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La prima donna di M*****: i primi due giorni

By 15 Novembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

*Salve a tutti, mi presento, sono uno studente italiano che recentemente ha viaggiato all’estero per imparare la lingua dello stato in cui ha scelto di risiedere. Sono volutamente vago, e non lascerò il mio vero nome, il nome della città o la mia esatta età, né quello della donna in questione, e della sua città. Né qualsiasi altro nome reale di altro genere.
La storia è vera ed essendo fidanzato, e diventato poi amico del figlio di questa signora, non vorrei compromettere la mia relazione con la mia ragazza né l’amicizia con questo ragazzo, né tantomeno la credibilità di questa signora che è una persona incredibilmente stupenda e di successo nella sua carriera, e non vorrei crearle alcune tipo di problema.*

Eccoci.. state a pronti a leggere di come un ragazzo, profondamente innamorato della sua ragazza e che si credeva estremamente fedele, ha raggiunto livelli di tradimento, sfrenatezza e perversione inauditi e impensabili, di come abbia fatto del Sesso con la S maiuscola facendo in modo che il suo profumo fosse presente in quasi ogni attimo trascorso all’estero, e soprattutto, della perdizione di una donna, madre e signora di successo, che è stata portata a un livello estremo non solo di passione, lussuria e direi “ninfomania” (nel senso più pop del termine), ma anche di degradazione.
(Io e questa donna siamo rimasti in ottimi rapporti, ci sentiamo regolarmente e ci vogliamo veramente tanto bene. Io adoro questa signora, e… lei adora me.)

Sarò molto dettagliato in questa prima parte, ma perchè voglio raccontarvi l’intera esperienza. E farvi capire che tipo di persona è lei, oltreché l’ambiente.

Il primo giorno arrivo nel tardo pomeriggio a casa sua, dopo molte (moltissime!) ore di viaggio (a me comunque piace molto viaggiare, perciò non è stato assolutamente un problema), e quando finalmente trovo il condominio, in una zona bellissima della città, le suono, mi apre e, con la valigia che pesava tantissimo (sono stato peggio di una donna nello scegliere vestiti, che poi per gran parte non ho messo), apro la porta di ingresso e mi trovo l’ascensore davanti.. che è in moto poiché qualcuno stava scendendo: doveva essere lei sicuramente.
Non sapevo ancora che faccia avesse, che corpo avesse, se fosse grassa e col culone, o magra, o nella media, elegante o che si veste alla buona, insomma.. non sapevo niente di lei. Solo il suo nome.
Mi avvicino all’ascensore, e lascio cadere la valigia.

Le porte si aprono.
Una donna di poco più bassa di me, con un vestito chiaro che le arriva fino a mezza coscia, scarpe coi tacchi nere, come i suoi capelli. Una scollatura su quel vestito.. stupenda, un bel seno, non grande, ma nemmeno piccolo. Ha un fisico atletico, gambe perfette, allenate (come scoprirò poi) col jogging, oltreché la danza. Delle cosce che sono veramente la fine del mondo.. il polpaccio perfetto, che mette in mostra sè stesso, tonico.. stupendo… E’ in un forma fisica assolutamente smagliante, la pancia e il ventre sono al punto giusto. Corpo a clessidra, perchè ha dei bei fianchi. Sguardo travolgente, con i suoi occhi che sembrano ti dicano “ti sto spogliando e sto per divorarti”. Mi sorride, e giurerei che mi abbia guardato fisso negli occhi per qualche istante. E mi invita a salire sull’ascensore..

Saliamo ed entriamo in casa. Lei è davanti a me e io non riesco a toglierle gli occhi di dosso. La spoglio con lo sguardo, ho immediatamente un’erezione di fronte alle migliaia di pensieri che mi passano per la testa: avrei voluto fotterla,lì, subito, per terra o sbattendola contro il muro.
Ma mi controllo, e penso che sono solo stanco e che sento la mancanza della mia ragazza..

Mi mostra la mia stanza, appoggio lì la valigia, e mi presenta suo figlio, un ragazzo di poco più giovane di me.

Lei invece ha 20 anni più di me, ed è separata.

Sono sudato fradicio per il caldo e per il viaggio.. lei mi invita a bere un goccio d’acqua e mi annuncia che quella sera non ci sarà per cena, ma che tornerà dopo cena, perchè andrà da amici:
mi sento un attimo perso, la VOLEVO con me, la volevo subito conoscere, volevo poterla osservare, guardare di più, volevo sentirla già come cosa “mia”.. e me la perdevo per cena.

Le sorrido, facendo finta di niente (del resto non ci conosciamo ancora!), lei mi lascia una copia delle chiavi di casa, e io la ringrazio di tutto, e me ne vado in doccia.

E mi masturbo..

Mi riposo, e lei alla sera torna a casa. Non me ne accorgo sinceramente, stavo leggendo e ascoltando musica chiuso in camera. Mi ero un pò “sbollito”.
Esco dalla stanza per andare a bere e la vedo nel salotto, dalla porta che dà sul corridoio su cui mi ero immesso io: è scosciata.. è vestita come l’avevo descritta, ma essendo seduta con le gambe messe di lato.. e siccome il vestito non è lungo… è scosciata… superbamente scosciata…

Mi guarda e mi sorride.. mi saluta e mi invita a sedermi.

Ragazzi voi non avete idea dell’imbarazzo in cui ero: avevo avuto un’altra erezione nel vederla scosciata! E avevo dei pantaloncini da casa, e una maglietta corta, e sentirmi invitare… mi ha “sconvolto” perchè temevo di fare brutte figure. Insomma.. gli uomini mi capiranno :)
Lei è comunque la donna ospitante e io devo rispettarla..

Mi siedo e mi chiede se sono stato bene, se ho mangiato bene (ero andato a mangiare del cibo indiano), e le racconto.

Guardo le cosce a più riprese mentre lei guarda la TV.. sembra concentrata a guardare, mi parla senza guardarmi il più delle volte, e penso che mi sono sognato proprio tutto: sguardo travolgente, ecc.. Mi sono detto “Sogna bello, sogna”.

Continuo a guardarle le cosce… gambe stupende.. non finirò mai di dirlo.. ha dei piedi bellissimi.. la sua posa è eccitantissima.. e la scollatura si fa sempre molto evidente.

Decido di andarmene, dico che vado in bagno e poi a dormire e la saluto.

Arrivato in bagno mi masturbo di nuovo, immaginandomi che sul divano lei mi avesse preso e detto di fotterla in tutte le maniere possibili… era una fantasia un pò forte, ma volevo venire come non mai. Volevo avere un orgasmo come quello che volevo mi desse lei.

Il giorno dopo la saluto al mattino, appena sveglio, mi ha preparato la colazione, e mi dice che suo figlio dorme ancora.. e lei a breve deve uscire per andare al lavoro.
Mi augura una buona giornata e mi guarda di nuovo con quello sguardo intenso.

Io sento di nuovo qualcosa che si accende la sotto.. e vado in doccia.. un’altra sega. Selvaggia.

La giornata trascorre tra scuola e la conoscenza dei compagni nuovi, oltrechè la visita della città.

Torno a casa e ceniamo insieme, scambiamo due parole sulle impressioni sulla città, e persino a tavola mi eccito.. finisco di mangiare e vado di nuovo in bagno.. e di nuovo mi masturbo.
E poi in stanza mia, ascoltare musica e poi dormire. Il terzo giorno mi sveglio, e trovo la stessa situazione del giorno prima: colazione già pronta, lei pronta per il lavoro, il figlio non c’è.
Mi dice che suo figlio è già andato a scuola, e ci mettiamo a fare colazione. Non ci scambiamo troppe parole, anche se i giorni precedenti mi era piaciuto molto chiacchierare con lei.

Vado in doccia, faccio in fretta, e mi vesto elegante: mi andava di vestirmi così il secondo giorno, MA SOPRATTUTTO di farmi vedere da lei bello elegante.

*Parentesi: io ho un fisico muscoloso, atletico, sono abbastanza alto, ho un sedere “famoso” perchè piace a tutte le ragazze, e ho degli occhioni che mi dicono sempre che incantano*

Torno in salotto, dove c’è il tavolo su cui mangiamo, e la trovo di fianco al tavolo pronta per andare al lavoro.

E’ immobile, non parla, non fiata. E io nemmeno.
Non saprei spiegare il perchè di quella situazione: ora so, o perlomeno capisco, che era perchè era eccitata.

Fa un passo verso di me, siamo a un metro di distanza. Guarda il mio petto e poi me, ma senza sguardo travolgente.. era uno sguardo “perso”.

Mi avvicino, e non resisto.. e.. ci baciamo.
Non ha senso dire che l’ho baciata io, o che lei ha baciato me. Entrambi ci siamo avvicinati l’uno all’altra, e abbiamo iniziato a baciarci.

Baci a stampo all’inizio, e poi di lingua… baci forti, passionali, bagnati… lei geme, e io pure ho qualche gemito di piacere. Sapete quei “mm”.

La stringo con le braccia, lei geme ancora, prova piacere dal sentirsi stretta così. Lei mi prende la testa con la braccia e mi stringe, e bacia, bacia più forte. Le lingue si scontrano fortissime, lottano. Sembrava che volesse mangiarsi la mia lingua con la sua.

Poi io spingo col bacino verso di lei.. e lei interrompe il bacio. Ci guardiamo e lei mi guarda di nuovo con sguardo intenso. E se ne va al lavoro. Neanche una parola.

Io resto senza parole, immobile dove sono. Con migliaia di emozioni dentro, la testa che gira, il pene in erezione a mille. Mi sento come se mi fossi innamorato. Non so descrivere la sensazione. Mi gira fortissimo la testa, mi sento volare, ma sento anche una gran voglia di sesso sfrenato.
E… non mi sento per niente il colpa verso la mia ragazza.

La giornata trascorre di nuovo a scuola, torno alla sera, e ceniamo fuori io e lei. Mi ero dimenticato di dirvi che mi aveva promesso che mi avrebbe portato a mangiare fuori un locale a particolare.

Ceniamo, come se niente fosse, chiacchieriamo. E poi torniamo a casa, uno di fianco all’altro. Non si poteva dire da fuori se fossimo una coppia, forse sì, perchè non ci parlavamo e ci guardavamo solo ogni tanto. Saliamo su. Mentre saliamo mi dice che suo figlio è via da amici. Appena varchiamo la soglia di casa, mi giro per chiudere la porta, e quando mi rigiro si gira anche lei verso di me (prima mi dava le spalle) e mi si getta addosso baciandomi.
Poi si ferma. Chiama il figlio a voce alta, ma non c’è nessuno. In effetti le luci erano pure tutte spente..
Però sai.. paure di madre.

Si rigira verso di me e si getta sulla mia bocca con foga, mi bacia, mi stringe, e io la prendo in braccio.
Lei si toglie la giacca, che non è abbottonata (perfortuna), e tengo in braccio questo splendore in vestito nero che arriva sempre fino alle cosce e coi tacchi neri.

Slinguiamo ferocemente, lei sembra assolutamente persa nella sua frenesia.. la tengo in braccio a gambe a parte stringendo il mio pacco contro di lei.
Spingo, spingo, e lei come reazione mi chiude le gambe attorno al sedere.

Attraverso tutto il corridoio di ingresso. Restiamo nel bel mezzo dell'”atrio” di casa a limonare in quella posizione. Poi di nuovo mi muovo e arriviamo nel salotto, di fianco al tavolo dove si mangia, nella esatta posizione dove ci siamo baciati quella mattina stessa..

Lei scende e si mette in ginocchio.
Mi sbottona i jeans. Inutile dire che avevo il pene in un’erezione fortissima. Mi abbassa di un poco i pantaloni, e i boxer.

Prende in mano il pene, lo sega, lecca l’asta, mi guarda, mi sorride, torna a leccare.. da una leccatina alle palle. Poi torna a segarlo. E mentre lo sega mi da leccatine al glande. Per poi, con uno slancio incredibile, prenderlo tutto in bocca, e iniziare a pompare, mettendo le mani dietro la schiena e unendole. Pompa, pompa, poi inizia a succhiarlo come se fosse un chupa chupa, e ho la sensazione di stare scopando una figa. Mi sta succhiando l’anima.

Le mani ritornano, si avvinghiano a me, lei continua a pompare.

Io ho sempre avuto una fantasia che non sono mai riuscito a realizzare finora: scopare la bocca di una donna.

Così senza dire niente, dalla mia posizione inerte, le prendo la testa e inizio a scoparla. Forte, fin da subito. Sempre più forte. Furiosamente. Lei geme, le piace, lascia cadere le braccia si fa fottere. Io inizio come a fare dei ruggiti di piacere, divento aggressivo, la scopo con tutta la forza che ho. Fino a sborrarle con un grido potentissimo da parte mia, che continuando a pompare le vengo in bocca, e lei ingoia tutto.

In quel momento ragazzi, ve lo assicuro, ho letteralmente perso ogni barlume di razionalità, di contegno, di freni, di freni, di rispetto.
Non sono più io.. o forse sono il mio vero io? Sta di fatto che divento una bestia assatanata.
E’ la sensazione che ho in corpo..

La mia voglia non scende per niente.

Lei fa per alzarsi, e io di forza la rimetto in ginocchio.
Le sbottono la parte superiore del vestito, davanti, che lascia il reggiseno scoperto.
Le tiro un seno fuori e lo palpo.

Ha i capelli sciolti, li prendo in un’unico fascio con la mano destra. E stringo forte.
E spingo il cazzo verso di lei, verso la sua faccia, che non si è quasi ammosciato, e lei mi guarda: è la mia schiava di sesso in quel momento, e lo sguardo me lo fa capire, mi si concede in tutto e per tutto.

E lo riprende in bocca. Di nuovo le fotto la testa e le faccio fare contemporaneamente movimenti in avanti tenendola per i capelli.

Essendo già venuto, ci metto un pò per venire di nuovo. Ma vado avanti. Lei a un certo punto preme per fermarsi. Le lascio la testa.

Ha la bocca un pò “stanca”, e infatti mi dice “la mia bocca…”

Io senza pietà le prendo la testa con le due mani e inizio di nuovo a fotterle la bocca. Lei è la mia schiava, è la mia bambola, e la fotto con una velocità e potenza che sento che non succhia neanche più da quanto è stanca… geme ancora.. mi guarda…
Le scopo la bocca con una veemenza che non potete immaginare.. ed è proprio grazie a quest’ultima “scopata” che le vengo di nuovo in bocca, mentre lei mi guarda negli occhi. E lei ingoia, sempre con lo sguardo fisso verso il mio volto.

E’ stanca, con un seno di fuori, un rivolo di sborra che le cola dalla bocca (era tanta e non l’aveva contenuta tutta a quanto pare).

Le dico “Grazie”. Serio, senza sorrisi, o altro. Con ancora la tensione sessuale addosso.

E la lascio lì in ginocchio, e me ne vado in camera a prendere l’occorrente per la doccia. Mi doccio, e dormo. Vado diretto a dormire, senza più curarmi di lei. E dormirò una bella notte in cui avrò un sogno bagnato di lei che mi fa un pompino.. Non so bene cosa sia successo tra me e lei, perchè lei si sia lasciata trattare così, persino ora mi chiedo che tipo di persona sia per farsi trattare così. E’ veramente una persona speciale e parlare con lei è bellissimo. E’ una donna di successo,corretta, disponibile per gli amici.
Non diresti mai che sia capace di simili atti sessuali..

Appena mi sveglio ho le mutande bagnate dal sogno, me le tolgo e resto con la maglietta e il pene di fuori, in erezione. Apro la porta e mi affaccio, e chiamo ad alta voce il nome di suo figlio. Non risponde. Guardo l’ora, e sono le otto passate, è già a scuola.

Lei sento che dalla cucina mi dice “buongiorno”. Ha ancora un pò di tempo perchè il suo lavoro inizia alle nove del mattino, ed è molto vicino a casa sua.

Sono sempre nel mio stato assatanato.. Ed esco così come sono. Li mi guarda, e resta senza parole. E’ ai fornelli.

Ha di nuovo un vestitino simile a quello di ieri, più nero. Senza calze, solo scarpe coi tacchi di nuovo. Resta con una pentolina in mano, immobile, senza dire niente.

Io mi tolgo la maglietta e la lancio verso un punto indefinito dell'”atrio”, guardandola dritto negli occhi.

Vado da lei. Lei mi guarda e resta sempre immobile.
Sono sicuro che mille idee le passavano per la testa, aveva uno sguardo pensante, e contemporaneamente “turbato” (sessualmente..).
Senza baciarla, senza sorriderle, la raggiungo e la prendo con forza e la alzo, la prendo in braccio, e la porto al tavolo della cucina.

Sono privo di razionalità, mi rendo conto che allora non avevo alcun tipo di pietà o contegno… ero assolutamente voglioso e arrapato… volevo solo venire io, non me ne fregava niente di lei. Volevo sborrarle dentro, fotterla secondo le mie fantasie. Non avevo nemmeno avuto il dubbio che potesse dirmi di no, e forse è per questo che ce l’ho fatta in tutto quello che le ho fatto.

La porto al tavolo dove si mangia e la faccio girare di schiena, e le faccio appoggiare il busto al tavolo. La metto a novanta, mentre entrambi siamo in piedi.
Grazie al cielo è un pò più bassa di me.

Le alzo il vestito, e le abbasso la mutande fino a terra.

Mi abbasso anche io e inizio a leccargliela, dando anche diversi baci alle sue stupende chiappe, sode e perfette anch’esse nella loro splendida forma.

E poi, nudo, mentre lei vestita. Avvicino il pene alla sua vagina. E’ bagnatissima…

E glielo infilo dentro.
La afferro per i fianchi e inizio a spingere, spingere, sempre di più, sempre più velocemente, alternando momenti di lentezza qualche volta, ma sempre potenti anch’essi, per poi tornare ad alta velocità. Spingo, spingo, spingo. Lei geme, all’inizio geme, e poi inizia con dei sonori “AH!”, ripetuti, ripetuti, con voce crescente. Io spingo sempre di più, sempre più forte, il mio pube sbatte contro il suo sedere.

Dò una spinta così forte che sposta sia lei che il tavolo in avanti, di almeno cinque centimetri.

Dopo quella superba spinta, lei deve essersi eccitata parecchio, perchè inizia con degli “AH” ripetuti uno dopo l’altro e gridando, come una pazza, sento la vagina contrarre i muscoletti attorno al mio pene, io continuo a spingere e le mie palle continuano a sbandare avanti e indietro verso di lei, e sapere che sta avendo un orgasmo mentre la tratto da vera troia giocattolo mi eccita tantissimo, e spingo più velocemente e forte che posso fino a venirle dentro, urlando dal piacere io, e lei pure.. urliamo insieme.. un pò di sborra cola per terra… e vedo lei che si lascia andare in un “ooooh…..” di sospiro dopo un orgasmo fortissimo..

Mi calmo un attimo.. mi fermo e non faccio più niente.
Sono io a restare immobile adesso.
Vi confesso che in quel momento.. mi sono sentito molto frastornato, non sapevo cosa pensare. Ho avuto anche dei sensi di colpa.
Lei si alza, e si gira verso di me.

Mi sorride. E a me scende una lacrima e le sorrido anche io.
Mi dà un bacio a stampo, che ricambio e insieme facciamo un bello schiocco, e ci ricomponiamo.

Quella lacrima ho capito adesso che era per i sensi di colpa verso la mia ragazza.

Venti minuti dopo io esco dalla doccia profumatissimo, e lei sta per uscire dalla porta per andare al lavoro.

Di nuovo mi viene un attacco di sesso. Sta per andare alla porta, cammina sculettando (da buona donna :-)) con un’aria da “io sono figa, guardatemi quanto sono bella”.. e non posso lasciarla andare così: vederla con quest’aria briosa e indipendente mi fa venire una voglia di lei incredibile.

Prima che possa raggiungere la porta le tiro i capelli, che sono sciolti, e lei fa un “ah!” di fastidio, e la faccio girare verso di me tirandole sempre i capelli e guardandola negli occhi.

Lei sa che non parlo ancora la lingua che sono lì per studiare, e mi dice “Devo lavorare, perfavore..” in inglese.

Io le rispondo “No”. Non so bene che risposta sia, ma è l’unica che mi viene in mente.

Per me in quel momento può anche andare a farsi fottere la sua carriera, a me frega solo di scoparla e basta.

Ho voglia di umiliarla.
Si è preparata per andare al lavoro, e i vestiti sono puliti. Voglio fotterla facendole tenere su quei vestiti, e sgualcirli, piegarli, mandarla a lavorare in quello stato.

Voglio farle sentire che siccome mi ha portato a tradire la mia ragazza e scatenare le mie voglie sessuali più recondite, adesso deve sottostare totalmente a me. Senza condizioni.

Le alzo il vestito, e la faccio appoggiare contro il muro. Mi tiro giù i pantaloni e le mutande.
Lei si stacca dal muro e si riabbassa il vestito, e va verso la porta dicendo, “non ora”.

Io la tiro di nuovo verso di me e la metto contro il muro con foga. Alzo il vestito, e con un mano lo tengo su e con l’altra inizio a sfregare la sua figa.
A poco a poco inizia a bagnarsi.. ma lei non dice una parola. Mi guarda seria in volto.

La prendo in braccio, e con una mano mi aiuto a spostare le mutandine e infilare il pene.

Adoro quella posizione: lei contro il muro, e gambe aperte, di fronte a me, che si fa fottere.

Inizio a spingere, sempre di più e anche lei si arrende e mi si avvinghia con le mani al collo.

Spingo sempre più forte, spingendo lei contro il muro con sempre più ardore.

Finché lei non viene.

Ma io vado avanti finché non vengo pure io, in quella figa fradicia e che mi ha fatto colare addosso e sui pantaloni il suo orgasmo.

Alla fine si svincola con uno “fffff” scocciato, e le propongo di farci una doccia insieme, che facciamo senza fare porcate, e abbastanza in fretta.
Indossiamo nuovi vestiti puliti, mettendo a lavare quelli che abbiamo appena usato.

Lei va al lavoro, e io mi affretto ad andare a scuola, ormai in palese ritardo pure io.

*Sei una puttana. Te lo devo dire anche se ti stimo molto come persona.

Te lo dico perchè mi istighi tu. Hai risvegliato un demonio e adesso ti fotto da testa a piedi quando ne ho voglia. Tu sei mia, e non sei altro che un mio oggetto.

E’non sarai altro per il resto del mio soggiorno.*
Questo è quello che penso.

Lo stesso giorno, alla sera, dopo una cena passata a chiacchierare con suo figlio e lei, mi ritoro a dormire, seguito dagli altri due, lei e lui, che vanno ognuno nella sua stanza.

Sono all’incirca le 21.30, e io sono abbastanza assonnato.

Mi sveglio però ad un’ora che non saprei dire ancora se fossero le 23 o più tardi, con lei che cerca di intrufolarsi nel mio letto, alzando un pò la coperta.

Non mi sarei mai svegliato se il letto fosse stato più grande (è ad una piazza unica).

Le faccio un pò di spazio e lei inizia ad accarezzarmi tutto, la luce è spenta (deve essersi aiutata col cellulare per raggiungermi) e sento che è in vestaglia.

L’accarezzo anche io e ci baciamo. E’ un momento molto bello, anche tenero.

Continuando a baciarci come due ragazzini infoiati, le tolgo la vestaglia e lei mi toglie i pantaloni del pigiama. (Sono molto “caloroso” e non dormo quasi mai con la maglia, sia che faccia freddo, sia che faccia caldo).

Ci baciamo ad ogni secondo possibile. Faccio sfilare la vestaglia, e poi torno a baciarla.

Lei è in biancheria e io pure. Mi sale sopra e inizia sfregarla sul mio pene, che è già in erezione.

La bacio con più forza, e inizio con molta foga a palparle il sedere, mentre lei sfrega con sempre maggior insistenza la sua patata sul mio pene.

Le slaccio il reggiseno e inizio a ciucciarle le tette e lei inizia a gemere… le metto un dito sulle labbra in segno di stare zitta perchè la camera del figlio è esattamente di fianco alla nostra. Non solo: i letti poggiano contro la stessa parete!

Vado avanti a ciucciare le tette e con una mano mi aiuto a palparle, con l’altra le palpo il sedere infilandole la mano dentro le mutandine. Lei nel frattempo mi bacia il collo…. gemendo a bassissima voce, cercando di trattenersi.. mi bacia l’orecchio, come se stesse baciando la mia bocca, perchè inizia a infilarci la lingua.

Lì non ci vedo più e le sfilo le mutandine, e lei mi sfila le mie.

Scende sotto le coperte e me lo prende in bocca, e inizia a leccarlo…
è bellissima quella sensazione….a poco a poco me lo insaliva tutto…
.. mi succhia le palle, poi torna a succhiarmelo, e di nuovo mi fa provare quella sensazione che mi stia succhiando l’anima perchè lo succhia con una forza tremenda.
Ma poi si ferma e torna su e ho la sensazione che mi stia guardando con sguardo divertito (ma non riesco a vedere bene).

Ho capito che non vuole farmi venire, ma voleva bagnarmelo per bene: mi monta subito impalandosi col mio pene. A cavalcioni.

Poi si riabbassa avvicinandosi a me.

Io vi giuro: è entrato come un ferro rovente nel burro, è proprio “scivolato” dentro, lei era bagnatissima. Una cosa UNICA. Mamma mia quanto mi ha eccitato solo sentirlo scivolare così bene dentro di lei.

Inizia lei a spingere, e io l’abbraccio e la aiuto nel fare ciò, con piccoli miei movimenti di bacino.

Slinguiamo come due forsennati.

Lei viene subito (ma quanto cazzo è eccitata?)
E lo fa con un gridolino, perchè per il resto la blocco io tappandole la bocca.

Continua a spingere, dopo avermi abbondantemente bagnato col suo orgasmo, fino a che sento che sto per venire io e le tiro uno schiaffo su ogni chiappa, con tutte e due le mani, e prendo la situazione sotto controllo.

Spingo da sotto come un forsennato, alla velocità della luce, e dopo avere preso questo ritmo, inizio a tirarle degli schiaffi sulle chiappe, sempre più forti, “Sciaf!! Sciaff!!” senza fermarmi e lei sembra godere di più grazie a questi schiaffi perchè inizia di nuovo a gemere con degli “Ah” molto arrapanti, che prontamente però mi ricordo di fermare (anche se con un piccolo ritardo) tappandole di nuovo la bocca.

Finché spingendo sempre di più non vengo io dentro di lei… e siccome inizio a gridare questa volta è lei che mi tappa la bocca con tutte e due le mani.

Sembra che voglia soffocarmi…

Si accascia su di me…poi mi dà un bacio a stampo e si appoggia sul mio petto, e dopo nemmeno un secondo la sento sussurrare “Wow…”

Mi sento felice e appagato… sorrido e chiudo gli occhi.

E mi addormento.

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