Skip to main content
Racconti Erotici Etero

La mia prima baby sitter a 20 anni!

By 20 Maggio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

La mia prima baby sitter a 20 anni!

Non ci posso credere, io e la mia famiglia avevamo gia preso i biglietti per partire, era tutto pronto, la sera prima della partenza esco per salutare i miei amici e far passare piu in fretta la notte che precedeva la partenza, andiamo in un locale dove si balla si beve buona musica belle ragazze tuto perfetto, si fanno le 4 del mattino e io decido di andare a casa per dormire almeno un paio d’ore.
DRIN DRIN DRIN suona la sveglia, mi sto per alzare e le mie gambe cedono cado quasi senza forze sul lett, ho la gola in fiamme, la pele mi scotta e la testa mi girava come dopo una sbronza, in poche parole mi ero beccato l’influenza proprio il gorno della partenza.
Ero disperato dove andavo conciato in quel modo, dovetti rinunciare al viaggio il mio biglietto fu rivenduto da mio padre all’aereoporto e i miei genitori partirono obbligati da me che mi sarei sentito in colpa se fossero rimasti a casa per colpa mia.
Riamasi solo per un giorno e mezzo stavo davvero male, non mi muovevo dal letto, passavo ore e ore davanti alla tele, non mangiavo nemmeno.
Una mattina squillò il telefono, era mia madre che si sincerava delle mie condizioni, e fu alora che mi disse che tramite la zia aveva trovato una persona che mi avrebbe aiutato per quei 13 giorni, io incazzato nero urlai al telefono perché non volevo nessuno tra le palle, ma sapete come sono le mamme,dovetti arrendermi ed attendere la probabile signora zitella e racchia che mi doveva aiutare nella mia degenza.
Erano le 6 del pomeriggio ero riuscito a conquistare il divano per vedere un po’ di sport che ecco suonare il citofono apro senza chiedere nulla apro anche la porta di casa e mi ributto sul divano, dopo poco sento chiudere la porta e una voce fresca e giovane chiede ‘ con permesso’io rimango gelato, immobile, sento avvicinarsi la voce che dice ‘c’è nessuno?’, mi volto lentamente e scopro pian piano una ragazza molto molto carina, piccolina mora, diciamo un confettino rosa tutto da gustare, un viso da adolescente, un fisico quasi da lolita, occhi verdi e lucenti.
Immaginate voi il mio aspetto, febbre, raffreddore, tuta maglietta bianca, e ciabatte, capelli spettinati e barba lunga, un pezzente al mio confronte era un signore, mi presento con un tale vergogna che non mi escono le parole..’p..p..piacere ”.’e lei ‘Ciao sono Chiara!’ e ridendo mi fa ‘La tua nuova Baby Sitter”io mi vergognai ma ormai la figuraccia era fatta ora dovevo riguadagnare i 10000 punti persi in 10 minuti, avevo 13 giorni era la mia sfida.
Lei esplora la casa e mi consiglia di aprire un po’ le finestre per far cambiare aria, e mi consigliò un bel bagno caldo mentre lei sistemava e preparava la cena.
Cosi feci andai in bagno e mi imersi nella vasca, dopo un po’ bussò lei e senza tanta timidezza entrò nel bagno, io misi le mani davanti per coprire il pacco, ma lei sicura si mise a sedere sul water e ci mettemmo a parlare di noi, immaginate il mio imbarazzo.
Lei indossava un paio di jeans aderenti a vita bassa e un paio di stivali da urlo.un maioncino nero molto seducente.Dopo un po’ che parlavamo gli chiesi di stendermi l’accappatoio, nel fare ciò gli scivolò dalle mani il suo cellulare che teneva sempre con se per scrivere sms alla sua amica, gli cade proprio nella vasca,ammezzo alle mie gambe, io la guardo impietrito, lei come una scheggia infilò le mani nell’acqua per recuperarlo, tasto 3 volte il mio cazzo che senza preavviso riemerse dall’acqua in piena erezione, lei nemmeno se ne accorse, il telefonino era piu importante, quando lo trovò si sincerò delle condizioni, che fortunatamente la custodia protettiva aveva mantenute buone. Mi diede l’accappatoio e usci come se nulla fosse.io con il cazzo in tiro ridevo e cercavo di nn pensare a qulla scena.
Passano due ore e anche la cena, che consumammo sul divano davanti alla tele, io stavo in accappatoio e lei si era cambiata mettendosi un pigiama spesso e morbido che non lasciava nulla da vedere, capii allora che Chiara si fermava da me a dormire, cosa che mi venne confermata dal fatto che lei non era della città ma ci studiava solo e quello era un lavoro che gli serviva per fare un po’ di soldi e trovare un appartamento.
In tv non c’èra nulla allora misi un DVD, un triller veramente cazzuto,nelle scene più intense Chiara sobbalzava e si appiccicava sempre di più a me e io ero arrapatissiomo, era profumata e cosi tenera, la strinsi a me aveva il cuore a mille, si mordeva le mani, era frenetica, quando ad un tratto un suono del film la fece spaventare e di colpo si getto tra le mie gambe per non vedere la scena, ero in paradiso sentivo la sua fronte sul mio cazzo, a quel punto a preso il telecomando e spense lo schermo, rimanemmo al buio, lei si rialzo e mi abbracciò, mi disse che si era impaurita e che non poteva dormire sola, io non me lo feci ripetere due volte gli dissi ‘ dormiamo insieme nel letto dei miei se ti fidi di me’ e li mi spiazzo ‘sei tu che non ti devi fidare di me’ cambiò voce sguardo,modi ,mi prese per l’accappatoio e mi baciò la sua lingua mi esplorava il viso il collo sul petto, mi spogliò, siu mise sopra di me, a cavalcioni, una mano si appoggiava sullo schienale e laltra aveva gia afferrato il mio uccello, e lo tirava, pensavo me lo volesse staccare, sentivo le sue dita stringere forte mentre abbassava la pelle fino a farmi male, poi con un gesto rapido fece scivolare il pigiama fino alle caviglie e si strusciò con gli slip umidi su di me, sul mio cazzo, la sua fica batteva o ero io che scoppiavo, sentivo il solco del suo culo che si bagnava, era caldo e liscio, con deu dita spostai di lato il tessuto delle mutande, e presi a spingere sul suo ingesso fradicio di umori, era completamente depilata, non trovai nessuna fatica ad entrare, venni come risucchiato dalla sua fica, le iberai le caviglie dal pigiama e lei appoggio i piedi sul divano all’altezza dei miei fianchi, e cominciò a sbattersi con il mio cazzo piantato dentro,sempre piu forte e sempre piu a fondo, le mie mani le tenevano il culo da sotto,e lei mi cingeva il collo con le sue,con la testa tutta indietro e il culo rigido e duro stava per godere, e mi implorava di ‘finirla’ ma io ero ancora a metà dell’opera la fermai con molta fatica, la feci girare mi alzai ora eravamo alla pecorina lei si strappò le mutante afferrò il mio cazzo, mise due dita nel suo culo e mi indico cosi la strada che voleva farmi prendere, appoggia la capella al suo culo spinsi piano, ma fu lei che con un colpo sicuro all’indietro lo fece entrare.
Strillo rimase a bocca aperta mentre io iniziavo a pompare,era stretto ma bel lubrificato dai sui umori, sentivo le sue pareti contrarsi ed accogliere l’ospite tanto gradito,iniziò a tormentarsi il clitoride, con una velocità mai vista io da dietro mi ero avvinghiato a lei, la mia pancia sulla sua schiena, avevo preso il ritmo giusto, la mia pelle scottava e questo la eccitava ancora di piu mi sentiva suo, e lo ero, non mi accorsi dell’orgasmo fino a che senti uscire il mio sperma, ero cosi concentrato che non distinguevo piu le sue contrazioni dalle mie, la mia sborra nel suo culo la fece venire in un modo che sinceramente non mi era mai capitato di vedere, schizzò dalla fica getti di liquido incolore ma vischioso, sentivo formicolare il cazzo tanto avevo spinto forte,eravamo zuppi di sudore, devo dire che eravamo belli cosi afaticati dalla dura cavalcata bollenti sia dentro che fuori,lei aveva gli occhi chiusi ed ero ancora dentro di lei mi stava come massaggiando con le pareti del culo, era bellissimo sentirla,stava sorridendo quasi sognante, era appagata.
Quella notte dopo una lunga doccia dormimmo nudi nel letto grande dei miei, il mio calore ci scaldava, lei tutta la notte giocò con il mio cazzo lo teneva piano tra le dita come se non lo volesse perdere, chiaramente passai metà notte in tiro non aveva intenzione di farmi godere ne di lasciarmi, si stacco solo quando si addormentò, e lo feci pure io, abbracciandola.
Al mattino mi sveglia sentivo qualcosa di umido tra le gambe e come una ventosa sul cazzo, era lei mi spompinava di gusto mi sorrise con il cazzo tra le mani e mi disse ‘ scusami tesoro ma avevo voglia di fare colazione’ e io da bravo ragazzo gli diedi il mio latte.

Gli altri 11 giorni nei prossimi capitoli.
La mia prima baby sitter a 20 anni!

Capitolo 2′

Dopo il bel risveglio mi feci una doccia mentre lei si coccolava con il mio cuscino nuda con qualche raggio di solo sul sedere che risplendeva all’insù come un trofeo d’oro, al mio ritorno lei dormiva il cuscino era finito sotto la pancia e quindi il culo era rialzato all’aria, mi svilai l’accappatoio, non ero ancora in completa erezione, mi stesi su di lei, il mio petto sulle sue scapole, la mia pancia sulla sua schiena il cazzo si era infilato nel solco tra le cosce socchiuse, nonostante la lunga cavalcata della notte prima lei era ancora tutta profumata i capelli morbidi, feci forza sulle braccia per non pesarle troppo e lei sposto il suo visino sul mio braccio destro annuso il mio profumo e strinse le mia mani, mentre faceva questo si sporgeva e spingeva il culo sul mio ventre e il mio cazzo cominciò a sfregare la sua fica dolcemente, che inizio a bagnarsi.
Alternavo spinte di bacino ad delle piccole pause dove mi piegavo all’indietro tipo gatto e baciavo le sue natiche, il cazzo strusciava sulle sue gambe all’altezza del delle ginocchia, poi risalivo strusciandolo per tutta la gamba, per poi infilarlo tra le coscie senza mai entrare, lei stava tremando aveva i brividi perché le baciavo il collo la schiena la mordevo dolcemente, la leccavo, poi sentii la mia cappella ormai gonfia strusciare all’ingresso della sua fica tra le labbra umide,la feci entrare solo la punta era dentro, uscivo un po’ e rientravo sentivo le sue labbra calde sembarava davvero una bocca, lei ansimò aveva morso le lenzuola strinse le mie mani prese a muoversi con piccoli movimenti avanti e dietro e circolari senza mai far entrare piu della cappella, dopo poco venne con ansimi e torsioni della schiena e nel momento clù del suo orgasmo, piegò le sue gambe verso il mio culo e si spinse all’indietro con il bacino, e mi fece entrare tutto fino alle palle, l’orgasmo raddoppiò, la sentivo stringere con tutto quello che poteva le mani sulle mie, i tallono sul mio culo e le sue pareti sul mio cazzo.
Io non venni, ero troppo concentrato su di lei, ogni mio movimento era per il suo godimento, anche quando usci da lei in piena erezione, lo feci piano, le volevo far sentire come ero ecitato nel sentirla godere, era stupenda quella posizione, e non volli cambiarla, mi piegai all’indietro, volevo succhiarla, comincia dal suo culo in mezzo al solco, passai sul suo bucoper poi mordicchiare la sua fica emettevo rumori osceni la suchiavo, e più lo facevo e piu liquido avevo da succhiare, era bollente e pronta di nuovo, non persi tempo la penetrai con decisione lei ora era senza fiato a bocca aperta, aveva la vena del collo gonfia, mi attaccai con le labra al suo collo, i suoi occhi erano all’indietro sembrava svenisse, faceva piccoli respiri portò le mani lungo la mia schiena e io le mie le tenevo una sotto al suo collo e una sotto la sua pancia lei mi sentiva, si sentiva protetta, e sicura, si concentro lei su di me, irrigidi il bacino verso l’alto io spingevo abattevo il mio ventre su di lei, eravamo un bagno di sudore, caldi, io cominciai ad avere il sangue alla testa, cominciai a vedere nero, tremavo, ma spingevo, trattenemmo entrambi il respiro, sentivo che sarei esploso a momenti, lei sentiva il suo ed il mio orgasmo arrivare, il suo mi anticipò rendendo la sua fica un lago e pronta per raccogliere il mio sperma che non tardò ad arrivare, tirai su il mio corpo lei ora sentiva solo il mio cazzo che godeva in un fiume,continuai a muovermi veloce fino ache ogni goccia era in lei. Poi caddi sfinito sopra di lei non riusci a tenermi con le braccia, pensai di avergli fatto male, ma lei mi rassicurò baciandomi le mani e appoggiando le sue mani sul mio culo quasi ad aumentare la mia pressione su di lei.
Dopo qualche minuto mi girai e mi misi al suo fianco, lei si girò mi mise un braccio sulla pancia, la sua testa sul mio petto e una gamba sulla mia pancia, e con la caviglia accarezzava il mio cazzo.
Nessuno di noi due parlò, tutto era stato detto con i nostri corpi, e cosi ci addormentammo.

Spero che fin qui sia stata appassionante, cerco di trasmettere tutto il mio amore per le donne che sono di una tale bellezza che commuove l’animo.
Nei prossimi capitoli altre emozioni vi aspettano.
Complimenti a tutti gli scrittori di milù, viva le emozioni viva l’amore qualunque esso sia.

Leave a Reply