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Racconti Erotici Etero

la macchina nuova

By 23 Dicembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

LA MACCHINA NUOVA

Io e alice (il nome &egrave di fantasia) ci siamo conosciuti ad un concorso, sapete, quei concorsi di grossi enti dello stato, con milioni di partecipanti e ben pochi vincitori. Ci siamo piaciuti subito, un colpo di fulmine, un’attrazione fatale. Finito il concorso (da me ovviamente perso) abbiamo cominciato a frequentarci da buoni amici, sino al giorno in cui mi invito’ a casa sua per farmi vedere la sua macchina nuova. Pranzammo insieme stuzzicandoci a vicenda, poi mi disse se volevo provare la sua auto. Mi sedetti al posto di guida con un idea ben precisa in mente: scoparla.
Guidavo veloce per strade tutte curve, la macchina rispondeva docile ai miei comandi mentre facevo sforzi clamorosi per distogliere il mio sguardo dal suo decolt&egrave. All’improvviso, sulla mia sinistra, una stradina di campagna. Fu un attimo, svoltai a velocità sostenuta nella strada dissestata sollevando le rimostranze della proprietaria. Accostai a destra, misi la macchina di traverso sulla strada e le saltai letteralmente addosso.
Era giugno, faceva già caldo e le mie mani frugavano sotto l’unico indumento che indossava oltre ai jeans, una splendida maglietta scollata. Il filo del perizoma spuntava dai suoi pantaloni. Le slacciai il reggiseno e comincia ad accarezzarle le tette. Il suo respiro si fece affannoso, comincio’ a mugolare mentre le sue mani sfioravano il bozzo che si era formato nei miei pantaloni. Affondai le mie mani tra le sue gambe, curioso di sapere quanto la mia dolce amante fosse bagnata. Fu facile abbassarle la zip e slacciarle il bottone. Un perizoma nero, minimo, era gia’ intriso dei suoi umori. Le nostre lingue avevano intrecciato una battaglia, si cercavano ognuna nella bocca dell’altro, i nostri aliti penetravano nelle nostre narici mentre l’aria all’interno della macchina era un mix di sudore e sesso. Le abbassai un poco i pantaloni e scesi ad assaporare l’odore della sua fica. ‘Un pazzo…sei un pazzo…’continuava a ripetermi mentre la mia lingua, piano piano, si insinuava nel suo intimo, caldo, pulsante, voglioso del mio cazzo. Non so bene quanto tempo rimasi con le mie labbra attaccate alla sua fica rasata alla moicana, ne posso dirvi quante volte, quasi urlando, raggiunse l’orgasmo. Alternavo le mie mani, accarezzandole il clitoride ed esplorandola, frugando, ovunque. Non ci stavamo piu’ capendo nulla. Ma di trombare, purtroppo, non si vedeva possibilita’. Sfinita e violata ovunque dalle mie mani, all’improvviso si divincolo’ dalla mia presa e mi getto’ avida sul mio cazzo che oramai svettava come l’obelisco di piazza del popolo, facendolo sparire tutto nella sua bocca. Lo sentii nella sua gola e mi chiesi se postesse morire soffocata. Piano piano comincio’ a far scorrere le sue labbra carnose, poi lo lecco’ come se fosse un cono al cioccolato per poi farlo sparire di nuovo, tutto. Mi stava facendo impazzire e non aveva alcuna intenzione ne di smettere ne di farmi godere. La rigirai su se stessa, il suo culo oramai era quasi fuori dal finestrino e la sua fica era un lago. Inzuppai 2 dita nei suoi umori e mentre ciucciava gliele infilai nel culo. Fu allora che capii che sarebbe stata la donna che mi avrebbe fatto felice come nessun altra. La frugavo mentre lei mi spompinava sempre piu’ vogliosa. Piu’ penetravo piu’ succhiava arrapata. Sembrava una forsennata. L’orgasmo arrivo’ all’improvviso, violento e inaspettato. Nel profondo della sua gola riusciva ad abbeverarsi del mio nettare mentre spingeva sempre piu’ il suo magnifico culo verso le mie dita. Dovemmo smettere li ma da quel momento per entrambi, comincio’ la piu’ grande e bella storia di sesso che abbiamo mai avuto.
Ma per questo ci saranno gli altri racconti

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