La mia prima volta con Daniela

Ero molto giovane allora quando ho avuto la mia prima esperienza con la colf di casa mia che aveva 52 anni ,portati divinamente.
E’ stato molto bello e ad oggi che ne ho 48 ancora la ricordo con dolcezza!
Lei è stata molto importante per la mia formazione sessuale.
Ne abbiamo fatte di tutti i colori insieme quell’anno!
Tutto iniziò un pomeriggio di primavera.
I miei, escono per recarsi in visita da miei parenti in un’altra città.
Fin dal mattino avevo qualche linea di febbre e non stavo bene.
Tranquillizzati dalla disponibilità di Daniela a rimanere a casa per assistermi , partono presto .
C’era sempre stata una certa simpatia e complicità reciproca tra me e Daniela ,stupenda donna dell’Est Bionda , alta , seni prosperosi,occhi chiari ,sorriso accattivante .
Aveva un fisico molto sensuale con fianchi larghi e un culo da favola.
Quel pomeriggio sembrava realmente preoccupata per me!
Verso le 18,00 iniziai a stare meglio e le chiesi di uscire per fare una passeggiata.
Imbacuccato a dovere ,siamo andati al parco di fianco a casa mia .
Non conosceva bene ancora la lingua e facevamo fatica a comunicare .
Dopo un pò mi fece capire che faceva troppo freddo per me e dovevamo rientrare. Io non svevo voglia di tornare a casa così proposi di entrare nel Bar vicino per prendere qualcosa di caldo. Accettò e ci accomodammo in una saletta del bar dove c’erano solo due signore di mezza età intente a bere il the.
Ordinammo qualcosa ,non ricordo se the o cappuccino , ma una cosa si, la ricordo : Lei chiese anche un bicchiere di Brandy .
Quasi per scherzare in un suo momento di distrazione presi il bicchiere e ne bevvi la metà (non era la prima volta che bevevo dei superalcolici).
Lei da prima sorpresa , mi guardò torva e nel suo italiano sconclusionato cercò di redarguirmi per quello che avevo fatto!
Ad un certo punto disse qualcosa di talmente strampalato che mi misi a ridere a crepapelle e lei con me !
Insomma il ghiaccio era rotto !
Poco dopo, le due signore se ne andarono e rimanemmo soli , Daniela ordinò un’altro Brandy e mi lasciò finire l’altro. Il barista non se ne rese neanche conto, quando lei ne ordinò un terzo, che ci dividemmo da buoni amici.
Ormai eravamo tutti e due un pò brilli , sopratutto io.
Ci alzammo , pagammo e tornammo a casa!
Non smettevamo più di ridere , quell’alcool a stomaco vuoto ci aveva fatto sbronzare.
Daniela, mi disse che dovevo andare a letto , così dormivo e mi passava. Io le dissi che dovevamo andarci insieme se no,non avrei obbedito!
Tutto questo mentre si rideva e scherzava.
Daniela acconsentì e quando salimmo sul letto la presi per le spalle e la feci sdraiare , poi iniziai a farle il solletico e sempre per ridere le impedivo di alzarsi .
Tutto iniziò in modo frenetico, poi sempre più lento ,più languido , fino a chè ,la baciai sulla bocca! Lei rispose al mio bacio ,allora continuai a baciarla e iniziai a palpeggiarle i seni.
Daniela cercò subito di ribellarsi, ma senza troppa convinzione , era in balia dell’alcool ,dei mesi di astinenza , della situazione così eccitante.
In un attimo riuscii a metterle una mano sotto la gonna , baipassare i collant , le coulotte e finalmente affondai la mia piccola mano tra le sue cosce!
Daniela era un lago !
Era bagnatissima.
Diede un colpo di reni per cercare di divincolarsi , ma ormai era mia !
Si abbandonò al ditalino più eccitante della sua vita , mi confessò poi.
Mi disse solo – Piano , fare piano Lorenzo – chiuse gli occhi e inizio a gemere e a godere delle mie dita nella sua figa,che danzavano e si muovevano avanti e indietro immerse nel mare del suo piacere. Il cazzo iniziò a farmi male , tanto ero eccitato.
Avevo una storia con una donna che poteva essere mia madre , anzi mia nonna !
Daniela iniziò a sborrarre inarcado ripetutamente la schiena e gemendo afferrò i mio polso e accellerò il ritmo.

Ad un tratto ,mi scostò e prese a spogliarmi forsennatamente , mi prese in bocca il cazzo e cominciò a succhiarlo.
Dopo 10 secondi le sborrai in bocca urlando il mio piacere e così fece anche lei,che nel frattempo si era tolta i collant e le mutande e si sditalinava la fica con una mano.
Mi sembrava di sognare una così bella donna “grande” tutta per me!
Non ci credevo!
Ad un certo punto allargò le gambe e mi strinse a sè .
Il mio cazzo era già in tiro un’altra volta e con quella fica calda e bagnata , non mi fù difficile penetrarla.
Cominciai a cavalcarla e lei continuava a chiamarmi per nome -Lorenzo , Lorenzo -.
I fumi dell’alcool mi facevano vivere quei momenti come ovattati da sensazioni che non avevo mai provato .
Avevo avuto altre esperienze in passato , ero diventato “grande” a 11 anni, ma tolta qualche esperienza esplorativa con una mia coetanea e una cuginetta di 16 ,fino ad allora non mi ero fatto altro che delle grandi seghe!
Cominciò a godere come un’ossessa e io che non sentivo più di tanto , visto lo sbrodolamento della sua figa , continuavo a chiederle – Lo senti , lo senti ? ‘
Poi Daniela disse – Siii ! Siii ! Piccolo mio ! ‘
E io le sborrai nella figa godendo e chiamandola per nome.
Mi addormentai quasi subito e lei mi ricompose , mi mise il pigiama e mi coprì.
Dormii tutta notte.
Al mattino presto ,Daniela venne nella mia camera per svegliarmi , come tutte le mattine dovevo andare a scuola .
Dando fondo al quel poco di italiano che conosceva mi disse – Lorenzo ,prego , non dire niente a mamma , prego. – .
La tranquillizai con un bel sorriso e un bacio eloquente.
E’ stato un anno fantastico per me quello!
Dopo qualche mese conobbe un uomo e smise di darmi le sue attenzioni.
Io da ragazzino egoista , che la ritenevo una cosa mia, ne fui contrariato , ero geloso e fui molto cattivo con lei .
Feci di tutto per renderle la vita difficile,finchè lei se ne andò , per evitare uno scandalo.
Oggi,da persona matura , mi dispiace di questo ,ma allora nella mia testa di adolescente vivevo tutto questo come un tradimento , non pensavo che era solo un gioco , bello , perverso, ma solo un gioco che prima o poi sarebbe finito e che lei aveva diritto ad avere una vita normale con un partner della sua età .
Delle altre avventure sessuali accadute quell’anno tra me e Daniela, ne scriverò più avanti.

Lorenzo Lodoli