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Racconti Erotici Etero

la nota sul registro

By 22 Settembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Patrizia era la meglio pucchiacca di tutta la classe e mi faceva gonfiare il cazzo con tutte le palle perche stava sempre con le cosce a cavallare sempre conciata come una zoccola.
che poi se la faceva coi gradi la sapevamo tutti, sempre a farsi pigliare fuori scuola con le moto e andare a farsi ingroppare da qualche parte a scopare come i pazzi a fare bocchini a tutti. perchè non a me pensavo?
quello scemo del professore non faceva uscire ai gabbinetti per piu di uno alla volta e io che non so scemo come a lui non ero manco entrato in classe in quella mattina così mi bastava aspettare che ci andava lei e il gioco era fatto.
manco a dirlo esce patrizia dalla classe per andare in bagno dopo una mezzora che era cominciata la lezione e infatti non ci stava nessuno da nessuna parte. i bidelli manco l’ombra solo io e patrizia in tutto il piano.
Sono entrato dentro il cesso delle femmine piano piano e sentivo la sua piscia sbattere sull’acqua del cesso perciò era seduta con le cosce aperte la serratura della porta si apre facile e io la apro come uno scherzo già col cazzone in mano entro e chiudo lei grida e io gli dico: Zitta Zoccola! ma lei gia non grida più e mi guarda il cazzo grosso e rosso per la voglia di questi giorni.
Ciucciamelo e lei non ci pensa nemmeno si azzecca come una piovra e piglia a succhiare.
finalmente sto col cazzo nella sua bocca da succhiacazzi di tutti e lei come una zoccola da strada succhia e si sente rumore di succhio dentro tutto il cesso ma io me la voglio chiavare e la tiro e lei dice: che faccio tardi, fammi finire così
e io zitta zoccola adesso ti fai chiavare e lei: basta che fai presto che prendo la nota.
gli metto subito tutto il cazzo dentro e lei gli piace così tanto che sbrodola come una di strada lo sapevo che era una sguarrata e il mio casso anche se grosso ci balla dentro a quella caverna.
i suoi gridi di piacere la sentivano urlare pure dalle classi, sicuro ma non me ne fregava e nemmeno a lei
chiavami! chiavami! mi grida come una pazza e io lo facevo senza tregua come me lo chiedeva la zoccola.
muoviti! mi diceva dopo che me la stava chiavando da un sacco di tempo e io: con una fessa così larga non riesco a fare presto sei una zoccola tutta aperta. E mettimelo nel culo! detto fatto, tutto quel succo e bastato per farlo entrare tutto in un colpo solo e lei ci godeva pure così!
Il culo era piu stretto e allora sì che ho goduto subito spruzzandola nel culo un litro di sborra calda e cremosa.
Patrizia non ha fatto una piega e si è pulita con la carta e è andata in classe col culo mezzo pieno della mia crema. io entro un ora dopo con un sorriso che è tutto un programma e mi prendo la nota per il ritardo.

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