Skip to main content
Racconti Erotici Etero

La segretaria che non t’aspetti

By 24 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto iniziò qualche anno addietro. Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse nel mio ufficio di presidenza. Venne a lavorare una ragazzina venticinquenne, una di quelle che la gente definirebbe “tutta casa e chiesa”, innamoratissima del suo ragazzo. I primi mesi tutto procedeva regolarmente, lei arriva puntuale, salutava e si chiudeva nel suo ufficio a lavorare. Nè una parola di più, nè una di meno. Un giorno dovettimo guardare delle carte insieme e venne a lavorare nel mio ufficio alla mia scrivania. Mentre sfogliavamo dei documenti, le nostre mani involontariamente si sfiorarono. Lei ritrasse subito la sua, come se avesse preso una forte scossa elettrica, mentro un rossore le copriva il volto. Dopo qualche minuto mi accorsi che avava rimesso la mano nello stesso posto di prima. La cosa mi incuriosì e, facendolo sembrare un gesto involontario, le sfiorari la mano con la mia. La ritrasse nuovamente, ma con molta più lentezza e, soprattutto, senza il rossore di prima. Era come se la cosa le avresse fatto piacere. Nei giorni successivi la feci venire spesso a lavorare alla mia scrivania e quel gioco delle mani continuò con semrpre più frequenza. Non so ccosa mi stesse succedendo, non mi attraeva sessualmente, ma una sensazione strana pervadeva il mio corpo quando le sfioravo le mani. Sarà stato quel sapore di “fresco” che la contraddistingueva. Un pomeriggio, approfittando del fatto che in ufficio eravamo da soli, mi avvicinai alla sua scrivania e, senza dirle nulla, la baciai sulle labbra. Fece appena in tempo a dire un flebile “no, no” prima di abbandonarsi in un lungo e caldo bacio. Nelle settimane che seguirono spessse volte ci si ritrovava a baciarsi, ma nè io nè lei, probabilmente, riuscivamo a spiegarcelo. Un giorno, capitò, che rimanemmo da soli fin dalla mattina. Lei entrò come sempre nel mio ufficio con delle carte, glie le posai sulla scrivania, l’afferrai e la baciai come mai avevo fatto. Sentivo il suo corpo, che pur tremando, si scioglieva. Le presi la mano e la poggiai sul mio cazzo. Lei iniziò ad accarezzare i pantaloni. Aspettai qualche istante per vedere se avesse aperto i bottoni. Non lo fece e non l’avrebbe mai fatto. Mi sbottonai, presi la sua mano e la infilai nelle mie mutande. Da come me l’accarezzò, capii che non l’aveva mai fatto prima. Questa segretaria iniziò a piacermi…….. continua…..

Leave a Reply