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Racconti Erotici Etero

La mia ex collega

By 19 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Finalmente era arrivato il tanto sospirato venerdì ed io attendevo in hotel l’arrivo di Giulia, una mia ex collega molto carina, incontrata per caso per le via di Milano, in un pomeriggio d’autunno.
Chiese al portiere il mio numero di stanza, e salì velocemente le scale, con quel suo abito intero che tanto sembrava una tuta da meccanico, con le scarpe con i tacchi alti.
Bussò, entrò e trovò me ad attenderla e l’eccitazione era alle stelle.
La feci spogliare lentamente e subito risaltò quel corpo da ragazzina, coperto da una biancheria intima molto semplice di colore bianco.
Le promisi che la l’avrei rasata, come non aveva mai osato fare, e fu subito accontenta.
La mia preoccupazione era quello che le avrebbe detto il marito quando si fosse accorto della mia preparazione pre chirurgica, ma la risposta fu subito pronta, disse che l’avrebbe rasata l’assistente del suo ginecologo, per un esame approfondito.
Nel minuscolo bagno se ne stava appoggiata con i piedi sul bordo del bidet, ed io inginocchiato davanti non lesinavo con la schiuma, per poi passare molto dolcemente un rasoio monouso acquistato lo stesso pomeriggio per l’occasione.
Lei gemeva ad ogni passaggio e si sentiva il profumo della sua eccitazione, fino a quando non ebbi finito, radendole anche dietro, rimase immobile.
Non fu facile farle vedere allo specchio il risultato, dovetti sollevarla di peso, la sua schiena contro il mio petto, con le mia mani che la prendevano all’interno delle cosce, mentre sollevavo le spalancai le gambe e pot&egrave vedere quella meraviglia che era il suo pube completamente glabro.
Con una crema le spalmai le labbra ed il monte di venere, finendo a stuzzicarle l’ano, insidiandolo con il mio dito indice, la mossa le fece emettere un grido soffocato di dolore. Evidentemente non era abituata a farlo.
Passammo sul letto e fu una serata di vera passione.
Rimasi con la mia bocca attaccato alla sua figa per un’ora interminabile, in cui venne ben 3 volte.
Quei suoi 48 chili di muscoli si agitavano ad ogni mia carezza e godemmo come due ragazzini al primo incontro.
Ci lasciammo con la promessa di ritrovarci presto

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