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Racconti Erotici Etero

La mia compagna di classe

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Non la scorderò mai quella gita di tre giorni a Bologna! Dopo una lunga giornata di cammino e una serata passata ad alzare un po il gomito, ci trovammo invece che tre in 6 in camera da letto. Per di più una stanza molto piccola, si faceva fatica a girare in tre figuriamoci in sei! Eravamo tutti un po brilli, quindi cercammo di dormire e al cosa non risultò molto facile’.dormivo accanto ad un mio compagno, che gia da un pezzo ronfava ed emanava un odore di alcool assurdo. Io non riuscivo a chiudere occhio, non per quella orrenda presenza affianco a me, ma perché dall’altra avevo una mia compagna. Katia, questo era il suo nome, mi aveva raccontato che di notte era solita dormire nuda, all’inizio non &egrave che mi interessasse molto, ma adesso, non so perché, mi eccitava molto.

Katia era una bellissima ragazza, un corpo longilineo, un bel seno sodo e abbondante, un bel fondoschiena a mandolino, lunghi capelli castani e due occhioni verdi fantastici. Per quanto bella fosse non ci avevo mai fatto caso, invece, ora che ero in quella situazione non so perché ma mi eccitava un casino.

Era girata su di un fianco, sentivo il suo respiro sul mio collo, il suo profumo mi inebriava la testa ed ora si era avvicinata a me come per cercare riparo dal freddo mentre dormiva.

Mi voltai e cominciai a guardarla, il mio membro gia da parecchio era in posizione eretta stava per scoppiare, avevo gli ormoni a mille, avrei voluto toccarla, ma avevo paura che a lei non avrebbe fatto piacere o peggio ancora che qualcuno se ne sarebbe accorto.

All’improvviso lei aprì gli occhi e io ci rimasi di stucco non sapevo che dire. Spiccicai due parole sottovoce per non svegliare gli altri

‘ma come Katia non dormi!? io credevo di si!’

‘no, non dormo, piuttosto tu perché sei ancora sveglio?’

‘be non riesco a dormire, e poi’.’ Mi fermai per qualche istante

‘e poi cosa?’

‘be sai sapere che sotto il tuo pigiama non c’&egrave nulla mi eccita molto e non riesco a dormire! E tu perché non dormi??’

‘sai Carlo, non riesco a dormire’.perché’ti ho vicino’

La situazione cominciava a farsi calda, capivo che tutti e due eravamo imbarazzatissimi, ed io non sapevo se agire o star fermo. Mi avvicina col mio viso al suo quasi a sfiorarle le labbra. In quel momento il mio membro cominciò a pulsare, e i miei ormoni mi dicevano che dovevo far qualcosa. La baciai, fu un lungo bacio! Mi accostai a lei con tutto il corpo e le appogiai il membro rigonfio sulla coscia. Lei si girò dandomi le spalle, ed io cominciai a toccarla ovunque. Il suo seno era molto tondo e sodissimo, i suoi capezzoli erano gia durissimi, i suoi capelli profumavano.

Mentre le paspavo il seno, lei mi interruppe e con la sua mano mi accompagno giu, ta le sue gambe, dentro il pantalone del pigiama che era gia intriso dei suoi umori, era eccitatissima. Aveva la figa completamente rasata. Il clitoride era rigonfio, mi leccai il dito e cominciai a farle un ditalino dal favola, aumentavo e diminuivo la velocità, sentivo il suo bacino che si contraeva. Mentre le massaggiavo la figa, lei prese in mano il mio cazzo e cominciò a stantuffarlo con le mani, lo voleva, sentivo che lo voleva dentro di se ed era quello che volevo anch’io sentire il mio grosso pene dentro la sua bollente vagina mi eccitava un casino.

Mi accorsi che ci stavamo agitando troppo, qualcuno avrebbe potuto svegliarsi, la avvertii e andammo avanti più lentamente’.

Le calai i pantaloni del pigiama, la presi dal dietro e delicatamente glielo misi dentro, e cominciai a stantuffarla, eravamo sul punto dell’orgasmo entrambi, il suo bacino si contraeva, e il mio cazzo pulsava, le venni dentro e lei venì subito dopo di me. Avevamo goduto entrambi ed avevamo sudato molto!, ci ricomponemmo e andammo in bagno a rinfrescarci.

Ero molto stanco, ora avrei voluto solamente dormire fino all’indomani. Evidentemente lei non era del mio steso parere, mentre mi lavavo, chiuse la porta delicatamente, si chinò verso di me e mi calò mutande e pantaloni, il mio pene ormai era sceso a riposo, ma in un attimo fu nuovamente in tiro. Mi stava facendo una pompa madornale, non avrei mai pensato che Katia fosse così brava, stavo quasi per venire quando lei interruppe la pompa e sali baciandomi tutto fino ad arrivare all mia bocca.

Mi disse:

‘Ora Carlo, ti prego mettimelo nel culo!’

Mi irrigidii un attimo, non tanto per la domanda, ma piuttosto per la persona che mi aveva fatto quella domanda! non pensavo che Katia fosse così porca!

Non seppi resistere, se abbassai i pantaloni, e la feci a mettere a pecorino con le mei appoggiate il mio bid&egrave, le infilai senz’alcuna fatica il mio membro all’interno e cominciai con un sonoro ‘avanti ed indietro’.

Mi sentivo un po usato, allora prima di venirle nel culo, levai il mio pene e glielo porsi in bocca, lei lo spompinò ancora per benino e nel momento in cui venni ingoio tutto.

Prima di tornare a dormire ci promettemmo di non dirlo a nessuno e che ci saremmo rincontrati al di fuori della scuola.

Ora sono passati quasi due anni, e di quella ragazza ricordo gli odori dei suoi umori, e mi ricordo di quella soprattutto quella notte, il momento e il posto meno adatti per una scopata, ma che &egrave stata la scopata più eccitate che fino ad ora io abbia mai avuto ed al solo pensiero i mei pantaloni mi si rigonfiano.

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