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Racconti Erotici Etero

La mia avventura nella grande citta’

By 12 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo il debutto nel mondo del sesso, sono riuscita ad avere in pochissimo tempo altre esperienze. Sono state sempre con ragazzi piu’ o meno della mia eta’, ma e’ stato l’anno in cui ho deciso di andare a vivere in una citta’ che ho collezionato il maggior numero di rapporti occasionali e abituali.
Vivevo in una citta’ molto piccola che iniziava a starmi stretta, cosi’ con l’aiuto di uno zio, mi trasferi’ in un’altra regione: era stato cosi’ gentile da ospitarmi, giusto per darmi il tempo di trovare una stanza insieme ad altri ragazzi; Ricambiavo il favore facendo lavori di casa e aiutando il mio cuginetto con delle ripetiazioni di matematica.
Ricordo che dalla stanza del mio cuginetto, sentivo i miei zii fare sesso.. non pensavo che lo zio fosse cosi’ maiale perche’ diceva delle cose veramente sconce a sua moglie! col tempo pero’ inizio’ a piacermi e immancabilmente, appena sentivo i loro gridolini e gli appellativi che lui dava a lei, mi toccavo la patatina..
che orgasmi intensi avevo in quegli anni,, non che adesso siano da meno, ma sicuramente erano molto piu’ lunghi e mi demolivano fisicamente.
Addirittura mi usciva molto liquido e facevo sempre il laghetto nel lenzuolo.
Dopo un mese e mezzo, riusci’ ad avere un appuntamento con un ragazzo per l’appartamento: era uno studente ed era il proprietario della casa. Mi disse subito che non voleva persone sporche, maleducate e disoneste.
Voleva una donna perche’ conviveva gia’ con un ragazzo e l’organizzazione della casa sarebbe stata divisa per tre: lui faceva la spesa e pagava le bollette, l’altro cucinava e lavava i piatti, io avrei dovuto pulire la casa.
Erano studenti e quindi molto impegnati con la vita universitaria. Non sapevo cosa fare..mi sentiva un po’ persa e in quel momento avrei tanto voluto ritornare a casa dai miei genitori, ma la vita con loro era diventata troppo pesante! Mi imponevano di ritornare ad un certo orario, si lamentavano quando dormivo fuori, ma d’altra parte non potevo condurre il tipo di vita che volevano loro..poteva infatti capitarmi di conoscere un ragazzo in discoteca e dopo un’ora ero felicemente nel suo letto a farmi scopare, quindi non avevo voglia di stare alle loro regole.
Fui subito chiara con quel ragazzo: avevo bisogno della mia intimita’, di portarmi a casa chi volevo e soprattutto quando volevo.
Lui mi rassicuro’ del fatto che il suo appartamento era strutturato in modo tale che ognuno di loro avesse accesso alla propria stanza in maniera indipendente, infatti era una casa su due piani (ecco perche’ c’era la necessita’ di organizzare i turni di lavoro per tenere pulita la casa) e la mia camera sarebbe stata al piano terra con cucina e bagno privato ed entrata sul retro.
Decisi di andarla a vedere e accettai immediatamente. era bellissima! Proprio quello che serviva a me.
Cosi’ pagai il mese e portati subito le poche cose che avevo: il mio cuginetto ci rimase molto male, ma non potevo certo impietosirmi per lui…la mia vita iniziava in quel momento.
La prima notte in quella casa fu speciale: con le cuffie ascoltai tutte le canzoni che mi ricordavano l’anno appena passato.. quante cose erano successe.. tirai fuori dalla valigia i due fumetti porno che mi ero portata e mi toccai piu’ volte.
Mi ero tolta le mutande e da sola sul letto, chiusa a chiave nella mia stanza, diedi sfogo a tutte le mie perversioni.
All’improvviso bussarono alla porta ed Elia (il proprietario) mi disse che se volevo potevo prendere la tv e il videoregistratore che aveva in cantina.. perfetto dissi, cosi’ lo andai a prendere e prima di dormire guardai la cassetta di jessica e suo marito.. mi piace quella degli incontri scambisti.. lei e’ proprio sensuale e lui un porco amante del culo!
Io non volevo farmelo fare, perche’ rimanevo fermamente convinta che l’avrei donato a mio marito.. non m’interessava il piacere che avrei provato e che tutti gli uomini decantavano.. Ero terrorizzata dal poter sentire male dato che Mario ci aveva provato e l’ho fermato appena mi ha introdotto la cappella! no no per carita’!
La mattina dopo iniziai a cercare lavoro: comprai giornali, portai i curriculum in giro per i negozi, ma dopo una settimana iniziai a scoraggiarmi. Per fortuna avevo dei soldi come fondo cassa e quindi cercavo di farmi coraggio sapendo che non avrei dovuto accontentarmi di qualsiasi cosa, ma avrei potuto vivere di rendita per almeno un paio di mesi.
Una sera parlai con i due ragazzi a tavola: non capitava spesso, anche perche’ entrambi erano fidanzati e spesso e volentieri stavano al piano superiore con loro. Invece quella sera erano soli cosi’ mi chiamarono per stare in mia compagnia: la cena era buonissima e dopo aver riso e scherzato ritornai in camera per toccarmi. Erano ormai due mesi che non avevo rapporti.. l’ultimo era stato con un signore che abitava nel mio palazzo.
Era un omone grande e grosso, sulla cinquantina, padre di famiglia e marito impeccabile.. ovviamente pensavo fosse cosi’.
Un giorno mi trovo’ in cantina mentre gonfiavo le ruote della bicicletta e non ci volle molto per capire che mi guardava il sedere e il seno. Lo ammetto (dato che non l’ho fatto prima) sono ben messa! Ho il seno grosso (e sodo ancora oggi che ho superato la trentina)e il sedere morbidoso.. quindi avevo spesso e volentieri gli occhi puntati sul mio decolte’: quel giorno mi mise una mano sul di dietro e vedendo che non dissi nulla, mi disse: “ma..sbaglio o ti sei fatta toccare?” io risposi”tutti cercano di toccarmi..solo non me l’aspettavo da lei!”
lui”dammi del tu” io:”questo vuol dire che sta cercando di darmi confidenza per poterlo rifare? non sono poi cosi’ scema eh..”
lui:” mai potrei pensare una cosa cosi’ di te..” (che stupido uomo.. gliel’avrei data lo stesso anche senza troppe smancerie!)
Risposi con tanta serenita’ ” senta, io continuo a darle del lei perche’ non voglio la sua confidenza, pero’ se vuole scopare chiuda la porta e si tiri giu’ le mutande senza tanti giri di parole” Lui: “troppo bello per essere vero..come mai sei cosi’..cosi’..” mi guardo’ imbarazzato “cosi’ troia?no, sono un po’ vogliosa e quindi ne approfitto dato che ho scopato tre giorni fa e ora la mia patatina e’ tutta un fremito!”
Lui chiuse la porta con il lucchetto e ritorno’ velocemente da me: avevo gia’ tolto le mutandine e apri una sdraio (quelle del campeggio) sedendomi sopra.
Mi venne vicino con il pisello che sfortunatamente non era grossissimo, ma a volte mi era capitato di godere di piu’ con i piselli cosi’ che con quelli grossi che mi facevano male.
Io lo presi in bocca e iniziai a succhiarglielo: non se l’era lavato certamente da poco, ma anche se non era profumatissimo continuai per farglielo tirare il piu’ possibile.
Lui mi prendeva la testa e mugugnava.
Mi coricai quando il pisello era eretto perfettamente e allargai le gambe il piu’ possibile.
Si corico’ sopra e me lo mise dentro piano piano.. appena lo sentii’ mi bagnai copiosamente e mi venne quasi da piangere talmente mi piaceva. Andava lentamente, proprio come piace a me e fantasticavo per raggiungere velocemente l’orgasmo dato che mia madre poteva venirmi a cercare visto la mia assenza prolungata.
Lui si vedeva chiaramente che godeva come un matto..sua moglie aveva la sua eta’ mentre io ne avevo quasi venti: mi palpava le chiappe e mi sussurrava: “cazzo che fighetta hai.. e senti che chiappe..mmmh… ora t’infilo un dito nel culo.. stai rilassata” e pompava senza fermarsi mai.
Avanti indietro cosi’ per una ventina di minuti io raggiunsi l’orgasmo e lo innondai con il mio liquido, lui mi chiese”prendi la pillola?” e io: “si ma se mi viene dentro non ho voglia di rimanere con il laghetto nei pantaloncini e sporcare il sellino della bici.. non Puo’ venirmi sulla pancia?” lui: “si si ahhhh si aspet ahahhaha” e pompava come un matto ” io non so..ahhhh ohhh quanto resisto..ahhh con il dito nel culo godo…ahhhh” e venne dentro di me.
“non e’ stato molto corretto..” lui”scusami, ma ho perso la testa..sei una fighetta mica da ridere..ahh che meraviglia..”
Cosi’ una volta salutato, tornai su e mi cambiai. ne avevo veramente troppa dentro e proprio non me la sentivo di andare in bici.. mi bruciava pure! Mia madre non mi chiese niente, ma scommetto che qualcosa sospettava perche’ facendo il bucato le sara’ capitato spesso di vedere dei laghetti di seme maschile nelle mutande..
Cosi’, nella nuova casa, ritornai alla realta’ dopo l’orgasmo della serata dedicato a Ferdinando (cosi’ si chiama l’omone che mi ha scopata nella cantina).. non era stato intenso e un po’ ero delusa..ma capitava anche se raramente. Mi sarei rifatta il giorno dopo.

Volevo precisare solo una cosa (alcuni me l’hanno chiesto): molte di questi fatti sono realmente accaduti.. ho deciso di inizare a scrivere per raccontarvi e condividere con voi, cio’ che in passato ho provato.
ovviamente alcune cose le ho dovute modificare perche’ altrimenti sarei stata facilmente identiificabile. la cosa che assolutamente e’ veritiera, e’ il mio bisogno di masturbarmi e le tecniche che ho usato per far si che veramente riuscissi a passare mezz’ora di assoluta magia. (fumetti e film porno) alla prossima!

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