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La curiosità è femmina…

By 1 Settembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

I vostri commenti sono la mia benzina per scrivere!
Sono molto graditi commenti di qualunque genere rivolti a Francesca.
Scrivetemi a marco.lireco@gmail.com

Da circa un anno la mia Francesca studia all’ università, ha scelto un indirizzo che le piace moltissimo, e anche per questo ha scelto una sede molto rinomata e riconosciuta, che però non è nella nostra città.
Per forza di cose, per poter frequentare i corsi senza dover fare una vita da pendolare, svegliandosi all’ alba e tornando a sera tarda, abbiamo deciso assieme che si sarebbe trovata una sistemazione in quella città.
Io non ero felicissimo di questo, ma per amore ogni tanto bisogna trovare qualche compromesso’
Le avevo dato parola che sarei andato a trovarla ogni qual volta avessi potuto, non appena il lavoro me lo avesse permesso.
Francesca aveva trovato un piccolo appartamentino che divideva con un’altra ragazza, era al primo piano di un vecchio stabile, non proprio centro, anzi, si trovava nella degradata periferia di quella città.
La cosa un po’ mi turbava, il quartiere era abbastanza malfamato’ quando la andavo a trovare sulle vie che circondavano la zona era sempre pieno di prostitute, brutta gente in giro, e nel parchetto li vicino molto spesso si vedeva spacciare.
Una mattina mi arriva un sms di Francesca: ‘ciao amore. La mia coinquilina torna a casa oggi perché ha finito i corsi, ti va di raggiungermi stasera?’
Io a quel messaggio già pregustavo una seratina piccante, visto che la lontananza aveva indubbiamente contribuito a rendere meno frequenti i rapporti.
Le risposi subito che sarei andato a trovarla, e fu cosi che la sera mi presentai già bello eccitato davanti alla sua porta.
Mi aveva preparato una cenetta coi fiocchi, ci siamo rilassati e mi ha raccontato come sempre di come andava con l università e con i nuovi compagni, e senza accorgercene siamo bevuti due bottiglie di vino’ nonostante le finestre spalancate, faceva molto caldo in quella casa, quindi il vino fresco scendeva benissimo’
‘Vieni, andiamo nella mia stanza’ mi dice.
La seguo a ruota, appena arrivati ci buttiamo sul letto iniziamo a baciarci come fanno due innamorati che non si vedono da una settimana.
Il clima si è ulteriormente surriscaldato data la voglia di entrambi di farsi finalmente una sana scopata’
‘Vado a farmi una doccia e a prepararmi’ oggi sono tornata tardi e non ho fatto a tempo a depilarmi la passerina’ tu intanto accendi il pc o guardati un po’ di tv’ e cosi dicendo scappa in bagno.
Non sapendo come ingannare il tempo mi metto a smanettare col pc, attacco un po’ di musica e distraggo leggendo un testo universitario che Francesca aveva nel desktop.

Ero talmente immerso nella lettura che qualcuno da dietro le spalle mi prende per il collo, mi mostra un coltello e mi dice:
‘Zitto non fiatare, se collabori non si fa male nessuno!’
Sono immobile.
‘Dammi tutti i soldi che hai in casa e me ne vado’
Ancora non l ho visto in faccia, ma dall accento che ha dev’ essere sicuramente qualcuno di quei ragazzi di colore che si aggirano al parchetto’deve aver approfittato del balcone al primo piano e della finestra aperta per entrare’
Il mio pensiero va subito a Francesca, non voglio che le succeda nulla, penso che questo tizio è disperato, non avrà i soldi per la dose di domani e che se glieli consegno se ne andrà veramente senza combinare casini’
Apro il portafogli, non c’è molto dentro’ racimolo una settantina di euro, lui è infastidito per il misero bottino, vuole anche il mio bracciale d argento’
Glielo consegno senza fiatare’
‘Adesso ti devo legare alla sedia, altrimenti appena esco chiami la polizia”
Provo a convincerlo che non lo farò, ma non mi considera, inizia a passarmi la corda attorno alla sedia bloccandomi le braccia’ mi passa davanti, lo vedo’come immaginavo è un ragazzo di colore, avrà al massimo una trentina di anni’ha solo una t-shirt bianca e un paio di pantaloncini corti addosso, si vede che fisicamente è anche ben messo.
Ha praticamente finito di legarmi quando purtroppo:
‘Amoreeeeee, ho dimenticato l asciugamano, me lo porti? è nel secondo cassetto dell armadio!!’
Ecco adesso sono cazzi, penso.
Lui mi guarda e mi dice: ‘Chi c’ è di la?’
‘La mia ragazza”

Lo vedo trafficare nel cassetto dell armadio, prende l asciugamano ed entra in bagno.
‘ehiiiiiiiiiiii, e tu chi sei???esci subito da qui!! Di la c’è il mio ragazzo!!’
‘Il tuo ragazzo è legato ad una sedia’ vieni fuori e dammi altri soldi!!’
Vedo Francesca uscire nuda con il tipo che la tiene stretta per un braccio, tornano nella stanza dove sono io, e lui le intima di consegnargli il denaro, o che altrimenti finiamo male.
Gli universitari si sa, sono sempre a corto di soldi, cosi neanche lei racimola più di venticinque euro’mentre li consegna al ragazzo, vedo lo sguardo di Francesca che si incanta a guardare quelle braccia muscolose’ quella maglietta cosi piena poi, nascondeva di certo anche dei pettorali e degli addominali da favola.
Anche lui se la sta mangiando con gli occhi, oltre tutto non deve nemmeno fantasticare tanto perché lei è li davanti, completamente nuda con i capelli ancora bagnati’la figa è appena stata depilata con amore, le sue tettine sono belle sode che puntano verso l alto, e se non me lo sto inventando anche i capezzoli iniziano ad inturgidirsi’
‘Maaaaa’. è vera la storia che i ragazzi di colore hanno un cazzo lunghissimo?’ dice Francesca
Io, ma anche lui, siamo increduli’.
Purtroppo per me, sono ancora legato alla sedia, ma il ragazzo prende la palla al balzo, e abbassandosi pantaloncini e mutande assieme dice:
‘Per lungo intendi questo?’
Francesca rimane senza parole, ha davanti agli occhi questa mazza di carne che a ‘riposo’ è almeno diciassette o diciotto centimetri’lei gli si avvicina, glielo prende in mano con timore’
Lui a questo punto non ci pensa più e si sfila anche la maglietta restando completamente nudo’ha un fisico eccezionale, sembra veramente un bronzo di Riace, un pettorale ed un addome molto ben scolpito.
La mia piccola quella sera aveva una gran voglia di scopare, a quel punto con chi non le importava più’
Francesca fa due passi indietro e si siede sul quel letto dove fino a qualche minuto prima ci stavamo baciando’ ha le gambe raccolte, i piedini uniti, come una brava scolaretta che sta facendo il suo compito in classe’ lui le si avvicina, lei spalanca la bocca e fa scomparire al suo interno la grossa cappella’ inizia un lento e ripetuto lavoro di su e giù, non ce la farà mai a farselo entrare tutto in bocca, è impossibile’glielo insaliva per bene, con la lingua gli percorre tutta l’ asta e arriva fino ai coglioni, glieli lecca e glieli prende in bocca.
‘mmmmmmhh, ‘.allora è vero che avete il cazzo lungo?’ dice lei divertita.
L uccello del ragazzo adesso era al massimo del suo splendore, almeno ventidue centimetri senza dubbio, e una circonferenza che Francesca, con le dita delle sue manine, non riusciva ad impugnare interamente.
Lei si distende sul letto e apre le gambe, gli offre la visione di quella fighetta tutta bagnata in cerca di aiuto’per tutta risposta lui si getta con la testa tra le sue gambe e dice:
‘mmmmh, questa sera non ho neanche cenato, lo sai? Adesso mi sazio per bene con la tua fighettina, che dici?’
Francesca a quelle parole perde letteralmente il senno, gli prende la testa con entrambe le mani e gliela preme contro la figa, le piace un sacco farsela leccare, e quelle mani sono un chiaro segnale che finchè non sarà venuta, non ci sarà scampo per lui’
‘Siiiiii,siiiiii,leccamelaaaa,siiiiii, oddio sei fantasticooo’.mmmmmh, siiiiii, non smettere, continua cosi ti pregoooooooo’..’
Quello è instancabile, se la sta assaporando per bene’se la slingua per dieci minuti buoni dopodiché lei inarca la schiena, gli preme la testa con ancora più forza e ‘Vengoooooooooooooooooooooooo”.’

Il ragazzo si libera dalla morsa di Francesca, e in attimo le è completamente sopra’le ha già puntato le labbra della figa
‘Adesso te la rovino questa fighetta, vedrai come te la apro!’
Lei, che in mezzo alle gambe ha ormai un lago, lo accoglie dentro’la penetra lentamente ma con avanzamento costante’ il mio amore ha la bocca spalancata ma non emette suono, credo che sia la prima volta che le entra qualcosa di cosi lungo e grosso dentro alla passera’
E’ entrato con tutti i ventidue centimetri, penso che quel palo deve esserle arrivato almeno fino all’ altezza dell ombelico tanto è lungo.
Lui se la vuole pompare per bene, di certo non gli sarà capitato molte altre volte di scoparsi una ragazza europea senza doverla prendere con la forza’
Vedo gli umori di Francesca che hanno avvolto tutto quel cazzone nero, lei è fuori controllo!!
‘siii, scopamiii, scopamiiiiii!!! Sbattimelo dentro siiii, sono tuaaaa!!’
A quelle parole sono venuto nelle mutande senza neanche toccarmi.
‘Girati piccola troia!’
Mi è venuto un brivido, ho pensato che adesso se la voleva inculare’ non ci sarebbe mai riuscito con quella mazza li’
Lei si alza e si mette a pecorina, lui la prende forte per i fianchi, e gli ricaccia dentro di colpo tutto il suo cazzo’.credevo che la cappella spuntasse dalla gola di Francesca tanta era la potenza con la quale se la stava sbattendo adesso’è un martello pneumatico, colpi potenti e ben ritmati, una macchina.
Se la chiava cosi per venti minuti buoni, nel quali Francesca ha un altro orgasmo intenso’lui la apostrofa con ‘puttana’ e con tutti i vari sinonimi possibili’
La monta veramente come un toro, è inesauribile, anche se ad un certo punto:
‘Sei protetta vero zoccoletta??’
‘no, no, esci ti prego, vienimi in bocca”
‘ok’
Quello mi guarda con aria di sfida e mi fa l occhiolino’ ho già capito.
‘siiiiiiiiiii, sborrooooooooooooooooooo, ahhhhhh, siiiiiiii, prendiiiiiii troiaaaaaa!!’

Il ragazzo l’ ha riempita alla grande, la cosa eccita molto me, ma anche Francesca’ le piace immaginare che magari un giorno alleveremo un figlio che non è mio’
‘Sei una vera puttanella, se ti metti qui fuori in strada ne faresti di soldi!’
Si riveste, saluta, la bacia sulla bocca e se ne va, questa volta dal portoncino d ingresso’
Qualche giorno dopo ricevo in sms di Francesca: ‘Ciao tesoro, oggi ho incontrato al parchetto il ragazzo della scorsa notte’mi ha detto che ha un due o tre di amici che pagherebbero per scoparmi’visto che la mia coinquilina ancora non c’è, li ho invitati stasera a cena’sono in quattro, tu che dici?quanti soldi gli chiedo?’

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