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Racconti Erotici Etero

LA COGNATA DI MIO CUGINO

By 20 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

LA COGNATA DI MIO CUGINO

 

Un mio cugino vive in un’altra città della Sicilia, e di tanto in tanto viene a farci visita, si è sposato con una ragazza straniera ed ha due magnifici bambini, un mercoledì pomeriggio viene a trovarci, insieme a tutta la sua famigliola porta anche sua cognata Anna, una ragazza di 23 anni, alta circa 1.65, capelli neri a caschetto, occhi verdi, snella, quarta di seno e un bel sedere ben proporzionato al suo fisico dolce, sinuoso e sexy. Rimasero un po’ a casa mia, poi uscimmo un po’ ed io non perdevo mai le occasioni per osservare sempre più a fondo quella magnifica ragazza. La sera quando rientrammo discutemmo del matrimonio di un altro nostro parente in Sardegna e del fatto che loro volevano andare, ma non volevano lasciare sola Anna, anche perché si prevedeva di rimanere fuori quattro giorni. Mia madre disse che se voleva poteva rimanere da noi, visto che io non sarei andato al matrimonio perché dovevo lavorare, anche se in realtà, sarei potuto partire il giorno dopo, ma siccome mi scocciava dissi che avrei dovuto lavorare anche il giorno del matrimonio, si consigliarono un po’ tra di loro e alla fine Anna disse che andava bene.

Il giorno della loro partenza, li accompagnai all’aeroporto, dove c’era pure mio cugino, appena tutti partirono rimasi da solo con Anna, andammo un po’ in giro per Catania, prendemmo un gelato approfondendo così la nostra conoscenza, mi disse che era piacevole stare con me, che gli stavo simpatico e lo stesso dissi io a lei, anche se nella mia testa iniziavo a ripetermi che scoparmela poteva essere ancora meglio. In serata rientrammo al paese, per comodità, mia madre aveva pensato bene che in quei giorni potevamo andare nella casa di campagna, così arrivati le feci visitare la casa e gli mostrai la sua stanza, la cui porta era di fronte alla mia; certo avrei potuto darle la stanza accanto o in fondo al corridoio, ma decisi per quella di fronte. Lei aveva portato con se poche cose, li sistemò in stanza poi andò a fare una doccia indossò un paio di pantaloncini di jeans e una maglietta e venne nel salone, dove io mi ero sdraiato nel divano a guardare la tv, si sedette nel divano e se ne stava in silenzio, dopo dissi:

L: come va Anna, ti trovi bene o sei imbarazzata?

A: mi trovo benissimo, certo l’ambiente è nuovo, ma penso che domattina andrà molto meglio.

L: comunque non crearti problemi, fai come se fossi a casa tua, e se ti serve qualcosa, chiedi pure, del  resto la mia stanza è di fronte alla tua!

A: questo è ottimo.

L: io domattina dovrò andare a lavoro, ma all’ora di pranzo sarò qui… tu sei libera di fare ciò che vuoi…

A: ok… posso chiederti una cortesia?

L: dimmi pure!

A: potresti lasciare aperta la porta della tua stanza stasera? Sai mi sentirei più sicura.

L: beh… veramente

A: ho detto qualcosa di brutto?

L: no … sai io la notte dormo nudo, non vorrei imbarazzarti… comunque se lo vuoi farò un sacrificio, metterò il pigiama.

A: no dai non voglio cambiare le tue abitudini, ma dormi con le lenzuola?

L: si

A: allora non c’è problema, puoi startene nudo, ma ti prego non chiudere la porta.

L: ok… io vado a fare la doccia e poi vado a letto, buona notte.

A: notte.

Finito di fare la doccia, andai nella mia stanza, diedi una sbirciatina nella stanza di Anna, era già a letto sotto le lenzuola, con il braccio sopra il viso, con quella posizione le usciva fuori dal lenzuolo una buona parte del seno, rimasi un po’ a guardare, ovviamente iniziai ad eccitarmi, ma non volli fare nulla, così andai nella mia stanza tolsi l’asciugamano che avevo avvolto ai fianchi e mi coricai, impiegai un po’ di tempo ad addormentarmi, sbirciando di tanto in tanto nella stanza di Anna, ma mi sembrava che stesse dormendo, così mi addormentai. La mattina mi alzai lei stava dormendo pienamente, mi preparai per andare a lavoro, prima di uscire, presi un foglio di carta scrivendo che ero andato a lavoro e che sarei rientrato verso le 14, andai nella sua stanza per posarglielo sul comodino, entrato vidi lei che dormiva. Era senza reggiseno, le lenzuola pendevano dai bordi, e, meraviglia delle meraviglie, aveva le mutandine abbassate fino a metà coscia ed era anche bagnata, volevo saltarle addosso, ma dovevo andare a lavoro, così onde evitare spiacevoli inconvenienti, posai il biglietto e andai. Mentre andavo a lavorare pensavo quella sua posizione, sicuramente avrà avuto una nottata molto agitata.

Dovetti ritornare a casa a metà mattinata per prendere alcune cose e ritornare, aprii la porta, chiamai Anna, ma lei non mi sentì, pensai che fosse ancora a letto, presi ciò che dovevo prendere e stavo per andare, sul tavolo del salone vidi la sua macchina fotografica e la borsa del suo portatile ma senza pc, fui curioso e volli controllare cosa stesse combinando, andai piano verso la sua stanza, la trovai completamente nuda a gambe aperte e con un vibratore si masturbava mentre era intenda a fissare delle foto sul pc, focalizzai le foto, cazzo ero io, la troia  mi aveva fotografato durante la notte mentre io dormivo, non sapevo che fare, dopo qualche attimo andai, lasciandola alla sua masturbazione ed iniziando ad escogitare qualcosa per il pomeriggio.

Rientrai più tardi del previsto, arrivato a casa la trovai sul divano a guardare la tv, credo che non si fosse accorta della mia presenza, mi avvicinai a lei e misi una mano sulla spalla, lei si girò di scatto, appena mi vide le brillarono gli occhi e disse:

A: sei tu! Meno male, mi hai fatto prendere uno spavento.

L: tranquilla! Come va, hai passato bene la giornata?

A: un po’ annoiata!

L: immagino, hai dovuto fare tutto da sola, beh ora ci sono io… hai pranzato?

A: si, scusa se non ti ho aspettato.

L: non ti preoccupare, anche io ho già pranzato!

A: sai ora ho un po’ di sonno.

L: beh, vai a riposare, se vuoi puoi dormire in giardino!

A: ottimo, potrei abbronzarmi mentre dormo?

L: fai pure, io vado a fare una doccia e poi vado a sdraiarmi un po’ nel letto, ci vediamo più tardi.

Mi preparai, feci una bella doccia, e andai nella mia camera, lei andò in camera, tolse maglietta e pantaloncini e andò in giardino portando con se il suo portatile, aspettai un po’ facendole credere di essermi addormentato, poi mi avvicinai alla finestra per guardare cosa stesse facendo, era sdraiata, con una mano dentro gli slip e con l’altra faceva scorrere le foto sul pc, poi andai nella sua stanza presi la macchina fotografica e dalla finestra iniziai a fotografarla, dopo alcuni scatti posai la macchina e iniziai a curiosare tra le sue cose, trovai una borsa a sacco, l’aprii e dentro c’erano 4 falli realistici di diverse misure, un fallo anale, e altro materiale erotico; richiusi il tutto appena sentii dei movimenti, andai nella mia stanza mettendomi velocemente a letto, lei entrò in camera mia, quando stava per andarsene, feci finta di svegliarmi e dissi:

L: hai bisogno di qualcosa?

A: no ero venuta a vedere se dormivi ancora, vista l’ora!

L: perché che ore sono?

A: sono le 18 passate

L: cazzo, potevi svegliarmi anche prima!

A: dormivi beatamente, ho pensato che stasera potremmo fare una bella passeggiata e cenare in giardino, che dici?

L: dico che è una bella idea, anzi ora inizio a preparare le cose di sotto.

A: io vado a farmi una doccia per togliere l’unto della crema, poi ti do una mano.

Prima di andare in bagno, va in stanza e prende la borsa a sacco e se la porta in bagno, subito presi la macchina e mi preparai a farle un bel servizio fotografico, mi accostai alla porta del bagno e lentamente iniziai ad aprirla, sapevo che fosse aperta perché avevo tolto la chiave, la apro lei era sotto la doccia, tutta nuda che giocava con i suoi capezzoli, poi porta una mano sulla figa tutta rasata, e dopo un po’ prende uno di quei giocattolini ed inizia a farselo vibrare sul corpo, fino a farlo entrare dentro, dopo un po’ prende l’altro lo appiccica alle piastrelle e lentamente se lo fa entrare nel culo, iniziando a scoparsi contemporaneamente, io nel frattempo avevo scattato ogni minimo movimento, avrei voluto entrare e scoparmela, ma il mio piano prevedeva ben altro.

Riposi la mia macchina in stanza e andai a preparare le cose, lei mi raggiunse, insieme finimmo di preparare le cose, facemmo una passeggiata, poi verso mezzanotte dissi che era meglio andare a letto. Mi coricai come al solito nudo, anche lei andò a coricarsi, dopo un po’ iniziai a fare dei piccoli gemiti per attirare la sua attenzione, infatti lei mi chiamò, feci finta di non sentire e che stavo sognando, si alzò venne di là con la macchina fotografica ed iniziò a fotografarmi, avvertivo benissimo il bagliore del flash, e dopo diversi scatti se ne ritornò in camera, prese il pc ed inserì la memoria della macchina iniziando a sfogliare le foto, si spogliò totalmente e come al solito guardava e si toccava ora il seno ora la figa. Io intanto mi ero posizionato sull’uscio della sua stanza, mentre sfogliava iniziarono a visualizzarsi le foto che avevo scattato io mentre lei si masturbava, ad un tratto a bassa voce lei disse “ma che bastardo, mi ha fotografato mentre ero in bagno, però è anche un bravo fotografo” a quel punto sentendole dire quelle cose dissi:

L: anche tu sei brava a fotografare!

A: ma, ma tu, io…

L: ti credevi che fossi uno scemo o un imbranato? Beh mi sono accorto subito sai…

A: no, Luca, sai è che…

L: tranquilla non ti preoccupare, non ci sono problemi, ma non credi che un cazzo vivente sia meglio di quello finto o delle foto?

Mentre parlavo mi ero avvicinato a lei, ormai il mio cazzo era duro e svettava trionfante davanti alla sua faccia, lei annuì con la testa alla mia domanda e senza esitare un attimo lo prese in mano e se lo portò in bocca. Iniziò a leccarlo lentamente, per poi infilarselo tutto in bocca iniziando a lavorarlo ottimamente, le strinsi i capezzoli, e scesi fino a raggiungere la sua figa ormai tutta bagnata, mi staccai dalla sua bocca, presi la sua “borsa del piacere” e l’avvicinai al letto, mi sdraiai e la feci sdraiare su di me facendo un bel 69, leccai per un po’ la sua figa, e mentre lei mi spompava il cazzo, stesi la mano nella borsa e presi un vibratore, lo passai un po’ sulla figa e sul clitoride poi dentro, entravo ed uscivo quel finto cazzo nella sua figa, accesi la vibrazione media e lo lasciai dentro, presi quello anale e dopo avergli inumidito con la lingua il culo, lo spinsi lentamente dentro, ed iniziai a muoverli tutti e due, fino a che non aumentai al massimo la velocità della vibrazione in entrambi, e spingendoli più dentro possibile.

Lei fu pervasa da un forte orgasmo, si accasciò sul mio corpo senza mollare il mio cazzo, i suoi liquidi colavano sul mio petto, ma nonostante ciò non le tolsi i vibratori, ma li tenevo ben puntati dentro. Dopo un po’, tirai fuori i falli, la feci girare a gambe spalancate e col bacino leggermente sollevato, le rimisi dentro i vibratori, poi puntai il mio cazzo nella figa e spinsi dentro insieme al finto cazzo, era la prima volta che scopavo una ragazza con un cazzo di gomma in culo e uno in figa, è stata una sensazione bellissima, la vibrazione di quel coso unita alle contrazioni vaginali, regalavano piaceri indescrivibili, mi sembrava che stessi sborrando da un momento all’altro, ma invece no, godevo pienamente senza sborrare. La misi a pecora, e la scopai in culo, potevo affondare magnificamente in quanto, il vibratore anche se di diametro più piccolo del mio cazzo, aveva preparato bene quel buco, la cavalcai per un bel po’ allargandole il culo con le mani così da permettere al mio cazzo di entrare dentro fino alla base. Stavolta però stavo per sborrare, tirai fuori il cazzo velocemente e lo portai davanti alla sua faccina, lei aprì la bocca ed accolse 4 potenti schizzi di sborra, che in parte ingoiò e in parte fece colare dalla bocca.

Ci addormentammo, l’indomani lei si svegliò prima di me, si strinse a me e con la sua manina iniziò a segarmi il cazzo, fino a farmi sborrare. A quel punto mi svegliai, lei con un sorriso mi augurò un buon giorno e si abbassò a leccare le sborra che era sul mio ventre. Alzatoci, andammo a fare una doccia, mentre lei preparava la colazione, io le palpavo il culo, poi ci vestimmo ed uscimmo.

 

 

Spero vi sia piaciuto, per commenti o critiche scrivete pure a: soluma@hotmail.it

A presto per la prossima storia e grazie ancora a tutti voi.

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