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Racconti Erotici Etero

La figlia della segretaria

By 9 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Ettore e sono uno dei dirigenti di una grossa multinazionale, quando fui assunto mi fu data la possibilità di scegliere una segretaria e, contrariamente alla maggior parte dei miei colleghi dirigenti, ne scelsi una in base alla sua abilità lavorativa più che all’aspetto fisico.
Sono un’impenitente scapolo quarantenne, alto 1.90 e piuttosto piacente, molto sensibile alla bellezza femminile, e, proprio per evitare problemi sul lavoro evitai accuratamente di assumere la classica bellona, anche capace intendiamoci, ma che mi avrebbe sicuramente distratto più del dovuto.
Ecco che la scelta cadde sulla signora Rosanna una donna sulla cinquantina con grandi capacità organizzative, precisa e puntuale, abile nel suo lavoro molto utile quindi ad uno come me che ha una vita normalmente disorganizzata, ma con un fisico al di sopra di ogni sospetto!!.
Non che fosse brutta intendiamoci ma sicuramente non attraente, bassina, un po’ soprappeso anche se simpatica e cordiale.
Col tempo imparammo a conoscerci e, finalmente, la mia vita, non solo quella lavorativa, iniziò ad avere un po’ più di ordine.
Rosanna mi ricordava fin anche di andare in lavanderia a ritirare i panni, cosa che prima dimenticavo trovandomi magari senza camicie da mettere o pantaloni puliti!!
Iniziai anche ad interessarmi della sua vita e lei mi raccontava spesso della sua famiglia e di sua figlia ventiduenne Giordana, dei suoi studi, delle sue aspirazioni e così via.
A volte anche io le raccontavo di qualche mio amore o flirt e lei mi rimproverava scherzosamente dicendomi che alla mia età dovevo mettere la testa a posto trovare una brava ragazza e sposarmi.
Si era comunque instaurato un rapporto molto serio di collaborazione tanto che difficilmente chiudevo la porta del mio ufficio.
Proprio per questo motivo un giorno, alzando lo sguardo dal foglio che stavo leggendo rimasi quasi folgorato.
Nello specchio della porta era apparsa una vera e propria visione.
Un paio di stivali col tacco a spillo continuavano con un paio di jeans attillati che modellavano un paio di gambe chilometriche che terminavano in un culo a mandolino veramente notevole.
La ragazza era piegata quasi a 90′ sulla scrivania di Rosanna coi gomiti appoggiati al tavolo e dai jeans a vita bassa spuntavano i laccetti di un minuscolo perizoma nero, la schiena mezza nuda il resto coperto da un giubbotto di pelle nera e la lunga chioma castana e riccia fino a metà.
Non vedevo il viso ma quello che guardavo in quel momento mi era bastato perché il mio cazzo avesse un’impennata.
Avevo lo sguardo calamitato da quel culo incredibilmente arrapate e quasi mi trovai in difficoltà quando Rosanna si alzò dalla sedia e venne nel mio ufficio accompagnato da quella splendida fanciulla.
‘Scusa Ettore!!’ ci davamo sempre del tu ‘Posso presentarti mia figlia Giordana?’
‘Certo”!!’ mi alzai sperando che il bozzo nei pantaloni non si notasse più di tanto ‘Piacere signorina!!’ le strinsi la mano e lei rispose con una stretta vigorosa.
La guardai finalmente in viso.
La lunga chioma castana incorniciava un viso di un ovale quasi perfetto, due occhi di un azzurro intenso anche se appena nascosti da un paio di occhiali alla moda, un bel nasino sovrastava una bocca stupenda, con le labbra che sembravano disegnate con un leggero accenno di rossetto, atteggiata ad un gran sorriso.
‘Buon giorno Ettore’.piacere mio!!’ rispose restando qualche secondo più del dovuto con la mia mano nella sua.
‘Sua madre mi ha parlato spesso di lei!!’ stavo per aggiungere, ma non mi aveva detto che eri un gran bel pezzo di figa, ma mi trattenni.
‘Ero venuta a salutare la mamma e ad invitarla giù a bere un caff&egrave’..vuoi unirti a noi?’ mi chiese passando subito al tu tipico dei giovani.
‘Volentieri’.offro io però!!’
‘Grazie ma io l’ho già preso’.andate pure voi’..e poi qualcuno deve restare in ufficio!!’ disse a quel punto Rosanna.
‘Come vuoi mamma”.ciao ci vediamo poi a casa!’ le diede un bacio poi come se niente fosse mi prese sottobraccio ‘Andiamo allora!!’
Giordana, nonostante la madre fosse piuttosto bassina, era al contrario una stangona di quasi 1.80, certo magari il tacco a spillo aiutava ma sicuramente era una delle ragazze più alte che avevo conosciuto e, abbracciati, facevamo proprio una bella coppia.
Me ne accorsi dagli sguardi stupiti ed invidiosi dei colleghi e dallo specchio dell’ascensore che ci rifletteva.
‘Vista l’ora’ erano già le 11.30 ‘Che ne diresti di un aperitivo!!’ le proposi.
‘Accetto’solo se poi mi inviti a pranzo!!’ rispose guardandomi negli occhi.
‘Affare fatto!’
Bevemmo l’aperitivo poi ci recammo in un bel ristorante nelle vicinanze.
‘Forse &egrave meglio che avvisi in ufficio che resti fuori!!’ mi suggerì.
‘Pronto’..Rosanna?…ciao’.senti ho trovato un vecchio collega resto fuori a pranzo’.tua figlia?……&egrave tornata in università’.ok’.ci vediamo più tardi!!’ avevo mentito spudoratamente e Giordana mi guardava con quel sorriso tipico del gatto che ha appena mangiato il topo.
Pranzammo, l’uno di fronte all’altra quasi in silenzio, solo guardandoci negli occhi e nei nostri sguardi c’era tutto quello che dovevamo dirci.
Quando uscimmo non ci furono bisogno di parole andammo a prendere la macchina ed andammo a casa mia.
Appena in casa mi saltò letteralmente al collo incollando le sue labbra alle mie insinuando la lingua nella mia bocca.
Ci baciammo con furore mentre le mani cominciavano a vagare sui nostri corpi.
La spinsi dolcemente sul divano continuando a baciarla, le levai il giacchino e la maglietta trovandomi a tu per tu con un seno sodo coi capezzoli duri come ciliegie mature che iniziai a succhiare come un bimbo succhia il latte materno.
Che nessuno poi mi venga a dire che una donna, con stivali e jeans, &egrave a prova di stupro perché in pochi secondi riuscii a levarle tutto ed iniziai a giocare con la sua fighetta bagnata.
‘Mmmmhhhh’sii’.sii’..oooh”..mmmh!!’ mugolava mentre le leccavo il clitoride che si ergeva come un piccolo cazzo tra le sue grandi labbra.
Le sfilai il perizoma ridotto ad uno straccetto umido e continuai a leccare e succhiare il suo nettare che colava copioso.
Intanto mi liberavo faticosamente dei miei indumenti.
‘Godo Ettore godooo’.vengo’siii’.scopami’scopami!!’ mi implorò.
Era tempo perché avevo il cazzo che quasi mi doleva da tanto era duro e fremente.
Sfregai il glande tra le grandi labbra su e giù un paio di volte mentre lei spalancava le lunghe gambe poi affondai nella sua vagina trovandola completamente allagata.
Nonostante l’abbondante lubrificazione naturale la sentivo stretta, attorno all’asta, quasi avesse delle dita interne che stringevano l’uccello in una dolcissima morsa.
I due organi si adattavano perfettamente l’uno all’altra stimolando le terminazioni nervose di entrambi.
Mai, in vita mia avevo avuto sensazioni simili nel penetrare una donna.
Iniziai ad andare avanti e indietro con velocità sempre crescente per poi fermarmi rallentando il ritmo roteando n po’ il bacino mentre Giordana mi seguiva coordinando alla perfezione i suoi movimenti finché esplodemmo entrambi in un orgasmo simultaneo.
Cercai di sfilarmi in un barlume di lucidità, non avevo utilizzato il preservativo, ma lei mi trattenne dentro di se, allacciandomi le gambe dietro la schiena, godendosi i lunghi schizzi che le riempivano l’utero.
Calmati gli istinti animaleschi ci coccolammo e baciammo.
‘Che ne dici di trasferirci sul letto?!’ mi chiese ad un tratto mentre mi accarezzava il petto appena un poco peloso.
‘Mi farai licenziare!!’ risposi ma la presi in braccio e la portai in camera adagiandola delicatamente sulle lenzuola fresche di bucato, fortunatamente la donna le aveva cambiate la mattina stessa.
Sul letto ricominciammo a baciarci e Giordana iniziò a baciarmi il petto, succhiandomi i capezzoli scendendo poi sempre più giù verso il mio cazzo che nuovamente si ergeva come un obelisco.
‘Mmmmhhh’sei meglio di quanto mi aspettassi!!’ disse dando una lunga e languida leccata all’asta partendo dai coglioni ancora gonfi di desiderio.
‘Mia madre mi ha parlato molto di te”’in modo lusinghiero’.credevo però che fossi più vecchio!!’ continuando a giocare con la lingua sul mio cazzo teso.
‘Sei una troietta!!’
‘Mmmmhh’sii’..mi piace il tuo cazzone’..mmmh’.leccc!!’
‘Prendilo in bocca’.succhialo tutto!!’
Un’ultima leccata poi sentii sulla cappella le labbra e finalmente il calore della sua bocca avida.
Ero in piedi al bordo del letto e lei alla pecorina che mi succhiava il cazzo e nello specchio avevo la visione del suo superbo culo con le chiappe ben divaricate ed il buchino ben in vista.
Mi guardò mentre succhiava e si accorse che cosa stavo guardando.
‘Ti piace il mio culo vero?………mi sono accorta come mi guardavi nel tuo ufficio”.lo vuoi?’
‘Si’.voglio romperti quel bel culetto!!’
‘Mmmmhhh’porco’..e la mamma cosa dirà?’
‘Che ha una figlia troia e rotta in culo!!’
Cominciò a succhiare più velocemente ingoiando più cazzo possibile riempiendolo di saliva mentre con le dita si titillava il buchino del culo.
‘Aspetta”vienimi sopra!!’ le dissi sdraiandomi sul letto.
Senza mollare il cazzo si girò mettendomi la figa sul viso ed iniziai a leccarla per poi dedicarmi al suo culo insalivandolo ed inserendovi prima un dito poi due, poi tre, trovandolo cedevole ed accogliente segno evidente che non disdegnava il sesso anale.
‘Adesso impalati’voglio vederti mentre ti inculi da sola!!’
Senza attendere un ulteriore invito la bella troietta si mise in posizione puntandosi la cappella sul buco del culo ed iniziò a scendere lentamente facendoselo scomparire nel budello centimetro dopo centimetro.
‘Cazzo Giordana”..mi stai succhiando il cazzo col culo!!’
Era vero avevo la sensazione che il culo stesse risucchiando il mio cazzo come una vera bocca.
‘Mmmmh”siii’mi piace il tuo cazzo”scopami il culo’.siii’.spaccamelo!!’
Iniziai a dare colpi da sotto in su mentre lei spingeva verso il basso per farsi penetrare più a fondo.
Poi la presi per le spalle e l’attirai a me schiacciandole il seno sul mio petto e, con un colpo di reni, la rivoltai restando ben piantato nel suo culo.
Le alzai le gambe sulle mie spalle ed iniziai la scopata di culo più violenta che avessi mai fatto sempre incitato da lei che mi urlava di romperle il culo.
Andammo avanti per un tempo che mi parve infinito poi esplodemmo entrambi nell’orgasmo liberatorio.
Le riempii il retto del mio sperma bollente e lei schizzò come fosse un uomo.
Eravamo entrambi esausti ma appagati.
‘Bene stallone’..&egrave stata una scopata memorabile!!’ disse mentre si rivestiva dopo una doccia ristoratrice ‘Ci vediamo dopo la laurea’..tranquillo manca solo la tesi!!2 continuò vedendo il mio sguardo perplesso.
Qualche mese dopo ci ritrovammo e ricominciammo da dove avevamo interrotto, lei laureata ed io innamorato perso.
Mamma Rosanna &egrave felice perché ho messo la testa a posto e le ho chiesto di sposare sua figlia.
Non &egrave una brava ragazza ma una vera zoccoletta ma a me va bene così!!

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche
fanserver07@gmail.com

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