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Racconti Erotici Etero

La scoperta del sesso

By 31 Ottobre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Una lettrice mi ha chiesto se potevo scrivere un racconto di un suo sogno, alla mia risposta: “ Perché non lo scrivi tu e poi io dopo lo leggo ?” mi ha mandato una lunga mail con il racconto del suo sogno. Subito alla prima lettura mi è sembrato buono e se devo essere sincera non ho creduto fosse solo un sogno. Io ci ho trovato qualcosa di vissuto, romanzato, ma sotto sotto ci sono un bel paio di corna. Lorena (!?) non ha voluto inviarlo ed allora lo faccio io.

Chi avrebbe mai immaginato che avrei scoperto il sesso a 52 anni. Sono sposata da 26 anni, felicemente sposata e mamma 2 volte. Nonostante tutto questo ho scoperto il sesso solo un mese fa.
Ormai alla mia età il sesso non è più una priorità. Nel senso che con la vita familiare, il tran tran quotidiano, i figli, il lavoro e gli acciacchi dell’età la sera, giunti a letto, spesso con il marito ci si dà la buona notte e si spegne la luce esausti per le fatiche della giornata.
Alla mia età il sesso diventa sporadico non per mancanza di affetto, di amore o di interesse per il marito. Sono le vicissitudini quotidiane a prendere il sopravvento e i momenti di intimità si diradano. Ciò nonostante con mio marito ho sempre avuto rapporti normali e mi sono sentita appagata nella stragrande maggioranza delle volte che ho fatto l’amore con lui.
Fino a quando un uomo, uno sconosciuto di 40 anni ha incrociato il mio cammino.

Da qualche anno, con mio marito, ci prendiamo un periodo di vacanza fuori stagione.
Quest’anno abbiamo scelto le Canarie, che a fine ottobre oltre al caldo estivo offrono anche prezzi molto convenienti.
La nostra scelta è caduta su un grande resort di Gran Canaria dove oltre ai soliti servizi offrivano anche una clinic di golf e mio marito si è fatto intrippare dalla voglia d’imparare a giocare a golf.
I primi giorni di soggiorno passano tranquilli, lui preso da mazze e palline ed io da piscina e spa.

Sono al bar per la colazione sola, mio marito è già sul campo da golf, sorseggio il mio caffè guardandomi intorno e lo vedo, avrà circa quarant’anni forse meno, il viso abbronzato, in bermuda blu, camicia bianca aperta sul petto depilato, che, sia pure leggermente in sovrappeso, mostra il fisico di chi fa molto sport. Ha gli occhi puntati su di me e quando guardo verso di lui accenna da un sorriso.
Giro lo sguardo da un’altra parte e quando guardo nuovamente verso lui i suoi occhi sono fissi su di me. Noto che mi guarda con una strana aria che mi infastidisce, per togliermi da quella situazione, finisco velocemente il mio caffè e mi dirigo verso la piscina, ma a metà strada cambio idea e scendo verso la spiaggia.
Non c’è molta gente, quasi tutti preferiscono le piscine degli alberghi, mentre il beach-boy mi sistemava il lettino, noto che tutte le donne sono a seno scoperto e c’è un bel campionario di palloni sgonfiati e così anch’io mi adeguo sicura che le mie tette saranno sopra la media di quelle messe in mostra dalle altre donne. Non è per vantarmi ma il mio fisico ha resistito abbastanza bene al peso degli anni.
Dopo una bella spalmata di crema protettiva mi sdraio a crogiolarmi al sole che, mitigato dall’aria oceanica, non dà per niente fastidio.
Sento delle voci vicino a me, apro un occhio e vedo il beach-boy che sta posizionando un altro lettino, guardo meglio e mi accorgo che è per l’uomo del bar. La cosa mi infastidisce non poco e d’istinto mi giro a pancia sotto nascondendogli le mie tette.
Mi viene da pensare a mio marito che starà violentando le palline senza sapere che sua moglie e sotto attacco da questo lumacone. Mi viene da ridere, mai mi sarei aspettata alla mia età di essere ancora broccolata e qui il diavoletto che c’è in noi, l’altra nostra metà, mi dice di stare al gioco e sicura di poter controllare la situazione lo provoco.
Mi alzo e vado verso l’acqua passandogli vicino, ancheggiando più del dovuto e mettendoli quasi sotto il naso le tette ondeggianti. Quando ritorno verso il lettino, i suoi occhi non si staccano dal mio corpo e mi trasmettono una sorta di morboso desiderio. Sfacciata, quasi sfidandolo, lascio cadere l’occhio sulla patta dei suoi boxer aderenti come se all’improvviso io volessi sapere come fosse lì sotto, un sorriso beffardo appare sul suo viso.
Mi siedo e mi rimetto la crema solare e, indugiando sul seno, faccio spuntare due capezzoli dritti e appuntiti; terminata l’operazione mi stendo sul lettino, con le gambe aperte, il costume ben aderente al pube sicuramente disegna le mie parti più intime.
Sdraiata comincio a leggere, sicura che lui mi sta guardando continuo il mio gioco allargo e stringo le cosce, mi sistemo il costume. Lo controllo lanciando occhiate da sopra il libro e lo vedo sistemarsi il pacco. E’ lui che questa volta si alza e mi passa vicino, molto vicino, mettendomi sotto il naso il suo rigonfiamento. Devo ammettere che è veramente un bell’uomo, chissà quante donne farebbero follie…ed io? Io sicuramente sono divertita e lusingata da questa situazione però per il momento tutto si fermava lì, ……..per il momento.
Entrando con mio marito al ristorante istintivamente lo cerco con lo sguardo, era seduto solo dall’altro lato della sala i nostri occhi si incontrano e sono sicura che i suoi stanno brillando per la soddisfazione.
Penso se è il caso di mettere al corrente mio marito, ma mi convinco che è meglio soprassedere, gli dovrei anche dire che ho spiattellato le tette in faccia al tizio e che ho lumato il suo pacco, meglio lasciare perdere
Quando ci alziamo lui non c’è già più, mio marito mi dice che va rilassarsi un po’ in piscina e che poi sarebbe ritornato al golf. Sono infastidita da questo suo atteggiamento, praticamente mi lascia tutto il giorno da sola e allora lo saluto e vado in camera riposarmi.
Quando esco dalla camera la mia intenzione era di andare alla spa e farmi fare un massaggio, prima mi fermo al bar per un caffè e mentre aspetto il cameriere lui si materializza.
Si avvicina e questa volta mi parla, si presenta è italiano. Non so cosa mi succede ma mi sento la pancia in subbuglio. Mentre mi parla noto i suoi atteggiamenti, i suoi movimenti. Le mani, come gesticola, la bocca carnosa, gli occhi che sbirciano ancora nella mia scollatura e le mie gambe.
Chiacchieriamo un po’ anzi lui fa solo domande sono io che parlo, cerco di congedarmi da lui, che non mi trattiene affatto, si alza e mentre mi stringe la mano mi dice: ” Camera 615. Ti aspetto tra un’ora”. Senza darmi il tempo di rispondere nulla si gira e si allontana velocemente.
Sono rimasta impietrita. Ero sconvolta e offesa da quell’invito. E mentre andavo verso la spa cercavo di calmarmi dandomi scuse del tipo che fosse un maschilista maleducato, però a tratti mi sentivo un fuoco e un fremito fra le gambe e questo mi sconvolse ancora di più. Perché mi sentivo così? Ero stata appena offesa da uno sconosciuto.
D’accordo l’ho guardato, non mi dispiace fisicamente e in un attimo di debolezza e l’ho guardato lì, ma da qui ad avere certe pulsioni ce ne corre.
Però la sua voce mi rimbombava in testa, non riuscivo a non pensare alle sue ultime parole: ” camera 615, ti aspetto tra un’ora”.
Guardo l’orologio: “Oddio ma perché guardo che ora è? Ma come mi viene in mente anche solo di pensarci ancora?”
Se lo sapessero mio marito e i ragazzi, cosa penserebbero di me?
Ma il diavoletto si ripresenta ancora, corro in camera e in bagno, guardandomi allo specchio mi convinco che, nonostante la cellulite sulle gambe e il seno cadente, non sono poi così male. Sono una normalissima donna di 52 anni, non una bellezza rara, ma neanche da buttare.
Mi rivesto e mi dirigo verso la 615 con il cuore in gola e lo stomaco in subbuglio.
Arrivo alla camera e busso. La porta si apre e io ho scoperto il piacere fisico allo stato puro.
Entro e ho solo il tempo di lamentarmi per la sua audacia sfacciata a cui replica che in certe situazioni bisogna essere audaci, ancora dietro la porta mi prende tra le braccia e mi bacia appassionatamente.
Con le bocche incollate e le lingue che si cercano impazzite ci tocchiamo dappertutto. Mi spoglia mentre sono in piedi con le spalle al muro, le sue mani frugano il mio corpo, mi accarezza dappertutto e mi sento il fuoco dentro.
Non ho mai avuto particolare eccitazione nei preliminari ma quest’uomo mi sta’ scaldando come non ho mai provato prima, anche perché ho avuto solo un uomo prima di lui.
Quando un suo dito si è fatto strada nel solco che ho tra le gambe e si impossessato del mio bottoncino, ho goduto così, in piedi dietro una porta in una stanza d’albergo sulla mano di un perfetto sconosciuto.
Mi sentivo una puttana a fare quelle cose ma sto’ impazzendo di piacere, sono tutta un fremito, tremo come una foglia.
Si abbassa mettendosi in ginocchio e prende a leccarmi le gambe. Scopre e si sofferma sulle zone più erogene, alcune a me sconosciute. Con la faccia rivolta verso il muro, le mani alzate e appoggiate alla parete, lui mi tocca dappertutto, ho voglia di essere penetrata, non me ne rendo conto ma in quella posizione credo di aver avuto un orgasmo. Non capisco, non mi era mai successo prima.
All’improvviso si alza, mi gira e riprende a baciarmi. Stavolta ho qualcosa di duro che mi preme contro la pancia. Lui prende una mia mano e la porta sul suo membro. Ho un sussulto è veramente ben fornito. Non sono pratica di cazzi, credevo che mio marito ne avesse uno di tutto rispetto, ma questo è davvero notevole.
Mi inginocchio e comincio a leccarlo, mi sento molto troia a stare in quella posizione, ma ho voglia di accoglierlo in bocca. Ha una grossa cappella turgida, accovacciata a cosce aperte, con la mia passera che continuava a fare liquido, inizio fare un pompino a questo bel cazzo.
Con le mani sulla mia testa guida i miei movimenti, cerco di accoglierlo più che posso, ma sono in difficoltà, ansimo.
Lui capisce e mi fa alzare. Mi porta sul letto e mi fa cadere a pancia in su, nella più classica delle posizioni, sono in preda alla foia e gli chiedo di mettermelo dentro. Mi dice che mi avrebbe accontentata subito e prende a baciarmi i capezzoli con una tale maestria che quasi vengo di nuovo.
Sento che strofina il suo membro sulla mia vulva fradicia di liquido vaginale. Con la cappella allarga le piccole labbra della mia vagina e lo punta. Spinge piano e mi sento svenire di piacere. Sono qui a cosce spalancate, con lui che mi tiene le braccia aperte e mi afferra i polsi. Tra le gambe ho un turbinio di sensazioni, mi sento salire dei fremiti che andavano dai piedi alla testa. Mi sento piena, imbottita e terribilmente porca.
Prendo ad incitarlo, urlando che lo voglio tutto e inarco il bacino, afferro le sue natiche e lo tiro a me per accoglierlo tutto. Che meraviglia di cazzo.
Ho un orgasmo convulso e mi contorco in preda a sensazioni indescrivibili, sto’ morendo di goduria.
Mi da’ il tempo di prendere fiato senza mai staccare le sue mani dal mio corpo. Mi chiede di girarmi, non me lo faccio ripetere, sono tutta aperta e pronta farmi sbattere per bene.
Mi metto a pecorina e lui mi prende da dietro. Anche se l’ho già sentito, prendere questo coso in questa posizione mi fa impazzire. Mi sento aperta, posseduta, quest’uomo mi sta scopando per bene e mi sta facendo scoprire quanto sono puttana e vogliosa di farmi sbattere in questa posizione che tante volte ho negato a mio marito con la scusa che provo fastidio a stare a quattro zampe.
Lo accolgo tutto, lui spinge in avanti e io accompagno spingendo il bacino indietro. I suoi movimenti si fanno più secchi e decisi, aumenta il ritmo e io mi sento il cazzo sbattere nel cervello. Le tette mi sbatacchiano a destra e a manca e io cerco di frenarle stringendole fra le braccia. Mugolavo, mordo le lenzuola per non urlare troppo, abbasso la testa e inarco più che posso il bacino. Mi pompa senza sosta, alternando il ritmo e affonda con decisione e forza.
Esce dal mio corpo per farmi scivolare verso il bordo del letto, la mia vagina emette un rumore terribile, è la prima volta che mi capita. Sono qui imbarazzata a quattro zampe con il culo per aria e lui in piedi che lo riposiziona ed inizia, prima tutto fuori e poi tutto dentro e la mia figa sbrodola il suo piacere. Che sbattuta che mi sta dando e io strillo che mi piace, che lo voglio ancora.
Sono meravigliata della sua resistenza, ora mi fa mettere a pancia in su, con lui di fianco a me. Il suo braccio sinistro mi passa dietro la testa, mi solleva una coscia e mi penetra.
E’ una sensazione strana, non sembra lo stesso cazzo che fino a pochi secondi prima mi ha spaccata, lo sento in un altro modo. Il suo intento è un altro, in questa posizione ha la mano destra libera di potermi massacrare il clitoride. Comincia a muoversi avanti e dietro mentre mi sgrilletta. Lo tira, lo stringe, lo strizza e mi soffoca le urla di piacere con dei baci appassionati, mi dimeno tutta, credo d’impazzire di piacere. Resistito poco in questa posizione, queste sollecitazioni e queste stimolazioni mi portano ad un altro e più intenso orgasmo a cui mi abbandono, la mia bocca si stacca dalla sua e urlo come una cagna in calore.
Non ha ancora finito di stupirmi. Riprendo fiato e meravigliata gli chiedo come mai lui ancora non sia venuto, penso di non essere all’altezza, di non piacergli. Ora sorride e mi tranquillizza, dice che è lui il problema, che tra le sue fortune o sfortune c’è anche quella di essere particolarmente resistente e molte volte si è rivelato una complicazione.
Mentre giaccio accanto a lui che continua ad accarezzarmi mi rendo conto che con mio marito è qualche mese che non faccio sesso e che forse è per questo che io non ho avuto problemi di sorta.
Il suo cazzo è sempre duro, in tiro; sono completamente disinibita e mi sento in dovere di prenderglielo in bocca, mi piace questo sapore che sa di noi; mi abbandono spompinando avidamente come una troia, sperando che mi riempia la bocca. A mio marito non ho mai permesso di venirmi in bocca, ma ora chissà potrei anche berlo tutto.
Mi fa salire sopra di lui, al contrario, a 69. Anche in questo modo non l’ho mai fatto con mio marito, mi sono sempre sentita a disagio a mettere le mie intimità in primo piano.
Ora no, gli spiattello la mia figa grondante sulla faccia mentre di bocca mi affanno sul suo bastone.
Lui esperto com’è, capisce che sono completamente rilassata, sbloccata e prende a leccarmi il buchetto. Fino ad ora per me l’ano serviva solo per espletare una funzione biologica e quelle pochissime volte che mio marito ha solo provato a sfiorarmi il buco mi sono arrabbiata di brutto. Il culo non me lo doveva toccare.
Ora no, lui ha trovato il momento giusto. Sento la sua lingua saettare intorno al buco e mi piaceva. Si sono ancora io, la donna irreprensibile e pudica che ora qui in compagnia di uno sconosciuto dopo avermi scopato alla grande mi sta leccando il buco del culo facendomi mugulare di piacere, mentre io ho la bocca piena del suo cazzo.
Mi infila un dito nella figa mentre continua a leccarmi il buchetto e poi prende a massaggiare il contorno del buco e me lo infila dentro. Ho un fremito improvviso, mi piace, eccome, voglio ancora sentirmi riempire da quella meraviglia.
Mi rimette a quattro zampe e, senza che io abbia il tempo di capire, di prepararmi, mi punta il culo e da’ un colpo secco e deciso. Sento un dolore straziante che mi fa mancare il respiro, cerco di sfuggire a questo strazio spostandomi in avanti, ma lui mi tiene ferma per i fianchi, sono atterrita, assolutamente immobile mentre lacrimo. Trovo la forza di supplicare, di chiedergli di smettere, ma lui non mi ascolta, rimane immobile e mi dice di star ferma che poi mi sarebbe piaciuto. Ma come poteva piacermi se sto’ sentendo un dolore indescrivibile. Mi allenta la presa ai fianchi, si protende in avanti e prende a stuzzicarmi il clitoride e poi mi dice di toccarmi la passera di masturbarmi. Non riesco a capire, io che non pratico più la masturbazione da decenni, perché dovrei riprendere ora mentre mi sta spaccando il culo.
Mi prende la mano e la accompagna forzatamente alla fica. Mi fa’ strofinare e continua a obbligarmi in quel movimento per me assurdo.
Ha ragione. Ora il dolore lancinante si affievolisce. Il mio culo si sta adattando alle dimensioni dell’ospite fino a quel momento poco desiderato. Mi sto’ toccando, proprio io mi sto’ masturbando mentre mi faccio inculare.
Ma mi piace. In questo momento non mi importa più nulla della mia vita, della mia famiglia, sto’ godendo a più non posso. E’ un piacere nuovo, doloroso sì, ma al tempo stesso intenso e diverso.
Mi sfila il cazzo dal culo e ho la sensazione che si porti dietro le mie budella. Mi sento alleggerita ma è un attimo perché mi riempie la figa. Affonda bene e io vengo subito un’altra volta. Mi sbatte per bene e non contento ha due dita nel mio culo.
Sto’ imparando più sul sesso da quando sono entrato in questa stanza che in tutto il resto della mia vita.
Eccolo di nuovo che punta al buco dietro, entra di nuovo, stavolta non ho male come prima. Ora è ben lubrificato e lo sento scivolare dentro di me, non c’è bisogno che mi dica di nuovo di masturbarmi lo faccio da sola ficcandomi tre dita in figa. Godo, godo tanto. Sento che i suoi colpi di reni si fanno più forti e decisi, inarco il culo più che posso, mi dimentico della figa e mi concentro a farmi inculare per bene. Prendo a mugulare, a urlare; mi dice che gli piace sentirmi mugolare sotto i suoi colpi e io a parole lo incito a fottermi più forte.
E’ pazzo, mentre mi sta portando al culmine mi fa’ girare con il volto verso lo specchio, mi dice che vuole che mi guardi mentre ho un orgasmo anale. Anche questa volta ha ragione, è una sensazione bellissima vedermi mentre mi pompa il culo, vedere le mie tette che ballano sotto le sue spinte, vedere le espressioni di goduria che il mio volto assume.
E’ come se stessi guardando un film porno dove io sono la protagonista.
Ormai siamo all’epilogo, le spinte sono più intense e profonde e io vedo l’orgasmo sul mio volto. Strillo di piacere e strillo di più perché mi vedo nello specchio in preda ad un piacere mai provato prima. Poi il corto circuito, sento un gran calore dentro di me. Non posso dire di aver sentito il fiotto perché non sono più cosciente, ho un attimo di black out.
Tremo tutta, ho freddo e caldo allo stesso tempo, un brivido intenso mi percorre la schiena e mi accascio sul letto contorcendomi tutta. Resto a pancia in giù, non ho la forza per voltarmi, riesco solo ad ansimare, sono veramente distrutta.
Mi alzo, barcollo perché mi gira la testa; il suo sperma che mi cola tra le gambe mi conferma che ha goduto dentro di me, vado in bagno e mi guardo allo specchio, i muscoli del viso che erano contratti dallo spasmo degli orgasmi sono ora rilassati, ancora non ci credo, mai mi era passato per la testa di dar via il culo, manco a mio marito, invece oggi in questa stanza mi sono estasiata a farmi montare e riempire il culo da uno sconosciuto.
Guardo l’orologio, solo ora mi accorgo che mi ha sbattuto per quasi un’ora, torno in camera lui è ancora sdraiato e, devo dire finalmente, ce l’ha moscio. Non avrei sopportato un altro assalto. Gli vorrei dire mille cose, ma lui mi precede e mi dice che non ci saremmo visti più, il giorno dopo sarebbe partito. Mi rivesto e lo saluto con un abbraccio e un lungo bacio, senza dire niente avrebbe senso.

La vacanza è finita, è ricominciata la solita vita. Con mio marito non è cambiato niente, non voglio di più e non do di più. Voglio che quel pomeriggio resti una esperienza unica, che forse non ripeterei se si presentasse l’occasione.
Fino a quell’incontro, io non sapevo e non avevo mai provato a fare sesso come quel pomeriggio, ma so che la mia realtà è un’altra. Non l’avrò più anche se nella mia mente spesso sono ancora sua e mi tocco. Sì ora mi masturbo pensando a quel pomeriggio.

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