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Racconti Erotici Etero

La mia ragazza ed io-la sveltina

By 13 Maggio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Stiamo insieme da sei mesi, e una volta ogni mese scendo per vederla,per stare con lei,  la mia ragazza tanto speciale e anche pervertita. Quello che ci spinge a stare insieme, nonostante la distanza, è il nostro amore.

Quando possiamo, anche in un posto appartato, ci tocchiamo e se si può, facciamo l’amore, o semplicemente ci tocchiamo e ci facciamo dei lavoretti . Ogni volta che sono con lei, mi eccito tantissimo, mi piace tanto e anche lei prova le stesse cose, a giudicare da quanto è bagnatissima, come una spugna , la sua bella fighetta che sditalino per bene ogni volta,mentre lei ansima tanto e si aggrappa a me facendomi sentire il suo piacere nel mio orecchio; oltre a sditalinare per bene, le piace quando gioco con il suo clitoride,gonfio, che la fa immobilizzare e, a volte, tremare dal piacere. Di lei mi piace tutto, non c’è parte che mi faccia schifo, perché lei anche se non sarà la più bella o sexy del mondo, per me lo è. Le sue tette sono calde, morbide , e toccarle, palparle, succhiarle, mi fanno provare un desiderio , una perversione verso lei, da farmela in ogni posto ; oltre alle tette, naturalmente, ogni parte di lei mi fa crescere voglia,desiderio,passione,in modo smisurato. Lei anche ama ogni parte di me, dai capelli, anche se li ho dovuti tagliare, al mio culo, che lei trova molto bello,sexy e palpabile a volontà visto che per lei è molto sodo e non smetterebbe mai di toccarmelo. E oltre a queste mie parti, adora tanto il mio cazzo, soprattutto quando è bello liscio e duro come un palo, proprio come le piace vederlo e divorarlo. Be, oltre a divorarlo, le piace essere impalata a dovere in ogni buco. Noi siamo stati fin da subito, e già la prima volta , abbiamo avuto momenti di intimità e perversione ; però il fatto che voglio raccontare, risale alla nostra ultima volta che ci siamo visti, quando in un bagno pubblico, abbiamo fatto sesso anale.

Era mattina, verso l’ora di pranzo dovevo tornare in aereoporto, e dopo esserci visti, decidiamo di farci un giro ai giardini. Andiamo al solito posto, una panchina, dove ci allunghiamo, e ci baciamo fino allo sfinimento e dove posso mettere le mani sulle sue tette calde e giocare con i suoi capezzoli che ogni volta sono duri. Dopo aver torturato i suoi capezzoli, ci alziamo e andiamo alla ricerca di qualche posto dove nessuno ci vede. Camminiamo e ci fermiamo a un muro, dove non c’e nessuno ed io infilo le mani dentro i suoi jeans e comincio a toccare la sua figa bagnatissima come sempre e mentre la masturbo le alzo la maglietta e comincio a succhiare e mordere i suoi capezzoli, facendola perdere in un ansimare che mi fa eccitare ogni volta . Continuo e lei ansima e mi mette la mano nei miei pantaloncini, comincia a massaggiarmi il mio cazzo e ansimiamo all’unisono. Lei gira lo sguardo e vede dei bagni pubblici. Ci sistemiamo e con passo affrettato andiamo lì dentro, entriamo in una delle due stanze e chiudiamo la porta, lei si cala i pantaloni e guardando la sua bella fighetta calda, bagnata, deliziosa da gustare e penetrare e cosi stretta che ti fa sentire il cazzo circondato dal piacere. Io scendo i pantaloni, facendole puntare lo sguardo su i miei boxer attillati che fanno vedere la forma del suo cazzo adorato; scendo la mia biancheria e il cazzo esce già duro, facendole crescere la voglia di essere scopata in ogni modo e senza pietà. M’infilo il preservativo e mi metto davanti a lei e faccio entrare la punta , ma non si riesce a scopare dato il luogo stretto; provo ad alzarle la gamba ma niente, non si può. Tolgo il preservativo e la faccio allungare a pecorina sul pavimento, e le sditalino il culo, con 2 dita mentre un altro finisce nella sua figa. Prendo un po’ di lubrificante, siccome era una sveltina e che in meno di un’ora dovevo andare via,e lo cospargo su tutto il mio cazzo e nel suo buco , e anche dentro. Lo metto dentro di colpo e lei ansima, mi aggrappo ai suoi fianchi e senza alcune cerimonie comincio a sbattere velocemente e forte, fino a farle sentire le mie palle dure che sbattono sul suo sederino tanto gradevole. Lei ansima, gode tanto, sembra impazzire ed io continuo sempre più a fondo, e quando si alza, data la scomodità del luogo, le palpo un pochino le tette e le lecco il collo da dietro mentre penetro delicatamente; dopo qualche secondo si riallunga e io riprendo a scoparla come si deve, facendola muovere di tanto e vedendo le sue tette andare avanti e indietro. La sbatto in questo modo per almeno dieci minuti, con la stessa intensità o anche di più, finché non le vengo dentro il suo culo, facendomi allungare sulla sua schiena,distrutto dal piacere. Tolgo il mio cazzo, ancora duro come ogni volta, e quando si alza, mi ordina di abbassarmi e di leccarle la fighetta ,e io mi inginocchio e comincio a leccarla,mangiarla,penetrarla con la lingua aggrappandomi alle sue natiche mentre lei continua a godere. La sditalino, e la lecco e viene. Ci rivestiamo e andiamo a farci una passeggiata. Ci salutammo in aereoporto, aspettando la prossima volta, per essere di nuovo le due metà unite dell’amore, le facce della stessa medaglia, e pensando a cosa fare. Fare l’amore con lei, è un qualcosa di speciale, farlo in qualsiasi posto, sempre con la stessa passione è unico. Toccarci anche per la strada vuota è stupendo, baciarla è stupendo. Insomma, qualsiasi cosa si faccia con lei è stupendo, perché lei è la donna della mia vita, la mia pervertita e dolce e stupenda ragazza che mi ama per quello che sono e che ha accettato i miei sentimenti.

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