Skip to main content
Racconti Erotici Etero

La rossa di Matera

By 5 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono Luca di anni 47(il mio vero nome lo nascondo, perchè questa è una storia vera), della provincia di Bari, divorziato, carino, occhi verdi, con capelli rasati ormai da molto tempo, occhiali chiari per evidenziare il colore degli occhi, fisico asciutto, e diciamolo ben messo sessualmente.

Tutto comincia per caso, una pubblicità su un noto network tv nazionale, in cui si pubblicizzava un nuovo sito di incontri, i cosi detti siti di dating online. Il più delle volte questi siti sono a pagamento, ma questo è diverso, è completamente gratis, e non vi è cosa più gradita.

Mi iscrivo, e cerco di essere il più sincero possibile nella descrizione, non voglio passare per un bugiardo all’eventuale primo incontro. Passano giorni e controllando la casella di posta elettronica vi trovo di tutto, dalle email professionali, a quelle di vario genere, e anche da parte del sito dove ho fatto l’iscrizione, ci sono tracce di donne interessate al mio profilo. Scorro, e leggo le descrizioni delle candidate, ne trovo alcune interessanti e mando sorrisi, altri li scarto, io con la mia foto, faccio vedere come son fatto, loro no.

Tra loro scorgo una certa Mandy 44 anni (nome di comodo) della provincia di Matera che ammicca e mi manda un sorriso, con la frase: che ci fa un bell’uomo come te su unsito del genere? Le rispondo, e le dico che cercavo di ingannare il tempo, non credo che l’amore lo si possa trovare su siti del genere, e che magari possa conoscere gente nuova. Tra noi si crea un certo feeling, e tutto scorre nelle frivolezze del caso, fino al giorno in cui decidiamo di incontrarci. L’incontro avverrà a metà strada delle nostre città di appartenenza.

All’incontro lei si presenta bella, una bella donna con lunghi capelli rossi e mossi, proprio carina. Occhi azzurri, e un fisico niente male. Entra in auto e cominciamo a parlare del più e del meno, fino all’ora in cui deve riprendere il treno per tornare a casa. In stazione mentre sale ci lanciamo sguardi ammiccanti ed io l’abbraccio per il freddo, lei si stringe, e dopo un po sale sul treno… e via.

Il giorno dopo ci sentiamo telefonicamente e fissiamo un’altro appuntamento, ma stavolta lei verrà con la sua auto, quindi avremo più tempo per conoscerci.

Arriva il fatidico giorno e mi preparo a puntino, non so come andrà la serata, ma sono contento di rivederla.

Lascia la sua auto, entra nella mia più sicura, e spavalda, mi guarda, e ci baciamo sulle guance, come amici di vecchia data, raggiungo un posto semi isolato e parlando, cominciamo a intrecciare le manie le accarezziamo, fino a sfociare in un bacio di lingua, dolcissimo… stupendo.

Quì lei mi sussurra: ho voglia di fare l’amore… Io non sono timido, ma mi frena, e siamo in una città che non conosco, e non conosco posti, o alberghi dove portarla, cincischio con l’auto finchè non troviamo un posto dove vi sono altre auto appartate e dove ovviamente si consuma sesso a volontà… parcheggio, e mi sistemo alla meglio, ci tengo alla privacy, anche se siamo in una città sconosciuta del barese. Non perdiamo tempo e ci baciamo, ci infiliamo le lingue di entrambi in bocca, io le accarezzo timidamente il seno, turgido, una 4 abbondante, Lei freme, sbottono la camicetta e le infilo la mano fino ad incontrare il seno nudo ed il capezzolo eccitato, che tittillo con la punta delle dita. Lei comincia a non capire più niente e mi accarezza il petto pian piano, fino ascendere sui pantaloni e tocca il mio cazzo turgido, lo massaggia sopra i pantaloni e cerca la lampo, la trova. Apre lentamente e infila la mano fino a trovare lo slip stretto che contiene il mio menbro. Ci guardiamo e cominciamo a spogliarci, tiro giù i sedili, e mi tolgo i pantaloni e il pullover, lei si toglie il jeans, giacca e camicetta, rimanendo in slip e reggiseno, è bella. Le sussurro di sdraiarsi, perchè le voglio leccare la figa, lei non crede alle sue orecchie, non lo aveva mai provato… questo mi provoca un brivido, voglio stupirla e farla godere. Le accarezzo i seni, baciandoli entrambi e con la lingua seguo l’areola dei capezzoli che diventano sempre più rigidi e dritti, scendo lungo il ventre con la lingua faccio cerchi e mordicchio la pelle morbida e liscia. Arrivo allo slip di pizzo che indossava, e infilo la mano per carezzarle intorno, lei geme e ansima. Si toglie lo slip, mi infilo tra le sue cosce, e con la bocca mi attacco alla sua vulva, come se fosse una ventosa… lei sussulta, e mi spinge con la mano più giù. Comincio a roteare la lingua, e sento colare liquidi salmastri, ma buoni che succhio, lei non crede a ciò che accade e mi chiede di scoparla…ma non faccio in tempo a togliermi dalle sue cosce che mi afferra il cazzo ancora prigioniero dello slip, e lo tira fuori. Tolgo lo slip, e lei si infila il cazzo in bocca. E’ eccitata e scorre su è giù, e con la lingua mi lecca la cappella. Tutto questo dura circa 5 minuti lunghi ma dolci e sconvolgenti, sa fare i pompini e le piace il cazzo in bocca. Le tolgo la testa dolcemente dal mio grembo e mi infilo tra le sue gambe… non aspettava altro…. la figa umida ed eccitata attira la mia cappella che appoggio piano sulla vulva e lentamente spingo entrando pian piano, sento lei, mandy che geme e con un scatto di reni inghiotte il cazzo non curante della misura e del diametro… Sento un urletto strozzato, le sono dentro e sento le pareti umide della vagina che mi accolgono… mi rilasso dentro di lei e comincio un a stantuffarla dolcemente lei oramai è in preda ad un godimento unico e cola liquidi a più non posso… Vado avanti per circa 20 minuti, in cui le faccio sentire in tutta la vagina il menbro che rotea e penetra, e gioco con i suoi seni che sono ormai due meloni. Sento che sto per sborrare, ma mi rendo conto che sono incastrato, le sussurro che a momenti sborro, lei mi dice: vienimi dentro, stai tranquillo, voglio sentire il tuo seme caldo dentro di me… arriva l’attimo e le lascio una buona quantità di sperma nella figa bloccandomi al momento opportuno, per farle sentire il getto che gradisce… Esco il cazzo ancora turgido, ma lei non crede, e per ricompensa mi prende il cazzo in bocca credendo che abbia finito il liquido, ma dopo appena cinque leccate alla cappella eun bel pompino le vengo in bocca in modo meno copioso… lei assapora e inghiotte… alla fine dell’amplesso le dico:ora noi due cosa siamo? Lei sorride e mi bacia, siamo amanti ora…

Leave a Reply