A volte cerco di raccontare le ‘ emozioni ‘ , cosa quasi impossibile . se avete pazienza , provate a leggere ‘ la sublime sensualità orientale ‘ messo in rete il 23 ‘ 0 1 – 08 , grazie
Ho raccontato più volte che quando ho una pollastrella particolarmente delicata , riservata o a cui
voglio garantire il massimo della privacy , la porto nel mio rifugio segreto .
cerco di tenerlo in ordine e ben pulito , specialmente la doccia , è il luogo che accoglie più sborrate di tutto l’appartamento .
tra i tanti frequentatori del bar del caffè mattutino , c’è anche una donna dell’est , che lavora in
un’impresa di pulizie e le ho chiesto se poteva tenermi in ordine il mio pied-a-terre , ha acconsentito . . è una donna piacente , ben in carne , vive in italia da parecchi anni e non sembra straniera.
un sabato alle 8 puntuale si è presentata , mentre preparavo il caffè e chiacchierando , si è spogliata e rivestita con gli abiti da lavoro . vestita non era male , ma in mutandine e reggiseno’.
si è accorta che l’ho osservata ed ha riso divertita
‘ come tutte le donne anche tu , man mano che vi spogliate , diventate più belle ‘
nei susseguenti giorni di pulizia , le davo una palpata al culo , un bacio sul collo , soffriva il solletico ma le piaceva . desideravo portarmela a letto e dopo un po’ di tempo , un mattina ne ho inventata una della mie .
ha suonato , ho aperto la porta tornando subito a letto nudo , mi ha chiamato e le ho detto che ero in camera . preoccupata , è venuta a vedere come stavo .
‘ cosa c’è , non stai bene ‘ – ‘ ciao irina , è lui che non sta bene , vorrebbe essere scaldato ‘
ho spostato le coperte e ha visto il cazzo’ nel suo massimo tiraggio . non sapeva se ridere , scappare , e dopo un attimo di smarrimento è scoppiata in una sonora risata , si è spogliata restando in tanga e reggiseno , si è seduta sul bordo del letto , ha stretto tra le mano il cazzo e ridendo
‘ è bello caldo e duro ‘ l’ha scappellato piano , si è bagnata le labbra e mi ha tirato un superpompino , lo succhiava da esperta alternando succhiate poderose a leccatine delicate e stimolanti , mi faceva godere come un pazzo e mi muovevo chiavandole la bocca . le ho slacciato il reggiseno , sono apparse due pere di tutto rispetto ‘ dammi un po’ di latte caldo . mi farà bene ‘ non si è fatta pregare , ha smesso di sbocchinarmi , ha sfilato il tanga , le ho infilato il cazzo in figa e mi ha offerto una tettona da succhiare . la succhiavo e lei se la spremeva , mi strusciava il capezzolo sulle labbra . ma il cazzo in figa stava troppo bene e me la sono montata alla grande . ci siamo scambiati una gran bella chiavata , ad un certo momento si è fermata sedendosi su di me , era ansimante e sorridente , quando ha ripreso il fiato stringendo il cazzo con la figa
‘ questa è una bella sorpresa ‘ – ‘ la finiamo alla pecorina ? ‘
si è girata ed infilarlo in quel lago di umori è stato piacevole , la tenevo per il culo e me la sono pompata con grande piacere . si dice che le donne dell’est sono fredde , alla faccia si dimenava come un’indemoniata e si è fatta riempire la figa di sborra . ci siamo rilassati , poi sono andato a lavarmi e vestirmi e prima di andarmene per lasciarla lavorare in’ pace , le ho detto che avrei pranzato lì , se voleva poteva farmi compagnia .
‘ grazie volentieri , però un piatto di pasta e se vuoi dei secondi pronti ‘
dovevo fare alcune commissioni , e per tirare l’ora di pranzo ho gironzolato guardando i negozi del centro vicino a piazza duomo , c’è peck , il negozio di gastronomia più raffinato ( e più caro ) di milano ed ho acquistato secondi piatti gustosi e sfiziosi . .
quando sono tornato a casa , la pasta stava cuocendo , ha visto quello che avevo acquistato ha sgranato gli occhi ‘ vuoi proprio trattarmi bene ‘ e dandole un bacio sulle labbra
‘ stamattina ti ho fatto fare gli straordinari , devi recuperare le forze ‘
abbiamo pranzato allegramente , abbiamo bevuto del vino bianco , irina non era molto abituata e alla fine era molto allegra’mi sono seduto in poltrona e l’ho presa in braccio baciandola e palpandola , le ho tolto la divisa , le ho sganciato il reggiseno ciucciando le tettone belle sode , che tette amici
‘sei capace di fare una spagnola ? ‘ era proprio partita ‘ io sono ucraina non spagnola ‘
le ho infilato il cazzo tra i seni e tenendoli ben stretti , le strusciavo in mezzo il cazzo . vedeva avvicinarsi la cappella alla bocca , allungava la lingua ma non ci arrivava . mi sono alzato per farglielo succhiare e quando l’ha preso bene tra le labbra , mi sono fatto fare un bel pompino , si è gustata la sborrata pulendo bene la cappella . si era un po’ ripresa dall’effetto del vino
‘ hai approfittato che ero un po’ ubriaca e ti sei fatto fare un pompino ‘ le ho spiegato che quello che mi aveva fatto noi la chiamiamo ‘ spagnola ‘ abbiamo bevuto un caffè , era ormai tornata lucida . ‘ io però non ho goduto , mi sono solo goduta la sborra in bocca ‘ senza dire altro , mi ha preso per mano portandomi sul letto , mi ha spogliato , a suon di succhiate mi ha tirato il cazzo di marmo ‘ adesso ti faccio sborrare , ti faccio sputare anche l’anima ‘ si è avventata sul cazzo come una furia , ma appena ha rallentato per prendere fiato , le ho letteralmente chiavato la bocca
costringendola a collaborare finchè le ho riempito la bocca di tutto il mio succo .
si è spogliata stendendosi su di me e strusciandosi voluttuosamente , mi baciava , mi accarezzava
‘ mi hai fatto venire voglia e adesso mi devi sborrare nel culo , però non farmi male ‘
non sono a tiro rapido , mi ha sbaciucchiato , accarezzato , coccolato finchè il cazzo ha ripreso vigore , si è messa bene con il culo al vento , un bel culo sodo e carnoso , le ho fatto scorrere un dito nel solco anale e fermandomi sul buchetto magico glielo stuzzicavo , le ho fatto scendere un po’ di saliva , lo vedevo fremere e schiudersi per il piacere ‘
‘ lo vuoi proprio nel culo ‘ – ‘ sì ti voglio dentro , ma non farmi male ‘
ho cercato d’incularla con delicatezza , se le facevo male non ci sarebbe stata un’altra volta’ ed un bel culo non è mai da maltrattare’. tenendo bene aperte le chiappe , ho appoggiato la cappella spingendo ed entrando poco per volta , ogni tanto mi fermavo facendo scendere la saliva sul buco
per tenerlo lubrificato ‘ irina ti faccio male ‘ – ‘ sei vigliacco , quando vuoi sei delicato come adesso , entra , infilalo tutto , voglio una bella sborrata ‘ appena ho sentito il suo culo contro me , mi sono sistemato bene
‘ lo vuoi proprio ? ‘ – ‘ si ti prego lo sento dentro che pulsa , dammelo tutto ‘
me la sono inculata con tutta la ‘pazienza e il piacere possibili , arretrava da sola per gustarsi il cazzo , l’ho montata come piace a me alternando penetrazioni veloci e profonde ad altre lente e con la sola cappella , stava al gioco che è durato a lungo per poi riempirle l’intestino con una copiosa sborrata . ha abbassato le braccia per gustarsela , era scossa da scariche di godimento che la squassavano tutta , le massaggiavo l’addome che sobbalzava dal piacere . quando mi sono sfilato , le ho messo sotto un asciugamani , mi ha accolto tra le braccia ‘ gigi vigliacco , mi hai fatto godere come una bestia , me la ricorderò quest’inculata ‘ – ‘ quando la vorrai e avrò voglia t’inculerò ancora ‘
ci siamo fatti un’abbondante salutare doccia insieme e poi se n’è andata felice , contenta e soddisfatta del piacere che le avevo donato’
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono