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Racconti Erotici Etero

LA GOVERNANTE

By 27 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Le agoniate ferie finalmente ,sono arrivate, dopo un anno di studi all’università , carico la macchina, destinazione mare, per 20 giorni la casa &egrave tutta mia, squilla il telefono, e mia madre che mi dice
‘Claudio devi dare un passaggio al mare, a mariapina , deve fare la pulizia della casa , la mia risposta fu:
‘ok mamma, la prendo e la porto al mare ‘
Mariapina, &egrave una donna con le palle, si &egrave sposata giovanissima , ha 2 figli,
rimasta vedova dopo 6 anni di matrimonio, ha dovuto sempre lavorare per poter sprovavivere,ha sempre fatto le pulizie, a casa mia, ed al negozio dei miei genitori.
Non avendo a quei tempi a chi lasciare i suoi figli, mia madre la aiutava sia facendola lavorare sia badando a loro , dunque noi tre passamo l’infanzia insieme, eravamo amici con il figlio sin dall’infanzia, io ero innamorato di lei , alta 1,65 , capelli rossi , una tag 44, una 3^ di seno, questa &egrave mariapina, le poche volte , passate a casa sua , sbirciavo sempre, quando andava a cambiarsi.
Arrivo sotto casa sua, lei scende, bellissima donna come sempre,indossava una camicia bianca sbottonata fino al inizio dell’attacatura del seno, gonna sopra il ginocchio, le apro il bagagliaio, dentro la valigia e partenza, destinazione mare, dopo 10 minuti lei mi dice:
‘appena trovi un autogrill, fermati devo fare la pipì’ la mia battutta fù:
‘ok, capisco ad una certa età , l’incontinenza ci assale’ lei sorride mi guarda e :
‘ io ho solo 18 anni più di te , pensi che io sia vecchia?’
‘ scherzavo mariapina , sei una bella topolona, e poi ho visto che qualche vecchio ti corre dietro’
‘ ancora insisti claudio ‘ il viggio continuò tra battute e doppi sensi , arriviamo al mare, scarico i bagagli e li sistemiamo.
Arrivata l’ora di cena , non c’era nulla nel frigo,andiamo in pizzeria , alziamo un pò il gomito.
Rientrati a casa, lei prepara un caff&egrave, io vado in camera mi metto un pantaloncino, senza mutande, scendo, mi dirigo in bagno , apro la porta e trovo mariapina che fa pipì, esco subito scusandomi lei mi dice:
‘ entra , non preoccuparti,t i ho visto crescere’
prendo ed entro, dopo tutto lei mi aveva invitato ad entrare, la trovo che stava asciugando la figa dalle urine , si alza in piedi mostrandomi la la sua figa, bellissima , curata nella depilazione,i suoi peli corti mostravano le labbra carnose della sua figa,il mio sguardo era rapito, il mio cazzo si inzia a diventare duro, lei gurdandomi dice:
‘ vedo che ti faccio un certo effetto, e che effetto, ma io pensavo che tu e mio figlio, stavate,emm.. avevate una storia’
‘ ma perche pensavi questo ‘
‘ una volta ti ho visto nella sua camera , ed ho intuito che lui,… ti faceva ,,,un un un, pompino’
‘ ma l’unica volta che io ho fatto sesso a casa tua , non era tuo figlio, ma…. era tua figlia ‘
lei imbarazzata , abbassa la gonna e scappa in cucina , la scusa del caff&egrave, il mio cazzo &egrave duro , voleva sfogarsi, vado in cucina, e le dico :
‘sei rimasta delusa che io non ho una storia con tuo figlio’
‘ no e che , non avrei fatto quella figura di mer.. in bagno farmi vedere in quel modo’
‘ ma dai , non hai fatto nessuna figura di me… , anzi per me e stato uno spettacolo fantastico, io sono innamorato di te , da sempre, da quando ho scoperto le donne’
era messa hai fornelli ,le accarezzo i capelli , scostandoli dal collo la inizio a baciare , lei non diceva piu nulla , le mani arrivano sopra le sue tette, lei cercava sterilemente di divincolarsi,le appogio il mio cazzo tra le sue chiappe, ma più lei muoveva il suo culo, piu mi faceva diventare duro il mio cazzo, e le dico:
‘senti che effetto mi hai fatto, mia cara vecchia’ le slacciò i bottoni della camica , lei spingeva il culo per avere contatto con il miopezzo di marmo, mi inginocchio, le alzo la gonna , infilo la testa sotto, le scosto il perizoma, infilando la lingua le inizio a leccare la sua figa, ben presto ebbi la bocca impastata dai suoi umori , iniziava a godere la troia, ci spostammo, la misi sul tavolo, la prendo in braccio e la sdraio su di esso , le faccio divaricare le gambe ,avevo il paradiso li davanti a me, bellissimo curato , peli corti , infilo appena la cappella, iniziano i suoi mugolii,la inizio a penetrareprofondamente con il cazzo , le mie mani accarezzavano i suoi capezzo diventati turgidi, volevamo il contatto con la pelle , ci spogliamo , lei mi fa sedere sul divano, porgendomi il suo bel culo si siede sopra di me in filando con la mano il cazzo nella sua figa, lo fece entrare fino a toccare le palle , le mie mani sono sopra i suoi seni, le do un bacio sulla schiena, il suo bacino inzia muovesi avanti e indietro, aumentando costantemente il ritmo, avevo la cappella che strofina dentro la parte superiore della sua figa, appena stavo per sborrare, lei si alza di scatto , mettendosi in ginocchio davanti al mio cazzo inzia a fare un pompino , appena usci il mio spperma lei ne fece, un sol boccone .
Si alza e va in bagno, senza dire una parola, la seguo nel bagno , era sul bidet che stava lavando la sua figa, mi avvicino e la inizio a lavare, lei mi guarda e mi dice:
‘ ma che fai, ancora io so come lavarmi’ con la mano le tappo la bocca,e le dico:
‘ perch&egrave sei scappa via, cosa ti ho fatto?’
‘ nulla tu sei stato dolcissimo e fantastico, ed era passatoanche troppo tempo ,che facevo l’amore cosi , e che non godevo, il problema non sei tu mai io che ho fatto , ti ho visto crescere, capisci’
‘ lascia perdere il discorso che mi hai visto crescere, sono io che sono innamorato di te da sempre’
‘ che parole grandi’ le mie dita scrutavano nuovamente le labbra della sua figa, iniziò nuovamente a bagnarsi dei suoi umori, la bacio in bocca, inizindo un ditalino,appena le mie dita erano piene dei suoi umori, la faccio alzare e mettere a pecorina , la pentro da dietro,il mio cazzo balla nella sua figa, ma volevo averla tutta, anche il suo culo, infilando un dito dentrolei inzia a godere, i suoi orgasmi sono infiniti, sfilo il cazzo dalla sua figa inizio a leccare il suo ano, penetrandola con le dita la parete inizia a cedere , appoggio la cappella nel suo culo lei stava impazzendo lo voleva dentro, colpendo piu volte fortemente riesco ad far entrare il mio cazzo nel suo culo le sue prima urla di dolore ,si trasformano ben presto in urla di piacere, voleva essere colpita da mio bacino sempre piu velocemente, le sue mani accarezzava le mie palle, non ci volle molto che il mio caldo sperma riempi il suo culo, senza uscire il mio cazzo, la abbraccio e le dico:
‘non avere paura, io non ti lascio’
Fù una estate indimenticabile ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,fisti33@libero.it
Mandatemi commenti spero che vi sia piaciuta la storia .

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