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Racconti Erotici Etero

La formula – L’inizio

By 2 Luglio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Nella mia vita ho sempre letto molto, ho i miei argomenti preferiti ma non disdegno di leggere un pò di tutto, per soddisfare questo mio interesse acquisto sia libri nuovi che usati inoltre varie amiche me ne hanno regalato di provenienti dalle soffitte di loro parenti deceduti.
Proprio da uno di questi libri ha origine la mia storia
Sono un single di mezza età, sovrappeso e sedentario ho avuto poche donne nella mia vita ma ne ho desiderato e ne continuo a desiderare tantissime.
In giro ci sono molte donne interessanti che, a parte le regole della bellezza canonica o di quella suggerita al momento dalla società, mi eccitano al solo guardarle, che siano sconosciute, colleghe o amiche
Naturalmente reprimevo questo desiderio e mi sfogavo in solitaria, questo prima che trovassi le “formula”.
Un sabato mattina stavo riordinando alcuni libri regalatimi da una cara amica, quando alcuni di essi cadono dallo scaffale, attrae il mio sguarde un manuale di elettrotecnica della fine dell’ottocento a cui è stata aggiunta una tasca in stoffa contenete varii fogli di carta, inizio a leggerli e noto che la parte dritta reca formule di circuiti elettrici, mentre sul dorso è scritto un breve diario.
Sono molto incuriosito e inizio a leggerlo, lestenore delle note spiega che quanto riportato è frutto di un suo viaggio in africa dove ebbe modo per puro caso di salvare una piccola comunità da un disastro, l’uomo di medicina del villaggio per ringraziarlo gli ha insegnato il modo per avere ogni donna che desidera.
La mia curiosità cresce e continuo a leggere, vengono enunciate varie formule magiche, la prima fà scatenare la libido di ogni donna che stai guardando mentre la pronunci, la seconda agisce come la prima ma su ogni donna che ti ascolta, la terza canalizza la libido su di te escludendo gli altri maschi presenti e la spinge a cercarti e a seguirti.
Gli appunti dicono che l’effetto delle formule dura fino a che non lo annulli con un altra formula che tranquillizza la donna e ne spegne i sensi di colpa, viene riportata per ultima la formula per consentire l’irrigidimento completo del pene a comando e per tutto il tempo che si vuole.
L’estensore garantisce l’effetto delle formule ma invita a non abusarne e di tenere presenti gli effetti collaterali delle formule.
Sono piuttosto perplesso da ciò che ho letto ma penso ad uno scherzo e metto via il libro, tanté il pensiero mi continua a girare per la testa e dopo pranzo decido di testare la “formula4” quella per l’indurimento del pene e per essere sicuro dell’effetto di testarla durante la visione del telegiornale, che notoriamente ha poteri ammosciatorii, appena letta la formula ho una maestosa erezione tale da dolermi in quanto contenuta dagli indumenti, libero il mio pene e lo vedo in forma smagliante come lunghezza e consistenza, recito la controformula e rapidamente l’azione cessa.
Questa prima prova mi lascia sgomento, che le formule funzionino davvero?
La curiosità mi divora e decido di provare la validità sulla signora Gianna che viene a farmi le pulizie una volta la settimana, una donna sui sessanta anni molto ciarliera, lei arriva verso le 14 si cambia in bagno mentre io sono al computer in camera, quando esce la guardo e pronuncio mentalmente la “formula1” con la coda dell’occhio vedo che lei va in cucina normalmente, mi dò dello stupido e continuo a scrivere una relazione di lavoro, passano pochi minuti e mi sento chiamare
Gianna: Signor Mario può venire ad aiutarmi?
Mi alzo di malavoglia mi dirigo verso la cucina e resto basito sulla porta, Gianna è semi sdraiata sul tavolo a cosce larghe e mostra le sue intimità, pronuncio mentalmente la “formula4” e la raggiungo
Gianna: è un mese che mio marito non mi tocca mi darebbe una ripassata?
Mi inginocchio tra lue cosce e osservo la sua foresta, li separo con le dite mentre con la lingua passo sull’interno delle sue cosce mi fermo a suggere le sue grandi labbra emerse dalla peluria, Gianna porta le mani sulla mia testa e mi spinge a leccarla più a fondo.
Percorro varie volte la strada tra il suo grilletto e il suo ano varie, lei geme sempre più forte fino a che mi sento inondare il viso dai suoi succhi.
Mi alzo estraggo il pene rigidissimo e la inforco strappandole un mugolio, comincio a muovermi lentamente sbottonandole la cappa che indossa e snudandole il seno, mi ci attacco poppandole alternativamente le tette
Gianna: Signor Mariooo mi fa impazzire così
Continuo a scoparla a vari ritmi mentre lei alza le gambe per farsi penetrare meglio, aumento la profondità dei miei colpi portandola all’orgasmo una seconda volta, esco da lei e la faccio piegare sul tavolo, mi reintroduco in lei e continuo a scoparla, vedo davanti a me il suo culone bianco e mi viene un’altra idea e con un dito inumidito prendo a lavolarle l’ano
Gianna: nooo lì nooo, continui in figa mi sborri dentroooo
Ignoro la sua richiesta e mentre la trapano riesco ad allargarle il buchino fino a infilarci due dita, lei gode un’altra volta ed io ne approfitto per cambiare buco, appoggio la cappella e avanzo lentamente, riesco a superare lo sfintere e mi fermo
Gianna: noooo che maleeee, il suo cazzo è una spranga di ferro
inizio un movimento prima rotario poi dentro e fuori lentamente mentre le pastrugno le tette
Gianna: ohhh mamma mia lei è un diavolo, mi piaceeee
Aumento la velocità inculandola con foga dandole schiaffettini sulle chiappe abbondanti. lei ora mi incita con la voce roca
Gianna: siiii mi inculi mi venga dentro godoooooooo
Mi affondai dentro di lei e la irrorai di sborra godendo intensamentee e sdraiandomi su di lei
Gianna: ma.. Signor Mario è ancora durissimo, me lo rimette nella passera?
Obbedii e la scopai in modo animalesco stringendogli le tette, raggiunse altre due volte l’orgasmo prima che io venissi dentro di lei.
Estrassi il cazzo ancora duro e lei lo prese in bocca ripulendolo perbenino.
Gianna: grazie signor Mario, non so cosa mi ha preso ma ne avevo bisogno, ho goduto tantissimo e la perdono per avermi rotto il culo perché mi è piaciuto. Certo che lei è un gran porco e non si direbbe.
La ringraziai e ci scambiammo un lungo bacio
Gianna: ora mi faccia lavorare, voglio lasciarle la casa pulita.
Si riallacciò la cappa e riprese a pulire, mi ricomposi e tornai al computer, ragionando su quanto era successo, le formule funzionavano e mi si apriva un mondo di nuove possibilità
Ero immerso in questi pensieri quando Gianna mi fece spostare per pulire la camera, poco prima delle 17 mi sentii chiamare e andai in camera, mi accolse Gianna nuda sul mio letto.
Gianna: ho finito il lavoro mi scoperebbe ancora un po’
Il mio fratellone si eresse senza formule e dopo essermi spogliato la coprii alla missionaria baciandola con ardore, lei mi stringeva e assecondavo le mie spinte sussurrandomi all’orecchio
Gianna: mi ci voleva proprio un po’ di cazzo e me lo dai bene dai più forte
Mi girai sulla schiena tirandomela sopra e fermandomi dentro di lei
Mario: ora fammi vedere come mi cavalchi e ti prendi il mio uccello
Gianna: così non lo mai fatto proviamo
Si sedette su di me e aito i fianchi come per aggiustarselo bene dentro cominciando poi a muoversi su e giù arrivando ad assorbirlo tutto ansimava e gemeva, si fermò un attimo si sfilo se lo appuntò all’ano a si lasciò cadere
Gianna: oooh siii anche nel culo è proprio bello così duro
Le mie mani correvano sul suo corpo dalle chiappe ai seni, si era scatenata e ogni tanto cambiava buco conducendo la cavalcata che durava da un ora, lei venne varie volte e volle che le sborrassi in figa.
Rimase sdraiata su di me mentre il suo respiro si faceva regolare. Il mio cazzo torno duro
Gianna: ora basta devo andare a casa, ma sabato prossimo si prepari per un altro giro e non si sciupi troppo durante la settimana
Si rivestì e se ne andò camminando in un modo un po’ strano come se gli dolesse l’ano.
Ero appagato ma rimanevo eccitato pensando alle nuove possibilità offertemi dalle formule, mi passarono per la mente molte donne, ma queste sono altre storie ve le racconterò in seguito’

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