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Racconti Erotici Etero

La Porta del Paradiso

By 12 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

“Le loro lingue s’incontrano e s’intrecciano in un vorticoso Bacio”

Da quell’assaggio scoprono i loro gusti, il piacere del loro primo vero contatto .
Lo scambio iniziale della loro saliva porta carica il sapore del sex,
pulsa ed accelera il battito cardiaco di entrambi con spasmi di desiderio.
Il Bacio termina in un tempo eterno, l’attimo si &egrave fermato.
Lui con gesto morbido, immediato, dopo il distacco dalle sue labbra con la sua mano le cinge la testa e la porta contro il suo petto, li’ la quieta, attende di sentire il suo ritmo cardiaco stazionarsi.
Lei lo respira, cinta com’&egrave contro quel corpo che sa di uomo, di forte… alza il volto.

Lui non posa il suo sguardo su di lei, rispetta il suo momento, non “invade” non chiede conferme, lui sa, lui ha chiesto quel bacio già consapevole della sua voglia, sicuro di non ricevere un “No Fermo!”.

La prende per mano, s’incamminano, la porta in luogo privato ,intimo,
la desidera solo sua, lontano da occhi indiscreti.
Salgono in auto, giuda sicuro e veloce, la conduce come la condurrà tra poco
verso ciò che entrambi desiderano.
Si arriva.
Deciso e silenzioso la ospita.
Si apre una porta ed un fresco odore di pulito di accogliente invade le sue narici.
L’ambiente e’ tranquillo, in penombra, lui fa strada &egrave il suo ambiente, &egrave “la sua tana”: gusto, utilizzo, il suo intimo quotidiano.
Si dirige rapido allo stereo, un gesto veloce e la stanza (salotto) si pervade di musica, la sua musica.
Le toglie la giacca e le offre da bere porgendole un bicchiere un drink semi-alcolico.
Un sorso… sa di lui.. .ha il suo gusto.
Le toglie il bicchiere…

Toglie di mano il bicchiere, si china, lo appoggia al basso tavolino, si rialza e la guarda, &egrave serio in viso, non cattivo ma la sua espressione in volto e’ decisa:
La Vuole!

E’ di fronte a lei il suo sguardo la spoglia con gli occhi.
Lei si accorge che era retrocessa di poco, ma tanto da trovarsi con le spalle al muro e lui tanto vicino da percepire il calore dell’uomo.
Quel silenzio, carico di voglie, viene interrotto dalla sua voce ora bassa, grave, diversa, molto diversa da quella che per ore l’ha accompagnata durante la giornata a ridere e scherzare.
“Mi Piaci, Ti Voglio!’
avvicinandosi a lei tanto da schiacciarla contro quel muro e quel corpo d’uomo.

Partono le mani, desideriose di sentire ,di prendere e dare piacere
dritte sul suo seno piccolo, adolescenziale, che sta racchiuso interamente nella sua grande mano; lui lo comprime più volte, sente che le piace così.
Scivola piano sul suo ventre, sul suo fianco ed ancora giù’
Ha gesti decisi, conosce il corpo la sessualità femminile, va diretto, scosta lo slip, vuole la sua clito morbida, vuole sentirla, avere la conferma di ciò che entrambi stanno provando.
Sfiora’ stringe.. .preme..
&egrave morbida, piacevole.
Toglie le dita, se le porta alla bocca, ci appoggia la sua saliva, l’aiuta,
ora vede in lei imbarazzo, le bacia il collo ed all’orecchio le sussurra
” Ti preparo…ti voglio pronta…abbandonati alle mie mani”
Sono tutti movimenti lenti, molto lenti
” Non ho fretta…non ho fretta’ arriverai fin dove io voglio farti arrivare”
Gli parla , &egrave lì con lei MAI cosi’ intimi
” Te la apro…lo senti?…le mie dita ti dilatano…ti penetrano”
‘&egrave un sussurro all’orecchio
‘e dentro di lei quella voce rimbomba.

Fragile e vulnerabile e’ l’attimo più delicato: l’abbandonarsi al comune, misero, carnale momento.
La sente eccitata, &egrave Sua!

Le prende la mano, fa sentire il suo vigore, le fa sentire che &egrave con lei .
La tiene premuta contro la sua eccitazione, non gliela molla, non se ne vergogna e la fissa dritta negli occhi
” Senti!… Guardaci! ‘ entrambi esposti uno all’altro”

Parte l’impulso, il desiderio di un uomo, ha avuto molta pazienza fino adesso
molta calma, ma non e’ mansueto il sesso maschile…
la vuole possedere, farsela tutta sua: La sua femmina!
Allunga le mani sotto gli abiti facendole scorrere energiche, le sfila la maglia
ambisce al seno, glielo scopre, abbassa il viso e solletica con la lingua il roseo capezzolo
Un fremito…prosegue…un brivido.
In parte denudata ma lui già la riconosce al tatto.
Si stringono, si annusano, si respirano.
Uno scambio reciproco di testosterone ed ossitocina.
Le mani di lei concupiscenti ed allo stesso tempo titubanti: ha un maschio eccitato davanti a se, iniziano bottone dopo bottone a slacciare la camicia,
arrivano alla cintura, non si fermano.
S’inginocchia a lui, lo assapora.

L’avidità femminile e quell’atavica invidia: vigore, nerbo, virilita’ lei non le possiede.
Adagio lo ospita in bocca,
alza gli occhi.
Questo &egrave ciò che la natura vuole:
lui alto in piedi mani sui fianchi,
lei in ginocchio a lui,
uno scambio di sguardi
dal basso verso l’alto.
Le carezza i capelli…………

L’afferra per un braccio alzandola da terra,
avvicinandola subito al suo corpo ancora in fermento per il piacere provato poc’anzi.
Restano così, immobili, qualche minuto avvinghiati uno all’altro….
Un momento di transizione e l’invito di lui di accomodarsi sull’ampio tappeto dai colori cupi.
Lei, con la grazia da gatta, sinuosa nei movimenti, s’accuccia sul tappeto,
lui, subito dietro.
A questo punto lui inizia dolcemente a massaggiarle le spalle facendola rilassare e distendere, una volta guadagnata la tranquillità decide che &egrave giunto il momento….
Non togliendole le mani dal suo corpo avvicina la bocca al collo ed inizia a baciarlo .
La prima reazione di lei &egrave un sussulto, poi si abbandona ai brividi che le regalano quelle labbra, mentre lui sposta le mani dalle spalle ai seni
e scopre i capezzoli turgidi grazie a quei piccoli giochi .
Qualche istante dopo la bocca di lui si sposta dal collo alla spalle
e scende giù, giù, per tutta la schiena fino ad arrivare ai glutei ancora coperti dai vestiti.
Lui &egrave deciso vuole ricambiare il piacere e le attenzioni ricevute prima
quindi si sposta di fronte a lei e con un semplice sguardo le fa capire che si deve sdraiare sul tappeto.
Come precedentemente le bacia il collo, le spalle, i seni, la pancia, il ventre,
ed in seguito, con il suo aiuto leva gli ultimi indumenti presenti’ cade così anche l’ultima barriera.

…..il suo volto &egrave lì, in mezzo alle sue cosce toniche, nel suo intimo.
Con leggera pressione delle mani gli allarga le gambe accostate dall’imbarazzo e dal pudore consapevole di quell’atto tanto spinto che lui desidera farle provare.
La lingua ruvida lecca piano ma ripetutamente le piccole labbra gli prende la clito in bocca e con movimenti ritmici la succhia.
Gioca così in un tempo indefinibile, ingoia umori e la desidera sempre più.
Sente le sue gambe cedere arrendevoli, accondiscendenti al piacere che lui le vuole farle provare, le può rilasciare e continuare così il gioco di prima
Ora tutto e’ più semplice:
la vede..
&egrave bagnata..
&egrave aperta..
&egrave orgasmica.
Adagio infila l’indice
” Sei Pronta? ”
“Ora ne metto due, ti faccio male?’
“No, no non ti faccio male, sei pronta”

La sua mano inizia un delicato momento ritmico che con il passare del tempo aumenta sempre più.
Lei inizia a gemere di piacere e la voglia di sentirsi posseduta aumenta…
Lei e’ in balia di quell’uomo inarca la schiena per il piacere e con la mano cerca quella di lui, lo vuole, lo desidera.
A quel punto lui si ferma, alza lo sguardo per incrociare quello di lei
come a cercare un’assenso per quello che si accinge a fare.
Le mani di lui si scostano da quella calda e umida intimità
e iniziarono a salire delicatamente verso i seni,
così facendo il suo corpo si sposta verso l’alto
portando il suo turgido membro alla Porta del Paradiso.

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