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Racconti Erotici Etero

la metamorfosi

By 9 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Luana, ho trent’anni e sono considerata una persona discreta, riservata e un poco taciturna, forse introversa, lavoro in un grande gruppo e ho compiti di responsabilità che mi danno molte soddisfazioni. Non ho una relazione fissa. Fino ad oggi ho evitato ogni coinvolgimento sentimentale, niente amore inteso come sentimento, ma non per questo ho rinunciato la sesso, anzi, è questo aspetto della mia vita che vi voglio raccontare. Avevo circa diciassette anni , quando la mare con una mia amica molto disinibita mi capitò un fatto che ha cambiato tutta la mia vita, lei già aveva rapporti con i maschi, mentre io ero ancora vergine, e a parte qualche bacio con dei coetanei non sapevo molto di sesso, forse per via del mi carattere taciturno, schivo, che mi portava restare in disparte non avevo ancora avuto nessuna vera occasione, ma un pomeriggio vidi la mia amica infilarsi dentro un piccolo magazzino dietro l’albergo con un ragazzo più grande di lei, la seguii e restando nascosta vidi attraverso una finestra lasciata aperta che dentro c’era anche un altro uomo, che assieme al primo la presero in mezzo, e cominciarono a toccarla in ogni parte del corpo, e lei li incitava a continuare , poi le infilarono i loro grossi cazzi in ogni buco lei godeva come una pazza, gridando di scoparla più forte, e loro non si facevano certo pregare, poi dopo aver finito se ne andarono tutti , io mi resi conto di essermi bagnata la fichetta al solo guardare. Nei giorni a seguire chiesi alla mia amica cosa ne pensasse del sesso, lei mi rispose che con un maschio era bello, ma che con due o tre era veramente fantastico, solo così si gode veramente. Lasciai perdere l’argomento, e per altri due anni mi dedicai agli studi, ma volli anche provare a scopare, mi feci sverginare da un bel ragazzo, ma a parte il dolore non raggiunsi nemmeno l’orgasmo che lui aveva già finito, un delusione che mi fece sempre più convincere che la mia amica aveva ragione. Qualche tempo dopo essere stata assunta nel gruppo decisi che ne dovevo sapere di più sul sesso, mi convinsi che dovevo provare due maschi, e ci riuscii, anzi fu veramente fantastico , provai così tanto piacere che a parte un lieve bruciore quando l’altro mi entrò dentro il culo vergine quasi non me ne accorsi tanto stavo godendo con quello piantato dentro la fica. La mia vita da quel momento cambiò radicalmente, quando avevo voglia di cazzo mi trasformavo da Luana la donna tranquilla e sobria in Luana la vacca che parte il sabato sera per farsi sbattere dai maschi per godere tantissimo , fino alla sfinimento. Abitavo già da sola, e mi ero comperata alcune parrucche di varia lunghezza e colore, abiti mini, e addirittura delle lenti a contatto colorate per trasformarmi meglio, e mi recavo sempre fuori città per scopare sempre di più. Nei ultimi quattro anni mi resi conto che avevo sempre più bisogno di cazzo , ma tutto condito di fortissime emozioni, ho preso cazzi di tutte le taglie, lunghi, grandi, grossi, bianchi o neri per me non faceva differenza, l’unica cose su cui non transigo è l’uso del preservativo e poi voglio solo scopare, di questi uomini non mi ricordo nulla, ne i loro nomi, ne i loro volti, ma solo, e neanche tanto i loro cazzi, e li ricordo solo se mi hanno fatto godere molto. Abitualmente esco solo il sabato sera, e più passava il tempo più mi rendevo conto che i sabati di sesso erano più numerosi, addirittura anche tutti in un mese. Da un anno a questa parte però ho rallentato il mio ritmo, ho cominciato a diradare le uscite, al massimi due al mese, in compenso però è aumentato il numero di maschi che mi servono per godere, come sabato scorso, erano due settimane che non sentivo la mia fica demolita, ero in preda ad una smania che mi riduceva come un drogato alla ricerca della dose. Ho passato il pomeriggio a riposare, poi la sera mi sono messa una mini, veramente mini, stivali alti , e un top che a mala pena copriva la mia quarta misura di seno e poi via verso l’ignoto a caccia di cazzo, di tanti cazzi disposti a sfinirmi. Ho imboccato l’autostrada senza una meta precisa, ero concentrata solo sulla ricerca, quando ad un tratto ho visto in lontananza una di quella aree di sosta dove non c’è il distributore, ma ci si ferma per riposare, c’erano cinque camion fermi, mi sono fermata davanti a loro, ho suonato un po’ il clacson, poi sono scesa dalla vettura e davanti ai fari che mi illuminavano mi sono messa a gridare ‘ ei ragazzi ho voglia di scopare, svegliatevi, voglio un po’ di cazzo, c’è un maschi vero fra di voi? ‘, loro sono lentamente scesi mi si sono avvicinati e poi il più intraprendente di loro ha cominciato a toccarmi, ‘ma è tutta bagnata, la vacca è gia pronta ‘, e senza aggiungere altro mi ha piantato il cazzo dentro, ho appena avuto il tempo di fargli mettere il profilattico, e subito è cominciata al gang, mi sono ritrovata cazzi da succhiare, fino al soffocamento, mi hanno presa contemporaneamente anche in tre, poi spremuti per bene se ne sono tornati ai loro mezzi, e io mi sono data una pulita e via. Avevo goduto, ma non mi sentivo sazia, in fondo erano solo in cinque, no, ne volevo di più. Ho girovagato senza una meta precisa, e mi sono ritrovata al mare, mi sono recata al molo dove già in passato avevo avuto la fortuna di trovare molte prede, e così è stato, ho visto un tipo seduto vicino ad una passerella e gli ho chiesto’ ho voglia di cazzo, quanti siete su questa nave ?’, lui mi ha dato un’occhiata e presa per un braccio mio ha quasi trascinata sopra la nave, ha parlato dentro un interfono e poco dopo sono arrivati alcuni uomini di tutte le razze, colori, e sfoderati il loro bastoni mi hanno demolito fica, culo e bocca, mi hanno scopato tanto che alla fine non mi reggevo più neanche in piedi, e hanno dovuto accompagnarmi in due alla macchina, io sono tornata casa, mi sono fatta la doccia, e mi sono messa a letto tutta la domenica. Il lunedì sono andata al lavoro come sempre, vestita in modo sobrio, elegante, ma poco vistoso, mi sentivo ancora le membra indolenzite, ma è questo che mi piace del dopo, avere i ‘postumi del giorno dopo’ per diversi giorni, fino a che non sento la necessità di nuove emozioni. Verso le dieci avvenne un fatto che anche se apparentemente era insignificante ha cambiato di nuovo la mia vita. Mi sono recata per lavoro in un ufficio del ministero dove dovevo chiedere dei chiarimenti inerenti una certa pratica, e appena entrata nell’ufficio competente, solo allora, mi sono ricordata che l’ultima volta la signora anziana che c’era mi aveva detto che sarebbe andata in pensione e che al suo posta ci sarebbe venuto un altro, ma non mi aspettavo certo questo bel ragazzo che mi trovavo davanti. Alto , spalle larghe, capelli neri e occhi nerissimi,cupi, intensi, profondi che me li sono sentiti dentro l’anima, ma quello che mi ha affascinato di più sono state le sue mani, lunghe, con le nocchie un poco sporgenti, belle, e improvvisamente mi sono immaginato quelle mani sul mio corpo. L a mia passera a subito incominciato a bagnarsi, e questo il giorno dopo una serata speciale era assolutamente fuori del normale, pensandoci bene non mi ero mai soffermata sulle mani di un uomo, ne ho sentita tante addosso, ma nessuna mi aveva eccitato come quelle che lui parlandomi della pratica usava per gesticolare davanti al mio viso. Completamente rapita dalle sue mani non ho capito nulla delle spiegazioni che volevo, anzi mi sono affrettata ad andarmene perche non riuscivo più a concentrarmi sul lavoro, e non volevo che lui si rendesse conto in quale stato di agitazione mi aveva ridotto. Arrivata nel mio ufficio mi sono chiusa in bagno, e mi sono masturbata come non facevo da anni, poi il resto della giornata è stato assolutamente deludente, non sono riuscita a fare nulla. Arrivata a casa mi sono fatta un bagno rilassante e mentre me ne stavo immersa nell’acqua la mia mente a ricordato le sue mani, mi sono dovuta masturbare di nuovo! Mi sono resa conto fino a quel momento dei maschi io mi ricordavo e poco solo del loro cazzo, e niente più, mentre quelle mani mi erano impresse nella mente estremamente nitide e chiare, e questo mi eccitava. Ho dormito poco e male, mi sentivo inquieta. Il giorno dopo ho cercato di completare la pratica, ma delle spiegazioni che lui mi aveva dato non mi ricordavo nulla, quindi sono stata costretta chiamarlo di nuovo, mi ha fissato appuntamento per il giorno successivo verso le undici. Inutile dire che quelle dannatissime undici del giorno dopo non arrivavano mai, e poi più si avvicinava il momento di rivederlo e più mi sentivo inquieta, mi sono recata puntualissima, rivederlo mi ha fatto bagnare ancora di più la fica, ma dovevo concentrarmi sul lavoro, appuntando tutte le cose che lui mi diceva, poi me ne sono andata in fretta, avevo la fica bagnatissima come non mi era mai capitato. Il giorno successivo ho completato il lavoro, un poco rammaricata dal fatto che non lo avrei riveduto tanto presto, ma verso le dodici mi suona il telefono, era lui, con una banalissima scusa mi chiedeva se era tutto a posto, poi mi ha sorpreso di nuovo ,’ dato che sono le dodici che ne dici di andare a pranzo insieme?’, io rimasta per qualche secondo spiazzata dall’invito ho detto subito di si, e circa dieci minuti dopo ero in macchina con lui emozionatissima come una sedicenne al suo primo appuntamento, mentre la mia fica si riduceva ad un lago. Lo guardavo guidare e le sue mani si muovevano veloci, sicure, questo mi eccitava da morire al solo pensiero di sentirle addosso. Dopo circa venti minuti eravamo seduti in un ristorantino sulla riva del lago, io ero rapita da quel uomo, ero quasi svenuta quando lui scesi dalla macchina mi aveva cinto il fianco con il suo braccio, sentire la sua mano su di me mi ha fatto quasi godere. Parlammo di molte cose che avevamo in comune, tutti e due single, abitavamo da soli e neanche tanto distanti fra noi. Io ad un tratto ho chiuso gli occhi per assaporare il sole che mi scaldava, e lui mi ha chiesto quando andavo in ferie, ‘ la prima quindicina di agosto, e tu?’ ‘ io prima, voglio tornare in Corsica, ed ad agosto c’è troppa confusione, tu dove vai?’,’ nel sud della Francia, ‘e non aggiunsi altro, dentro di me non vedevo l’ora di tornare a Cape d’Agde, un posto dove nei ultimi tre anni avevo fatto una strage di cazzi. ‘ E’ bella la Corsica? ‘, ‘ si molto, poi è tranquilla ci puoi trovare spiagge anche deserte dove se vuoi ci fai del nudismo.’Lo guardai con occhi diversi, mi incuriosiva. Lui nudo, doveva essere uno spettacolo!!. ‘ tu hai mai preso il sole nuda?, ‘ ‘no, ‘ risposi mentendo spudoratamente. ‘ Dovresti provare, è una sensazione bellissima, un senso di assoluta libertà.’ ‘ Forse, ma la Corsica è lontana,’ ‘ ma se vuoi non c’è bisogno di andare molto lontano, in Toscana c’è una spiaggia nudista veramente carina.’ A quelle parole quasi mi mancò il respiro, come c’era una spiaggia nudista quasi sotto casa e io non ne sapevo nulla!, decisi di stare al gioco, ‘ si ma sarà piena di seccatori, e poi io non saprei trovarla’, ‘ io ci vado questo weekend, se vuoi venire mi farebbe piacere’. Ero felice, avevo raggiunto il mio scopo. ‘Il venerdì passo a prenderti alle cinque ti va?’, e da quel momento io cominciai a ragionare di nuovo come Luana la vacca, dentro di me prese di nuovo il sopravvento il mio forte desiderio di cazzo, e se per scoprire quella piccola riserva di caccia sotto casa averi dovuto scopare con lui non me ne fregava nulla, tanto ero certissima che non mi sarei divertita molto, ma il sacrificio valeva il premio. Passai il pomeriggio del giovedì prepararmi in grande stile, ero euforica, mi rasai , lasciando solo un minuscolo ciuffino di peli sulla fica, e ovviamente il tempo sembrava non passare mai, poi venne il momento di partire, lui fu puntualissimo io ero alle stelle. Due ore ed eravamo arrivati ad un grazioso agriturismo, preso possesso della nostra camera ci demmo un rinfrescata, io ne avevo assolutamente bisogno la mia fica colava così tanti umori che avevo paura che lui ne sentisse l’odore. Dopo cena decidemmo di andare a letto, e quando ci spogliammo lui mi disse che se volevo il bagno era mio, io gli sorrisi, ‘ è inutile nascondersi se poi domani staremo nudi in spiaggia’, facemmo una risata e poi a letto. A questo punto decisi di prendere il gioco in mano io, tanto valeva togliersi il disturbo subito, mi avvicinai e cominciai a toccarlo, volevo,le sue mani addosso, ero eccitatissima, lui non si fece pregare, senza dire nulla incominciò a toccarmi dappertutto, ero al limite dell’orgasmo, lui era meraviglioso, mi accarezzava con movimenti lenti ma decisi ed esperti, ci sapeva fare, improvvisamente si rigirò, me lo ritrovai fra le cosce, infilando la sua lingua dentro la mia fradicia fica mi fece godere, e io che già gli avevo infilato il cazzo in bocca avrei voluto urlare dal piacere, ma emisi solo un lungo gemito ‘ siissiiiimumummumum ‘. Sentivo il suo cazzo crescere in bocca, mi piaceva, stava diventando di ottime proporzioni e questo mi faceva ben sperare. Mi succhiò fino a che non riuscì a farmi sborrare diverse volte, mentre io per quanto mi impegnavo a fondo non ero ancora riuscito a farlo venire, una buona resistenza!!. A quel punto lui si distese su di me, lo cinsi con le gambe sui fianchi, ora era mio, me lo sarei spremuto a dovere, lui incominciò a pomparmi di buona lena, con un movimento veloce e continuo, stranamente incominciai a godere sempre di più e lui continuava scoparmi sempre allo stesso modo, sempre dentro e fuori di continuo ,un orgasmo dietro l’altro senza che lui avesse la ben che minima incertezza, ero decisamente sorpresa, non mi era mai capitato un maschio capace ti tanto. Dopo un lunghissimo tempo tantissimi orgasmi da parte mia, lui mi fece cambiare posizione, si distese e mi mise su di lui, ora ero io ad imprimere il ritmo, e ero decisa si a farlo venire, ma anche a godermi questo cazzo che per la prima volta, riusciva, a fare quello che in genere facevano almeno in tre. Persi la cognizione sia del tempo che del numero di orgasmi provati, e alla fine mi accasciai su di lui sfinita, ‘ ti prego vieni’ furono le uniche parole che riuscii a pronunciare, lui mi sorrise, ‘ se è questo che vuoi’, e detto questo si posizionò di nuovo su di me, e con un ritmo fortissimo prese a sbattermi come se avesse appena cominciato, ‘ dai, vieni ancora una volta e io sborrerò con te ‘, io raccolsi le mie ultime forse gli gridai il mio ennesimo piacere ‘. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiii ” daiiiii ”. vengoooooo!!!!!!!!! ‘ e alle mie grida fece eco il suo piacere ‘ sboroooooooo!!!!!!, lo cinsi con le gambe, lo volevo dentro senza preservativo, per questa volta ne valeva la pena sentire dentro il suo getto bollente che non si fece attendere. Restammo in silenzio, poi lui andò in bagno, io ero sfinita, guardai lì orologio e mi resi conto che mi aveva scopato per sei ore di fila, doveva essersi impasticcato di viagra da rischiare di morire. Tornato si mise letto senza tante parole, sfiniti ci addormentammo subito. Al mattino dopo colazione prendemmo le bici date dal proprietario del posto per andare alla spiaggia, ci mettemmo in un posto tranquillo, io mi guardavo intorno cercando di capire il potenziale del posto, quanti maschi avrei potuto trovare se fossi stata sola, e devo dire che vi era una buona varietà di validi elementi. ‘ Ti volevo ringraziare per ieri sera, sai nessuna aveva resistito tanto, mi hai sorpreso’, le sue parole mi sorpresero di nuovo, ‘ come? , che significa’, ‘ devi sapere che io ho un piccolo difetto, ho pochissima sensibilità sulla punta del pene per un incidente che mi è capitato da piccolo, e quindi impiego tantissimo a venire, anzi lo decido io, questo a fatto scappare tutte le donne con cui sono stato’. Dunque non si era impasticcato, e devo dire che per la prima volta io ero rimasta soddisfatta senza dover farmi sbattere da tanti maschi, una vera fortuna. ‘ Come mai una ragazza bella come te non ha un ragazzo fisso? ‘, decisi di giocare a carte scoperte, ‘ è stata una piacevole sorpresa anche per me scopare con te, devi sapere che io sono una che nella vita o sempre ‘ come dire avuto bisogno di ‘ non riuscivo a dire nulla, poi d’un fiato ‘ si ecco io per godere fino ad oggi avevo bisogno di almeno due o tre maschi, e non ti puoi certo trovare un uomo e poi dirgli caro questa sera mi ci vogliono altri tre cazzi per godere ‘. Mi aspettavo di tutto, tranne un dolcissimo sorriso, ‘vuoi dirmi che ti ci vogliono più uomini per godere? Allora siamo fatti l’uno per l’altro, io non mi sono mai divertito tanto come ieri sera ‘, io lo guardo, non credo alle mie orecchie, e gli butto le braccia al collo. Passiamo una bellissima giornata, a parlare di tutto quello che abbiamo fatto in passato per ovviare al nostro strano modo di godere, io gli racconto tutto, di tutti i cazzi presi, di come mi sono sfinita per scopare e di come sentivo la necessità di cambiare, una metamorfosi necessaria per entrambi, lui mi racconta di quante donne che dopo un poco che le scopava gli davano del matto per distruggerle senza venire. Torniamo, doccia e cena poi di nuovo a letto, ma questa volta con una diversa consapevolezza che entrambi non dovranno dimostrare nulla, ma solo appagare il proprio corpo e i sensi, gli do tutta me stessa, me lo godo da morire, poi lo prego di sborrarmi in bocca, lui è felicissimo, mi grida che si è innamorato di me, e io ammetto con me stessa che una bella cotta me la sono per la prima volta presa anch’io, una nuova metamorfosi a dato alla luce la donna nuova che viveva da tempo dentro di me.

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