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Racconti Erotici Etero

LA MIA STRANA AVVENTURA

By 1 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono una ragazza di 27 anni e vi voglio raccontare una storia che ho vissuto ultimamente
Io non ho un ragazzo e quando devo andare la sera a divertirmi un po’ ci vado con delle amiche e i loro ragazzi, in particolare c’&egrave una coppia con la quale mi trovo molto bene.
Siccome quando si esce la sera di solito si beve un po’, per evitare spiacevoli ripercussioni, di solito, quando decidiamo di tornare a casa ci viene a riprendere il padre (uomo di bell’aspetto ma ultra sessantenne, anzi penso quasi settantenne) del ragazzo della coppia, il quale fa il sacrificio di alzarsi pur di non farci rischiare niente.
Naturalmente della situazione ne approfitto anche io e non finisco mai di ringraziare.
L’altro giorno incontro questo signore mentre facevo alcune spese in giro ed ero carica di buste, pacchetti e cose varie, lui mi saluta (come sempre) con cordialità, io contraccambio il saluto ma sono tutta presa alle mie buste e ai miei pacchetti”faccio una faccia da cretina come se volessi fargli capire se mi dava una mano, lui ha capito e mi dice:
‘se permetti e se non ti da fastidio ti do una mano e, sempre se vuoi, ti accompagno a casa anche se siamo da soli, spero che tu non abbia timore di me’
‘Timore di te?’ ‘gli dico’.’e perché dovrei averne, ti stimo troppo per pensare il contrario”.. ‘grazie”.continuo’.’ne ho proprio bisogno’
Lui prende tutte le buste, se le carica sulle braccia e le porta in macchina che aveva parcheggiato nei pressi.
Caricati i pacchetti e le buste in macchina mi invita a prendere qualcosa la bar, io ci penso un attimo e mi balena nella testa qualcosa che chissà da quanto tempo avrei voluto sviluppare e che era rinchiusa nel mio inconscio da qualche parte e declinando l’invito dico:
‘no dai vieni a casa che ti offro io il caff&egrave, voglio sdebitarmi con te per la tua gentilezza e per le tue attenzioni verso di me’
‘ma io non ho delle attenzioni particolari verso di te”mi dice’. ‘io quello che faccio certe sere lo faccio per mio figlio’
‘Si lo so”ribatto’ ‘però io ne approfitto e tu non dai segni di fastidio, dimostrazione &egrave che anche se oggi non sei venuto a prendere tuo figlio ti sei dimostrato disposto ad aiutarmi”.’dai ci tengo offrirti un caff&egrave &egrave come se facessi qualcosa per sdebitarmi, ti prego accetta’
Lo fa, a me mi sta frullando qualcosa di strano per la testa, voglio davvero sdebitarmi verso quest’uomo che tra l’altro oltre che incuriosirmi mi stimola sessualmente, non so ancora cosa mi dovrò inventare ma qualcosa mi inventerò.
Arriviamo a casa, lui si carica delle buste, prendiamo l’ascensore e arriviamo a casa (tra l’altro dimenticavo di dire che io, da quando sono venuta a vivere in città per lavoro, faccio la commessa in un negozio di abbigliamento, abito da sola in un appartamentino di 55 mq), entriamo, lui poggia le buste per terra e fa per andare, io lo fermi e gli dico che gli devo un caff&egrave, sembra un po’ imbarazzato ma alla fine cede e si siede sul divanetto, mentre io metto su il caff&egrave, gli chiedo scusa e mi assento per andare in bagno, ci vado e mi metto in sufficiente libertà, rimango con un gonnellino piuttosto svasato e una camicetta che lascia intravedere il mio seno senza reggiseno, lui mi guarda un po’ sorpreso ma interessato.
Preparo il caff&egrave e gli porgo la tazzina chinandomi in avanti mostrandogli tutto il mio seno nudo, lui non si scompone, &egrave freddo o, comunque, dimostra molto sangue freddo, mi giro e mi chino dall’altra parte piazzandogli il culo sulla direttiva ottica, sempre freddo’.io mi sto divertendo un mondo e voglio vedere fino a quando resiste, noto però scrutando fra le sue gambe un certo rigonfiamento, significa che il gioco gli piace e lo eccita, continuo nel mio giochetto, lui comincia a cedere, suda un po”poi fa:
‘Bene io vado’
‘Di già?”.gli dico’. ‘non ti va di rimanere ancora un po’?
‘dai”.risponde lui’ ‘non facciamo gli ipocriti, io non posso rischiare l’infarto a guardarti, perché vedere e non toccare &egrave un tormento, ma io non posso e, se vogliamo, forse non voglio toccare, io potrei essere tuo padre e in più tu sei un’amica di mio figlio, non me lo perdonerei mai e , siccome, non sono di legno &egrave meglio che io vada’
A quel punto capisco che &egrave cotto a puntino e mi lascio andare avvicinandomi a lui, gli prendo una mano e glie la faccio appoggiare su un mio seno, &egrave tremante però non scosta la mano, anzi accenna una carezza, ma subito ribadisce:
‘non possiamo, non posso farlo, sono troppo vecchio, non &egrave possibile, tu non puoi fare questo per sdebitarti con me, non &egrave questo che io voglio da te’
Invece io lo incito a farlo dicendogli:
‘sono io che lo voglio, sono io che lo desidero e non &egrave per sdebitarmi &egrave perché lo voglio, perché voglio fare l’amore con te’
‘Ma come può un uomo di 70 anni accontentare una ragazza come te?”mi dice
‘Tu non ti preoccupare e rilassati”gli dico’.’non rimarrò delusa, so cosa può darmi un uomo come te, ma io non voglio che tu mi dia sono io che voglio dare a te’
E così dicendo gli infilo una mano dentro ai pantaloni, incontro il suo cazzo bello duretto, non proprio una pietra ma sufficientemente duro, lo accarezzo e con l’altra mano comincio a sbottonargli la cintura e tiro giù la zip, i pantaloni cadono per terra, rimane in mutande tipo boxer, lui &egrave piuttosto rotondo.
La mia mano oramai si &egrave impossessata del suo cazzo e non lo molla, gli sfilo i boxer, &egrave in piedi nudo dalla cinta in giù, ha un cazzo non molto lungo ma bello tozzo, qualche nodosità ma in linea di massima molto lineare, bello dritto e, sorpresa, un pelo nero come il carbone”’mi inginocchio e comincio a leccargli la cappella sempre stringendolo con la mano, &egrave ben rodato, scorre che &egrave una meraviglia, intanto lui si sta rilassando e comincia ad accarezzarmi i capelli, mi dice che sono fantastica, che gli piace da matti quello che gli sto facendo, io continuo a leccarlo sulla cappella, a volte la metto dentro alla bocca ma mi piace di più leccarla come un gelato, lui mi lascia fare, mi accarezza il viso, mi dice tante paroline dolci, dopo un bel po’ di questo gioco (comunque &egrave resistente il giovanotto, altro che cazzo!!!), lui mi fa intendere che vuole andare su qualcosa di più comodo, lo capisco al volo e lo invito a venire in camera da letto, ci spostiamo e appena arrivati mi fa distendere sul letto e mi dice:
‘ti voglio spogliare nuda, voglio vederti nuda a questo punto non mi fermo più, anche se ancora non riesco a capire perché lo sto facendo ma oramai non mi fermo più’
Mi sbottona subito la camicetta e mi sgancia il reggiseno, comincia a leccarmi le tette, i capezzoli, mi bacia tutta, io allungo la mia mano e gli riprendo in mano il cazzo, lo sego con delicatezza, lo merita così perché lui &egrave delicato con me, scende con la bocca verso il ventre, infila la mano sotto la gonna e la abbassa, me la sfila, sono in mutandine ma solo per un attimo, d’incanto rimango senza, lui si tuffa con il viso sulla mia figa e comincia un lavoro di lingua da farmi scoppiare il cervello, ho la figa quasi completamente depilata e sa giocare con la punta della lingua attorno alle grandi labbra con maestria, si capisce che &egrave uno che ci sa fare, nessuno mi aveva mai leccata così, non resisto e godo come una valanga’.io che volevo svuotarlo e smembrarlo!!!…invece &egrave stato lui a farlo con me, ma lui non si ferma continua a leccare scende sulle cosce, per poi ritornare all’attacco della figa, ci gioca con la punta della lingua, la lecca a lingua piena, mi lecca il buchetto, infila un dito dentro al culetto, ho un fremito’sono vergine lì, però &egrave così piacevole che se lui me lo chiedesse mi fare inculare, invece non lo fa, sposta il dito sulla figa e e mettendo la mano come una forchetta mi infila il pollice in figa e il medio nel culetto, cazzooooo!!!!! Salto come una molla mi sta facendo morire, guarda sto vecchiaccio cosa mi sta combinando, non ce la faccio più’.giù orgasmi a non finire, spalanco le gambe per dargli la possibilità di movimento il più possibile, lo imploro di chiavarmi, voglio il suo cazzo, lo voglio dentro, lui capisce che &egrave arrivato il momento mi fa spostare dal letto e si distende lui, mi invita a salire sopra, mi metto a cavalcioni e mi infilo il cazzo in figa, lo cavalco come un puledro, sento il suo cazzo dentro, anche se non eccessivamente duro, che mi scava come una trivella, do dei colpi decisi, i suoi occhi stralunano e emette un urlo di piacere’mi dice di scansarmi, sta per godere, io non lo faccio, anzi accelero il movimento, gode, mi gode dentro, non moltissimo ma li sento gli schizzi, non sono potenti, ripeto ma li sento comunque’.lui ha il respiro affannato, lo accarezzo sul viso, lui con tanta buona volontà contraccambia la carezza e me la fa sui seni’..dopo un po’ si riprende e mi dice preoccupato:
‘Ma ti proteggi, si?’
Lo rassicuro’rimaniamo così per un po’ di tempo, poi decidiamo che &egrave ora di lasciarci, gli do un bacio affettuoso, lui si riveste, io indosso una vestaglia e lo accompagno alla porta, prima di andare via mi da un bacio in fronte, mi dice:
‘Vorrei dirti tante cose, ma sono troppe e quindi non ti dico niente, solo una cosa’tu oggi mi hai fatto vivere una giornata che io erano anni che non vivevo’sei un tesoro’
Lo bacio sulla guancia, vado in bagno e mentre mi faccio la doccia penso che adesso per me sarà dura fare l’amore con un mio coetaneo, dopo questa esperienza sarà davvero dura!!!!

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