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Racconti Erotici Etero

La gonna nera di Lisa

By 3 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Il vestito nero di Lisa

Quel vestito nero che hai messo addosso ti sta veramente bene. me l’avevi descritto, ma vederlo sulla tua pelle &egrave un piacere indescrivibile.
Tutto quello che avevi detto, corrisponde, una spalla scoperta, le forme indescrivibili del tuo corpo, sono un desiderio ancora più forte nel pensiero di scoprirti.
Mi hai anche descritto cosa hai messo sotto quella stoffa che ti copre e il mio pensiero corre oltre il dovuto, fantastico di quello che faremo dopo la cena…se ci sarà un dopo.
Ti sposto la sedia e ti faccio accomodare, mi metto di fronte e ti guardo, il tuo sorriso fà contrasto con quel leggero imbarazzo che vedo trapelare dai tuoi occhi.
Si parla di tutto per rompere il ghiaccio.
I discorsi frivoli lasciano il posto a quelli seri, il vino, un ottimo Brunello di Montalcino, si lascia assaporare come i nostri discorsi.
Comincio a provocarti con frasi maliziose, le tue risposte sono sempre all’altezza: ti sei sempre dimostrata molto veloce nelle risposte, ma quando mettendo una mano sopra alla tua ti dico;
– Ho voglia di te.
Per la prima volta non rispondi.
Sento solo una leggera pressione sulla mia mano, il tuo sguardo mi scruta intensamente, stai prendendo la tua decisione.
Alzi il bicchiere e mi dici;
– Un brindisi al nostro incontro…
Hai appena deciso .
Il cuore mi batte forte, mentre sotto la tavola allungo il piede per accarezzarti furtivamente.
Il contatto con la tua pelle, mi crea subito una erezione spontanea, accarezzo il tuo interno coscia sentendo l’inizio del vestito, sento le tue gambe dischiudersi leggermente, per facilitare la mia avanzata.
Mi provochi con discorsi erotici, sento il tono della tua voce, adesso, più bassa.
Vedo dai tuoi occhi che sei concentrata a seguire i miei movimenti sul tuo corpo.
Il mio piede avanza, arriva all’altezza dello slip, comincia a giocare.
Con una leggera pressione del dito tocco per la prima volta l’estrema difesa del tuo fiore.
Vedo che deglutisci a fatica quello che stai mangiando.
Il respiro &egrave irregolare, abbassi le posate e mi dici;
– Che ne dici di andare a prendere una boccata d’aria… qui comincia a fare troppo caldo.
io annuisco, chiedo il conto, mi alzo, ti prendo sotto braccio e esco .
la macchina sfreccia veloce verso il mio appartamento, come le mie mani scivolano sulle sue gambe, lei mi accarezza i capelli, mentre io con le dita scivolo sulle sue cosce in modo sensuale, faccio ghirigori sulla sua fresca pelle, facendo movimenti ben evidenti.
I tocchi sono sempre più intimi, fermo la macchina nel mio parcheggio e, veloce vado ad aprirle la portiera.
Questi gesti vecchio stile mi piacciono ancora.
Le do la mano e l’accompagno nel mio piccolo rifugio.
Chiudo la porta, i miei baci sono ricambiati.
Le lingue combattono la loro guerra, i sapori si mischiano come le nostre mani, che adesso sono dappertutto.
I suoi capezzoli spingono forte contro i miei pettorali, le mie mani sono sul suo sedere e ne apprezzano le rotondità, il mio sesso spinge contro il suo pube, facendole sentire quanto desiderio ho di lei.
Lei spinge il suo bacino contro di me e allarga le gambe per farmi spazio, io alzo il vestito al suo inguine, vedo uno slip nero piccolo, che presto faccio scivolare.
Siamo appoggiati alla parete, di fianco alla porta.
Appena entrati ci siamo avvinghiati per scambiarci le effusioni che porteranno al piacere più profondo.
Le sue gambe si alzano per stringere i miei fianchi, io adesso, sono libero dai miei vestiti, le tengo le mani sui glutei, poi, la mia lingua si spinge forte in lei come il mio membro.
La doppia penetrazione &egrave un piacere sublime.
Sento il calore del suo fiore avvolgermi completamente, i sospiri quasi urlati, mischiati ai suoi movimenti, sono quanto di più appagante posso sperare.
I corpi vengono trascinati in uno scontro di sessi, le sfilo il vestito, adesso, i suoi capezzoli possono graffiare dal vero, i miei peli sparsi sul petto.
Tenendola stretta a me, standole dentro, mi sposto sul letto, la adagio dolcemente, lei libera le gambe dalla mia schiena, le dischiude al massimo, mi trascina in quel vortice di passione.
Le mie mani sono sulle sue spalle, mentre lei mi stringe i capelli, io mi spingo completamente in lei.
Il contatto estremo dei nostri corpi, viene esaltato dal fruscio dei nostri peli, le sue natiche sbattono sul letto a ogni mio assalto.
Lei mi stringe il membro con i muscoli vaginali, dandomi sensazioni fortissime, sento i miei gemiti di piacere crescere come i suoi, sento i battiti del cuore crescere come il ritmo delle mie spinte;
– Ti voglio dentro…
Queste parole mi scoppiano nel cervello.
Il solo pensiero &egrave di una sensualità unica.
Quel piccolo fiore aspetta di essere irrigato da me.
Sono fiero e orgoglioso: quando sento che il mio seme si sparge in lei, mi sento l’uomo più felice della terra.
I suoi singhiozzi di piacere, sono per me l’essenza della vita e l’appagamento del mio ego di uomo.
Mi abbandono sul letto accarezzandola e baciandola per tutto il corpo.
Sono estasiato da quella ragazza e dal suo modo di fare l’amore.
Già la mia testa vola a tutto quello che sarà il nostro prossimo futuro, a come ci divertiremo insieme.
Penso tutte queste cose, quando, un tocco malizioso si appoggia sul mio membro e comincia a giocarci.
La natura prende il sopravvento, il mio sesso comincia a prendere nuova vita, ricordandomi che la realtà &egrave lì a fianco e che per le fantasie c &egrave tempo.
La mano che sta accarezzando il mio sesso lascia posto alla bocca.
Quel contatto mi rinvigorisce ancora di più.
Subito la reazione che sento e struggente, la guardo mentre mi rende felice, poi, istintivamente sento anche io il bisogno di assaporare il suo sesso: così mi giro e seguendo le linee del suo corpo, vado a cercare il mio piacere.
Frutto proibito.
Piano, mi adeguo al suo ritmo.
Una dolcezza pervade i miei movimenti, cerco di pensare a lei, ai suoi desideri, per non pensare a me.
Voglio che quel contatto così intimo, duri il più possibile, ma lei &egrave talmente brava, talmente esperta, che presto, sento di nuovi i brividi salirmi.
Con una mano le faccio cenno di fermarsi, per che voglio arrivare insieme, lei a quel punto aumenta il ritmo facendomi capire che &egrave pronta.
Sento le nostra urla di piacere, smorzate solo dai nostri sessi.
Il godimento fortissimo che solo una fellazio può
dare…
Esausto, mi abbandono sui suoi fianchi,ricomincio a baciarla e ad accarezzarla, mentre la mia fantasia parte a fare i suoi voli pindarici sul nostro domani.

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