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Racconti Erotici Etero

La mia fantasia con A.A.

By 9 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve a tutti, mi presento, sono Aramil Holimion, ho 27 anni, sono alto 1,82 con un fisico sia muscoloso che anche un po’ in carne ed abito nel centr’Italia.

Questo è il mio primo racconto erotico anche se non sono un novello in fatto di editoria ^^

 

Tutti noi abbiamo sempre immaginato come sarebbe dovuta/o essere la/il nostra partner ideale, no?

Bene, io ho avuto la fortuna di conoscerla 2 anni fa… anche se purtroppo non se n’è mai fatto nulla :-(

Lei è A.A., una ragazza di 21 anni, alta 1,68, taglia 44, castana con le forme giuste (e generose) nei posti giusti, due occhi castani tanto dolci da far invidia a Bambi ed al gatto con gli stivali (quello di Shrek per intenderci), due labbra carnose e naturali e dei capelli semplicemente favolosi (anche se lei ci trova tutti i difetti del Mondo XD) ad altezza spalle che tortura continuamente con le mani e poi si lamenta che non stanno come li aveva sistemati quando se li era pettinati :-D

Comunque il racconto che sto per esporvi è come ho sempre immaginato sarebbe andata la nostra prima volta insieme… buona lettura :-P

 

 

SHOPPING

 

 

Oggi finalmente la rivedo ^^

Mi alzo, faccio la doccia, mi profumo col mio Bleu de Chanel, mi metto una camicia ed un paio di jeans della Datch (entrambi comprati con la sua supervisione), mi metto le scarpe, l’orologio, il braccialetto, i due anelli (tra cui quello a forma di testa di leone che lei non ha ancora mai visto) e le mie due solite collanine.

Vado a lavare la mia decapottabile modificata, faccio il pieno di benzina e GPL, ritiro il mazzo di rose multicolor che avevo ordinato dal mio fiorista di fiducia (nonché mio ex allenatore di calcio ai tempi dei pulcini) e parto per andarla a prendere nel bar vicino a casa sua.

Arrivo, come mio solito, coi canonici 5 minuti d’anticipo, parcheggio la macchina in una zona sicura, spruzzata di profumo per la bocca, gommina allo xilitolo e mi metto in attesa fuori del bar lasciando i fiori nascosti dietro la schiena.

Eccola arrivare finalmente, una visione mozzafiato!

Capelli lisci (sa che li preferisco così), una maglietta scollata rosa shocking tutta sbrilluccicosa, una minigonna nera, autoreggenti rosa, stivali appena sopra il ginocchio neri con tacco 12, unghiette con french rosa ed argento, labbra rosa e ombretto che sfuma dal rosa al nero… roba da far sembrare il Viagra del Bromuro!

C’abbracciamo e salutiamo adeguatamente quindi le porgo il mazzo di rose e lei si scioglie, contentissima.

Prendo una delle rose rosa, gliela metto sopra l’orecchio destro ed ammiro nuovamente tutto questo splendore.

 

A.A.: “Allora, dove mi porti di bello oggi?”

A.H.: “A fare shopping di vestiti, tu scegli i miei ed io i tuoi, e, anche se so che quest’altra parte non ti piacerà molto ma ti toccherà sopportarla… di trucchi!”

A.A.: “Shopping di trucchi?!?!?!?!?!?! Ti adoro!!!!!! Che stiamo aspettando, andiamo su!”

 

La porto in una nota cittadella dello shopping dove ci sono negozi monomarca, prima facciamo shopping per me e poi per lei.

Andiamo nel negozio di una nota marca per uomini, mi fa provare diverse camicie, cravatte e completi… alla fine opta per un completo nero vernice, una cravatta carbon look ed una camicia blu elettrico, quindi c’abbina un classico paio di scarpe nere in finta pelle ed andiamo a provare un po’ di intimo :-)

Mi fa provare un sacco di boxer e per ognuno mi controlla approfonditamente come mi sta sia davanti che dietro… non lesinando con le palpatine nel retrotreno XD

Finiti gli acquisti per me… è ora di passare ai suoi! :-P

Visto che per me ha scelto un look blu e nero… per lei farò altrettanto.

Entriamo in un noto negozio di intimo, le faccio provare un bellissimo babydoll semitrasparente (non che avessi intenzione di prenderglielo per l’abito che avevo in mente… ma sicuro non voglio perdermi l’occasione di vederla vestita così :-P) blu con rifiniture nere, la faccio girare su se stessa, quindi le dico:

 

A.H: “Wow… questo babydoll fa proprio risaltare il tuo prosperoso seno!!!!!! E guarda come delinea le tue curve!”

A.A.: “Grazie! Trovi davvero?”

A.H.: “Stai d’incanto… però non mi convince per l’idea di vestito che avevo in mente di prenderti… proviamo qualcos’altro.”

A.A.: “Cos’avevi in mente?”

A.H.: “Ah-ah-ah, lo sai… come al solito ho già un’idea ben definita in testa… e come al solito non t’anticiperò nulla!” ;-P

A.A.: “Che stronzo che sei!” -.-

A.H.: “Fidati di me.” ^^

 

Le prendo un po’ di slip, reggiseni e perizomi di varie tonalità di blu e nero quindi glieli faccio provare tutti in tutte le combinazioni possibili, gustandomi lo spettacolo ed apprezzandolo molto.

Soprattutto quando indossa un perizoma nero con disegnati dei fulmini blu abbinato ad un reggiseno push up con lo stesso disegno… dovreste vederla, non è descrivibile *.*

 

A.A.: “Allora, hai scelto?”

A.H.: “Sì, anche se a dire la verità avevo già scelto da un pezzo… però quando si ha la possibilità di giocare con una modella bella e sensuale come te bisogna sfruttarla!” ;-P

A.A.: “Sempre troppo gentile tu! Allora, che intimo mi prendi?”

A.H.: “Nessuno… per l’abito che ho in mente di prenderti stai indubbiamente meglio senza biancheria intima.” ^^

A.A.: “Scemo… potevamo andare subito a prendere il vestito allora, no?”

A.H.: “E perdermi questo spettacolo? Manco per tutto l’oro del Mondo!” ^^

A.A.: “Allora… in che negozietto mi porti ora?”

A.H.: “Venendo in qua ho visto un vestito molto interessante in una vetrina… magari hanno quello perfetto!”

A.A.: “Che aspettiamo allora? Andiamo!”

 

Entriamo in un negozio con in vetrina diversi vestiti, tra cui quello che avevo in mente… anche se di colore sbagliato (rosso).

Scelgo 3 vestiti belli da farle provare e, mentre è nel camerino chiedo alla commessa se ha modelli di quel vestito di altri colori di taglia 44, alché me ne porta 5, rosa, giallo canarino, nero, blu notte e blu elettrico (perfetto!!!!!!).

Torno in tutta fretta dal camerino e, quando esce con l’ultimo vestito le allungo i 5 nuovi da provare.

Il vestito è una via di mezzo tra quello di Jessica Rabbit e quello di Alice di Resident Evil, scollato sul davanti per rendere onore al suo prosperoso seno, la parte sinistra arriva a metà coscia, mentre qualle sinistra arriva appena sotto il ginocchio terminando a punta.

A parte quello giallo (in cui sembra un cosplay di Titti il canarino), con gli altri stava veramente da Dio… è stato difficilissimo scegliere!

Quel vestito le denota perfettamente le curve e le rende veramente onore per come merita.

Alla fine scelgo quello blu elettrico… più perchè è il colore che avevo già in mente prima che per altro.

 

A.A.: “Allora, come mi sta?!”

A.H.: “Bhé… diciamo che se fosse possibile mettere incinta col pensiero in questo momento avresti un bel po’ di gemelli in grembo!” XD

A.A.: “Quale mi prendi?”

A.H.: “Direi proprio questo blu elettrico… anche se è stata una scelta difficile!”

A.A.: “Lo sapevo… è il tuo colore preferito!”

A.H.: “Eh già! Ma ora andiamo… mancano scarpette, accessori e trucchi.”

 

Nello stesso negozio vendono anche le scarpe… così posso provare direttamente l’abbinamento col vestito.

Dopo un’attenta selezione, prendo un paio di stivali, un paio di scarpe ed un paio di sandali, tutti tacco 12 (tanto lei adora i tacchi) e neri.

Insisto per essere io a metterle e toglierle stivali, scarpette e sandali e lei accetta.

Le levo quindi prima molto lentamente i suoi stivali, le annuso i piedini e li bacio delicatamente prima di metterle i nuovi stivali (e ripeto la stessa cosa per scarpette e sandali).

Le faccio fare una breve sfilata, la faccio girare su se stessa e mi dice che si trova comoda con tutt’e tre le calzature.

 

A.H.: ”Ok, allora se ti trovi bene con tutt’e tre le calzature ti prendo i sandali… così i tuoi bei piedini sono sempre in vista!”

A.A.: “Chissà perché ma m’aspettavo pure questa scelta!” XD

A.H.: “Imprevedibile, vero? Sai bene quanto io adori i tuoi piedini!”

A.A.: “Già… potresti passare un giorno intero a giocare solo con loro!”

A.H.: “Dai che andiamo a prendere gli accessori in un negozio che adori molto?”

A.A.: “Dove-dove-dove-dove-dove-dove?!?!?!?!?!?!”

A.H.: “Ahahahahahah! Vedrai!”

 

La porto, come immaginerete bene, da Tiffany e, vedendo che stiamo entrando lì lei mi salta addosso dalla contentezza.

Le faccio provare un po’ di collanine e braccialetti quindi scelgo una collana in argento con un diamante a goccia in punta ed un braccialetto a forma vagamente draconica (sempre in argento).

 

A.H.: “Ed ora… buttiamoci sui trucchi, a te la scelta!”

 

Giriamo tutti i negozi di trucchi della cittadella e prende un po’ di tutto.

 

A.A.: “Bene, ed ora cosa prevede il programma della giornata?”

A.H.: “Ora andiamo in albergo, dove ci prepariamo per la serata!”

 


PREPARATIVI

 

 

Arrivati in albergo poggiamo le varie sporte, quindi accendo il computer e le dico:

 

A.H.: “Bene, visto che ora dobbiamo spogliarci per metterci i vestiti nuovi… tanto vale che mi fai uno spogliarello!” ^^

A.A.: “Bhé, direi che te lo sei proprio meritato!”

 

Accendo la videocamera, faccio partire “You can leave your hat on” di Joe Cocker e mi siedo sul letto.

Lei inizia a muoversi sensualmente, mi allunga la gamba destra e le levo lo stivale e la calza dandole un leccotto al piedino, mi allunga la gamba sinistra e le levo lo stivale e la calza dandole un morsetto all’alluce, si toglie piano piano la maglietta, quindi si abbassa la minigonna e la lancia via col piede sinistro.

Inizia a muoversi come una danzatrice del ventre, girando su se stessa, quindi mi si avvicina, si struscia un poì addosso a me, mi affonda il viso fra le sue tette, quindi s’allontana si slaccia il reggiseno e me lo lancia ad altezza pacco, mi manda un bacino, quindi si gira, si piega a novanta e si abbassa il perizoma alle caviglie, se lo leva dalla gamba sinistra, quindi si gira e col piedino destro me lo lancia in faccia, io lo prendo, l’annuso e lo lecco avidamente.

Quindi si passa un dito sulla sua bella fighetta glabra e me lo fa ciucciare.

 

A.A.: “Ora però tocca a te tesoruccio!”

A.H.: “Vuoi vedere un mio spogliarello? Ma sai che sono un pessimo ballerino…”

A.A.: “Ah! Hai detto tu che tanto dobbiamo spogliarci… poi io l’ho fatto per te ed ora tu lo fai per me!”

A.H.: “Mi pare giusto… tieni la telecamera.”

 

Faccio partire “Pour some sugar on me” dei Def Leppard ed inizio a muovermi cercando d’imitare le movenze da spogliarellista, mi tolgo la cintura dei jeans e la muovo prima come lazo, poi come frusta per frustare l’aria.

M’inizio a sbottonare lentamente la camicia, mi giro di spalle, l’abbasso sempre molto lentamente, quindi mi giro e la getto via di scatto.

Mi levo le scarpe, quindi mi sbottono i jeans ed abbasso la cerniera, inizio a girare su me stesso ed abbassarmi i pantaloni sculettando un po’, quindi li getto via, mi levo i calzini e m’avvicino a lei che mi tasta il pacco da sopra le mutande.

 

A.H.: “Vuoi togliermele tu le mutande… coi denti però?”

 

Lei non se lo fa ripetere due volte, mi da un morsetto al pacco e quindi m’addenta le mutande e me le strappa via.

Le do un bacio appassionato.

 

A.H.: “Ok, ora vestiamoci se no facciamo tardi al ristorante!”

 

Ci vestiamo coi vestiti appena comprati e c’avviamo al ristorante.

 

 

CENA

 

 

Arriviamo al ristorante, un noto locale consigliato anche dalla guida Michelin, avevo già preso accordi col proprietario per organizzarle una bella sorpresa, ordiniamo ed aspettiamo gli antipasti, li mangiamo ed appena finiti ecco arrivare dietro di lei la mia sorpresa: il suo cantante preferito che canta una delle sue canzoni preferite porgendole il fiore citato nel titolo, le regala un cd autografato, facciamo le foto di rito e quindi lei si diletta a fargli alcune domande.

Continuiamo quindi la nostra cena col cantante che ci crea il sottofondo musicale.

Durante tutto il tempo ci scambiamo sguardi languidi e ci facciamo il piedino da sotto il tavolo.

Pago il conto, ringraziamo e salutiamo il cantante e quindi ritorniamo in albergo.

 

 

IN ALBERGO

 

Avevo precedentemente preso accordi col direttore dell’albergo perché la nostra suite fosse riempita di candele profumate accese, appena entriamo quindi l’atmosfera è già creata, la prendo in braccio e lei mi s’avvinghia addosso, mentre ci baciamo appassionatamente la porto sul letto e gliela sbatto sul materasso a mo’ di spine buster, quindi la riempio di baci a stampo, partendo dalla fronte, passando sugli occhi, sul suo splendido naso, sulle sue orecchie, sul suo mento, sul suo collo, sulle sue spalle, sulle sue braccia, sulle manine, sulle dita, sulle unghiette, sul petto, sulla pancia, sulle cosce, sugli stinchi sui piedini attraverso i sandali, quindi le tolgo lentamente i sandali ed inizio a leccare appassionatamente i piedini.

Inizio dal destro, le lecco per bene tutta la pianta, tutto il dorso, tutti gli spazi tra le dita, le ciuccio dito per dito, coppia per coppia, trio per trio, quaterna per quaterna ed infine le prendo tutto il piedino in bocca e lo succhio e lecco avidamente, quindi faccio lo stesso lavoro col piedino sinistro.

Li unisco e ci gioco un po’ assieme, me li passo sul pacco, me li struscio un po’ addoso, li annuso per benino inebriandomi del loro profumo, quindi inizio a leccarle piano piano le gambe, lecco gli stinchi ed i polpacci, le ginocchia, le cosce (dove non lesino di piccole morsetti), m’infilo con la testa sotto al vestito, lecco l’interno cosce, giro tutto attorno alla sua calda fighetta leccando e baciando, ma senza arrivare mai a lei, quindi inizio a sollevarle il vestito e continuo a baciarla e leccarla ovunque, mano a mano che scopro pezzi di pelle, prima il pancino piatto, l’ombelico, poi il florido seno (girando attorno ai capezzoli ma senza mai toccarli, quindi passo alle mani, alle braccia, alle ascelle, alla schiena, al suo delizioso sederino, al collo, le mordicchio le labbra, ci scambiamo un lungo ed appassionato bacio… quindi mi fiondo sulle sui suoi capezzoli a ciucciare, leccare e mordicchiare manco fossi un neonato che non mangia da ore!

Lei mugola di piacere… è giunto il momento.

Scendo dritto alla sua micina e le do un profondo leccone dal basso all’altro, gioco un po’ con le grandi labbra mordicchiando lievemente e girandoci attorno con la lingua, quindi m’attacco al suo clitoride, lo lecco con movimenti circolari e lo succhio avidamente, quindi (continuando il lavoro sul clitoride) le inizio a massaggiare le grandi labbra con la mano destra, poi le piccole labbra, quindi infilo un dito e faccio avanti ed indietro, poi due, poi tre, poi quattro ed infine tutta la mano.

La masturbo per bene sino a farla godere, quindi metto la mano nella posizione per favorire lo squirting e la masturbo con tutta la forza che ho sino a farla schizzare tutta, bevendo quanto più succo possibile.

Ci baciamo lungamente scambiandoci i suoi liquidi e mordicchiandoci rispettivamente labbra e lingua.

Quindi lei si alza, mi strappa i vestiti di dosso e si fionda sul mio uccello già bello sull’attenti, gli da un bacio sulla punta della cappella, lo lecca da cima a fondo, mi lecca e mordicchia lo scroto, quindi torna su e ingoia tutto sino in gola.

Rimane così un po’ leccando e producendo saliva, quindi inizia a fare su e giù ritmicamente alternando succhiate, leccate e morsetti per alcuni minuti sinché non le vengo in bocca.

Ci baciamo scambiandoci il mio sperma e giochicchiando con le esso e le nostro lingue.

Quindi mi sbatte sul letto, mi sale su a cavalcioni, si punta il mio uccello sulla sua figa… e s’impala lentamente arrivando sino in fondo.

Quando la sua micina s’è adattata all’intruso, inizia a fare su e giù sempre più velocemente, sino a raggiungere il ritmo desiderato.

Ci baciamo lungamente, poi si raddrizza e mette i suoi piedini sul mio petto (sempre continuando il movimento), alchè io ne approfitto per leccarglieli e baciarglieli nuovamente, anche se solo in cima.

Appena riallarga le gambe, la sollevo di peso (senza staccarmi da lei), la prendo per il suo fantastico sedere e me la sbatto così da in piedi per diversi minuti sinché le gambe mi reggono.

Quindi la metto a pecora sul bordo del letto ed inizio a leccarle approfonditamente il suo orifizio anale.

Le infilo prima un dito, poi due poi tre.

Quindi le infilo delicatamente la cappella nel suo buchino del piacere, e spingo piano piano per evitare di farle del male.

Quando sono tutto dentro mi fermo e la faccio rilassare un attimo, quindi inizio a muovermi piano piano sino a quando lei mi da il via libera, alché prendo a dare un buon ritmo e nel contempo la masturbo sinché non gode ancora.

E visto che lei ha un seno non indifferente… è giunto il momento della spagnola (che lei accompagna molto coi denti, forse per “vendicarsi” dell’inculata ^^).

Quindi mi fa.

 

A.A.: “Ah-ah bello mio! Hai voluto incularmi? Ora tocca a te!” :-D

A.H.: “Che vuoi dire scusa?” O_o

A.A.: “Lo vedrai subito!”

 

Cerca nella sua borsetta e tira fuori delle manette col pelo rosa e mi ammanetta al letto, quindi tira fuori uno strap-on, lo indossa, prende del lubrificante, mi unge per bene e mi restituisce l’inculata non senza mio ostruzionismo.

Dopo che s’è divertita a sufficienza alla mie spalle… mi toglie le manette, quindi la prendo, la rovescio sul letto e la penetro nella micetta con tutta la forza che ho sino a farla urlare e sinché non le vengo dentro.

 

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