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Racconti Erotici Etero

La prosperosa sorella della mia ragazza

By 31 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

UNA NOTTE BOLLENTE

Dopo 3 settimane di difficile lontananza, Roberto (27 anni) può finalmente riabbracciare la sua Sara (24), tornata da una imprevista trasferta lavorativa.
La casa di lei è libera, visto che genitori e sorella sono fuori, ‘così staremo solo soletti tutta notte’ gli cinguettò al cellulare qualche giorno prima.
Per Roberto la lontananza della ragazza ha significato principalmente un periodo forzato senza sesso, neanche in solitario, vista la promessa fatta alla morosa.
Morale della favola, Lui esplode dalla voglia, letteralmente.

Sono le 2130, e Roberto sta salendo le scale della casa di Lei, già sapendo che non faranno neanche in tempo a salutarsi che si ritroveranno avvinghiati sul divano a consumarsi mentalmente e fisicamente, liberando entrambi la Voglia trattenuta per tanti giorni.
Aperta la porta dell’appartamento, però, una sorpresa che gli abbatte l’entusiasmo.

‘Ciao Roby, come stai tutto bene?’ E’ Chiara, la sorella di Sara.
Anzi, la procace sorella di Sara. Le 2 sono coetanee, e, a dirla tutta, all’inizio fu proprio lei ad attirare la sua attenzione in quel pub col suo generoso decolletè, 3 mesi prima’Ma si sa come vanno le cose, Chiara fece un po’ la ‘fighetta’ rimanendo sulle sue, mentre Sara guadagnò punti poco a poco, con la sua intelligenza e simpatia, fino a conquistarsi il posto di morosa fissa.
Sia caratterialmente che fisicamente, le 2 sorelle hanno corporature e stili diversi.
Sara porta capelli lunghi rossicci e ha un sorriso rassicurante tipico delle mamme coi figli, Chiara invece ha capelli neri corvino tagliati corti, un corpicino ben formato in 1,65 di altezza, da cui emerge un seno florido perenne oggetto delle attenzioni maschili.
Quella sera però, un megamaglione antisesso copriva tutto.

‘Ciao’.Chiara’tutto bene grazie’ le risponde sorpreso e stizzito Roberto.
Evidentemente la presenza della sorella, manda a monte i piani per la nottata.
‘Ciao amooooo’..!!’ gli urla Sara, che corre ad abbracciarlo ancora sull’uscio della porta.
‘Mi spiace’ gli sussurra ‘c’è stato un imprevisto, e ci ritroveremo mia sorella tra le scatole fino a domani’
Almeno dei genitori neanche l’ombra, pensa lui.
‘Non preoccuparti’l’importante è rivederti. Allora, andata bene la trasferta lavorativa?’

La serata procede tranquillamente. Roberto e Sara rimangono in salotto a guardarsi un film parlottando delle ultime settimane, mentre Chiara rimane rinchiusa in camera sua, apparendo ogni tanto come un ectoplasma per andare in cucina.
Intorno all’1 finalmente i 2 morosi vanno a letto. Lei pigiamone mentre lui indossa i ‘sexy-boxer’, come Sara li aveva ribattezzati. Questi non sono altro che boxer bianchi strappati e riannodati ai lati’sono una biancheria intima particolare, nata per caso, ma che a lei piace perché può farlo impazzire di notte, liberandogli il membro semplicemente sciogliendo i nodi. Come sono nati questi boxer, è un’altra storia.

Sta di fatto che Roberto almeno un po’ di petting spinto vorrebbe farlo, anche se Sara si oppone.
Lui le sta già infilando la mano nelle mutandine, mentre le appoggia il pacco indurito contro la coscia, ma lei lo blocca ‘Dai Roby, lo sai che se c’è qualcuno in casa mi vergogno’
‘Eddai’almeno fammi salutare la tua micina, è tanto che non la vedo’
‘No dai, lo sai che faccio troppo rumore poi, Chiara mi sentirebbe. Facciamo domani mattina ok? Tanto mia sorella alle 9 è già fuori casa’
Gli stampa un bacio e si gira dall’altra parte. Tempo zero ed è già addormentata, evidentemente le fatiche del viaggio l’hanno assalita d’un colpo.
‘Ma porca miseria” sussurra Roberto, cercando di calmarsi per tentare di dormire.
Il suo membro gonfio dall’eccitazione è ormai ipersensibilizzato, e gli basta il contatto col materasso per fargli emettere un gemito di piacere’ma bisogna aspettare.

Intorno alle 330, Roberto si sveglia con la gola strasecca. Sarà stato il vino bevuto con Sara prima di andare a letto, oppure la mancanza di un umidificatore in casa, fatto sta che, dopo aver provato a riaddormentarsi senza successo, si alza per andare a bere un po’ d’acqua in cucina.
Non sta li a rimettersi la tuta, rimane direttamente coi ‘sexy-boxer’.
Raggiunto il lavabo sente dei rumori dietro di se’una porta che si apre, rumore sordo di passi sul pavimento’poi una voce inaspettata sussurra.
‘Anche tu non riesci a dormire?’
Si aspettava fosse Sara’invece è Chiara.
‘Oh..ehilà..’
si gira verso di lei, e per poco non gli cade il bicchiere d’acqua per terra.
Chiara indossa solo calzette nere e una vestaglietta blu scuro che le arriva poco sotto i fianchi’ampiamente sbottonata, con una scollatura che arriva poco sotto la curva bassa del seno.

Senza reggiseno.

Risultato: il morbido, bianco e prosperoso seno è molto scoperto, tanto che i lembi del vestitino notturno arrivano giusto giusto a coprirle i capezzoli.
Involontariamente, indugia proprio su quella meravigliosa vista, dimenticandosi che si tratta della sorella della sua ragazza.
Nello stato di ipereccitazione in cui si trova Roberto, gli basta quella sola vista per sentire il suo membro gonfiarsi di piacere.

PRELUDIO ANCHE PER CHIARA

‘Long story short’, come dicono in America.
Chiara è sempre stata un po’ invidiosa del fatto che Roberto avesse scelto Sara. Non che lui le piacesse, sia chiaro, però dopotutto non ci aveva nemmeno provato con lei, preferendo da subito la compagnia della sorella.
Da allora, chiara se l’era un po’ legata al dito.

Quella notte non riusciva a dormire, si era alzata molto tardi, intorno alle 13, così ora che erano ancora le 330 non aveva ancora preso davvero sonno.
Quella notte si ritrovò leggermente eccitata, probabilmente a causa dei messaggini ambigui che si era scambiata con un suo amico in giornata.
Presa dalla noia, lasciò che l’eccitazione cominciasse ad avvolgerla, e tentava di amplificarla accarezzandosi lievemente il seno sotto le lenzuola.

D’un tratto rumori in corridoio la fanno trasalire. Sono passi robusti, forti’Dev’essere Roberto pensa.
‘Non devono aver fatto sesso, non ho sentito nessun rumore’lui starà scoppiando dopo 3 settimane’chissà come va a dormire con mia sorella’pigiama, boxer, nudo”
La curiosità si fa strada tra i suoi pensieri annoiati, facendo crescere un piccolo seme di malizia.
”ora vado di là e vedo”
Prima di apire la porta e uscire, però, decide di rendere più intrigante la propria mise.
Si toglie i pantaloni del pigiama e rimane solo con la maglietta lunga/vestaglia e le calzette nere.
Si accorge che la vestaglietta si era sbottonata mentre si accarezzava nel letto. I primi 3 bottoni son saltati, lasciando la sua florida quarta di seno in bella vista.
Sta per abbottonarsi’ma esita e alla fine decide di lasciare il vestitino aperto. Così, giusto per fargli vedere cosa si era perso mettendosi con la sorella snobbandola in quel modo poco rispettoso.
Si sente un po’ troietta a farsi vedere così, ma in fondo le piace che i maschi sbavino addosso le sue belle e sode tette.

Apre la porta e vede Roberto nella penombra della cucina, di spalle.
‘Uhmmm boxer bianchi, mi piacciono’ si autosussurra.
L’impressione da dietro è che Roberto abbia un fisico più atletico di quanto avesse mai immaginato.
Un bel culetto tonico si staglia sotto la stoffa leggera dei boxer, e la vista certo non le dispiace.
Ormai è vicina a lui, e si chiede che faccia farà quando si girerà e la vedrà così indecentemente scoperta.
‘Anche tu non riesci a dormire?’
La reazione è esattamente quella che si aspettava.
Roberto si gira verso di lei,e rimane in trance alla vista della sua scollatura.

> continua NON ALZARTI DA QUELLA SEDIA

Ripresosi dall’inaspettata vista, Roberto riprende vigore. Distoglie lo sguardo dal seno di Chiara e si appoggia al mobiletto della cucina, sorseggiando il bicchiere.
Sente che il membro gli si è gonfiato un po’, ma spera che la ragazza non se ne sia accorta.
Chiara gli lancia un sorrisino malizioso come a dire ‘Ho visto che hai guardato li e mi piace’ e gli si affianca, prendendo anche lei un bicchiere d’acqua.
‘Stamattina mi son alzata tardi e non ho sonno’ gli dice.
‘Io invece avevo una sete da morire, bevuto troppo vino stasera mi sa’ le risponde un po irrigidito. Chiara si gira e si siede su una sedia del tavolo in cucina, davanti a lui, armeggiando col suo smartphone fingendo disinteresse, con le gambe incrociate.

Ora che lei non lo guarda può finalmente indugiare sulla sua profonda scollatura, ora accentuata dal fatto che lui la vede di tre quarti, dall’alto in basso. Sapeva che aveva un bel seno, ma non credeva fosse così florido e tonico.
Inoltre, da seduta, il vestitino le è salito un po’, invitando lo sguardo a esplorare la zona in mezzo alle gambe.
Tutto questo ben di dio ha l’effetto di indurirgli ancora di più l’asta, ora sempre con la testa abbassata ma pericolosamente ben sagomato sotto il tessuto fino dei boxer.

Chiara finge indifferenza, ma sente lo sguardo di Roberto penetrargli il vestito. E la cosa le fa piacere.
Sente il seno quasi del tutto libero, appena stretto proprio dove ci sono i capezzoli. Lo sa che non ci vorrebbe molto perché si liberasse del tutto.
Si sta eccitando a fare le troietta, tanto che sente i capezzoli indurirsi’e le mutandine bagnarsi..
Dopo decine di secondi di silenzio, decide di rompere il ghiaccio.
Lancia un’occhiata a Roberto durante una sorsata d’acqua, e nota i boxer strani che indossa.
Nota anche che non devono essere molto pesanti, visto che, seppur di sfuggita, scorge ben delineata l’asta gonfia sotto il tessuto. Capisce che Roberto ha Voglia.
Trova una scusa per poter osservare più da vicino.
‘Scusa se te lo chiedo’ gli dice guardandogli il pacco ‘ma che boxer strani hai su?’
Si riferisce ai nodini laterali dei sexy-boxer. Nel chiederlo si china ancora di più, rendendo sempre più visibile la sua scollatura.
‘Ah..questi” Roberto si ricorda in questo momento. Prova un moto di vergogna. Anche perché vede che Chiara gli fissa le parti intime, senza alzare lo sguardo.
‘No vedi questi si sono strappati, allora li ho riannodati, non mi andava di buttarli’ chiosa lui, facendola breve.
Chiara approfitta dell’occasione per squadrare meglio la fornitura di Roberto, che non le dispiace affatto.
SI eccita sia per la presenza di quei nodini laterali, che se slacciati libererebbero il suo membro, sia perché di secondo in secondo vede crescere il pene di Roberto, che ora si fa strada andando a sud.
La testa è in netto rilievo’deduce con soddisfazione che il ragazzo deve davvero avere molti arretrati da smaltire.

‘Tua sorella comunque era molto stanca, si è addormentata di botto’ le dice, cercando di cambiare discorso.
Chiara alza finalmente lo sguardo.
‘Eh sai com’è, una volta che si addormenta poi, non si sveglia più’ gli dice, lanciandogli un’occhiata ambigua. Poi torna a trafficare con lo smartphone, lasciando le sue deliziose gemelle alla mercè della vista di Roberto.
Vanno avanti per lunghi minuti a parlottare del più e del meno, mentre i tenui movimenti di Chiara provocano sensuali ondeggiamenti al suo seno, sempre più radiografato da Roberto.

Roberto è terribilmente eccitato dalla presenza di Chiara in quella mise, ma deve correre ai ripari perché sente che ancora poco e il suo membro comincerà a ergersi, rendendo platealmente evidente la sua Voglia.
Decide così di cambiare posizione, e si siede su una sedia al tavolo in cucina, di fronte a Chiara.
‘Salvo!’ pensa.
‘Tu dici che si trova una app per il cambio euro-yen?’ gli chiede girandosi dalla sua parte.
Ora che è piu vicino, può osservare meglio la scollatura’che è dannatamente sexy.
Due grandi pere su un corpo minuto, trattenute il minimo indispensabile, ad un soffio dal poter esser scoperte e ammirate del tutto.
‘Che troietta che sei’ pensa di Chiara, ma riprende subito padronanza di se.
‘Uhm non so vediamo, immagino di si’ le dice prendendole l’iphone di mano.
Mentre prova a smanettarci, di fronte a lui Chiara si appoggia sul tavolino, stendendo la testa lateralmente su un braccio.
Un’altra mossa terribile per le coronarie di Roberto.
In quella posizione, il seno si adagia sul tavolino in legno, venendo così messo ancora piu in risalto.
Le braccia ravvicinata stringono le due mammelle, facendo far capolino ad un capezzolo. Piccolo e scuro.
Una ciliegina sulla sommità di una montagna.
Nello stesso istante, una gamba nuda di Chiara finisce contro la sua, essendo il tavolo per 2 persone.
La somma degli addendi da sempre lo stesso prodotto, che in questo caso è un pene duro nell’atto di erigersi.
Il ragazzo fatica dannatamente a mantenere la concentrazione sulla ricerca dell’applicazione, mentre Chiara sembra quasi stia per addormentarsi.

Con l’ultima mossa, Chiara capisce di aver liberato un capezzolo. E si eccita ancora di più.
Finge di dormire per nascondere una Voglia celata che si espande sempre di più.
Come si sente porca in quel momento. Come se non bastasse, muovendo le gambe sente il contatto con quelle di Roberto, e le lascia li senza staccarle.
Può solo immaginare come possano essere gonfi ora i boxer del ragazzo’anzi a dirla tutta muore dalla voglia di vederli.
Deve inventarsi una scusa per farlo alzare.

‘Uhmmm’ finge di riprendersi da un momento di intorpidimento.
‘Allora..? Trovata?’
‘Mmmmm ancora niente’non è che lo abbia usato molto l’iphone, però forse se entro qui”
D’un tratto Chiara si alza e va verso il piano della cucina.
‘Io mi faccio una tisanina’ gli dice.
Roberto non può fare a meno di seguirla con lo sguardo. Lui ora la vede di spalle, a pochi metri da lui, e nota quanto corto sia il vestitino che indossa.
Chiara apre un mobiletto in alto, e si mette sulle punte alla ricerca evidentemente della confezione di tisane.
Con quel movimento, il vestito si alza, scoprendo mezzo sedere. Un sedere non molto rotondo a dire il vero, ma reso sexy dalla presenza di piccole mutandine bianche che si incuenano tra i glutei.
Ancora una volta, Roberto è rapito dalla meravigliosa vista e pensa a chi gliel’ha fatto fare di alzarsi quella notte. Va bene che Sara dorme di sasso, però se si svegliasse e lo trovasse tutto eccitato mentre guarda la sorella non sarebbe il massimo.
‘Ah, non ci arrivo’mi aiuti?’ gli sussurra.
Roberto trasale. Non può alzarsi ora, ha il pene duro che sta per alzarsi, con la testa che quasi fuoriesce da sotto i boxer.
‘Uhm, aspetta che forse ho trovato l’app”
‘Dai che se no cade tutto qui’!’ lo intima senza reale bisogno.
Il ragazzo così vince le remore e va ad aiutare Chiara, che rimane sulle punte dei piedi con le mani nel mobiletto.

Roberto le arriva dietro, potendo apprezzare la vista dei fianchi stretti della ragazza, che generano il culetto mezzo scoperto.
Aspetta che lei si tolga per poter prendere l’oggetto, ma lei non si muove.
‘Guarda, è davanti alle mie dita, prendilo tu intanto che io reggo sta bottiglia che sta per cadere’
Chiara non sembra proprio intenzionata a muoversi, così Roberto, da dietro di lei, si sporge in avanti accavalando le sue braccia a quelle di lei.
Cerca di tenere il bacino lontano per evitare il contatto fisico, per evitare che lei senta quanto lui è eccitato.

Chiara ha ottenuto quello che voleva. Farlo alzare dalla sedia con una scusa stupida.
Sente le sue braccia vicino le sue, e il suo petto contro la schiena, ma il bacino ancora a ‘distanza di sicurezza’.
Da vera porca, nel momento in cui Roberto è il più possibile chinato contro di lei per raggiungere la confezione di tisane, lei porta indietro il sedere’arrivando finalmente a sentire il suo pene duro, ma ancora sdraiato verso il basso che spinge contro i boxer.
E ora contro il suo culo.
‘Uhmmm’ si lascia scappare sottovoce.
Inizialmente Roberto tenta di ritrarsi, ma il suo cazzo glielo vieta, anche perché lei preme decisamente contro di lui. Così rimane li, mentre armeggia per trovare le maledette tisane, le fa sentire quanto duro sia ora il suo Sesso, seppur ancora con la testa a sud.
Per prolungare il contatto, Roberto tergiversa.

Chiara rimane piacevolmente stupita dall’eccitazione del ragazzo, e viene ancora più indietro col sedere per sentirlo meglio. Passano pochi secondi che istintivamente, senza volerlo coscientemente, fa ondeggiare il suo culetto, per massaggiarglielo lentamente. Sente che l’asta dura e grossa è ancora in posizione sud, e quasi medita di fargli uscire la testa da sotto i boxer.
In quel momento si ricorda che quei boxer hanno degli interessanti nodini laterali.
VISTE E RIVISTE

La situazione sta per andare fuori controllo.
Chiara non sembra avere alcuna intenzione di staccare il bacino da quello del ragazzo, così è Roberto che, in un attimo di lucidità, dopo aver preso la bustina di tisana, si divincola a malincuore dall’ambigua posa.
Le lascia la busta sulla credenza in cucina, e si gira, per non dare a vedere la potente erezione che ha in quel momento.
Chiara, di contro, è dispiaciuta che sia finito il morboso contatto tra il suo culo e il pacco gonfio del ragazzo, contatto che le ha regalato un brivido più forte di quanto si aspettasse.
D’altra parte, muore dalla voglia di girarsi per poter osservare furtivamente quanto grande sia salita l’eccitazione nei boxer di Roberto. Rimane delusa, però, nell’osservarlo camminare verso il divano, dandogli così le spalle, e sedendosi.
Scoraggiata, finisce di prepararsi la tisana, pensando al prossimo ‘attacco’.

Roberto è quasi in trance. Sorseggia lentamente l’acqua stando seduto sul divano, lontano dalla provocante sorella della morosa, nella speranza di far tornare a riposo il suo amico, ora sfacciatamente gonfio e duro.
Fa in tempo giusto giusto ad aprire una rivista (nel vano tentativo di coprire così il suo pube) quando sente Chiara arrivare in salotto col bicchierone di tisana in mano.
La ragazza, in piedi di fianco a lui, si china per appoggiare il bicchiere contenente la tisana bollente sul tavolino davanti al divano.
‘Aspetto un attimo perché è troppo calda’ dice a se stessa, mentre, rimanendo chinata, muove le riviste alla ricerca di una di suo interesse.
Roberto alza lo sguardo per una frazione di secondo, tanto da notare quanto il seno della ragazza sia esposto, ora che è chinata di tre quarti di fianco a lui. Le 2 succose mammelle disegnano curve di irresistibile piacere, trattenute a malapena dai lembi del vestitino.
E buonanotte all’idea di far tornare a riposo il Sergente Tronco, più che mai dritto sull’attenti di fronte a tanta femminilità.
In trance, si dimentica perfino di tenere alta la propria rivista, che ora pende mollemente dalle sue mani, lasciando scoperta la sua Voglia.

Chiara non chiede di meglio. Aveva bisogno di una scusa per poter restare piegata in avanti e sbattergli in faccia le gemelle. Avere il tavolino pieno di riviste vecchie era tornato utile.
Da quella posizione, poi, riesce anche a soddisfare la sua maliziosa curiosità, dando occhiate sempre più prolungate tra le gambe di Roberto.
Quello che vede la fa eccitare ancora di più. I boxer sono sfacciatamente tirati verso l’alto da una potentissima erezione, impossibile da nascondere. Le sue menne stavano colpendo ancora, pensa tra sé e sé.
E a quel punto ha un’idea per fare aumentare ancora di più la temperatura erotica nella stanza.

Roberto non riesce a staccare la vista da quella fantastica visione, ma, ancora una volta riesce a far prevalere la lucidità sull’enorme voglia repressa che si sta risvegliando.
Alza la rivista, coprendo attentamente l’erezione.
‘Uff, ancora troppo calda’ sente bisbigliare a Chiara, sempre in piedi di fianco a lui, riferendosi evidentemente alla tisana.
‘Quasi quasi intanto ne approfitto per finire di preparare il cestello del bucato per domani’ continua sottovoce.
‘Tu hai roba da lavare?’ gli chiede, improvvisamente.
Roberto non si aspettava certo una domanda del genere. Vero che sarebbe stato li qualche giorno, ma mica si era portato dietro la biancheria sporca.
‘Ah’ehm no direi di no grazie’ le risponde con un sorrisino nervoso, sempre cercando di tenere la rivista nella direttrice tra il suo pacco e lo sguardo di lei.
Chiara ora, in piedi, si trova finalmente in una posizione ‘neutra’, seppur sempre col vestitino corto e scollato, e le calze nere quasi fino alle ginocchia
‘Se vuoi posso mettere nel cestello i tuoi sexy-boxer’ gli dice, super maliziosa, mentre si sistema i lembi del vestito, facendo ondeggiare così i seni.
Roberto trasale, non aspettandosi una frase del genere. Istintivamente allarga le braccia e le risponde con un ‘Ah questi? Ah’ehm”. E’ in palla, tanto da dimenticare per un attimo che, così facendo, lascia completamente alla mercè di Chiara la vista della sua eccitazione, malamente nascosta dallo strato sottile della biancheria.
La ragazza non si aspettava una mossa così inaspettata, seppur figlia non di malizia ma di imprudenza.
Senza troppa vergogna, gli guarda sfacciatamente il cazzo, che svetta verso l’alto implorando di essere liberato.
Finge ancora di dover sistemare il vestito, approfittandone per strusciare il braccio sui suoi capezzoli duri ed eccitati.
‘Scusa se te lo dico Roberto, ma mi sembra di vedere che a Lui’ dice indicandogli proprio Sergente Tronco e avvicinandosi di qualche passo ‘non dispiacerebbe essere un po’ più libero’.
Il ragazzo, vedendo lei che punta e parla del suo cazzo duro, va ancora più in panne, ma resiste strenuamente, da califfo vero.
‘No, ehm grazie Chiara, Sto’stiamo bene così’ le risponde con un filo di voce.
Per tutta risposta, la ragazza borbotta un ‘peccato’, rigirandosi e andando in camera sua per prendere il cestello. Torna dopo un attimo, lasciando il cestello pieno vicino al tavolino.
‘Uhm dovrebbe esserci tutto’ Sussurra, mentre Roberto la osserva di sottecchi sempre stando seduto con la rivista in mano.
‘Ah no, che scema, mancano queste’ dice a voce un po’ più alta. Ora si trova girata di lato, rispetto al ragazzo.
Fingendo nonchalance, Chiara si alza leggermente il vestitino, portando le dita sotto, nella regione dei fianchi,
Quello che fa dopo lascia Roberto completamente in bambola. Mai si sarebbe aspettato potesse essere così porca la sorella della sua ragazza.
Con un movimento lento e sensuale, Chiara si abbassa le mutandine che indossa, fino alle ginocchia.
In quel frangente, seppur di lato, Roberto scorge la mezzaluna inferiore nuda del sedere della ragazza.
Giusto per un attimo, perché Chiara si sistema il vestitino e poi si sfila del tutto le mutandine bianche, ponendole nel cestello della biancheria.

POSIZIONE PERICOLOSA

”ommadonna’!’ pensa tra sé e sé il ‘povero’ Roberto.
Ormai non ce la fa più, sente di essere vicino al limite.
Chiara, dal conto suo, prende il cestello e lo porta in bagno, con molta naturalezza, per tornare dopo pochi istanti.
La ragazza si dirige verso la libreria oltre il tavolino, davanti a Roberto, proprio per lasciarsi osservare dal ragazzo. Finge di guardare tra i libri e i dvd della mensola, dandogli le spalle.
Sente forte lo sguardo del ragazzo calamitato sul proprio sedere, ora libero sotto il corto vestitino. L’eccitazione le fa sentire un po’ di umidità tra le cosce, deve essersi leggermente bagnata.
Decide di dare un ulteriore colpo di grazia alla resistenza di Roberto, gustandosi già il momento in cui si girerà e gli potrà osservare il Sesso ancora più grosso.
Nel tentativo di afferrare un oggetto su una mensola più alta, Chiara si allunga verso l’alto, facendo proprio alzare il vestitino, tanto da far intravedere la parte bassa del culo.

Roberto assiste alla scena senza fiatare, quando poi intravede parte del sedere nudo di Chiara manca poco che gli esca il sangue dal naso come negli anime giapponesi.
E’ un attimo, però. La ragazza prende un piccolo libro, e si siede sul mobiletto della libreria, proprio davanti a lui, con le gambe accavallate. Si china giusto un attimo per afferrare la tazza di tisana, regalandogli l’ennesima visione del suo florido seno, ancora trattenuto dai lembi del vestito.
Roberto non può fare a meno di sbirciare impertinente tra le sue cosce, ora che la ragazza non indossa più le mutandine, ma le gambe accavallate non fanno filtrare molto la sua curiosità.
Per contro, essendo lei ora con le braccia che convergono per tenere il libro, l’effetto immediato è quello di ‘schiacciare’ una tetta sull’altra, rendendo ancora più marcato il suo seno.
Che porca, pensa, si è seduta apposta di fronte a me.
Ora, però, il ragazzo ha un problema più grosso. Deve assolutamente cambiare posizione al Sergente Tronco, perché in quello stato lo sta uccidendo.
Fa in modo di coprirsi bene il pube con la rivista e porta la mano destra sul proprio cazzo eretto, armeggiandolo per spostarlo lateralmente, in modo che stia disteso orizzontalmente.
Il contatto gli fa sentire un brivido, ricordandogli il feroce desiderio di avere un orgasmo.
Roberto indugia con la mano, regalando al proprio amico la gioia di carezze forse un po’ troppo prolungate. Alza lo sguardo e nota Chiara che sta usando il cellulare, e non sembra essersi accorta di nulla.
Il ragazzo ne approfitta e, nonostante il pene sia bello che sistemato da un pezzo sotto i boxer, non lascia la presa, continuando per diversi secondi a muovere il palmo della mano lungo l’asta, per quello che a tutti gli effetti sembra l’inizio di una sega.

Chiara rimane stupita da quello che vede. Dopo essersi seduta e aver finto l’interesse nel leggere un libro, non ha fatto passare molto tempo per sbirciare con occhiate impertinenti come fosse messa l’Eccitazione di Roberto, fingendo di utilizzare il cellulare.
Il ragazzo sta usando una rivista per coprire il pacco alla sua vista, ma lei dal riflesso sul tavolino può scorgere senza troppi problemi quello che sta facendo Robero, cioè sistemarsi il grosso uccello duro per dargi un po’ di sollievo.
Riesce a scorgere bene la forma del suo cazzo sotto i leggeri boxer, e la cosa la fa sentire ancora più bagnata, soprattutto ora che lui se lo sta toccando, seppur semplicemente per spostarlo.
Rimane il fatto che lo sta facendo davanti a lei, credendo di non essere visto grazie alla rivista.
Le occhiate di Chiara diventano sempre più continue fino a diventare uno sguardo fisso quando si accorge che il ragazzo sta indugiando un po’ troppo con la mano sul proprio membro, accarezzandosi l’asta dall’inizio fino alla cappella gonfia.
‘Uhm’sembra che stia scoppiando dalla voglia e non riesca a rinunciare a coccolarselo un attimo’ pensa tra sé.

Passano pochi secondi e, seppur a malincuore, Roberto riacquista lucidità e lascia la presa.
Dopotutto, la sua ragazza sta sempre dormendo nell’altra stanza, all’insaputa di tutto, e non può correre rischi inutili, sebbene lei sia famosa per il suo profondo sonno.
Alza lo sguardo repentino verso Chiara, e la vede intenta a leggere il libro, come se niente fosse, sorseggiando la sua tisana.
Il suo sguardo freme intensamente per indagare tra le gambe della ragazza, ancora chiuse.
D’un tratto, Chiara interrompe il silenzio prendendo di sorpresa Roberto.
‘Finito? Sistemato?’ gli dice.
Lui non capisce, e le mostra una poker face.
‘Lo fa sempre il mio ragazzo’ continua, ‘sistemarsi l’amichetto quando sta un po’ scomodo’ gli dice, annuendo al suo pacco.
Sta ancora parlando del suo cazzo, ma allora è una fissa, pensa Roberto.
‘Ah, ehm’no è che..ogni tanto da fastidio’quando tira..’
Ma che sto dicendo??? Pensa Roberto, ancora in panne mentale.
Chiara non crede alle sue orecchie, e calca ancora di più la mano.
‘Ah’e adesso” gli dice con lo sguardo gocciolante malizia, chinandosi leggermente permettendogli così una vista ancora migliore sul suo seno, ”è uno di quei momenti?’.
Roberto, imbarazzato, non sa cosa dire, perdendosi con lo sguardo tra le curve generose delle sue mammelle.
‘Ehm, bè’in effetti si! Scusami ma sai”
‘No, no figurati, è una cosa naturale. So che vi succede anche senza motivo di avere un’erezione’
Sentirla parlare senza pudore dell’argomento, eccita ancora di più Roberto.
‘Certe volte capita che gli succede quando dorme, al mio moroso’ continua la ragazza, e mentre lo dice si alza, andando verso il divano, verso di lui, ”e a quel punto ci penso io a fargliela passare’l’erezione..’.
Roberto crede di aver colto il messaggio ambiguo.
‘Ah’bè certo capisco”Intanto Chiara si siede sul tavolino, proprio di fronte a lui. Le gambe chiuse, parallele, sono vicino a quelle del ragazzo. Ora, il florido seno è a pochi centimetri dallo sguardo di Roberto, che riesce a resistere alla tentazione di abbassare lo sguardo.
Da quella posizione, la rivista che regge in mano non può certo servirgli per nascondere la propria erezione e anche Chiara se ne accorge, tanto da lanciare una lunga occhiata proprio al Sergente Tronco.
Deve averlo visto! Pensa Roberto.
Poi torna a guardarlo in faccia.
‘Oh non intendere male. Non nel senso che intendi tu’semplicemente gli alzo l’elastico dei boxer e lo faccio uscire’
Roberto è stordito, che bisogno c’è dei particolari??
‘Certo che tu sembri messo meglio rispetto al mio moroso’ continua la ragazza, guardandogli ora senza pudore il pacco. Ormai la rivista è andata, completamente molle tra le mani di Roberto, che la lascia cadere sul pavimento.
‘Ah ehm, grazie Chiara..’ le risponde, coprendosi ora direttamente il pacco con le mani, per il pudore. Accavalla anche le gambe, per cercare di nascondere l’eccitazione.
Ciononostante, il suo sguardo continua a correre sul seno e le gambe della ragazza.

Chiara è contenta dell’effetto che sta ottendendo. Ormai a Roberto dovrebbe essere chiaro cosa si è perso scegliendo la sorella.
Non si aspettava però di trovarlo così eccitato. Nei pochi secondi in cui gli ha potuto osservare il pacco, quello che ha visto è un interessante e invogliante tronco di carne, a cui sembra basterebbe poco per avere finalmente l’agognato orgasmo.
A dire il vero, basterebbe poco solo per farlo fuoriuscire dai boxer.
Già, quegli strani boxer che Roberto indossa. Ora che può dargli un’occhiata da vicino, vede che sono stretti da un paio di nodi per lato. L’elastico rimane sopra. Pensa che anche se riuscisse a slegargli i nodini, l’indumento rimarrebbe su, però in teoria il cazzo, non più trattenuto dal tessuto ora lasso, dovrebbe svettare allo scoperto.
Uhmmmm, che tentazione’ma come fare? Pensa la ragazza.
‘Intanto che ci penso, posso torturarlo ancora un po”.
Chiara si alza dal tavolino e si mette seduta di fianco a Roberto. Non si appoggia però allo schienale, parallela a lui, bensì ai cuscinoni sul bracciolo, tenendo le gambe piegate di lato sul divano, dirette proprio verso il ragazzo, incurante del fatto che non indossa più le mutandine.
L’attrito con il divano le fa alzare involontariamente il vestitino, tanto da essere sicura che se aprisse un poco le gambe lui potrebbe vederle chiaramente la figa depilata e umida.
In un primo momento pensa di abbassarlo per coprirsi, ma poi fingendo noncuranza lo lascia così, voluttuosamente alzato, vicino a scoprirle del tutto la calda micina.

La ragazza lo chiama, tenendo sempre il libro aperto tra le mani, ‘Roby, mi passi il cellulare?’.
Roberto disaccavalla le gambe, ora che non ha più lei davanti, e afferra lo smartphone sul tavolino. Si gira sul suo lato sinistro per passarglielo, e ancora una volta fa fatica a rimanere lucido.
Quello che vede è Chiara seduta in lungo per il divano, verso la sua direzione, con le gambe piegate lateralmente. Il vestitino che è risalito un po’, non riesce a controllare lo sguardo che finisce proprio in mezzo alle gambe della ragazza, anche se nella semioscurità non vede molto.
Si accorge che Chiara lo sta guardando, in attesa del cellulare.
‘Ah ehm scusa ecco” le dice. Dopo aver incrociato il suo viso, non può fare a meno di incuneare ancora gli occhi tra le sue cosce, senza riuscire a controllare la propria curiosità.
Curiosità che diventa sempre più morbosa dato che lei sfrega le gambe una contro l’altra, come per riscaldarsi. I suoi piedi, inoltre, arrivano a pochi centimetri da lui, dal suo fianco.

Chiara si sente oltremodo presa in quel momento, divertita e surriscaldata nel vedere come Roberto cerchi di guardarle in mezzo alle cosce. Ma non è solo la testa ad essere coinvolta, sente che anche la sua micina è calda, anzi bollente, tanto che non resiste alla tentazione di strusciarsi le gambe per favorire il contatto tra le piccole labbra arrossate e voluttuose.
Le sembra addirittura di sentire nell’aria il tenue profumo dei propri sensuali umori. STERNO, POCO SPOSTATO

La situazione si sta facendo troppo rovente, pensa Roberto.
‘Anzi, siamo già oltre il limite, è meglio che vada a letto che son già le 4 passate’.
Di far passare l’eccitazione neanche a parlarne ormai, anzi, pensa quasi di fare prima una tappa in bagno per potersi ‘sfogare’ prima di raggiungere la morosa. Pensa di alzarsi dando le spalle a Chiara, salutarla e avviarsi in corridoio fugacemente.
‘Uhm, mi sa che è meglio che torni a letto, sono già le quattr” non fa in tempo a finire la frase che sente il contatto dei piedi di Chiara sulla coscia, di lato. La mossa lo blocca, lo freeza.
‘Uff dai, fammi compagnia ancora qualche minuto, non ho proprio sonno stanotte’ gli dice sommessamente, quasi supplicandolo.’Ti spiace se appoggio i piedi? Almeno sono contro qualcosa di caldo’ continua ambiguamente.
”No, ehm non c’è problema’ le risponde Roberto, che a quel punto non si fa troppo pregare, cedendo alla zona del suo cervello che spinge per rimanere li, in salotto.
Rassegnato, prende un’altra rivista dal tavolino, mentre impercettibilmente si sposta di pochi centimetri verso la ragazza, favorendo ora un chiaro contatto tra la pianta dei suoi piedi e la propria coscia sinistra.
‘Guarda che puoi anche appoggiarti allo schienale, non ti succede niente’ gli dice Chiara, che allude alla posa nervosa di Roberto, ancora seduto coi gomiti appoggiati alle gambe, chinato sul davanti, con le gambe aperte a compasso, ‘se sei preoccupato di nascondere ancora l’erezione, tranquillo. Prometto di non guardare’, dice, mentendo spudoratamente, ‘Se poi proprio non resisti, puoi sempre fare come faccio io col mio ragazzo’.
Certo, pensa lui, ora mi tiro fuori il cazzo davanti a te. Ma guarda com’è sfacciata’
‘Ah ehm, non credo ce ne sia bisogno’ le replica, appoggiandosi al cuscinone che fa da schienale al divano.

Con quella frase, Chiara ottiene l’effetto che desiderava.
Sbirciando oltre il cellulare, vede Roberto stendersi indietro, contro lo schienale del divano. Il ragazzo tiene ora in mano anche lui una rivista, e lei, nonostante le ‘rassicurazioni’ precedenti, gli scruta accaldata il pacco gonfio. Sebbene si trovi di lato, può scorgere indubbiamente la forma del suo Sesso, dipinta dal sottile strato di stoffa del suo intimo. Si dispiace, però, che Sergente Tronco sia sdraiato verso la coscia destra, nella direzione opposta a dove sono appoggiati i suoi piedi.
Si chiede quanto ancora potrà resistere.
Intanto, sente sotto i suoi piedi il contatto con la coscia calda di Roberto. E’ convinta che abbassandoli ancora un attimo dovrebbe incontrare la stoffa dei boxer, e così è.
Sotto la palma dei piedi sente i due nodini laterali che tengono chiuso lo strano indumento. Non si fa troppo pregare per indugiarvisi sopra, strofinando lievemente la pianta.

Roberto cerca di ‘rilassarsi’ nella sua nuova posizione, ma la pace non dura troppo perché ha la netta impressione che i piedi di Chiara stiano appositamente stuzzicando i nodini laterali dei suoi boxer. La ragazza però è brava a dissimulare il suo intento, alternando attimi di tranquillità a movimenti repentini si sfregolamento.
D’un tratto, come spesso è accaduto, è proprio lei a rompere il silenzio.
‘Sai dove si trova lo sterno?’ gli chiede, alzando lo sguardo dal libro che sta leggendo verso di lui.
Roberto è costretto a girarsi, e a combattere nuovamente per cercare di guardare la ragazza in viso, senza incedere per l’ennesima volta sulla sua ampia scollatura, o nello spazio tra le cosce.
‘Si bè, è qui’ le risponde, indicandosi lo spazio tra i pettorali, e automaticamente indicandole con lo sguardo la posizione tra le sue tette.
Chiara si porta la mano destra proprio nell’insenatura. Con un movimento voluttuoso le sue dita accarezzano dolcemente l’inizio delle colline di latte. Roberto non riesce a distogliere lo sguardo dalla sua mano.
‘Ah ecco, no perché qui dice che l’assassino ha ucciso un uomo colpendolo vicino allo sterno’, continua la ragazza, giocando sempre con le dita tra i suoi seni.
‘Allora deve essere un po’ spostato’ le precisa Roberto, ‘non proprio in mezzo’.
Chiara rimane assorta un attimo, poi riprende fiato.
‘Quindi, più o meno qui’ dice, spostando maliziosamente la mano proprio verso il seno sinistro. Il suo palmo ora è appoggiato sulla parte rosea della collina, le dita a ridosso del capezzolo nascosto dal vestitino.
‘O forse poco più in là’, e adesso si che porta la mano sotto al vestito, permettendole di accogliere completamente la tetta. Sente con le dita il capezzolo in tiro per l’eccitazione.
Passano i secondi, e da lieve contatto neutro il gesto diventa sensuale massaggio.
‘Uhmmm’si dev’essere più o meno qui” continua Chiara, palpandosi il seno, ancora semi nascosto.
Roberto sta per avere un collasso nel vederla in un atteggiamento così provocante.

Chiara, per la prima volta, ha un attimo di smarrimento.
La mossa di accarezzarsi così sfacciatamente il seno non era preventivata, come pure il brivido di eccitazione derivatone. Coi suoi piedi sente sempre il contatto col tessuto dei boxer di Roberto, e adopera con maggior convinzione il movimento della pianta per riuscire a slacciargli i nodini laterali.
Poi si riprende, focalizza la vista e l’attenzione. Toglie a malincuore la mano dal seno, e nel farlo nota come adesso la tetta che ha palpato languidamente sia rimasta scoperta, col capezzolo scuro in vista.
Tira con poca convinzione il lembo del vestitino per coprirlo, tanto che, difatti, rimane comunque praticamente visibile.
Alzando lo sguardo poi nota un’altra cosa, che le fa aumentare il livello di calore nel sangue e tra le cosce.
Roberto, che nel momento in cui lei lo ha guardato è tornato a rivolgere lo sguardo alla rivista, non deve essere rimasto impassibile di fronte al suo spettacolino, ha difatti appoggiato ancora la mano sul proprio membro duro.
Non solo, Chiara nota un lieve movimento della stessa, che si struscia lungo il grosso cilindro carnoso, dalla base al gonfio glande.
La ragazza si stupisce di come stavolta sia LUI ad essere sfacciato. Forse pensa che lei non lo noti, visto che comunque da l’idea di star leggendo un libro. Fatto sta che, sbirciando sopra le pagine del libro, vede chiaramente il moroso di sua sorella che si sta accarezzando il cazzo, nel tentativo di dargli un po’ di sollievo.
Inizialmente lo osserva di nascosto senza fiatare, come era successo anche prima, con la differenza che ora Roberto non fa niente per coprirsi, particolare che la fa decisamente eccitare.
Sente la micina in fiamme, tanto che non riesce a trattenersi dallo sfregare le gambe, proprio per frizionare il clitoride.
Si aspetta che lui fermi il movimento della mano, invece no. Noncurante della sua presenza continua il dolce massaggio, fingendo che lei non ci sia.
‘Mi sa che è meglio se fai come ti ho suggerito’ gli dice rompendo un silenzio saturo di desiderio.
Roberto sembra quasi riprendersi da una situazione di trance. Stacca la mano dal suo Sesso e la guarda interrogativo, ‘Come scusa?’
‘Mi riferisco a lui, guarda li. Mi sembra ancora in piena erezione’ gli dice fissandogli sfacciatamente il cazzo in tiro sotto i boxer. Nel dire una frase così diretta, si sente avvampare di desiderio.
‘Così lo fai soffocare’credo sia meglio liberarlo no?…’ continua, sottolineando il suo suggerimento con un movimento timido dei suoi piedi. Ora ha praticamente infilato le dita del piede destro sotto i nodini laterali dei boxer, a diretto contatto con la pelle.
E tira verso di sè, nel tentativo di slegarli.

COSA PENSEREBBE SE

Il movimento dei suoi piedi è deciso, ma Roberto la placca subito, fermandola blandamente con le mani.
‘Dai, Chiara’! Che fai”, le sussurra.
‘In che senso?’ gli risponde, ‘voglio solo darti una mano. Sono sicura che il tuo amico sta morendo dalla voglia di uscire”, finisce, dando stavolta uno strattone deciso coi piedi.
Roberto non se lo aspettava, e non riesce a trattenerla.

Chiara muore dalla voglia di liberargli il membro duro, e quando tira un po’ più forte verso di sè, sente la stoffa dei boxer cedere.
Quello che vede, la accalda ancora di più.
Roberto, infatti, ha adesso come un profondo spacco laterale, e la stoffa rimasta attaccata all’elastico dei boxer si adagia proprio dall’inizio dell’asta. Non ha potuto fare a meno di notare come, ora che il tessuto non è tirato, anche il cazzo sia nettamente più in rilievo, seppur ancora nascosto.
”oh là, meglio no?’ le dice voluttuosa, mentre gli fissa senza pudore le parti intime.

Roberto è in panne.
Credeva che Chiara volesse solo giocare, e non che sarebbe arrivata a tanto.
Non che la cosa gli dispiaccia particolarmente, visto che in effetti stava morendo col cazzo trattenuto a stento dal tessuto, però di certo ora la pericolosità della situazione è passata dal livello arancione a livello rosso.
Abbassando lo sguardo, però, nota un particolare.
‘Oh cavoli’Chiara” le sussurra, ‘mi hai, come dire’mi hai spaccato i nodi”.
In effetti era vero. Quello strattone troppo forte aveva avuto come risultato quello di strappare la stoffa dall’elastico, non di slegare i nodi.
Chiara non chiedeva di meglio
‘Come scusa?’ gli risponde.
‘Eh guarda’ le dice Roberto alzando i lembi di stoffa,

Chiara non si fa pregare troppo per potersi avvicinare ulteriormente a lui, così coglie l’opportunità al volo.
‘Aspetta imbranato, fammi vedere’.
Si gira e si sdraia stavolta verso la sua direzione, portandosi con la faccia a pochi centimetri proprio dai suoi boxer per vedere meglio.
Il suo vestitino, a quel punto, sale ulteriormente, lasciandole libera la parte bassa del sedere. Inoltre, essendo lei ora abbassata verso di lui, ha il seno appoggiato contro il cuscinone del divano, particolare che lo mette ancora più in risalto.
Roberto se ne accorge’e se possibile la sua erezione aumenta. Si ritrova ancora una volta a nasconderla appoggiandoci sopra la mano.
‘Uhm, mi sa che hai ragione’ dice la ragazza, armeggiando coi lembi. I suoi movimenti sono fin troppo ampi a dire il vero, tanto da portare ad alzare eccessivamente la stoffa blanda.
Il risultato è che riesce così a scorgere, saltuariamente, proprio la parte iniziale dell’asta dura del cazzo.
Alla sua vista, sente una vampata di calore’e altro liquido caldo colarle tra le cosce.
‘Però Roberto scusa, potresti togliere la mano’da li?’ gli dice riferito al fatto che si copre ancora l’erezione, ‘altrimenti non riesco a vedere bene come muovere il tessuto’ continua, mentendo senza senso.
‘Ah’ehm ok’, risponde per contro, e obbedendo al volo leva la mano, lasciandole alla mercè, a pochi centimetri dal viso, il suo sesso potentemente eccitato, e in parte scoperto.
Chiara, non si fa troppi problemi ad indugiarvi con lo sguardo sgocciolante voglia.
‘Ecco fatto’ gli dice vittoriosa, ‘ora è a posto, i nodi son slegati e poi potrai riallacciarlo’.
‘ok, perfetto, tua sorella non so cosa avrebbe potuto pensare se avesse visto che eran rotti del tutto’
‘E cosa avrebbe pensato?’ gli dice, mentre alza lo sguardo, rimanendo col busto rialzato dalla posizione sdraiata, esponendogli tutto il decolletè.
‘Bè, non so’però ecco..’
”che qualche ragazza ti avesse strappato i boxer in sua assenza?’
‘Si, bè, qualcosa del genere”
”e che poi magari ti avesse toccato il cazzo, massaggiandotelo piano piano”continua Chiara voluttuosa.
Roberto ridacchia nervoso..’Ah ah Chiara che dici”
Ma la ragazza non si ferma, diventando sempre più esplicita.
”fino a fartelo diventare duro’tipo adesso” continua, guardandogli ancora una volta il pacco, ‘ e poi…alla fine…”
Roberto è impassibile. Chiara appoggia la mano destra sulla coscia del ragazzo, accarezzandogli i peletti neri.
Sale imprudentemente con le dita, trovandosi ora a proprio nella zona laterale nuda, dove avrebbe dovuto esserci la stoffa dei boxer.
“…e poi, alla fine, dopo tanto accarezzare…riuscire a…”, la sua mano ora si infila sotto l’elastico dei boxer. Li tira leggermente verso l’alto, favorendo lo scoprimento, ancora una volta, dell’inizio del tronco del cazzo duro.
“…riuscire a farti venire, riempiendosi la mano del tuo succo caldo…”, continua, muovendo ora la mano, da sotto l’elatico, verso il suo membro duro.
Roberto è paonazzo, e non dice una parola.

‘Ahah, dai Roberto sto scherzando’ gli risponde, fingendo candore, ‘piuttosto, come te la cavi coi massaggi? mi sa che ho preso freddo ieri e ho un po di mal di collo’.
Chiara a quel punto si alza’e si siede proprio sulle gambe del ragazzo, dandogli la schiena.
‘non è che potresti toccarmi un po’ qui dietro?’.

QUESTIONE DI POLLICI

Roberto dopo l’ultimo sfacciato gesto di Chiara è andato, bollito, sconnesso.
Poi ora che la ragazza si trova seduta cavalcioni sulle sue gambe, ti saluto’le sente chiaramente il piccolo rotondo culetto separato solo dal tessuto del vestitino. Sotto cui, ricordo, non c’è niente se non i profumi peccaminosi emanati dal sesso di Chiara.
Fa davvero una fatica del diavolo a mantenere la lucidità, a trattenersi dalla tentazione luciferina di far esplodere le proprie voglie sul conturbante corpo della succosa ragazza.
‘Allora? Mai fatto massaggi a mia sorella?’ gli chiede ancora Chiara, dandogli la schiena coperta.
‘Si beh, ogni tanto, non sono certo un maestro però”.
‘E va bene dai, basta che mi massaggi un attimo i muscoli del collo, qui dietro’ gli risponde, indicandosi proprio la zona sotto la nuca, costellata dai suoi corti capelli neri.
Senza farsi troppo pregare, Roberto appoggia le mani in quella zona, cominciando un abbozzato massaggio coi pollici, con una gestura classica diciamo, dall’alto verso il basso.
‘Ah, aspetta, così mi dà fastidio il vestito’ gli sussura Chiara, alludendo al fatto che i pollici di Roberto, per forza di cose, si trovano a sollecitare anche tratti di pelle nascosti sotto il tessuto del vestitino.

Chiara si abbassa voluttuosamente il collo del vestito, lasciando ora scoperte le spalle. E’ costretta a tenere i lembi della ‘vestaglia” sul davanti, per evitare che, seguendo l’inerzia della stoffa abbassata sul retro, si aprano liberandole il seno.
Sente le dita indecise di Roberto strusciarsi dietro il suo collo, e la cosa la eccita di nuovo, soprattutto dopo esser stata così vicina alle sue parti intime pochi secondi prima.
Ora sente anche lei il proprio calore animale farsi insostenibile, tanto da decidere di approfittarsi un po’ della posa.
Divarica le gambe, prima timidamente, poi in maniera pronunciata, sentendo il vestitino alzarsi sulle cosce, fino a lasciarle praticamente esposta la micina affannata e bagnata. Fa scivolare una mano imprudente proprio lungo l’interno coscia’il solo avvicinarsi alla zona rossa le dà brividi incontrollabili.

Roberto, da dietro, vede il vestito di Chiara abbassato sulle spalle e, soprattutto, l’aprirsi lento della gambe di lei.
Immagina che, ora, la sua dolce pesca debba essere in vista, alla mercè di qualunque molecola d’aria le passi davanti. Il saperlo, lo fa andare fuori di testa.
”uhmmm Robi scendi pure un poco, verso la schiena” le sussurra con un filo di voce Chiara, il cui braccio destro ora sembra muoversi lentamente sul ventre di lei, in deboli movimenti che il ragazzo non comprende.
Le dita di Roberto rispondono veloci alla richiesta e descrivono ora un massaggio più ampio, che tende a scendere verso la schiena. L’effetto è quello di farle abbassare ulteriormente il vestitino, che scende fino a metà braccio.
Il ragazzo si tortura pensando adesso se e quanto anche il succoso seno di lei possa essere scoperto.
Si sporge lateralmente e suo malgrado nota ancora come le sue rotonde mammelle rimangano ancora accolte dal tessuto’ma non sembra ancora per molto.
All’ennesimo abbassamento dell’altezza del massaggio, vede il vestitino scendere forse di un paio di centimetri. Ed è allora che fanno la loro comparsa i lineamenti laterali del seno di Chiara, ora praticamente scoperto.
Non poteva essere altrimenti, visto che pure lei, in preda ad una onda di eccitazione a bassa frequenza, aveva attenuato la presa sui lembi del davanti.
Roberto impazzisce alla vista, seppur di tre quarti, seppur da dietro, della bianca pelle che pennella le generose colline di latte di Chiara. Soprattutto quando gli sembra di scorgere anche un piccolo capezzolo scuro.
A quel punto è troppo, Roberto deve obbligatoriamente prestare attenzione al proprio sofferente Sergente Tronco, che chiama per avere il sollievo di una carezza, soffocato dentro il tessuto dei boxer semiaperti.
Senza badarci troppo, il ragazzo appoggia la mano destra sul proprio amico, mentre con l’altra continua il massaggio al collo, ormai diventato alla schiena.

Chiara è ancora più infiammata ora che ha il morbido seno completamente scoperto. La eccita sapere di essere esposta, con Roberto però dietro di lui, costretto alla tortura di non poter godere di quella vista.
Si accorge di lì a poco di sentire solo una mano sulla sua schiena, e non due.
‘Ma che fai?’ gli sussurra con la voce impastata, ‘Così non serve a niente’ continua, girando di tre quarti il viso arrossato per dirigere la voce.
Nel farlo, l’occhio le cade proprio sulla mano di Roberto non impegnata nel massaggio del collo, bensì nel dare momentaneo sollievo al proprio calore animale.
‘Ehm, si scusami, ma” tenta di difendersi timidamente il ragazzo, che nel frattempo, nonostante si sia accorto dello sguardo di Chiara, continua a ‘lucidarsi’ il membro.
‘Uhmmm, vedo che non riesci proprio a tenere le mani lontano dal tuo amichetto, porcellino’ lo apostrofa, senza distogliere lo sguardo da lì.
”ehm, no è che’vedi” farfuglia senza sapere cosa dire.
”ho capito, facciamo così’visto che i massaggi vanno fatti a due mani’mentre tu pensi alla mia schiena” gli dice, portando indietro la sua mano destra, ‘ci penso io a lui’.
A quel punto la sua mano incontra quella di Roberto distesa sul cazzo eretto pompante sangue.
La sposta, senza incontrare troppa difficoltà’e la distende voluttuosa lungo l’asta venosa e rigida del sesso del ragazzo.
”ecco fatto’ora puoi continuare a massaggiarmi”

MEGLIO COSI’

‘Ah” si lascia sfuggire Roberto nel sentire il contatto della mano di Chiara sul proprio cazzo.
E’ una mano piccola, con dita affusolate, bianche.
‘Chiara, non c’è bisogno di” le sussurra da dietro, facendo appello a tutta la sua poca lucidità.
”uhmm” mugugna Chiara, che sembra non averlo sentito, ”non farti illusioni, lo faccio solo per permetterti di continuare’uhmmm” continua, sgocciolando desiderio,’Vai pure avanti”
Roberto torna con entrambe le mani sul corpo della ragazza, e riprende il massaggio.
Sentendo di non riuscire a resistere ancora molto.

Chiara sente chiaramente sotto il palmo della mano l’eccitazione di Roberto, sente le vene gonfie della sua asta e la cappella tonda e piena, nonostante il tessuto lasso dei boxer.
Stendendo la mano riesce a malapena a contenerlo tutto.
A giudicare dal sussulto che ha sentito nel momento in cui ha appoggiato la mano, crede che non ci voglia molto per farlo venire, visto l’ammontare degli arretrati e dell’eccitazione fino a li accumulata.
Per questo si limita a tenere appoggiata la mano, senza massaggiare, senza frizionare.
Il contatto col tronco duro la eccita a dismisura, tanto da farle portare l’altra mano libera proprio in mezzo alle cosce, col desiderio di raggiungere la propria micina bollente.
Nel frattempo, sente che Roberto col massaggio sta scendendo ancora più in basso, portandole il vestitino sempre più giù.
Scenderebbe del tutto verso la vita se non fosse trattenuto dalle braccia infilate nelle maniche.

Roberto è in preda ad una confusione epica. La mano di Chiara praticamente immobile sul proprio cazzo lo fa impazzire
‘Chiara, Sara potrebbe svegliarsi e venire di qua. Cosa le diciamo se ci vede così’?’
La ragazza non sembra curarsi molto della cosa”niente, che non avevamo sonno”

Roberto, tra virgolette rassegnato, si accorge di come inconsciamente stia scendendo col massaggio nella parte bassa della schiena della ragazza’
‘Aspetta, così mi allarghi il vestito’ gli dice Chiara, ‘sarebbe meglio se togliessi le braccia”
”ah ok, allora mi fermo qui” gli risponde affannato lui.
”no, basta solo”. Roberto vede Chiara muovere le spalle e agitare le braccia, fino a riuscire a far scendere le maniche fino ai polsi.
Da lì è un attimo a divincolare le braccia dal vestitino, che si accascia sulla sua vita.
Ora Chiara ha il busto completamente scoperto, col seno esposto senza possibilità di essere coperto, anche perché la ragazza ha una mano tra le sue cosce, e l’altra ad accogliere il sesso pieno di Roberto.
Il ragazzo non resiste, e continua a sporgersi lateralmente per poterle vedere bene le rotonde montagne di latte, mentre cerca di tenere a bada le proprie mani, che vorrebbe poter portare in avanti proprio per poter finalmente sentire il voglioso seno.

Chiara è molto eccitata dal fatto di dare la schiena nuda a Roberto, impedendogli così la vista sulle gemelle completamente scoperte.
Medita di girarsi, ma prima’prima’
Muove maliziosamente la mano destra, che tiene sul cazzo duro di Roberto, di quel poco che basta per sentire i nodini sul lato destro dei boxer. E traccheggia con le dita per poter sciogliere anche quelli, in modo da liberargli completamente il membro.
”Chiara, che stai facendo..’ la apostrofa il ragazzo, seppur non faccia nessun tentativo per fermarla, continuando a tenere le mani sulla schiena nuda di lei.
”è molto duro e non ci sta li dentro’è meglio se lo liberi” gli dice, tirando con più convinzione i nodini laterali. Il movimento della mano si riflette parzialmente sul Sergente Tronco, che viene così debolmente massaggiato.
”uhmm ma no, non credo ci sia”. Roberto non fa in tempo a finire la frase che sente i nodi sciogliersi, e il cazzo ergersi fiero verso l’alto, libero da ogni costrizione.
”ah” si lascia sfuggire ancora, sentendo il contatto dell’aria direttamente sulla pelle del proprio Sesso Eretto.

Chiara, contenta finalmente per aver raggiunto il proprio obiettivo, si porta le mani sulle mammelle, coprendosele, mentre si gira verso Roberto. Gli sta sempre a cavalcioni ora, ma lateralmente.
Il ragazzo, sorpreso dal movimento, alza le mani e rimane calamitato dalla vista dei generosi seni nascosti a stento dalle piccole mani di Chiara.
Tanto rimane allibito da dimenticarsi di avere ormai il cazzo eretto scoperto.
‘Oh là, non va meglio ora?’ gli dice, guardandogli proprio il Sesso Duro, che punta dritto sull’ombelico, ‘Anche io mi sento meno soffocata ora che il vestito è sceso” continua senza pudore, palpandosi senza troppo riserbo il succoso seno, che ondeggia descrivendo voluttuosi cerchi.
Mentre lo fa, non riesce a staccare lo sguardo dalla colonna che si erge tra le cosce di Roberto, il quale, ripresosi, porta le mani proprio sul suo membro, per poterlo coprire.
Ma alla ragazza la mossa non piace.
”ehi, che fai” gli dice, ”togli le mani dal tuo amichetto”
‘Ma’Chiara..’, tenta una timida difesa lui.
‘Niente ma, se lo copri siamo punto e a capo, lascialo respirare’mica gli succede niente’anzi”
Chiara si fa ancora più intraprendente, avendo notato come la stoffa dei boxer ormai praticamente strappati vada ancora ad appoggiarsi all’inizio dell’asta.
‘..completiamo l’opera” gli dice con voce calda.

Si copre entrambi i seni con il braccio sinistro, mentre con la mano destra va proprio a spostare i lembi di boxer, in modo da lasciare il cazzo di Roberto del tutto visibile, praticamente dai testicoli gonfi alla cappella.
Nel farlo, non resiste alla tentazione di chiudere la mano proprio attorno al tronco caldo, stringendolo senza troppo pudore poco sopra i testicoli.
”.uhmmm ora è a posto, non puoi più lamentarti”, gli dice, facendo scorrere la mano lentamente verso l’alto’fino alla testa’poi verso il basso’
PARLAVI FORSE DI…

Dopo aver saggiato senza dubbi la consistenza del sesso gonfio di Roberto, Chiara stacca controvoglia la mano, tornando a coprirsi languidamente i grossi seni con tutte e 10 le dita, avendo ancora il vestitino sceso in vita.
Il suo scopo non era certo quello di farlo venire, per di più lì in salotto. Piuttosto tutto era cominciato quando aveva provato l’insano desiderio di sentirsi desiderata da lui, che diversi mesi prima l’aveva snobbata per la sorella timida e bruttina.
‘Scommetto che lei non lo fa mai eh?’ domanda Chiara a Roberto.
Il ragazzo rimane ancora con le braccia distese ai lati del corpo, senza coprirsi il voluminoso sesso verticale, dato che lei glielo aveva impedito poco prima.
Non riesce a distogliere lo sguardo dall’allettante seno della ragazza, a pochi centimetri da lui.
”che cosa’?’ gli risponde, intuendo la sua domanda.
‘Mia sorella dico’non te lo prende mai in mano’o in altre parti” continua maliziosa, con le labbra umide. E non solo quelle della bocca, vista l’eccitazione provata poco prima afferrandogli il cazzo rigido in mano.
‘Beh, ecco’no in effetti è più classica diciamo” le risponde di rimando.

‘Sai, mi si stanno intorpidendo le gambe’ e mentre glielo dice Chiara si alza in piedi, dandogli la schiena.
La mossa però è azzardata’il vestito della ragazza, infatti, non più trattenuto, scende verso il basso, ai piedi, lasciandole scoperto del tutto il tondo sedere bianco.
”Ops!’ si lascia sfuggire la ragazza, ora praticamente nuda davanti a Roberto, il quale ha un altro colpo, ‘e tu non guardare’ gli dice, girandosi di tre quarti.
‘ehm scusa Chiara’chiudo gli occhi’, le dice mentendo, perché non riesce proprio a distogliere lo sguardo da quella visione.
Quello che vede gli dà ulteriore motivo di mantenere l’erezione.
Chiara, infatti, non si tira su il vestito, bensì lo sfila da sotto i piedi, tenendolo sollevato blandamente in avanti a coprirsi giusto il pube, le parti intime.
‘Meglio toglierlo a sto punto, mi da il prurito’ sussurra, giustificando così banalmente il proprio involontario striptease.

Poi si rigira verso di lui. E’ maledettamente eccitante, con un braccio disteso a coprirsi i capezzoli e l’altro a trattenere mollemente il vestitino sul davanti, poco sotto l’ombelico.
‘Bè, a quanto vedo non ti è spiaciuto quello che hai visto eh?’ gli dice, riferendosi ancora alla sua stabile e potente erezione, ormai non più celata dai boxer strappati.
‘Eh sai’come hai detto tu per noi uomini è normale avere un’un’erezione’ le risponde più gagliardo Roberto, citando la parole dette dalla ragazza qualche minuto prima.
‘Ah’quindi non sono io che ti faccio questo effetto’?’ gli risponde fingendosi quasi seccata.
Nel farlo, si siede sul tavolino proprio davanti a lui. Il vestitino stavolta rimane adagiato sulle sue cosce, coprendo il minimo sindacale delle sue parti intime, e permettendo di vedere liberi i fianchi. Torna ad afferrarsi entrambi i seni con le mani, in un gesto più simile ad una palpata che non ad una copertura. Li sente caldi ribollire sotto il contatto delle proprie dita.
‘No ecco, è che’sai’io sono assieme a tua sorella”
‘Ah, e quindi? Vuoi dire che non mi trovi attraente?’ gli dice, allentando leggermente la presa, tanto da far intravedere i capezzoli scuri tra le dita, ‘a veder LUI non si direbbe’.
Chiara ovviamente gli guarda il sesso eretto che arriva poco sotto l’ombelico.
‘..ehm beh, in effetti, non è che rimanga impassibile di fronte alle tue’al tuo” Roberto si blocca, non riuscendo a finire la frase.
‘Alle tue’? Ah ti riferisci al mio seno’?’ e mentre lo dice enfatizza la frase accentuando proprio la palpata alle sue succose mammelle, ora decisamente strizzate sotto le piccole mani color latte.
Mentre lo fa ha un attimo di smarrimento, tanto da lasciarsi andare al morbido ma deciso massaggio, e chiudere gli occhi”Uhmmm’.’ Sospira tremolante.
Roberto sente l’impulso di alzarsi e leccare quelle due stupende colline vogliose, che ondeggiano descrivendo l’abbondanza di cui sono fornite.
‘Uhhmmm’!’ continua Chiara, ora davvero eccitata nel palparsi così spudoratamente davanti a lui”’ti riferisci a queste Roberto?’, e qui apre finalmente gli occhi, trovando il ragazzo più eccitato che mai, col pene verticale pronto a esplodere.
Ora le sue mani stringono molto rilassate, facendo chiaramente passare tra le dita i duri capezzoli ebbri di voglia.
‘Chiara, credo sia meglio che vada a letto ora’è tardissimo” tenta una vana difesa Roberto, rosso in viso.
‘Uhmm non mi hai ancora risposto’ continua la tortura Chiara”parlavi davvero’delle mie tette’?’ e nel dirlo alza le braccia, portandole dietro la nuca, liberando così indecentemente il proprio seno nudo davanti al ragazzo, per la prima volta.
Roberto rimane di sasso. Affonda lo sguardo nel magnifico e abbondante seno di Chiara, in cui vorrebbe sprofondare fino a soffocare.
Non ce la fa più, non ce la fa più, non ce la fa più. Vuole alzarsi per andarsene perché è al limite. Dell’eccitazione, della lucidità, di tutto.

Ma è Chiara a placcarlo ancora una volta. Essendo seduta pochi centimetri davanti a lui, le basta un attimo per appoggiare le mani sulle sue ginocchia divaricate, impedendogli di alzarsi.
‘non devi vergognarti, fanno questo effetto su tutti’ gli dice Chiara accaldatissima, mentre si piega in avanti, facendo così ondeggiare senza pudore le mammelle libere.
Roberto è VIOLA ora in faccia, e non sa più nemmeno lui cosa vuole.
‘Hai visto ora cosa ti sei perso scegliendo lei..?’ rincara la dose Chiara, che ora si fa più intraprendente, portandosi ancora più in avanti.

‘Ti vedo un po’ paonazzo in viso, forse è meglio se ti sdrai un secondo” lo intima, quasi ordinandoglielo.
Roberto però non si sdraia di lato, bensì si allunga in avanti, per stendersi contro lo schienale.
L’azione porta ad avvicinare il cazzo duro proprio verso Chiara, seduta carponi sul pavimento davanti a lui. La ragazza rimane piacevolmente sorpresa dalla sua mossa, tanto da non riuscire a resistere all’istinto di guardargli insistentemente il sesso sempre eretto al massimo.
Non resiste anche ad un’altra tentazione, a quel punto’
‘Uhmm ecco, meglio ora no?’ e mentre lo sussurra, si erge, portandosi su di lui’sempre di più, centimetro dopo centimetro’tanto da portare i propri grossi seni proprio sopra il suo cazzo duro, accogliendolo dolcemente tra l’insenatura.
Si fa ondeggiare sempre più sfacciatamente, tanto da rendergli una spagnola accennata, senza bisogno di applicare maggiore forza stringendosi le mammelle con le mani.

Roberto sente il contatto dei suoi capezzoli sulle cosce a salire, e quindi la morbida presenza delle succose colline di latte di Chiara avvolgere senza ritegno il proprio calore animale, segandolo dolcemente.
”Ah’!’ si lascia sfuggire il ragazzo, che ora guarda verso il soffitto, indeciso persino su cosa sia opportuno fissare. Ma dopo poco abbassa lo sguardo, godendo della visione di Chiara mezza sdraiata su di lui, con gli occhi chiusi e la lingua bagnata uscirle dalla bocca, mentre come una gatta in calore si dimena in un accennato e diffuso Piacere.
Il movimento del seno di Chiara ha un effetto imprevisto che non le dispiace affatto.
Bastano pochi movimenti poco più accennati per far scendere la pelle della cappella, e liberare così il turgido e umido glande del cazzo di Roberto.
Chiara sente quanto è già bagnato, sente del seme bollente spalmarsi sul proprio seno, e questo la manda fuori giri.
E’ allora che accentua ancora di più la spagnola, aumentando la forza e l’ampiezza dello strusciamento tra il suo seno morbido e il membro eretto di Roberto.

Ancora.
E ancora.
E ancora’

ERUPTION

‘uhmm’uhmmm” miagola Roberto, sentendo il proprio Sesso strizzato in maniera sempre più decisa dal grosso seno di Chiara. Anche lui partecipa al massaggio spagnolo, muovendo il busto in avanti e indietro per favorire il contatto.
Vorrebbe che lei glielo prendesse in mano, anzi vorrebbe prendere LEI lì sul divano, ma non può lasciarsi andare ulteriormente, indeciso dall’ambiguità della situazione, dal poter fare/voler fare.
Il lento massaggio lo sta portando velocemente a ridosso dell’eruzione finale.
‘Chiara’uhmmm fermati’se no qui faccio un casino’uhmm..’ le sussurra poco convinto.
La ragazza gli risponde, senza fermare di un attimo il proprio malizioso movimento, ‘ah si..? e che casino potresti fare’? Uhmm’ continua gemendo pure lei per il piacere che sta provocando. Anche lei, a quel punto, vorrebbe possederlo lì in salotto, sentire dentro di sé scorrere il Piacere rigido di Roberto, ma sarebbe troppo.
“Potrei…uhmmm…sporcare il divano…i cuscini…” continua il ragazzo.
Chiara, immaginando la scena della sborra calda di Roberto schizzare fuori e imbrattare il mobilio, si eccita ancora di più.
“…Aahhh, davvero..? Allora poi ci penso io a pulire…” gli risponde senza indugio.

Capisce che il ragazzo sta per venire, ed è li che strizza il proprio seno contro il membro duro per accentuare al massimo la frizione.
‘Ah..uhmm’Chiara’dai” le dice, tentando di spingerla via con le mani, senza troppa convinzione, a dire la verità, ‘avevo promesso a Sara che avrei aspettato lei per’per’insomma che non avrei fatto niente senza di lei’uhmmm’.!’
‘E infatti tu non stai facendo niente’.ahhh” gli sussurra Chiara, mentre accentua per l’ennesima volta il massaggio, premendo con forza per sentire bene il cazzo duro tra le sue grosse tette, ‘sono io che sto facendo’e la cosa non sembra dispiacere al tuo amico’mmmhhh’.
Roberto sente di essere vicino’allarga le gambe, e nel farlo sente il contatto tra il proprio piede e la coscia di Chiara. Il vestitino è rimasto ancora incastrato tra le gambe, tanto da coprirle ancora la zona pubica. Istintivamente Roberto glielo abbassa, arrivando così a sentire con il dorso del piede la micina fradicia di Chiara, che ha un sussulto. Il vestito cade per terra, lasciando la ragazza nuda.
‘UHMMMM’.!’ Urla soffocata la ragazza, che sente il proprio clitoride gonfio contro il piede di Roberto, ”cosa fai tu adesso’.uhmmmmmmm’..!’.
Con quella mossa Roberto riesce a distrarre parzialmente Chiara, tanto da farle allentare la presa spagnola. Ma col piede diventa sempre più intraprendente. Vede Chiara chiudere gli occhi dal piacere.
‘Ah, Roby’.uhmmm fermati smettila’!’ gli dice stavolta lei poco convinta, mentre sente il clitoride accalorato strusciarsi contro il piede intraprendente del ragazzo. L’alluce sale e scende, giocando anche con le labbra arrossate e sgocciolanti, tentando anche una timida penetrazione.
‘Aaaahhhhh’.’ Si lascia sfuggire ancora Chiara, che sente pure lei di essere a un passo dall’orgasmo.
Mentre gode sentendo la propria fighetta stuzzicata dal piede di Roberto, riprende con vigore il massaggio al Sesso del ragazzo.
‘Uhhmmm Chiara sento che” non fa neanche in tempo a finire la frase, che Chiara intuisce.
Sente un fremito percorrere il cazzo duro di Roberto, che di lì a poco finalmente’
‘Aaaaaaaaaaaaaahhhhhhh”’ geme sommessamente lui.
Due.
Tre.
Quattro.
Cinque.
Sei fiotti di sperma bollente partono dalla cappella gonfia del cazzo di Roberto, spalmandosi sul suo petto, la sua spalla, sui cuscini del divano.
‘Uhmmm….Avevi davvero tanti arretrati’.uhmmmmm’.!’ gli dice Chiara, incantata dalla vista del seme di Roberto sparso davanti a lei.
Mentre sente il pene di Roberto perdere di vigore, non può fare a meno di notare come invece il suo piede si stia muovendo sempre più velocemente contro il proprio clitoride.
”ahhhh Roby’.siiiii’.continua così’.uhmmm”.
E di lì a poco sente anche lei un orgasmo travolgerla, come risultato di tutta l’eccitazione accumulata in quelle ore di gioco erotico.
‘UHHHmmmmmm’..!’ si lascia scappare, mentre sente le proprie cosce inzupparsi dei propri liquidi di piacere. Si accascia proprio sopra Roberto, appoggiando il viso di fianco al pene ora a mezza durezza del ragazzo.
”.aahhhhh’.’ sussurra ancora, pensando a come sarebbe capace di avere altri orgasmi ancora più potenti se ora continuasse il gioco, se si facesse prendere e penetrare.
Ma alzando lo sguardo vede che è troppo tardi, e che hanno davvero combinato un casino in due.
Tazze e riviste in giro, vestiti sparsi, umori e liquidi appicicaticci diffusi.

E’ ancora lei a prendere l’iniziativa, dopo qualche minuto di relax in quella posizione.
‘Vado a prende dello scottex’ gli dice alzandosi, incurante del fatto di essere ormai nuda davanti a lui.
Tornata in salotto gli porge il rotolo, mentre sistema il tavolo e si rimette il vestitino.
‘Ora è davvero ora di andare a letto’ gli dice, mentre lo saluta stancamente, dirigendosi verso camera sua.
‘Ehm aspetta Chiara’ gli risponde Roberto alzandosi. Ha ancora i boxer aperti, col pene molle che gli penzola ora tra le gambe. Va in cucina a buttare lo scottex poi torna in salotto da lei.
‘Io’voglio davvero bene a tua sorella e”
‘non preoccuparti, non le dirò niente. Alla fine quello che è successo stanotte è stato più che altro colpa mia”
‘Ah, ehm, grazie” le risponde timido.
Chiara gli sorride di rimando.
‘Anche se devo dire che pure LUI ci ha messo del suo’ gli replica nuovamente vogliosa, mentre gli accarezza inaspettatamente il membro rilassato.
E’ un attimo che lo sente ancora irrigidirsi sotto la sua presa.
‘Ma Chiara’!’ le dice di getto.
‘Spero ti fermerai più spesso a dormire da noi’ gli dice, mentre si stacca da lui, scomparendo nella penombra del corridoio.

> fine primo atto Atto II

AL PARCO

Sono passati circa due mesi dai fatti descritti precedentemente.

Roberto è sempre assieme a Sara, che non sospetta nulla di ciò che è successo durante la ‘bollente’ notte narrata in precedenza, dopo la quale Chiara ha ignorato volutamente Roberto, limitandosi a saluti furtivi e al minimo dell’interlocuzione. Evidentemente aveva solo voluto togliersi uno sfizio, e non aveva dimostrato un reale interesse per il ragazzo.
Tutto fino a questa domenica mattina.

Roberto è rimasto a dormire dalla sua ragazza, complice ancora una volta l’assenza dei genitori, ma quando si sveglia verso le 9 è già costretto a salutarla, visto che Sara deve andare al lavoro, giusto per qualche oretta di extra.
‘Allora passi a prendermi all’una amore, ok?’ gli dice schioccandogli un tenero bacio sulla guancia.
‘Ok, a dopo cerbiatta’ le risponde, accompagnandola alla porta di casa e salutandola con un sorriso ebete sulla faccia.
Ritornato in camera, decide sul da farsi. Ha ancora un po’ di materiale da rivedere in vista di un esame universitario, ma non gli va troppo di rimanere in casa sua a studiare.
La giornata è bella, primaverile, così opta per andare al parco, vicino casa sua.
Proprio mentre sta uscendo dalla camera, vestito e pronto per uscire, incrocia Chiara, che si sta dirigendo in bagno.
La vede da dietro, e non può fare a meno di notare il suo abbigliamento.
Una maglietta bianca abbastanza lunga, ma non troppo, tanto da arrivarle a metà sedere.
Bene in vista dato che la porcellina indossa solo mutandine nere, non avendo avuto il pudore di indossare almeno degli shorts.

Chiara lo sente dietro di lui, così si gira a salutarlo, ‘Ciao!’ gli dice con trasporto. Evidentemente non si aspettava che lui fosse ancora in casa.
‘Ciao Sara” le risponde, alzando prontamente lo sguardo dal sedere, e inquadrandole il viso. Incorniciato ora non più da corti capelli neri, ma da un taglio a caschetto irregolare.
‘Ancora qui? Credevo fossi uscito con mia sorella, ho sentito la porta sbattere’ gli dice.
Roberto nota che la sua maglietta ha una attaccatura piuttosto alta, e, fortunatamente, per lui, nasconde piuttosto bene il voluminoso seno della ragazzina.
‘No, era Sara che andava al lavoro’ le replica.
‘Anche oggi va? Che voglia” ribadisce, mentre scompare in bagno.
Roberto vorrebbe salutarla e andarsene, ben sapendo che, nonostante non ci fosse più traccia di tensione sessuale tra loro da diverso tempo, la situazione poteva portare a sviluppi di cui si sarebbe potuto pentire.
Riceve però una chiamata al cellulare che lo tiene impegnato svariati minuti, abbastanza perché Chiara esca dal bagno e vada in camera a vestirsi. O almeno così sembra.
Quando il ragazzo chiude la chiamata si trova in salotto, e fa per andarsene, Chiara appare sempre in maglietta e mutandine, senza farsi troppe remore nell’indossare qualcosa davanti a lui.
Mentre si dirige in cucina per fare colazione, gli rivolge la parola.
‘Cosa fai oggi? Sai che c’è il mercatino in centro. Ci sono sempre delle belle offerte sui vestiti’.
Roberto non può esimersi dall’osservarle ancora il culo, in un rewind della scena vissuta durante quella notte mesi prima, quando Chiara si alza sulle punte per prendere la tazza per la colazione dandogli le spalle.
Stavolta, però, sono in pieno giorno, e, con la maglietta che si è alzata per il movimento, è nitida la visione delle sue mutandine che si incuneano birichine tra le natiche. Avendo le gambe leggermente aperte, non si può non notare anche la forma seminascosta della sua piccola albicocca, che fa capolino timida tra le cosce.
Roberto si ricompone.
‘Ah si è vero’ma ho da studiare, pensavo di andare qualche oretta al parco stamattina’
Chiara si siede a tavola con latte e biscotti, accavallando le gambe.
‘Che bella idea! Vengo anche io, posso? E’ una bella giornata e potrei abbronzarmi un po”’ gli cinguetta tutta contenta.
Roberto non si aspettava di certo questa proposta.
A cui, chiaramente, non può dire di no.

Dopo essere passati a casa di lui a prendere libri e telo da spiaggia, Roberto e Chiara si dirigono verso il parchetto, a metà strada tra le loro case.
La ragazza indossa una gonnellina di jeans, e un top azzurrino piuttosto castigato, da cui emergono comunque evidenti le sue generose forme.
Lui, invece, ha dei pantaloncini di jeans a pinocchietto e t-shirt nera.
Parcheggiata la macchina, i due ragazzi entrano camminando nel parco. E’Chiara a scegliere il posto.
Sono in una grande zona verde, dove ci sono già diverse persone sdraiate sugli asciugamani, ma vanno a posizionarsi in un punto un po’ defilato, diciamo vicino ad un lato del quadrato.
Dietro la schiena hanno una fila di alberi attraverso cui si intravede un vialetto in terriccio, dove ogni tanto passa qualcuno che sta facendo jogging.
Stendono i loro teli e si sdraiano, l’uno di fianco all’altra.
‘Ahh, c’è una bella arietta fresca, ma il sole è forte. Perfetto’ dice Chiara, mentre si sistema la borsa sotto la testa, pronta ad abbronzarsi il viso.
‘Si, è una bella giornata’ replica Roberto, che tira fuori subito i libri e comincia a studiare.
Passano pochi minuti’e il caldo comincia già a farsi meno sopportabile, complice anche l’attenuarsi della brezza primaverile.
Chiara dà evidenti segni di insofferenza.
‘Uff’sto già sudando” dice sottovoce.
Roberto, seppur immerso nello studio, non può che concordare con lei, ‘Si infatti’ replica.
‘Lo sapevo che avrei dovuto mettermi sotto il costume” dice Chiara, inarcandosi in posizione seduta.
Il ragazzo freme al pensiero di averla potuta avere al suo fianco in bikini, a quel punto avrebbe di certo fatto fatica a studiare.
Per fortuna si era dimenticata di indossarlo.

Passano altri minuti’e la situazione non migliora, anzi. Il sole sembra bruciare ogni centimetro di pelle, tanto che Roberto si è tolto la maglietta rimanendo in pantaloncini.
‘Uff’non resisto più’!’ sbotta Chiara.
‘Se vuoi prendi la macchina e vai a casa a metterti il costume, ti aspetto qui’ le dice cortesemente Roberto.
Chiara finge di non averlo sentito, restando meditabonda.
Si guarda intorno, ci sono diverse persone, ragazzi, ragazze, genitori con bambini, sdraiati nel prato, ma nessuno di loro è particolarmente vicino.
E poi, in realtà, la parte più porca di lei è da diversi minuti che sta pulsando dietro le tempie, suggerendole un’idea voyeuristica.
Con un movimento deciso, afferra il top nella parte bassa e fa per alzarlo, per toglierselo.
Roberto capisce quello che sta per fare, e sbotta con un, ‘Ma che fai’?’
Non fa in tempo a finire la frase che Chiara si sfila il top dalla testa, rimanendo col reggiseno nero in bella vista. Le coppe avvolgono voluttuosamente il suo seno sodo e prosperoso, che risalta in maniera evidente.
‘E dai, non fare quella faccia lì’ dice a Roberto, rimasto inebetito dal suo striptease.
‘Alla fine, è come un costume’ continua, mentendo a se stessa.
Sa benissimo che è tutto il contrario.
Le sottili decorazioni di pizzo, evidenziano senza dubbio la natura del suo reggiseno, non costume ma intimo, rendendo la vista particolarmente eccitante.
Ma Chiara non si ferma qui.
Si alza in piedi e porta le mani sulla gonna, slacciandosi il bottone che la tiene chiusa.
E si sfila pure quella, rivelando le stesse mutandine nere che Roberto aveva intravisto pochi minuti prima a casa.
Ora Chiara è in intimo, reggiseno e mutandine, in un parco pubblico.
Inutile dire come abbia attirato l’attenzione degli uomini intorno, che, a causa della non eccessiva vicinanza, non sono in grado di stabilire con certezza se quello che indossa la ragazza sia un costume o meno. Il dubbio li divora’e li eccita ovviamente.
‘Ahhh, ora va meglio” sussurra Chiara, travolta da una ondata di eccitazione, ora che si è esibita in quello spogliarello davanti a tutti.
Si sente già accaldata e bagnata, sentendosi addosso decine e decine di occhi bavosi.
Roberto, vedendo il culetto di Chiara coperto a stento dal tessuto delle mutandine, non può fare a meno di trattenere una potente erezione, già visibile sotto i suoi pantaloncini, visto che è seduto di fianco a lei con le gambe incrociate.
Per calmierare la propria libido, cerca di non girarsi e rimanere concentrato sui libri che tiene sulle ginocchia.
Chiara torna quindi a sdraiarsi di fianco a lui e non resiste alla tentazione di curiosare nelle parti intime di Roberto, desiderosa di vedere se quel suo esibizionismo lo stava facendo eccitare.
Quando vede il suo pacco gonfio tirare verso l’alto, capisce di aver fatto centro. Ancora una volta lo stava stuzzicando senza troppe remore, ma stavolta l’eccitazione era maggiore perché si trovavano in un luogo pubblico.
‘Mannaggia a te, Chiara’ le dice Roberto, rimanendo chino sui libri, ‘così si che faccio fatica a studiare’ continua.
La ragazza finge innocenza.
‘Perché’?’ gli risponde.
Lui non sa come giustificarsi.
‘Come perché’sei in mutandine e reggiseno’!’ le dice, girandosi verso di lei, e potendo contemplare così ancora quella splendida visione.
Nota anche, purtroppo per lui, come dalle mutandine semitrasparenti si intravedano le labbra delineate della sua figa depilata.
‘Eddai, che sarà mai, alla fine è come un bikini’ gli risponde, mentendo ancora spudoratamente.
Nel dire quella frase, senza un vero motivo ragionevole, Chiara si porta le mani sulle coppe del reggiseno, strizzandosi le voluminose tette l’una contro l’altra. Tette che risaltano notevolmente visto il suo corpicino minuto.
Roberto non si è perso la scena’e si sente morire ora dalla voglia di toccarle il seno, e accoglierlo pienamente nelle mani, gustandone le rotondità e la morbidezza.
Ma si riprende subito, e torna con la testa sui libri, cercando miracolosamente di ritrovare la concentrazione, nonostante sia in grado di intravedere con la coda dell’occhio l’invitante corpo seminudo di Chiara.

> continua Atto II

BUONO STUDO

Passano altri 15-20 minuti, e stavolta è Roberto a non resistere più dal caldo. I suoi jeans a pinocchietto sono roventi’e anche lui si maledice per non essersi messo sotto un costume, o almeno per non aver scelto dei pantaloni più leggeri.
Il ragazzo si tira su i pantaloni più che può sulle cosce, ma la situazione non migliora di molto.
Sta sgocciolando sudore, sempre di più di minuto in minuto.
Chiara, capisce quello che sta succedendo, vedendolo sbuffare al suo fianco.
‘Non sono l’unica ad aver caldo, a quanto pare’ gli dice.
Roberto sente l’ennesima goccia di sudore scendergli sulla fronte.
‘Ufff’davvero, ma non è normale faccia così caldo a Maggio” le risponde, passandosi il braccio sulla fronte per asciugarla parzialmente.
‘Bè, se non resisti puoi anche toglierli’i pantaloncini” gli suggerisce maliziosamente.
Roberto si ritrae immediatamente dalla possibilità di realizzare quell’idea.
‘Se certo, e rimango in mutande davanti a tutti” le dice convinto.
‘Ma hai su boxer o mutande?’ gli chiede Chiara incuriosita.
‘No no boxer, però”
‘E allora’come me, è come se rimanessi in costume’ continua lei nel tentativo di convincerlo, ben sapendo come, in quel modo, una sua eventuale erezione sarebbe decisamente più difficile da nascondere alla sua vista.
L’idea di poterlo avere al suo fianco con il sesso ancora più esposto la fa trasalire dall’eccitazione, ma sa bene che il ragazzo è troppo timido per un gesto del genere.
Roberto, dal canto suo, sa bene che i boxer NON sono come il costume, dato che sono più leggeri e nascondono molto meno. Inoltre, non riuscirebbe a nasconderle la sua costante erezione in quel modo.

La mattinata scorre, e il caldo è ormai opprimente.
Roberto non riesce più neanche a capire quello che sta leggendo, tanto è distratto dal forno che sente sulle gambe.
Si guarda intorno.
Nel prato sono sempre presenti diverse persone, ma nota come molte siano effettivamente in costume, alcuni dei quali decisamente simili a degli striminziti boxer. Inoltre, l’effetto dello spogliarello di Chiara si è ormai esaurito, permettendogli di placare la propria libido.
A quel punto prende la decisione del male minore. Rimanere in quello stato vorrebbe dire non riuscire a studiare una beata mazza, quindi si porta le mani sui jeans, e se li slaccia.
‘Non resisto, mi sa che ti do ascolto’ dice rivolto a Chiara.
“Cioè..? Te li togli davvero..?” gli risponde un pò stupita. In cuor suo credeva che Roberto avesse troppo pudore per rimanere in boxer davanti a tutti, ma evidentemente aveva troppo caldo.
Non può che esserne contenta, immaginando già come potrà divertirsi nel torturarlo sapendolo più esposto.
Roberto si porta le mani sul lembo dei jeans e li trascina verso il basso, rimanendo con solo indosso i suoi boxer grigi.
Un senso di liberazione e di frescura si propaga sulle sue gambe, dandogli finalmente sollievo e permettendogli di tornare a concentrarsi sui libri.

Chiara non perde troppo tempo per stuzzicarlo, ben sapendo quanto facilmente sia in grado di eccitarlo.
‘Meglio mettersi un po’ di qua, per avere un’abbronzatura omogenea’ gli dice, mentre si sposta rimanendo sdraiata in direzione opposta. In questo modo si trovano praticamente l’uno di fronte all’altro…con Roberto che ha una visione nitida del suo busto, e quindi del suo seno, davanti a lui.
Se il ragazzo prima le scorgeva solo le gambe, ora invece fa molto più fatica ad ignorarla.
Roberto non può evitare di darle delle occhiate, sempre più frequenti, facilitato dal fatto che Chiara non è del tutto distesa, ma ha il busto inarcato visto che è appoggiata coi gomiti sull’asciugamano.
Si accorge di un particolare che prima gli era sfuggito. Le coppe del reggiseno non sono del tutto coprenti, e l’aureola dei capezzoli è visibile sotto la stoffa nera semitrasparente.
Chiara lo sa bene…per questo ha cambiato posizione per farsi ammirare da lui. Nascosta dagli occhiali da sole vede lo sguardo di Roberto guizzare con trepidazione verso il suo seno.
Si sta eccitando molto, e decide di provocarlo ancora di più abbassandosi le spalline del reggiseno. Le fa scorrere oltre le braccia, in modo da avere così solo il gancetto dietro a tenere su l’intimo.
La visione di Chiara in quello stato non può che causare l’ennesima potente erezione a Roberto. Che è costretto a tenere saldo il libro sopra le cosce, per corpire la propria reazione.

Chiara lo sa che Roberto sta già per scoppiare.
Aver abbassato le spalline era stato un gesto molto porco, ed è sicura che il cazzo del ragazzo sia ora bello duro, ma purtroppo non può vedere niente per colpa del libro. Che intuisce essere stato messo proprio in quella posizione per mascherare il sesso gonfio.
Non resiste’vuole avere conferma dell’effetto che sta sortendo su Roberto.
‘Cosa studi?’ gli chiede.
‘Chimica generale’ le risponde, avendo un moto di soggezione vedendo che ora Chiara ha lo sguardo rivolto verso il libro che tiene sulle gambe, e sul pacco ancora in tiro.
‘Sembra una palla’fammi vedere un po” lo esorta, indicandogli proprio il libro di testo e tenendo la mano tesa verso di lui, per farselo consegnare.
Roberto trasale. Temporeggia stando sulla difensiva.
‘Non è niente di interessante, solo formule e strutture di molecole’ le dice, cercando di smorzare il suo interesse.
‘Bè, fammici dare un’occhiata no? Sono curiosa’ continua lei, non specificando verso cosa è realmente indirizzato il suo interesse. Il suo braccio è sempre teso verso di lui.
“No dai…non posso…!” le risponde, senza specificare altro.
Chiara capisce per quale motivo Roberto sia così reticente. Deve avere il cazzo in tiro ora! E togliendo il libro sarebbe decisamente visibile.
Per questo insiste ancora.
“Dai Roby…solo un attimo” lo esorta, afferrando il libro e tirando verso di sè.
Roberto cerca di trattenerlo, poi desiste…gli lascia il tomo, piegando quasi subito le gambe verso il suo busto, in modo da nascondere la propria eccitazione.
Ma a Chiara è bastato un attimo per poter vedere il tessuto dei boxer tirato verso l’alto, sagomando senza troppi dubbi il cazzo duro ed eretto di Roberto.
Quel fugace momento, le è sufficiente per eccitarla a dismisura, facendola sentire ancora più porca e vogliosa.
A dire il vero, aveva avuto l’impressione che il suo pene stesse quasi per uscirgli dai boxer…
Sapere di sortire quell’effetto grazie al suo esibizionismo le fa crescere sempre di più il desiderio di scopare.
Si chiede cosa succederebbe se si spingesse oltre’magari rimanendo in topless’
Il pensiero la folgora in un istante. Sente già il calore libidinoso propagarsi dalla sua micina bollente in tutto il corpo. Si immagina la scena’sapendo di essere vista non solo da Roberto, ma da tutti i maschietti li intorno.
La sua voglia di toccarsi raggiunge livelli quasi ingestibili.

Ripassa il libro al povero Roberto, contenta di quello che ha potuto vedere.
‘Hai ragione’sembra davvero poco interessante’, chiosa Chiara.
Il ragazzo riporta frettolosamente il tomo sul proprio pacco, nascondendolo.
In quel momento, Chiara si gira di schiena, dando a Roberto la vista oltremodo invitante del suo culetto sodo. La ragazza si passa le dita sulle mutandine, incastrandole ancora di più tra le natiche’rendendo praticamente la visione di un quasi tanga.
Roberto non ce la fa più, se lo sentiva che sarebbe finita così e si maledice per aver acconsentito a portare con sé al parco quella piccola spudorata maialina.
Ormai, non riesce più a stare concentrato sullo studio.
Ma la situazione peggiora ulteriormente.
Vede Chiara portarsi le mani dietro la schiena’e giocare con il gancetto del reggiseno.
‘Oh porcaputtana’!’ pensa lui, completamente rapito dalla visione.
La ragazza però finge di non riuscire nel suo intento.
‘Roby” gli sussurra calda, ‘mi dai una mano? Riesci a slacciarmelo?’ gli chiede.
Roberto rimane basito.
‘Dai Chiara, tu vuoi farmi morire così’davvero non riesco a studiare” le risponde con poca convinzione. In realtà non si fa troppo attendere, e si china sul suo corpo bianco, fremendo per quello che sta per fare.
Il gancio salta subito.
‘Ah’grazie’ gli dice lei, che prontamente distende i lembi dell’allacciatura ai lati.
Chiara poi porta le mani sopra la testa, ben sapendo che, essendo il voluminoso seno schiacciato contro il telo, le porzioni laterali delle mammelle sono ora visibili da dove si trova Roberto.
Il ragazzo non resiste più, e sbotta un ‘se ciao’io mi giro Chiara” le dice.
”che c’è Roby?’ gli risponde dolcemente.
‘Come che c’è’ continua lui, ‘Dai non riesco a concentrarmi con te mezza nuda davanti a me’!’
Chiara si bagna ancora di più, sentendolo confermare a voce alta l’effetto che sta sortendo.
‘Perché? Non dirmi che ce l’hai ancora duro..’ gli sussurra con una malizia sconfinata, facendogli capire come lei lo abbia notato prima.
Roberto è imbarazzato dal soggetto della conversazione.
”.beh, ehm’per forza è normale!’ le dice prendendo coraggio.
‘Davvero’?’ gli dice fingendo sorpresa, ‘allora è pronto per essere leccato come un calippo” gli dice sfrontata.
Roberto si limita a stare in silenzio, imbarazzatissimo.
E si gira dall’altra parte, cercando di ridare un po’ di calma ai suoi ormai sveglissimi istinti sessuali.

Dopo essere riuscito con un incredibile sforzo a tornare a concentrarsi sull’argomento dell’esame, Roberto sente Chiara muoversi dietro di lui.
Si era girata? Era a pancia in su ora?…si era riallacciata il reggiseno oppure’ERA COL SENO SCOPERTO’?? Si tortura il ragazzo.
Ancora una volta cerca di eliminare quei pensieri dalla propria testa, ma stavolta la curiosità è troppa.
Si gira anche lui, fingendo di dover cercare qualcosa nella tracolla, e le dà un’occhiata.
Chiara è davvero a pancia in su, e, fortunatamente per lui, il reggiseno è ancora al suo posto.
Anche se è ancora slacciato’difatti le coppe rimangono a coprirle le tette, in maniera molto blanda, mentre i laccetti e le spalline sono avviluppati gli uni nelle altre sul davanti.
‘Cos’è, credevi fossi rimasta in topless?’ gli dice da sotto gli occhiali da sole, avendo notato come la sta squadrando.
‘No, no per fortuna’altrimenti si che avrei smesso di studiare” le risponde, provocandola implicitamente.
Roberto si rigira, dandole ancora la schiena.

Passano altri minuti, e il ragazzo sente mugugnare Chiara dietro di lui.
‘Uhmmm’.non resisto più” la sente sussurrare.
Con la coda dell’occhio intravede dei movimenti, ma non riesce a capire cosa stia succedendo.
E’ quando Chiara gli si avvicina da dietro che realizza.
”Buono studio” gli sussurra calda’mentre fa scivolare il suo reggiseno nero sopra il libro che tiene sulle gambe.
Si sente tremendamente porca nell’essere rimasta in topless in un parco pubblico.
Per rendere migliore la vista ai maschi intorno, molti dei quali già fulminati dallo sguardo delle rispettive fidanzate, si inarca col busto rimanendo seduta qualche minuto, tenendosi momentaneamente coperte le tette con le mani, rendendosi così ancora più provocante.
Per pochi brevi attimi si palpa senza pudore i succosi seni, per poi appoggiare le mani sul telo, lasciando finalmente la vista delle sue magnifiche tette alla mercè di tutti.
Chiara sente di avere le mutandine fradice dall’eccitazione, e muore dalla voglia di strofinarsi la micina pregna e sensibile.
Roberto diventa rosso per la sorpresa. E chiaramente ha l’ennesima erezione, ora impossibile da scacciare.
”ma Chiara’!’ si limita a dirle, preso da un moto di vergogna.
La ragazza si chiede quanto resisterà lui prima di girarsi per poterle guardare le tette ora libere.
”eddai, avevo caldo’tanto tu sei girato e non vedi niente, che problema c’è?’ continua sibillina, divertendosi ed eccitandosi da morire a giocare con lui.
Roberto non capisce più niente. Muore dalla voglia di girarsi per poterla ammirare, ma dall’altro lato sa che poi perderebbe del tutto la sua già debolissima capacità di concentrazione.
Del resto, è già un miracolo che riesce ancora a ricordarsi COSA stia studiando, avendo accartocciato tra le pagine del libro il reggiseno nero di Chiara, di cui può ammirarne i particolari.
Sapere che dietro di lui lei è in topless, lo sta davvero uccidendo.
Nonostante tutto, resiste stoicamente.

> continua Atto II

FONTANELLA

Roberto prende il reggiseno e, perlomeno, lo sposta dal libro, appoggiandolo di fianco sul suo telo.
Ha il cazzo che sta per esplodere, che picchia contro la copertina rigida del tomo che tiene sempre sulle cosce.
‘Sto morendo di sete’c’è una fontanella?’ gli chiede Chiara, da dietro.
Roberto si guarda intorno, e ne scorge una li vicino, praticamente a 100 metri davanti a lui.
‘Si, ce n’è una li’ le risponde, indicando la fontana col dito.
Sente Chiara alzarsi in piedi. Non avrà mica intenzione di andare alla fontanella’svestita così?
Nel prato c’è ancora gente, e tanti gruppetti di ragazzi giovani. Roberto non crede che lei sia così svergognata da passarci in mezzo con indosso solo le mutandine, con le tette al vento. Immagina si rimetterà momentaneamente il top azzurro.

Invece deve ricredersi subito dopo.

Chiara lo oltrepassa, e lui la vede camminare verso la fontana’il culetto tondo descritto dalle mutandine nere’e la schiena del tutto libera da indumenti.
La porcellina stava camminando appositamente in mezzo ai ragazzi lasciando ballonzolare liberamente i propri procaci seni sotto il sole di Maggio.
Che maiala’Pensa Roberto.
Inutile descrivere le reazioni al suo passaggio. Dei ragazzi le chiedono qualcosa, ma lei risponde sfuggevole come un’anguilla, facendosi ammirare senza concedersi.
Da vera arrizzacazzi.
Roberto non può fare a meno di osservarla mentre ritorna, essendo la fontana praticamente davanti a lui.
Stavolta non si esime dall’osservarla, rapito dalla visione della sua pelle bianca, dei suoi fianchi pronunciati, e chiaramente dei due sodi promontori chiusi da piccoli capezzoli scuri, che ondeggiano seguendo il ritmo della camminata.

Chiara si sente infinitamente eccitata dopo quella camminata.
Aveva sentito forte il desiderio delle decine di occhi che l’avevano squadrata mentre era andata e tornata dalla fontanella. Mani invisibili l’avevano toccata dappertutto col pensiero’e lei immaginava di essere presa lì, sul prato, davanti a tutti. Non importava molto da chi, ormai la libido era troppa.
Mentre stava tornando, aveva notato come anche Roberto non riuscisse a staccarle gli occhi di dosso.
Già, Roberto’Chiara ricorda ancora la spagnola che gli aveva fatto qualche mese prima.
Il pensiero del Sesso grosso e duro di Roberto la travolge, mentre si avvicina a lui.
E a quel maledetto libro che tiene sempre sulle gambe.

‘Ne vuoi un po’?’ chiede a Roberto, porgendogli la bottiglia piena d’acqua. La ragazza non torna al suo telo, ma si siede su quello di Roberto, sulle ginocchia, proprio di fronte a lui.
Chiara non fa nulla per coprirsi il morbido seno, lasciandolo appositamente alla mercè del ragazzo.
‘Ops scusa’ fa lei, notando lo sguardo del ragazzo calamitato sulle sue tette, ‘E’ vero che non volevi vederle per non essere distratto’ gli dice la troietta, mentre si copre blandamente il seno con le mani, fingendo pudore.
‘Eh’ormai è troppo tardi’ replica il ragazzo, cercando di deviare lo sguardo.
‘Scusami’però mi dava fastidio il reggiseno con questo caldo” gli dice accaldata, mentre le mani sul seno cominciano a muoversi, le dita si aprono e chiudono generando un tenue massaggio.
Chiara si sta palpando’
‘Ahhh’.!’ Si lascia sfuggire un gemito. La ragazza socchiude gli occhi sentendo il piacere dipanarsi dai capezzoli al contatto con le dita.
Sente le mutandine sempre più bagnate’e la sua porcellosità crescere a dismisura.
Roberto sgrana gli occhi, incredulo per quello che sta facendo.
”dai Chiara’! Siamo al parco’c’è gente’!’ le dice, sottovoce.
Chiara non accenna a smettere di massaggiarsi i caldi seni.
‘Ma scusa’ gli dice, ‘sei tu che mi hai detto coprirmi”, mentre continua a provocarlo strizzandosi le voluminose tette l’una contro l’altra.
‘Si certo’ma non così..! Almeno rimettiti questo” le dice, mentre si gira col busto per afferrare il top azzurro.

E’ un attimo.

Chiara approfitta della distrazione di Roberto per togliere il libro che tiene sulle gambe.
Rivelando così il suo cazzo duro e grosso, decisamente poco nascosto dalla stoffa esile dei boxer grigi.
”ah! Chiara che fai..??’ le dice, coprendosi immediatamente il pacco con le mani.
‘Uhmmm’che bella vista’allora è così che studi eh?’ lo stuzzica ancora lei, eccitata nel vedere il prominente rigonfiamento nei suoi boxer.
‘Dai smettila’ridammi il libro, che non posso stare così davanti a tutti’ le dice, tendendo la mano verso di lei.
‘Ma tanto non vede niente nessuno. Son troppo distanti’e poi mica guardano tutti te’ gli dice, ponendo un punto a suo favore. Per niente al mondo gli avrebbe permesso di tornare a coprirsi la golosa erezione.
‘E poi è ora di prendere un po’ di sole, basta studiare’ gli dice, appoggiando il libro lontano dalla sua portata. In effetti erano ormai le undici passate.
Roberto è interdetto. E’ praticamente alla mercè di Chiara, non riuscendo a resistere al suo fascino, e alla sua maialaggine.
‘Dai’perché non ti sdrai un attimo’?’ gli sussurra calorosamente, chinandosi verso di lui, e appoggiando le mani sulle sue cosce. Le mammelle ora libere ciondolano maledettamente invitanti.
‘No dai’forse è meglio..’ prova a difendersi Roberto titubante.
”Su su, poche storie’sei bianco pallido” gli dice lei, spingendolo per le spalle, costringendolo così a sdraiarsi sul telo.
Roberto si copre ancora l’erezione con le mani.
‘E visto che sei così preoccupato che si veda qualcosa, ti do una mano io”
Chiara porta il suo asciugamano davanti a quello di Roberto. Gli apre le gambe e si sdraia a pancia in su davanti a lui, ai suoi piedi.
Dopo essersi sistemata, appoggia la testa proprio sopra le mani di Roberto, intente a mascherare il cazzo grosso e duro.
‘Su dai’ora puoi toglierle” gli dice la maialina, che vuole coprirgli il pacco appoggiando la testa proprio lì.
Roberto, in trance, non si fa troppo pregare’e di lì a poco si ritrova Chiara sdraiata davanti a lui, con la testa appoggiata sui suoi boxer, a pochi centimetri dalla sua asta in erezione.
Per l’ennesima volta, ha una visione privilegiata del suo magnifico seno, ora rilassatamente appoggiato verso i lati del busto.
‘Visto’? Così nessuno vede niente’ gli dice accaldata’e in effetti la porcellina aveva studiato bene la situazione.
Fingendo di dover trovare la posizione giusta, Chiara muove la testa cercando il punto giusto’andando così spesso a sentire il cazzo duro di Roberto dietro la nuca.
‘Senti qua’ti faccio questo effetto’?’ gli dice retoricamente.
Non resiste alla tentazione, e si strofina ancora e ancora contro l’asta indurita e ingrossata, da brava porcellina.
Chiara lo sente che Roberto non resisterà ancora molto’
Il ragazzo, dal canto suo, la lascia fare, rimanendo praticamente pietrificato dal vorrei ma non posso.
E decisamente arrapato dalla vista di Chiara. Da quella posizione, infatti, non solo può gustarsi la vista delle sue sode tette, ma anche del suo pancino e delle mutandine.

Dopo aver trovato la posizione giusta, Chiara intuisce quello che può vedere Roberto.
E non può esimersi dallo stuzzicarlo in maniera sempre più spinta, eccitandosi e bagnandosi anche lei di riflesso.
Aver sentito il suo cazzo duro dietro la testa l’aveva fatta impazzire, e il desiderio di toccarsi ora era difficile da reprimere.
Per questo si accarezza prima la pancia’
‘Uhmm’Roby’mi hai fatto eccitare sai’?’ gli dice chiamandolo in causa.
La sua mano scende ora pericolosamente verso l’orlo delle mutandine.
”mi sa che sono tutta bagnata qui sotto” continua lei provocandolo.
Roberto balbetta qualcosa”Chiara’! Dai smettila” le dice poco convinto.
‘Mmmmhhh’.’ Mugugna la ragazza, mentre fa scivolare un paio di dita birichine sotto l’orlo delle mutandine.
Roberto, da dietro, osserva tutto senza fiatare, sentendosi scoppiare dalla Voglia che la ragazza gli ha messo addosso. Vede Chiara giocare con le mutandine, e squadra con attenzione maniacale ogni minimo movimento, nella speranza di vedere qualcosa in più.

Non deve aspettare troppo per essere accontentato.

Chiara afferra le mutandine di lato e si inarca leggermente col bacino’un movimento repentino e le sue mutandine nere vengono abbassate di qualche centimetro, trovandosi ora a ridosso della sua fighetta depilata. Nel farlo, ha appositamente alzato più del necessario l’orlo, permettendo a Roberto di vedere per un fugace attimo il proprio bagnato e bollente frutto probito.
Roberto trasale.
Guarda in alto il cielo terso, chiedendosi come andrà a finire quella mattinata.

> continua Atto II

BORSA

“Uhmm che caldo sto morendo” sussurra la gattina in calore dopo qualche minuto.
Nel tentativo di rinfrescarsi, Chiara afferra la bottiglia d’acqua riempita in precedenza.
Svita il tappo, ma non la beve, bensì se la travasa sulla pancia.
‘Ahhh ci voleva un po’ d’acqua fresca’ dice a Roberto, mentre si accarezza il pancino spalmandosi il liquido refrigerante. Il ragazzo vede tutto distintamente, dato che lei si trova ancora sdraiata tra le sue gambe.
Vista la sensazione di frescura provocata dal contatto con l’acqua, Chiara non si ferma alla pancia.
Alza la bottiglietta aperta e fa scendere copiosa l’acqua anche sulle succose mammelle’
‘Ah’!’ sobbalza al contatto. Da brava porca, si strofina senza troppo pudore le tette libere, usando come scusa quella di dover spargere l’acqua.
In realtà, quello che viene fuori è un massaggio prolungato, cui non riesce a resistere vista l’eccitazione che aveva accumulato. Le dita si fermano spesso sui capezzoli, mentre i seni ondeggiano sotto la pressione vogliosa dei palmi delle mani.
”ahhh’!’ si lascia sfuggire un gemito Chiara, accaldata dal mostrarsi così in pubblico, in un parco.
E dal toccarsi così.

Roberto, dal canto suo, ancora una volta non può fare a meno di guardarla ipnotizzato.
Le sta per dire qualcosa, di fermarsi visto che sono al parco. Guardandosi in giro, imbarazzato, vede che gli uomini, chi più chi meno, chi direttamente chi di sottecchi, sono intenti a guardare Chiara.
Per fortuna sono tutti lontani diversi metri, nessuno vicino a loro.
Anche le persone che stanno facendo jogging e passano nel sentiero dietro di loro notano quella ragazza porcellina che si sta palpando le voluminose tette, ma passano via veloci, e inoltre Chiara e Roberto sono parzialmente difesi da una schiera di alberi e cespugli.
All’ennesimo mugugno di voglia di Chiara (‘uhmmm’.!’ La sente sospirare neanche troppo piano), il ragazzo scatta.
‘Chiara’! Dai, ti prego, ci stanno guardando tutti’!’ la esorta, senza tuttavia staccare gli occhi dal movimento delle sue mani, che continuano a strizzare e far sobbalzare i seni pieni.
”ah si’? E tu lasciali guardare no” gli risponde senza troppe remore, continuando nel suo massaggio.

Chiara ha ormai perso i propri freni inibitori.
Dopo aver avuto la conferma da Roberto di essere al centro dell’attenzione in quella zona di parco, poi, a maggior ragione.
Si sente veramente oltremodo sensibile ora, tanto che è bastato il solo contatto delle proprie mani contro il seno per farla bagnare. Sente le mutandine nere appiccicose.
Anche perché a pochi centimetri da dove ha appoggiato la testa c’è il sesso duro di Roberto, che, visto lo spettacolino che sta regalandogli, non può certo esimersi dal mantenere una potente e decisa erezione.
La scorge con la coda dell’occhio’e soprattutto la sente dietro la testa, quando si sposta fingendo di dover sistemare la posizione della nuca.
Ormai sono diversi minuti che si sta massaggiando le bollenti mammelle, e sente che se non si dà un freno finisce veramente per venire li davanti a tutti. Più che altro ha una voglia irresistibile di infilare una mano tra le mutande umide e giocare un po’ anche con la propria micina’ma deve resistere.
Piuttosto, la tortura a Roberto deve continuare ancora’si ricorda di avere ancora dell’acqua nella bottiglietta.
‘Uhm’ora va meglio” gli dice, terminando così il voluttuoso massaggio, e lasciando così ancora le proprie tette libere, alla mercè di tutti.
Nel dirlo, muove la testa, incontrando il cazzo duro di Roberto che spinge sotto i boxer. Lo sente davvero gonfio e pronto a esplodere’e stavolta non si fa scrupoli nel commentare.
‘Uhmmm Roby’! Senti qui che roba’! Ti sei eccitato allora mentre mi guardavi” gli dice, rendendosi conto di quanto lapalissiana sia stata la sua osservazione.
Chiara a quel punto si gira di fianco, tenendosi appoggiata col gomito. In questo modo può guardare sfacciatamente proprio il pacco del ragazzo.
”eh bè’vedi tu!’ le risponde di getto lui, sempre sulla difensiva.
”allora forse è meglio che anche tu ti dia una rinfrescata” gli dice, mentre gli rovescia tutta l’acqua rimasta nella bottiglietta proprio sui boxer’

‘Che ora sono del tutto bagnati, rivelando nei minimi dettagli la presenza sottostante del cazzone duro e in tiro del ragazzo. Si può addirittura scorgere la linea del glande e le vene gonfie che spingono lungo l’asta.
‘Ah’ma Chiara’!’ le dice sorpreso, afferrando la bottiglietta ormai del tutto svuotata.
La ragazza non si ferma li. Stende la mano sinistra proprio sopra il cazzo di Roberto, sentendolo in tutta la sua fierezza, visto quanto poco spessore presenta lo strato bagnato dei boxer.
In quella posizione, la ragazza copre con la schiena la vista alle altre persone nel parco, che possono comunque intuire l’andazzo.
‘Ah’Roby’aspetta che ti spargo bene l’acqua”
Il ragazzo rimane esterrefatto, tanto da non riuscire neanche a tentare una difesa.
Sente la mano con le dita affusolate di Chiara percorrergli l’asta dall’inizio alla fine, facendogli scorrere la pelle del tronco. La presa si fa sempre più serrata col passare dei secondi, tanto che ora la mano è decisamente stretta contro il suo cazzo, e si muove dal basso all’alto’dal basso all’alto’
Poi è Roberto ad avere un guizzo di lucidità, e sposta la mano di Chiara dal proprio membro.
”ehm, forse è meglio’fermarsi qui” le dice, sottintendendo che non sarebbe mancato molto al patatrac.
Chiara si lascia guidare la mano controvoglia’ma non sembra troppo intenzionata a mollare l’osso.
Anzi, ora davvero non resiste al pensiero di toccarsi li in mezzo.
Immaginando che reazione potrebbe avere Roberto nel vederla.

Pur rimanendo in quella posizione, appoggiata sul fianco destro a cavallo della gamba sinistra di Roberto, sposta la propria voluminosa borsa, appoggiandola sull’asciugamano, dietro il proprio bacino.
In pratica, schermando il proprio culetto dalla vista delle altre persone nel parco.
Roberto non ne capisce il motivo’ma del resto anche lui ormai non è troppo lucido.
Passano altri minuti, poi Chiara non resiste più.
Pregusta ciò che sta per fare, e il brivido di piacere che prova la spinge a osare. Sapere di essere in un posto pubblico, e che i maschietti intorno possono intuire, la surriscalda, impedendole di ragionare razionalmente.
Così, abbassa la mano sinistra, appoggiandola ora sull’anca.
‘Uhmm’sono troppo eccitata Roby” gli sussurra chiudendo gli occhi, mentre la mano scende verso l’ombelico’e poi ancora sotto, incontrando l’orlo delle mutandine.
Poi fa passare le dita sotto l’elastico, infilandole dentro l’intimo’finalmente raggiungono il clitoride gonfio e bagnato.
”Ah’..!!’ si lascia sfuggire la ragazza, scoprendosi ancora più sensibile e calda di quanto si aspettasse.
”oddio Chiara’cosa stai facendo’!’ la prega lui, incredulo di fronte alla scena.
La mano della maialina, adesso, è dentro le mutandine, e le dita si muovono sempre più frenetiche stimolando il proprio piccolo organo erettile.
”Chiara’! Così mi fai davvero morire” le dice Roberto, che trasale rapito dalla scena.
La ragazza non accenna a fermarsi, anzi. Mugugna vagiti di piacere, mentre infila la mano con maggiore insistenza nelle proprie mutande, raggiungendo finalmente anche le labbra bagnate e iper-sensibili della propria micina in calore.
”Uhmmmmm”!!’ sussurra la ragazza, che rimane con gli occhi chiusi.
”Dio Santo” si lascia sfuggire Roberto, che si guarda ancora intorno imbarazzato.
Come prima, gli sguardi sono praticamente tutti su di loro.

Chiara è davvero al limite ora. Sente le mutande fradice dei propri succhi, e le dita infilate proprio sotto la stoffa si inumidiscono di conseguenza.
Sente che l’orgasmo è li vicino mentre si trastulla la figa’.
Vicino’
Vicino’
Vicinissimo’.
”Ahhhh’.!!!’ Emette senza vergogna la ragazza, mentre sente un brivido percorrerla tutta, e sfociare in copiosi succhi che le spruzzano le dita.
Roberto, ormai, non si fa troppi scrupoli a pensare in maniera smodata quanto vorrebbe scoparla, adesso.
Ma Chiara non si sente ancora soddisfatta’probabilmente continuando così, un altro orgasmo potrebbe investirla di lì a poco, magari più forte del precedente.
Senza ormai freni inibitori, muove la mano nelle mutande con maggiore foga.
Le mutandine sono ora una costrizione che non le permette di toccarsi con la giusta passione’
Meccanicamente, quasi senza accorgersene pienamente, afferra la parte laterale del proprio intimo e la trascina verso il basso’centimetro dopo centimetro si abbassa le mutandine, ricordandosi di aver posto la borsa dietro di lei proprio per coprire la zona agli occhi delle altre persone al parco.
In pochi secondi, si ritrova con le mutandine scese a metà coscia, col sederino e la figa depilata libere da costrizioni. E ben visibili solo da parte di Roberto.
E’ in un parco pubblico, senza reggiseno e con le mutandine abbassate’e la cosa la eccita fino all’ultimo neurone.
Riporta subito la mano sul clitoride e le grande labbra sensibili, riprendendo a stuzzicarsi voluttuosamente.
E’ talmente lubrificata che non ci vuole nessuno sforzo per infilare timidamente indice e medio dentro il pertugio’regalandole nuove onde di piacere.
”..Ahhhhh”.!’ sospira con la bocca aperta, travolta dalla libido.
Chiara si fa sempre più intraprendente, penetrandosi con maggiore convinzione con le dita.

Cerca di allargare un po’ le gambe, in modo da aprire bene la fessura nella ricerca di maggiore piacere, ma le mutandine ancora la costringono a limitare i movimenti.
Non resiste più a quel punto.
Sperando che davvero la borsa riesca a coprirle il bacino, Chiara libera ancora la mano dalla figa, portandola sulle mutandine.
Roberto, in silenzio, rimane ad ammirare lo spettacolo della sua pesca bagnata e depilata.
Poi la ragazza si abbassa ancora di più l’intimo, facendolo scendere fino al ginocchio’a quel punto, sapendo che sarebbero state visibili perché non coperte dalla borsa, forse le conveniva toglierlo del tutto.
Il brivido di rimanere del tutto nuda in un parco pubblico la travolge senza darle la reale possibilità di pensarci su con raziocinio.
La mano si muove da sola, indipendente dalla sua volontà. Trascina verso il basso le mutandine, facendole arrivare alle caviglie.
Poi, con un veloce gioco di piedi, Chiara riesce a sfilarsele del tutto, lasciandole appoggiate sull’erba vicino all’asciugamano.

Ora era rimasta nuda, coperta solo dalla borsa che ha dietro il bacino, aizzando oltremodo l’attenzione dei maschi del parco, che avevano potuto godere della scena e scoppiavano dalla curiosità sapendola, adesso, senza vestiti.

> continua Atto II

VICINI

Non ci vuole molto perché qualcuno li intorno, smanioso di poter scorgere maggiori dettagli del corpo nudo di quella gran porcellina che sta aizzando la libido in quell’angolo di parco, cominci a pensare di avvicinarsi un po’. O almeno di passare lì vicino.
Difatti, di lì a poco, un paio di ragazzini con le bici si avvicinano verso la loro posizione.
‘Chiara’dai ti prego copriti, c’è qualcuno che sta per passare di qua” dice Roberto a Chiara, ancora confusa dalle forti sensazioni di piacere che le sta dando l’essersi denudata completamente.
”uhmmm’ma che dici?’ gli risponde lei, mentre gira la testa per dare un’occhiata.
Quando scorge i due ragazzi, capisce che Roberto le ha detto il vero. Vede che sono più piccoli di loro, e che stanno camminando con bici e teli da mare, probabilmente intenzionati a sistemarsi a pochi metri dai loro asciugamani.
D’improvviso un moto di vergogna assale Chiara, impreparata ad una possibilità del genere. E soprattutto non ha il tempo materiale per reindossare le mutandine perché i ragazzi sono già vicini.
Afferra così la gonnellina che si era tolta in precedenza, e la appoggia sopra il pube, nascondendo così la propria micina, ancora calda e pregna. Nonostante i suoi sforzi, però, l’indumento non ha un girovita così largo da permettere di coprire del tutto anche i fianchi, che rimangono scoperti, rendendo evidente ad un’occhiata più accorta il fatto che non indossi le mutandine.
Anche Roberto è decisamente imbarazzato dall’imminente arrivo di vicini, e, preso dalla frenesia, decide semplicemente di girarsi a pancia in giù, per coprire l’evidente erezione ancora distinguibile sotto i boxer bagnati.
Con quel movimento, Roberto si divincola dall’appoggio di Chiara, ora non più appoggiata con la testa sulla sua coscia, ma semplicemente sdraiata di fianco a lui, poco sotto.

I due ragazzi sono due semplici adolescenti ‘in piena tempesta ormonale’, come si dice.
Dopo aver visto il lento spogliarello di Chiara, e averla squadrata quando era andata in topless alla fontanella dell’acqua, alla vista delle mutandine abbassate e appoggiate sull’erba non hanno resistito alla tentazione di avvicinarsi per poter guardare meglio il corpo di Chiara.
Prese le bici e i teli, si sono avvicinati tenendo lo sguardo ben fisso su di lei.
Arrivati ormai a pochi metri, vedono che la maialina si ricopre con la minigonna, ma dalla posizione in cui si sono sistemati possono comunque osservare con crescente eccitazione le procaci mammelle di Chiara svettare nell’aria, gridando al vento la necessità di una lingua che le succhi.
Quando notano, inoltre, che le mutandine si trovano ancora sull’erba, e che la gonnellina nasconde poco lasciando vedere le anche nude della porcellina, capiscono che sotto la minigonna è nascosta la sua figa ribollente, e, sedendosi di fronte a lei, non perdono un attimo a tuffare gli sguardi tra le sue cosce, per riuscire a intravedere qualcosa.
Inutile specificare che i rigonfiamenti delle loro patte rendono lampante il momento di forte eccitazione che stanno vivendo.

Chiara, dal canto suo, è preda di sensazioni forti e penetranti. L’eccitazione accumulata in precedenza è ancora forte in lei, e, nonostante si sia dovuta fermare dal coccolarsi la morbida albicocca, si ritrova ora molto eccitata dalla situazione che sta vivendo, obbligata a rimanere senza mutandine a causa della vicinanza dei ragazzini. E impossibilitata dal rimettersele, perché non potrebbe farlo se non lasciando in bella vista, seppur per poco, la sua micina.
Si sente comunque un po’ imbarazzata, e, per ‘proteggersi’ in qualche modo dai loro sguardi, inforca decisa gli occhiali da sole, e si stende guardando il cielo, tenendo le gambe chiuse.
Roberto, al suo fianco, non proferisce parola, limitandosi a girare lo sguardo per vedere se e quanto Chiara si sia coperta.

La curiosità, poco a poco, prevale.
Chiara vuole sapere se e quanto i due ragazzini stiano effettivamente guardando verso di lei. Vuole capire quanto è oggetto della loro attenzione.
Si inarca, così, sui gomiti, alzando di poco il busto. L’operazione porta il suo seno ad essere così maggiormente visibile’
Schermata dagli occhiali da sole vede esattamente quello che si aspettava. Dopo un primo momento in cui i due ragazzi, avendola vista guardare nella loro direzione, distolgono lo sguardo, Chiara li vede dirigere sempre più insistentemente gli occhi proprio su di lei. Sul suo seno, sulle sue gambe’e soprattutto in mezzo alle sue gambe.
Le forti emozioni che le sta dando il suo esibizionismo crescono di secondo in secondo.
Chiara lo sa che i due ragazzi la stanno mangiando con gli occhi’e non riesce a evitare di bagnarsi ancora, sapendo di essere l’oggetto, inafferrabile, del loro desiderio. La presenza di Roberto, inoltre, induce chiunque a pensare che lui sia il suo fidanzato, consentendole una certa ‘protezione’.
La riconferma dell’eccitazione che sta provocando nei due ragazzini, Chiara ce l’ha quando scorge dei decisi rigonfiamenti nei loro jeans.
Dio quanto li stava facendo eccitare’
Soggiogata da una conturbante sensazione di appagamento, torna a sdraiarsi appoggiando la testa all’asciugamano.

Chiude gli occhi, concentrandosi sull’eccitazione che sta provando in quella situazione. Si immagina i commenti che stanno facendo sottovoce i due vicini guardoni, mentre non la perdono di vista per un istante. Le sembra quasi di sentire fisicamente i loro occhi addosso, mentre bramano per poter scrutare meglio il dolce Paradiso che nasconde sotto la gonnellina appoggiata, tra le gambe chiuse.
Già’le gambe’
Senza quasi accorgersene, Chiara si ritrova a voler mostrare di più. Sfrega le gambe l’una contro l’altra, sentendo il tessuto della minigonna picchiare contro la sua micina oltremodo sensibile.
Più o meno inconsciamente, piega leggermente le ginocchia, inarcando i polpacci’tanto da far salire di poco proprio quella minigonna che dovrebbe servire a coprirle la parte più intima.
Chiara è succube dell’eccitazione che sta provando sapendo di avere due ragazzi che la stanno osservando proprio li in mezzo in quel momento.
Non resiste’e piega ancora di più le gambe’

I due ragazzi non credono ai loro occhi quando vedono le gambe della maiala di fronte a loro piegarsi, permettendogli di intravedere qualcosa sotto la minigonna appoggiata.
La porcellina gli stava facendo intravedere il proprio pertugio segreto’e loro non si facevano pregare per guardare assatanati.

La ragazza non riesce a controllarsi, e non resiste alla tentazione di aumentare a dismisura il piacere esibizionistico che sta provando, alzando sempre più l’asticella, facilitata dal fatto che Roberto non la sta guardando, e quindi non può riprenderla.
Sente una nuova ondata di piacere quando divarica, pur in maniera non troppo marcata, le gambe piegate’esponendo così la sua fighetta depilata. Quanto si sente porca in quel momento’non solo stava eccitando il fidanzato di sua sorella, quella mattina, ma anche due fortunati sconosciuti che avevano avuto la fortuna di trovarla seminuda nel parco.
Incontrollabile, allarga ancora di più le gambe, sentendo anche l’aria fresca batterle contro le labbra imperlate di umori.i.

I due vicini, alla vista della bella fighetta della ‘maialina del parco’, ridacchiano nervosamente sottovoce dandosi spallate di consenso. Mai gli era capitato di incontrare una ragazza così sfacciata.
Nonostante sapesse che loro due si trovassero li davanti, non si faceva troppo pudore a tenere le gambe chiuse’anzi’!
La loro attenzione raggiunge i massimi livelli quanto vedono le sue mani appoggiarsi furtive sul seno…solo per un attimo.
Sono costretti a coprirsi il pube con gli zaini.

Passano 3, 4, 5 minuti così, con Chiara con le gambe moderatamente divaricate che mostra il Paradiso di fronte a sé.
Poi, però, l’urgenza di trovare nuovi fremiti incombe’accompagnata dalla mai così puntuale necessità di doversi mettere a pancia in giù, per evitare di prendere una scottatura per il troppo sole.
La ragazza sa bene che, girandosi, la gonnellina, se non trattenuta, potrebbe cadere, lasciandole il sedere scoperto. E proprio per questo tiene le mani inerti, semplicemente appoggiate all’asciugamano, mentre si gira, non curandosi di tenere l’indumento sul proprio bacino.
Come previsto, nel momento in cui si riporta dal fianco alla posizione supina la minigonna perde attrito con la pelle, finendo per adagiarsi di fianco al suo corpo, e lasciandola così del tutto nuda, di fronte ai due ragazzini, cui ora dà le spalle.
‘Uhmmmm’.!’ Vagisce mentalmente la ragazza, sentendosi così porca in quel momento.
Ora vorrebbe tornare a coprire il culetto con la gonnellina, ma purtroppo’purtroppo prima deve sistemare l’asciugamano davanti a sé, per stenderlo bene. Chiaramente l’operazione comporta l’uso di entrambe le mani, ed è così impossibilitata dal potersi coprire.
Dopo aver fatto impazzire i due ragazzini con quella vista per diversi minuti, Chiara finalmente afferra la gonnellina, appoggiandola blandamente sul proprio sedere.

I due guardoni rimangono senza fiato.

> continua Atto II

IMPRIGIONATO

Che fantastica visione stava regalando loro.
Chiara si eccita a pensare a quante seghe si faranno i due fortunelli pensando a lei’ancora una volta sentirsi desiderata dagli uomini le stava dando un senso di piacere unico e indescrivibile.
Inoltre, adesso sente il contatto ruvido dell’asciugamano contro la propria fighetta vogliosa. Trasale, sentendosi invadere ancora da fremiti di piacere.

Ora che si è girata torna con l’attenzione su Roberto, di cui si era dimenticata negli ultimi minuti.
Come detto, è sdraiata di fianco a lui, ma poco sotto. Per capirci, ha la testa all’altezza del suo bacino.
‘Uffi, ma questi proprio qui dovevano mettersi” gli dice fingendosi dispiaciuta dalla loro presenza, ”il problema è che con loro così vicini’come faccio a rivestirmi” continua, tornando a far catalizzare l’attenzione di Roberto sul particolare più stuzzicante della situazione.
Lei sdraiata senza intimo.
‘Eh, beh’aspettiamo che se ne vanno” le risponde, girandosi verso di lei. Roberto la vede appoggiata coi gomiti col busto inarcato. Il seno dolcemente appoggiato contro l’asciugamano, con l’aureola dei capezzoli che fa capolino. E la gonnellina messa davvero male, che praticamente le lascia scoperto mezzo sedere, la parte alta.
‘Chiara’guarda che’ti si vede il sedere così” le dice, col solito tono paternalistico.
La ragazza lo sapeva benissimo, sentendo la stoffa del vestito accarezzarle solo metà della mezzaluna delle natiche.
‘..uhmm dici?’ gli risponde, girandosi a sua volta per guardarsi, fingendo di non essersene accorta.
Sentendosi quasi costretta a sistemarsi dopo l’osservazione di Roberto, tira su la gonnellina verso la schiena’ma forse un po’ troppo.
Adesso, rimane scoperta la parte inferire delle natiche’e così, ancora una volta, la sua micina si intravede tra le cosce, per la gioia dei due ragazzini guardoni.
Roberto non si accorge di quel particolare.
Chiara non resiste all’impulso di tenere le gambe leggermente divaricate’

La situazione, di lì a poco, diventa per Chiara, ancora più complicata e’imbarazzante.
Ben più di quanto si aspettasse.
Altro che aspettare di rivestirsi aspettando che i ragazzi se ne andassero. Altra gente arriva, nonostante sia quasi mezzogiorno. Due uomini isolati, uno sulla quarantina e uno sulla cinquantina, e una coppietta sui trenta, sono ora intorno a loro, a 5-6 metri di distanza.
Stavolta, la ragazza non può esimersi, presa da un istintivo moto di vergogna, dal coprirsi a dovere il sedere, ponendo la gonna esattamente sulle natiche, e tenendo le gambe chiuse.
‘..oh cazzarola” si lascia sfuggire la ragazza, vedendo ora quanta gente ha intorno.
D’un tratto, stava pagando l’azzardo di rimanere nuda, col solo sedere blandamente coperto da un pezzo di vestito, in un parco pubblico, senza avere la possibilità di potersi rivestire vista la vicinanza degli altri ‘parcanti’.
In particolare, si ricorda di avere ancora le mutandine ben visibili sull’erba, particolare che ora vuole nascondere per non dare adito a intendere, a chiunque ancora non se ne fosse accorto, quanto lei si trovasse esposta ora.
La correzione è, in realtà inutile, ma Chiara non può saperlo. Gli uomini attorno l’avevano già squadrata ben bene durante l’avvicinamento, accorgendosi, prima che delle mutandine, delle anche nude della ragazza, ai lati della gonna appoggiata. Avevano notato che non si vedeva nessun intimo segnarle i lati, segno che sotto non aveva niente, la porcellina.
Dopo essersi fatta afferrare l’intimo da Roberto, Chiara lo ripone nella borsa, ancora posizionata di fianco al suo bacino. Ora inutilmente, giacchè non può certo coprire la vista agli uomini vicini.
Nel muoversi per infilare le mutande in borsa, con ancora indosso gli occhiali da sole Chiara ha potuto constatare gli sguardi magnetici dei maschi intorno a lei’anche perché con quel movimento aveva dovuto alzare il busto esponendo l’allettante seno scoperto.
L’uomo brizzolato sui 40 e il fidanzatino della coppia (fulminato immediatamente dalla morosa) non si erano persi la scena.

Sarà la presenza di Roberto al suo fianco, che le dà una certa protezione, o sarà soprattutto che in quella mattinata aveva accumulato una tale quantità di eccitazione che era ora impossibile da scacciare, ma Chiara, superato il primo momento iniziale di imbarazzo, ritorna a sentire, moltiplicate per il numero di occhi di cui era adesso oggetto, le eccitanti vibrazioni del suo esibizionismo.
Mai si era sentita così preda di sguardi vogliosi e arrapati, immaginando quanto quegli uomini avrebbero voluto possederla, toccarla, impalarla.
Il particolare che più la stava facendo eccitare era proprio che, anche volendo, NON POTEVA rivestirsi, ma era COSTRETTA a rimanere in quello stato.
O perlomeno si era convinta che fosse così.
Sottili ma penetranti brividi caldi la percorrono dalla testa ai piedi, soffermandosi languidi proprio nella micina calda, ancora bagnata e stimolata dallo sfregamento contro l’asciugamano, essendo ancora la ragazza a pancia in giù.

I suoi sensi stavano tornando ad essere travolti dalla voglia crescente’
Roberto, ancora sdraiato di fianco a lei, si gira per dirle qualcosa.
‘Chiara, dai’almeno rimettiti la maglietta”
La ragazza risponde, soggiogata dai suoi istinti da porca, ”uhmmm e perché?..’
‘Come perché’c’è gente adesso qui” le fa notare, come se lei non se ne fosse accorta.
”uhmm e quindi? Non sono obbligati a guardare” replica con una logica debole, ma efficace.
‘Piuttosto, togliti tu i boxer’così siamo pari” lo stuzzica, curiosa di vedere come risponde Roberto.
Il ragazzo sbuffa sconfitto, ‘Si certo, come no” le dice, rigirandosi.
”dai Roby’ma non hai caldo?’ continua a provocarlo.
‘Certo che ho caldo, ma che c’entra? E’ gia tanto che mi son tolto i pantaloni’ termina lui, senza nascondere una punta di imbarazzo.

E’ in quel momento che il cellulare di Roberto squilla.
Il ragazzo cerca lo smartphone nella tracolla, e quando vede chi lo sta chiamando trasale.
E’ la sua ragazza, Sara.
‘Oh cacchio” sussurra. Continua poi rivolto a Chiara, ‘E’ Sara. Non farti sentire se no sono casini’
La ragazza sorride maliziosa. ”Non sono scema eh’ gli dice.
‘Ciao amo’che succede?’ risponde al telefono Roberto, sapendo che a quell’ora Sara è ancora al lavoro. A quanto pare, il motivo della chiamata è, principalmente, avvertirlo proprio del fatto che dovrà fare qualche ora in più, e quindi staccherà alle 15. Il segnale è debole, e Roberto per sentirla è costretto a turarsi l’orecchio libero con una mano, mentre con l’altra regge il cellulare.
Chiara osserva divertita la situazione di fianco a lui.
Lo vede ora tutto intento a nascondere con chi si trova al parco, e con entrambe le mani impegnate.
Ora il ragazzo è ‘imprigionato’, senza che possa dirle o fermarla dal fare niente.
E così riprende a stuzzicarlo’
Porta la sua mano sinistra proprio sui suoi boxer, giocando con l’elastico. Roberto sente il contatto, e si gira verso di lei, squadrandola con uno sguardo preoccupato.
Chiara si diverte a torturarlo, e, sotto gli occhi degli uomini vicini, stavolta afferra decisa l’elastico del suo intimo sopra il sedere, e lo tira leggermente verso il basso.
D’istinto, Roberto toglie la mano dall’orecchio per fermare Chiara dal suo intento. Le afferra la mano e la toglie, ma così non sente cosa le sta dicendo Sara al telefono.
‘Come? Non ho sentito scusa, c’è poco campo qui’ le risponde, obbligato a riportare la mano libera all’orecchio.
Chiara, a quel punto, vorrebbe fermarsi, ma non resiste alla tentazione di continuare lo scherzo, vedendo Roberto davvero impossibilitato dall’opporsi.
Si gira meglio verso il suo bacino (stando sempre a pancia in giù) e con entrambe le mani, stavolta, afferra i boxer dai due lati. Vede che Roberto rimane appositamente a peso morto, schiacciato contro l’asciugamano, intuendo quello che lei vuole fare.
Poi comincia a tirare verso il basso, scoprendogli poco a poco il sedere. Si sta eccitando un casino nello spogliarlo così davanti a tutti, ed è sicura che pure gli uomini intorno stiano guardando oltremodo arrapati, per vedere fino a che punto può spingersi.
Dopo essersi presa un attimo per accarezzargli le natiche scoperte, Chiara riprende la propria operazione.
A causa del peso di Roberto, non riesce a proseguire nel suo intento, stando sdraiata. Per questo si gira e si mette seduta, col culetto appoggiato alle caviglie, rimanendo col busto bene in vista. Ora si che le sue mammelle possono essere godute appieno, libere nel vento. La gonnellina rimane appoggiata sul davanti, coprendole la micina’e così da dietro è ben visibile il suo culetto nudo, per forza di cose non coperto da nulla.
Roberto è ancora intento a parlare al telefono, e sta facendo una fatica bestiale per non far sentire a Sara il momento di panico che sta vivendo, visto che vorrebbe chiudere la conversazione prima possibile per poter fermare quella porca senza limiti che lo sta denudando.

Chiara torna a chinarsi su di lui, riafferrando i boxer abbassati sotto le natiche.
Ora può esercitare una maggior forza, e così, con un deciso strattone, riesce a farli scendere fino alle ginocchia, rivelando del tutto le terga bianche del ragazzo.
Ha un momento di compassione ponendogli il suo top azzurro proprio sopra le chiappe, in modo da nasconderle al pubblico. Roberto prova a reagire dal tentativo di Chiara di togliergli i boxer cercando di allargare le gambe, per impedirle di farli scendere ancora.
Ma è del tutto inutile.
Vista l’elasticità del tessuto, arrivati a quel punto alla maialina basta poco per completare l’operazione.
Nonostante le gambe allargate, riesce a farli scendere oltre le ginocchia, poi a toglierli da un piede, quindi dall’altro.
Contenta ed eccitata per l’esito dell’operazione, ripone l’intimo di Roberto nella sua borsa, proprio vicino alle mutandine che si era tolta precedentemente.
Roberto, bianco in viso, è ancora al cellulare, con la sola maglietta di Chiara a coprirgli il culo.

La birichina, soddisfatta, torna a sdraiarsi di fianco a lui, aspettando che finisca la chiamata.

> continua Atto II

PRENDILI SE CI RIESCI

Mentre Roberto è ancora al telefono, Chiara, non contenta, pensa bene di prendergli i vestiti (pantaloncini e maglietta) e portarli dalla sua parte, lontano da lui, per evitare che lui riesca a rivestirsi.
Voleva decisamente metterlo in imbarazzo.

La chiamata con Sara termina anzitempo, visto che la linea cade all’improvviso.
Roberto è rosso di vergogna e di rabbia.
”ma tu sei pazza’!’ dice rivolto a Chiara, girandosi verso di lei.
La ragazza sta ancora sorridendo maliziosa, contenta dell’esito del proprio scherzo.
‘ahah’che bel culetto che hai Roby’ahah’e poi così siamo pari’ continua a stuzzicarlo, sottolineando come entrambi, ora, siano al parco praticamente nudi, in mezzo alla gente, con dei piccoli pezzi di stoffa a coprire i loro culetti.
Il ragazzo è nell’empasse più totale. Non può muoversi, e, a differenza di Chiara, nemmeno girarsi, giacchè la maglietta che ora gli copre le terga è talmente leggera che lascerebbe evidente il suo pacco.
Che, per inciso, è ancora bello duro e gonfio, a causa del contatto diretto con l’asciugamano.
‘Dai ma porca miseria’!’ continua a lamentarsi lui, indeciso su cosa fare per rimediare.
‘Guarda che comunque dovrebbe richiamarmi tra poco, che è caduta la linea’.
Nel frattempo si gira per cercare i pantaloncini, non li trova. Li scorge poi oltre la borsa di Chiara.
‘Passami i pantaloni adesso’ la esorta, tendendogli la mano. Non può certo alzarsi per prenderli lui.
”ti piacerebbe eh?’ gli risponde, guardandolo in tono di sfida, rimanendo immobile nella sua posizione.
”dai su’mi vergogno da matti” replica timido.
‘Se proprio li vuoi, devi venire a prenderli” gli dice con uno sguardo da gattina arrapata.
‘Si certo, ora mi alzo davanti a tutti, come no’ ribatte Roberto.
Chiara si sente ora accaldata in maniera ingestibile. Il desiderio di sentire Roberto sempre più vicino sale vertiginosamente.
”non serve che ti alzi, se ti avvicini a me dovresti riuscire a prenderli” gli dice, decidendo di rigirarsi a pancia in su, per lasciare il suo seno esposto a possibili contatti.
Facendo attenzione stavolta a non far scivolare la gonnellina dalla zona pubica, si gira prima sul fianco, e poi torna con la schiena contro l’asciugamano.
Gli uomini intorno guardano bramosi le sue belle mammelle libere, adagiate verso i lati del costato.
Quelli davanti a lei, poi, non lesinano occhiate arrapate tra le sue cosce, nella speranza di poter vedere il suo frutto proibito fare capolino sotto l’indumento appoggiato.
Tutti sono comunque rapiti da quella situazione, curiosi di vedere come sta evolvendo, soprattutto dopo la maialata da parte di lei di togliere i boxer al ragazzo, sapendo che loro stavano guardando.
E immedesimandosi in Roberto, colmi di invidia per quel fortunato.

‘Allora’non li vuoi? Sono qui’ gli dice, tenendo i pantaloni lontano da lui, nella sua mano sinistra (Roberto è alla sua destra), col braccio allargato.
E provocandolo, facendo oscillare il proprio irresistibile seno sotto i suoi occhi.
Innanzitutto, il ragazzo scende, portandosi all’altezza di lei (prima era più avanti, difatti la testa di Chiara gli arrivava al pube. Ora sono pari), sbuffando, ‘Uff’che palle che sei” le risponde.
Roberto, è, però, per la prima volta, titubante sul riuscire a tenere a freno quell’eccitazione che anche lui aveva poco a poco incamerato in quella mattina, con Chiara che, ormai da ore, lo stuzzicava, mostrandosi sempre più nuda e provocante di fianco a lui, ma anche toccandogli fugacemente il proprio sesso marmoreo e tronfio.
Il doversi avvicinare a lei, col rischio di toccarla nel tentativo di riafferrare i pantaloni, non gli dispiaceva poi tanto.
”allora’? Guarda che se non ti sbrighi li lancio più lontano’e allora si che devi alzarti’ lo esorta la maiala, facendo oscillare i pantaloncini sotto la sua presa.
‘..ma guarda te..’ le risponde, avvicinandosi finalmente a lei, tenendosi impuntato sui gomiti, come i militari quando strisciano.
Roberto si sposta lateralmente, finendo a contatto fianco contro fianco con Chiara.
Entrambi, sentono una scarica elettrica percorrerli nell’istante in cui i loro bacini (che, lo ricordo, lateralmente sono scoperti) entrano in contatto. La pelle di lui e di lei si baciano, godendo di quell’abbraccio tra derma.
”su su su” continua a esortarlo Chiara, mimando il gesto di lanciare via l’indumento. Ora ha il braccio allargato, costringendo Roberto a dover osare di più per poter afferrare il prezioso vestito.
Intanto, il ragazzo, si ritrova, come mai gli era successo prima, a pochi centimetri dall’invitante seno di Chiara, che sembra voler proprio richiamare la sua attenzione.
La ragazza, poi, ci mette del suo, piegando il busto lateralmente, quel tanto che basta per far si che la sua mammella destra vada ad appoggiarsi proprio contro il braccio di Roberto appoggiato sull’asciugamano. Più che braccio è praticamente il polso.
Il pene del ragazzo si gonfia ancora di più, incapace di mascherare quanta voglia gli stava facendo venire. Gli da fastidio sentirlo sbattere contro l’asciugamano, sotto la propria pancia.
Anche Chiara trasale, godendo nel sentire finalmente Roberto a contatto con una parte così sensibile del proprio corpo.

Roberto tergiversa un attimo, gustandosi il contatto della tetta di Chiara contro il polso. Vorrebbe non muoversi più da li, però deve riuscire nel suo intento.
Alzando la mano, non riesce a resistere alla tentazione di sfregarla con malcelata decisione contro la succosa mammella piena, arrivando a sentire chiaramente la morbida pelle e il duro capezzolo contro il dorso e le dita.
Chiara apprezza con sempre maggior calore anche quel contatto, tornando a bagnarsi in maniera lampante la fighetta, bramosa di attenzioni.
‘..su dammeli..’ le sussurra Roberto, che stende deciso il suo braccio destra verso il sinistro di Chiara, allargato e aperto, tanto da impedirgli di raggiungere l’obiettivo.
Il movimento del ragazzo di allungare il proprio braccio verso quello di lei, porta inesorabilmente ad un altro contatto ancora più forte.
Spesso e volentieri, infatti, il braccio disteso di Roberto si ritrova a sbattere contro le mammelle di Chiara, che non chiedeva di meglio.
Sente le mammelle sobbalzare sospinte dall’impeto del braccio, desiderando ardentemente che lui gliele afferri pienamente con le mani. Che lui gliele strizzi, gliele palpi, le faccia male da quanta forza metta nello spremerle infoiato
”Mmmmhh Roby” gli dice calda, ‘così mi tocchi tutta”
Lui fa finta di non sentirla, e scopre di essere veramente al limite del controllo.
Mentre ritira il braccio, avendo capito di non poterci arrivare, la sua mano si muove quasi di volontà propria, chiudendosi in maniera decisa proprio attorno il seno sinistro di Chiara.
La ragazza, piacevolmente sorpresa, lo lascia fare, non facendo nulla per fermarlo.
”roby..ma che fai!’ gli dice, lasciandosi andare all’eccitazione che le provoca il tanto agognato strizzamento che desiderava.
Roberto è incontrollabile ormai. Era da ore che voleva palparle quella quarta misura che tanto gli aveva sbattuto in faccia.
Senza proferire parola, stringe ancora di più la presa. Sente la tetta piena e soda nel palmo della mano. Il capezzolo indurito stuzzicargli le dita, mentre schiaccia e palpa con crescente convinzione.
‘uhmmm’!’ vagisce lei, chiudendo gli occhi, e lasciandosi invadere da devastanti scariche di piacere.
‘..ahh era ora’mmmhh’ continua accaldata, lasciandosi toccare senza opporre resistenza.
‘Lo sapevo che non resistevi più dalla voglia di toccarle” gli dice guardandolo vogliosa.
Roberto, però, nonostante tutto, non perde di vista il proprio obiettivo.
Ormai anche lui senza troppi freni inibitori, non si fa troppi problemi a sporsi ancora di più verso Chiara, finendo per alzare il busto sopra quello di lei, in modo da potersi allungare verso il braccio proteso.
Lascia controvoglia la presa sulla tetta di Chiara, tornando ad allungare il braccio.
Il suo petto finisce ora deciso contro quello di lei, che sente il proprio seno schiacciato contro di lui.

La deriva dei sensi è dietro l’angolo.
Nonostante da quella posizione Roberto possa riuscire ad arrivare al tanto agognato capo d’abbigliamento, decide comunque di andare ancora più sopra a Chiara, alzando il bacino verso il suo.
E’ il suo cazzo, sveglio e durissimo, che lo guida, voglioso di far sentire la propria presenza contro il corpo di lei.
In un attimo, Chiara avverte potente il membro eretto di Roberto strofinarsi contro il lato del bacino, lasciando una traccia umida di succo pre-spermatico.
Da quella posizione, poi, Roberto porta la sua gamba destra proprio tra le gambe di Chiara. Col risultato di spostare la gonnellina’tanto da sfregare ora la propria coscia direttamente contro la figa fradicia e ipersensibile di Chiara.
‘Uhmmmmm’..!’ si lascia sfuggire la ragazza, totalmente sopraffatta dall’eccitazione.
Da lì è un attimo che pure Chiara, per ricambiare il piacere, muove la mano destra, trovando piuttosto facilmente il cazzone granitico di Roberto.
Lo sente grosso e pronto nella mano’non resiste dall’accarezzarlo, sentendo la cappella piena e l’asta eretta.

I guardoni intorno si godono la scena, intuendo per quale motivo il braccio della maiala si stia muovendo sotto il corpo di lui.

Proprio in quel momento, il cellulare di Roberto torna a squillare.
Si era dimenticato che Sara avrebbe richiamato a momenti!
Lascia stare il tentativo di prendere i pantaloni, e torna con l’attenzione sull’asciugamano per cercare il cellulare.
Prima di rispondere cerca di togliere, piuttosto debolmente, la mano di Chiara attorno al proprio cazzo, non riuscendovi.
La ragazza lo guarda maliziosa, mentre lui, cercando di recuperare tutta la lucidità, risponde al cellulare.
”Pronto amo..’ le dice fingendo tranquillità.
Prova ancora a togliere la mano di Chiara dal proprio cazzo duro, ma lei non sembra intenzionata a mollare la presa.
Quando lui ci rinuncia, portandosi la mano contro il proprio orecchio per sentire bene, Chiara continua a muovere la mano lungo il suo cazzone, segandolo piano piano.

> continua METTI GIU’!

La situazione sta degenerando oltre il previsto.
Roberto lancia occhiate verso Chiara, pregandola con lo sguardo di lasciarlo un attimo tranquillo visto che è al telefono con la sua morosa, ma la ragazza si limita a ricambiare con un sorriso malizioso.
‘..si si..infatti prima era caduta la linea” lo sente rispondere, mentre con la mano continua a massaggiargli l’arnese ingrossato.
Sposta il palmo della mano descrivendo un su e giù sempre più deciso, dalle palle al glande, ormai completamente scoperto.
Chiara è oltremodo arrapata e divertita dal mettere in difficoltà Roberto in quel modo, soprattutto sapendo che lui non può fare niente per opporsi, anzi, deve mantenere un certo aplomb per evitare che Sara, al telefono, capisca quello che sta succedendo in quel parco.

Roberto, dal canto suo, non è che si sforzi davvero molto per divincolarsi dalla presa di Chiara.
Una parte di lui lo sta avvertendo del grande pericolo che sta correndo, ma l’altra metà è troppo eccitata dal sentire la mano della maialina che lo sta segando’soprattutto dopo una mattinata come quella.
Per sua fortuna, le dimensioni un po’ sopra la media del suo cazzone gli consentono di avere una resistenza maggiore dell’atteso.
Morale: rimane nella stessa posizione, col bacino un po’ alzato, per permettere a Chiara di continuare il suo lavoretto manuale’

Sara, al telefono, sta raccontando al suo fidanzato di un qualche problema che è successo in mattinata, mentre lui finge di ascoltarla, rispondendo con monosillabi.
‘ah..si’davvero’? Certo’si’.’ Quasi balbetta Roberto, che fatica a mantenere il controllo.
Chiara si gode la porcellosità del suo gesto. Sentire il membro granitico e ritto di Roberto tra le sue dita la sta facendo bagnare come un lago.
La sua fighetta reclama attenzioni da troppo tempo’e non può più essere ignorata.
Persi ormai tutti i freni inibitori, e eccitata proprio dall’essere sotto l’osservazione di altri maschi nel mezzo del parco, si fa scivolare sotto il corpo di Roberto, con l’obiettivo di trovarsi proprio sotto di lui’
Il ragazzo, come sempre, si oppone debolmente, mentre ascolta cianciare la sua ragazza al cellulare.
Chiara non resiste più.
Completamente priva di lucidità, forza le gambe e il bacino di Roberto, riuscendo a divincolarsi per andare sotto di lui.
Nel movimento, la gonnellina che le copre il bacino scende di lato, adagiandosi sull’asciugamano.

Si trova ora con Roberto sdraiato sopra di lei, completamente nuda.
In un attimo, avverte il suo cazzone duro sdraiarsi e sbattere contro il pancino. La cappella scoperta e umida scivola dolcemente contro la sua pelle, perdendo liquido colloso come una lumaca.
Roberto è sempre più in empasse, soprattutto ora che sente le tettone di Chiara contro il proprio petto’e spera che Sara metta giù al più presto.
‘Amo’tutto bene? Ti sento strano. Ma mi stai ascoltando?’ gli chiede giustappunto Sara al telefono, intuendo che stia succedendo qualcosa di strano.
In quello stesso istante, Chiara, ribollente di eccitazione, si sfrega contro il bacino di Roberto, favorendo l’attrito del suo Sesso gonfio contro di lei.
‘Ehm’S-si certo amo’è che stavo studiando e..e”, Chiara torna ora ad afferrargli il cazzo, riprendendo la sega di prima”’e’e ho in testa le formule”, replica Roberto, cercando di giustificarsi blandamente.
”Mah’se lo dici tu’comunque dicevo” riprende Sara.

Passano decine e decine di secondi così, con Chiara del tutto intenzionata a mettere in difficoltà Roberto, curiosa di vedere fino a che punto potrà resistere.
Per aumentare il coefficiente di arrapamento, inoltre, gli porta una mano sul proprio seno, costringendolo a palparla senza pudore, davanti a tutti, mentre con l’altra regge il cellulare.
Ma come fatto notare prima, però, la porcellina è ben oltre il limite, e ormai il desiderio irrefrenabile di essere penetrata e impalata da Roberto non può più essere ricacciato indietro.
Vorrebbe attendere ancora un po’, magari alzarsi da li per sfogare finalmente la propria libido in macchina, o comunque in un luogo più appartato, ma non ce la fa proprio.
Con un movimento repentino, alza il bacino, e direziona il cazzone del ragazzo come fosse un Joystick, riuscendo a puntarlo proprio in direzione della sua micina accaldata.
Sente la cappella rossa e piena stuzzicarle il clitoride iper-eccitato’
”.uhhhmmmmmm’.!’ vagisce.
Poi, impaziente, abbassa la mazza, portandola a contatto con le grandi labbra lubrificate, e pronte ad accogliere Roberto in tutta la sua pienezza.

Si abbassa’favorendo così l’entrata del cazzo di Roberto dentro di lei.
Lo sente tronfio e duro, invaderle l’intimità senza alcuno sforzo.
”..ahhhhhh’!’ si lascia scappare, rischiando di essere sentita da Sara.
Roberto, ora, è nella difficoltà più completa! Del tutto in balìa della regina delle porcelline.
”si vabè Roby, ci sentiamo dopo, tanto manco mi stai ascoltando” sbuffa Sara al cellulare.
Il ragazzo deve chiudere la chiamata, e anche in fretta, per non essere scoperto. Meglio un’incazzatura passeggera, che essere beccato’in quel modo poi’
”Ma no dai’comunque’dai si meglio se ci sentiamo dopo”
In quel momento, sentendo Chiara muoversi sotto di lui, non riesce a controllare il bacino, e il proprio istinto animale, arrivando a muoversi per sbatterle dentro con convinzione il proprio arnese, facendoglielo sentire potente.
‘Un’ultima cosa” gli dice ancora Sara, che sembra davvero intenzionata a prolungare la telefonata il più possibile.
‘S-si’dimmi” le replica Roberto, mentre dà un altro colpo a Chiara, ormai incapace di controllarsi.
Finalmente poteva fottersi quella maialina’e Sara doveva rompere proprio in quel momento! Pensa, arrivando a lamentarsi addirittura dell’invadenza della sua fidanzata.
‘Quando torniamo dal lavoro, magari ci fermiamo in centro che devo prendere un vestito’ok?’
‘si si ok va bene” le risponde decisamente in malomodo.
METTI GIU’ CAZZO! Le urla mentalmente.
”si vabè, ciao” lo saluta Sara controvoglia, mettendo finalmente fine alla chiamata.

Roberto lascia cadere il cellulare sul telo, potendo finalmente concentrarsi su Chiara, distesa sotto di lui con il magnifico seno che ondeggia sotto i suoi colpi.
Finalmente Roberto poteva ammettere a se stesso quanta voglia aveva accumulato in quei mesi di potersi scopare la piccola tentatrice, soprattutto dopo la nottata ambigua passata tempo addietro.
Tolto ogni freno inibitore, incurante del fatto di essere in un parco pubblico, ora ci stava dando dentro,
scopandola con sempre maggior foga.
”ah!…si!…mmmmhhh!’ la sente vagire sotto di lui, in balìa del ritmo con cui la stava sfondando, picchiandole dentro fino all’ultimo millimetro il proprio cazzone eretto.
Che scivola senza alcuna difficoltà, inzuppandosi dei liquidi sgocciolanti dalla fighetta pregna.

Il ritmo aumenta, i colpi diventano sempre più selvaggi.
Chiara chiude gli occhi, gustandosi ogni singola spinta, mentre sente il proprio seno prima palpato con bramosia da Roberto, poi leccato e succhiato avidamente.
I due ragazzi stanno dando scalpore nel parco.
Sente che sta per venire’che manca poco al momento in cui potrà cedere ad un orgasmo potente e sconquassante.
”ahhh!…Roby’sto per’!’
Il brivido di eccitazione la investe come un tir, mentre tutta l’eccitazione accumulata si svuota contro il cazzo di Roberto e l’asciugamano, lasciandola svuotata e tremante’
”.ahhh’Roby’è stato fantastico’dai’vieni anche tu” gli sussurra dolcemente, aspettando con impazienza il momento in cui anche lui potrà svuotarsi dentro di lei.
Il ragazzo non si fa troppo pregare.
Roberto aumenta ancora il ritmo della scopata, finchè sente di essere al limite’
”uhmmm Chiara’..’ fa in tempo a dire, prima di eruttarle dentro la figa 6 potenti fiotti di sperma bollente, che la riempiono all’istante.
Poi si adagia su di lei, stremato dallo sforzo.
‘Guarda tu cosa mi hai fatto fare” le dice sommessamente, mentre sente la sua mano accarezzargli i capelli.
”io non ho fatto niente” replica sibillina Chiara, mentre sente il suo cazzo perdere di consistenza dentro di lei.

Passato l’uragano ormonale, i due si rendono finalmente conto di cosa hanno fatto’e dove.
‘Meglio rivestirsi e andare’ suggerisce Chiara.

FINE DELL’ATTO

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