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Racconti Erotici Etero

la prima volta da Sara

By 31 Marzo 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Premessa:Ho 18 anni,sono alto 1.80,moro,e con un fisico asciasciutto e abbastanza definito.Da quando avevo 10 anni ho una migliore amica,Sara, a cui sono stato sempre molto legato anche se non c &egrave mai stato nulla a livello sessuale se non semplice attrazione fisica,naturale da avere per una ragazza in carne ma assolutamente non grassa,mora,non molto alta,intorno all 1.60,ma molto formosa con la sua quarta abbondante di seno e un sedere niente male.
Ma veniamo al racconto.

Sara ha una casa con tanto di piscina dove spesso e da molti anni vado d estate per fare il bagno e prendere un po di sole insieme.

Un giorno d agosto andai da lei e come al solito ci mettemmo a prendere il sole a bordo piscina.Tutto normale fino a quando non disse – fra ti dispiace se slaccio il costume dietro?Vorrei abbronzarmi per bene- io risposi prendendola in giro -certo fai come vuoi..e poi di che hai paura, tanto con quelle tettone il costume si mantiene benissimo sul davanti- lei rise dandomi dello scemo e tutto rimase tranquillo fino a quando non ruppe nuovamente il silenzio dicendo : – oggi sto proprio arrostendo, mi metteresti la crema?- io tranquillamente le dissi di si e iniziai a spalmargliela dietro la schiena e ogni tanto sulle gambe e sul collo.Lei si girò e quasi senza pensarci iniziai la stessa operazione anche sulla pancia salendo ogni tanto alla parte superiore del seno sostando sempre di più su questo punto.Credevo che accorgendosene mi avrebbe detto qualcosa ma non lo fece,quindi decisi di provarci infilando la mano e stringendo la tetta sinistra sempre di più fino a quando non arrivai sul capezzolo e iniziai a stringerlo,stuzzicarlo facendo movimenti circolari e pizzicarlo.Fui sorpreso dal sentirle dire -ti piace?- io risposi incredulo -sono le più belle che abbia mai toccato – lei sorrise e disse -e allora continua- liberai completamente le due tette dal costume e continuai fino a quando non decisi di passare alla patatina.Scesi lentamente negli slip ed entrando trovai un lago..non ebbi la minima resistenza nell entrare prima con una e poi con due dita dentro di lei,mentre con un altra tormentavo il clitoride che le sembrava scoppiare da un momento all’altro.Ad un certo punto non resistette più e sussurrò -fammi venire ti prego- non me lo feci ripetere due volte e iniziai penetrarla energicamente fino a quando non la sentii muoversi con tutto il corpo lasciamdomi un ondata di umori in mano.Ci sorridemmo e le diedi un bacino sul morbido seno.Dopo essersi ripresa notò il mio amichetto che non era più in se e stava per esplodere dall erezione.Mi stampò un bacio sulla guancia sussurrando -grazie,ora voglio sciacquarmi e mangiare qualcosa, ma dopo avrai la tua ricompensa,promesso!- Dopo esserci rilassati con una doccia decidemmo di mangiare qualcosa e così iniziammo a cucinare per noi due e la sorellina che era rimasta in casa non accorgendosi di niente.Fu molto eccitante perché ogni piccola occasione era buona per strusciarsi l uno con l’altra e darsi qualche toccatina.Preso dall eccitazione decisi di toglierle il reggiseno e lasciarla soltanto con la maglietta fina addosso che faceva risaltare le tette ma soprattutto i capezzoli in modo incredibile rendendola veramente una bomba erotica.Iniziammo a mangiare e per lei fu una vera tortura..in ogni momento le tiravo i capezzoli attraverso la stoffa della maglietta e le toccavo la patatina che sentivo già bagnata attraverso lo slip.Facevamo entrambi finta di niente fino a quando non le feci una proposta dicendo -ti va di giocare stasera?- lei si incuriosì e disse -in che senso? A me pare che stiamo già giocando..e come ti starai accorgendo mi piace da morire- io sorrisi e le dissi – si stiamo giocando,ma stasera abbiamo la pizza con gli altri e voglio giocare sul serio, facendo godere entrambi- lei a quel punto era davvero curiosa e mi chiese di spiegarmi meglio.Io iniziai a farle capire quello che volevo -se per te va bene,stasera vorrei che tu fossi a mia disposizione, nel senso che senza esagerare dovrai fare quello che ti chiedo..si tratta di un po di esibizionismo e di un po di giochi- lei ebbe una reazione un po nervosa,ma presa anche dall eccitazione data dal ditalino che le stavo facendo durante il pranzo disse di si ed io fui l uomo più felice al mondo,sapendo di averla per me il pomeriggio e di esibirla, sempre nei limiti,la sera.
Finito il pranzo,da uno sguardo capimmo che era ora di darci soddisfazione a vicenda e salimmo in camera sua,accanto a quella della sorellina di 9 anni che giocava tranquilla.
La spogliai immediatamente e mettendola sul letto le aprii le gambe iniziando a leccargliela per bene fino a quando non decise di fermarmi la testa e restituirmi il favore con un pompino da favola che avevo paura mi facesse arrivare in poco tempo per quanto bene era fatto.Decisi di passare al sesso vero e proprio mettendola a pecora ed iniziando a scoparla da dietro con forza,sentendo gemiti ad ogni affondo che mi eccitavano sempre di più.Provai il tutto per tutto uscendo dalla figa e provando ad entrare nel buchino, cosa che però non aveva mai concesso e che non concesse nemmeno a me intimandomi di ritornare davanti.Non me lo feci ripetere due volte e ricominciai a scoparla fino a quando non la sentii agitarsi prima e poi venire sul mio cazzo.Ero anch io al limite e decidemmo di venirle in bocca,quindi ricominciò il pompino che culminò con un ingoio completo da impazzire. Continuammo così fino al tardo pomeriggio,secondo me scandalizzando la sorella che per forza deve essersi accorta di qualcosa.Me ne andai alle 7 di sera molto soddisfatto,dopo aver scopato 6 volte ed aver raggiunto insieme a lei picchi di piacere inimmaginabili.Ci demmo appuntamento per la sera mezz ora prima che con gli altri per spiegarle cosa avrebbe dovuto vestire e fare.Ma questo lo racconterò nel terzo capitolo. La sera alle 9 andai nuovamente da lei per spiegarle cosa fare e come vestirsi.Nel frattempo erano tornati i genitori quindi li salutai cordialmente come avevo sempre fatto e quindi salii al piano di sopra dove Sara mi accolse in camera sua (non so se era una mia impressione ma pareva odorare ancora di sesso dal pomeriggio) e la trovai in reggiseno e panitaloncini..le diedi quindi un bacetto a stampo e una strizzata di tetta prima di iniziare a decidere come vestirla.Optai per una maglietta blu con scollatura normale non esagerata ma senza reggiseno,quindi lasciando i capezzoli visibili ad ogni minimo indurimento attraverso la leggera stoffa.Quando glielo dissi lei fece una faccia strana,come di paura mista a eccitazione ma alla fine non si oppose.Per il sotto le feci mettere una gonna bianca lasciandole però le mutandine per non esagerare e delle scarpe col tacco che la slanciavano un bel po dal suo metro e sessanta.La vidi “vestrisi” e già li avevo un cazzo che non stava in se,però c erano i suoi a casa e dovevamo uscire quindi ci limitammo a qualche bacetto e qualche toccatina.Arrivato il momento di uscire prendemmo la sua macchina e andammo al luogo dell appuntamento con il resto del nostro gruppo, più o meno una dozzina di persone in tutto.Durante il viaggio ogni tanto si notavano i capezzoli sotto la maglietta e io per “aiutare” questo glielo facevo notare eccitandola e imbarazzandola in modo che si indurissesro sempre di più.Con lei il patto era chiaro..doveva fare ,nei limiti del possibile, quello che le dicevo io e che le avevo spiegato poco prima..quindi decisi che mentre guidava doveva tirarsi su la gonna e lasciarmi la possibilità di toccarla.Così fu e già durante il viaggio la torturai facendola quasi venire prima di arrivare a destinazione,ma decisi di non farla venire e lasciarla eccitata.Arrivammo alla pizzeria poco dopo una coppia di nostri amici,mentre gli altri erano ancora per strada,quindi decidemmo di fumare una sigaretta aspettando gli altri e quando arrivarono tutti le dissi di fare la prima cosa che le avevo detto:provocare i ragazzi,e devo ammettere che era molto brava nel farlo..si strusciava su tutti i pacchi dei nostri amici e ogni volta che poteva cercava di essere toccata o di strisciare “involontariamente” i capezzoli duri addosso a qualcuno.Nel fare questo,tutti notarono che non aveva il reggiseno ma soprattutto quanto fosse porca negli atteggiamenti quella sera, quindi cominciarono le prime toccatine di culo per alcuni e quelli più audaci senza farsi notare dagli altri le andavano a stuzzicare i capezzoli dalla stoffa della maglietta.Ci andammo a sedere e la feci sedere vicino a me e ad un altro nostro amico che pareva gradire particolarmente Sara quella sera pur non avendola mai sopportata più di tanto.Soltanto guardandola in faccia si capiva lei quanto fosse eccitata,cosa che mi confermò all orecchio dicendo -stasera non mi mantengo,e poi sono tutta bagnata da prima e se qualcuno ci prova qui veramente va a finire male- dicendo così fece saltare tutta l altra parte del piano che prevedeva solo di provocare continuamente e in modo sempre diverso i ragazzi,ma mi fece venire in mente un idea.Per prima cosa le cercai la patatina da sotto al tavolo e la massaggiai un po fino a quando non mi accorsi che stava per arrivare,quinidi inserii un dito e in poco tempo la sentii far fatica per non gemere troppo forte e lasciarmi una mano piena di umori usciti con l orgasmo.Non contento chiamai Pietro,il suo vicino di posto e gli parlai dicendogli di provarci con lei e di farla godere.Non se lo fece ripetere due volte e incominciò a stuzzicarla anche lui sotto al tavolo non trovando praticamente resistenza e incominciò a sditalinarla (cosa che mi disse lei) fino a farla arrivare di nuovo.A quel punto Pietro volle forse troppo e cercò di portarla in bagno,ottenendo però un rifiuto che non mi aspettavo.La serata passò così fino a quando non fu il momento di andarcene e ci rimettemmo in macchina..appena partiti lei mi disse seccata -perché hai detto a pietro di scoparmi? Guarda che &egrave vero che ero eccitata e mi sono fatta fare un ditalino da lui,ma non voglio scoparci per nessun motivo,io voglio essere toccata e scopata da te- io sentendo queste parole non potei far altro che farla accostare in una stradina e spogliarla iniziandole una leccata di figa lunghissima che la portò probabilmente al suo nono orgasmo del giorno che la fece accasciare sul sedile lasciandole però la forza di iniziare una sega che diventò pompino che diventò una scopata bellissima con lei a gambe aperte e le tette che le ballavano facendo su e giù.Arrivammo quasi insieme,lei sul sedile ed io sulla sua pancia.Rimanemmo così per un po fino a quando non ci pulimmo e tornammo a casa decidendo di iniziare una “storia” di sesso ma anche di complicità anche se non di vero amore come tra due fidanzati.

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