scopare in bocca eh? ” – ” si mi piace, e mi piacciono i cazzi grossi e giovani come il tuo, dai rimani a cena! ” quasi mi implora, visto che era l’ultima consegna accetto e ho fame, ci sediamo a tavola e mangiamo accompagnando la pizza con un vino del sud particolarmente forte che da’ alla testa a entrambi, iniziamo a ridere mentre scherziamo, finito di cenare, mi invita ad accomodarmi in salotto mentre prepara il caffè. C’è un gran bel divano grande e comodo, noto il lettore dvd e lo accendo, inizia un film e scopro con sorpresa che è un porno, un negro dotatissimo si sta inculando una signora a pecorina  ed urla di piacere, quando arriva lei un pò stizzita mi dice che non mi aveva detto di accendere il dvd, appoggia il vassoio, mi allunga il caffè e nel suo aggiunge della panna dalla bomboletta, poi si siede di fianco a me mentre sorseggiamo il caffe, le appoggio una mano sulle cosce, ” sei una porcona lo sai? ” non mi risponde presa dal film, dove adesso i negri sono diventati due e prendono l’attrice contemporaneamente davanti e dietro, le infilo la mano tra le cosce e gliele allargo con forza, poi inizio a masturbarla, si eccita subito e la sua fica cola umori sulle mie dita, quindi prendo la bomboletta,mi sbottono i pantaloni, tiro fuori l’uccello che è semi duro, lo riempio di panna e la prendo per il collo ” ora visto che ti piace, vieni a prendere il dessert “, si abbassa e inizia a leccare la panna, poi apre la bocca e di nuovo il mio uccello sparisce nella sua bocca fino alle palle, che riesce anche a leccare nonostante il cazzo infilato nella gola, iniza di nuovo a spompinarmi con passione gemendo, quando il cazzo è al massimo, la stacco, la giro a pecorina  e le abbasso la testa sul cuscino alzandole il culo in alto, poi le sfilo la vestaglia, nonostante le pieghe della pelle ha ancora i fianchi stretti, le palpo le natiche con forza e inizio a schiaffeggiarla, le mutandine sono nere di raso trasparente, vedo il buco proibito che poibito non è, gia così alla pecorina potrebbe accogliere due dita senza deformarsi, le sfilo le mutandine, eccitata come non mai inizia a masturbarsi la fica, mi avvicino alle natiche e le infilo la lingua nel buco del culo muovendola nervosamente, subito inizia a gemere di piacere, poi le sputo saliva e infilo due dita che scivolano dentro senza il minimo sforzo, intanto lei dimena il culo mentre si scopa in fica con tre dita, ” devi aver preso più uccello in culo che nella fica da quanto ce l’hai rotto, vero? ” le dico con tono autoritario, ” si, mi piace tantissimo, e non ho preso solo cazzi… ” la cosa mi mette curiosità e mi viene un’idea, intanto, vista la risposta, passo da due a tre dita, e anche con tre dita il suo buco rotto le accoglie senza problema, vado avanti un pò con quel lavoro manuale, sputando saliva di tanto in tanto per tenerlo lubrificato, poi con la scusa di andare in bagno le dico di aspettarmi in quella posizione, ” torna presto tesoro ” mi prega con voce roca. Invece del bagno mi dirigo in cucina, apro il frigorifero e nel cassetto della verdura sul fondo trovo delle zucchine di grosse dimensioni, prendo la più grande e ritorno verso la camera, quando entro Silvana è ancora nella stessa posizione a pecora oscena, con sorpresa noto che adesso si è infilata quattro dita nella fica e due nel culo contemporaneamente scopandosi a ritmo ed emettendo versi rochi di puro piacere, che porca! Rimango ad ammirare lo spettacolo, poi mi avvicino, le tolgo le dita dal culo, lo insalivo a dovere e le punto la grossa zucchina, si gira sorpresa a guardare, ” sei così giovane e gà così porco, se lo sapesse tua madr… ohhh !!! ” non riesce a finire la frase quando inizio lentamente ad infilare la zucchina nel culo, che la accoglie per tutti i suoi 20 centimetri per almeno 10 di diametro, poi la sfilo per metà e la riaffondo, Silvana impazzisce dal piacere mentre aumenta il ritmo delle sue quattro dita nella fica che ora cola umori in gran quantità, ora il suo ano prende senza problemi il grosso vegetale, ogni tanto tolgo la zucchina per vedere il suo culo che rimane oscenamente dilatato, così sfondato che decido di ficcarle quattro dita della mia mano, scopandola con forza, ” dai non ti fermare che sto per venire, ohh… ohhh… ohhhhh….. ghhhaaaaaa !!! urla con forza tutto il suo piacere venendo, dalla sua fica scendono gran quantità di umori vaginali che le colano sulla mano, lentamente le sfilo la zucchina sputandole nel culo dilatato, si sfila le dita dalla fica e da gran troia le lecca e succhia ripulendole dai propri umori, la lascio riposare qualche minuto mentre ansima ancora per l’orgasmo violento, mi siedo di fianco a lei che mi guarda appagata accarezzandomi dolcemente sulla guancia, mi alzo e mi inginocchio davanti a lei, la prendo per i fianchi e la faccio scivolare col culo fino all’orlo del cuscino del divano, le accarezzo le cosce velate da quelle calze così eccitanti, poi le allargo e le alzo verso l’alto in modo che la fica sia il più aperta possibile, poi affondo con la faccia e inizio a leccarle e a succhiarle il clitoride, inizia subito a gemere prendendomi per i capelli accarezzandoli, intanto le punto tre dita sul culo e la penetro continuando il lavoro di lingua, la cosa le piace così tanto che ha un’ altro orgasmo dopo qualche minuto, muove convulsamente il bacino mentre la mia bocca si riempie dei suoi umori, nonostante l’età ha ancora una fica dal sapore gradevole. Una volta rilassata, per la prima volta ci baciamo, le nostre lingue si incrociano avidamente, si stacca da me, mi fa estrarre la lingua al massimo, estrae la sua e le incrociamo, ha una fantasia incredibile Silvana, poi la prendo in braccio e la porto in camera da letto, la faccio rimettere a pecora e le faccio dilatare le chiappe con le mani, poi le monto sopra, voglio il suo culo che è rimasto ancora un pò dilatato, le punto la cappella e lentamente, ma senza fatica, glielo ficco tutto dentro, Silvana fa versi di piacere mentre tutto il mio cazzo le sfonda il culo, inizio a pomparla piano e a ritmo mentre di nuovo la vedo infilarsi quattro dita in fica scopandosi a ritmo col mio cazzo che adesso la sta pompando con forza, dopo qualche minuto, mentre lei mi implora di sfondarla, sto per arrivare all’orgasmo, infatti dopo poco le sborro una gran quantità di sperma nel culo mentre anche lei viene urlando impazzita dal piacere, poi le sfilo il cazzo ancora duro dal culo, lei si gira e lo prende tutto in gola per ripulirlo, poi lo sfila e lo lecca amorevolmente. Ci rilassiamo per mezzora abbracciandoci, quindi mi alzo, mi rivesto, mi avvicno a lei e la bacio dolcemente, ” sei stato favoloso, era molto tempo che non godevo così, sei un gran porcone! ” mi dice sorridendomi, ” e tu sei la mia troia preferita! ” le rispondo sorridendole, ” alla prossima consegna ” le dico mentre esco da casa sua.

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