(Nomi di fantasia per la privacy delle persone…)
Camminavo nel corridoi dell’edificio dove avevo affrontato quel dannato esame di inglese, ora era finito. Avevamo ancora del tempo prima di dover andare, perchè dei miei
compagnis tavano ancora finendo… Girai l’angolo, e fu lì che la vidi… Appoggiata al muro che mi guardava, sembrava mi stesse aspettando. In volto era rossa, evidentemente
timida, ma vine la timidezza quando mi avvicinai… Mi disse – Ciao, sono Luna, piacere di conoscerti! – Le risposi – Piacere mio, io sono Erik – lei mi guardava con due occhi
da cerbiatta… era più bassa di me, cira 160cm, bionda e con le curve giuste. Mi disse – E’ da tanto che volevo incontrarti…. – detto ciò mi baciò. Un bacio passionale, la
sua lingua intrecciata alla mia che danzava… Le sue mani che si muovevano lungo il mio corpo, tastandomi in ogni punto. Subito risposi al bacio abbracciandola e tastandola a
mia volta… – Ho voglia di scoparti, adesso! Andiamo in quella classe vuota… – Subito andammo nella clessa scelta, un volta dentro chiudemmo la porta a chiave e subito ci
buttammo l’uno tra le braccia dell’altra… Io la spogliai lasciandola solo in mutandine, mentre la baciavo, la accarezzavo, le leccavo il collo, i seni, i capezzoli che erano
di marmo… Sentivo i suoi gemiti e continuavo sempre più… La sua vagina era un lago, era eccitatissima… Poi fu lei a spogliarmi lasciandomi in biancheria, mi accarezzava
il cazzo da sopra le mutande, lo massaggiava, lo baciava, ci giocava… Io ero eccitatissimo e il mio uccello era marmo nelle sue mani. Poi lei me lo sfilò dai pantaloni e
iniziò a succhiarmelo… La sua bocca era freschissima che in contrasto col calore del mio cazzo rendeva tutto eccitantissimo…. Il suo pompino era magistrale, mai nessuna me
loa veva succhiato così bene… Poi io le sfilai gli slip, la feci stendere su due banchi e ammirai la sua figa che era bagnatissima, era un lago… Il clitoride si vedeva
benissimo e tantissimo, con la lingua le diedi un colpo e lei subito gemette per il piacere… Iniziai a leccarla avidamente, muovendo anche le dita dentro e fuori,
massaggiandole il suo clitoride facendola godere… – Mettimelo dentro… Lo voglio… – Non me lo feci ripetere due volte, mi alzai e glielo miisi dentro senza tanti
complimenti.
La sua espressione estasiata e goduriosa per poco non mi fece venire, lei venne all’istante dopo che lo piantai dentro, ma si avvinghiò a me pompando a sua volta, prendendolo
sempre di più e più a fondo… Poi la girai, mettendola a pecorina e la scopai da dietro mentre con le mani le stuzzicavo i seni e i capezzoli… I suoi versi erano osceni ed
estremamente eccitanti, ansimava moltissimo e faticava a trattenersi dall’urlare. Il mio cazzo sbattea dentro la sua figa, ogni colpo era un gemito di piacere immenso… Sentii
i suoi muscoli contrarsi e lei mi disse – Oh si vengo… Fammi venire.. VENGOOOOOOOO!!! – Mentre aumentavo il ritmo sentii anche io di dover venire – Anche io vengo… Sto’
venendo.. – Lei mi disse di venirle dentro, voleva essere riempita e mi disse che non c’erano problemi perchè prendeva la pillola e io così feci. Con un enorme gemito venimmo
nello stesso istante. I suoi liquidi mi colavano sull’uccello e il mio sperma la riempiva. Tolsi il mio cazzo, ancora bello duro e in piadi e un rigolo di sperma le uscì dalla
figa, rigolo che lei prese e leccò subito con avidità. Poi si inginocchiò e iniziò a leccarmelo, leccava il mio attrezzo coperto di sperma e dei suoi umori. Quando fu pulito
lei si alzò, mi baciò e mi disse – Grazie, dovremo farlo più spesso non trovi? – Io – Certamente. Allora la prossima volta? –
Ma questa è un altra storia…
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sephiroth-9.1@hotmail.it
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono