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Racconti Erotici Etero

La guerriera

By 10 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono la preferita.
Ormai l’Imperatore possiede solo me.
Nessun’altra donna dell’harem ha rapporti con lui da ben due lunghi mesi.
Lui vuole solo me, brama il mio grembo.
Ci sono giorni in cui mi fa chiamare più volte al dì per soddisfare il fuoco che divora i suoi lombi. e soltando spandendo il suo seme in me la sua sete si placa, anche se momentaneamente.
Ora vi spiegherò il perchè sono io la prediletta.
Sono una ragazza stupenda, ho 20 anni, sono alta 175 cm, capelli castani, occhi verdissimi.
Una pelle setosa e morbidissima stesa su un corpo snello e scattante, ho un seno alto, sodo, tondo e pieno, una terza abbondante e per finire un culo superbo, alto e sodo, dalla tipica forma a mandolino.
Sono una guerriera, sono stata addestrata nel combattimento fin da piccola, e da sempre il premio in palio per la vittoria è stato il piacere, da piccola ottenevo leccornie di ogni tipo, ma da grande in palio c’era il piacere sessuale, ovvero lunghissime ed eccitantissime leccate che i nostri maestri ci elargivano come premio.
Ma dovevamo rimanere vergini, e così il piacere sessuale vero era bypassato.
Però nonostante la mia incredibile bravura sono stata inviata dal mio popolo come dono all’Imperatore che, appena ha posato gli occhi su di me ha deciso di deflorarmi la notte stessa.
Infatti sopo essere stata lavata e profumata sono stata condotta nelle sue stanze dove ho conosciuto il piacere fisico più sublime.
Il sesso.
Essendo già nuda mi ha fatta sedere sul letto
e con la sua voce calda e profonda mi ha spiegato quello che mi avrebbe fatto.
Mi ha baciata, la sua bocca sulla mia, le lingue intrecciate e le sue mani ad accarezzarmi, tutto ciò mi eccita, i capezzoli sono turgidi e il corpo illanguidito dal piacere provato.
Mi sto bagnando.
Premetto che essendo di una stirpe guerriera i mio corpo è sempre perfettamente depilato, per evitare possibili infenzioni durante le battaglie, quindi anche la mia vagina è morbida e liscia come tutto il corpo.
Appena le sue mani aprono i petali carnosi del mio sesso, mi trova bagnata e eccitata.
Mi spinge sul letto facendomi sdraiare, e ponendosi su di me come una animale, assetato di sesso.
Si butta sul mio seno, leccando e succhiando i capezzoli diventati ipersensibili e ancora più turgidi tra le sue labbra.
Le stesse labbra che, stringono ul mio capezzolo e succhiano come un bimbo affamato, unito al piacere procurato dalle sue dita , che stimolandomi fanno scorrere lunghi brividi per il corpo, sto godendo immensamente.
Il ritmo delle sue dita si fa più veloce mentre la bocca famelica passa da un seno all’altro e ogni tanto sale fono a mordermi delicatamente il collo.
Lo sento togliere le dita dalla mia femminilità e abbassarsi, tra la mie gambe.
Mi mette le mani sulle cosce, per imperdirmi di chiuderle, ma oramai sono sotto il potere del sesso, il sangue scorre impetuoso nelle vene, allargo ulteriormente le gambe, e lui dopo avermi ammirato la vagina rossa di eccitazione, appoggia la lingua sul clitoride e inizia a darmi piccoli colpi, leggeri, il mio autocontrollo si rompe, e sfuma in un lungo grmito di piacere, mentre le mie mani si insnuano tra i suoi capelli e li accarezzano.
Lo premo contro di me, la sua lingua rotea tutto attorno, mi lecca prima velocemente e poi lentamente.
Sono così eccitata che i gli umori riempiono la sua bocca e colano lungo le labbra vermiglie.
Ancora qualche leggero colpo al clitoride e la tensione accumulata esplode in un orgasmo fortissimo e impetuoso mentre il mio corpo si tende come un arco.
Lui continua a stimolarmi anche durante il piacere supremo.
Si alza, si pone su di me, le labbra lucenti, il mio gusto è nella sua bocca mentre mi bacia, e struscia il suo pene eretto contro l’ingresso del mio corpo.
Mi dice di fare un respiro profondo, che sentirò male ma di rilassarmi.
Eseguo prontamente e lo sento penetrarmi, come una lama calda, il dolore arriva come una stilettata, proprio lì tra le cosce, mi irrigidisco, lui si ferma e mi fissa, rilasso tutto il corpo e lo fisso negli occhi mentre prosegue dentro di me.
Lo sento tutto dentro.
La mia vagina bagnata aderisce al suo cazzo come un guanto bagnato.
Lo sento muoversi, adagio, mi sto adattando alla sue generose dimensioni.
Mi chiede se sento ancora male.
Gli catturo le labbra in un bacio prodondo e intimo come la nostra unione carnale.
Lo sento rilassarsi e affondare ancora e ritrarsi in un lento andirivieni.
I colpi si succedono lenti ed incalzanti,per risvegliare il mio piacere e farlo crescere, alzo le gambe e le allaccio ai suoi fianchi per sentirlo meglio dentro di me.
Il mio piacere riverbera in lui, il suo ritmo si fa incalzante, la sua bocca cala sulla mia, per reclamare un bacio selvaggio, come il sesso che stiamo facendo, i suoi glutei che si contraggono, il mio corpo che si apre alle sue spinte e ne brama sempre di nuove, la mia vagina aperta e rorida.
Mi aggrappa a me.
Mi abbraccia, quasi a voler fondere i nostri corpi.
Sono in preda all’estasi dei sensi,gli afferro i glutei marmorei, lo incito ad ogni colpo e infine sento l’orgasmo.
Le scariche di piacere si propagano dalla fica a tutto il corpo e mentre un lungo gemito di estasi esce dal mio corpo, mentre la vagina si stringe ritmicamente attorno al suo pene che continua a penetrarmi lentamente e profondamente.
Il mio sovrano estrae la verga, ne esce un rumore liquido, come la patina iridescente dei miei umori che gli ricoprono tutto il pene.
Ansante si sdraia al mio fianco e mi chiede di cavalcarlo, mi spiega che mi devo impalare sul suo sesso e prendere il comando del rapporto.
Mi metto sopra di lui, ne impugno il fallo e me lo punto sull’imgresso della vagina.
Scendo e me lo sento di nuovo tutto dentro, mi siedo su di lui e inizio a muovere i fianchi seguendo l’istinto, roteo i fianchi e mi muovo su è giù, sento l’Imperatore gemere, mi poggia le mani sui fianchi, e mi dà lui il ritmo, su e giù, sempre più veloce, sto godendo, butto i capelli sulla schiena sudata, inarco il corpo e mi lascio andare ad una cavalcata veloce, anzi furiosa, sempre incitata dallo stallone sottostant.,
L’orgasmo espode in tutta la sua potenza, mentre sto godendo rallento il ritmo, immediatamente vengo ribaltata, la sua posizione predominante e lo sguardo eccitato mi fanno capire che sta per godere, i suoi affondi si fanno potenti ed incalzanti, sempre più a fondo e sempre più veloce, non riesco a seguire il suo ritmo, mi limito ad assecondare i colpi, rimanendo a sua disposizione.
Emette un grido di piacere, e un lungo gemito mentre il suo sesso affonda un ultima volta nella mia vagina e vi riversa tutto il suo piacere, caldi e abbondanti fiotti di sperma che mi inondano il ventre.
Durante l’orgasmo rimane immobile con le dita affondate nei miei fianchi.
Appena dopo il suo piacere esce dal mio corpo e si accascia al mio fianco, con una parola soltano, FANTASTICA.
Da allora ogni giorno facciamo l’amore, a volte lo consumiamo come animali, altre invece con immensa lentezza e piacere.
Appena lo vedo gli salto addosso letteralmente dalla gioia, e spesso ciò fa sì che lui mi baci e mi metta contro il muro per poi prendermi, lì, in piedi, per sfamare l’appetito sessuale che ci pervade.
Sono distesa sul letto.
La mia pelle setosa sembra brillare di un bianco accecante nel punto in cui un raggio del sole settembrino la colpisce.
Sono languida. Soddisfatta.Paga del piacere ricevuto e procurato.
Al solo pensiero sento un calore intensissimo concentrarsi nel basso ventre e irradiarsi fino alla vagina, che immediatamente riinizia a stillare umori.
Allungo una mano sul corpo statuario del mio Signore che apre gli occhi e mi sorride furbescamente.
Lo accarezzo teneramente.
Mi avvicino a lui.
Volglio stringermi al suo corpo, per sentire ancora la sua pelle sfregare sulla mia, ma devo fermarmi prima di rovinare tutto.
Gli devo chiedere un piacere, e per farlo devo avere il pieno controllo del mio corpo, e fare sesso rovinerebbe tutto.
Mi alzo, vado in bagno e mi lavo.
Il profumo del bagnoschiuma al sandalo, si sostituisce al suo.
La pelle si arrossa mentre l’acqua calda scivola sul mio corpo eburneo rendendomi simile a una ninfa.
Esco e mi asciugo con un morbido telo.
Tolgo l’asciugamano e inizio a spalmarmi la crema con movimenti lenti e languidi.
Ogni millimetro di pelle viene coperto dalla crema e successivamente massaggiato.
Piedi, caviglie, polpacci, ginocchia, cosce.
Le dita indugiano qualche secondo in più sulla vagina e sul monte di venere per poi risalire sul ventre, sull’addome e su fino ai morbidi seni e al lungo collo e per ultime braccia e viso.
Infine acconcio i lunghi e setosi capelli neri.
Quando sono pronta esco dal bagno e mi dirigo verso l’armadio dal quale estraggo una magnifica guepiere di seta con inserti di pizzo; è di un magnifico nero lacca, e a completarlo ci sono dei nastri di raso rossi.
Il perizoma, in tinta, nero con laccetti rossi si incunea perfettamente tra i glutei rotondi e marmorei.
Completo il tutto con una corta vestaglia di raso rosso fuoco e poi mi dirigo verso la camera da letto.
La camera è vuota ma sento scrosciare l’acqua della doccia, mi siedo sul letto e l’aspetto l’Imperatore.
Pochi istanti dopo egli entra in camera avvolto nell’accappatoio e mi fissa come se volesse mangiarmi.
Il suo sguardo si fa profondo, le pupille si dilatano sotto la sferza ormonale.
L’eccitazione è palpabile.
Batto qualche colpetto sul materasso vicino a me a mò di invito. Mi raggiunge.
La mia richiesta è semplice,voglio riprendere i miei allenamenti, sono inattiva da troppo tempo.
Lo fisso negli occhi, e lo sento rispondere affermativamente. Sorrido contenta.
Finalmente potrò allenarmi ogni giorno nelle arti da conbattimento.
Lo ringrazio in uno slancio di affetto e lo cingo in un abbraccio esuberante che lui ricambia.
Ma dall’affetto alla passione il passo è breve.
Inizia a baciarmi come se dovesse divorarmi.
Poi con voce roca mi chiede di deliziarlo con uno spogliarello.
Mi alzo dal letto scarmigliata e con le labbra gonfie per i suoi baci, traballo leggermente mentre infilo i sabot dal tacco sottile am non eccessivamente alto.
Sono pronta davanti a lui quando inizio ad ancheggiare.
Mi ferma mentre mette in sottofondo una musica lenta e sensuale.
Si sdraia nuovamente sul letto e io riprendo il mio ballo, lascio che la musica penetri nel mio corpo i movimenti si fanno lenti ed esplicitamente sensuali.
Slaccio la vestaglia e la sfilo con pochi movimenti calibrati e rimango in guepiere e microperizoma.
Lo vedo spalancare gli occhi mentre slaccio il fiocco di raso e allento il corsetto.
Scendo con le dita fino ai fianchi dove incontro l’elastico del perizoma, lo prendo tra le dita e lo sfilo,avrei voglia di farlo lentamente ma l’eccitazione mi pota a farlo in fretta, quindi in pochi secondi è ai miei piedi.
Sto per togliere la guepiere ma mi giro, e mi piego, le gamne divaricate, dritte, immagino che da dietro lo spettacolo sia favoloso, con il culo in primo piano e immediatamente sotto la vagina arrossata, bagnata e con le labbra aperte.
Sciolgo l’ultimo nodo e rimango nuda.
Mi dirigo verso il letto e vi salgo carponi, quando vengo aggredita dalla sua bocca morbida calda e paradisiaca.
Le sue mani circondano a coppa i miei seni e li stimolano in 1000 modi diversi, accarezzandoli, soppesandoli, palpandoli e stuzzicando i capezzoli.
Sono eccitatissima, tra le gambe ho un lago.
Gemo e lui si stacca da me mentre mi chiede di rimanere in quelle posizione, si alza e si pone alle mie terga, scosta delicatamente i morbidi e rugiadosi petali della mia vagina e in un sol colpo affonda dentro di me.
La sua verga scivola nel profondo del mio corpo, che si apre per accoglierlo al meglio.
Inizia a muoversi e la mia vagina si contrae leggermente attorno al suo sesso per poterlo sentire meglio.
Il ritmo è costante e sostenuto,quasi non riesco a respirare mentre mi prende, i colpi sono sempre più veloci ed incalzanti mentre lui spoasta la presa dai fianchi al seno, al quale si aggrappa, rendendo il nostro accoppiamento ancora più animale e sfrenato.
In quel momento un orgasmo fortissimo mi squassa il ventre.
Esprimo il mio godimento con un roco e lungo gemito mentre la mia fica palpitante munge vogliosa il suo cazzo,che scorre ancora velocemente in me.
Ad un certo punto rallenta, affonda ancora una volta, fino all’elsa e gode con un grido gutturale.
Il suo seme si spande in me, e viene accolto come un balsamo benefico dalla mucose stillanti umore.
Quando egli sfila il sesso dal mio corpo ne escono piccole gocce di sperma che scendono lungo le grandi labbra.
Rimaniano vicini per una mezz’ora fino a quando non ci alziamo e andiamo a lavarci nell’ampia vasca da bagno.
Ci laviamo con dovizia, ogni angolo, anfratto, curva, salienza viene onsaponata accuratamente e successivamente risciaquata con accurata lentezza.
Mi porta al letto e mi ci fa sdraiare mentre mi dice ora voglio farlo con calma, e lo voglio far durare un giorno intero.

Scrivetemi le vostre opinioni su questo racconto.
Grazie e tutti
Sono ancora nel dormiveglia, ma sento le sue labbra stuzzicarmi il collo, seguire i contorni delle clavicole, e scendere verso i seni. La sua lingua disegna arabeschi infuocati su entrambi.
I capezzoli svettano turgidi e smaniosi di attenzioni. Le sue labbra sono paradisiache,succhia i capezzoli, li lecca e li mordicchia fino a renderli ipersensibili.
Ora sono pienamente conscia di ciò che avviene. Il mio corpo gradisce molto le attenzioni a cui è sottoposto.
Apro gli occhi, e nello stesso momento la sua suzione aumenta a dismisura.
Sento un piacevole dolore propagarsi dal seno indolenzito e appesantito dal desiderio. Gli afferro i capelli e lo scosto per poi tirarlo verso di me, in modo da fargli perdere l’equilibrio.
Appena cade su di me mi impossesso della sua bocca per un bacio sensuale e possessivo.
Sentire la sua lingua tra le mie labbra mi eccita ulteriormente.
Gliela succhio vogliosa mentre lui si struscia su di me, l’erezione è più che evidente.
Intanto con le mani gli accarezzo la schiena setosa e lo spingo ulteriormente contro di me.
Continua ad oscillare i fianchi e a strusciarsi voglioso contro il mio corpo.
Sono ansante, stacco la bocca da lui e lo guardo.
Mi chiede di fargli un pompino.
Esito solo un secondo, non l’ho mai fatto ma nell’harem le concubine mi hanno spiegato come si fa.
Aspetto che si stenda completamente sul letto e mi corico al suo fianco.
La testa all’altezza del suo bacino,e davanti ai miei occhi il suo sesso caldo e vibrante.
Lo afferro con la mano destra e ne sento la consistenza lignea, ma è ricoperto di pelle sensibile e sottile, attraversata dalle vene azzurognole.
Apro la bocca e mi chino in avanti, con la lingua accarezzo tutta la superficie, fino ad arrivare al glande, è di un rosso porpora, ricoperto da un sottile film traslucido dal gusto dolciastro; è lo smegma che aiuta il membro a penestrare all’interno del mio corpo.
Dopo averlo leccato tutto scendo verso i grossi testicoli e li vellico leggermente per poi risalire lungo l’asta e imboccare il pene.
Sentirlo scorrere tra le labbra, e vedere quanto gode il mio Signore, mi fa aumentare la secrezione umorale, tanto da sentire le cosce inumidirsi.
Continuo la fellatio alternando succhiatine e leccate, e in quel momento mi ricordo di un consiglio ed inizio a muovere la mano su e giù lungo l’asta.
Sento un brivido propagarsi per il suo corpo, mentre con le mani mi accarezza tutta.
Mi chiede di aumentare il ritmo ed io eseguo prontamente. ingoiando il suo pene e stringendo le labbra attorno al cazzo, mentre aumento il ritmo della sega.
Lo sento gemere sempre più forte, lo vedo agitare leggermente le gambe e capisco che è al limite.
I movimenti della mia testa sono sempre più veloci e il rumore prodotto dalle lunghe succhiate diventa incalzante.
Ad un tratto alza il bacino per affondare ancora una volta nella mia bocca e viene.
Sento gli schizzi di sborra colpire il palato e la gola, intanto rallento vistosamente il ritmo pre fargli godere ogni istante,mentre deglutisco la sua calda crema bianca.
Ne assaporo ogni goccia e lecco vogliosa la cappella, fino a quando non vi è più nemmeno una minima traccia del suo seme.
Mi allungo al suo fianco e lascio che le sue dita curiosino tra la mie cosce.
Appena allargo le gambe, egli si accorge della mia incredibile eccitazione visto che sia la vagina che buona parte dell’interno coscia è lucido di umori.
Si sposta di scatto verso la mi fica gonfia e bagnata, e la sfiora con le dita.
Allargo le gambe il più possibile e il sesso si schuide davanti ai suoi occhi.
Immediatamnete le dita si intrufolano tra le labbra vermiglie e si tuffano dentro, prima uno e poi due, le muove in me e sente quanto sono dilatata, ne aggiunge un altro, e mentre mi allarga la figa con tre dita, mi lecca il clitoride che si erge a richiamare le attenzioni della lingua.
Inizia a picchiettarlo leggermente e a stimolarlo con la punta delle dita, sono talmente eccitata da godere dopo pochi istanti, grazie alla magnifica tortura della sua bocca.
Mentre lascia scemanre il piacere dal mio corpo, mi accarezza con la mano libera, e intanto continua a rimanere saldamente infilato in me.
Pochi istanti dopo riinizia a stimolarmi, adagio, con pochi affondi delle dita, mentre con l’altra mano “denuda” il clitoride e lo stimola con leggeri colpi di lingua.
Il piacere è talmente forte da farmi tremare le gambe.
Sono nuovamente eccitatissima e le sue dita iniziano a muoversi veloci nella vagina.
Alle 3 dita ne aggiunge una 4, mi allarga la fica e mi piace da impazzire.
Sentire il ventre pieno e il clitoride iperstimolato, mi fa morire di piacere.
Le mie mucose aderiscono alla sua mano come un guanto e la invitano ad affondare ulteriormente, questa fortissima stimolazione mi porta a raggiungere in breve tempo l’ennesimo orgasmo che provoca delle contrazioni talmente forti da intrappolare la mano dentro di me per qualche istante.
Scemato il piacere il mio Signore estrae la lunga mano dall fica arrossata e dilatata, che rimane aperta qualche secondo prima di richiudersi, con le labbra leggermente scomposte.
Sono ancora stesa supina quando L’Imperatore si posiziona tra le mie gambe per scoparmi.
In un colpo solo affonda nel mio grembo, sono talmente eccitata e abbastanza dilatata da non avvertire immediatamente la sua presenza in me, poi inizio a stringere i muscoli pubbococcigei e la mia vagina si adatta perfettamenre a lui, lo avvolge totalmete e mi da nuovi stupendi stimoli.
Mi fotte, a ritmo lento, incalzante, meraviglioso.
Ogni affondo mi fa godere, lo vedo assaporare il piacere, colpo dopo colpo, vuole godere si me, di ogni minimo anfratto o rilievo della mia mucosa.
Mi stringo ritmicamente attorno a lui, mi faccio penetrare come voglio, ma lui vuole prendermi in un altra posizione, vuole ammirarmi, mentre lo monto.
Ribaltiamo i ruoli, decido io il ritmo,e ne conosco mille varianti, i miei umori rendono la cavalcata scivolosissima e molto piacevole, ma io voglio di più.
Voglio sentire ancora i fremiti dell’orgasmo, voglio godere e far godere, voglio possedere ed essere posseduta.
Mi sdraio su di lui, i miei capezzoli sfregano sul suo petto e le sue mani si spostano fino ai nostri corpi uniti, dove gli umori scendono copiosi, si bagna le dita e poi le porta verso il mio ano, li sparge li attorno e poi adagio mi penetra con il dito medio.
Immediatamente rallento il ritmo, voglio capire cosa sta facendo e non sentendo dolore ma solo un filo di fastidio lo lascio giocare.
Riprendo a montarlo e le dita nel mio retto diventano 2.
Pochi secondi dopo mi accascio su di lui in un orgasmo stupendo.
Mi lascia riposare pochi secondi e poi mi fa scendere dal suo cazzo e mi fa mettere sdraiata su un lato e imediatamente, dopo avermi fatto alzare leggermente la gamba si rimmerge nella mia figa.
Inizia a scoparmi velocemente, con colpi profondissimi.
Nel giro di pochi minuti lo sento godere.
Appena tolto il pene dalla vagian, ne usce un rivoletto di candido sperma che mi imbratta le cosce e pochi secondi dopo ci addormentammo.
Questo è quello che è accaduto ieri, ma oggi, è ben diverso, ieri sera c’è stato il consiglio di guerra, siamo stati attaccati dalle popolazioni che si estendono nel territori brulli mdel nord, appena al di là dei confini imperiali.
Mi sto esercitando e ho iniziato ad insegnare diverse tecniche anche alle altre concubine dell’harem.
Qualunque cosa accada voglio essere sicura di poter combattere fino alla fine.
So già che questa notte se farò sesso sara un vera e propria battaglia, e lì farò gedere il mio Signore in modo da fargli passare di mente i problemi che lo angustiano da qualche ora.
Ma per ora mi voglio dedicare all’allenamento e all’addestramento.
Vedere le altre ragazze nude davanti a me, mentre ripetono i miei movimenti mi fa eccitare, in un modo che non mi era mai capitato prima.
Alla fine della lezione andiamo tutte nell’enorme vasca, lì ci laviamo le une con le altre, e noto che chi più chi meno quanto siamo eccitate, alcune si masturbano senza alcun pudore altre invece si lavano e intanto con le mani si accarezzano l’un l’altra.
Mi si avvicina una ragazza dalla pelle color bronzo, ha in mano una spugna insaponata, me la passa sul corpo, e intanto mi accarezza, mi lascio andare a questo piacere inatteso e appena si strofina contro di me la bacio, quando sento il suo pube peloso strusciare sul mio, la stringo a me e le afferro i glutei, la sento muoversi come una gatta, mi prende per mano e mi porta al bordo della piscina, dove mi fa sedere.
Allargo le gambe e lei immediatamente mi lecca, è più dolce e delicata dell’Imperatore, ma ha uno sguardo famelico, mi penetra con 3 dita, la sua mano piccolina affonda senza problemi in me, continua a muoverla e infila un 4 dito e poi, infine con alcuni movimenti del polso incunea tutta la mano, e il tutto continuando a martoriarmi il clitoride.
In pochi istanti la sua mano scompare nella mia figa, Affonda in me fino al polso,
In pochi veloci movimenti mi porta al piacere.
Godo.
Lei lascia scivolare la mano fuori dal mio ventre e si stende al mio fianco.
Mi bacia e mi dice con voce sottile che è bagnata e vogliosa, non me lo faccio ripetere,
Riscendo in acqua e mi posiziono tra le sue gambe.
Ha la fica pelosa ma arrossata e bagnata ci metto poco meno di un minuto a imparare come farla godere, la masturbo velocemente e poi ne apro le labbra per far scorrere la lingua dove il piacere si fa più forte.
La lecco, i suoi umori sono leggermente dolciastri ma per di più insapore, mi bagno tutta la faccia mentre la succhio, ma non mi importa.
La vedo mentre incava il ventre nel momento che precede l’estati, e la sento esplodere in un orgasmo squassante.
La sua vagina si contrae visibilmente sotto il mio sguardo voglioso e lei mi stringe a se, come per coccolarmi.
Ci rilaviamo, ci alziamo e andiamo a dormire, l’una abbracciata all’altra.

Da quando ci sono queste scramucce al confine il mio Signore non mi chiama più spesso come prima, e rimango molte ore nell’harem con tutte le altre concubine.
Da quasi cinque mesi oramai egli si trova al fronte, per combattere gli invasori.
In questo periodo ho stretto una buona amicizia con molte di loro, spesso facciamo il bagno tutte assieme e quindi con molte di loro ho già fatto sesso.
Ogni tanto, stando molto attente facciamo entrare un uomo nell’harem, di solito della guardia reale e lì lo concupiamo tutte assieme, in un solo giorno prova tutte e 29 le bocche e le 29 vagine, l’unica a non aggregarsi in queste giornate sessuali soni io. L’uomo esce dalle nostre stanze distrutto ma estremamente contento!
Intanto l’Imperatore non sa cosa succede all’interno delle stanze private delle sue donne, quindi su questo si basa il giochino, le guardie entrano ed escono con regolarità e ogni tanto una sana giornata di sesso fa bene sia a noi che a loro.
In più, essendo lontano questa cosa mai la saprà.
Questa settimana faremo una sfida tra gli uomini della guardia Reale e noi concubine.
Questo infatti è l’ultimo allenamento.
Domenica ci sarà la competizione e i vinti saranno a disposizione dei vincitori per 1 intera settimana.
L’Imperatore, prima di partie per il fronte, mi ha posseduto con forza e ardore, mi ha riempita copiosamente con il suo seme e poi è uscito, ma da questo rapporto è passato oramai molto tempo, e il sesso lesbo inizia a essere più un antipasto che un rapporto vero,inizio ad aver voglia di un maschio.
Da qualche tempo ho messo gli occhi sul nerboruto capitano della guardie, un 40enne, in perfetta forma fisica e con uno sguardo tenebroso.
Oggi mi sono svegliata come al solito grazie elle dolci e leggere leccate di Silvia, una ragazza di 18 anni che è il mio opposto, bionda piccolina, minuta, gli unici fattori comuni tra noi sono la pelle di un bianco accecante e la voglia sfrenata di sesso.
Lei è una piccola macchina da sesso, ma all’Imperatore non piaceva, non riusciva a tenerla legata soltanto a se,nemmeno per due giorni di seguito.
O meglio lei non si nascondeva per fare sesso, lo faceva come, dove e quando voleva, senza problemi di sorta.
Ha un modo di leccare lento, tenero, come se venerasse la vagina che lecca,e mentre al sua lingua saeta sul mio clitoride eretto le piccole dita si intrufolano tra le labbra vaginali e mi penetrano, riesce a infilare 4 dita, e se sono molto eccitata mi fista con tutta la mano.
Dicevo che mi sono svegliata sotto i suoi colpi di lingua, mi ha baciata e ha continuato a lavorarmi ben bene fino all’orgasmo.
Ci siamo alzate e dopo le abluzioni mattutine e la colazione abbiamo iniziato gli allenamenti con tutte le altre.
Sono stata dura e inflessibile, ma dobbiamo essere preparate a tutto.
Domani io e le ragazze sfideremo la guarnigione di guardie reali che sono rimaste a palazzo.
Faccio fare gli esercizi tante volte fino a quando il corpo rende automatico il movimento, senza doverci pensare.
Siamo stanche, sudate e affamate, ma prima è d’obbligo un bel bagno.
Entro nella stanza da bagno, sono nuda come tutte le altre ed entro nella vasca con loro.
Due ragazze si avvicinano chiedendomi se voglio essere lavata, acconsento, soprattutto perchè so bene come si concluderà il bagno.
Sono entrambe carine, snelle e flessuose, i loro corpi ambrati formano un contrasto con il mio.
Mentre mi lavano mi baciano, le loro bocche si incollano, alla mia, senza sosta, le lingue saettano e si incontrano lussuriose e smaniose, vogliamo godere e l’unico modo e quello di leccare la vagina l’una dell’altra, suggere i dolci umori che scendono copiosi dalle labbra vermiglie del sesso.
Sento le loro dita stuzzicare il mio clitoride eretto, e mentre una mi masturba l’altra mi penetra con colpi lenti e profondi, utilizzando 2 dita.
Mi sciolgo in un orgasmo, le loro mani sentono le ondate di piacere salire e poi scemare dal mio sesso.
Appena l’orgasmo abbandona il mio corpo, le due mi prendono per mano e mi conducono verso la zona idromassaggio.
Lì mi si strusciano addosso per farsi accarezzare e baciare.
Le accontento senza alcun problema, percorro i corpi con entrambe le mani, li massaggio e eccito in modo parossistico per poi accostare le labbta ai sessi bagnati e vogliosi.
Faccio scorrere la lingua lungo tutta la fessura, ne stimolo ogni parte e poi succhio i clitoridi come se fossero piccoli cazzetti.
Le faccio sdraiare vicine, penetro entrambe con 2 dita e a turno lecco le loro magnifiche fiche.
In pochi minuti i loro corpi si inarcano nel piacere estremo, mentre le mie dita affondano ancora una volta nei loro grembi contratti.
Finiamo di lavarci e andiamo a pranzo assieme.
Oggi pomeriggio relax totale, però questa sera niente sesso lesbo o etero, domani si gareggia.
Sono stesa all’ombra, leggo un libro, mentre le altre nuotano nella vicina piscina.
Dopo pochi istanti mi si avvcicina il capitano delle guardie, dobbiamo discutere gli ultimi particolari per domani.
Si siede nella sedia visino alla mia sdraio, e ammira il mio corpo, che visto il caldo torrido è copertto solo da una lunga camicia di garza bianca trasparente, i seni mostrano due capezzoli eretti e svettanti che farebbero gola ad un santo, figuriamoci ad un uomo come lui, i cui appetiti sessuali sono fuori dalla norma, almeno a detta di due concubine con cui si è intrattenuto tempo fa.
Si muove sulla sedia come se si trovasse sulle braci.
A furia di guardare il suo corpo massiccio e statuario e sentirlo parlare con quella voce roca e profonda mi sono eccitata, ed ho commesso un errore, ho stretto le gambe, e la garza tra di esse si è inumidita, incollandosi al mio pube nudo.
Ormai la mia voglia di fare sesso è alle stelle.
Vedo i suoi occhi diventare sempre più profondi, sotto la scariche di testosterone, le pupille sono dilatate, i suoi occhi sono diventati neri come il carbone, la sua verga spinge contro la stoffa dei calzoni, mi tremano le labbra, mi avvicino a lui, che oramai ha capito quale sarà il modo di suggellare il patto.
Avvicina la sua testa alla mia, e mi bacia, è un bacio famelico, violentro, impudico ed eccitante.
Apro la bocca e sento la lingua invadermi, la mia e la sua, intrecciate in una danza erotica e antica come il mondo.
Le sue mani afferrano i miei seni, li stringono e palpano, aenza tenerezza ma senza farmi male, si stringe a me e mi fa sentire sulla coscia la forza della sua eccitazione.
Si stacca dalla mia bocca, siamo ansanti e sappiamo entrambi che dobbiamo soddisfare la brama che abbiamo l’uno dell’altra.
Mi prende tra le braccia e mi porta all’interno della reggia, percorre i lunghi corridoi velocemente, come se fossi un fuscello, i tratti del volto sono scolpiti e tesi, l’eccitazione si nota dallo sguardo febbrile.
Arrivati ad una porta vi entriamo, vengo gettata sul letto, mentre lui chiude i battenti della camera e dà un giro di chiave.
Mi fissa e mi dice “sei ancora in tempo, se esci non ti fermerò, dopotutto sei la Preferita, ma se rimani preparati ad essere posseduta, fino allo sfinimento”
Mi sdraio sul letto, i capelli formano una scura ed ampia raggiera attorno al mio viso, lo fisso, gli occhi verdi sono due pozzi scuri mentre gli dò la risposta agognata.
Prendimi.
Si avvicina a me con la velocità di un fulmine, afferra i lembi della camiciola e li tira con forza, il tessuto leggero si lacera lasciandomi nuda davanti ai suoi occhi.
Gli afferro la nuca e lo attiro contro di me, lo bacio con tutta la passione del momento.
Gli allaccio le gambe attorno ai fianchi, e mentre cade su di me, con un movimento veloce rotolo su di lui, ora le parti sono invertite, lui è sotto e io sopra.
Mi sfilo la camicia e la butto da parte, appena le sue mani mi sfiorano gliele afferro e le porto in alto, stese sul cuscino sopra le sua testa.
So bene che è infinatamente più forte di me, che se volesse potrebbe rifiutarsi e possedermi con la forza, ma è un uomo intelligente e sa che lasciarmi fare è come spalancare le porte del piacere più profondo.
Lo spoglio, ad ogni indumento segue una accurata esplorazione del corpo perfetto, solcato da alcune lunghe cicatrici, che fanno parte del suo fascino maschio e rude.
Egli è più villoso dell’Imperatore, l’unico uomo che abbia conosciuto carnalmente, ma dal quale ho appreso che i freni inibitori a letto non devono esistere, il piacere è l’unico sovrano.
Appena rimane completamente nudo davanti a me lo osservo con attenzione, il suo sesso è più largo ma meno lungo rispetto a quello a cui sono usa.
Lo prendo in mano, è setoso e duro, bollente e con una cappella larga, bagnata e di un acceso color cremisi.
Mi avvicino e lo lecco tutto lungo l’asta, vedo il colosso tremare sotto i colpi della mia lingua, che lecca tutto il glande prima di imboccarlo in un colpo solo.
Egli geme mentre gli lavoro il cazzo con ingordigia, lo sento fremere tra le labbra e intensifico la suzione e i movimenti della testa, ma non arriva all’orgasmo come speravo.
Mi stacca dal sesso bagnato dalla mia saliva e mi fa sdraiare sul letto, allargo immediatamente le gambe sotto alle sue mani che le accarezzano tutte prima di arrivare al fiore rugiadoso del sesso.
Ne sfiora le labbra, le accarezza e le scosta fino a metterte a nudo il clitoride eretto.
La lingua lo tortura con perizia, facendomi gemere ad ogni suzzione del piccolo bottoncino carminio.
Sento l’orgasmo avvicinarsi e le contrazioni vaginali diventare sempre più forti mentre il piacere mi travolge.
Sto ancora gemendo quando vengo penetrata.
Invece di muoversi rimane fermo ma piantato fino all’elsa nel mio corpo, si gode le ultime contrazioni del piacere, che avvolgono il suo sesso in una piacevole morsa bagnata e bollente.
Appena scemato l’orgasmo, inizia a possedermi con colpi lenti, profondi e cadenzati, mentre mi bacia con tutta la lussuria accumulata nei miei confronti e mi sussurra le sensazioni paradisiache che gli provoca il mio sesso stretto attorno al suo.
Inizio a sentire le prime avvisaglie del secondo orgasmo pervadere i miei lombi e allargo ancora di più le gambe per farlo penetrare fino alla cervice uterina; e ne incito i movimenti, che si fanno sempre più martellanti e profondi.
Godo.
Le scariche orgasmiche si diffondono in tutto il corpo mentre addento con forza e ferocia la spalla del mio amante.
Mi sciolgo dalla stretta e rilasso il corpo.
Lui è ancora in erezione, non è ancora venuto, mi dice di mettermi carponi, immediatamente riaffonda nella mia carne pulsante, è una pecorina selvaggia ed eccitante, le sue mani mi stringono ora i capelli, ora il collo o ancora i seni, i fianchi, la presa è salda, anche se non scapperei mai da una scopata del genere, forse ha paura che mi sfili dal suo palo bollente.
Mi monta come un toro infoiato.
Vengo ancora e ancora.
Inizio ad essere stanca, mi tremano le gambe mentre lui continua imperterrito a scopare.
Mi accascio sotto le sue spinte pelviche.
Esce dal mio sesso, non capisco come faccia ad avere una resistenza simile.
Si avvicina e si sdraia al mio fianco, e ansante mi dice scopami.
Acconsento ma prima gli dò un altra succhiatina, è ricoperto dai miei umori, lo lecco tutto e lo spompino per qualche istante.
Mi siedo su di lui, il suo cazzo è tutto dentro alla vagina e inizio a cavalcarlo.
Prima adagio, con colpi lenti e poi sempre più veloce, il mio piacere è immenso, lo vedo, gode, gli piace ma ancora non viene.
Sono ansante, rimango ferma qualche istante e lo bacio.
Gli chiedo come fa controllarsi, mi risponde che è una questione di pratica, è da 25 anni che scopa, quindi sa controllarsi in modo perfetto, poi, mi sorride sornione.
Basta!
Ho deciso, devo farlo venire.
Riinizio la mia danza, muovo il bacino in mille modi diversi, sfrutto tutte le mie capacità amatorie e mi lascio andare ad una cavalcata in cui l’istinto e la lussuria guidano il mio corpo.
Chiudo gli occhi, sto per venire nuovamente, cerco di oppormi al piacere che incombe ma le sue mani si aggrappano ai miei fianchi e mi spingono contro al suo corpo.
Aumenta il ritmo, è una compenetrazione, sto venendo nuovamente, la mia vagina sembra voler suggere il suo pene.
Sono stravolta, sto per fermarmi, quando lo sento inarcare le reni, affonda in me ancora due volte e poi mi riempie con il suo seme.
Mi sdraio su di lui.
Mi sento stanchissima, nonostante tutti gli allenamenti fisici, non sono riuscita a reggere il suo ritmo indiavolato.
Mi sveglio dopo qualche tempo, il capitano, il cuo nome è Alessandro, dorme ancora al mio fianco.
Mi alzo e scopro che sono passate 3 ore, è tardo pomeriggio, mi sento indolenzita.
Mi faccio una doccia, surante la quale sento il suo sperma colare tra le gambe, la cosa mi eccita ulteriormente, ma mi impongo di smetterla.
Esco dalla doccia e torno in camera, apro il suo armadio per prendere qualcosa, mi infilo una maglietta a maniche corte, è enorme, ma essendo alta mi arriva a coprire giusto le natiche o poco più.
Sto per uscire dalla camera quando sento Alessandro chiedermi “te ne vai via senza salutarmi?”.
Mi giro e lo guardo, è steso supino sul letto, gli sorrido e rispondo ” a domani CAPITANO!”.
Esco e lo sento ridere.
Torno nelle mie stanze, mi cambio e vado a cena con le ragazze.
Tra una chiacchera è l’altra è ora di dormire, mi sono appena sdraiata, quando entra Silvia dalla porta, è nuda, e si infila sotto le coperte.
Mi si avvinghia e rimaniamo abbracciate fino alla mattina successiva, quando veniamo svegliate per la colazione.

Mandatemi i vostri commenti.
Grazie Ecco il gran giorno è arrivato, siamo tutte tese ed agitate pe la gara che si svolgerà tra 1 ora.
Siamo tutte pronte, le squadre sono di fronte le une alle altre, gli uomini indossano il perizoma e noi donne perizoma e reggiseno.
La tensione è palpabile, come l’eccitazione, che si taglia col coltello. Iniziano gli scontri, 1 contro 1, gli uomini sono molto più forti ma meno tecnici e veloci. Siamo quasi alla fine, noi stiamo recuperando, questo è l’ultimo incontro, che decreterà la vittoria o meno delle donne. Ora è il mio turno, io contro Alessandro, la sua forza è immensa ma io sono agile come un gatto, gli affibio qualche colpo, poi mi muovo, sguscio dalle sue prese senza fatica alcuna. Ecco l’imprevisto!
Mi fà lo sgambetto, anche se ho ritrovato subito l’equilibrio, è bastata una esitazione per farmi prendere. Ora sono schiacciata dal suo corpo possente, la sua presa è salda, cerco di divincolarmi ma la morsa delle sue mani aumenta. Rimango ferma immobile, mentre i miei occhi fissano i suoi. Attorno a noi ci sono le grida di incitamento di entrambi gli schieramenti. Io inizio a muovermi sinuosa sotto di lui, mi struscio, sensuale, contro il corpo erculeo del mio sfidante, lo sento eccitarsi.
Faccio saettare velocemente la lingua tra le sue labbra dischiuse.
Per un secondo allenta la presa e io velocissima con uno sforzo incredibile riesco a sottrarmi a lui. In pochi secondi sono libera, i miei polsi sono doloranti e con ancora impressi i segni della sua stretta. So di averlo fatto arrabbiare, ora è veramente imbufalito per essersi fatto abbindolare così facilmente. Io continuo la mia tattica del mordi e fuggi, mi avvicino, gli assesto qualche botta e poi mi allontano. Inizio ad essere stanca, quest’uomo è infaticabile, credo siano passati più di 20 minuti dall’inizio dello scontro tra di noi.
So che tra poco sarò allo stremo, mi conviene buttarmi in un ultimo attacco. Bene! Sono riuscita ad atterrarlo! Mi sfugge la presa, faccio per alzarmi ma oramai mi ha presa e so bene che questa volta non riuscirò a liberami. Sono prona, lui è sopra di me, e mi sussurra ansante all’orecchio “ora sei in mio potere, non riuscirai a liberarti, ammetti la sconfitta”. Resisto qualche minuto ma è troppo forte e io sono troppo stanca. Mi accascio senza forze.
Hanno vinto loro. Ora dovremo pagare pegno. Le ragazze mi applaudono e gli uomini si congratulano per le mie capacità mentre mi alzo da terra. Da questo momento ogni uomo della guardia potra possedere una o due concubine a sua scelta. Il primo a scegliere è Alessandro. Mi chiama per nome,Federica vieni. Vado al suo fianco mentre dice che se ne avrà voglia tornerà più tardi a scegliere ancora. Mi prende per mano e mi accompagna lungo i corridoi, fino alla camera della sera precedente. Entriamo, chiudiamo la porta e ci spogliamo. Senza una parola ci dirigiamo verso il bagno. Riempiamo l’enorme vasca da bagno e vi entriamo.
Abbandoniamo le membra al calore dell’acqua e poi ci laviamo l’un l’altro. Durante l’insaponatura scopro di avergli lasciato qualche doloroso ricordo sul corpo, sobbalza quando gli insapono il costato e il collo, dove scopro i segni violacei del morso feroce del giorno prima.
Arrossisco pentita da avergli fatto male. Lui sorride dicendo che non è nulla. Ora è il suo turno di lavarmi e di scoprire su di me i segni delle sue mani, ma solo suo polsi e sugli avambracci. Anche lui si scusa. Ridiamo insieme e ci risciaquiamo velocemente. In pochi minuti siamo fuori dalla vasca.
Ci dirigiamo verso il letto, mi sdraio e chiedo ad Alessandro cosa devo fare, lui deve decidere i ritmi i tempi e qualunque altra cosa del nostro rapporto. Mi chiede di massaggiarlo con olii profumati.
Esploro ogni anfratto o salienza del suo corpo fino a quando egli è creta tra le mie mani. In quel momento smetto, e lui si gira supino sotto di me. Mi afferra i capelli i mi fa abbassare la testa fino a quando le nostre labbra si sfiorano. In quel momento mi sussurra “voglio sentirti e vederti godere fino allo sfinimento, voglio sentire la parola basta”
Mi bacia, questa volta è dolce, lento come se mi volesse far godere soltanto con questo bacio. Non so quanto dura questo scambio di effusioni ma mi ritrovo sotto di lui con le bocche ancora incollate e le sue mani sapienti che mi accarezzano delicatamente il sesso. Mi lascio accarezzare e spalanco gli occhi mentre continua a baciarmi. Si stacca dalle mie labbra e mi fissa mentre mi penetra con due dita, all’intrusione in vagina contraggo i muscoli pubbococcigei, mentre lui mi sussurra un “rilassati e lasciati andare”.
Ubbidisco prontamente e lo lascio libero di affondare le falangi nel mio corpo. Mi succhia golosamente i capezzoli eretti mentre muove le dita in me ad una velocità tale da farmi gemere di piacere. Ancora un affondo ed ecco il fuoco dell’orgasmo divorarmi il ventre mentre lui mi stringe i capezzoli prima tra le labbra e poi tra i denti. Godo in modo favoloso.
Ritorno alla calma e vedo estrarre le dita dalla fica, credevo fossero solo due ma in realtà erano 4! Il capitano sorride sornione alla mia espressione sbalordita e intanto mi dice “eri talmente eccitata che non te ne sei nemmeno accorta, credo di avertela aperta un poco di puù rispetto a prima”. Sono stupita e chino il capo imbarazzata. Porto le mani alla mia vagina, mi accarezzo e sento soltanto che le piccole labbra sono leggermente scomnposte, ma nulla di più. Mi chiede di mettermi a quattro zampe, mi vuole far godere ancora.
Affonda subito tutto il suo randello nel ventre, e mentre mi possiede, le sue mani vellicano il forellino anale. Subito non ci faccio caso ma appena sento una falange penetrare l’orifizio, mi fermo e gli dico che non posso essere sodomizzata, lui ride e mi confida che l’Imperatore gli chiede di iniziare le donne al sesso anale. Mi chiede di aspettare, appena sentirò male smetterà. Decido di fidarmi ciecamente. Lo lascio fare. Rallenta il ritmo della scopata e inizia ad accompagnare la penetrazione vaginale con quella anale. All’inizio mi dà fastidio poi mi abituo all’intrusione e mi lascio andare. Appena si accorge che non mi dà più fastidio aumenta nuovamente il ritmo e mi penetra con ardore. L’asta scorre dentro di me per tutta la sua lunghezza e l’orgasmo si avvicina veloce. Lo incito ad aumentare il ritmo, mi sbatte in modo veloce, con forza e sento finalmente arrivare il tanto sospirato piacere. Godo, il piacere si fa strada tra le mie carni e sento le sue ondate percorrere l’intero corpo.
Mentre io fremo dal piacere lui estrae tutto il sesso da me e lo reimmerge adagio, tutto questo continuando a masturbare dolcemente il mio culo.
Sono scossa dalle semsazioni che sto provando, le dita nel mio ano danno la sensazione di scariche elettriche che percorrono la schiena come veloci impulsi e se sommati al piacere vaginale raggiungo dei livelli di eccitazione parossistici.
Si toglie nuovamente da me e mi chiede di fare un 69.
Lo accontento volentieri.
La mia vagina è davanti al duo viso e il suo pene e tra le mie labbra quando mi sento penetrare da un oggetto duro e freddo, è un pezzo di vetro pieno e pesante con la forma del suo pene
Mi dà fastidio e glielo dico, mi dice di stare tranquilla che mi abituerò a questa strana intrusione, mi rimetto a succhiare il suo magnifico cazzo quando la sua lingua inizia una stimolazione velocissima del mio clitoride.
Inizio a gemere nonostante non stacchi la bocca dal suo pene e non mi accorgo quando le sue dita si bagnano nei miei umori e così facilitate mi penetrano nuovamente l’ano.
Aumento il ritmo del pompino, e la mia mano accompagna la succhiata con una sega.
Sto facendo di tutto per non godere subito ma il mio corpo è avviato verso un’altro orgasmo, sento i muscoli delle vagina contrarsi e mi sciolgo nell’ennesimo orgasmo.
Non sono mai stata così veloce a godere, e i tempi tra l’uno e l’altro sembrano oramai inesistenti.
Continuo a fare il mio lavoro di bocca su di lui quando lo sento sussultare.
Mi scosta bruscamente da se e mi sdraia supina.
Pochi colpi della sua mano e una serie di fiotti caldi imbianca il mio ventre e il mio seno.
Alessandro si china su di me e raccoglie con la sua lingua ogni minima traccia del suo piacere; si avvicina alla mia bocca e mi bacia.
Il suo seme è nella mia bocca e le nostre lingue ci giocano prima di inghiottirlo velocemente.
Mi sdraio supina e mi rendo conto che il pezzo di vetro è ancora saldamente piantato tra le mie cosce, mi allargo le grandi e le piccole labbira con le mani e con poche spinte faccio uscire lo strano oggetto dal mio sesso.
Devo ammeterlo sono stanca ma è bello e piacevole.
Riinizierei tra 2 minuti!

Datemi i vostri suggerimenti per cortesia e scrivetemi
Federica Mi sono appena svegliata.
Sono abbracciata ad Alessandro, il suo corpo erculeo è sorprendentemente caldo, accarezzo i muscoli che ho sotto la mano, scendo dagli addominali alti ai bassi e agli obliqui, sono sorprendentemente tonici e sviluppati.
Mi avvicino ancora di più al suo corpo e aderisco completamente a lui.
Intreccio le gambe con le sue e continuo ad accarezzarlo leggermente ovunque arrivino le mie mani.
Mi impossesso del suo sesso, è ancora molle, sembra così tenero quando lo impugno ed inizio ad accarezzarlo.
Sotto la mia mano lo sento inturgidirsi lentamente, mi viene una voglia matta, vado sotto le coperte e lo ingoio tutto fino alla radice.
Inizio a succhiarlo con voracità e vigore, ma senza fargli male, intanto porto la mano destra tra le cosce ed inizio a masturbarmi.
Pochi secondi dopo sento le sue mani afferrare i miei capelli e stringerli nel pugno mentre segue i movimenti della mia testa.
Toglie le coperte e con voce arrocchita mi dice di fargliela leccare.
Mi stacco il tempo di posizionare la fica, palpitante e grondante di umori, sul suo viso e mi rituffo nel magnifico pompino che stavo facendo.
Allargo bene le gambe per consentirgli di leccarmi in profondità e, mentre mi tortura delicatamente e sapientemente il clitoride, mi penetra in vagina con 2 dita.
Quando inizia a muoverle aumento il ritmo della fellatio e chiudo gli occhi per godermi le sensazioni provenienti dal mio ventre e allo stesso tempo concentrarmi sul suo cazzo.
Qunado sto per venire quasi soffoco, tanto sono infoiata e mugulo il mio piacere rimanendo saldamente ancorata a lui.
Appena estrae le dita dalla vagina le porta all’ano e inizia a giocarci, io oramai so che non mi farà male quindi rilasso i muscoli dello sfintere e lo agevolo nella penetrazione di un dito.
Lo muove lentamente dentro l’intestino e poi lo pianta tutto, fino in fondo nel momento dell’eiaculazione, è abbondante e densa, sembra crema, la ingoio golosa senza farne uscire una goccia poi mi sfilo dal suo dito e mi giro per baciarlo.
Limoniamo a lungo con i nostri gusti mischiati, i miei umori, il suo piacere e la nostra voglia.
Rimaniamo abbracciati a godere della reciproca vicinanza quando lui mi chiede se voglio fare la doccia con lui.
Appena dentro il box, mentre ha il sapone in mano mi dice, “Fede è venuto il momento, appena usciti da qui ti voglio sodomizzare, vedrai se ti rilassi e mi ascolti non proverai dolore ma solo piacere”
Sono titubante, ho sentito parlare spesso le concubine del sesso anale, e con opinioni totalmente diverse e spesso discordanti, si parla di piacere sublime, ma anche di dolore atroce.
Lo fisso con i miei enormi occhi da gatta e gli rispondo dicendo
“Bene Alessandro, mi fido di te, ma vedi di mantenere la tua promessa, se il dolore dovesse essere troppo forte devi smetterla immediatamente”
Acconsente felice.
Mi bacia con passione, trasporto ed entusiasmo, le sue mani subito si chiudono a coppa sui miei seni e immediatamente ne fanno inturgidire i capezzoli in modo semplice ed efficace,in pochi secondi le sue abili mani mi eccitano come prima e io sono nuovamente pronta ad accoglierlo nel mio corpo.
Ci laviamo, accuratamente l’un l’altro e usciti dalla doccia
mi accarezza tutta, mi bacia, le sue mani sono ovunque,arriviamo al letto e mi ci fa stendere sopra,intanto le mani riprendono come prima e mi penetrano, mi toccano, mi palpano, mi frugano e poi quando sono pronta e loro sono intrise dei miei umori penetrano nell’ano.
Prima un dito solo che entra abbastanza facilmente, poi due, affiancate, qui è più difficile la penetrazione ma non mi stupisce il fatto che il mio fisico si adatti così bene e così in fretta.
In un minuto il disagio è passato e le sue dita scorrono abbastanza bene nella parte citata.
Quando lui ritiene che io sia pronta mi unge meticolosamente tutto il sedere, e lo sfintere, attorno e dentro, le sue dita, aiutate dalla sostanza vischiosa affondano totalmente nel retto e a queste due riesce ad affiancarne una 3.
Sobbarlzo e lo guardo in cagnesco, lui mi sorride eccitato e spensierato, ma anche questo dito nonostante il fastidio non fa più male.
Ad un certo punto sento il suo sesso puntare contro lo sfintere, preme e dopo un secondo la cappella è dentro di me, mi penetra senza problemi , certo è grosso e ingombrante ma non mi fa male.
Oramai è penetrato oltre la metà quando sento una fitta di dolore, mi irrigidisco e immediatamente il dolore aumenta.
Lo prego di smettere e di toglierlo, lui non mi ascolta e rimane saldamente ancorato al mio corpo.
Rimane fermo e immobile, anche se mi continua a ripetere di stare tranquilla e di calmarmi.
Dopo qualche minuto mi rilasso e mi calmo, il mio sfintere si stringe ancora al sesso di Alessandro.
Appena mi rilasso lui penetra in me, ancora 2 affondi ed è tutto dentro, fino all’elsa.
Mi cembra di avere un bastone piantato nel culo.
Lui riprende a maneggiare i miei seni, accarezzarli e stimolarli fino a quando il mio livello di eccitazione ritorna al top, ora che sono di nuovo a sua completa disposizione inizia a sodomizzarmi, i colpi sono lenti , molto lenti, ma regolari, fino a quando il mio ano non si abitua totalmente al suo pene.
Da quel momento il ritmo dell’inculata cambia, mi fa mettere carponi, e mi prende alla pecorina, certo all’inizio da fastidio poi quando le sue dita iniziano a masturbarmi perdo tutta la mia paura e mi lascio inculare ad un ritmo sempre più forte, anzi animalesco.
A questo ritmo dureremo molto poco entrambi.
Infatti dopo nemmeno 2 minuti veniamo entrambi, lui scarica il suo piacere nel mio retto e io gli godo letteralmente in mano.
Rimaniamo abbracciati a lungo poi io vado in bagno, mi lavo velocemente e poi mi faccio un clistere, è vero che ero pulita, ma onde evitare figuracce….
Ritorno in camera e lui è sparito.
Mi rimetto e letto e poco dopo mi addormento.
Vengo svegliata dal tocco di una mano, a quella se unisce un’altra e mi massaggia la schiena, tira giù le lenzuola e mi accarezza, allargo le gambe e le mani mi accarezzano la fighetta bagnata e il culo leggermente arrossato.
Gemo leggermente e sento aggiungersi a queste altre due mani e ancora altre quattro.
Faccio per girarmi e sento le mani premere fermamente sulla schiena.
Alessandro mi dice di stare tranquilla, sono solo gli uomini della sua squadra, in tutto sono in cinque.
Mi sento spaventata ed eccitata al tempo stesso.
Chiedo a cosa verrò sottoposta e la risposta è semplice: “A tutto, niente dolore fisico, ma dovrai succhiarli tutti, e successivamente scopare con tutti e farti sodomizzare da tutti”.
Inizio a capire a cosa sarò sottoposta.
Mi giro, e riconosco Simone, Andrea, Daniele e Marco, gli uomini più fidati di Alessandro.
Li vedo davanti a me mentre si spogliano, i corpi muscolosi, ma proporzionati, i sessi pendono tra le loro cosce, mentre Alessandro mi sussurra in un orecchio che dovranno riempirmi con il loro sperma prima di accontentarsi.
Annuisco, la cosa invece di spaventarmi non so il perchè ma mi eccita terribilemnte.
Allargo le gambe davanti a tutti quanti e inizio ad accarezzarmi il sesso, che sembra risplendere coperto dai lucidi umori che escono copiosi.
Inizio un lento ditalino, le dita scorrono tra le piccole labbra e entrano in vagina e quando ne escono sono ricoperte da abbondanti secrezioni.
Davanti a questa scena gli uomini si stanno eccitando, vedo i loro sguardi lubrici percorrere il mio corpo in cerca dei tre luoghi in chi scaricheranno le loro pulsioni.
Mi si avvicina il primo, Andrea, e mi porge il suo sesso da succhiare, apro la bocca, lo lecco e poi in un sol colpo ne ingoio una buona parte, chiudo gli occhi per assaporarlo meglio, e immediatamente sento delle dita toccarmi la vagina, smetto di masturbarmi e lascio a quella mano strada libera, la sento espolrare tutto il sesso, ogni angolo e poi affondare con due dita dentro di me.
Sussulto, e spalanco gli occhi per vedere chi è quello tra le mie gambe e vedo Simone che mi sorride beato.
Mi lascio leccare ed esplorare dalla lingua e dalle dita mentre mi godo il membro tra le labbra.
Sono passati pochi istanti quando il sesso di Simone mi invade, mi riempie, la scopata è a ritmo sostenuto, gli affondi sono ravvicinati e devo rimanere attaccata al sesso di Andrea solo con la bocca, in poco tempo sento gli ansiti di piacere di entrambi e il loro sperma riempie la figa e la gola.
Al loro posto arrivano subito Daniele e Marco, Daniele mi fa mettere su di lui,a smorzacandela e Marco mi fa succhiare il suo cazzo, sono in questa posizione da poco quando sento le mani di Alessandro accarezzarmi la schiena.
So cosa vuole e mi chino ulteriormente su Daniele, le mani dietro mi me raccolgono gli umori che scendono copiosi dalla mia vagina e li spalmano su tutto l’orifizio anale, le dita iniziano a lavorarmi il culo, una e poi due ed infine tre scivolano nel mio sfintere, e quando sono pronta Alessandro mi penetra.
Sentire la presenza di due sessi dentro il mio corpo, mi fa morire di piacere, sono piena, i loro cazzi strusciano l’uno sull’altro separati solo da due sottilissime pareti e mi procurano un piacere incommensurabile.
In pochi istanti mi sciolgo in un orgasmo tremendo, sembra essere senza fine, gli spasmi muscolari si susseguono velocissimi e questo fa si che i due uomini godano tremendamente di me.
Il mio orgasmo scema e sento Alessandro ritirarsi per far spazio a Marco, mi penetra senza problemi, e inizia a scoparmi con colpi sincopati e lenti,il mio corpo si sta risvegliando e anche Daniele è al limite, i due ragazzi iniziano ad affondare assieme e io sento il piacere dilatarsi velocemtente, inizio a gemere, il mio orgasmo monta veloce e i due si adeguano al mio piacere, godo con un ultimo sussulto e n pochi minuti la mia vagina riceve un ulteriore dose di caldo e abbondante sperma, seguito dai gemiti e dagli abbondanti schizzi del sesso di Marco che unisce il suo sperma a quello precendente, ed appena estrae il pene dal mio culo alcune gocce di seme fuoriescono dal culo.
Ci sdraiamo tutti e tre sul letto, gli altri sono sui divani sparsi per la stanza.
So che appena ci saremo ripresi e avremo mangiato riiinizeirà la festa…

Dopo aver dormito ed esserci rinfrescati decisiamo di andare a mangiare, andiamo tutti assieme e strada facendo gli uomini commentano la mia performance sessuale e mi chiedono se il seguito sarà a breve o meno, la mia risposta è enigmatica, lo vedremo dopo il banchetto. Ci rechiamo nell’enorme salone da pranzo, sono appena arrivati altre donne seguite dagli uomini con cui si sono divertite in questi due giorni.
Mi si avvicina Silvia e mi saluta con un bacio sulla guancia e un abbraccio e mi sussurra nell’orecchio,: “mi sono divertita tantissimo, ho ancora i buchetti dilatati, dal gran numero di cazzi presi”. Le sorrido e mi compolimento con lei.
Ci sediamo al tavolo ed ecco arrivare le libagioni.
Mentre mi servono il primo, la pasta al forno, mi guardo attorno e noto che ad ogni tavolo le ragazze sono abbigliate con cura e ricercatezza, le stoffe coprono e scoprono i loro corpi con drappeggi e spacchi e la loro bellezza risalta in modo favoloso. Gli uomini sono tutti in divisa, e il colpo d’occhio della sala è stupendo.
I tavoli riccamente imbanditi e decorati fanno da cornice ad un pranzo degno di nota. Inizio a mangiare, Silvia è seduta alla mia sinistra e Alessandro alla mia destra, gli argomenti trattati tra una portata e l’altra sono di qualunque tipo, dalla guerra che sta volgendo al termine, alla vita di corte, passando per la moda e molto altro. Le portate si susseguono a un ritmo piuttosto veloce, dopo la pasta viene l’arrosto e la cacciagione con contorni misti,ed infine due splendidi dolci, uno con abbondanti fragole crema e panna, uniti ad un morbidissimo pan di spagna e l’altro a base di cioccolato bianco e nero, a formare una splendida mousse bicolore dal sapore paradisiaco.
Ci alziamo da tavola e andiamo a sorbire il caffè nella sala adiacente. Poi ci sparpagliamo in giro, in piccoli gruppi per fare due chiacchere. Io sono contornata dagli uomini con cui ho fatto sesso poche ore fa e al gruppo si è aggiunta Silvia. Usciamo dalla stanza e andiamo in giardino, ci dirigiamo al gazebo e dopo esserci seduti attorno al tavolo iniziamo a parlare, e l’argomento trattato diventa, inevitabilmente il sesso che abbiamo fatto in questi due giorni.
Il parlarne ci scalda i corpi come un fuoco che arde dall’interno, siamo eccitati, gli sguardi si incrociano e esprimono la nostra infinita voglia, iniziamo a baciarci, io bacio Andrea e Silvia bacia Daniele. Gli altri uomini ci palpano a turno, passano dalla sua acerba e stuzzicante bellezza al mio corpo sodo lavorato ma morbido e accogliente nei punti giusti. Mi alzo e accarezzo con la punta delle dita la pelle morbida e bianchissima della schiena di Silvia, lei si inarca sotto il mio tocco, i ragazzi mi accarezzano le gambe e i glutei, e io mi chino sulla schiena e con la lingua creo una scia bagnata che parte dal collo e scende fino ai glutei tondi. La sento tremare leggermente, intanto continua a baciare Daniele, mentre io apro con le mani le natiche sento una mano caldissima e leggermente ruvida accarezzarmi le cosce e schiudere i petali che racchiudono la mia femminilità, le dita si impregnano subito dei caldi umori che bagnano le labbra turgide e carnose, le esplorano, le aprono e poi scivolano in me, il mio ventre riceve voglioso le due dita che mi riempiono, e io trasmetto la mia eccitazione alla piccola Silvia, le lecco le piccole labbra e le succhio, poi con la lingua mi intrufolo tra di esse a cercare la fonte del suo piacere.
La trovo in fretta; da lei stillano umori dolci come il miele, saporiti, le mie labbra si incollano allla vagina e con la lingua cerco di procurarle più piacere possibile. Le dita dentro di me vengono sostituite da un pene, che inizia a scoparmi con colpi lenti e profondi per godersi sia la mia fica che il lavoro che sto facendo alla piccola Silvia, con la coda dell’occhio vedo che a scoparmi è Alessandro. La piccola geme sulla bocca del suo compagno e lui eccitato si stacca dalla bocca, e, toltisi i pantaloni le porge il membro da succhiare.
Immediatamente sparisce tra le sua labbra mentre io unisco all’opera della mia lingua, anche quella delle mie dita che le accarezzano il clitoride gonfio e sensibilissimo. Dopo pochi istanti lei allarga le gambe il più possibile e inizia ad aumentare progressivamente il movimento della testa e ascolto i suoi gemiti soffocati e quelli più rochi dell’uomo che sta succhiando. Sento gli addominali tendersi, aumento la stimolazione ed in pochi istanti lei gode, viene riempiendomi la bocca dei suoi dolci succhi, che io succhio golosamente e velocemente mentre Daniele si muove lascivo nella bocca di Silvia e in pochi istanti la riempie di sborra, che lei inghiotte avidamente in due sorsi.
Mi fermo e sento Alessandro aumentare il ritmo dentro di me, il mio corpo ormai è vicino all’orgasmo e dopo pochi affondi del mio partner mi sciolgo anche io, il tutto mentre il mio ventre viene “farcito” di calda e copiosa crema.
Mi giro verso Silvia e la vedo ansimare leggermente mentre mi stacco dal suo corpo.
Ci alziamo, circondate da maschi eccitati, diretti verso le mie stanze.
Appena entrata mi butto sul letto e allargo le gambe, Andrea si tuffa su di me, è ipereccitato, mi bacia bramoso e mi penetra in un sol colpo.
Entra tutto, fino alle palle.
Mentre mi palpa le tette inizia a fottermi con un ritmo sincopato, i colpi si fanno decisi, lo sfila quasi totalmente e poi me lo rimette dentro, colpo dopo colpo mi sentro aprire in due e glielo dico, ride e aumente il ritmo prima di chiedermi di cavalcarlo fino alla fine.
Cambiamo posizione e mi impalo sul suo cazzo mentre mi guardo attorno e cerco Silvia con lo sguardo,
La trovo a carponi sul pavimento mentre Marco la sta scopando in modo brutale, ferino direi, mentre la monta le morde le spalle e lei geme eccitata.
Aumento il ritmo della mia cavalcata e nel mentre Andrea mi afferra i glurtei e mi tira su di sè intanto con le dita cerca l’ano e trovatolo mi penetra, prima con un dito e poi con due.
Davanti alla scena Alessandro si mette dietro di me e mi penetra con un colpo solo.
Mi sento squarciare mentre sono in doppia penetrazione e in pochi istanti, anche grazie al fatto che il contatto con la mia figa è maggiore Andrea mi riempie la vagina con caldi e copiosi getti si seme.
Mi si avvicina immediatemente Simone, ha il sesso congestionato, me lo porge, lo bacio e poi lo succhio, lo lecco e inizio un pompino veloce, con la coda dell’occhio noto che Silvia dopo aver fatto godere Marco si sta masturbando lentamente.
Alessandro si ferma solo per far uscire dalla mia vagina Andrea e far mettere al suo posto Simone, l’operazione è un pò più difficile del previsto visto che per tutto il tempo ho in grosso sesso di Alessandro nel culo, ma l’operazione si svolge abbastanza in fretta.
Sentendomi nuovamente piena ricomincio la mia cavalcata, lenta e goduriosa mentre i due uomini si muovono appena in contrasto, quando l’uno entra l’altro esce.
Il piacere che arriva al mio cervello è talmente forte che i gemiti e gli ansiti diventanto sempre più frequanti, in pochi minuti vengo nuovamente e copiosamente.
Sono piuttosto provata e mi accascio lentamente su Simone.
I due uomini continuano a scoparmi senza sosta e dopo qualche minuto di “riposo” riprendo le redini del nostro trio, riinizio a muovermi e a farmi riaffondare i loro sessi nel corpo, aumento il ritmo, Alessandro mi afferra per i fianchi ed in pochi minuti gode, riempiendomi l’intestino di sbrorra, seguito a ruota da Simone che unisce il suo sperma a quello di Andrea.
Ci sdraiamo vicini sul letto, ansimanti e sudati e ammiriamo lo spettacolo che si svolge ai nostri piedi.
Silvia , Andrea, Marco e Daniele sono avviluppati in un intrico di membra eccitantissimo, Silvia si è impalata con il culo su Danieie e, a turno Marco e Daniele la scopano in figa e quando uno dei due è in figa l’altro glielo porge da succhiare, si avvicendano in questo compito ogni 2 o 3 minuti.
Il viso della ragazza è strasfiguarato dal piacere e gode in continuazione.
Durante la scena la mia mano è andata alla figa, arrossata e bagnatissima, e ho inziato un lento ditalino.
La mia mano è piena di umori e sperma, ma imperterrita continuo a stimolare il clitoride eretto ed ipersensibile.
Alessandro immediatamente si posiziona tra le mie cosce e inizia a leccarmi, non gli importa nulla dello sperma che mi cola dalla vagina, lui lecca e succhia, mentre con le 3 dita mi penetra vigorosamente.
Simone inizia a baciarmi, le nostre lingue si intrecciano, si lasciano, si toccano.
In quel momento Alessandro decide di aggiungere il 4 dito, io porto una mano tra le gambe e sento quanto sono dilatata.
Continuando a baciarci gli afferro una mano e gliela porto tra le mie gambe.
Si stacca da me e guarda il lavoretto che mi sta facendo il suo superiore, sorride e annuisce.
Si inginocchia sul letto e mi porge il suo fallo da baciare, mentre lo lecco guardo Silvia, sembra tramortita e senza sensi, con il corpo asseconda le spinte pelviche di chi la scopa ma si vede che è stanca.
Alessandro inizia a leccarmi alacremente e io non capisco più nulla, mentre mi godo le sensazioni che precludono ad un altro orgasmo mi attacco voracemente al cazzo che ho davanti alle labbra e inizio a suggere.
Nel giro di poco tempo godo, godo tantissimo e per contro aumento il ritmo del pompino.
Quando l’orgasmo scema mi stacco momentaneamente dal cazzo di Simone e guardo Alessandro, si alza verso di me e mi bacia, intanto sfila lentamente la mano dalle mie carni.
Prima di riiniziare a lavorare Simone mi accerto che la mia fighetta sia tornata ome prima, mi tocco, mi sfioro, si sta chiudendo adesso, è un pò dilatata ma nel giro di poco ritonerà bella come prima.
Mentre riprendo in bocca il cazzo che ho davanti alla faccia guardo Silvia, è stesa per terra su un fianco ansimante ma decisamente soddisfatta.
Succhio con passione e piacere la mazza di Simone e intanto accarezzo il cazzo semni eretto di Alessandro.
Appena è duro invito Simone a penetrarmi e Alessandro a farsi succhiare, avvenuto lo scambio riprendo a leccare vogliosa il pene mentre vengo scopata adagio e profondamente.
Mi lascio andare al piacere che invade ogni cellula del mio corpo e i movimenti dei miei partner diventano lenti e sensuali, il tempo sembra dilatarsi, inizio a godere, l’orgasmo lascia il posto ad una piacevole spossatezza, in pochi istanti mi riprendo e inizio ad aumentare il ritmo del pompino e a incitare Alessandro a riempirmi la pancia.
Mentre Simone mi riempie la bocca con la sua crema Alessandro mi sborra in pancia, mi stacco dai loro corpi e mi lascio andare sul letto addormentandomi di colpo.

Mi sento scuotere leggermente, apro gli occhi è Silvia che mi sveglia, sembrta agitata ma sono insonnolita, mi dice qualcosa ma non capisco tutto parla troppo in fretta.
Mi alzo e noto che nella stanza siamo solo noi due, c’è un odore di sesso fortissimo, mi guardo, e mi tocco sono impiastricciata tutta, mi alzo dal letto e prendendo Silvia per mano la porto con me in bagno.
Mi metto sotto la docoa e mentre mi lavo le chiedo di spiegarmi perchè è così agitata.
Mi dice che nella notte è arrivato l’Imperatore con tutto il suo seguito ed appena arrivato ha dato disposizione di far trovare Federica al suo risveglio in stanza.
Appena lei ho ha saputo è venuta a svegliarmi, è molto presto ma io devo essere in forma per il suo risveglio…..
Mi sento scuotere leggermente, apro gli occhi è Silvia che mi sveglia, sembra agitata ma sono insonnolita, mi dice qualcosa ma non capisco tutto parla troppo in fretta.
Mi alzo e noto che nella stanza siamo solo noi due, c’è un odore di sesso fortissimo, mi guardo, e mi tocco sono impiastricciata tutta, mi alzo dal letto e prendendo Silvia per mano la porto con me in bagno.
Mi metto sotto la doccia e mentre mi lavo le chiedo di spiegarmi perché è così agitata.
Mi dice che nella notte è arrivato L’imperatore con tutto il suo seguito ed appena arrivato ha dato disposizione di far trovare Federica al suo risveglio in stanza.
Appena lei ho ha saputo è venuta a svegliarmi, è molto presto ma io devo essere in forma per il suo risveglio.
Mentre le mie mani lavano accuratamente i seni indolenziti e dai capezzoli arrossati penso ad un modo per tornare in forma in poco tempo, le mie dita arrivano al sesso, lo sfiorano è molto caldo,e piuttosto dilatato, vi affondo dentro 3 dita senza fatica alcuna, passo al sedere e anche li vi si affondano due dita senza fatica, i miei buchetti sono ancora dilatati, troppo dilatati, l’ Imperatore potrebbe essere molto arrabbiato con me.
Finisco di insaponarmi e prima di lavare i capelli chiedo alla piccola di portarmi dei cubetti di ghiaccio, serviranno per ridurre l’ edema e far ritornare alla normalità i miei buchi.
Finisco di lavarmi e esco per prendere l’ asciugamano, inizio ad asciugarmi ed ecco che ritorna Silvia.
Mi metto a 90 davanti a lei e le dò il compito di infilarmi più cubetti possibili nella vagina e nell’ano.
Mi allarga le labbra del sesso ed inizia ad infilarli, uno due tre, e poi tra le gambe ho un lago, sono eccitatissima ma cerco di controllarmi.
Prende una quanto cubetto e me lo passa delicatamente sul clitoride, stringo i denti e cerco di estraniarmi, non devo godere, la piacevole tortura va avanti ancora qualche minuto poi passa all’ano.
Li uno dopo l’ altro ne entrano ben 6 e il piacere inizia a dilagare.
Mi allontano leggermente e mi siedo sul bordo della vasca, Silvia mi si inginocchia davanti e mi porge il catino.
Afferro un cubetto e me lo passo come se fosse un rossetto sulle labbra gonfie e rosse.
Silvia mi fissa intensamente, le sue pupille dilatate sono un segno tangibile della voglia, prende un altro cubetto e me lo passa sui seni, i capezzoli già turgidi diventano lunghi duri sotto le sue dita, i miei umori colano insieme al ghiaccio che si sta sciogliendo.
La fisso e le afferro il mento, la bacio dolcemente, come se fosse una bambina, con le labbra chiuse e poi le sussurro di avere pazienza che appena l’ Imperatore avrà avuto il mio corpo correrò da lei per soddisfarla come ben sa.
Mi dirigo verso il bidet e mi ci siedo a cavalcioni, appena l’ acqua è fredda mi lavo accuratamente il sesso e l’ano, intrufolo all’interno le dita ma, fortunatamente, si sente che lo shock termico ha ristretto abbondantemente gli orifizi.
Mi alzo e vado in camera, mi cospargo il corpo di olii profumati ed appena la mia pelle si asciuga infilo una tunica di seta cremisi.
Sotto sarei tentata di rimanere nuda ma guardandomi allo specchio noto che la seta aderisce troppo e si nota la mi nudità.
La sfilo e sotto metto un perizoma piccolissimo ed un reggiseno a balconcino trasparente, entrambi rossi fuoco e mi rivesto.
I capelli si sono asciugati e formano una massa lucente e ribelle che incornicia il viso, non ho bisogno di trucco sono eccitata e le guance sono colorite, gli occhi brillano e la bocca è turgida e piena.
Mi infilo un paio di sandali con i tacchi a spillo e mi incammino ancheggiando verso le stanze del mio Signore.
Apro la porta ed eccolo apparirmi steso sul letto nudo con un lenzuolo drappeggiato sui fianchi snelli.
Mi avvicino a lui e mi siedo sul letto, con un movimento fulmineo mi afferra e mi trascina su di se.
Socchiude appena gli occhi e mi bacia con ardore, la sua lingua duella con la mia a lungo mentre le mani mi accarezzano tutta e mi stringono sul suo corpo.
Mi afferra i capelli e mi tira indietro la testa, ma senza farmi male, mi bacia il collo e lo lambisce con la punta della lingua.
Poi si gira velocemente e si mete sopra di me, mi spoglia con gesti febbrili e appoggia la testa sui miei seni, mi abbraccia e rimane lì fermo accarezzandomi semplicemente e con la testa sui seni.
A poco a poco i suoi movimenti si fanno più lenti e delicati, in pochi minuti si addormenta come un bambino abbracciato alla sua bambola preferita.
Poco dopo mi lascio andare anche io tra le braccia di morfeo e mi addormento cullata dal suo respiro.
Una mano mi sta toccando il seno sinistro, lo palpa ed impasta con maestria, ne eccita il capezzolo tra le dita, mi sto risvegliando in un modo delizioso.
La bocca dell’Imperatore mi si accosta all’orecchio e mi sussurra quanto gli sia mancata, e come abbia voglia di me.
Mi lecca il collo, mentre anche l’altra mano si impossessa di un seno, in pochi secondi sono eccitatissima, le sue mani continuando ad accarezzarmi, mi hanno acceso il fuoco nelle vene.
Mi giro e gli catturo le labbra in un bacio mozzafiato.
Lo sento sempre più eccitato e voglioso, la sua erezione preme contro la mia coscia, mi struscio sensualmente contro di lui e gli chiedo di farmi sua.
Ride e mi bacia di nuovo.
Le sue mani si staccano dal mio seno per accarezzarmi tutta, arrivato alla vagina ne apre le labbra e strofina con la punta del polpastrello il clitoride gonfio, continua fino a quando la vagina non è congestionata e non inizia a contrarsi, facendo presagire un orgasmo imminente, poi stacca il dito dal clitoride e affonda nel mio grembo 3 dita.
I miei abbondanti umori ne facilitano l’ingresso e le contrazioni sembrano attirare l’intera mano della vagina.
Mi bacia ancora ed ancora e poi con una rapida e veloce torsione del polso penetra totalmente in me, la sensazione è unica, incredibile, sto godendo in modo incredibile, sento le sue dita aprirsi e chiudersi dentro di me, in un istante raggiungo l’orgasmo, le contrazioni vaginali sono potenti, non ho mai avuto un orgasmo così forte ed intenso, gemo e godo ad acchi chiusi sentendo il mio sesso aperto e spalancato
Appena mi sono calmata l’Imperatore estrae adagio la mano dal mio grembo.
E’ ricoperta di abbondanti umori biancastri e quando lui la distende completamente mi cadono sul ventre alcune gocce del mio piacere.
Lo fisso negli occhi e avvicino le labbra alla sua mano, la lecco adagio, lui mi fissa concentrato ed eccitatissimo, non finisco di leccare un dito che mi fa ridistendere sul letto e mi alza le gambe fino a piegarmi su me stessa.
Con le altre dita piene di umori me prepara l’ano alla penetrazione, lo lubrifica bene e poi mi penetra con un dito, poi con due, non trovando alcuna resistenza appoggia il glande all’ingresso e mi penetra totalmente, in un colpo solo affonda totalmente in me.
Inizia a possedermi e mi fissa negli occhi, mi dice quando sono brava a farlo godere, e che presto avrò una sorpresa e intanto continua a sodomizzarmi con un ritmo lento .
Ti osservo mentre godi, lo vedo che ti trattieni e che vuoi arrivare al limite per riempirmi, lo vedo e te ne sono grata, lasci che il piacere si impossessi nuovamente di me, mi riempia tutta, che le mie terminazioni nervose riempiano di impulsi il mio corpo e che io raggiunga l’ennesimo orgasmo donatomi dal tuo corpo.
In pochi minuti mi libro in aria una seconda volta, l’orgasmo attanaglia le mie carni candide e in pochi istanti rimango nuovamente spossata dal piace.
Mi hai fissata tutto il tempo e ora che sei libero di godere aumenti il ritmo in modo esponenziale, i colpi sono velocissimi e sincopati, quasi non esci dal mio corpo e sento i tuoi addominali fremere sulle mie cosce, in poco tempo svuoti il tuo seme nel mio retto e rimani lì così, con gli occhi chiusi, ansante.
Appena li riapri mi sorridi e ti sfili dal mio corpo, Rimaniamo sdraiati vicini, io mi metto al tuo fianco e mi appiccico al tuo fianco, in pochi secondi mi metto comoda, semisdriata su di te, mi abbracci e mi sorridi chiamandomi tigre.
Mi accarezzi dolcemente e mi sussurri di dormire e riposarmi che in questi giorni vuoi soddisfare tutte le tue voglie.
Rido con la bocca su tuo petto e acconsento alle tue scelte.
Ci addormentiamo. Mi svegli con teneri e dolcissimi baci sul collo, ci coccoliamo a lungo e poi andiamo a farci un lungo e ristorante bagno ma, appena entro nella sala da bagno vado che all’interno della vasca ci sono diversi uomini, ti guardo incuriosita e tu mi rassicuri dicendo che sono gli uomini del consiglio di guerra.
Entriamo anche noi in acqua e mentre scendo le scale per immergermi nell’enorme vasca bollente i loro occhi percorrono famelici il mio corpo.
Sono orgogliosa del mio fisico e non ho pudori nel mostrarlo a tutti questi che uomini mi fanno eccitare, infatti nella mia mente sto pensando a come sarebbe fare sesso con ognuno di loro.
Mi metto di fianco all’Imperatore e mentre lui conversa amabilmente con tutti loro io li osservo attentamente.
Il primo alla mia destra è alto, circa 1,80, magro dal fisico asciutto e scattante, gli occhi sono color acquamarina, i capelli bagnati sono biondi, il secondo è più basso con i capelli scuri e anche egli ha gli occhi azzurri, ma di un azzurro più intenso, quasi blu, il fisico è simile a quello dell’uomo precedente ma sembra più sciolto nei movimenti, meno imbarazzato, il terzo presente nella vasca è alto quanto il primo ma più muscoloso, con capelli scuri e occhi di un verde intenso.
Il quarto è il più alto di tutti ed è il più grosso fisicamente, con un fisico lavoratissimo e pieno di cicatrici a mio parere sensualissime, lo fanno sembrare più cattivo, più rude, più uomo, i suoi capelli sono neri come gli occhi e il suo sguardo mi eccita profondamente.
Dall’altro lato della vasca ci sono altri due maschi, entrambi alti, con una muscolatura forte ma non eccessivamente sviluppata, il primo è di pelle olivastra, con occhi di un caldo color nocciola e i capelli corti e brizzolati, il viso è segnato da piccole rughe d’espressione, l’altro invece ha i capelli scuri, neri e due magnifici occhi color ambra.
Mi vengono presentati come, Alessandro, Francesco, Christian, Luca, Matteo e Michele.
Sorrido a tutti e sobbalzo al tocco delle mani dell’ Imperatore tra le mie cosce, nonostante si sia nell’acqua lui capisce immediatamente che tra le mia cosce scendono i liquidi vischiosi del mio piacere.
Mi accarezza il clitoride gonfio e mi penetra con due dita, gemo e tutti gli occhi si fissano su di me.
Vengo accompagnata in mezzo alla vasca e tutti mi si avvicinano, sono sola con sette uomini, anzi sei visto che il mio signore mi osserva da lontano con aria compiaciuta.
Le mani dei sei me percorrono tutta, si incrociano e mi impastano i seni, io sedere, mi accarezzano il collo, le braccia, alcune iniziano ad intrufolarsi tra le mie gambe, titillano velocemente il clitoride facendomi fremere e poi mi penetrano dolcemente, sento una voce dire – è già bagnatissima e pronta – ed un altra rispondere – non è possibile fammi sentire.
Sento diverse dita accalcarsi tra le mie gambe, tutti vogliono sentire i miei umori vischiosi colare nell’acqua.
Sono incredibilmente eccitata, tutte queste mani, questi corpi che mi vogliono possedere.
Diverse dita entrano ed escono dal mio corpo, le sento scivolare dentro e poi ritrarsi e venire sostituite immediatamente da altre ancora.
Calma ragazzi se continuate così vengo subito! -dico loro.
Sento una risata gutturale, è l’Imperatore che sorride guardandomi e conferma ciò che ho detto con un – ragazzi se andate avanti così ve la giocate anche perchè per quanto possa godere al un certo punto sarà sfinita e poi chi vi soddisferà? Inoltre è la mia Preferita quindi andateci piano me la voglio godere ancora a lungo, ve la cedo solo oggi, per farvi un “regalo” dopo tanti mesi di battaglie, è giusto avere un pò di ristoro, e quale miglior ristoro esiste delle braccia di una donna?
Le mani si spostano su tutto il corpo, due dita mi strofinano le labbra, le lecco e poi le succhio eccitata, i seni, le cosce, il culo, le gambe, la pancia, la vagina, il collo, sono ipereccitata e mi muovo sinuosa tra tutte queste mani.
Mi avvicino ad Alessandro, mi struscio su di lui, la sua eccitazione struscia sul mio pancino, siamo oramai contro il bordo della vasca, lui mi bacia appassionatamente, e mi mette contro il bordo, mi afferra per i fianchi e mi fa uscire in parte dall’acqua, mi appoggia la bordo e si china sula mia figa, la lecca con piacere evidente, mene apre le labbra e mi tortura il clitoride con incredibile maestria, mi abbandono al tocco della sua lingua.
Mi lascio andare sul bordo e chiudo gli occhi mentre una bocca si impossessa di un capezzolo ed un’altra mi divora la bocca con un bacio a dir poco famelico.
Apro gli occhi appannati dal piacere e chiedo con voce roca di poter far godere qualcuno, vengo immediatamente accontentata dal sesso di Michele che mi riempie la bocca senza parlare.
Sfogo tutto il mio piacere sul cazzo che sto succhiando, lo lecco e gemo sommessamente sotto i colpi di lingua sul mio clitoride.
Inizio ad ansimare mentre ingoio il più possibile il sesso che ho davanti, i colpi di lingua sul mio clitoride si fanno più veloci e due dita mi penetrano, seguite da un – Dio mio è un lago ed è bollente!-
Mi stacco dal pene di Michele e mi lascio andare all’orgasmo che sale dentro di me.
Il mio piacere è evidente, il corpo è contratto, gli occhi chiusi, le labbra socchiuse, i capezzoli eretti.
Sono ancora obnubilata dal piacere e sento un sesso farsi strada tra le mie pieghe più profonde.
Spalanco gli occhi e vedo Luca che mi penetra sorridendomi, i suoi colpi sono lenti, ma profondi, il suo corpo si inarca ritmicamente per penetrami e io mi godo il suo cazzo mentre bacio Alessandro che si è chinato verso di me.
Inizio a muovere i fianchi e tiro Alessandro verso di me, si stende sul bordo mentre io gli lecco i capezzoli, li succhio, li mordo, e poi scendo con la lingua sui suoi addominali, arrivo al suo pene, non è ancora eretto del tutto, lo prendo tutto in bocca, lo succhio e con lievi colpi di lingua lo faccio diventare duro, allora inizio a succhiarlo bene tutto, ma sento i colpi di Luca farsi più forti, mi afferra le tette e le stringe leggermente, ne ruota i capezzoli e io mi stacco momentaneamente da Alessandro per gemere, prendo alcuni respiri e mentre con la mano accarezzo il sesso che ho davanti sento Luca dirmi -Sborro! Ti riempio!- sento il suo orgasmo e capisco che mi sta riempiendo la fica, ma per ora il suo uccello mi fa da tappo e neanche una goccia sembra uscire da me.
Appena lui esce da ma sento il seme uscire, Francesco immediatamente prende il suo posto e in un colpo solo mi penetra, inizia a scoparmi, ma mentre lo fa mi masturba e io perdo il controllo, non riesco più a succhiare Alessandro davanti a me, sono in estasi, continuo a godere e mentre Francesco mi possiede lo sento parlare e dire – ho capito perchè l’Imperatore vuole tenerla tutta per se le piace il cazzo e se lo gode tutto poi sentiste come è bella stretta e bagnata- Christian risponde con un -allora sbrigati a venire che poi voglio provarla anche io-.
In pochi istanti sento i colpi farsi sincopati e velocissimi e le sua mani afferrarmi e tenermi adesa al suo pube e lo sento svuotarsi nel mio intimo.
Rimane fermo immobile dentro di me e quando esce dice a Christian di venire, mi troverà un pò aperta dopo il suo passaggio ma niente che non si possa rimediare in pochi istanti.
Mi alzo in siedo ed esco dalla vasca.
Mi metto su una sdraio, chiudo gli occhi e aspetto qualche istante per riprendermi e già sento una lingua leccarmi il polpaccio destro.
Mugulo e aspetto per sapere cosa succederà.
Neanche a dirlo dopo pochi minuti la lingua ha risalito tutta la gamba e sento le mani che iniziano ad accarezzarmi, sono stanca, ma il mio corpo risponde alle carezze come un drogato anela la sua dose, più godo e più divento sensibile, più sono sensibile più mi eccito, più sono eccitata e maggiore è la voglia, sembra un circolo vizioso, infinito, l’unica cosa che può fermarlo è la stanchezza.
Ma ogni nuova sensazione mi fa dimenticare di aver già dato molto, apro gli occhi, le mani e la lingua risalgono pigramente lungo la coscia, le mani aprono dolcemente le gambe che si allargano immediatamente e ecco vedo e sento arrivare le dita sulla vagina, aprirmi delicatamente le grandi labbra, esporre il clitoride e infine la lingua che calda, bagnata e turgida lo titilla gentilmente, mentre le dita scivolano dentro la vagina, aiutate dai miei succhi e dallo sperma degli uomini che già si sono goduti il mio corpo.
Christian è delicato, molto gentile, risveglia ogni fibra nervosa e in pochi istanti riprendo via sotto la sua lingua e le sue mani, quando sente che sono vicina all’orgasmo e la mia vagina gli stringe le dita, smette di leccarmi ed estrae le dita, io gli chiedo di continuare, lui sorride e mi dice – Non ti preoccupare, ora è il turno di qualcosa di più sostanzioso delle dita- e si inginocchia tra le cosce e mi penetra, adagio, centimetro per centimetro, la sua carne struscia contro le mie pareti e mi dilata secondo la sua dimensione.
Chiudo gli occhi e mi godo il cazzo che mi scivola dentro e le mani che mi percorrono il corpo senza sosta.
I colpi sono lenti, molto profondi e ogni tanto si ferma per ruotare il bacino, godo pigramente, mi lascio possedere, sono alla sua completa mercè.
Ad un certo punto sento un morso su un capezzolo, apro gli occhi, mi sta guardando in modo ferino, sembra mi voglia uccidere, ma mi bacia con forza, quasi con ferocia, i compi si fanno possenti, ed inizia ad aumentare il ritmo, mi vuole scuotere dal torpore ma lo sta facendo con troppa foga, abbandonarmi è inutile, sentirei troppo male, con un colpo di reni ed una rotazione riesco a far cadere i nostri corpi dalla sdraio, mi sfilo velocemente da lui, mi metto a quattro zampe, invitandolo, a riprendere, mi penetra subito e mentre mi prende a colpi secchi e profondi mi bacia il collo, ora che sono partecipe al cento per cento non è più così violento, certo lo sento comunque ararmi le pareti della vagina ma in modo più gentile, appena mi cinge in fianchi con le mani capisco che sta per godere, peccato io non sono ancora pronta per un orgasmo, aumenta il ritmo e mi tiene il bacino adeso al suo mentre il suo sesso pulsa dentro di me rilasciando il seme.
Si sfila da me e sento il suo sperma colare.
Sono decisamente stanca, mi butto in piscina, Matteo, mi si avvicina, è l’unico che non ha goduto ancora, viene dietro di me e mi massaggia le spalle, le braccia, i seni, i scende lungo lo stomaco, la pancia, le gambe, poi torna indietro, ma si sposta sul culo, lo massaggia impasta, e ne la sua mano passa davanti, alla vagina.
Mi appoggio a lui e divarico le gambe, immediatamente le sue mani corrono alla fica, la accarezzano, si spostano sul clitoride e lo stimolano, mi bacia le spalle e si sposta davanti a me, mi inchioda contro la vasca, si sistema tra le mie cosce, mi solleva leggermente e mentre mi fissa, mi penetra lentamente, quando è affondato tutto dentro di me chiude gli occhi per un paio di secondi, fa un respiro profondo e inizia a muoversi, mi guarda mentre mi possiede, a colpi profondissimi e molto lenti, il suo sesso è di una buona larghezza, e nonostante i numerosi partner avuti lo sento perfettamente aderire alle mie pareti, le sue mani lasciano le mie natiche e si posano sui seni, mi accarezza, tira leggermente i capezzoli, poi mentre mi preme più forte contro il muro alle mi spalle mi bacia e mi sussurra un- Siiii, non ce la facevo più, vederti scopata a tutti e non dover aspettare il mio turno- gli rispondo con un -Allora godi il più possibile, ora che mi hai tutta per te- .
Il ritmo delle sue spinte si fa più veloce, sto godendo incredibilmente, mi sento molto dilatata, il suo cazzo si fa spazio dentro di me ad ogni affondo, mi aggrappo alle sue spalle, mi abbraccia stretta e per qualche minuto scopiamo attaccati l’uno all’altro, si stacca da le, rimaniamo uniti solo per qualche secondo poi si sfila da me e mi chiede di girarmi e di appoggiare le braccia al bordo e far galleggiare il corpo lo accontento, e appena mi giro lui i afferra le gambe e me le allarga per poi penetrarmi di nuovo, questa nuova posizione fa si che sia lui ad essere il partner attivo, io mi limito a godermi le sue spinte, sono ad occhi chiusi e gemo adagio mentre lui mi prende con forza, poi la sua mano destra arriva al clitoride, mi masturba velocissimo, sono già al limite, non riesco a resistere, il piacere mi colpisce al cervello, mi lascia andare, godo e gemo, mentre lui continua a scoparmi, sento che geme anche lui, io rimango immobile mentre lui mi afferra per le anche e dopo qualche altro movimento frenetico riversa il suo seme dentro di me.

Simo entrambi stanchi, io sono stremata, esco con le poche forse rimaste dalla vasca e mi metto su un divano ampio e comodo.

Dopo pochi istanti mi addormento, per prepararmi a quello che sicuramente sarà un secondo round intensissimo.

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