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La mia vita familiare

By 30 Novembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi presento velocemente.

Marco, 20 anni, studente di Ingegneria in una città del centro Italia, bravo giocatore di pallavolo.
Fisico piuttosto atletico, capelli castani e occhi azzurri’insomma non male’.anche se per vari motivi (sono piuttosto timido…) non e’ che la mia vita sessuale sia stata fino a poco tempo fa entusiasmante.

Che cosa ci faccio qui ? Negli ultimi mesi la mia vita e’ radicalmente cambiata a seguito di alcuni avvenimenti inaspettati all’interno della mia famiglia. Sono ancora incredulo su quello che e’ avvenuto e sta tuttora accadendo e a dir la verita’ credo che presto dovro’ affrontare la questione con un aiuto di uno psicologo. Al momento mi sto tenendo tutto dentro ma non so quanto riusciro’ a resistere prima che la mia psiche esploda.

Nel cercare qualcosa sull’argomento (che capirete presto) ho trovato casualmente questo sito in cui arguisco che il 90% delle storia sono inventate ma forse qualche fondo di verita’ esiste.
Ho deciso quindi di provare a scrivere qualcosa della mia vita reale, e provero’ a farlo anche delle mie fantasie, come valvola di sfogo vista l’impossibilita’ di raccontare ad alcuno, amici o familiari che siano quello che mi sta accadendo ormai quasi giornalmente.

Insomma una specie di diario on-line con un po’ di romanzo attorno che spero piaccia ai lettori e mi aiuti al momento a soddisfare la mia necessita’ di “far sapere”.

In fondo a italiano a scuola avevo sempre otto quindi non credo di essere proprio malaccio a scrivere….
Visto che la mia storia riguardera’ principalmente la vita nella mia ‘bella famiglia’ &egrave giusto dunque presentare anche i suoi componenti.

Papà Luigi, 50 anni, &egrave il nostro punto di riferimento ‘alla lontana’. Lavora infatti in una grande multinazionale come tecnico specializzato e passa più tempo all’estero nei cantieri che a casa con noi e mia madre. E’ comunque un ottimo padre e penso anche un buon marito.

Mamma Carla, 44 anni, &egrave la classica moglie abbandonata per lavoro e passa la sua giornata fra la cura della casa e la palestra. La cura del suo fisico &egrave da anni la sua droga per dimenticare la lontananza di mio padre e i risultati si vedono senza dubbio. E’ senza dubbio una bella donna e per i miei amici &egrave da sempre la classica MILF da invidiare ed &egrave da anni che devo sopportare le loro battute sulla sua ‘avvenenza’.

Mia sorella Laura, 23 anni, completa il gruppo. Studentessa a tempo perso di Scienze Politiche, in realtà passa il tempo a inventarsi lavori temporanei con cui avere qualche soldo da spendere immediatamente in trucchi, bigiotteria e cellulare. Nonostante non possa vantare il fisico di mia madre, &egrave comunque una bella figliola che ha sempre fatto girare la testa a molti uomini e negli ultimi anche a qualche donna…

Le mie storie partono dall’estate scorsa (2013) e andranno avanti finch&egrave ne avrò voglia o trovero’ altri metodi per sfogarmi.
Se qualcuno ha commenti, critiche o altro da chiedere può scrivermi a marco.danieli.993@gmail.com.

Mi piacerebbe in particolare avere i commenti di qualcuno, donna o uomo, con esperienze simili alle mie che mi possa aiutare a gestire la situazione.

Vi prego anche di scusarmi per eventuali errori sicuramente presenti. Studiando quasi tutto il giorno ho poco tempo e quello che scrivo lo scrivo di solito di getto senza badare troppo alla forma….ma alla sostanza. Grazie.

Dopo varie insistenze da parte di mia madre avevo accettato di accompagnare lei e mia sorella Laura per una vacanza di due settimane in Puglia.
Erano da mesi che organizzava il soggiorno e alla fine, come spesso succede, un’urgenza in un cantiere in Arabia aveva costretto mio padre a partire.

Dopo un’ennesima sfuriata contro il destino e la ditta di mio padre, mia madre si era calmata con lui ma era passata all’attacco per convincermi ad annullare le mie vacanze in Grecia con i miei amici per andare con loro.

La scusa era la compagnia, la realtà che né lei né Laura amavano guidare in autostrada e dunque’serviva un autista.

Dopo aver passato due settimane di passione e dopo varie lusinghe e promesse di ricompense varie mi ero sfinito e avevo capitolato.

E dunque dopo un viaggio di 900 Km ero in compagnie delle mie due ‘donne’ nel profondo Salento.

Oddio appena arrivato mi ero quasi consolato. Mia madre aveva affittato da internet una casetta singola a mezza collina con vista mare e il posto era davvero bello. La casa era in mezzo a un parco di ulivi che davano davvero una tranquillita’ unica. La piccola piscina sul davanti completava il tutto in maniera perfetta.
La casa aveva tre stanze e dunque era ottima per noi tre in modo da avere la stessa privacy che a casa’o almeno credevo’

Dopo una bella cena e un lungo sonno ero dunque pronto ad affrontare la vacanza ‘familiare’ contando sul fatto che mia madre, con la sua organizzazione militaresca, avesse già programmato tutto.

Anche se era qualche anno che non facevo più vacanze con i miei sapevo infatti dai racconti e dalle foto che non lasciava mai nulla al caso e immaginavo avesse già la lista dei posti da vedere e delle spiagge da visitare.
Quello che non immaginavo invece era altro’.
Comunque la mattina dopo, non appena svegliati, contrariamente alle mie aspettative mia madre mi disse che lei e Laura avevano pensato di passare una giornata in piscina per prendere un po’ di abbronzatura dato che erano ‘troppo bianche’ per andare al mare.

Pur pensando che erano sceme a lasciar perdere quel mare stupendo per una piscina minuscola, non protestai più di tanto pensando che avevamo 15 giorni per girare insieme.

Quindi dopo aver dichiarato ‘libera’ la giornata tornai in stanza indeciso se andare in paese al mare o mettermi come loro ad arrostirmi al sole.

Decisi per le due cose: mi sarei prima dedicato alla mia solita sessione di Facebook con il mio Ipad sotto il sole e dopo sarei andato ad esplorare la zona.

Dopo aver preso i miei ‘giocattoli tecnologici’ mi avviai verso la piscina a poche decine di metri dall’ingresso.

Rimasi a bocca aperta. A ripensarci ora mentre scrivo già mi viene duro ma in quel momento la ‘sorpresa’ fu davvero grande.
Stavano parlando fra loro in piedi sul bordo della piscina, ma’

Ebbi l’impressione che entrambe fossero nude. Non era possibile, stavo forse sognando? Mi bloccai sull’ingresso di casa con aria ebete.

In quel momento mia madre si girò e realizzando il mio ‘impasse’ mi fece segno di avvicinarmi.
Nel farlo mi resi conto che mi ero sbagliato’.non erano nude ma’quasi !

Entrambe avevano un costume che definire tale era un’offesa al pudore. Avevo visto qualcosa del genere solo su internet, mai avrei pensato che potessero entrare in casa nostra.

Sembravano in pratica solo pezzetti di stoffa messi addosso solo per dare colore ma che in realtà non celavano nulla né davanti né tanto meno dietro.

Nonostante a casa mi fosse capitato qualche volta di vedere sia mia madre che mia sorella in intimo, non avevo memoria di averle mai viste in una condizione simile di quasi nudità.

Mia sorella era davvero scandalosa. Sopra aveva solo i due pezzetti a coprire solo i capezzoli con le grosse tette praticamente scoperte, sotto…oddio…un triangolino che si infilava dentro la figa…evidentemente rasata.
Dietro’nulla! Solo un filo fra le chiappe nude e niente più.

Il bikini di mia madre era solo un po’ piu’ grande nella parte di sotto ma anche lei aveva tette in vista e culo al vento.

Mi avvicinai a loro senza parole.

Fu mia madre a rompere il ghiaccio: ‘Tutto ok? Qualcosa non va? ‘
Risposi con ‘molta diplomazia’: ‘No’tutto ok’ma’da dove vengono quei’costumi ? Se si possono chiamare costumi’ ‘

‘Come sei arretrato e bigotto’ ‘ disse subito Laura ‘ ‘Si chiama microkini ed &egrave il top per abbronzarsi senza lasciare troppi segni”.

‘Ah, capisco’ma da quando…?’ ‘ ribattei senza avere il tempi di finire interrotto da mia madre.
‘Intendi dire’da quando lo abbiamo ? Lo abbiamo comprato per l’occasione, &egrave stata un’idea di Laura e doveva essere una mia sorpresa per tuo padre, penso gli sarebbe piaciuto….ma ormai ci eravamo abituate all’idea e dunque’why not? Ti da fastidio ? ‘.

‘No..no..&egrave solo che’non ero preparato…alla novità ‘ ‘ balbettai ‘ ‘Ma state benissimo. Non ho nessun problema anzi…”.

Stavolta fu Laura a interrompermi ridendo. “E ti credo! Dove le trovi due strafighe come noi che ti mostrano le loro grazie? Le tue amiche sono tutte anoressiche…mica hanno tutta questa roba addosso! ” – concluse facendo un giro su se’ stessa e mostrandosi davvero in tutta la sua formosita’.

Fra parentesi Laura ha davvero un bel fisico, non e’ molto alta, forse 1.60, ma ha un culo e una terza abbondante di seno, unico difetto un po’ rotondetta.

Mia madre e’ invece piu’ imponente, sara’ 1.70 circa, e con l’attività in palestra ha annullato gli effetti degli anni e ha un seno simile a Laura ma decisamente piu’ tonico, come del resto il culo che sembra tirato su con dei tiranti.

Insomma, in poche parole mi era ritrovato davvero con due strafighe mezze nude davanti a me…e per la prima volta le vedevo come donne e non come madre e sorella.

Era ovvio che avevano capito che nonostante fingessi indifferenza ero davvero in imbarazzo.

Ringraziai mentalmente fra l’altro il fatto che avessi indossato un paio di boxer piuttosto larghi…iniziavo infatti a sentire un certo effetto nelle parti basse…’E che cavolo! – pensai- ‘Non sono mica di legno? Ma guarda ‘ste due…’.

Fu mia madre ad interrompere i miei pensieri.
“Dai Marco, che faccia…te lo devo dire: e’ stata tua sorella che ha comprato tempo fa questi ‘cosi’ e ti voleva fare uno scherzo…ma figurati se mi facevo vedere da tuo padre cosi’…o gli viene un infarto o mi mena…fra l’altro mi sto vergognando come una ladra. Ora vado a cambiarmi…”.

Stavolta fui io a interromperla aprendo bocca senza prima pensare: “E perche’ mai? Stai davvero benissimo…e poi ormai vi ho visto, un bello scherzo…mezze nude…dunque? Che c’e’ poi da vergognarsi?”

La mia reazione improvvisa la stupi’ sicuramente.
Mia sorella rincaro’ pero’ la dose: “Beh, mamma ha ragione…e poi io non ho voglia di cambiarmi, non vorrai mica lasciare solo me mezza nuda qua? Anzi fosse per me…farei come in Croazia l’anno passato”
“Che intendi dire? ” – le disse mia madre con fare preoccupato – “Ti avevo chiesto….”
“Scusa Mamma….mi e’ scappato…” – le rispose a bassa voce.

Ero confuso. Non capivo piu’ il filo logico del discorso. Reagi’ un po’ stizzito: “Insomma mi fate capire? Prima mI fate uno scherzo…e ora mi fate discorsi strani. Che c’entra la Croazia? Non siete andate la’ l’estate scorsa da sole? Che e’ successo? “.

“E’ successo che tua sorella e’ una deficiente…che non riesce a tenere nemmeno l’acqua calda! – sbotto’ pero’ ridendo mia madre – “Non e’ successo niente…abbiamo fatto solo un po’ di nudismo dove era permesso. Tutto qui, solo che avevamo promesso di non dirlo a nessuno perche’ io mi vergognavo a farlo sapere. Ora che sai il nostro segreto prometti che non lo dirai a tuo padre?”.

L’idea di loro due nude e sole mi baleno’ davanti agli occhi provocandomi all’istante una erezione che capi’ che difficilmente avrei potuto nascondere. Feci pero’ finta di nulla sperando nella larghezza del mio costume…

“Ma figurati!” – le risposi pronto – “Anche se sono convinto che a Papa’ non sarebbe dispiaciuto essere la’ con voi…”.

“Perche’ a te no? ” – intervenne Laura – “Ma se hai il PC pieno di foto di donne nude….almeno la’ ne vedevi qualcuna vera…invece di andare con quelli sfigati dei tuoi amici ingegneri…”.

Mi senti’ colpito nel vivo. Uno: era vero che il mio Ipad era pieno di foto “sexy”. Due: era abbastanza veri che le nostre vacanze da “ingegneri” erano piuttosto da sfigati e che non battevamo mai un chiodo.
Comunque non ebbi tempo di dirle il vaffa che avevo in canna che mia madre parti’ a fare subito da “paciere”.

“Eh….buoni su, dobbiamo stare insieme 15 giorni, se iniziate a becchettarvi e’ un casino…ok? Marco mi sa che l’idea dello scherzo sexy non e’ stata una gran trovata…ma non pensavo fossi cosi’ sensibile la nostro …fascino…”.

“Detto anche culo e tette…” – biascico’ Laura.
“Laura la vuoi finire ! ” – la apostrofo’ Mamma – “Marco ha ragione…anche se anche io pensavo fosse piu’ …moderno e non ti avrebbe fatto cosi’ effetto…ma vedo che…”. E nel dire questo abbasso’ in maniera evidente lo sguardo verso la mia “protuberanza” ormai evidente.

“Mamma, mi spiace ma non sono mica di legno! ” – mi scappo’ detto senza riflettere – “Comunque ora vado dentro a prendere le chiavi della macchina e vado a fare un giro…cosi’ potete fare quello che volete, ok?”.

” Macche’ stupidotto” – mi rimbrotto’ mia madre avvicinandosi e abbracciandomi – “Ora tu ti rilassi un po’ e poi vieni a prendere il sole con noi….magari con il nuovo costume che avevamo preso per te…se vuoi e’ in pacchetto sul mio letto…”.

L’abbraccio di mia madre e il contatto con la sua pelle nuda mi dette come una scossa…ma che stava succedendo? Pensai che fosse ancora tutto uno scherzo organizzato da Laura…iniziai quasi a pensare ci fosse una telecamera nascosta e fosse una candid camera.

“Costume? ” – le dissi quasi sottovoce mentre ancora ero stretto nell’abbraccio – “Perche’ ?”.
Mi rispose sussurrandomi nell’orecchio : “Questo l’ho scelto io per te su Internet…mi farebbe molto piacere tu lo provassi…vedrai ti piacera’…”.

Non capivo. Mia madre era sempre stata “espansiva” ma in quel momento mi sembrava ammattita e anche …un po’ eccitata. Non fossero state le 10 di mattina avrei pensato che fosse brilla.

Ed eccitato lo ero anche io come non mai. In pratica mi aveva strusciato le tette quasi completamente scoperte sul petto e ormai il mio “fratellino” aveva raggiunto il limite di guardia. Per un attimo mi ero quasi dimenticato fosse mia madre e ebbi davvero la tentazione di metterle le mani su quel culo sodo.

Riusci’ pero’ a controllarmi e farfugliando un “Vado a vedere…” mi diressi verso la casa fra le risatine di Laura che in quel momento non sapevo se odiare o ringraziare.

Andai di corsa verso la camera da letto che mia madre aveva scelto ed effettivamente sul letto c’era un piccolo pacchetto. Lo apri’ immediatamente e….sorpresa ! Dentro non c’era un costume ma una specie di sacchettino rosso legato con due fili…
Capii subito che era la versione maschile di quello che loro stavano indossando, in pratica il nulla.

In quel momento mi convinsi davvero che o erano impazzite o mi stavano davvero prendendo per il culo. Come potevano pensare che io indossassi quel capo, sicuramente stavano gia’ ridendo di me…
In quel momento ebbi una scintilla in testa: e se…? E se io le avessi assecondate nel loro gioco? Il mio cazzo era duro e gridava vendetta e se non si fosse “calmato” col piffero che sarebbe stato nel “sacchettino”.

Per nota il mio attrezzo non e’ da superdotato ma insomma in erezione i suoi bei 20 cm li raggiunge senza problemi.

Col cervello oscurato probabilmente dal flusso verso le parti basse iniziai a pensare a una specie di vendetta per lo scherzo che mi stavano facendo. Non avevo mai avuto una particolare propensione verso il mostrami nudo a chicchessia figuriamoci all’interno della mia famiglia.

Sinceramente non mi era mai venuto in mente, come non avrei mai immaginato loro in una spiaggia nudista. Ma evidentemente mi sbagliavo sul secondo punto…e sul primo si poteva sempre iniziare.

Scartai subito l’ipotesi di farmi una sega per “calmare” i bollori…sapevo gia’ che avrei perso tutte le mie baldanzose velleita’. Mi sfilai pero’ i boxer che portavo e di fronte allo specchio cercai di riportare il tutto a dimensioni accettabili per potermi infilare quella specie di borsetta sul davanti.

Quando lo provai non sapevo se ridere o piangere…ma chi cazzo aveva mai inventato una cosa simile? Sicuramente un gay con voglie represse pensai. E quel filo interdentale fra le chiappe poi. Ma come facevano le donne a portare il perizoma? A me dopo 10 secondi gia’ mi dava un fastidio…

Guardandomi allo specchio capi’ che avevo un “problema”: io non avevo l’abitudine di rasarmi come alcuni miei coetanei e la mia folta peluria sbuzzava fuori abbondantemente dal quel costumino. Pensai con fare subdolo di giocarmi quella carta anche se sinceramente ero piuttosto ridicolo a vedersi.

Tutti quei pensieri contribuirono a fare abbassare l’erezione e dunque tirando un sospiro mi avviai verso l’ingresso. Avevo gia’ in mente un bel piano di rivalsa…

Fui accolto da fischi di approvazione da parte di Laura e un applauso e un bravo di mia madre che nel frattempo si erano gia’ sdraiate a prendere il sole.

Con fare mesto feci finta di essere davvero imbarazzato: “Grazie, grazie. E’ il caso di dire… prendete pure per il culo…lo so che sono ridicolo ma l’ho fatto solo per fare un piacere a te mamma…grazie comunque del pensiero!”.

A parte l’ironia sembrarono davvero meravigliate del fatto che l’avessi indossato davvero.
“Ma dai…” – parti’ subito mia madre – “…a parte il piacere, stai benissimo, altro che quei boxer fino ai piedi…e poi, guarda che fisicaccio…Laura non sei d’accordo?”.

“Beh..direi che non e’ malaccio il fratellino…con un po’ di abbronzatura e una ceretta direi che potrebbe essere quasi figo! ” – rispose ridendo Laura dalla sua sedia a sdraio.

“Per questo c’e’ sempre tempo. Vedrai come ci si abbronza tutti qui e …magari dopo pensiamo anche a quei pelacci…comunque vieni qui e fammi vedere da vicino come e’ fatto questo costume….” – aggiunse ridendo mia madre.

Capi’ che la stava prendendo larga con la storia del costume ma visto che ero in ballo …ballai !
Nell’avvicinarmi di nuovo a loro due ebbi modo di riapprezzare di nuovo il loro stato di quasi nudita’.

La posizione supina di Laura la faceva sembrare ancora piu’ nuda e il pezzetto di stoffa che in piedi le celava appena la figa, ora le era in pratica sparito dentro le labbra ormai visibili fra le cosce semiaperte.

E mia madre? Anche lei, seduta su un bordo della sdraio, sembrava ormai non curante della sua “roba” debordante. Notai che la parte di sopra del costume si era ormai “arricciato” lasciando abbondantemente scoperte le aureole dei capezzoli.

La scena era talmente erotica che inevitabilmente la mia erezione ricomincio’ a farsi sentire…continuai pero’ ad avvicinarmi a lei fermandomi alla fine a un passo dalla sedia, in pratica con il mio pacco a pochi centimetri dalla sua faccia coperto solo da quello straccetto.
“Beh, direi che e’…particolare…ma molto sexy” – disse mia madre guardandomi se stessi indossando un bel completo invece di quell’oscenita’ – “Forse un po’ piccolo…Laura non credi? – aggiunge girandosi verso mia sorella sdraiata accanto a lei.

Laura alzo’ pigramente lo sguardo e dopo un sorrissino rispose ironica: “Mamma non e’ il costume che e’ piccolo ma quello che c’e’ dentro che fra un po’ scappa via!”.

In effetti, anche se facevo finta di non guardare, avevo gia’ visto che il mio cazzo aveva gia’ raggiunto il livello si soglia e iniziava a far capolino dal costume.

Mia madre rispose con il tono piu’ calmo del mondo: “In fondo questi costumi servono a far vedere il fisico…anche i nostri, no? Quindi non vedo niente di strano…anzi…Comunque bisogna proprio dare una spuntatina a questi peli, allora si’ che sara’ perfetto! Comunque ha ragione Laura…mamma come sei bianco! Ora ti passo un po’ di crema protettiva, altrimenti oggi ti arrostisci proprio”.

Io non sapevo piu’ cosa fare o rispondere. Gli eventi mi stavano trascinando e ormai ero al massimo dell’eccitazione. Rimasi imbambolato come un ebete mentre mia madre, dopo aver tirato fuori dalla sua borsa da mare un flacone di abbronzante, mi si piazzo’ dietro iniziando a spalmarmi la crema.

Mi era gia’ capitato altre volte ma allora l’avevo solo trovato piacevole. Ma in quel momento era diverso. Lei era quasi nuda, io altrettanto e avevo davanti mia sorella quasi nuda pure lei.

Fra l’altro mentre mia madre iniziava a passare la crema sulle spalle, la bastarda, con non-chalance inizio’ a fissarmi mentre con movimento lento inizio’ a spostare i minuscoli pezzetti del top fino a lasciare in bella vista anche i capezzoli. In pratica in pochi istanti arrivo’ ad essere in topless.

Mentre la mano di mia madre scendeva sempre di piu’ iniziai ad ansimare. Avevo il cuore a mille e il cazzo durissimo ormai meta’ fuori dal costume.
Quando mia madre inizio’ a passarmi la crema sul culo nudo ebbi il primo spasmo.

I muscoli addominali erano ormai tirati al massimo e non riuscivo piu’ ad evitare di sobbalzare. Mia sorella inizio’ a fissarmi ridacchiando mentre mia madre continuava con quel “supplizio”.

A un certo punto senti’ le sue dita incunearsi fra le mia chiappe e sfiorare il “buchino”. Ebbi uno spasmo piu’ forte che ebbe come risultato quello di far uscire del tutto fuori il mio cazzo.

Fu mia sorella a “dare l’allarme” scoppiando a ridere e mettendosi a sedere sulla sdraio “Houston…abbiamo un problema…un missile punta verso di me! Mayday!”.

Mia madre, senza smettere di toccarmi il culo, si giro’ verso il mio “davanti” esclamando :”Lo dicevo io che era piccolo…dato che bisognera’ cambiarlo e’ meglio non sporcarlo con la crema…”.

E senza darmi modo di reagire non un movimento rapido afferro’ i laccetti e me lo fece scendere fino alle ginocchia.

Anche se ormai ero mezzo nudo da un pezzo quella mossa mi sorprese. Ma che gli stava capitando? Sembravano entrambe ammattite e …porche…
Riusci’ solo a dire un : “Mamma..che cavolo stai ….” – prima di sentirmi tirare del tutto fino ai piedi il costume.

“Niente Tesoro…solo non volevo sporcare il costume….non ti vergognerai mica? Tanto anche noi siamo in pratica nude, no? Anzi, aspetta un attimo..”.

Passo’ solo un attimo prima che da dietro mi passasse davanti agli occhi quello che evidentemente era il suo ex-costume…non di credevo, mi era spogliata del tutto anche lei…
Resistetti alla tentazione di girarmi, ma non passo’ un secondo prima che Laura esclamasse: “E che cavolo…solo a me devono restare i segni del costume?” – e con un rapido movimento si sfilo’ entrambi i pezzi del costume mostrandosi del tutto nuda davanti a me.

Mia madre nel frattempo aveva ripreso l’opera di “massaggio” della mi schiena come se niente fosse successo. A un certo punto disse: “Voila’ questa parte e’ fatta..” e di scatto mi giro’ attorno mettendosi davanti.

Cazzo, era davvero una Milf spettacolare. Le tette le avevo in pratica gia’ viste ma la figa alla moicana mi stupi’ davvero. Ero davvero senza parole…e iniziai a sentire uno stimolo pericoloso ed ebbi il timore di venirle addosso senza nemmeno toccarmi.

Inizio’ a passarmi la crema anche sul torace. La distanza fra noi era davvero minima e in quel momento capi’ che qualcosa era davvero cambiato nella sua testa. E in qul momento io non lo vedevo piu’ come mamma ma solo come una delle tante “mature” che avevo sognato di scopare sul web.

E mia sorella? Evidentemente era eccitata anche lei dalla situazione. Inizio’ a massaggiarsi le tette e ad infilare piano piano una mano fra le cosce. Quando la vidi farmi l’occholino capi’ che ormai eravamo tutti complici di una situazione piuttosto “insolita”…

Piano piano la mano di mia madre scese…ero ormai tutto lucido di crema quando a un certo punto si giro’ verso Mia sorella dicendo: “Laura, mi vai a prendere il nostro kit…qui bisogna fare un lavorino di pulizia…”.
Laura si alzo’ e mentre entrava in casa sculettando di proposito la senti’ borbottare: “Ora voglio proprio vedere….”.

Rimanemmo soli. Dopo qualche secondo di silenzio mia madre parandosi davanti a me con le braccia sui fianchi mi disse all’improvviso: “Lo sai che non credevo che tu fossi cosi’ ben fornito…tuo padre non e’ messo male ma tu…uhmmm…chissa’ le tue ragazze come sono contente”.

“Magari…” – mi scappo’ detto.
Non mi dette tempo di finire: “Non mi dire che…un figo come te….mah….”.

Io ero sempre piu’ confuso. Prima il nudo, ora discorsi sulla mia sessualita’. Iniziai davvero a concincermi che o stavo sognando o mia madre e mia sorella si erano “fatte” qualcosa la notte prima.

In fondo, non era mica “normale” stare col cazzo ritto di fronte alla propria madre che faceva apprezzamenti sulla mia virilita’…che finora non mi aveva mai fatto nessuno…

In quel mentre mia sorella, sempre nuda, torno’ con una borsetta in una mano e un asciugamani nell’altra che poso’ su una delle sdraio.

“Oh, era l’ora! ” – esclamo’ mia madre – “Non vedo l’ora di fare un po’ di pulito la’ in basso…cosi’ mi sembra la foresta amazzonica” – continuo’ indicando il mio pube.

Devo ammettere che, nonostante non avessi molti peli sul corpo, il mio pube era piuttosto folto e anche sulla mia “asta” qualche pelo era cresciuto…ma sinceramente l’idea di farmi la ceretta o tanto meno di metter una rasoio la’ sopra non mi era mai passata per la testa.

E non e’ che in quel momento gradissi molto l’idea.
Ma mia madre sembrava piuttosto decisa.

“Dai Marco…che ne dici se diamo una sfoltitina? Non vorrai che la tua prossima conquista ti veda in quelle condizioni? ” – disse ammiccando e aggiungendo “Guarda noi…non stiamo bene cosi? O preferiresti vederci tutte …pelose? Eh..?”.

Non sapevo davvero piu’ cosa rispondere. Riusci’ solo a dire un timido: “No…cosi’ va bene. Siete…sexy…” – prima che mia madre prendendomi la mano aggiungesse : “E allora vieni, sdraiati sulla sedia che pensiamo a tutto noi…” – e nel dire questo mi tiro’ verso la sdraio “costringendomi” quasi a sdraiarmici sopra.

Ero ormai in confusione. Non credevo a quello che stava succedendo. Stavo quasi per alzarmi ma in quel momento senti’ mia madre aprire la zip della borsetta. Girandomi verso di lei vide che tirava fuori una forbice.

Alla mia faccia stranita rispose con un sorriso: “Tranquillo…mica te lo taglio…anzi…Laura mi dai una mano cosi’ evitiamo rischi? “.
Vidi mia sorella avvicinarsi dalla parte opposta della sedia attendendo istruzioni.

Mia madre fece una cosa che anche se il momento era da film porno non mi aspettavo davvero…mi afferro’ la punta del pene con la punta delle dita e e con fare del tutto tranquillo parlo’ a mia sorella: “Laura, ora gli diamo una sfoltita…lo tieni ritto cosi’ per favore? Cosi’ evito di fargli male”.

Per un attimo pensai che l’avrebbe mandata al gas…toccare il cazzo del fratello? Non pensavo che nemmeno col pensiero…

E invece Laura senza nemmeno fiatare si mise a sedere sul bordo della sedia e anche lei prese la punta del mio cazzo gia’ abbondantemente scappellato per tenerlo in verticale come chiesto ma mia madre.

Se non fosse stato per la preoccupazione di vedere quella forbice muoversi vicino ai gioielli di famiglia sarei gia’ venuto in quel momento, ma per fortuna la mia eccitazione era (senza motivo) smorzata un po’ da quel pensiero.

Mia madre inizio’ decisa a tagliare i peli intorno al cazzo inevitabilmente passandgli la mano vicino. Mi sentivo piuttosto inerme e indifeso e anche un po’ umiliato. In pratica anche un po’ violentato.

Iniziai presto a vedere sparire la mia peluria sul pube anche se al momento sembravo piu’ un polo spennato che un figo sexy…

Dopo qualche minuto mia madre tiro’ fuori dalla borsetta una bomboletta di schiuma e una rasoio usa e getta.

“Mamma non vorrai…” – mi azzardai a dire.
Mi rispose decisa: “Certo…basta che stai fermo e non succede nulla…pero’ sarebbe bene che..Laura mi sa che la preoccupazione lo sta ammosciando…mi dai una mano ? Altrimenti non viene bene…” – aggiunse riferendosi al fatto che un po’ per la durata prolungata dell’erezione un po’ per l’ansia causata dalla lametta la mia “durezza” se ne era un po’ andata.

“Mamma, ai tuoi ordini…” – rispose ridendo mia sorella.
Ma la mia erezione non tardo’ a tornare non appena mia madre inizio’ a spalmarmi la schiuma da barba dappertutto…pube, pene, palle…il contatto con le sue mani mi diede una specie di shock.

Cazzo mia madre mi stava toccando davvero. E non era un tocco fugace come prima, ora mi stavo proprio “toccando”…

E mia sorella? Nonostante non ci fosse piu’ bisogno di stimoli inizio’ a “massaggiarmi” il glande con le dita tirando su e giu’ la pelle.

Iniziai a sentirmi in paradiso. Non volevo proprio credere che stesse succedendo proprio a me.
Mia madre inizio’ con fare esperto a far passare quella lama dappertutto aiutandosi ogni tanto con l’asciugamani umido per levare i residui i peli e schiuma.

Quando iniziò a scapparmi qualche gemito mia madre disse a Laura di “rallentare un attimo” per evitare che mi tagliassi. Mia sorella ubbiddi’ abbandonando con mia rammarico il mio cazzo duro.
Questo evito’ che le venissi nelle mani e permise a mia madre di finire l’opera.
Infatti dopo un periodo per me lunghissimo (pochi minuti in realta’…) mia madre si alzo’ in piedi esclamando felice: “Voila’…guardate che meraviglia! Marco alzati e fatti vedere”.

Lo feci come una automa. Una volta in piedi vidi che l’opera di mia madre era stata quella di rasarmi completamente. Istintivamente passai la mano sul pene e sulle palle…cazzo! Ero liscio come un bambino…e il cazzo sembrava anche piu’ pronunciato!

Non ce la facevo piu’. Rimasi con la mani sul cazzo. Avevo un disperato bisogno di venire.
Ormai avevo perso ogni inibizione.

Stavo quasi per iniziare a farmi una sega davanti a loro quando mia sorella dopo aver ammirato l’opera d’arte si giro’ verso mia madre e le disse con fare ironico: “Mamma…se lasci questo disgraziato in questo stato sei davvero senza cuore…fra un po’ gli esplode…” – concluse indicando il mia cazzo ormai pulsante.

La risposta non si fece attendere.
“Laura…la colpa e’ la tua! La storia del costume l’hai tirata fuori tu dunque dovresti essere tu a dargli una mano…”.
“Lo so…’ – rispose ridendo Laura – “…ma la mamma e’ sempre la mamma dunque..perche’ non gli dai tu una mano?”.

Non ci potevo credere…mia madre e mia sorella nude davanti a me …nudo.. stavano giocando a chi mi doveva “aiutare”…
Mia madre non perse molto tempo a trovare la soluzione…

“Chiediamo a lui…Marco…a chi vuoi piu’ bene! Alla mammina o alla sorellona? ” – mi chiese parandomisi davanti.

La risposta mi venne di getto nel vederla in quello stato davanti a me: “…alla…mammina…ma anche…”.
Mia sorella mi interruppe : “Eh no furbino! La prima risposta e’ quella che conta…dunque Mamma datti da fare prima che ci ripensi!”.

E mia madre non ci penso’ due volte…senza perdere tempo si mise a sedere sulla sdraio e mi fece segno di avvicinarmi a lei.

Non appena vicino prese il mio cazzo fra le mani e inizio’ all’inizio a farmi un lento massaggio alternando toccate della mia cappella a strizzatine delle palle.

Poi passo’ a una sega vera e propria con un movimento lento che inizio’ a farmi mancare la forza nelle gambe.

Nel frattempo Laura si era sdraiata nell’altra sdraio accanto a mia madre e aveva iniziato a toccarsi con foga la figa.

A un certo punto mia madre inizio’ a sfrefarsi con foga la mia cappella sul seno. Sembrava davvero impazzita, un’altra persona. Non era certo quella la donna che fino al giorno prima mi dava solo bacini sulla guancia e al massimo si era fatta vedere in reggiseno.

Quella donna nuda che avevo davanti sembrava un’ossessa e inizio’ quasi a farmi male nel manipolarmi con tanta foga il cazzo turgido.
Ma il bello doveva ancora arrivare…

Mentre mia sorella ormai si masturbava davanti a noi senza ritegno. Vidi che infilava senza problemi piu’ dita nella figa evidentemente bagnata all’estremo dicendo sconcezze nei nostri confronti.

A un certo punto rivolgendosi a mia madre le urlo’: “Dai Carla, fagli vedere che brava pompinara sei…”.
Per un attimo il mondo attorno si fermo’. Ma cosa stava dicendo? E perche’ la chiamava per nome?
Non ebbi tempo di terminare i miei pensieri che senti’ che qualcosa di caldo e morbido mi avvolgeva…me lo stava prendendo in bocca!

Io avevo avuto solo un paio di esperienze veloci in quel campo con ragazzette inesperte e non avevo avuto modo di apprezzare a fondo le decantate (…dai miei amici…) virtu’ di un bel pompino. Ma quello era qualcosa di diverso…
E’ difficile ora descriverlo nei dettagli ma mi senti’ come “risucchiato”, sembrava di aver messo il cazzo in una aspirapolvere! E non solo…il risucchio era alternato a colpi di lingua sul glande…capi’ subito che mia sorella aveva ragione: era davvero una “maestra del pompino”.

A un certo punto mi senti’ afferrare per le chiappe e senti’ che mi stava “tirando dentro” fino all’inimmaginabile…avevo visto su internet dei filmati di “deeep throat” e mi ero sempre chiesto come fosse possibile…in quel momento capi’ che lo era!

Con il cazzo piantato nella sua gola e le sue unghie piantate nel culo non ebbi piu’ scampo…iniziai a eruttarle in bocca, con una serie di spasmi senza limite.

Sentivo perder la forza nelle gambe e le afferrai la testa con l’effetto di andarle – se possibile – ancora piu’ in fondo. Oggi immagino che i fiotti del mio sperma le siano arrivati direttamente nello stomaco…allora pensai che la stavo forse strozzando…

Fatto sta che non emise un lamento ne’ altro segno di fastidio. Rimanemmo in quella posizione per qualche istante fra gli urletti di piacere di Laura che era evidentemente venuta all’unisono.

Quando mi lascio’ andare abbassai lo sguardo vero di lei. Non aveva nemmeno una goccia di sperma sulle labbra…sembrava avesse finito solo di mangiare un gelato in maniera educata…e invece mia madre si era appena ingoiata una quantita’ notevole del mio seme.

Si rialzo’ in piedi e, facendomi una carezza sul mio viso incredulo, girandosi verso mia sorella accasciata sulla sdraio dopo il suo orgasmo disse solo: “Beh…non crederete mica di lasciarmi senza nulla ora? ” .

(Continua)

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