La storia prende spunto dalle vicende di una lettrice.
Maria ha mal di pancia, anzi un po’ più in basso. Da quando è arrivata in ufficio ha uno stimolo continuo ad urinare ma se prova a soddisfarlo avverte un bruciore fortissimo che ora si sta allargando ed è diventato continuo. Le colleghe notano i suoi problemi e le dicono di andare a casa, avvisando la capo ufficio. Ecco il problema la capo ufficio, si chiama Laura ed è arrivata da una settimana, a Maria spiace che la prima occasione di conoscenza sia legata ad una necessità di uscita. Ma tant’è, piegata in due bussa alla porta dl Laura che risponde: ‘Avanti’ con tono energico.
Laura è una bella donna, avrà quarant’anni, capelli neri lisci e occhi blu colpiscono subito, ma inoltre ha un fisico asciutto, gambe snelle e veste in un modo non troppo appariscente ma elegante e che valorizza i suoi punti forti: la pancia piatta ed il seno florido. Il viso non è bellissimo, magro e quasi segaligno, le labbra sono sottili. Il tono di voce è autoritario ma caldo, seducente: ‘Mi dica Maria, c’è qualche problema?’
M. ‘Non sto bene dottoressa, ho dei forti dolori di pancia. Ho cercato di resistere ma devo andare a casa, mi scusi’ spiega con tono titubante Maria.
L. ‘Nessun problema, si ricordi di farci avere urgentemente il certificato medico. Anzi mi chiami al mio telefono e mi dica quanti giorni resterà a casa, così organizzo l’ufficio’
Maria esce e, invece della metro, decide di prendere il bus, così può scendere vicino allo studio del medico. E’ quasi mezzogiorno ma lui visita fino alle dodici e trenta. Sale sul pullman e si appoggia verso il vetro esterno, sulla piattaforma posteriore.
‘Che strano’ pensa ‘quell’auto ha uno Spiderman appeso al retrovisore interno come l’auto di Antonio. Ma è l’auto di Antonio, cosa fa in giro a quest’ora, come mai non è al cantiere’. Suo marito è un geometra e lavora in un cantiere in periferia. Dalla sua posizione rialzata vede che il passeggero è una ragazza che indossa una minigonna di jeans, piuttosto corta. Poi nota la mano dell’autista che si appoggia sulla coscia sinistra della giovane ed inizia a salire. Lei non si sottrae, anzi allarga le gambe e sposta il sedere verso l’avanti, agevolando il movimento e facendo salire ulteriormente la gonna. Il traffico è molto intenso, pullman ed auto sono fianco a fianco per un lungo tratto. Anche due ragazzi hanno notato il movimento sull’auto e si sono dati di gomito indicando la mano dell’uomo ormai sparita sotto la gonna, sicuramente è arrivata a toccare l’intimità della ragazza. Ora il pullman imbocca una corsia riservata e distanzia l’auto, Maria decide di scendere alla fermata per vedere dal marciapiede chi guida l’auto, prega che non sia suo marito, magari ha prestato l’auto, magari è un’auto uguale, una coincidenza.
Scende e osserva l’auto che arriva, rallentata dal traffico, alla guida c’è Antonio e di fianco a lui una ragazza con i capelli chiari e lineamenti dell’est Europa, giovanissima, che ride e fuma. Antonio la osserva rapito, poi vede la moglie, sul marciapiede ed istintivamente ritrae la mano, la ragazza si gira e la osserva, poi sbuffa una nuvola di fumo, ridendo beffarda.
Sono trascorsi due mesi da quando Maria ha scoperto l’infedeltà del marito, i due mesi peggiori della sua vita. Dapprima Antonio ha negato, poi ha giurato che avrebbe posto termine al tradimento. Infine è divenuto aggressivo, Maria era frigida, era colpa sua se lui era stato obbligato a cercare un po’ di calore fuori di casa. Infine era uscito sbattendo la porta per andare a convivere con quella troia. Una ragazzina di 22 anni, poco più grande di Alessia, la loro bambina che ha 18 anni. Una puttana romena, che ha distrutto la loro famiglia.
Maria si era appoggiata ad un legale ed aveva concordato con il marito che lui avrebbe continuato a pagare la retta per il liceo che frequentava Alessia, un liceo gestito da suore, ed avrebbe visto la figlia un week end ogni due e tutti i mercoledì; lei avrebbe dormito dal padre e sarebbe tornata dalla madre nel pomeriggio di giovedì. Ma questa esperienza era stata devastante per Maria, si era sentita disprezzata come donna e sola, terribilmente sola. Quel giorno, verso l’orario di fine lavoro era entrata la capo ufficio che si era rivolta a lei:
L. ‘Maria, come sta? Sono alcuni giorni che la vedo con una espressione sofferente’
M. ‘No, tutto bene. Grazie’ figurarsi se voleva raccontare i fatti propri a quella perfettina della capa, anche oggi in gonna e camicetta stretch, con delle scarpe amaranto, splendide. Con un taccoalto, sempre truccata perfettamente. Mentre io mi sento un relitto.
Laura non aveva insistito ma quando aveva visto che Maria era ancora in ufficio alle diciotto, mentre lei stava uscendo l’aveva invitata a bere qualcosa insieme al bar, Maria aveva titubato un attimo ma non aveva osato rifiutare, non aveva avuto la prontezza di inventare una scusa plausibile. Si era, però chiusa in un mutismo testardo, ed allora Laura aveva iniziato a raccontare la sua vita. Le due avevano ordinato Spritz e l’alcool le aiutava a parlare.
L. ‘Ho sentito che ha problemi in famiglia. Non si demoralizzi, io due anni fa sono stata lasciata da mio marito ma ora sono consapevole che è stata la mia fortuna. Ho avuto più energia per il lavoro ed ho fatto carriera, ma non solo ho anche avuto più tempo da dedicare a me, ai miei interessi, alle mie passioni’
M. ‘E’ facile per lei, è una bella donna, sicura di se. Ma io ””..’
L. ‘Guardi questa foto, ero io al mare due anni fa, subito dopo l’abbandono con delle colleghe. Sembravo un topo:capelli spenti, faccia spenta, pelle flaccida. Depressa e senza speranza,questa foto la guardo tutti i giorni, per darmi la forza di andare avanti, di migliorare ed anche, perché no, di godermi la vita’ e così dicendo ordina un secondo giro di Spritz.
M. ‘Mio marito mi ha lasciato per una ragazza di poco più di vent’anni. Una troia rumena.’ Inizia ad aprirsi Maria
L. ‘Una leggenda metropolitana vuole che siano le madri, nei paesi dell’Est ad insegnare alle figlie come usare il sesso per legare un uomo a se. Forse esiste un fondo di verità.’
M. ‘Capisci perché sono così depressa, ed ho una figlia da tirare su. Una ragazza di diciassette anni, che si apre adesso al mondo’ sono passate istintivamente al tu, complice il contenuto alcolico dello Spritz.
L. ‘Mio marito mi ha lasciato per la mia migliore amica’ e beve un lungo sorso ‘trascorso un mese la incontro in centro e la affronto e lei mi dice: E’ colpa tua, non lo rendevi felice, era triste e stava appassendo. Io lo ho reso di nuovo un uomo, energico e passionale.’ Altro sorso, mentre Maria ascolta attenta. ‘Ed aveva ragione, noi non scopavamo più, e quando lo facevamo era routine. Non piaceva più neanche a me ma non osavo dirglielo. Lì ho capito che dovevo reagire, dedicarmi a me. Noi, per fortuna, non abbiamo figli, ma questo non cambia nulla, non puoi rovinarti la vita pensando agli altri devi dedicare del tempo a te, anche tua figlia ne beneficerà. E poi non credere, quando trova un fidanzato ti dà un calcio nel sedere. Ed è giusto che sia così’
M. ‘Ieri sera mi ha detto che Ramona , l’amante di mio marito lo fa ridere, lo rende felice, lo bacia e lo coccola. Mentre io pensavo solo a cucinare ed a pulire. Mi ha accusata di essere fredda, ma io cercavo di fare tutto al meglio!’ e Maria inizia a piangere, piano, dolcemente. Laura la lascia sfogare e poi la invita ad alzarsi e la accompagna a casa con la sua Smart, Maria non ha l’auto. Si salutano e Laura le raccomanda.
L. ‘ E da domani niente più pianti, niente più pantaloni over size e maglioni informi, E cerca di curarti, di truccarti un po’, di valorizzare i tuoi punti forti. Mi raccomando’
Quali punti forti, pensa Maria davanti allo specchio, sono alta solo centosessanta centimetri. Si osserva bene, il dolore le ha fatto perdere alcuni chili, la pancia si è ridotta ed è solo un accenno, il seno èimportante, ma gli uomini lo apprezzano, le gambe non sono affusolate ma sono dritte ed il sedere è molto bello, inoltre non ha cellulite. ‘Devo andare dalla parrucchiera e dall’estetista, devo curarmi, ha ragione Laura.’ Per la prima volta sceglie i vestiti per l’indomani, una gonna scura, che arriva sotto il ginocchio ma ne valorizza il sedere, ed una maglietta aderente che valorizza il seno. ‘Niente male’ pensa, e per la prima volta da diversi mesi dorme serenamente.
Maria e Laura sono diventate amiche, le esperienze comuni le hanno avvicinate. Maria è ora molto più curata, i capelli lisci e corti ed il trucco la fanno sembra più giovane dei suoi quarant’anni. E due sere a settimana frequenta la palestra con Laura, il mercoledì sera, quando sua figlia dorme dal padre, ed il venerdì. Il suo sedere si è ulteriormente rassodato e quando indossa la canottiera in palestra si sente sexy ed osservata. Molti sguardi si soffermano sul suo culo e sul seno, che senza reggiseno è bello sodo. Ora stanno uscendo dopo l’allenamento, Laura di solito accompagna l’amica a casa ma oggi ceneranno da lei, tanto Alessia è dal padre.
Iniziano a mangiare, pollo alla piastra e insalata, in palestra una dietista dispensa consigli alimentari e loro li seguono puntualmente, ma bevono alcuni bicchieri di un buon Grignolino che Laura ha portato, l’atmosfera è allegra, anche leggermente brilla.
M. ‘Ma hai visto quel vecchietto calvo, con la tuta? Aveva un rigonfiamento enorme all’inguine’
L. ‘Non smetteva di guardarmi le tette, ci credo che fosse gonfio. Comunque secondo me aveva un fazzoletto dentro, mi sembravano misure eccessive per essere naturali’ le due amiche ridono
M. ‘Non mi ricordo neanche più quali sono le misure normali.’
L.’Hai visto Marco, l’istruttore come ti guarda? Come ti aiuta e ti corregge, non perde occasione per toccarti un braccio, una gamba, il piede. Qualunque cosa.’
M. ‘Ma potrebbe essermi figlio”’ ride Maria resa alticcia dal vino
L. ‘E allora? Le MILF sono di moda. Sai cosa sono le Milf? No? Dopo ti invio un link così lo impari. Tu devi essere più sicura di te, metà dei maschi della palestra ti si farebbero e l’altra metà o è frocio o cieco’ ride forte Laura, Maria non è convinta ma ride con l’amica.
Laura osserva l’appartamento e si sofferma su alcune foto, di Alessia, la figlia di Maria e della famiglia al completo, con Antonio.
L.’ Che bella ragazza è Alessia, slanciata, con occhi meravigliosi. Proprio bella. E questo è tuo marito? Non mi sembra nulla di speciale, la sua amante sai che tipo è?’ Maria apre Facebook e mostra il profilo di una ragazza Ramona T.; la foto profilo mostra una ragazzina con gli occhi neri, i capelli chiari che manda un bacio alla fotocamera con le labbra a cuore, niente di speciale. Laura scorre le foto fino ad arrivare all’estate scorsa, in un gruppo di foto Ramona è al mare, indossa un tanga ridottissimo ed un reggiseno a triangolo che fatica a contenere il seno, non grandissimo ma evidentemente molto sodo, ed ha due gambe dritte e tornite. Nel complesso è una bella ragazza. A partire da settembre dell’anno prima in molte foto è presente Antonio che evidentemente ha iniziato a frequentare la ragazza in quel periodo.
L.’E tu pensi che una bella figa come questa sia soddisfatta da Antonio? Com’era a letto tuo marito?’
M. ‘Normale, faceva l’amore normalmente’
L. ‘Ma cosa cazzo vuol dire normale? Ti faceva godere? Era bravo a scopare?’ Laura è alticcia e più scurrile del solito, Maria ne è colpita ed intimidita.
M.’ Credo di si, che cazzo vuoi che ne sappia. Lo ho conosciuto a quindici anni, a venti ci siamo sposati ed è l’unico uomo che mi abbia mai toccata. Non ho metri di confronto!’
L. ‘Cazzo Maria, ma quando ti masturbi godi di più o di meno di quando ti scopava lui? Questo è il metro di paragone’ Maria beve un sorso di limoncello, il vino è finito. Il liquore, ghiacciato, scende bene e la aiuta ad aprirsi.
M.’Amo’, io non è che mi masturbo tanto. Anzi non mi masturbo mai’ Laura la guarda con occhi acquosi, da ubriaca, e beve anche lei un bicchierino di limoncello.
L. ‘Io mi sditalino almeno una volta al giorno, come sfogo, per rilassarmi. Ma anche i giorni in cui scopo mi devo masturbare. Anzi, oggi non lo ho ancora fatto, lo faccio adesso!’ e così dicendo si alza e avvolge la gonna in vita, quindi si risiede, spalanca le gambe, e inizia ad accarezzarsi la clitoride spostando il perizoma rosso. La giornata è calda e non indossa calze o collant. Mentre si accarezza la vagina inizia ad inumidirsi e le grandi labbra si aprono facilitando l’accesso delle dita della donna, Maria osserva senza riuscire a distogliere lo sguardo, l’amica è completamente depilata ed il clitoride svetta, rosso ed indurito.
L. ‘Prova anche tu, vedrai come ti sentirai rilassata dopo’ Laura incita Maria che si alza in piedi, sfila gonna e mutandine e si siede sul divano, di fronte all’amica, iniziando a masturbarsi a sua volte. L’atmosfera si surriscalda rapidamente, Maria ansima, eccitata, chiude gli occhi e rovescia la testa, Dopo alcuni istanti percepisce una lingua che lecca le sue intimità, spalanca gli occhi sorpresa, Laura è carponi tra le sue gambe e le lecca la vagina, guardandola.
L.’Tuo marito ti leccava così?’
M.’No, non mi leccava proprio. MI toccava e poi mi saliva sopra e mi infilava il cazzo dentro. Un po’ di colpi e poi veniva, ed era tutto finito’ La lingua di Laura la eccita molto, la stimola dove prova sensazioni più forti, la sua vagina è diventata un lago di umori. Avverte un dito che si avvicina allo sfintere e la penetra, lubrificato dalle sue secrezioni.
M.’No, togli quel dito, lì è sporco, non sono abituata, non lo ho mai fatto’
L.’Davvero quel cretino non ti ha mai fatto godere di culo? Anche io da sposata non lo volevo fare, ma ora lo apprezzo più del sesso normale. Fidati’ Laura monta nella posizione del sessantanove sull’amica, in tal modo ha un controllo totale della situazione.
L.’Tu fai a me quello che io faccio a te e vedrai, godrai come mai fino ad ora’ Laura lecca il clitoride e stimola ano e vagina con le sue dita, quasi subito sente che Maria le ricambia il trattamento, è chiaramente incerta ma volenterosa, soprattutto con la bocca, la lecca benissimo; Maria inizia a godere, si dimena, le chiede di fermarsi ma Laura non ci pensa proprio, ora ha due dita nel suo culo e le muove dentro e fuori, senza intralci, e due nella vagina, Maria cola dall’eccitazione che prova e questo facilita la penetrazione. Maria ha due, tre orgasmi poi inizia a tremare e grida:
M.’Fermati, fermati, mi scappa da pisciare!!’
L. ‘Non è piscio, stai per squirtare, rilassati e goditi l’orgasmo, vacca che non sei altro’ e Maria viene, contorcendosi, mugolando e bagnando il divano con un getto di liquido orgasmico. Le due amiche si abbracciano, si baciano e Maria stringe forte a sé l’amica.
M.’Non ho mai goduto così in tutta la mia vita. Grazie:’ Laura sorride, ha trovato la compagna di giochi che cercava da tanto; andare in cerca di cazzi da sola è rischioso, un paio di volte ha avuto incontri non graditi che potevano risolversi in situazioni pericolose, ma in due il rischio è molto minore, ora potrà divertirsi ancora di più.
Più tardi, dopo che Laura è andata via, Maria riceve un link sul telefonino, è un video dal titolo esplicito: ‘I cazzoni preferiscono le Milf’ la storia è semplice, due ragazzi preferiscono dedicarsi al corteggiamento di amanti più grandi di loro, più esperte e vogliose. Ed effettivamente gli accoppiamenti sono privi di ogni freno inibitorio. Maria si accarezza mentre scorre il video e si gode il lento montare dell’orgasmo fino all’apice, fino all’ennesimo fremito di piacere. A quel punto può addormentarsi, appagata come mai prima.
Il giorno successivo Laura si presenta con un regalo, un pacchetto lungo e stretto che consiglia di non aprire in ufficio, Maria la ringrazia, la abbraccia e assicura che lo aprirà a casa, da sola. Le dimensioni del pacco sono compatibili con un profumo più bagnoschiuma o simili, ma pensa che il contenuto non sia quello. Dopo il lavoro rientra a casa, è rientrata anche Alessia che passa il mercoledì notte con il padre, il giovedì si reca a scuola e poi rientra a casa dalla mamma. La ragazza ha diciotto anni, da poco è maggiorenne ed inizia a mordere il freno. Ha frequentato tutte le scuole presso un istituto religioso ma ora vorrebbe più libertà, uscire di sera, andare in disco. Maria e, soprattutto Antonio si sono sempre opposti, ma ora, con la separazione la situazione è più complicata. Maria ha l’impressione che tutti i rifiuti vengano fatti apparire come frutto della sua volontà mentre Antonio e la nuova compagna sarebbero ben più permissivi. E questo non è la verità, fino a poco tempo fa Antonio era possessivo al massimo, solo ora stava iniziando a cambiare. Comunque i rapporti tra Maria ed Alessia sono molto tesi. Maria è innervosita dal fatto che Alessia sia truccata, rossetto, ombretto e mascara. I suoi occhi castani risaltano da impazzire.
M. ‘Perché ti sei messa tutto quel trucco. Sembri una donna di strada così truccata!’
A. ‘Non rompere ma’, voglio valorizzarmi non voglio sembrare una bimba minchia’
M. ‘Preferisci sembrare una puttana? Ma chi ti mette queste idee in testa?’
A. ‘Ma cosa vuoi capire tu, non sei neanche riuscita a tenerti il marito’ Maria trasecola a questa frase, si sente ferita e tradita. Sua figlia le dice queste cose, tremendo!
M. ‘Ma tu cosa ne sai? Io ho amato tanto tuo padre’.’
A. ‘E lui ti ha lasciato! Ramona sa come ci si tiene un uomo, lei non lo perde!’ dice Alessia ridendo.
M.’Cosa vuoi dire, non capisco’
A, ‘Cazzo ma’, sei dura. Da papà dormo nel divano, in soggiorno, e tutte le notti, ti dico tutte le notti, vedo Ramona che esce dalla camera da letto e va in bagno a lavarsi. Sento l’acqua del bidet. Capisci cosa fa? Tutte le notti mamma, sempre. Papà è pazzo di lei’ Maria è basita, si ritira in camera e piange, silenziosamente. Dopo un’ora esce e vede che Alessia è andata a letto, non la ha neanche salutata. Che egoista! Si ricorda del pacchetto di Laura e lo apre, dentro c’è un vibratore, viola e con una lunga protuberanza. Le istruzioni spiegano che la protuberanza serve a stimolare il clitoride, mentre il fusto entra nella vagina, ha tre movimenti del fusto e tre della appendice. Le batterie sono montate e Maria non resiste, lo prova. La prima posizione è una vibrazione ma è la seconda a sconvolgerla, il fusto si muove ruotando sul suo asse ed andando a stimolare ogni punto della vagina, meraviglioso. Infine aziona l’appendice che le sfrega il clitoride, è così eccitata che non riesce a tenerlo in posizione, gli scivola, si sposta sfregando sulle labbra della vagina. Ma l’insieme è sconvolgente, Maria gode e si dimentica del marito, di Alessia e di tutti i problemi. Quando si riprende trova un whatsapp di Laura: ‘Piaciuto il regalino?’ Maria infila il dildo dentro di se, scatta una foto e la manda all’amica con una sola parola a commento: ‘Molto’. Domani le racconterà quello che ha saputo da Alessia e le chiederà consiglio su cosa fare con la figlia.
In pausa pranzo Laura e Maria sono insieme e la seconda racconta del litigio della sera precedente con la figlia: ‘Ora chiamo Antonio e gliene canto quattro! Lo stronzo sta rovinando mia figlia!’
L. ‘E fai bene! Non deve permettersi di metterti contro di lei! Certo, corri il rischio che Alessia si schieri contro di te, mi sembra già molto affascinata da quella troia di Ramona.’ Sentendo queste parole di buon senso Maria si sofferma a ragionare, è vero se va allo scontro con la figlia rischia solo di peggiorare la situazione, le conviene far buon viso a cattivo gioco. Per ora. Al rientro a casa bussa alla porta della camera di Alessia, entra e si siede sul letto di fianco alla ragazza.
M. ‘Tesoro scusami, non volevo prendermela con te. Il problema è che ti vedo crescere e ho paura di perderti. Io cerco di aiutarti, ma a volte posso risultare oppressiva e non protettiva come vorrei’
A. ‘Ma’ io capisco che tu mi voglia proteggere, ma io non sono te. Ho la mia vita e devo viverla, oggi è molto diverso da quando tu e papà vi siete fidanzati. Il mondo è grande e la gente gira. Ho paura di restare tagliata fuori’ Maria la abbraccia
M. ‘Hai ragione amore mio. Anche per te è un momento difficile, la separazione in questo momento non ci voleva. Cerchiamo di aiutarci a fare in modo che le cose migliorino’ la pace è raggiunta, o almeno una tregua. Alessia si strucca prima di cena e le due donne mangiano serene.
A. ‘Ma’ sei dimagrita, io non ti guardo con attenzione ma sei in gran forma e ti vesti anche meglio del solito per l’ufficio. Hai qualche spasimante segreto?’ Maria ride
M. ‘Ma quale spasimante, è che dopo la separazione ero a pezzi, non mangiavo e mi trascuravo, poi ho capito che devo risollevarmi. Ed intanto ho perso peso. Inoltre in palestra hanno una dietologa che mi ha dato dei suggerimenti. Nessuno spasimante, almeno fino ad ora’ risponde. Alessia la guarda in modo strano, come se la vedesse per la prima volta. Sua madre è una giovane donna, ha quarant’anni, non vivrà per sempre nel ricordo dell’amore finito. E se ne sta rendendo conto. Forse ha iniziato a guardarsi intorno, a cercare nuove conoscenze, nuove opportunità.
Il giorno dopo è venerdì, al mattino ha raccontato a Laura del colloquio con la figlia e all’uscita dall’ufficio sono andate in palestra. Marco l’istruttore è stato molto gentile come sempre ma questa volta ha osato di più, mentre stava uscendo le ha chiesto se vorrebbe fare una gita con lui, magari al mare, domenica. Partenza al mattino e rientro in serata. Maria ha risposto che gli avrebbe fatto sapere entro sabato mattina, e si sono scambiati i recapiti di telefono. Ha accennato della cosa a Laura che le ha chiesto se è folle a rifiutare un invito così, oltretutto Alessia è dal padre nel fine settimana. Tanto ha detto e tanto ha fatto che Maria alle nove di sabato contatta Marco e conferma la disponibilità, le previsioni danno bel tempo, Marco la passerà a prendere domenica alle nove per andare in Liguria, a Finale Ligure dove potranno godersi una giornata di relax.
La giornata è tersa ma fresca, per non sbagliare Maria h a indossato una gonna di Jeans ed una maglietta aderente con le maniche lunghe, ma ha preso uno zainetto con un costume intero molto scollato sia davanti che dietro e sgambatissimo, un telo mare ed un maglioncino nel caso il tempo girasse al brutto. Marco è puntualissimo, indossa jeans e camicia bianca, è molto sexy con tutti i muscoli che premono sul tessuto della camicia. Durante il viaggio parlano di tante cose, Marco è un ex nuotatore ed ha un diploma per insegnare ginnastica, vive da solo ormai da diversi anni ed ha dei rapporti pessimi con il padre.
Maria si limita a dire che sta separandosi dal marito, senza ulteriori specificazioni.
Arrivati in paese constatano che il cielo è terso ma la giornata è ventosa, scendono in spiaggia ma non possono mettersi in costume, non è abbastanza caldo. Si stendono sui teli per prendere un po’ di sole Maria nota che il ragazzo le osserva le gambe e la figura con insistenza. La gonna si alza ed arriva a mostrare quasi tutte le cosce, lei nota un bozzo sul davanti dei pantaloni di Marco. All’una si alzano per mangiare un boccone in un bar trattoria che si affaccia sulla spiaggia, Marco è riconosciuto dal proprietario che lo saluta cordialmente.
Mo’ I miei nonni avevano un appartamento qui, ed io ho trascorso molte estati con loro qui. Quando sono morti hanno lasciato l’appartamento a me, questo è stato uno dei motivi di attrito tra me e mio padre. Anzi, dopo pranzo possiamo andare a dare uno sguardo se è tutto in ordine, magari facciamo un pisolino’
M. ‘Vediamo, dopo vediamo’ le antenne di Maria si alzano, è titubante. Il pranzo è sorprendentemente buono, il bar ha una cucina curata dalla moglie del proprietario, mangiano un pagello al forno con contorno di verdure e bevono un buon Traminer, l’atmosfera è rilassata e scherzosa, dopo la battuta sulla casa Marco non ha insistito e questo tranquillizza Maria, che riceve diversi messaggi, si alza per rispondere, è Alessia che la informa che è con il padre e Ramona a Gardaland e dormirà dal padre, dato che è previsto molto traffico e partiranno tardi. Maria si innervosisce, sente che la ragazza le sta sfuggendo di mano. Si sente tradita dopo tutti i sacrifici fatti per lei. Quando torna al tavolo Marco le chiede:
Mo.’Brutte notizie, ti vedo rabbuiata’ lei si sforza di sorridere e trangugia un bicchiere di vino
M.’No, anzi. Alessia non rientra a casa e quindi posso rientrare senza fretta. Abbiamo tutto il tempo per fare quel pisolino a casa tua!’ e vaffanculo Alessia, vuole anche lei divertirsi e rifarsi una vita. Marco sorride soddisfatto e si assicura che il bicchiere di Maria non resti mai vuoto. Se è alticcia il suo programma ha più possibilità di realizzarsi. Dopo il pesce Marco ordina un sorbetto con vodka (che il padrone prepara bello carico) e per concludere caffè ‘con la mosca’ (ovvero la sambuca) e limoncello artigianale. Quando si alzano Maria non si regge in piedi mentre Marco ha bevuto decisamente meno.
Mo.’Aspettami qui, su questa sedia, vado a prendere l’auto e andiamo a vedere casa mia, d’accordo?’ Maria accetta ridacchiando. Dopo quindici minuti Marco arriva con l’auto, ha aperto il tetto della sua utilitaria e fa accomodare la donna che sembra aver recuperato l’equilibrio grazie all’aria fresca.Con l’auto risalgono la collina per un breve tratti ed entrano nel cortile di un condominio con una bella vista sul golfo, gli appartamenti sembrano tutti chiusi. Marco è silenzioso tanto che Maria si sente in dovere di manifestare un entusiasmo eccessivo, aiutata anche dall’alcool non tace un secondo. Prendono l’ascensore e salgono al terzo piano, Marco apre la porta ed entrano in un appartamento non molto grande, un trilocale che puzza di chiuso e detersivi. Marco apre una tapparella del soggiorno ed appare un balcone con una vista splendida sul golfo. Maria esce ad ammirarla mentre Marco apre tutto l’appartamento e si sofferma dietro di lei ad ammirare il suo sedere. Lei si gira sorridente: ‘Che panorama meraviglioso’ lui sorride e risponde ‘Anche io ammiro un bel panorama’. Il pensiero di Maria è ‘finalmente si decide’. Il ragazzo si avvicina a lei e la bacia, con passione e lei risponde con eguale desiderio,vuole proprio godersi questa avventura, se lo merita dopo tante sofferenze e delusioni. Mentre si baciano sente la mano di Marco alzare la gonna ed accarezzarle il sedere, avvicinandosi al buchino coperto solo da una sottile striscia di stoffa. Per l’occasione ha indossato un perizoma nero, trasparente sul davanti.
M.’Andiamo dentro, non vorrei dare spettacolo
Mo.’Quando lo dirò io rientriamo. Ora voglio godermi il tuo culo’la crudezza della frase sorprende Maria che credeva lui fosse un ragazzo un po’ chiuso, timido.
Mo.’Sono mesi che fantastico su questo tuo bel culetto. Tutta la palestra vuole rompertelo, ed io sono qui per questo. D’altronde, guardando la biancheria che indossi anche tu sapevi che sarebbe successo questo. Vero?’ e riprende a baciarla e a toccarla, inserendo una falange in lei, che si irrigidisce.
Mo.’Allora, non è vero?’la incalza lui.
M.’Forse si, lo speravo, tu sei un bel ragazzo. Ma non il sedere, non lo ho mai fatto lì. Speravo di stare con te. Ecco tutto.’ lui le dedica uno sguardo ironico.
Mo. ‘Tuo marito non ti ha mai fatto il culo? Allora sei stata fortunata che se ne sia andato. Sicuramente la troia rumena glielo concede con gioia’ride Marco. Saperla inesperta lo eccita ancora di pi’. In realtà Maria ha avuto rapporti anali con il marito ma non li ama particolarmente.
Mo.’Vieni, andiamo dentro’la conduce in salotto, si siede sul divano e le ordina
Mo.’ora sfilati la gonna, forza’ Maria è interdetta ed intimorita, cerca di metterla sul comico mimando uno spogliarello,la gonna vola sul divano.
Mo.’Brava, ed ora la maglia’ la maglia è molto aderente e fatica a sfilarla, le movenze sono impacciate pi’ che erotiche. Anche la maglia vola sul divano ora lei è in intimo, anche il reggiseno è trasparente e si notano in trasparenza le areole scure
Mo.’Brava, continua così e ti darò un premio. Ora esci i seni dalle coppe, senza slacciare il reggiseno’ Maria è tentata di opporsi, di porre fine a questa situazione che la imbarazza. Ma poi cede, vuole essere sexy, vuole sentirsi desiderata, non le basta pi’ il vibratore. E scodella i seni fuori dalle coppe, i capezzoli sono duri, in fondo la situazione la eccita.
Mo.’Molto bene ora girati vai a quel mobile ed appoggiati’ Maria esegue, ancheggiando
Mo.’I gomiti, cazzo, appoggiati sui gomiti, devo spiegarti tutto per filo e per segno?’ Maria si abbassa, appoggia le spalle sul mobile, vuole essere sexy e supera le richieste del suo amante, così è piegata a novanta gradi, con il culo esposto agli sguardo del ragazzo. Lui, non visto, le scatta una foto quindi si alza e si porta dietro di lei, con la mano sale lungo la coscia sinistra ed arriva al perizoma, lo scosta e le tocca la vagina.
Mo.’Sei bagnata Maria. Ti eccita la situazione, vedo. Bene ora faremo come in palestra, io ti do le istruzioni e tu esegui. Sei d’accordo?’queste parole le ha sussurrate all’orecchio della donna, provocandole dei brividi, lei fa un cenno affermativo con il capo.
Mo.’Brava, hai una bella figona Maria, ci aspetta un pomeriggio divertente, vedrai’ Maria ha le labbra della vagina piuttosto pronunciate in effetti, Marco ha il pollice dentro la vagina di lei e intanto massaggia il clitoride. Con la mano sx strappa il perizoma della donna provocando un grido di sorpresa. Marco prende la mano della donna e la porta al suo inguine
Mo. ‘Brava Maria stai facendo bene. Senti come mi sto eccitando? è merito tuo’ le dice mentre le lecca il collo e un orecchio. Maria è scossa dai brividi ed eccitata.
Mo. ‘Qui sotto hai un lago! Ora, da brava, mi fai vedere come ti masturbi, io vado sulla poltrona a godermi lo spettacolo’ e così Marco prende una poltrona e la avvicina a Maria, a mezzo metro di distanza, forse meno e la osserva. Lei è titubante, si sente usata e subito Marco le assesta una sberla molto forte sul sedere.
Mo. ‘Muoviti, che se mi ammoscio per colpa tua sono cazzi amari!’ le intima. Lei è colpita dal tono e dalle parole, è impaurita credeva di vivere una avventura romantica ed invece Marco è prepotente ed aggressivo. Si sente in prigione, si gira, si siede sul piano del mobile e spalanca le cosce, quindi appoggia la testa al muro ed inizia a masturbarsi chiudendo gli occhi e cercando di dimenticare la situazione in cui si trova. Infila due dita dentro la vagina e le muove freneticamente mentre l’altra mano accarezza il clitoride. Lo spettacolo è oscenamente eccitante per Marco che si alza e si avvicina alla donna, la bacia e le accarezza il seno, stringendo con forza i capezzoli tra due dita, Maria si lamenta.
Mo.’Shh, non lamentarti per così poco. Sei brava, mi piaci, sei molto erotica, una bella porcona. Io vado matto per le porcone’ le dice Marco mentre la bacia con passione crescente. Maria sente il piacere crescere in lei, la lingua del ragazzo le riempie la bocca, le sue labbra sono morbide, le sue mani sono calde e le stimolano i seni, i fianchi. A quel punto lui si stacca da lei e torna sula poltrona.
Mo.’ Dai, scendi, mettiti a quattro zampe e vieni qui. Forza’
Ma.’Posso togliere il reggiseno, così mi fa male’ il reggiseno è sotto il seno.
Mo.’Ci penso io’ le risponde, prende delle forbici da un cassetto e taglia le coppe in corrispondenza dei capezzoli, quindi ritorna a sedersi. In questo modo i seni sono sostenuti ed offerti, sono molto sexy.
Mo.’Dai muoviti’ la incita Marco, lei si abbassa a carponi e si avvia verso Marco, lui ha disteso e allargato le gambe, Maria arriva a contatto con l’inguine, i pantaloni sono deformati dall’erezione, lui le prende i capelli con una mano e li tira.
Mo.’Cosa aspetti? Un invito scritto? Tiralo fuori e fammi vedere come sei bravo a lavorarlo di bocca, fammi vedere quanto sei porca.’ Maria apre la cerniera ed il bottone ed il bottone ed abbassa i pantaloni fino alle caviglie, quindi estrae il cazzo di Marco dai boxer. E’ un uccello duro, rosso, non più lungo di quello di Antonio ma con una cappella larga e congestionata, Maria inizia a leccarlo per tutta la lunghezza e poi si concentra sulla cappella, apre le labbra e lo infila in bocca, Marco le spinge la testa verso l’inguine entrando dentro di lei. Maria si sente soffocare, cerca di posizionare l’uccello in modo che l’aria possa passare, dopo un tempo che a Maria sembra infinito Marco le solleva la testa tirando i capelli.
Mo.’Troia, facciamo a capirci, se questo è il massimo che sai fare non andiamo bene, cerca di farmi un lavoro come dio comanda’ e le assesta una sberla. A quel punto Maria inizia a succhiare il cazzo del ragazzo come se da quello dipendesse la sua vita, lo pompa con foga e sente che lui gradisce.
Mo.’Ora ci siamo, vedi che bastava un piccolo incoraggiamento, troia. Ora sfilami i pantaloni, dai che voglio che mi lecchi il culo’ Maria sfila scarpe e pantaloni e Marco solleva le gambe sui braccioli della poltrona e Maria si dedica allo scroto ed al perineo. Marco è completamente depilato, per fortuna. Lei scende verso lo sfintere e lo lecca bagnandolo abbondantemente, con la lingua cerca di forzare l’anello mentre con la mano masturba l’uomo che accelera la respirazione.
Mo. ‘Brava, ora smetti che ti scopo. Mi auguro ti sia masturbata mentre mi succhiavi, altrimenti ti squarcio’ le ordina Marco che si alza in piedi e si posiziona dietro di lei, le fa abbassare la testa fino a toccare il pavimento poi appoggia la cappella congestionata sulla figa, decide di non spingere subito ma muove su e giù la cappella fino a quando le labbra si aprono e la vagina si inumidisce quindi le entra dentro strappandole un urlo, Marco inizia a muoversi ma dopo pochi istanti si ferma e le dice:
Mo.’Ora scopati da sola, muovi questo culone vacca’ e così dicendo le assesta una sberla sul culo, Maria inizia a muoversi avanti ed indietro e poi ancheverso l’alto ed il basso. Nonostante l’atteggiamento di Marco, la paura che prova la donna sente che quel cazzo piantato in figa la sta facendo eccitare, è più largo e duro di quello del marito, inoltre è caldo e dominante. Le piace la sensazione che prova a sentirsi piena di quel palo. Marco intanto si bagna il pollice di una mano ed inizia a spingere sullo sfintere di Maria, il dito entra e lui lo muove dentro di lei, sente lo sfintere stringersi intorno a quel dito e poi, lentamente, rilassarsi. Nel frattempo Maria aumenta il ritmoed anche Marco inizia a muoversi per aumentare ritmo e profondità dei colpi, inoltre con la mano libera strizza il seno della donna provocandolo fitte che sentenel cervello ma che le accelerano l’orgasmo, Maria viene ed anche Marco arriva all’orgasmo sborrando dentro la donna. Quindi estrae l’uccello, la prende per i capelli e la tira verso di se.
Mo ‘Brava, ora puliscilo, fai un bel lavoro con la tua lingua da vacca’ Maria esegue senza fiatare, anzi con una passione ed una cura crescente:
Ma ‘Mi sei venuto dentro e non prendo la pillola’ si lamenta mentre porta la mano alla vagina e raccoglie lo sperma che fuoriesce, Marco si mette a ridere.
Mo ‘Penso ti convenga iniziare a prenderla al più presto se non vuoi dare un fratellino ad Alessia” e ride. Maria si guarda le dita sporche si seme, poi guarda Marco, lo fissa e le infila in bocca con uno sguardo voglioso.
Marco si dirige versi la cucina, ha sete
Mo. ‘Vuoi bere?’ Maria si accorge di avere la bocca secca.
Ma. ‘Si, grazie’ si alza e si sdraia sul divano, stanca. Ora ha anche freddo. Marco rientra con un bicchiere di birra e glielo porge, lei ne beve metà e lui lo finisce.
Ma. ‘Ho freddo’ Marco si sfila la camicia e gliela porge, lui ha un fisico bellissimo, spalle larghe da nuotatore, pettorali ed addominali scolpiti ed il pene che oscilla in mezzo alle gambe, pur a riposo incute rispetto. Dev’essere circonciso perchè la cappella è scoperta, violacea. Maria non riesce a distogliere lo sguardo da quel simbolo di virilità che poco prima le ha dato tanto piacere. Maria indossa la camicia e sente il profumo di Marco, lui nel frattempo si è seduto accanto a lei la abbraccia e le carezza le gambe, dai piedi sale lungo i polpacci, le ginocchia, le cosce, l’interno coscia e, finalmente, l’inguine. Maria apre le gambe, pronta a ricevere le carezze nell’intimità ma Marco si alza.
Ma. ‘Alzati e aiutami a sistemare il letto’ si dirigono verso la camera matrimoniale dove tolgono il copriletto e Maria lo sbatte fuori dalla finestra, mentre li fa Marco, da dietro le tocca il sedere e scende fino alla vagina, Maria si immobilizza senza sottrarsi, anzi allargando le gambe per facilitare il tocco.
Mo. ‘Ti stai bagnando di nuovo. Porcellina, hai voglia. Dimmi che lo vuoi.
Ma. ‘lo voglio’
Mo. ‘Che cosa vuoi dillo chiaramente l’eccitazione di Maria sta salendo, due dita di Marco sono dentro di lei
Ma. ‘Voglio te, ti voglio’
Mo. ‘Cosa vuoi da me, vaccona, dillo cosa ti piace’ le dita di Marco si muovono in lei, dentro e fuori, freneticamente mentre lui le bacia il collo, con l’altra mano stimola lo sfintere.
Ma. ‘Voglio far l’amore con te’ Marco continua a leccarle il collo e sale fino all’orecchio
Mo. ‘Ora ti spiegherò la vita, una volta sola e poi mai pi’. Quindi cerca di capire bene. Io e te non facciamo l’amore, noi scopiamo, non siamo una coppia, siamo io e la mia vaccaa307;non decidiamo cosa fare, io decido e tu obbedisci. Ti è chiaro vacca?’ Maria fa un cenno affermativo con la testa, intanto le dita di Marco la stanno facendo tremare per l’eccitazione. Deve appoggiarsi al davanzale per non cadere. Marco insiste:
Mo. ‘Allora cosa stiamo per fare, troia!’
Ma. ‘Voglio che mi scopi, scopami come vuoi, sono la tua vacca’ ansima.
Mo. ‘Brava, così mi piaci, vieni ‘le prende la mano e la porta sul letto, lui si posiziona in ginocchio l’uccello che svetta turgido, Maria sfila la camicia, l’atmosfera si sta scaldando e inizia a spompinarlo introducendolo in bocca il più a fondo possibile. Tiene lo sguardo sull’amante, percepisce la sua soddisfazione, scende lungo l’asta, fino ai coglioni. Quindi si sdraia con la testa fra le gambe di Marco, con la lingua lecca scroto e sfintere mentre con le mani lo sega.
Ma. ‘Brava, stai entrando nel mood giusto, continua a sgrillettarti’ Maria sposta la mano destra sull’inguine e si accarezza sfregando clitoride e vagina, quindi infila due dita dentro di sè. Marco prende il cellulare e immortala la scena godendosi il lavoro di Maria. La donna si sta rivelando più accondiscendente e disponibile del previsto, ma ora arriva il bello.
Mo. ‘Ora mettiti in posizione’ Maria non capisce a cosa lui si riferisca, cosa voglia.
Mo. ‘Forza, vacca. Il tuo punto forte è il culo, quindi la posizione prescelta è carponi, con la testa a terra ed il culo bello alto ed aperto’ Maria si posiziona come richiesto.
Mo. ‘Con le mani apriti il culo. Di più, più che puoi, forza’ Marco riprende con calma la posizione di Maria soffermandosi sullo sfintere. Maria protesta timidamente
Ma. ‘Perchè riprendi la scena, mi vergogno’
Mo. ‘Voglio che tu veda com’è il tuo buco del culo ora e come sarà quando avremo finito di giocarci’ risponde Marco ridendo, quindi si sporge verso un comodino, lo apre ed estrae un plug non eccessivamente grande.
Mo. ‘Voglio aiutarti, se ti inculo direttamente io ti apro, per allenarti infila questo plug, così ti abituerai gradualmente. Ora ti metti supina , sulla schiena, tiri su le gambe verso la testa e ti infili dentro il plug, per lubrificarlo usa quel cazzo che vuoi, forza che mi sto annoiando’ la donna prende in mano il plug, ne osserva le dimensioni e si rassegna a lubrificarlo con la saliva, non ha altro a portata di mano. Lo lecca insalivandolo più abbondantemente che può, Marco continua a riprendere la scena, quindi solleva le gambe portando le ginocchia al petto, con una mano allarga le chiappe e con la destra spinge il fallo contro lo sfintere, Marco si avvicina per riprendere lo sfintere che cede e lascia entrare il plug, dopo l’entrata della punta il plug si allarga e Maria esita, Marco appoggia la sua manona e spinge, lo sfintere si allarga e l’attrezzo entra fino alla rientranza.
Ma,’ Oddio’ strepita Maria ‘toglilo, mi sembra di scoppiare’
Mo.’Cretina, dovevi continuare a sgrillettarti, ormai lo hai dentro e lo tieni, ti abituerai in poco tempo, te lo assicuro’ Marco fa compiere al plug dei movimenti rotatori e delle estrazioni parziali per allenare lo sfintere e massaggia la vagina, intanto Maria si tiene le gambe sollevate con le mani per diminuire il senso di riempimento, lui le parla.
Mo. ‘Sei un caso particolare, devi esserne lieta. Di solito io mi dedico alle iscritte sposate, meno problemi, meno impegno e tanto divertimento, le divorziate non le guardo proprio, tante sono alla ricerca di un nuovo compagno. Invece le sposate mi piace mandarle a casa dal maritino belle farcite, che colano la mia sborra da tutti i buchi. E parecchie le ho sverginate io di culo, proprio come farò con te. Sai perché faccio le riprese? Ero andato ad un meeting internazionale con la squadra di nuoto, dopo le premiazioni si festeggia, discoteca e sesso. Io ho rimorchiato una ranista americana, carina, un poco alticcia, sono andato nella sua camera ed abbiamo scopato Il giorno dopo ho scoperto che mi aveva denunciato per stupro, era fidanzata con un ragazzo della sua squadra che non aveva apprezzato la sua predisposizione per i rapporti internazionali, un giudice ha mandato a prendermi e mi ha sbattuto dentro. Ovviamente era una donna, per fortuna in sede d’interrogatorio ho chiesto di poter mostrare il mio telefonino, l’avevo ripresa che mi succhiava dicendo ‘Big dick, wonderfull sex’ e non sembrava molto restia. Mi hanno rilasciato subito, da allora il telefonino è il mio migliore amico.’ Nel frattempo Maria appare provata, la fatica di tenere le gambe sollevate e l’eccitazione che prova per la doppia stimolazione la fanno sudare, non riesce a godere, forse per la tensione. Marco si è stancato di giocare con il plug, ora lo estrae e re-infila agevolmente, lo sfintere si sta allentando.
Mo. ‘Ora tocca a te vacca, ti concedo di far merenda con la mia sborra. Cerca di meritarti tanto onore’ le dice accomodandosi con la schiena appoggiata alla testiera del letto, Maria gattona sino al suo padrone, al suo dominatore, ormai si sente posseduta in maniera totale, pronta ad accettare qualsiasi cosa Marco le chieda. Lecca tutta l’asta, ingoia la cappella girandoci sopra con la lingua, lo insaliva ed inizia a masturbarlo mentre scende fino allo scroto che lecca, si infila i testicoli in bocca e li succhia, titilla il perineo e cerca di spingere la lingua fino allo sfintere dell’uomo, a Marco il trattamento garba, quindi si distende piegando le ginocchia, ora Maria arriva a leccare interamente il buco del culo dell’uomo, ogni tanto si solleva per lubrificare l’uccello con la sua saliva e poi riprende il lavoro.
Ma ‘Cosa vuoi che faccia? Vuoi scoparmi o ti metto un dito in culo? Dimmi cosa preferisci’
Mo. ‘Brava troia, mi piace quando sei propositiva! Massaggiami la prostata e guarda di ingoiare tutta la mia cremina, non perdere neanche una goccia’ le intima Marco. E Maria esegue, alterna la masturbazione al pompino e stimola il culo dell’uomo, dopo alcuni lunghi minuti lui è pronto per venire, riprende lo smartphone e riprende Maria che succhia l’uccello, si vede che la sborra sale dentro il corpo del pene ed infine erutta nella bocca della donna, è possibile contare i getti di sperma, uno, due, tre getti che lei tiene in bocca e quando i getti si calmano si vede la laringe che ingoia, quindi lei si lecca le labbra e verifica che nulla sia rimasto sul pene, poi vede lo smartphone e sorride.
Maria si è addormentata, vinta dalle emozioni. Anche Marco si appisola brevemente, quando si risveglia controlla l’orologio, è trascorsa mezz’ora, solleva il lenzuolo e guarda Maria, che dorme accoccolata contro di lui, ha ancora il plug infilato in culo. Marco la guarda, centosessanta centimetri di carica erotica, un culo da favola, due gambe non filiformi ma diritte, un seno della terza misura sorprendentemente sodo considerando l’età. E poi la figa, con le grandi labbra molto pronunciate, la pancia appena prominente. La pelle è morbida e soda, la donna è tutta soda e compatta. Il viso non è particolarmente bello ma è proporzionato, i capelli castano chiaro sono morbidi e setosi, si sofferma sulle orecchie, piccole e molto erotiche. Marco di avvicina e le bacia dolcemente, poi le lecca e Maria mugola nel sonno, Marco insiste scendendo sul collo che percorre con la lingua. Maria si sveglia, percorsa dai brividi.
Mo. ‘Ben svegliata, maialona. è ora che ti scopi in questo bel culo che ti ritrovi. Non intendo aspettare oltre, svegliati Maria, è ora di fottere.’ Maria si stiracchia, si sente decisamente meglio dopo aver riposato, attira a se Marco e lo bacia appassionatamente.
Ma. ‘Sono pronta, sono la tua maiala, dimmi cosa vuoi, cosa posso fare per te’ dice Maria con tono sensuale ed espressione vogliosa, Marco è eccitato dalla metamorfosi della donna, da quanto sia diventata disponibile e pronta a tutto per soddisfarlo.
Mo. ‘Vieni andiamo in bagno’ dici il ragazzo porgendole la mano, la conduce al bagno dove sfila il residuo del reggiseno, tagliato e trasformato, ormai, in un indumento pornografico.
Mo. ‘Datti una rinfrescata’ le intima, mentre lei si insapona Marco espleta le funzioni corporali e si lava sul bidet. Il manico del plug appare in evidenza sul culo pallido della donna, lei non ha neanche provato a chiedere se poteva toglierlo, buon segno.
Mo. ‘Vieni, ti asciugo io. Vedo che ti stai abituando al plug, dimmi cosa provi ‘. Maria si avvicina al ragazzo e gli passa il telo con cui si stava asciugando. Lui la sfrega per asciugarla
Ma. ‘E’ una sensazione strana, mi sento piena come dovessi cagare, però mentre mi muovo a volte mi tocca punti da dove partono brividi forti ‘ Marco si sta soffermando sulle zone erogene, seni, interno cosce, e nota che le guance di Maria si stanno colorando, con le dita torna a masturbare il clitoride e la vulva, che si bagna prontamente.
Mo. ‘Nel complesso ti piace, direi. Sei molto sensibile e questo mi piace. Vieni andiamo in camera’ e i due ritornano in camera da letto.
Mo. ‘Mettiti in posizione e gioca con il plug, così alleni lo sfintere. Ti consiglio di sgrillettarti, renderà tutto più facile’ le ordina Marco che si siede sul bordo del letto per riprendere la scena da vicino. Maria, sorridente, si mette a carponi, la testa sul cuscino, e si masturba con una mano. L’altra impugna il plug e lo muove estraendolo e reintroducendolo, lo sfintere ogni volta oppone meno resistenza. Oltre a riprendere il movimento del plug Marco si masturba lentamente.
Mo. ‘Ora basta giocare ‘ così dicendo Marco si mette in ginocchio dietro la donna, le toglie il plug di mano e le affida il suo cazzo
Mo. ‘Guidalo dentro, vacca. Voglio essere buono e ci metto del lubrificante’ così dicendo Marco fa colare del liquido sullo sfintere e sul suo uccello, Maria lo appoggia sullo sfintere e si posiziona meglio possibile, lui spinge e la cappella entra in lei, quindi la estrae e la infila di nuovo, questo per quattro, cinque volte, la donna dapprima trattiene il respiro temendo di provare dolore, poi si rilassa.
Mo. ‘Che spettacolo, poi ti giro il video, così avrai un ricordo della tua prima inculata’ ride Marco. A quel punto inizia a fotterla con calma, Maria con la mano si scopa la figa e l’insieme degli stimoli la fa godere. Marco ha un’idea, compone un numero di cellulare
Mo. ‘Ciao Laura, sono qui con Maria, sai che era vergine di culo? La sto lavorando alla grande, te la passo’ e così dicendo attiva il viva voce
L. ‘Maria? Sei con Marco sento, immagino ti stia divertendo’ saluta Laura ridendo.
Ma. ‘Oddio, si amò mi stà fottendo alla grande. Oddioooo sto per venire amò. Godo di culo e di figa amò. è pazzesco, GODO, VENGOO ‘ Marco la sculaccia, poi prende il telefono e saluta Laura
Mo. ‘Ora la farcisco, fatti mostrare il video dalla vacca, un bacio’ Marco accelera il ritmo e sborra nel culo dell’amante. Quando l’uccello si ammoscia lo estrae e lo porge alla donna.
Mo.’Forza, fammi il bidet con la lingua, ti consiglio di farti spesso il clistere, così sarà più gradevole, ora muoviti. ‘ Maria si deve riprendere ma Marco non le dà tregua, la prende per i capelli e la porta a leccare l’uccello. All’inizio Maria è perplessa e schifata ma poi si rassegna e lecca e pulisce tutto il cazzo dell’uomo.
Mo.’Brava, vacca, così mi piaci ‘ si congratula Marco. Concede alcuni minuti di riposo alla donna, che si accoccola contro il suo corpo e si assopisce. Quindi la chiama
Mo.’Forza Maria sono le cinque passate, per le sei voglio essere in macchina. Cambia le lenzuola, queste le lavi e me le riporti pulite. E poi vestiti che partiamo.’ Maria esegue poi chiede
Ma.’Prima di vestirmi dovrei lavarmi e andare in bagno, posso? ‘ Marco ride,
Mo.’No, indossa maglia e gonna e partiamo, se vuoi ci fermiamo in Autogrill ma devi scegliere, o te la tieni fino a casa oppure torni a mettere il plug e lo tieni per tutto il viaggio’ Maria sorride e con tono umile dice
Ma.’Se posso scegliere preferisco tenermi la voglia. Il plug per oggi mi ha creato un po’ di bruciore’
Mo.’Come preferisci, ma te lo regalo così potrai tenere il culo allenato per la prossima volta. Tu sarai la mia vacca fino a quando non mi stancherò, lo hai capito? ‘
Ma.’Si, e sono pronta’. Molto bene, pensa Marco.
Maria è sdraiata sul letto che attende il rientro di Alessia, questa sera è uscita con delle amiche ma per l’una deve rientrare. Ha tempo per analizzare la situazione, sono trascorsi nove mesi da quando ha scoperto il tradimento di Antonio e poco pi’ di sei da quando è rimasta sola ma la sua vita è cambiata completamente. Lei è cambiata completamente. Ad esempio oggi è arrivata in palestra, Marco la attendeva con un sorriso malefico. Marco è un porco, ha una fantasia incredibile, ma le piace, le fa provare delle sensazioni magnifiche. Le ha allungato un pacchetto dicendole:’Mettile dove vuoi, ma il cordino deve uscire dalla parte superiore dei calzoncini ‘ la curiosità era forte ma ha dovuto entrare al cesso per aprire il pacchetto, sicuramente non poteva essere aperto in pubblico. Infatti conteneva tre sfere di silicone, non poteva metterle tutte e tre in figa, quindi ha dovuto metterne due in figa ed una in culo. Il cordino che le univa faceva in modo che ad ogni passo si muovessero, provocandole un’eccitazione incontenibile. Il pezzo finale del cordino lo ha lasciato uscire dal bordo superiore dei pantaloncini per dimostrare a Marco che aveva ubbidito. Fare gli esercizi sullo stepper è stata un’esperienza devastante, ogni quattro o cinque movimenti doveva fermarsi per non godere, era marcia di sudore. Marco si è avvicinato con un sorriso maligno e le ha chiesto come stesse, quando ha risposto che non si sentiva bene la ha accompagnata in infermeria, una stanzetta dietro i cessi e la ha scopata di brutto, facendole provare almeno due orgasmi. Tra poco le manderà copia dei video girati, ogni tanto lei li guarda e di masturba. E poi ripensa al sabato sera scorso, Alessia dormiva dal padre e lei e Laura sono uscite da sole, lei non ama uscire con Laura perchè finiscono sempre rimorchiate da qualcuno e le avventure vissute meriterebbero un libro. Comico. Cinquantenni che piangono narrando le loro storie, ragazzi così ubriachi che non alzano nemmeno un braccio, figurarsi il cazzo. Mariti in cerca di avventure che non sanno come fare, uomini che si spaventano se le loro avances vengono accettate e ‘amici’ di facebook che possono sopportare solo rapporti virtuali. Ma sabato sono andate a ballare in un locale specializzato in musica ‘latina’, i latini impazziscono per le donne con le curve, il suo culo e le tette di Laura hanno avuto un successo strepitoso, ad un certo punto temeva scoppiasse una rissa ma il gestore ed il direttore di sala le hanno portate in una saletta vip e l’atmosfera si è placate, le hanno offerto anche da bere, a quel punto era ovvio dovessero sdebitarsi, i due erano stati così gentili ed erano carini, il direttore era un po’ tipo truzzo palestrato con i baffi mentre il direttore era un nero enorme. Sicuramente sono stati soddisfatti del ringraziamento, Laura ha voluto assolutamente provarli entrambi ed anche Maria ha dovuto adeguarsi. All’alba hanno fatto colazione tutti e quattro assieme, gli uomini avevano bisogno d’energia, mentre loro erano appagate e satolle di cazzo. Per una volta avevano rimorchiato bene, altre volte avevano finito per giocare insieme con la collezione di vibratori di Laura per placare le attese inappagate che avevano.
Ecco, si apre la porta, arriva Alessia, ora verrà a salutarla.
A.’Ma’, dormi?’
M.’No amore, finchè non rientri non riesco a dormire. Tutto bene?’
A. ‘Si, tutto bene, sono andata al pub con delle amiche, domani ti racconto. Ci vediamo tra poco’
M.’E con papà?’ Maria cerca sempre di sapere come va tra il suo ex marito e la troia rumena, anche se lei, ormai, non lo rivorrebbe insieme.
A. ‘Tutto bene ma’, è sempre innamorato di Ramona, buona notte ‘
M.’Buona notte amore ‘Maria pensa che lei gli nasconda qualcosa, la battuta sul padre, oltretutto è acida. E poi lei pensa che sia Ramona che si stancherà di lui, non viceversa.
La mattina successiva osserva Alessia, è diventata più carina, si trucca e si vesta con attenzione, niente di vistoso ma invece dei jeans indossa pantaloni aderenti e le maglie sono maglioncini aderenti, non extra large. Sta sicuramente crescendo, speriamo in bene. Prendono il bus insieme ma Maria scende dopo la figlia. Arrivata in ufficio avverte una fitta al basso ventre, speriamo non sia di nuovo la cistite.
Dopo un’ora deve arrendersi, chiede a Laura il permesso per uscire, a casa ha ancora degli antibiotici che gli erano stati prescritti la volta scorsa, li prenderà. Alle dieci entra in casa e si precipita in cucina a prendere gli antibiotici, ma poi si guarda intorno e si immobilizza, in un angolo vede lo zaino di Alessia, sul divano il maglioncino che indossava al mattino e, per terra, una minigonna che non ricorda di aver mai visto.Sta per chiamarla ma qualcosa la induce a tacere, sente dei rumori, provengono dalla sua camera da letto, entra nel bagno che ha un doppio ingresso, sul corridoio e sulla sua camera, la porta verso la camera è parzialmente aperta e vede riflesso nello specchio dell’armadio cosa avviene sul letto. Alessia è sul letto, carponi ed un uomo è dietro di lei e la sta scopando con energia, lei pare gradire molto la cosa.
A. ‘Si, così, sbattimi, così mi piace, fammi sentire il cazzo tutto dentro, scopami, scopami’ l’uomo si impegna con passione, lei allunga una mano sotto di se e, evidentemente, arriva a stringergli i coglioni perchè lui reagisce.
M.’Che porca che sei, vuoi anche i coglioni dentro, troietta che non sei altro.’ Maria si sente male, ha riconosciuto la voce, è Marco. Lui accelera il ritmo della scopata e la forza dei colpi. Ad ogni colpo Alessia emette un gridolino di piacere, quindi Marco rallenta, si ferma e lei si rilassa, poi il ragazzo, all’improvviso ricomincia a sbatterla con forza.
M. ‘Ci siamo troietta, ti riempio l’utero di sborra, preparati maialina
A. ‘Si, dai, riempimi. GODO ANCHE IO, godoooooo’ Alessia emette un lungo rantolio ed il suo corpo è scosso dai tremiti, Marco si irrigidisce. .Quindi estrae il cazzo dalla ragazza e si appoggia alla spalliera.
M. ‘Cosa devi fare ora?’ chiede alla ragazza, lei si appoggia su un gomito
A.’Niente’ risponde mostrandogli la lingua. Lui le assesta una schiaffo sul culo
M.’Te l’ho spiegato ieri sera, devi essere ubbidiente, non accetto impertinenze’ ieri sera, pensa Maria, cazzo prima ha scopato me e poi mia figlia
A. ‘Non si può scherzare, uffa. So benissimo cosa fare’ dice Alessia e fissa Marco con espressione maliziosa, lecca la punta del pene e pian piano lo prende in bocca, fino alla radice, riesce a controllare gli sforzi che gli provoca il contatto con il palato, poi si solleva e si riabbassa, infine lo guarda negli occhi e gli dice
A. ‘Scommettiamo che in venti secondi te lo faccio rizzare’ e così dicendo lo imbocca tutto, intanto la mano lavora la parte bassa dell’uomo. Maria capisce che gli sta massaggiando la prostata, Marco getta la testa all’indietro e si gode il trattamento
M. ‘Oh, sei bravissima. E hai diciott’anni’
A. ‘Non solo, fino a due mesi fa la mia massima esperienza erotica era una sega ad un amico a capodanno ‘
M. ‘E poi?’ Alessia si solleva dall’uccello e, continuando a masturbarlo racconta
A. ‘Mio padre ha un’amante di ventidue anni, siamo diventate amiche, mi ha insegnato a truccarmi, mi dava consigli sui miei amorini. Poi, due mesi fa, mi chiede se voglio andare in discoteca. I miei non mi facevano andare, lei mi dice tu chiedi a tuo padre, io mi offro di accompagnarti, per proteggerti e poi vedrai. Io faccio così e mio padre accetta, erano mesi che Ramona lo tormentava, lui pensava di prendere due piccioni con una fava. Vi porto io alle dieci e vi vengo a prendere all’una. Tutto ok, in discoteca Ramona mi presenta dei suoi amici, dai venti ai ventisei anni. Tutti rumeni e tutti lavoratori, il più carino, Alex, mi offre da bere e mi chiede se voglio vedere la sua auto nuova. Lui vende auto ed ha una Bmw nera, mi offre di fare un giro, dietro la discoteca parcheggia e inizia a baciarmi, mi tocca ed io mi inumidisco, mi sposta le mutandine e ficca dentro il cazzo, così, senza preavviso, io sono sorpresa, non immaginavo che la mia prima volta sarebbe stata così ma non voglio sembrare una bimba,penso che tra loro sia normale così. Mi sbatte ben benino per dieci minuti, io godo e lui mi viene dentro, rimette l’uccello nei pantaloni e torniamo in disco, parla con Ramona che ride e viene da me. Mio cugino mi ha detto che avete scopato, ti credevo vergine, ma prendi la pillola? Io ho detto di no e lei ha detto che avrebbe provveduto’.
Alessia ritorna a succhiare Marco, Maria è sconvolta da quello che ha sentito la troia ha plagiato sua figlia, le viene da piangere. Intanto Alessia continua il racconto mentre si solleva sulle ginocchia e si impala sull’uccello dell’amante.
A. ‘Oh, devo ammettere che mia madre ha trovato proprio un bel cazzo. Comunque; già la prima sera dopo la scopata con il cugino di Ramona si avvicina un altro tipo e mi offre una canna. Parliamo un po’ e fumiamo, lui fa il montatore di mobili, ha spalle enormi, mi dice che solleva un frigo da solo. Altro che quei seghini dei miei compagni di classe, inizia a baciarmi, ed io ho capito subito come sarebbe finita, Ramona mi guarda e ride, infila il dito indice nell’anello formato da indice e pollice dell’altra mano. Lui mi tocca ed io mi eccito, ha mani forti e ruvide,io colo umori come una fontana. Mi prende per mano e andiamo nei cessi, mi solleva e mi impala sull’uccello. Proprio come sono impalata adesso sul tuo cazzo, mi solleva come fossi un fuscello e mi sbatte, non so per quanto tempo, io godo da morire, poi mi viene dentro anche lui. Mentre lui è ancora dentro di me arriva Ramona e mi dice che è ora, mio padre è fuori dal locale.Lui mi bacia e ci lasciamo, stiamo uscendo ma Ramona mi ferma e mi mostra sul suo telefono un video dove si vede che mi faccio sbattere dal mobiliere e mi dice: quello che succede fuori casa non entra in casa, sei d’accordo troietta? Io non è che ho molta scelta e accetto. Mi ricordo la sensazione della sborra che mi colava lungo le cosce, in macchina l’ho raccolta con le dita e ho provato a leccarla. Avevo sentito che tante non amano il sapore dello sperma, a me non è dispiaciuto. E mi sono sentita tanto troia a leccarlo così.
Intanto il ritmo della cavalcata di Alessia è cresciuto, tace e si concentra sulle sensazioni che le produce il movimento dell’asta di Marco dentro di lei. Il ragazzo le stringe i capezzoli e le carezza il corpo arrivando fino al sedere, i due riprendono a baciarsi fino a quando sopraggiunge l’orgasmo che li prende in contemporanea. Quando ilritmo della respirazione si è regolarizzato Marco la interroga, è curioso
M.’Quindi i rumeni ti hanno svezzato’ Alessia ride.
A.’Svezzato? Altrochè, il giorno dopo Ramona e Alex sono venuti a prendermi dopo la scuola e mi hanno portato da una loro amica ginecologa che mi ha dato la pillola del giorno dopo e mi ha messo la spirale, quindi Ramona mi ha detto che le dovevo cinquecento euro, ovviamente non sapevo come renderli e lei, serenamente, mi ha detto che avrei accettato i regalini di quelli che mi scopavano. Che tante fanno così, Alex ha detto qualcosa in rumeno ridendo e Ramona ha aggiunto, tranne il culo, quello lo devi riservare ad Alex che ci sta aiutando. Io ero stranamente fredda e lucida, stavo diventando la troia dei rumeni ma non ero preoccupata, io volevo cambiare la mia vita.’ detto ciò Alessia si abbassa con la bocca sul membro del ragazzo ed inizia a leccarlo, pulisce per bene la cappella dal residuo dell’orgasmo, poi si dedica all’interno cosce, allo scroto, al perineo e all’ano del compagno, la sua lingua morbida non tralascia nulla, nessun anfratto. L’uccello ricomincia a prendere vigore, Marco riprende la scena con il telefono. Lei guarda la camera e con occhi languidi dice:
A. ‘Adoro sentire un cazzo indurirsi in bocca, mi sento potente e porca’ e torna ad ingoiarlo fino alla radice. Marco trova il trattamento molto soddisfacente mentre Maria, in bagno, pensa a cosa fare, entrare in camera e fare una scenata? Uscire e far finta di niente? Come può fare una scenata lei che è completamente sottomessa a quel ragazzo, con che faccia? E’ tutta colpa di Ramona se è successo questo, fino a sei mesi fa lei era una moglie fedele e Alessia una ragazza giovane e ingenua. Ora stà conducendo Marco all’orgasmo, gli massaggia la prostata mentre lo succhia con passione e Marco è prossimo all’orgasmo, con le mani le artiglia i seni e sborra nella bocca della ragazza che non perde neanche una goccia del seme dell’uomo, poi lecca la cappella e la ripulisce.
M.’ Chi ti ha insegnato a spompinare così, sempre i rumeni? Le chiede Marco ansimando per il piacere provato.
A. ‘Il secondo giorno esco da scuola tranquilla e vedo Ramona che scende da una vettura e mi chiama, la raggiungo e mi dice: ti presento Radu, è un mio amico che adora i pompini, per ogni pompino ti darà e due pezzi blu così inizi a scalare il debito. Due pezzi blu sono 40 euro, mi fa salire in macchina e partiamo, dopo poco Ramona scende ed io resto con lui, ho paura, E’ un cinquantenne sovrappeso e per niente rassicurante. Arriviamo in un condominio, ed entriamo in un appartamento, carino, mi offre da bere e poi mi ordina di togliere i jeans, esito un attimo e poi lo faccio. Spogliati, mi ordina ed intanto estrae l’uccello dai pantaloni, mi sembra grosso, per fortuna è già eccitato e non cresce ulteriormente, quando sono nuda mi ordina di fargli un pompino, io non sono molto pratica e mi spiega, mi guida e riesco a farlo venire. Mi sembra di aver fatto un buon lavoro ma lui mi dà i due pezzi da venti e mi dice: questo te li do perché potresti essere mia figlia, ma domani dovrai far meglio. Scendiamo e passiamo a prendere Ramona in un bar, ci accompagna a casa di lei e riparte. Io le consegno i soldi e lei mi dice che Radu tornerà a prendermi all’uscita di scuola per alcuni giorni, non devo più indossare pantaloni ma solo gonne e devo imparare a fare i pompini altrimenti sono guai, è meglio non contraddire l’uomo.Per parecchi giorni le pause pranzo di Radu sono state allietate dai miei pompini, ed ancora oggi quando vuole un pompino da una italiana mi viene a prendere da quello che dici è stato un buon maestro.’
Maria che ha assistito alla prestazione non può che confermare, è stato un pompino superbo.
Marco si è ripreso, guarda l’orologio.
M. ‘E’ ora del mio servizio preferito, preparati’ Maria capisce a cosa si riferisce Marco, vuole inculare la ragazza!
A. ‘Ecco fatto’ dice Alessia con tono allegro, si mette di schiena sul letto e solleva le gambe, quindi prende la caviglie con le mani e solleva il fondo schiena dal materasso, in tale posizione sia la figa che il forellino posteriore sono esposti. Marco si avvicina ed accarezza i glutei, morbidi e sodi, quindi appoggia l’indice allo sfintere e, quasi senza spingere, entra in lei. Il dito entra senza sforzo, lui lo estrae e ne posiziona due, l’introduzione è nuovamente senza sforzo.
M. ‘Sembri piuttosto allenata, direi che il tuo culo ha visto parecchi cazzi’
A. ‘Come ti ho detto due mesi fa ero vergine, poi la mia vita è cambiata. Un venerdì, dopo scuola stavo andando da mio padre, avevo già incontrato Radu ed avevo i quaranta euro per Ramona, ci incontriamo ad un bar e lei è insieme ad Alex. Lui non lavora perché lavorerà domenica ci propone di fare una gita ma Ramona rifiuta, ha degli impegni, si raccomanda che mi riporti a casa per le diciotto, diciotto e trenta quando rientra mio padre. Io e Alex usciamo,Alex è un ragazzo sorridente e scherzoso, mi trovo bene con lui, partiamo e dopo pochi minuti entriamo nel parcheggio di una fabbrica abbandonata, non un bel panorama, mi bacia e mi mette la mano sotto la gonna, sposta le mutande e mi tocca, mi bagno in fretta e lui me lo fa notare, mi dice che sono una troia ed una troia deve usare anche il culo, quindi è arrivato il momento di usarlo, io sono preoccupata, lui inizia a baciarmi le chiappe e poi mi lecca il culetto, mi bagna lo sfintere e ci mette un dito dentro e lo muove, io godo, sono eccitata e vogliosa. Lui tira fuori il cazzo e lo poggia sullo sfintere, spinge e mi entra dentro. Incredibile, dicono che il primo rapporto anale sia doloroso, per me non lo è stato. Lui si muove con un ritmo regolare e mi fa godere, quindi mi viene dentro. Io mi attendo che mi coccoli, insomma è un evento importante la prima inculata ma dal capannone escono due suoi amici, ora sono terrorizzata. Io mi abbasso la gonna ma lui mi tira fuori dall’auto i suoi amici mi mettono appoggiata sul cofano ed uno lo sento che mi entra nel culo e mi sbatte con forza pochi minuti e viene, poi tocca all’altro e poi nuovamente al primo. Sono distrutta vedo che i due danno dei soldi ad Alex, lui prende una coperta e la mette sul sedile dell’auto, non vuole che lo macchi, e mi riporta a casa. Per fortuna pap’ non è arrivato e faccio in tempo a lavarmi. Alex ha ripreso tutto e il video è in mano a Ramona che se lo guarda sghignazzando. Da allora il mio culo è ambito pi’ della figa, dai ora,basta chiacchierare. Marco infoiato ancora di pi’ dal racconto, le entra nel culo, senza lubrificazione, e la sbatte con forza, con un ritmo intenso e regolare. Non c’è gusto ad inculare una troia così aperta quindi esce da lei e le porta il cazzo alla bocca, lei lo spompina fino a farlo godere, quindi apre la bocca mostrando il seme e lo ingoia.
A. ‘Buona la crema’ conclude ridendo e gettandosi sul letto.
A. ‘Ora hai avuto quello che volevi’
M. ‘Anche tu hai avuto quello che volevi.’ Maria non capisce a cosa si riferiscano
Alessia ride, ‘è vero, ho visto la vecchia troia sbattuta ed umiliata, voglio vedere con che coraggio cercherà di impedirmi di farmi i cazzi miei dopo che le avrò mostrato il video di voi due insieme. Quella baldracca credeva che non notassi i clisteri che si è comprata? E poi ho trovato i vibratori, i perizomi da maiala, ed è stato facile capire che il tempo passato in palestra era troppo. Oggi mi sono tolta lo sfizio di scopare nel suo letto e stasera le farò capire che lamusica è cambiata. Se ci tieni, un giorno, ti faccio scopare madre e figlia insieme. Scommetto che ti piacerebbe’ Marco ride a sua volta:
M.’Effettivamente l’idea è eccitante, io adoro certe cose inusuali’
A. ‘Tu e Ramona avete un carattere simile, per voi il piacere è il risultato del dominio mentale e fisico’
M.’Ma cosa ci fà Ramona con tuo padre, lo domina?’
A. ‘Non credo, lui è un intermezzo in attesa del colpo grosso, l’uomo ricco che cambi la sua vita, ma anche lei come te adora sottomettere, io sono un giocattolo per lei, si diverte. Una sera siamo rientrate dopo la disco, io ero stata scopata da tre muratori ed avevo figa e culo pieni. Siamo andati a dormire e sono crollata, dopo un’ora mi sento leccare le tette. Era Ramona che mi dice: anche oggi mi sono scopata tuo padre. Ora puliscimi con la lingua:bevi la sborra che ti ha generata. Ho ubbidito e l’ho vista godere per la prima volta, godeva perchè mi possedeva. Ora quando le viene voglia si fa leccare. Lei scopa ogni notte con pap’, li sento, lei grida quando scopa perchè ci tiene a che io li senta e lo dica a mamma. A volte al mattino mi dice: quando torni da mamma dille che anche ieri io e il suo ex-marito abbiamo scopato, ci tengo che lo sappia’. Maria sente, e di domanda che razza di donna ha scovato Antonio, perfida, una troia perfida e bastarda. Marco ha voglia di pisciare e si alza senza dir nulla, di dirige verso il bagno, Maria non fa in tempo a muoversi che lui entra e la vede, seduta a terra. Scoppia a ridere e chiama ad alta voce:
Mo. ‘Ale, vieni, c’è una sorpresa’, Maria vorrebbe alzarsi ma Marco le prende i capelli e la tira a terra. Alessia entra e sbotta:
A. ‘Vedi che mi spia! Ecco perchè la odio, è una impicciona, una merda’
Mo. ‘Calma, non poteva sapere di noi. Come mai sei a casa?’ le chiede tenendola inchiodata a terra
Ma. ‘Stavo male, sono venuta a prendere una medicina a casa’ piagnucola Maria.
Mo. ‘Come faceva a sapere di noi. E poi tanto volevi raccontarle tutti stasera, tanto vale farlo ora’
A. ‘Hai ragione, ma io solo a vedere la sua faccia mi incazzo. è una cretina! Portala di la!’ e così dicendo le sputa in faccia. Marco prende un elastico e raccoglie i capelli come una coda e con quella la tira su e la conduce in camera da letto. La getta sul letto e le tiene la testa contro il materasso con il gomito.
A. ‘Allora, troia, non voglio sentire la tua voce, fai cenno si o no con la testa, chiaro?’ Maria muove la testa in su e gi’.
A. ‘Ci spiavi da tanto, troia, hai sentito tutto? Sai che ho il video di te che entri nella sala infermeria, hai le palle vibranti in culo e tele fai togliere da Marco e poi ti fai scopare e inculare godendo come la vacca che sei?’ Maria, con gli occhi pieni di lacrime fa cenno di si.
A. ‘Ora tu sarai la mia vacca, oltre che la vacca di Marco, quello che dirò lo farai. Io vivrò la mia vita e tu mi asseconderai in tutto. Altrimenti sai cosa farò?’ Maria compie un cenno di diniego.
A. ‘Fino a poco fa pensavo di sputtanarti con il video, ma ora ho un’idea migliore.’ con un sorrisi crudele prende il telefono, compone un numero e accende il vivavoce
A.’Ciao Ramona, sono io’
R. ‘Troietta, non sei a scuola?’
A. ‘No, forse ho scoperto l’amante di mia madre, devo incontrarlo’
R. ‘Davvero? Tutto quello che trovi su quella vacca dallo a me, foto, video, qualsiasi cosa. Pago anche 500 euro’
A. ‘Ci provo, poi ti dico. Ma cosa ti serve?’
R. ‘Se mi trovi un video ci penso io, prima le faccio mangiare la mia merda. Ma davvero, dal culo mentre mi esce. E poi la affido ad un mio conoscente perchè la faccia battere per strada. Ma senza preservativi, così tempo un mese è piena di malattie. Con tutto quello che mi ha fatto la voglio veder morire soffrendo. Troietta, se ci riesci per te c’è un premio. Ma ricordati che alle quattro ti aspetto al bar, ho un cliente per te’
A. ‘Ci sarò Ramona’ e chiude la telefonata. Nella stanza cala un silenzio gelido.
A. ‘Allora, sarai la mia vacca ubbidiente o devo dare il video a Ramona?’ chiede Alessia che assapora il suo predominio. Maria piange e fa cenno di si con la testa.
A. ‘Ora puoi parlare, vacca. Dimmi che sarai la mia vacca personale’
Ma. ‘Si, sarò la tua vacca, non darmi in mano a Ramona, ti prego.’ Maria ha visto odio puro nello sguardo della figlia, Marco interviene
M. ‘Bene per cominciare falle un bel clistere con la lingua, e ricordati che se si arrabbia”
Alessia le tira la coda di cavallo:
A. ‘Si, datti da fare così Marco si diverte ma non credere di diventare la mia amica del cuore. Io sono una troia per colpa tua, hai perso il tuo uomo perchè non lo sai soddisfare e la sua amante è entrata nella mia vita. Ed ora ti fai sbattere come una vacca, se lo avessi fatto con pap’ non saremmo qui. Non ti potrò mai perdonare’ le sibila Alessia, poi si porta con le spalle appoggiate alla testiera del letto, spalanca le gambe e la tira verso di se.
A.’ Forza mammina dimostra alla tua figlioletta troia quanto le vuoi bene’. Marco toglie la giacca a Maria che resta in camicia, gonna e scarpe la sente pesante. In tasca ha il cellulare che non lascia mai, è l’occasione di capire perchè. Lo apre e va direttamente sui file video, ci sono i video che lui le ha inviato, che la riprendono con lui, ed altri file identificati da un numero, senza aprirli li invia al suo telefono, posa il cellulare di Maria e si posiziona di fianco alle due donne riprendendo Maria che lecca la figlia, ubbidendo ai suoi ordini.
A.’Scendipi’gi’, leccami il culo. Mi spiace solo di essermelo lavato, vorrei vederti leccare la mia merda come vuole Ramona’ Maria è umiliata e si sente colpevole, quello che le ha detta Alessia la ha turbata molto, lei ha agito a fin di bene ma è vero che dalla comparsa di Ramona la loro vita è stravolta. Sotto la sua lingua sente la vagina di Alessia bagnarsi ed aprirsi, la accarezza con le dita e ne infila due dentro a stimolare il punto G. Con l’altra mano massaggia lo sfintere che è morbido e cedevole, due delle sue dita vengono praticamente risucchiate dentro. Maria stimola simultaneamente la clitoride, il punto G e i terminali nervosi posti all’interno dell’ano. Alessia di rilassa e sente un senso d’eccitazione avvolgerla, Marco nota il viso rilassato della ragazza e l’impegno che Maria mette nello stimolare la figlia.
M. ‘Bello spettacolo ragazze, spontaneo, scommetto un milione che Maria è bagnata’ continuando a riprendere le solleva la gonna e sposta il perizoma, la figa è effettivamente bagnata. Con delle forbici Marco taglia il perizoma e, sempre riprendendo con il telefonino appoggia la cappella alla vagina di Maria, la donna inizia ad urlare
Ma. ‘Nooo, non entrarmi dentro, ho un bruciore terribile, dev’essere una cistite’ Marco guarda Alessia.
A. ‘Scopala, falle gridare. Cosa credi che Ramona non ti faccia lavorare se stai male o se hai le tue cose? Devi arrangiarti, usare quello che hai. La bocca, il culo. Sperando che il bastardo che ha comprato il tuo sesso accetti. Scopala, voglio sentirla gridare’ Marco entra dentro Maria con un colpo secco. Lei urla come la stessero sgozzando. Alessia le molla una sberla sul viso, molto forte:
A.’Zitta, lamentati piano e continua il tuo lavoro da puttana’ e le abbassa la testa tra le sue gambe. Marco la scopa con forza, sentire i lamenti di Maria la eccita ancora di pi’, le viene dentro con alcuni colpi profondi che la fanno lamentare ancora di pi’. Anche Alessia ha un orgasmo, la situazione la eccita da morire e squirta in faccia alla madre, che continua a lamentarsi piano, stesa sul materasso, vinta e provata. Ma Alessia non vuol fermarsi la prende per i capelli e le ordina di pulire il cazzo di Marco sotto l’occhio dello smartphone, quando l’uccello è bello pulito ha una nuova idea, la prende per i capelli e la porta in bagno, la fa inginocchiare nella vasca, quindi sale c cavalcioni sui due bordi e le ordina di aprire la bocca, a quel punto le piscia in faccia intimandole di bere. L’urina le cola addosso, sulla camicia e sulla gonna che ha avvolto in vita inzuppandole. Poi chiama Marco e lo invita a pisciare addosso alla donna:
A. ‘Forza Marco, tocca a te, pisciagli in bocca, e tu, voglio vederti bere, non cercare di sputare ‘ Marco passa il cellulare ad Alessia e fa posizionare Maria di fronte a se, in ginocchio e con la bocca ben aperta, ed inizia ad urinare, Maria cerca di deviare il getto con la lingua affinchè non gli vada in gola. Marco allora le tappa il naso, a quel punti Maria rischia di strozzarsi, la piscia gli finisce nel respiro, tossisce, si sente male.
Mo’Vacca apri la bocca e bevi o ti affogo nel piscio ‘ e così Maria si trova nuovamente con Marco che le piscia in bocca, lei rassegnata beve ma il getto è forte e si lava con l’urina che cade dalla bocca. Alessia ha ripreso tutto, felice nel vederla così umiliata e svilita. Alessia e Marco se ne vanno lasciando Maria sola, inzuppata d’urina e piangente.
è passato oltre un mese dalla mattina in cui Maria è stata sottomessa da Marco ed Alessia, da allora l’interesse di Marco nei suoi confronti è drasticamente scemato, non la guarda mai in palestra, una volta ogni tanto la fa andare in infermeria dove la incula, ma senza passione, solo per scaricarsi. Maria, d’altronde, non ha più voglia di uscire con Laura, non ha voglia di sesso, è depressa e demoralizzata.
Alessia vive la sua vita, libera come mai. è sabato mattina, Alessia gira per casa in perizoma e top striminzito mentre Maria pulisce casa,suona il cellulare della ragazza:
A.’Eleonora, amore. Hai visto i tabelloni? Matura con 87, nessuno ci avrebbe creduto. Ho preso più di tante secchione e nonostante mi sia divertita alla grande. Ho preso anche più di te? Mi spiace amore, ma sai come si chiamano i componenti della commissione d’esame’membri. Ed io con i membri ho una certa dimestichezza, modestamente. Cosa voglio dire? Intendo che il presidente della commissione, nonchè professore di matematica ed il professore d’italiano sono stati molto colpiti dalla mia capacita in sede di orale e di prova pratica ah ahah. Stasera ti racconto. Ascolta, io dopo la pizza andrei in discoteca non con quegli sfigati dei nostri compagni, così ci divertiamo’tu devi rientrare per le due? Ho un’idea, se mia mamma chiamasse la tua dicendo che ti fermi da me, così siamo in taxi assieme, è più sicuro, eccetera. Cosa ne pensi’ti ho detto che con mia mamma non ho problemi, da quando si è separata è molto più comprensiva. Certo che ti faccio conoscere la mia compagnia. Vedrai che sarà una serata indimenticabile’. Alessia chiama la madre e le ordina di telefonare a casa di Eleonora per invitarla a dormire qui.
M. ‘Ma chi è Eleonora?’ domanda Maria.
A. ‘E’ la ragazza più figa della classe, forse della scuola. Fino all’anno scorso non mi ha mai considerata. Da quando frequento Ramona il mio comportamento è cambiato, sono più sicura dei miei mezzi. E questo si percepisce, e così Eleonora mi è diventata amica, e stasera la farò divertire con la mia compagnia.’
Ma. ‘I rumeni amici di Ramona?’
A. ‘E certo, e chi altri. Ma non sono cazzi tuoi. Tu pensa a convincere la mammina.’
Ma ‘è vero quello che hai detto dell’esame di maturità?’
A. ‘Che domande del cazzo fai. Mi hai visto studiare? No, e allora come ho fatto a prendere 87. Il presidente della commissione è un obeso di fuori città, professore di Mate. Mi ha dato la soluzione del testo, la ha nascosta nel cesso delle donne, mi ha dato domande e risposte per l’orale e mi ha difeso durante lo scrutinio. In cambio di due pompe con ingoio. Il prof. d’Italiano era il professore dell’altra sezione, era già un po’ che mi osservava, nel corridoio. Ho pianto un po’ sulla mia sorte di povera ragazza figlia di separati e sbandata, lui si è commosso molto, quando poi ha visto la mia fighetta depilata e vogliosa ha deciso che meritavo un sostegno, circa quindici centimetri di sostegno direi. Se vuoi ti mostro i messaggi che mi ha mandato, era piuttosto scurrile ed esplicito. Ora lo ho scaricato, non ho tempo da perdere. Nel complesso un buon investimento, non credi?’ conclude Alessia ridendo.
Maria chiama la madre di Eleonora e si adopera a convincerla che la figlia sia in buone mani. D’altronde teme la reazione di Alessia se non dovesse riuscirci. La madre di Eleonora accompagna lei la figlia a casa di Alessia, vuole vedere a chi la affida. è una bella donna, rigida e precisa.Dopo aver parlato con Maria è più tranquilla, le è parsa una brava donna sfortunata ma con valori simili ai suoi. La famiglia, la fede.
Le due donne fissano il rientro per le due, in fondo è la festa di diploma. La mamma di Eleonora esce più tranquilla. Appena è uscita le due ragazze si precipitano in camera di Alessia che chiama la madre
A. ‘Ma, prendo una delle tue camicie stretch che devo darla ad Eleonora, non può venire in disco come è vestita’. Dopo mezz’ora le due ragazze escono dalla camera di Alessia, sono vestite in modo simile, minigonna di jeans e camicia nera, aderente e corta sopra l’ombelico. Eleonora è molto bella, alta con lunghe gambe magre e un seno turgido almeno della terza misura. Il trucco è stato reso più sexy da Alessia senza esagerare, ai piedi sandali con tacco non eccessivo.
Alessia indossa una camicia bianca, molto stretta, la sua gonna è corta come quella dell’amica ma il suo fisico è meno longilinea, le gambe sono più muscolose, tornite. Le caviglie sono sottili ed i piedi hanno graziose unghie tinte di rosso. Indossa sandali più alti di quelli di Alessia essendo più bassa.
Ma. ‘Ragazze siete bellissime, stasera farete conquiste’ Alessia ride e fa una piroetta poi abbraccia Eleonora. Lancia il suo cellulare a Maria e dice:
A. ‘Facci delle foto.’ Maria esegue, Alessia coinvolge Eleonora in una sequenza di scatti che sono via via più eccitanti. Gli ultimi vedono Alessia che, piegata a 90 gradi, mostra il suo perizoma rosso, poi alza il gonnellino di Eleonora ed appare un perizomino bianco molto striminzito.
A. ‘Ecco Alex, il nostro autista, noi andiamo ma’, non aspettarci sveglia’
Ma. ‘Ragazze mi raccomando, attente, e mandate un messaggio alle due per tranquillizzare sua mamma.’
A. ‘Non ti preoccupare, me lo ricordo’ le due scendono, Alex quando le vede le riempie di complimenti. Le porta in pizzeria dove si trovano con il resto della classe.
Alessia trova la cena noiosa, si beve due birre ed un limoncello alla fine per fronteggiare la noia, fa bere anche Eleonora che non è sicuramente abituata. Manca poco alle undici quando lasciano la compagnia: andranno in disco per conto loro. Alex le aspetta e le fa salire in auto, nei posti posteriori, porge loro una bottiglia di Slivovitz, molto forte. Alessia fa bere Eleonora e finge di bere anche lei. Eleonora è alticcia e ridacchia, Alessia le chiede:
A. ‘Ti piace Alex? Non lo trovi carino? E che bella auto, non trovi?’
E. ‘Si, carino, molto. Ma non è il tuo ragazzo?’ Alessia ride.
A. ‘No, siamo stati insieme un po’ ma ora ognuno per conto suo. Tu gli piaci, se vuoi”
E. ‘Cosa?’ Alessia di sporge verso Alex e gli parla piano. Lui ride e dice qualcosa in rumeno.
A.’Ha detto di fare un giro, è presto per andare in disco, tieni, fai un tiro, inspira a fondo, così, brava. è rilassante’ e le porge uno spinello che Alex le ha dato, Eleonora non ha mai fumato e le viene da tossire, Alessia le porge la bottiglia e lei ingoia una bella sorsata. Vuole mostrarsi adulta e sicura di se. Arrivano al parcheggio dietro la discoteca dove Alex porta le sue prede, abbassa il suo sedile e si sporge verso Eleonora, la tira a sé ed inizia a baciarla, lei apre le labbra e la lingua di Alex le esplora la bocca, lei è colpita dall’intraprendenza del ragazzo. Sente un dito che le sposta il perizoma e le tocca la vagina, entra in lei facendola inumidire; arriva a sfregare il clitoride, lei non è mai stata baciata con tanta passione e ricambia. Alex fa mettere la ragazza in ginocchio sul sedile posteriore e le mani di Alex si impossessano delle sue terga, entrando sotto la mini,esplorando la vagina e stimolando l’ano. Eleonora mai è stata toccata così, i suoi ragazzi non erano così intraprendenti nè così fantasiosi. Un dito le entra nel culo, lei cerca di ritrarsi ma lo spazio non consente movimento, inoltre lui insiste ed alla fine lei cede, il dito entra in lei e si muove provocandole dei brividi, intanto Alex si sposta, esce dall’auto e apre la porta posteriore, quindi la fa girare e le entra in figa con l’uccello, senza ulteriori preliminari, Eleonora è sorpresa dalla rapidità con cui tutto è avvenuto. Ed è travolta dalle sensazioni che quel cazzo duro e caldo le provoca.
Alex è in piedi fuori dall’auto e la scopa senza frenesia, si muove lentamente, varia il ritmo e le provoca un piacere crescente. L’estate scorsa lei ha perso la verginità con un coetaneo figlio di amici dei suoi, il loro rapporto sessuale è durato trenta secondi mentre ora sono diversi minuti che Alex si muove dentro di lei.Eleonora è già venuta una volta, poi lui accelera ilritmo, lei grida il suo piacere e grida ancora di più quando è invasa dallo sperma bollente del ragazzo. Eleonora è scossa ancora da brividi quando lui si estrae la lei.Alex si pulisce il pene sul perizoma ormai fradicio di umori. Alessia ha ripreso tutto con il suo telefono, il video potrà venire utile.
A. ‘L’inizio della serata non è male, che ne pensi? Bevi un sorso’ Eleonora non sente neanche più quanto sia forte la grappa, ha sete e beve una bella sorsata. Alex le conduce alla discoteca e si allontana per parcheggiare, Eleonora è interdetta.
E. ‘Ma se ne va?’ Alessia ride
A. ‘Pensavi fosse il grande amore? Al massimo una bella scopata! Ti facevo più scafata, invece mi sembra fosse parecchio che non ti facevi una bella scopata, hai goduto parecchio’ Eleonora, arrossisce. Alessia la guida verso il bagno, con la scusa di ritoccare il trucco lo marca considerevolmente, ora sembra più vecchia, non più una ragazzina.
Nel bagno, da un cesso provengono inequivocabili i suoni di un rapporto sessuale, mentre loro si preparano esce una coppia, salutano Alessia e tornano in sala.
A. ‘Il cesso è usato come scannatoio, in mancanza di meglio. Andiamoa ballare’ Eleonora è intimidita e spaventata, vorrebbe andarsene, fuggire la serata ha preso una piega inattesa, lei voleva semplicemente divertirsi, non fare la puttanella in giro. Raggiungono un tavolo dove Alessia la presenta, sono maschi e femmine più grandi di loro. Eleonora è così bella da attirare gli sguardi di tutti gli uomini e di alcune donne, inoltre Alex si è gia vantato della sua conquista quindi molti vorrebbero portare Eleonora nei cessi o a fare un altro giro al parcheggio. Ma Alessia ha programmi diversi. Porta l’amica a ballare e si scatenano in pista, molti ragazzi si avvicinano qualcuno, più intraprendente allunga le mani mala situazione resta sotto controllo, dopo un po’ ritornano ai divani. Basta bere, Eleonora potrebbe sentirsi male, Alessia sifa dare una canna da un ragazzo che ha roba piuttosto forte e fa fumare Eleonora, quindi si fa nuovamente accompagnare in bagno, deve pisciare.
A. ‘Facciamo una scommessa, con la porta chiusa ti dico cosa succede nei cessi’ Eleonora fatica a ragionare, è confusa. Con la testa fa un cenno di assenso.
E. ‘Ma non è possibile, e poi come controlliamo?’ Alessia spiega che i ganci di chiusura sono stati tolti per sicurezza.
A. ‘Allora, accetti? Chi perde per mezz’ora è la padrona dell’altra’ Eleonora forse accetta, forse non vorrebbe ma ormai sono di fronte alle porte di due bagni, Alessia si avvicina e ascolta.
A. ‘Qui fanno un pompino’ dice, quindi apre la porta ed una ragazza è inginocchiata sul pavimento impegnata a succhiare l’asta di un ragazzo in piedi. Alessia richiude scusandosi e ridendo, si avvicina alla seconda porta da cui provengono sospiri, attende alcuni istanti, vede che Eleonora è turbata da quei suoni.
A. ‘Qui qualcuno lo prende in culo’ apre la porta e una ragazza è in ginocchio sul water mentre un uomo la sbatte da dietro, in realtà non vedono dove è alloggiato il cazzo dell’uomo ma per Alessia è sufficiente la posizione.
A. ‘Per mezz’ora sei a mia disposizione. Baciami’ Eleonora è colpita dalla richiesta dell’amica, non la credeva lesbica,infatti Alessia lo fa per vincere le ultime ritrosie dell’amica, per marcare il suo predominio. Eleonora ricambia il bacio, è la prima volta che bacia una donna ma le piace, la eccita.
Sente le mani di Alessia aprire i bottoni della camicia, liberare le mammelle dalle coppe del reggiseno e stimolare i capezzoli che si gonfiano. Alessia le sussurra mille complimenti all’orecchio, su quanto sia bella, sexy e sulla bellezza del suo seno, che è effettivamente splendido. Una mano scende a stimolarle il clitoride ed Eleonora sospira per l’eccitazione.
A. ‘Togli il reggiseno’ le ordina Alessia, la ragazza esegue mentre il ragazzo che prima era impegnato a godersi un pompino ora si gode lo spettacolo fino a quando la compagna non lo tira via. Alessia introduce due dita nella vulva dell’amica, le estrae e le succhia.
A. ‘Sei ancora piena della sborra di Alex. Che buona, assaggiala’ e ripete l’operazione facendo leccare le dita ad Eleonora che ormai è quasi una bambola nelle sue mani. Senza riposizionare il perizoma, lasciando la figa scoperta, chiude due solo bottoni della camicia e porta Eleonora a ballare. I seni fanno capolino dalla camicia e ballando appaiono, nudi ed eccitati. Si posizionano al centro della pista, sotto la balconata che delimita il privè. Ballando i capezzoli appaiono e Alessia si abbassa a succhiarli. Dopo pochi minuti si avvicina un uomo con il fisico di un lottatore, dice ad Alessia che sono invitate nel privé, era quello che Alessia voleva, l’uomo si ferma si piedi della scala di cristallo che loro risalgono. Appena arrivano sopra scoppia un applauso. Porgono loro dei flutedi champagne e brindano alla loro bellezza. Vi sono quattro uomini e tre donne, tutti molto eleganti, con anelli, catene e bracciali d’oro. Le donne sono belle e volgari. Il capo è un uomo bellissimo,alto, muscoloso, con capellie barba curati. Sorride ma ha occhi di ghiaccio. Alessia riceve un wa, è Maria che ricorda loro di scrivere alla mamma di Eleonora, ‘E brava la mia vacca’ pensa Alessia avvisando Eleonora che ha perso la nozione del tempo. Ale controlla che il messaggio non sia pieno di errori, Eleonora non è perfettamente lucida, e lo invia.
Il capo si presenta come Giovanni, si interessa su cosa stiano festeggiando le due ragazze e quando sente che è la maturità è colpito dalla cosa, le due sono veramente giovani. Eleonora è il suo tipo, longilinea con belle tette, naturali. Alessia la conosce di vista, sa che frequenta il giro di Ramona, è nota per essere una troietta.
Uno degli altri uomini si avvicina ad Alessia e la invita a ballare con le altre donne. Alessia ubbidisce, le altre sono donne fatte, avranno oltre trent’anni, molto truccate e con tette grosse e rifatte. Per quanto ballino in modo scatenato i seni oscillano pochissimo. Ballano in modo sensuale e provocante, muovendo il bacino in modo da simulare una scopata, Alessia le imita.
Eleonora è seduta su un divano con il capo, Giovanni, che la sta affascinando; le ha raccontato del suo arrivo in Italia dove lui, laureato in ingegneria, ha lavorato come muratore, e poi dei crescenti successi che ha ottenuto. Il locale dove si trovano è suo, possiede negozi di compro oro, magazzini, appartamenti. Insomma è un uomo di successo, o almeno così appare. Eleonora è colpita, è molto più uomo dei corteggiatori che ha avuto fino ad oggi. Inoltre, tra canne ed alcool, è poco lucida, ride per qualsiasi cosa, non si rende neanche conto che periodicamente un seno appare dalla camicia troppo aperta. Vista la sua indifferenza alla cosa, Giovanni si sente autorizzato a toccarlo, e visto che lei non reagisce la palpa a piena mano. Eleonora non solo non si oppone ma ansima, la cosa incoraggia l’uomo che propone di spostarsi su un divano più arretrato, che dalla pista assolutamente non si può vedere, Eleonora si alza e si appoggia all’uomo, è stanca ed ubriaca. Lui prende un flacone di vetro e preleva della polvere bianca che mette sul palmo della mano ed aspira, lo propone a Eleonora che accetta. Ora lei sta proprio volando tra le nuvole, Giovanni le apre del tutto la camicia e si dedica a quelle splendide tette, le lecca, le succhia, le morde. La sensibilità di Eleonora è aumentata dall’effetto della droga, lei tira l’uomo a se, lo bacia con una passione disperata, lo spoglia e lecca i suoi muscoli. Giovanni è sorpreso da tanta passione, ma la cosa lo lusinga e lo eccita. Si estrae il pene dai pantaloni, è congestionato, porta Eleonora a prenderlo in bocca. Lei è sorpresa dalle dimensioni e dal colorito paonazzo ma lo accoglie in bocca e cerca di fare del suo meglio. Non è il primo cazzo che prende in bocca, ma è il più grosso, sollecitata da Giovanni ne ingoia una buona parte. Intanto l’uomo le sfila il perizoma e si impossessa delle sue intimità, le infila due dita in figa.
Alessia ha notato gli avvenimenti, vorrebbe riprendere la scena ma teme gli altri uomini che sembrano essere guardie del corpo. Giovanni fa cenno ad uno degli altri uomini che si avvicina, solleva Eleonora come fosse una bambola e la cala sull’asta del capo. La ragazza sta crollando, non ha più forze, Giovanni continua a baciarla e a morderle i capezzoli mentre la scopa, lei non reagisce mentre lui la vuole più partecipe. Inizia a schiaffeggiarla sul culo per farla alzare ed abbassare sul suo membro, Alessia prova quasi pena per la sua compagna, ‘Da ora in avanti sarà meno altezzosa’ pensa perfidamente. In fondo è per questo motivo che ha voluto portarla con lei, per farla umiliare e farla diventare come lei, nulla più di una troietta!
Giovanni nel frattempo ha fatto sdraiare Ele sul divano, ha preso una candela e la fa entrare nel culo della ragazza. Alessia si guarda intorno, due degli uomini si sono appartati con due delle ballerine, il terzo è quello vicino a Giovanni, che si gode lo spettacolo ridendo. Alessia si posiziona in modo da non essere notata, di fianco ad una colonna, e riprende gli avvenimenti.
Giovanni, dopo aver osservato la candela entrare nel culo della ragazza si posiziona in mezzo alle sue gambe e la penetra, Eleonora inarca la schiena e sembra svegliarsi, incrocia le gambe dietro la schiena dell’uomo, lo tira a se e lo bacia con una voluttà che lo sorprende.
E. ‘Scopami, scopami.’Ti voglio, scopami.’ ripete Eleonora.
Alessia riprende tutto, cazzo non credeva Eleonora fosse così porca. Giovanni la fa girare e la scopa da dietro, lui fa un cenno al suo uomo che si cala i pantaloni e porge il cazzo alla ragazza, lei si ritrae ma Giovanni le prende i capelli e la spinge verso la verga che l’uomo le porge. è un pene di dimensioni normali e Giovanni la spinge fino a quando non lo ha ingoiata tutto, il naso di Eleonora tocca il pube dell’uomo. Giovanni continua a scoparla con ritmo regolare, portandola all’orgasmo. Alessia è eccitata dallo spettacolo e porta una mano a stimolare il clitoride, sente che la figa cola tanta è l’eccitazione che prova. Intanto l’uomo che scopa la bocca di Eleonora gode a sua volta, tiene la testa per farle bere la sua sborra. Giovanni a quel punto accelera il ritmo e gode dentro la ragazza spingendo ben in fondo la verga, riempendola. Dopo alcuni istanti si estrae da Eleonora e le assesta una forte sberla sul sedere. Anche l’altro uomo si ricompone, Eleonora è stesa sul divano, sfatta e provata, sono quasi le cinque, Giovanni scuote la ragazza e le offre di portarla a casa. Lei farfuglia che è ospite di Alessia, quindi Giovanni manda il suo autista a prendere Alessia e i quattro escono. La macchina di Giovanni è una Mercedes nera, enorme, lui ed Eleonora si siedono dietro mentre Alessia è davanti con l’autista. Partono lentamente, Eleonora è accoccolata contro Giovanni, lui la fa scendere verso il suo inguine e lei comprende cosa vuole l’uomo,gli prende in bocca l’uccello, che è a riposo,leccandolo con passione e succhiandolo, lo sente ingrossarsi dentro la sua bocca, Giovanni si complimenta con lei, la fa girare e vede che la candela è ancora nel suo culo. Ride, se ne era scordato, accende la luce posteriore, estrae la candela ed appoggia il suo glande all’ano della ragazza.
G. ‘Spingi come dovessi fare la cacca’ le intima. Lei esegue ed il suo anello si apre facendo entrare il cazzo dell’uomo. Alessia vorrebbe riprendere la scena, la prima inculata di Eleonora, ma l’autista, Antonio, la prende per i capelli e la trascina verso il suo cazzo, Alessia pensa che in fondo è meglio assecondarlo, gli apre la cerniera dei pantaloni, prende l’uccello e lo porta alla bocca. Lo lavora con la solita abilità e in pochi minuti lo sente ingrossarsi, pulsare ed infine eruttare tra le sue labbra, sa che agli uomini piace che la donna beva il loro seme, e lei lo accontenta bevendo tutto lo sperma che lui erutta, e poi lecca e pulisce il glande. ‘Brava curva’ si complimenta l’uomo. Alessia sa che significa troia in rumeno, glielo ha spiegato Alex.
Nello stesso tempo Eleonora viene inculata per la prima volta nella sua vita, Giovanni si muove nel suo retto mentre con una mano la fotte in figa, lei gode oltre ogni sua aspettativa e quando lui le gode dentro lei è travolta da un orgasmo fortissimo, trema e ansima. Quindi lui le porge l’uccello da leccare e lei, rassegnata, lo accoglie in bocca leccandolo dolcemente fino a quando non è totalmente moscio.
Arrivati sotto casa di Alessia le due ragazze scendono, sono in uno stato penoso. Eleonora ha la camicia senza bottoni, la gonna avvolta in vita e niente intimo, è praticamente nuda; Alessia è in condizioni migliori ma si vede che la serata è stata impegnativa. Eleonora indossa un regalo di Giovanni, un braccialetto con un pendaglio a forma di fallo, in oro giallo.
Le ragazze crollano a letto, ma a mezzogiorno la madre di Alessia le sveglia, devono contattare la madre di Ele per tranquillizzarla, lei è ancora provata ma riesce a tranquillizzare la madre raccontandole un sacco di palle. è arrabbiata con Alessia, non credeva di trovarsi in una situazione così, si sente sporca ed umiliata, anche ora indossa solo una camicia da notte, tutta la sua biancheria è distrutta. A tavola Alessia non intende sopportare le recriminazioni ed il muso di Ele e la deride:
A. ‘Non fare l’arrabbiata, non mi sembravi molto contraria, anzi volevi divertirti’ anche Maria è presente, quindi Eleonora nega risolutamente, imbarazzata. Ma Alessia la aggredisce
A. ‘Sei una troia, tu mi hai chiesto di conoscere i miei amici, ho i tuoi messaggi e guarda come ti comporti, appena ti presento uno ti fai sbattere come una troia, in macchina, sei una cagna in calore’ e accende la riproduzione del video dove Ele scopa con Alex,alla vista delle immagini Ele scoppia a piangere e cerca di strappare il telefonino di mano all’amica. Maria la blocca, abbracciandola mentre Alessia continua a mostrare le immagini. Eleonora che si spinella, Eleonora che balla, che beve, che si fa togliere il reggiseno, ancora lei che balla, ma ora il seno esce dalla camicia aperta, ed ecco il clou della serata, Ele che bacia un uomo, gli pratica un pompino ed ingoia, che si lascia mettere una candela in culo e scopare e nel contempo spompina un altro uomo bevendo anche il suo sperma. Infine il rientro a casa con l’inculata, qui le immagini si interrompono bruscamente perché Alessia viene distratta dall’autista che reclama la sua parte di sesso. Eleonora è sconvolta, vedendo le immagini si percepisce chiaramente che ha partecipato e goduto degli avvenimenti della serata. Piange tra le braccia di Maria, cosa succederà ora? Alessia la incalza:
A.’La verità è che ti piace il cazzo, fai tanto la snob ma poi godi come una troia. Tu cosa ne pensi mamma?’
M. ‘Le immagini sono chiare, c’è poco da dire, ma non è mica una cosa negativa, è normale. Meglio capirlo ora che a quarant’anni come è successo a me’ la cosa non consola Eleonora. Alessia la incalza perfidamente.
A. ‘è anche una zozzona! Ieri non si è neanche lavata prima di venire a dormire e stanotte sentivo che dal culo colava lo sperma’ le due ragazze hanno dormito insieme nel letto di Alessia. Eleonora arrossisce, Maria è infastidita, dove cazzo vuole andare a parare Ale?
A. ‘Ora ti insegniamo cosa fare, vieni con me ‘ le tre donne si dirigono in bagno. Alessia trascina per la mano Eleonora,una volta in bagno apre un armadietto ed estrae una peretta da mezzo litro ed una soluzione solubile. Chiede ad Eleonora se conosce questi oggetti mostrandoglieli, lei scuote la testa.
A. ‘Con questa ti fai i clisteri’
E. ‘Ma perchè devi farlo, non basta lavarsi?’ domanda Eleonora con un filo di voce.
A. ‘Gli uomini, dopo averti inculata, vogliono mettertelo in bocca, si sentono onnipotenti a farti fare così. Non ho potuto vedere la fine della tua inculata perchè ho dovuto spompinare l’autista ma non mi stupirebbe se Giovanni te lo avesse messo in bocca, dopo.’ Eleonora diventa rossa come un peperone, Alessia ha indovinato. Interviene Maria.
M. ‘Ti consiglio di farlo ogni giorno e prima degli appuntamenti dove pensi che sarai sbattuta’ Ele è sorpresa dal linguaggio della donna, sua madre le ha parlato di api e fiori.
Maria le mostra il clistere, ha una cannula particolare. Lunga 15 centimetri è un susseguirsi di palline di un centimetro e mezzo/due. Maria le mostra come utilizzarlo, lo apre e mette all’interno del contenitore della polvere solubile, quindi aggiunge acqua tiepida e scuote il contenitore per sciogliere la soluzione.
M. ‘E’ una soluzione rinfrescante ed emolliente, aggiungi acqua alla temperatura che gradisci e fai sciogliere, chiudi ed è pronto. Vedi ha una valvola per cui il liquido esce ma non lo riassorbe, per igiene, ora sali sui bordi della vasca, un piede a destra ed uno a sx. Quando sarai pratica lo farai da sola sul cesso, ma oggi è meglio fare così. Ora procediamo, alza la camicia da notte, tieniti a quella maniglia e abbassati come dovessi pisciare, così, brava. Che bella rosetta hai, un bel colore scuro, in questa posizione si apre più facilmente. Ora lubrifichiamo un po’ la cannula ed iniziamo ad inserirla.’ Maria lubrifica la cannula con un olio per massaggi mentre Alessia riprende tutto in primo piano. La cannula inizia ad entrare, l’ano cede e Maria continua a spingere, senza fretta. Ogni pallina allarga l’ano che poi si richiude. Lo spettacolo è lascivo. Alessia si sposta sul davanti, riprende il volto di Ele, occhi chiusi, i suoi perfetti denti bianchi che morsicano le labbra.
A. ‘Ma’, ha i capezzoli che vogliono bucare la stoffa’ ride Alessia. Effettivamente i seni sono gonfi per l’eccitazione, Alessia strappa i bottoni della camicia da notte per riprendere i seni nudi. Intanto Maria ha infilato tutta la cannula e preme la peretta, il liquido tiepido entra nell’intestino di Eleonora che, sorpresa, emette un sospiro.
M. ‘La sensazione è piacevole, rilassati e non aver paura di sditalinarti, hai una mano libera!’ Eleonora è incerta, non si masturba frequentemente e farlo davanti a due persone gli pare inconcepibile. Maria estrae parzialmente la cannula e la spinge nuovamente dentro, Eleonora è travolta dalle sensazioni e la mano sinistra scende a massaggiare la vulva come avesse una volontà sua. Alessia continua a riprendere, questo video è formidabile! Nel contempo Maria continua a estrarre la cannula, la torna ad introdurre e preme la peretta, dopo quattro pompate la peretta è vuota e Eleonora inizia a lamentarsi.
E. ‘Mi sembra di scoppiare, devo fare la cacca, non resisto’ si lamenta Ele e Maria le spiega,
M. ‘Ora tolgo li clistere, tu conta fino a cinque e poi spingi’estrae la cannula lentamente, godendo delle reazioni della ragazza, ad ogni sfera teme che erutti un getto di liquido, ma Eleonora resiste, una volta estratta completamente la cannula le dice:
M. ‘Vai, spingi, caga tutto’ esce un getto fortissimo di acqua ed escrementi, battendo sullo smalto sbrincia la vasca. Alessia riprende il getto con lo smartphone, gli ultimi spruzzi sono di acqua ormai pulita. Eleonora non riesce a muoversi, mentre evacuava ha provato brividi mai sperimentati, un misto di piacere e sollievo. Maria la sostiene per uscire dalla vasca, la fa sedere sul bidet in modo da pulirsi degli schizzi. Alessia è euforica, quel video vale oro, ed inoltre Eleonora è chiaramente in mano sua
A. ‘Ma’ pulisci la vasca che sembra un porcile.’ Eleonora è provata, ha dormito poche ore e tra breve deve rientrare a casa, in quel mentre suona il suo cellulare, il numero non lo conosce, risponde. è Giovanni che le chiede come stia e le offre un passaggio per rientrare a casa, Alessia era convinta che non si sarebbe mai più fatto vivo. Chissà che contenti i genitori di Ele di avere un fidanzato pappone.
Eleonora rientra a casa con espressione felice ma timorosa, ha spiegato a Giovanni che i suoi genitori sono molto rigidi e che teme la loro reazione quando sapranno che ha un fidanzato così grande. Si, fidanzato perché dopo il braccialetto le ha portato un anello e le ha detto che vuole continuare la loro storia,lei è sollevata e lusingata dalle attenzioni di un uomo così grande e vissuto.
La madre, Daria, ha capito che la notte prima è successo qualcosa e, nel pomeriggio, quando sono sole indaga, quando Eleonora ammette di aver conosciuto un ragazzo, che ha trent’anni e non è italiano la madre dà di matto. Strilla che è una ragazzina e lui è troppo vecchio, ed è un illegale, e chissà cosa fa per vivere.
D. ‘Tu non esci di casa fino a quando partiamo per le ferie. Tutta colpa della tua amica Alessia, non dovevo mandarti da lei, senza padre le manca una guida, ma tu ce l’hai!!’ Eleonora piange e cerca di spiegare che Giovanni è laureato, ha proprietà, soldi. La madre non ascolta,Ele si chiude in camera sua e informa Giovanni, lui la consola dicendo che i pregiudizi si possono sempre scardinare, vedrà lui come fare, lei non deve preoccuparsi.
La vigilia della partenza per le ferie a casa di Ele arrivano 4 grosse buste, una per ogni membro della famiglia. Daria apre la sua ed ha un collasso nervoso, cade sul divano e grida come stesse morendo. Sono foto del marito in compagnia di una ragazza bionda, molto vistosa, Eleonora sfoglia le foto e crede di riconoscere la ragazza: è una delle ballerine della prima sera in discoteca. L’uomo bacia la ragazza in macchina, poi sono in un appartamento e la spoglia, quindi fanno l’amore, poi lei lo succhia ed infine si fa penetra alla pecorina.
Vi sono immagini di un secondo incontro, molto più nitide. L’appartamento è lo stesso, l’uomo arriva, lei è già seminuda e lo bacia, quindi si inginocchia e inizia a succhiarlo. Dopo di chè lo spoglia e vanno sul letto, qui mentre lo lecca gli carezza l’ano che penetra con un dito, poi con un piccolo vibratore e, vista la reazione positiva dell’uomo che è eccitatissimo, lo penetra con un vibratore di dimensioni maggiori. Quindi lo cavalca fino all’orgasmo. La donna si solleva e si posiziona a sessantanove, in evidenza il vibratore che entra ed esce dal culo dell’uomo mentre lui le lecca la figa piena di sperma, quindi si dirigono in bagno, la donna si inginocchia nella vasca e l’uomo le piscia addosso, poi è l’uomo ad essere in ginocchio nella vasca, la bocca spalancata a pochi centimetri dalla figa che urina, la donna ride e lo tiene per i capelli. La pisciata dev’essere lunga perchè ci sono almeno quattro foto della scena. I due entrano in doccia, quando ne escono la donna asciuga l’uomo, ed inizia a masturbarlo quindi lui si mette carponi per terra e la donna lo incula con un fallo di dimensioni pari a quelle di un cazzo normale, continuando a mungerlo.
Vi sono almeno dieci foto dell’uomo che viene inculato e masturbato insieme, fino all’ultima in cui si vede che lecca la mano che lo segava, probabilmente coperta di sborra.
La madre si riprende e sequestra tutti i plichi perché Ele ed il fratello non li vedano, ma dentro vi è anche una chiavetta Usb che Eleonora nasconde, sopra vi sono i video dei due incontri.
Il padre rientra di corsa per pranzo, in un primo momento cerca di giustificarsi e minimizzare ‘è stata un errore, un momento di debolezza, non possiamo distruggere una famiglia per questo’ ma, di fronte alle invettive di Daria sbotta: ‘è colpa tua, sei frigida! Per la prima volta in vita mia mi sono sentito desiderato e maschio’. I commenti di Daria su quanto possa sentirsi maschio con un vibratore nel culo chiudono la discussione e l’uomo esce di casa con una valigia e sbattendo la porta. Daria è terrorizzata, sola per la prima volta, senza sostegno.
Due giorni dopo le cose prendono una piega inaspettata, il bancomat di Daria non funziona, così scopre che il marito, su impulso dell’amante, ha svuotato il conto comune. Lui è irrintracciabile e Daria deve pensare di vivere con i due figli e il suo solo stipendio da insegnante. è depressa e l’atmosfera in famiglia è cupa.
Per fortuna si verifica un evento positivo, al fratello maggiore di Ele offrono uno stage retribuito presso lo stabilimento in Romania di una ditta italiana,lui è propenso ad accettare anche per aiutare la famiglia e guadagnare qualcosa. Se accetta deve trovarsi a Pitesti entro due giorni. Daria, al pensiero di non avere pi’ il sostegno del figlio è preoccupata ma il fatto che guadagni dei soldi è importante e così aiuta il figlio ad organizzarsi, si vedranno attraverso Skype e sei mesi passano in fretta.
Due giorni dopo Eleonora e Daria sono in aeroporto, il marito non si è neanche presentato a salutare il figlio, il ragazzo parte e madre e figlia sono sole, è fine luglio, una giornata calda e triste.
Eleonora ha recuperato una certa libertà di manovra ed ha rivisto Giovanni,è lui ad aver programmato tutti, lui ha mandato la ragazza a sedurre suo padre, lui ha organizzato le riprese per incastrarlo ed ha inviato i plichi. Sempre lui comanda la ragazza che ormai decide tutto quello che fa il padre di Ele e lo sta spolpando di ogni avere. Lui ha fatto arrivare l’offerta al fratello che, in Romania, sicuramente troverà qualche ragazza che lo circuirà allontanandolo dalla famiglia. Vuole fare terra bruciata intorno a Daria ed ora tocca a lei, hai rifiutato un fidanzato rumeno? Dovrai abbassare le arie.
Ha affittato un appartamento sulla riviera, lo darà ad Alessia con l’accordo che inviteranno Ele e Daria e, durante questa settimana, cercherà di far cadere anche la madre. Scacco matto.
Maria ha parlato più volte con Daria, il fatto di condividere certi problemi le ha avvicinate ed ora Daria ha problemi più pressanti che recriminare perché Ele è andata in disco ed ha conosciuto persone che a lei non piacciono.
Quando Maria le ha proposto di condividere un appartamento a Rimini pagando solo la spesa alimentare ha trovato la proposta umiliante ma, vista la situazione, ha fatto buon viso a cattivo gioco. Per 15 giorni le quattro donne conviveranno, vi sono due camere da letto e Daria accetta che le ragazze stiano insieme e lei starà con Maria. Ogni tanto Daria ha bisogno di restare sola e si reca in spiaggia da sola soprattutto nel primo pomeriggio mentre le altre riposano. Un giorno nell’ombrellone di fianco al loro vi è un distinto signore,riservato e non giovane, saluta e resta sulle sue. Dopo mezz’ora si incrociano al bar, Daria ha sete e l’uomo è a un tavolino, la saluta e le propone di accomodarsi. Le offre un caffè freddo che il barista prepara con Maraschino su indicazione dell’uomo.
L’uomo si presenta come Filippo, è un medico in pensione, un ginecologo. Non specifica che è stato radiato dall’albo per aver molestato delle pazienti. Da allora presta i suoi servizi soprattutto alle prostitute ed inquesta veste ha conosciuto Giovanni. è piuttosto elegante e parla con un linguaggio forbito che colpisce la professoressa,il dialogo spazia dall’attualità ad argomenti più culturali, il dottore non manca di lodare la bellezza di Daria e la sua cultura. Lei si rilassa, si sente apprezzata per le sue qualità, non come quello stronzo del marito che per una scopata ha buttato via tutta una vita. Il dottore flirta con grande attenzione, non vuole correre il rischio che la preda sfugga. Giovanni gli ha promesso che se riuscirà a sedurla con delle prove fotografiche gli abbuonerà alcuni debitucci di gioco,oltretutto è una bella donna, matura, ha quarantacinque anni, ma interessante, longilinea, bel seno, ed inoltre è repressa, lui adora possedere e traviare le mogliettine fedeli, cerca di trasformarle in maiale insaziabili, e spesso ci riesce. Giovanni sa che è un depravato, lo hanno informato le sue ragazze e gli ha affidato quella missione appositamente.
In casa le due ragazze e le madri vivono un’atmosfera particolare, elettrica. Le ragazze non accettano l’autorità delle adulte e, anzi rinfacciano alle donne l’incapacità di ‘tenersi un uomo’. Dapprima è stata Alessia a comportarsi in tal modo, ma anche Ele in breve tempo ha iniziato ad accusare la madre della fine del matrimonio. Queste accuse creano in Daria un senso di colpa e di inadeguatezza, Maria condivide i problemi di Daria ma ha un approccio rassegnato, la vita è così, gli uomini ragionano con l’uccello e le cose non si cambiano, al massimo si può sfruttare la situazione a proprio vantaggio. Daria invece ritiene un errore generalizzare, è convinta che alcuni uomini non siano attratti da certe bassezze e brutture. Una sera in cui sono a passeggio, vengono abbordate da quattro ragazzi sud americani, simpatici che le invitano ad andare con loro in un locale dove si balla sudamericano, Daria è assolutamente contraria mentre Maria è più possibilista. La prima non vuole apparire razzista ma ha timore di cosa potrà accadere, e fa una battuta sul fatto che i ragazzi potrebbero essere i loro figli.
Ma. ‘Perchè i nostri mariti per cosa ci hanno lasciato? Per delle ragazzine molto più giovani, e poi andiamo a ballare e basta’. Daria non può ribattere oltre ed acconsente ad andare con loro. Partono con tre dei ragazzi, sono dei lavoratori che escono per ballare e divertirsi,arrivano al locale ed entrano, Daria sisente fuori posto, vi sono molte ragazze e donne, anche italiane, ma le sente diverse da se. Ridono, ballano e bevono, lei non ci riesce, o almeno non spontaneamente, si sforza di ballare, ma non si diverte. Maria invece si, si scatena in pista, balla con tutti i ragazzi che le hanno accompagnate, loro le offrono un paio di drink che accetta, mentre Daria preferisce rifiutare e si compra una coca cola.
Dopo un paio d’ore Daria è pronta per tornare a casa, ma non vede Maria, aspetta alcuni minuti poi nota uno dei ragazzi che le hanno accompagnate che rientra e parla con gli amici, ride e gesticola, uno degli altri fà un cenno e si avvia verso l’esterno. Daria lo segue, che stiano facendo del male a Maria? Il ragazzo arriva alla vettura ed apre la porta posteriore, dentro c’è Maria che subito lo bacia e gli slaccia i calzoni, lui è in piedi, fuori dall’auto, di fronte alla donna che si abbassa a prendere in bocca il suo membro ed inizia a muoversi, il ragazzo si eccita, rovescia la testa, Maria interrompe il suo lavoro di bocca, apre una bustina e ne estrae un preservativo, lo calza sul pene del ragazzo e si sdraia, lui si posiziona sopra di lei e la scopa. La porta è aperta e la luce interna accesa. Daria vede l’amplesso, vorrebbe andarsene, si sente una guardona, ma resta ad osservare, affascinata dall’impeto e dalla resistenza del ragazzo, la scopa con ritmo regolare per almeno dieci minuti, gli ansiti di piacere di Maria si sentono chiaramente, poi il ragazzo raggiunge l’orgasmo. Dopo alcuni secondi si alza, Maria gli toglie il preservativo che getta a terra, e gli bacia il pene, poi lo lecca lavandolo dai residui di sperma. In quel momento dall’ombra esce il terzo ragazzo che evidentemente attendeva ilsuo turno, tocca la spalla all’amico che si allontana salutando Maria. Il nuovo arrivato bacia la donna, con la lingua. Daria è schifata ed attratta insieme da quello che vede,intanto il ragazzo sembra pi’ propositivo del precedente, scopre il seno di Maria e lo massaggia a piene mani, poi fa mettere la donna carponi sul sedile posteriore, le schiaffeggia le chiappe, che sono il punto forte del corpo di Maria, indossa il preservativo e la penetra, dopo alcuni colpi estrae il pene e fà inarcare Maria, quindi la possiede analmente, Daria è sconvolta, il sesso anale per lei è un taboo. Maria invece sembra gradire, incita l’amantee si muove per agevolare la penetrazione. Il ragazzo dopo un paiodi minuti estrae il cazzo, dice a Maria di girarsi, butta via il preservativo e si masturba fino a quando gode sul viso della donna, parte dello sperma entra nella bocca aperta, ma parte colpisce volto e capelli. Quindi Maria pulisce anche questocazzo, il ragazzo si tira sù i pantaloni e si allontana, anche Daria lascia Maria intenta a ripulirsi con un fazzolettino e rientra. Daria guarda l’orologio, sono le due passata, gli incontri sono durati quarantacinque minuti, tempo durante il quale Maria ha avuto almeno tre orgasmi. I rapporti con suo marito duravano al massimo dieci minuti poi lui si addormentava
Quando Maria rientra propone di tornare a casa, prenderanno un taxi, quindi salutano i ragazzi,si baciano sulle guance, tutti, anche Daria a cui sembra di percepire l’odore del sesso sulla pelle dei giovani. Durante il viaggio in taxi Maria dice:
Ma. ‘Serata piacevole, mi spiace tu non ti sia divertita’
D. ‘Non sono ancora abituata ad uscire e divertirmi, ma sono sicura che, poco per volta, mi abituerò’ Maria si congratula per la risposta, è quella giusta per superare i problemi che loro hanno incontrato.
A letto, al buio, Daria chiede all’amica se non tema fi fare brutti incontri, Maria risponde che bisogna valutare le persone, dove le incontri, che lavoro fanno, tanti elementi. Quelli di stasera erano bravi ragazzini attratti dalle donne pi’ grandi, le MILF. Quello cercavano, e poi tutti gli uomini sono maiali, o sognano di esserlo. Come i loro mariti, appena hanno trovato una ragazzina che gliela faceva annusare hanno perso la testa. Daria, per la prima volta dall’adolescenza fa dei sogni erotici, sogna un uomo che la possiede a lungo, facendola godere come ha fatto il secondo ragazzo con Maria, e nel sogno quell’uomo è il dottore. Il giorno seguente il tono del dialogo tra Diana ed il dottore cambia, diventa pi’ intimo. Daria chiede a lui, come medico, se la menopausa è compatibile con il sesso. Lui ride ‘certo che si’ risponde, molte donne hanno una vita sessualmente attiva fino a settant’anni, anche nei pensionati per anziani esiste il problema degli ospiti che intrecciano relazioni non platoniche. Certo il fisico cambia, ma l’importante è la testa, il cercare l’intimità, tutti gli altri aspetti sono secondari, anzi vi sono donne che cessato il pericolo della gravidanza vivono una sessualità più libera.
Daria arrossisce a questi discorsi ma il dottore è molto professionale, lui comprende che qualcosa è successo,propone una passeggiata in pineta durante la quale bacia Daria, che ricambia dolcemente. Si siedono su una panchina e limonano come ragazzini,restano un’ora a sbaciucchiarsi poi tornano in spiaggia, Daria è eccitata, felice, turbata e delusa tutto insieme, si rende conto che si aspettava che il dottore le chiedesse di più di qualche bacio alla francese.
Alla sera Alessia ed Eleonora escono per conto loro, Eleonora va dal suo uomo al Grand Hotel dove scoperanno allegramente, Alessia esce con un gruppo di universitari, ovviamente la versione per le madri è diversa, saranno insieme tutta la sera, infatti si danno appuntamento alle due per rientrare insieme. Daria e Maria decidono di andare a prendere un gelato,si siedono, ordinano e vengono servite. Di colpo appare il dottore, lo fanno sedere con loro, la conversazione è piacevole ma Daria è turbata ed attratta dall’uomo, Maria lo capisce e, finito il gelato, ‘scopre’ di aver scordato il telefono a casa e si allontana, il dottore ha già pagato la loro consumazione. Che discreta, pensa Daria dell’amica.
Il dottore inizia a corteggiare attivamente la donna, le dice che si sente emozionato come un ragazzo, che la ha attesa fuori di casa e la ha pedinata per incontrarla, che lei oltre ad attrarlo mentalmente è bellissima, che ha un fisico da ragazza: insomma la lusinga e la loda, lei è turbata, da quanti tempo non era corteggiata! Il dottore, Filippo, si alza e la prende per mano, insieme si avviano mano nella mano, come fidanzatini. Dopo alcuni minuti Daria chiede:
D. ‘Dove stiamo andando?’ in realtà conosce la risposta e la teme.
F. ‘Stiamo passeggiando verso il mio appartamento, come ti ho detto ti desidero, molto, ma non abbiamo più l’età per limonare sulle panchine’ spiega ridendo. Daria è turbata, timorosa ma lusingata; da dopo il matrimonio ha conosciuto solo suo marito, ed anche prima aveva avuto poche esperienze,un po’ di petting, baci, palpatine ma era arrivata vergine fino al fidanzamento. Ed ora avrebbe conosciuto un altro uomo, ne sarebbe stata all’altezza? La cosa la eccita e la spaventa nel contempo.
Entrano nell’appartamentino di Filippo, poco pi’ di un monolocale con il letto posto dietro una parete in vetrocemento, l’arredamento è carino ed il balcone consente di vedere il mare e la pineta. Daria trema per la tensione, confessa a Filippo i suoi timori, la cosa eccita l’uomo che, mentalmente, programma i vari passi che porteranno al superamento delle remore e dei taboo della donna. L’uomo la bacia ed abbraccia, lei risponde con una passione crescente, i baci sono sempre più profondi e lunghi. Quindi prepara due bicchieri di limoncello ghiacciato, è una versione molto alcolica, ma ben ghiacciato pare meno forte.
A questo punto Filippo riprende a baciarla e le apre i bottoni della camicia, con la lingua inizia a leccare il collo, poi scende al seno che estrae dal reggiseno senza slacciarlo. Il seno è bello sodo nonostante l’et’ ed è piuttosto grosso. Le areole sono grandi, scure e sensibili. I capezzoli si induriscono e Daria avverte i primi brividi lungo la schiena, a questo punto Filippo si sente autorizzato a slacciare i bottoni del pantalone della donna, li slaccia e lei solleva il sedere per consentirgli di abbassarli. Lecca la pancia che non ha i muscoli definiti ma è tonica. Ora può arrivare al monte di venere, senza fretta, vuole prepararla lentamente.
Le mutande sono semplici, di cotone bianco, il cespuglio di peli è troppo folto per i gusti dell’uomo, ma si provvederà anche a quello. Dalle cosce risale alla vulva che si bagna e si apre prontamente il clitoride svetta turgido e Filippo lo lecca e succhia per alcuni minuti. Daria è immobile, non osa opporsi all’uomo, prova sensazioni sconosciute, si sente il sangue bollire e la figa colare.
Figa è la prima volta che usa quel termine scurrile, ma anche questo la eccita. Intanto Filippo le infila un dito dentro la vulva e lo muove dentro e fuori, poi lo piega a cercare il punto G e quando lo trova, la somma di leccate sul clitoride e carezze sul punto G porta Daria all’orgasmo. Un orgasmo forte che la fa fremere. Suo marito non si è mai dedicato così a lungo a lei, Filippo, invece sembra non avere nessuna intenzione di smettere. Lei gli chiede se voglia far l’amore, e già che lei chieda questo è strano, ma la risposta di lui la colpisce:
F. ‘Non abbiamo fretta, abbiamo tutto il tempo del mondo’ e riprende a leccarle il seno che ora è ancora più sensibile a questi stimoli, poi la bacia e lei risponde con una passione mai avuta prima. Sente la mano dell’uomo che torna alla sua vagina e le mette due dita dentro, entrano facilmente con tutti gli umori che lei ha prodotto, muovendole freneticamente. Arriva un secondo orgasmo che la lascia senza fiato.
Filippo si alza e si spoglia, è muscoloso ma con una pancia prominente a causa del bere, ma soprattutto la verga colpisce Daria, è dura, piuttosto grossa e solcata da grosse vene. Completamente priva di peli, la donna lo guarda sorpresa, quel fallo gli pare pi’ grosso di quelli visti in vita sua. Svetta fiero ed orgoglioso, impudente, pare dire ‘ammiratemi sono bello, onoratemi sono turgido’. Allunga una mano a toccarlo, le pare bollente. L’uomo si china a baciarla, la sua bocca ha il profumo delle intimità della donna.
D. ‘Facciamo l’amore ‘chiede di nuovo Daria
F. ‘Dopo, vedrai che lo faremo così tanto che mi chiederai di smettere’ Filippo si è imbottito di Cialis e conta di non aver problemi di durata.
Riprende a leccare la vulva ma si posiziona in modo che il suo pene sia vicino al viso di Daria, la ragazza tocca il pene, inizia a segarlo, poi lo bacia. Visto come Filippo la sta eccitando lei si sente in dovere di ricambiare il trattamento. Inizia a leccarlo per la lunghezza, poi lecca i coglioni, quindi lo imbocca, non lo ha mai fatto al marito con questa passione, questo desiderio. Vuole dare piacere a Filippo, non gli interessano le considerazioni morali.
Filippo dopo aver visto fremere Daria per l’ennesima volta in preda all’orgasmo ha iniziato a dedicarsi all’ano della donna; lubrifica un dito con gli umori che colano dalla vagina e li spalma sull’ano, pian piano il dito supera la barriera dello sfintere ed entra nella donna. Daria vorrebbe opporsi, dire che è sporco, ma nella posizione in cui si trova e con la poca lucidità prodotta dai precedenti orgasmi non riesce a far altro se non cercare i punti dell’uccello dell’amante che provocano le reazioni più evidenti. Le piace sentirlo fremere al tocco della sua lingua, le dona una sensazione di controllo, di potere sconosciuta.
Filippo non pensava di ottenere dei risultati così evidenti in così poco tempo, Daria non è una pompinara esperta ma lavora la cappella con abilità e passione e non ha praticamente fatto resistenza alla masturbazione anale. Questo era sicuramente uno dei taboo maggiori per lei.
In effetti Daria mentre si impegna a leccare la cappella dell’uomo con particolare cura all’occhio del pene, pensa che tutto il suo timore sul rapporto anale, sul dolore e l’umiliazione fosse esagerato, per ora si sta rivelando nulla pi’ che un piacevole senso di riempimento.
Filippo aumenta il movimento del dito dentro il culo di Daria ed accelera le sue leccate sul clitoride. La donna si contrae ed inizia a tremare preda di un nuovo orgasmo, dopo di che la donna si rilassa e cerca di recuperare un respiro regolare.
L’uomo la lascia tranquilla, si masturba lentamente osservandola:è decisamente una bella donna. Quindi si posiziona tra le gambe della compagna, ora vuole possederla, è in ginocchio ed appoggia la cappella all’ingresso della vulva, spinge leggermente e le labbra si aprono per accogliere il desiderato membro che entra un paio di centimetri e si ferma. Daria smania:
D. ‘Facciamo l’amore, facciamo l’amore’
F. ‘Amore mio, vuoi che ti penetri? Vuoi avermi dentro?’la provoca Filippo continuando a muoversi dentro di lei per non più di due centimetri.
D. ‘Oh siiii, ti voglio dentro. Tutto dentro’ Filippo le prende le gambe sotto il ginocchio e le solleva.
F. ‘Tieni le gambe sollevate amore’ Daria mette le mani dietro le ginocchia, in questa posizione Filippo domina la situazione e la può penetrare profondamente.
F. ‘Nel Kamasutra questa posizione è detta dell’ostrica, ti piace amore?’
D. ‘Oh siiii, ti sento tanto, ma entrami dentro, ti voglio dentro. Tutto dentro’ Filippo spinge lentamente ed entra tutto dentro Daria, fino a toccare l’utero.
D. ‘Oh mio Dio, oh mio Dio com’è grosso, ti sento fino in fondo, mi sfondi’ Filippo si ritrae e si ferma con met’ pene dentro la donna.
F. ‘Tesoro mio, è troppo grosso per te? Vuoi che lo tolga?’ Filippo non ha la minima intenzione di uscire dalla donna, anzi ricomincia a sbatterla con ritmo regolare, Daria contrae le gambe verso il petto per godere ogni centimetro della verga che lo penetra, verga? Pene? Questo è uno scettro, un cazzo maestoso, che la fa godere come il marito non ha mai fatto.
D ‘Mio Dio, mi fai impazzire, godo, Dio mio come godo!’
F. ‘Ti piace vero, quanto ti piace?’ la interroga l’amante con il fine di renderla consapevole e partecipe di quello che accade, del piacere che prova.
D. ‘Tanto, mi piace tanto. ‘
F. ‘Pensa amore, se tuo marito non si fosse sbattuto quella troia ora saresti con lui. Staresti godendo di più?’
D. ‘oh no, mio Dio, lui non è neanche paragonabile con te, sto venendo. GOODOOO, mio Dio è bellissimo!’ l’orgasmo è amplificato dallo sperma che Filippo le riversa dentro. I due amanti si abbracciano, Filippo stringe la donna e la accarezza, soffermandosi sui punti erogeni,continua a coprirla di complimenti, ma non più sul suo cervello, solo sul suo corpo e sulla sua passionalità.
F. ‘Amore, continui a dirmi di aver goduto tanto, allora dovresti ringraziare l’artefice di tanto piacere con qualche bacio e magari una leccata’ Daria non ha voglia di muoversi, è ancora in fase di recupero ma Filippo insiste.
F. ‘Amore, non essere egoista, io sono stato un amante generoso ora tocca a te’ Daria cede, si abbassa a baciare il cazzo dell’uomo, parzialmente eretto e coperto dei loro umori.
F. ‘Brava il mio amore così’si leccalo tutto, fino ai coglioni’brava’così ora, tutto in bocca, tutto fino alla base ‘SIII’molto brava sembri una professionista del pompino” Ora fermati, non voglio venirti in bocca, voglio scoparti ancora’. Filippo guida la donna, ansiosa di compiacere l’amante, ma la ferma prima di godere nella sua bocca, si siede sulla poltrona e invita Daria ad avvicinarsi ed a salire sopra di lui.
F. ‘Mettilo dentro, porta l’uccello nel suo nido’ Daria prende il cazzo dell’uomo con la mano e si abbassa guidandolo nella sua vagina, quindi porta le ginocchia sulla poltrona ed inizia a cavalcarlo, seguendo i ritmi del suo piacere, Filippo la lascia fare, poi inizia ad incitarla con termini espliciti:
F. ‘Brava amore, mi stai scopando bene, mi farai sborrare”ti piace tanto scopare ””sei una porca, una magnifica porca”continua a fottermi, maiala”continua così che ti riempio di sborra, brava”sai cosa sei? Rispondi, cosa sei?’
D. ‘Sono la tua donna’
F. ‘Brava, si la mia donna, non una moglie perfettina ma una porca’.’ dopo una pausa insiste’ti piace scopare, porca?’ Daria sta per godere ancora, e tra poco sarà ancora invasa dallo sperma dell’uomo, per la seconda volta.
F. ‘Oh siii, mi piace scopare”mi piace essere la tua porca’ Filippo si alza e senza estrarre il cazzo la solleva e la porta sul divano, la deposita sulla schiena ed inizia a sbatterla a ritmo frenetico, lei agita la testa e rovescia gli occhi, Filippo sborra con un ruggito a cui Daria risponde lasciandosi andare ad un urlo liberatorio. Filippo ora è stanco e sudato, estrae il pene e Daria si siede sul divano, ancora ansimante per il piacere provato. Lei si trova di fronte il pene, ora afflosciato, dell’amante. I due si guardano e, senza una parola, lei inizia a leccarlo e succhiarlo guardando Filippo negli occhi con espressione maliziosa. ‘Brava la mia porca’ pensa Filippo sorridendo e godendosi il lavoro di bocca della professoressa.
Dopo quest’ultimo momento di intimità Filippo la accompagna fino a casa, mano nella mano come due ragazzi. Si salutano dandosi appuntamento all’indomani.
Daria si infila a letto cercando di non far rumore, ma Maria non dorme:
M. ‘Ciao, tutto bene?’
D. ‘Mi spiace, non volevo svegliarti’
M. ‘Nessun problema, ero sveglia per sentir rientrare le ragazze. è stata una serata piacevole?’
D. ‘Si, ma potevi venire anche tu’
M. ‘Eravate così affiatati che sarei stata di troppo, non preoccuparti.’ cala il silenzio della notte. Poi Daria vince la ritrosia
D. ‘Maria, tu cosa pensi del sesso anale? Io non lo ho mai fatto”
M. ‘Mia cara, avrai notato che gli uomini apprezzano soprattutto il mio lato B, gi’ mio marito lo bramava ma con lui non mi è mai piaciuto. Da quando mi ha lasciato ho constatato che gli uomini, a me, chiedono pi’ quello che il resto.” Per praticarlo con soddisfazione posso darti alcuni consigli, se non ti dispiace’
D. ‘Anzi, ti ringrazio. Io non ho mai parlato di questi argomenti con nessuno, una opinione basata sull’esperienza è quello che mi serve’
M. ‘Allora, per prima cosa non spaventarti per le dimensioni del pene, quello che conta è la lubrificazione, non aver paura ad usare lubrificanti in abbondanza, ed importante che tu riesca a rilassarti. Con l’allenamento lo sfintere diventerà più elastico e cedevole, e godrai della penetrazione anale. Io trovo l’orgasmo anale meno forte ma egualmente appagante, ma le sensazioni sono soggettive. Altra cosa fondamentale è l’igiene, adesso io faccio il clistere tutti i giorni e tutte le volte che ho sentore di avere incontri sessuali.’
D. ‘Il clistere? O mio Dio, non l’ho mai fatto.’ Maria si sta eccitando con questi discorsi e propone
M. ‘Se vuoi ti mostro come fare.’
D. ‘Ma adesso? E se rientrano le ragazze?’
M. ‘Noi saremo nel bagno della nostra camera, mica ci verranno a cercare’ ride Maria. Daria è turbata da questi discorsi, ma segue Maria, lei ha preso il necessario dal suo beauty case.
M. ‘Ecco, riempiamo la peretta con acqua tiepida e una soluzione rinfrescante, agitiamo ed applichiamo la cannula. La forma fallica ti consente di allenare gli sfinteri’ infatti la cannula sembra un cazzo, lungo quindici centimetri, con un diametro di quattro e un rigonfiamento vicino alla punta che simula il glande, é più piccolo del cazzo di Filippo ma è sempre inquietante pensare che le entrerà dentro.
M. ‘Forza, siediti sul cesso, lubrificalo con questo detergente e infilalo, piano senza fretta’ a Maria non sfugge l’aspetto ironico di aver fornito la stessa lezione a madre e figlia. Daria si posiziona sul cesso dopo aver sollevato la camicia da notte e sfilato le mutandine, si abbassa leggermente e cerca di inserire il clistere, ha delle difficoltà ad individuare il punto esatto, allora Maria la aiuta, posiziona la cannula esattamente sullo sfintere e la aiuta ad inserirla. L’ingresso del ‘glande’ sembra difficoltoso ma con una spinta di Maria questo supera gli sfinteri
M. ‘Il più é fatto ora rilassati’ Daria lo sente enorme, pensa che non riuscirà mai a ricevere un vero cazzo ma Maria lo fa scivolare dentro approfittando dell’abbondante lubrificazione. Daria ha gli occhi e la bocca spalancati, si sente violata e riempita. Ma la cosa più sconvolgente avviene quando Maria preme la peretta e fa uscire il liquido, il getto tiepido la sorprende e quando Maria sfiora il clitoride, che nel frattempo si é indurito, un brivido di piacere parte dalla figa e le arriva direttamente al cervello facendola cadere preda di contrazioni inarrestabili che la squassano. Maria le massaggia il clitoride e finisce di svuotare la peretta.
M. ‘Ora lo tolgo, poi abbassati e svuota l’intestino’ Daria si abbassa sedendosi sull’asse e rilascia l’intestino, il liquido che le ha lavato l’intestino esce dandole una sensazione di sollievo che, insieme alla stimolazione clitoridea, le dona un senso di appagamento incredibile.
Maria si allontana e Daria ne approfitta per riprendersi. ‘Cazzo probabilmente ho provato più piacere in questa serata che nei quarantacinque anni precedenti’ si sciacqua, si ricompone e torna a letto. Maria non dorme
M. ‘Scusami, non volevo essere invadente ma la masturbazione aiuta a rilassare i muscoli e tu dovevi rilassarti!’ si riferisce a quando ha stimolato la clitoride dell’amica.
D. ‘Tranquilla, ho capito che era a fin di bene, ora scusami ma devo dormire, sono stanchissima’ Daria dorme serena e rilassata fino alle dieci del giorno successivo. E quando di alza si sente allegra come non si sentiva da tempo. Canticchia ed é sorridente, tutte notano il cambiamento del suo umore e Maria ne comprende i motivi. Dopo pranzo Daria si reca in spiaggia, non vede Filippo, non é ancora arrivato. Daria si spalma la crema solare e si stende, dopo mezz’ora l’uomo non é arrivato, preoccupata prova a chiamarlo ma non é raggiungibile, dopo altri quindici minuti indossa il copricostume e si avvia verso casa dell’uomo. Mancano pochi minuti alle quindici quando arriva sotto casa di Filippo e lo trova che sta uscendo dal portone. Si scusa, il telefono si é rotto ed ha dovuto aspettare il padrone di casa per un problema allo scarico della cucina, non ha potuto avvisare del ritardo. Daria é sollevata, temeva lui si fosse dileguato, é così felice che quasi non lo ascolta.
F. ‘Per farmi perdonare ti porto a fare shopping’ le propone l’uomo e per tutto il pomeriggio la porta per negozi. Le regala dei completi reggiseno e perizoma molto sexy, neri, rossi, melanzana e blu. Quindi la aiuta a scegliere due vestiti in cotone aderente, con inserti in pizzo e scollatura che valorizza il seno, uno nero ed uno blu notte, aderenti sui fianchi e corti alcuni centimetri sopra il ginocchio. Le prende due costumi interi ma molto sgambati e scollati, di colore bianco. Infine dei sandali con zeppa, un paio eleganti ed uno da spiaggia. Indossandoli le sue lunghe gambe diventano chilometriche ed il sedere ed il seno vengono evidenziati. Daria si sente molto sexy. Non ha mai comprato indumenti così sexy ma non ha intenzione di contraddire Filippo. Il semplice ritardo di oggi la ha fatta sentire persa, vulnerabile. Infine la accompagna dall’estetista per una depilazione brasiliana.
La riaccompagna a casa con tutti i pacchi e le da appuntamento per il dopo cena.
F. ‘Sono ansioso di vedere come ti stanno il completino blu, il vestito nero e le scarpe con la zeppa.’ Daria si prepara con cura, quando si guarda allo specchio si trova molto bella e provocante. Stà per uscire e Maria si complimenta con lei per l’abito. Filippo la attende a casa e Daria immagina che sarà un’altra serata molto movimentata.
Daria rientra alle due passate, Filippo é stato esigente e lei é appagata ma provata. Una volta entrata in casa di sfila i sandali ed apre il vestito, sfilandolo dai piedi. Entra in camera e si infila a letto, cercando di non svegliare Maria, che però non dorme.
M.’Ciao, serata gradevole?’
D. ‘Direi piacevole’ risponde lei ridacchiando. é ancora eccitata.
M. ‘Il dottore si é dichiarato?’
D. ‘Cara mia, il dottore mi ha sbattuta come un tappeto altro che dichiararsi’ Daria prima d’ora non ha mai usato termini così espliciti ad alta voce.
M. ‘é da ieri che sei allegra, direi che ti ha veramente soddisfatta.’ Indaga Maria che percepisce il cambiamento d’umore e di comportamento dell’amica.
D. ‘Direi di non aver mai provato un piacere così intenso’ le due donne sono vicinissime, sussurrano tra loro. Visto che Daria si st’ confidando Maria continua ad indagare
M. ‘Avete provato anche il secondo canale?’
D. ‘No, per oggi no, ma succederà presto’ cala il silenzio.
M. ‘Hai un completino intimo molto sexy’
D.’L’ho messo per lui’ risponde sincera
M.’Dopo che mio marito mi ha lasciato la mia capoufficio mi ha aiutato molto, mi ha fatto comprendere l’importanza del sapersi valorizzare. E del diritto ad essere amate’
D. ‘Amen’ le due donne ridono. L’atmosfera di complicità conduce Daria a confidare una sua esperienza che la ha molto segnata
D. ‘Avevo quattordici anni, d’estate andavamo in ferie con la sorella di mia mamma e la sua famiglia, aveva una figlia pi’ grande di me di un anno che praticamente era una sorella per me. Quell’anno nella nostra camera c’era un letto matrimoniale anzichè due lettini. Mia zia ha detto che non era un problema, eravamo bambine. Effettivamente ci comportavamo come tali, tutte le notti ridevamo fino a quando non crollavamo addormentate. Una sera mia cugina mi chiede se mi accarezzo la patatina. Ovviamente in non lo avevo mai fatto, allora mi accarezza lei. Quell’estate ho scoperto il mio corpo. Purtroppo da allora siamo andati in ferie da soli, mia madre ha trovato le lenzuola sporche ed ha capito’
M.’E ti piaceva?’ indaga Maria, incuriosita.
D. ‘Ero troppo giovane, non mi sono goduta l’esperienza, ma da allora ho identificato il sesso con il proibito, lo sporco. Mi sono rovinata la vita. Ma ora posso cambiare’ silenzio.
D.’Ieri, quando mi hai toccata ho goduto molto’ silenzio, un lungo silenzio. Un silenzio carico di eccitazione e incertezza. Infine Maria compie un movimento, si avvicina alla bocca di Daria, le labbra si cercano, le lingue si intrecciano, la passione le assale. Il bacio si prolunga, mentre le mani accarezzano il corpo dell’altra.
D’ improvviso un rumore, le ragazze stanno rientrando,le donne ammutoliscono, Maria ne approfitta e scende a leccare il seno di Daria slacciandole il reggiseno, Daria gradisce queste attenzioni e le ricambia accarezzando il culo dell’amica. Sono le due parti che una invidia all’altra.
Riprendono a baciarsi mentre la casa ripiomba nel silenzio. Maria alza le coperte e ammira il corpo di Daria grazie alla luce che entra dalla finestra, aperta per il caldo, quindi le sfila il perizoma e scende a leccarla.
M. ‘Ti sei depilata, te lo ha chiesto lui?’ domanda mentre la sente eccitarsi e bagnarsi abbondantemente.
D. ‘Si, gli piace leccarmi ma non mangiare dei peli’ sorride Daria che si gode il tocco della lingua di Maria.
M.’Sono d’accordo con lui, ti ha fatto godere?’
D. ‘O si, mi ha fatto godere almeno tre volte scopandomi e due di lingua. Ma ero troppo presa per tenere il conto’ Daria non é mai stata così diretta e franca su temi sessuali, neanche con se stessa forse. Ed ora descrive questi dettagli ad una donna che conosce da poco pi’ di un mese. Ma con Maria sente di avere molto in comune, ed ha bisogno di confidarsi per capire se si stà muovendo nel modo giusto, vuole l’opinione di una terza persona.
M. ‘Però, non credevo che fosse così energico. Mi sembrava piuttosto maturo’
D. ‘Maturo è maturo, ma a letto è capace e fantasioso’ Daria tra la stimolazione della lingua di Maria ed i discorsi è un lago in mezzo alle gambe. All’azione della lingua Maria affianca la stimolazione con le dita, la penetra dapprima in figa e poi anche nell’ano. Daria sospira e sente l’eccitazione crescere.
M. ‘é bello quando un amante è capace, ti senti in paradiso’
D. ‘Oh si, alla fine credevo di svenire tantostavo godendo’
M. ‘Ti sei lavata dopo, vero? Riconosco il profumo di lavanda.’
D. ‘Si certo’
M. ‘La prossima volta non ti lavare, voglio assaggiare la sborra di Filippo’ il fatto che Maria dia per scontato che ci sarà una prossima volta provoca un brivido d’eccitazione in Daria. Inizia a tremare, scossa da fremiti di piacere, Maria smette di stimolarla, si alza e si sfila la camicia da notte ed il perizoma, restando nuda, Daria la osserva, la figura compatta ed erotica con un culo splendido.
Si sente attratta da lei, e si sente incredibilmente vogliosa. Maria apre la sua valigia e ne estrae due sex toy, un plug vibrante ed un vibratore con stimolatore clitorideo. Passa quest’ultimo a Daria e, con movenze sensuali, le sale sopra, nella posizione del sessantanove.
M. ‘Ora ti alleno il culo’ Daria ha un brivido a sentire questa frase.
M. ‘Vedrai che godrai da quella vacca che sei’ Daria è sorpresa dall’aggressività di Maria ma non reagisce, anzi la cosa la eccita.
M. ‘Forza, fammi sentire la lingua, leccami il culo, fammi sentire la lingua dentro ‘ Daria esegue quanto richiesto, inizia a leccare la figa di Maria partendo dal clitoride e salendo fino all’ano.
Compie il percorso diverse volte, lubrificando con la saliva abbondantemente l’ano. Maria intanto si concentra sul clitoride, lo lecca e lo succhia. Fa alzare le gambe a Daria, in modo da trovarsi lo sfintere comodamente a portata di mano. Lubrifica la punta del plug con gli umori che colano dalla figa, quindi lo avvicina all’ano, sputa ed inizia a spingere e ruotare, l’anello cede e lentamente il plug entra dentro la donna.
M. ‘Porca, continua a leccarmi il culo, non ti sento, troia’ la riprende Maria, Daria si era fermata, colpita dalla sensazione che le provocava il plug, richiamata riprende a leccare con passione e cerca di infilare la lingua dentro il culo della donna il più possibile. Maria intanto ha azionato il movimento del plug e torna a leccare il clitoride. Daria si sente piena, stimolata dalla vibrazione prova sensazioni inedite e sta per avere un orgasmo, Maria smette di leccargli il clito.
M.’Troia, cosa stai facendo per me? Fammi godere puttana, tu oggi hai scopato mentre io sono stata a stecchetto’ il tono ti voce è secco, imperativo; Daria comprende che è l’invidia che ha fatto incazzare Maria, si ricorda del vibratore e lo avvicina alla vagina di Maria, lo avvia e lo introduce lentamente. Entra ed esce, ogni volta più profondamente sfruttando gli umori che la vagina produce eccitandosi.
Lo infila fino al punto in cui il vibratore superiore tocca il clitoride, a questo punto aziona il movimento del secondo motore che stimola il clitoride. In breve Maria inizia a smaniare, quindi riprende a leccare Daria con un’intensità frenetica ed una voracità sorprendente.
Maria raggiunge l’orgasmo e, sentendola contorcersi per il piacere anche Daria gode.
Le donne di sdraiano di fianco, abbracciate, Maria parla:
M.’Scusa, per il linguaggio, ero un po’ nervosa” ma non mi sembra ti sia dispiaciuto’
D. ‘No, effettivamente non mi sono offesa”anzi, mi sono eccitata a sentirmi trattare cos’ confessa Daria; oggi ha scoperto molte cose di sé.
La mattina Daria e Maria sono allegre scherzano, ridono. Sembrano due ragazzine che hanno combinato una marachella. Alle due Daria sta andando al mare e riceve una telefonata da Filippo:
F.’Amore non posso venire subito in spiaggia, ho un problema in casa. Vieni tu da me, poi andiamo in spiaggia insieme?
D. ‘Non è un problema per me, non è niente di grave, vero?’
F. ‘Assolutamente no, insieme lo risolviamo facilmente’
Daria arriva a casa di Filippo lui le apre il portone, lei sale, la porta dell’appartamento è aperta, lei entra e lo chiama
D. ‘Fil dove sei?’
F. ‘Sono qui amore, vieni ad aiutarmi’ la voce proviene dall’angolo notte, Daria si affaccia e lo vede, steso a letto, nudo e con un’erezione imponente.
F. ‘Mi sono messo a pensarti e mi è successo questo, non posso andare in spiaggia in queste condizioni, non credi? Vieni ad aiutarmi’ la invita lui facendole cenno di salire sul materasso. Lei sale e gattona fino al membro dell’uomo, apre la bocca e lo inizia a succhiare.
F. ‘Brava, ero sicuro che avresti trovato la soluzione giusta” fammi vedere come lo succhi dai”’ la donna ha acquisito una certa abilità e conosce le sue preferenze. Scende a leccare i coglioni ed il culo, sempre masturbandolo, e poi risale pompandolo con forza.
F. ‘Brava la mia pompinara ”sei diventata brava”spogliati’ lei si alza e sfila il copricostume ed il costume da bagno, conserva i sandali, lui la preferisce cos’.
F.’Mi piaci troietta, hai un bel corpo, ora riprendi a pomparmi, voglio venirti in bocca’ lei riprende a succhiarlo, leccarlo e segarlo. L’uomo, con la mano, scende a toccarla.
F.’Ti piace leccarmi”senti come sei bagnata”una vera vaccona, vero?’ Daria risponde a fatica, la bocca piena del cazzo dell’uomo
D.’Si”such such”mi piace succhiarti’ such such’voglio farti venire’such such such ‘sborrami in bocca, porco’ Filippo è colpito, fino a tre giorni fa Daria non avrebbe mai fatto venire un uomo in bocca, ed ora lo bramava. E’ il momento giusto per passare oltre,intanto può accontentarla:
F. ‘Ti vengo in bocca, porca’bevi tutto troia”bevi tutto’
Con queste parole Filippo viene nella bocca di Daria che, ormai addestrata, estrae il cazzo tenendo solo il glande in bocca ed accoglie tutta la sborra dell’uomo, poi, fissandolo, la ingoia e si lecca le labbra, come una vera vacca.
I due amanti sono sdraiati sul letto, Filippo sembra volersi rilassare,in realtà medita sul da farsi:
F. ‘Grazie amore mio, mi hai risolto un GROSSO problema, sei stata brava, ora, per premio ti fotterò ne sei contenta?’ la provoca.
D. ‘Si tesoro, sono pronta’ l’uomo inizia a toccarla, quindi si posiziona con i piedi di Daria che appoggiano sul suo collo. La penetra lentamente ed in profondità, lei chiude gli occhi e si gode le sensazioni che quel cazzo gli dona, Filippo accelera il ritmo e lei strabuzza gli occhi, é prossima all’orgasmo, dopo solo pochi movimenti dell’uomo. Ma lui ha idee diverse, si toglie da dentro e la fa mettere carponi, le entra dentro lentamente e poi le fa abbassare la testa fino al cuscino, lei con una mano gli accarezza lo scroto per farlo godere, vuole farlo godere, vuole soddisfare il suo amante.A quel punto Filippo la fa scendere dal letto, piegata a novanta gradi, con i gomiti sul materasso e le mette le mani sulle chiappe:
F. ‘Amore mio, è giunto il momento in cui ti entrerò in culo’ si attende una reazione che non arriva, lei dice solo:
D. ‘Non farmi male, dimmi cosa fare per aiutarti’
F. ‘Masturbati così sarai pi’ rilassata e fidati, non sei la prima a cui svergino il culo’ la tranquillizza Filippo. Intanto prende dal suo cassetto dei giochi un flacone di lubrificante, lo usa per lubrificare l’ano di Daria, infila dentro un dito, poi due e infine tre. Con le punte unite a cuneo. Filippo è sorpreso, lo sfintere cede agevolmente, ha trovato troie il cui sfintere era pi’ rigido. La ragazza è disponibile e si stà rilassando realmente, molto bene.
Daria si masturba e pensa che non sarà molto differente dal plug di Maria, anzi la situazione in fondo la eccita. Filippo appoggia il glande tra le chiappe lo posiziona contro lo sfintere e spinge, dapprima incontra resistenza quindi sollecita la donna:
F.’Spingi come dovessi cagare, così il culo si apre’ a quel punto l’anello cede ed il glande entra.
D. ‘Oh, ti sento, sei bollente, grosso e morbido”ti prego fai piano”’ Filippo é dentro per metà.
F.’Se vuoi esco’
D. ‘No’continua’ma piano’ Filippo ha un programma differente
F. ‘No, ora esco’ed estrae il cazzo, lo sfintere si chiude. Quindi dice: ‘Ed ora entro’ aggiunge lubrificante e spinge nuovamente. L’ingresso è pi’ agevole e l’entrata pi’ profonda.
Filippo ripete la manovra diverse volte, finché non percepisce che Daria é pronta, pronta a passare ad un livello superiore, pronta a godere.
F.’Senti come entra bene? é stato pi’ facile di quanto pensassi’
D. ‘Si”lo sento”ora inculami, fammi venire””cosiiiiii”siiii, mi piace”inculami’ ora Filippo si muoveva agevolmente dentro il canale anale di Daria, lo sfintere avvolge il cazzo stimolandolo ma nulla più, lei si muove per agevolare l’inculata.
F. ‘Continua a sgrillettarti, troia’ le ricorda. Daria esplode in un orgasmo che la lascia estasiata, sdraiata a pancia sotto, ansimante. Filippo le concede alcuni istanti per riprendersi restando piantato dentro di lei, quindi prende il telefono ed estrae l’uccello dal culo di Daria, lo sfintere resta un secondo spalancato e poi si chiude. Filippo ha ripreso la scena, ora é il momento per iniziare a spiegare a Daria chi comanda.
Le assesta un manrovescio sul culo che la fa sobbalzare, sorpresa, quindi si sposta di fianco a lei, le prende i capelli, le fa sollevare la testa e la porta verso l’inguine.
F.’Lava la minchia cheti ha fatto godere”hai goduto di culo e devi ringraziarmi”forza’ Daria esegue,sorpresa, lecca il pene semi afflosciato dell’uomo, ogni singolo centimetro dallo scroto alla cappella e lo ringrazia per averla fatta godere. Dopo cinque minuti Filippo è soddisfatto del risultato.
F.’Brava, ottimo lavoro. Ora andiamo in spiaggia che stiamo perdendo tutto il sole’ Daria vorrebbe lavarsi ma lui la blocca:
F. ‘Pulisciti con questa pezzuola, come fanno le puttane. Ed indossa solo il copricostume, il costume lo metterai in cabina’.
Mentre si avviano alla spiaggia Filippo dà le disposizioni per la sera.
F. ‘Questa sera ho un impegno a cena, ti aspetto per le dieci a casa mia. Con la chiavetta del video di tuo marito. Voglio scoparti mentre lo vediamo’
D.’Ma la chiavetta non è qui’ mente Daria. Lui ride:
F. ‘Mi hai detto tu che la hai in borsa e non hai il coraggio di buttarla via né di guardarla. Stasera ti aspetto, vieni pronta’
La vacanza volge al termine, Filippo offre a Daria la cena al Grand Hotel per concludere degnamente il periodo, le ha regalato un vestito bianco con inserti in pizzo trasparente sulla schiena ed una scollatura profonda sul davanti, valorizza l’abbronzatura e la obbliga a non indossare il reggiseno. Inoltre le ha regalato una collana/collare ornato di pietre azzurre e borchie quadrate. é piuttosto vistoso ma risalta piacevolmente con i suoi occhi chiari. La cena si svolge tranquillamente, prima del dolce Filippo estrae un pacchetto:
F. ‘Un altro regalo per il mio amore’
D.’Mi stai viziando, che bello lo posso aprire?’ lo scarta, la scatola è anonima, quando la apre scopre che contiene un plug anale nero, lungo pochi centimetri e non molto largo, con una impugnatura ad anello. Daria arrossisce.
F.’Un regalo si indossa per far piacere alla persona che te lo ha donato. Subito’ Daria è senza parole, ma Filippo la incalza
F. ‘Forza amore, vai in bagno ed indossalo’ Daria resta seduta alcuni secondi poi, messa a disagio dallo sguardo di Filippo si alza con il pacchetto e si dirige verso la toilette. Torna dopo alcuni minuti.
F. ‘Amore mio, tutto bene? Come vedi ha scelto una misura che, per una vacca quale sei tu, è poco impegnativa. Ma l’ho trovato elegante’ Daria si sente offesa e lusingata nel medesimo tempo.
F. ‘Ti dona sensazioni piacevoli mia cara?’ la incalza l’uomo
D. ‘Si, nel complesso si, non è troppo invadente ma stimola.’ Risponde Daria arrossendo
F.’Immaginavo che ti facesse questo effetto. Finisci il dolce dopodiché potremo andare nella stanza che ho riservato, qui all’hotel. Vedrai che belle stanze hanno’. Daria é sorpresa, pensava di andare a casa di Filippo, sicuramente tra cena, vestito, regali e camera avrà speso un capitale.
In realtà paga tutto Giovanni, che non ha problemi di disponibilità.
La camera è lussuosa, il grande letto ha una imponente testiera in pelle bianca, vi sono due poltroncine ed un divanetto sempre in pelle ed il bagno è grande e rivestito in mosaico e marmo. Entrano e Filippo si siede in poltrona ed ordina:
F. ‘Forza, spogliati.’ Daria ormai è abituata ai comandi dell’amante, apre la cerniera e sfila l’abito. Resta con il perizoma, che ha un decoro in pizzo sul posteriore, e sandali.
F. ‘Ora piegati a novanta gradi, mostrami il culo’ Daria si gira dando le spalle all’uomo e si piega in avanti mostrando il culo con in plug inserito dentro di lei.
F. ‘Brava, ubbidiente e porca, così mi piaci. Ora stenditi sul letto e gioca con il plug. Fammi vedere quanto sei troia’ Daria si stende sul letto e nota che Filippo riprende la scena. Un brivido misto d’eccitazione e paura la attraversa. Con la mano sinistra si massaggia il clitoride mentre con la destra manovra il plug, lo estrae quasi tutto e lo reinserisce. Filippo riprende la scena e si avvicina. Apre la cerniera dei calzoni estraendo l’uccello, posa il cellulare e la penetra.
F. ‘Troia è la tua prima doppia penetrazione, come avessi due cazzi che ti scopano.’ Daria gode, sente la penetrazione più delle altre volte, la presenza del plug esalta le sensazioni. Filippo si stende sul letto:
F. ‘Montami sopra, dandomi le spalle e scopami’ Daria si alza e si mette come richiesto dall’uomo. Inizia a cavalcare sull’uccello dell’uomo, lui con le mani le massaggia i seni e muove il plug, pochi centimetri ma sufficienti a stimolare i terminali nervosi.
Daria ha un orgasmo, Filippo lo percepisce dalle contrazioni della figa e da quanto lei ansima. La fa mettere carponi e con due dita le stimola il punto G mentre con l’altra mano continua a giocare con il plug. In pochi minuti Daria è prossima ad un nuovo orgasmo, il respiro accelerato, i brividi che la attraversano:
F. ‘Vediamo se squirti. Se senti l’impulso di pisciare non contrastarlo, lasciati andare’ Daria prova proprio quella sensazione, appena allenta i muscoli pelvici la sopraffà un orgasmo che la porta a gridare, tanto è forte. Dalla vagina esce un getto di liquido, il culo si contrae con tale forza che espelle il plug. Daria si accascia sul letto, sfatta ma appagata. Filippo le molla una sberla sul culo:
F. ‘Molto brava, non tutte le donne riescono a squirtare, è necessario rilassarsi e fidarsi del partner. Brava”ma ora non credi di dovermi ringraziare?’ la incalza
D. ‘Grazie’ mormora Daria, accora affannata. Filippo ride:
F. ‘Intendevo ringraziarmi con un bel lavoro di bocca e di milking, quello che ci piace tanto’ Intanto Filippo ha una nuova idea, prende un guinzaglio che si è portato pensando che potesse tornare utile, con un anello lo collega al collare, quindi lo fa passare attraverso un foro della pediera e lo prende in mano, in tal modo pu’ tirare il collare di Daria ad allontanarla da lui, Daria trova la situazione umiliante, ma non saprebbe come uscirne, spera passi in fretta.
Inizia a lavorare con la bocca il membro dell’uomo e a stimolargli la prostata inserendo un dito nel culo, ormai ha imparato che l’insieme dei due stimoli produce risultati molto rapidamente. Filippo tende il guinzaglio rendendo difficoltosi i movimenti con la testa della donna, ora riesce soltanto a succhiare la cappella ma non riesce ad infilarlo tutto in bocca. Daria si lamenta, si stacca dall’uccello protestando:
D. ‘Smettila, mi fai male’ Filippo cambia strategia e la fa montare a cavalcioni su di sé. Lei inizia a saliree scendere sul cazzo, quando cerca di accelerare il ritmo lui tira il guinzaglio molto lentamente, lei dapprima alza il busto, poi lo deve inarcare all’indietro. In tal modo è lui solo a muoversi, accelera il ritmo del cazzo dentro di lei, le stringe con forza i capezzoli provocandole un nuovo dolore ed infine le sfrega il clitoride. Quando Filippo le sborra dentro Daria si tiene sollevata con le cosce per non sentirsi soffocare, nell’orgasmo tutte le sensazioni che prova si mescolano: paura, dolore e piacere insieme.
Stanca si accascia sul pene dell’uomo, rischiando di strozzarsi, ma lui allenta la presa. Il glande colpisce l’utero e l’orgasmo la colpisce in modo devastante, lei è (letteralmente) squassata dai tremiti dell’orgasmo, si accascia su Filippo tremando, sembrano convulsioni. Impiega un minuto a riaversi, forse di pi’.
D. ‘Mio Dio, credevo di morire. E poi di essere in paradiso”ma non è pericoloso?’ chiede mentre ancora ansima.
F. ‘Non farlo con nessun altro, se ti lasci prendere dall’entusiasmo può essere pericoloso”anche tanto pericoloso’ cala il silenzio
F. ‘Ma il piacere che provoca èineguagliabile’termina la spiegazione l’uomo.
I due restano abbracciati per recuperare il controllo. Di colpo si sente bussare alla porta. Daria si chiede chi possa essere, Filippo le getta una vestaglia, nera con il logo dell’hotel in oro e ne indossa una simile, blu.
D. ‘Cosa succede? Toglimi il guinzaglio’
F. ‘Avvolgilo in vita’ le ordina lui mentre si avvia ad aprire. Entrano Eleonora, molto bella, ed un uomo sui trent’anni, alto, muscoloso con barba e capelli castano chiaro. Eleonora entra, annusa ed apre una finestra, l’odore di sesso e sudore satura l’ambiente e lei è ben lieta di aumentare l’imbarazzo della madre. L’uomo invece le si avvicina e le bacia la mano presentandosi:
G. ‘Buonasera signora, finalmente ci conosciamo! Io sono Giovanni M. il fidanzato di Eleonora. Accomodiamoci, la prego’.
Si siedono Daria e Filippo sul divanetto e Giovanni e Eleonora sulle poltroncine. Daria ha il plug ancora dentro, oltre ad avere il guinzaglio e lo sperma di Filippo che cola dalla vulva. Sente il bisogno di una doccia.
G. ‘Purtroppo non ci siamo incontrati prima, sono a conoscenza del fatto che per lei è stato un periodo difficile. Suo marito è andato via di casa e non vi sostiene, conosco il tipo di ragazza che lo ha circuito, io le chiamo sanguisuga. Si attaccano ad un uomo e lo dissanguano, immagino suo marito stia già indebitandosi per accontentarla. A proposito, ho impedito che suo marito impegnasse la sua parte dell’appartamento per andare via con la ragazza. Ho acquistato la sua metà e la ho regalata ad Eleonora. Quella ragazza ha proprio fatto perdere la testa a quell’uomo.
Conclude sarcastico, tutti sono rilassati tranne Daria, è evidente che Giovanni è una persona decisa e concreta. Lei ne è intimorita.
F. ‘Ora signora, la informo che io ed Eleonora andremo a vivere insieme, vogliamo dei figli e ci farebbe piacere il suo sostegno!’ Filippo batte le mani e propone un brindisi. Diana non aveva neanche notato la bottiglia di champagne con i bicchieri. Filippo apre la bottiglia e riempie i bicchieri:
F. ‘Un brindisi alla salute di questa splendida coppia’ e solleva il flute. Eleonora sorride e ricambia. Giovanni tocca col suo bicchiere quello di Daria che augura il meglio alla nuova coppia.
G. ‘Bene, ora che abbiamo chiarito cosa ci attende nel futuro vi lasciamo alle vostre occupazioni.’ e così dicendo Giovanni si alza e porge la mano ad Eleonora. Lei bacia la madre sulla guancia e la saluta
E. ‘Che bella collana, molto originale’ e così dicendo con un dito arriva fino al guinzaglio fissato posteriormente e dà uno strattone, Daria sbianca mentre Eleonora ride. Dopo che i due sono usciti Daria si toglie il collare e lo tira addosso a Filippo. Si sente sfruttata e tradita. Si chiude in bagno, si toglie il plug e si veste, quindi esce imbufalita e si dirige verso casa.
Dopo le due settimane a Rimini con la madre, Alessia ha trascorso due settimane con il padre e Ramona sul Mar Nero. Al rientro in Italia è euforica, entra in casa gridando:
A.’Mamma, mamma ci sono novità, vieni’ Maria appare sulla porta del bagno, stupita.
A. ‘Sapessi cosa è successo, quella troia di Ramona ha scaricato papà. Una sera eravamo in discoteca, lei era corteggiata ma non diversamente dal solito, poi si è avvicinato un ragazzo, un bel ragazzo ma come ce n’erano tanti. Però l’atteggiamento di Ramona era diverso, flirtava, si vedeva che era interessata. Allora mi sono informata, si trattava di un giocatore di calcio, famoso in Romania ma che gioca in Germania. La troia ballava attaccata a lui, devo ammettere che era molto sexy. é venuta da me e mi ha detto che non tornava a casa, di dirlo a papà. Lei si è diretta verso il calciatore ed insieme sono andati all’uscita, li ho seguiti. Lui aveva una macchina sportiva, rossa e con un fregio a forma di cavallo al galoppo. Sono saliti ed hanno iniziato a baciarsi, poi lei si è abbassata sul suo grembo e lui ha ribaltato la testa indietro. Ho visto che con un braccio teneva la testa di Ramona verso il basso. Poi lui si è ripreso e lei si è sollevata leccandosi le labbra. Che troia. Papà è impazzito, la ha cercato ovunque, io ho visto la macchina del calciatore nel parcheggio di un hotel ma non lo ho detto a papà. Il giorno dopo, dopo pranzo lei è venuta a prendere la sua roba, papà ha gridato, pianto, le ha dato una sberla, a quel punto lei gli ha gridato che è solo un pezzente incapace di far godere una donna, con un cazzo così’ e Alessia con pollice ed indice mima pochi centimetri.
A. ‘Papà la ha cercata ancora due giorni, hanno ancora bisticciato ma lei aveva deciso. Mi hanno detto che è in Germania con il calciatore. Decisamente lei sa come comandare gli uomini’
M. ‘Sono contenta che tuo padre provi ciò che ho provato io’ è la prima frase che Maria pronuncia a rimarcare il suo astio. Alessia la guarda con durezza
A.’Si, ma ora lo riprendi, non ha senso che butti i soldi per un affitto. La casa è anche sua’ Maria guarda la figlia sconvolta, ma prima che possa ribattere Alessia continua.
A. ‘Tu lo riprendi in casa e nel tuo letto. Altrimenti le foto delle tue porcate le vedranno tutti. I tuoi colleghi, il capo ufficio, il dirigente e magari i nonni. Sarebbero orgogliosi della loro figlia, cosa ne pensi?’
M.’Non puoi dire sul serio. Non posso riprendere in casa quel maiale traditore. E tornarci a letto poi, è fuori discussione’ Alessia apre il telefonino, ci armeggia alcuni secondi e lo porge alla madre.
A. ‘Non mi credi? Guarda, questa bella foto della tua faccia coperta di sborra, con immortalato un getto che esce dal cazzo. Bella vero? Per ora l’ho mandata a Laura che è troia peggio di te, ma posso mandarla a tutti. Posso pubblicare i tuoi video su qualche bel sito, darli a qualche blogger. Ti vorrebbero conoscere tutti, finiresti sui giornali. Capisci cosa vuol dire?’ Maria è pallida come un cadavere, riceve un messaggio, Alessia le strappa di mano il telefono e lo legge ad alta voce
A. ‘Amo’, ti prude la figa o vuoi farmi invidia, la tua amica è troia come te, pure la faccina che si scompiscia dalle risate ha messo. Ma gli altri riderebbero?’ Alessia ha affrontato la discussione senza avere un piano, ma ora che vede la madre che stà cedendo perfeziona le sue richieste.
A. ‘Allora, ricapitoliamo, tu prendi in casa papà e gliela dai. Te lo scopi come faceva Ramona, lo fai godere. Deve morire dal desiderio di tornare a casa dopo il lavoro, deve avere il cazzo duro già mentre parcheggia l’auto in strada al pensiero di cosa lo aspetta a casa’. Maria riesce solo a fare un lieve cenno di assenso con il capo.
A. ‘Ma, dato che non mi fido, farai come faceva Ramona, lei voleva umiliarmi, tu lo farai a fin di bene. Tutte le sere, dopo aver scopato passi da me che controllo se ti ha farcita. Tutte le sere, ti è chiaro? Rispondi cazzo’
M. ‘Si, ho capito. Tutte le sere’ risponde la donna. A quel punto Alessia conclude i suoi ordini:
A. ‘E sfrutta tutte le capacità da troia che hai sviluppato, voglio vedere papà che corre a casa con il cazzo duro al pensiero di cosa gli farai. Altrimenti ti rovino!’ Maria piange silenziosamente, si sente prigioniera. Senta Alessia chiamare il padre:
A. ‘Pa’? Tutto fatto, è come ti avevo detto mamma non vede l’ora di riaverti qui. Avvisa il padrone di casa e prepara la tua roba. Mamma ti aspetta per cena” Grazie a te, a dopo’
Daria si osserva allo specchio, vede una bella donna con solo piccole rughe nel contorno occhi e bocca, grazie ai suoi geni è slanciata, con una figura magra e un bel seno. Il viso ha tratti regolari e piacevoli, i capelli chiari incorniciano il tutto. Indossa un abito grigio con inserti neri in pizzo, con maniche corte a288;ha delle belle bracciaa289; non troppo corto e con una bella scollatura che mostra generosamente l’attacco dei seni. è un tessuto fasciante che esalta le sue forme. Sotto l’abito ha indossato calze autoreggenti, perizoma trasparente e reggiseno a balconcino, per sostenere i seni lasciando i capezzoli scoperti. Un insieme molto sexy. è iniziato l’autunno ed ha preferito accendere il riscaldamento, tanto sicuramente finir’ nuda o quasi. Attende Filippo, dopo lo scherzo di Rimini lui ha saputo farsi perdonare, settimanalmente scende da Milano per passare del tempo con lei. In fondo è un viaggio di circa sessanta minuti.
Oggi l’ ha chiamata a sorpresa annunciando il suo arrivo per le venti, non deve preparare da mangiare perchè provvede lui a tutto. Ha potuto dedicarsi a sè stessa e null’altro. Dieci minuti dopo le venti suona il campanello, apre e lo fa salire, ma quando entra in casa non è solo. Con lui c’è un signore distinto ma anziano, avrà settant’anni e un’aria familiare.
F. ‘Daria ti presento il mio amico il dottor P., l’amministratore delegato di F.’ il signor P. si produce in un baciamano e si complimenta per la bellezza e l’eleganza della signora. Hanno portato diversi pacchetti di una gastronomia famosa, lei apparecchia con il migliore servizio. Vuole capire da Filippo lo scopo di quella visita di gruppo e trova il momento per restare assieme a lui in cucina.
D. ‘Cosa significa questo amico con cui sei arrivato?’
F. ‘è un uomo importante, la sua azienda potrebbe assumere tuo figlio e farlo tornare in Italia, per questo ho deciso di fartelo conoscere’ Daria non è così ingenua
D. ‘Cosa vuole in cambio?’
F. ‘Amore, come sei malfidata! Non vuole niente, ha grossi problemi di erezione, stai tranquilla. Al massimo vorr’ guardarti, ma a te piace essere guardata, non è un problema’. è vero, Daria ha scoperto di avere un lato voyeristico, ha posizionato in camera un grande specchio ed adora guardarsi mentre si accoppia. Con Filippo, certo, ma non solo, parrebbe che la nuova condizione di donna libera attiri i maschi a frotte, come il miele attira le api. La corteggiano colleghi, conoscenti e sconosciuti, a volte in modo insistente, altre in modo buffo, ma un paio di loro sono arrivati ad assaggiare le sue grazie. Così ha toccato con mano che Filippo è un amante fuori dal comune mentre il marito non era poi peggio della massa. Ora stà scoprendo gli aspetti più mentali del piacere, ad esempio ha uno studente dell’ultimo anno che non perde occasione per parlarle, chiedere informazioni, farle timidi complimenti. è sempre successo ma lei spegneva gli ardori con molta freddezza, ora stà valutando l’ipotesi di attendere la fine dell’anno per poi concedersi. Se il ragazzo non impazzisce prima, la scorsa settimana non riusciva a staccare gli occhi dalle sue gambe, e che indossava una gonna che copriva il ginocchio. Ma i giovani hanno gli ormoni scatenati e basta poco per far galoppare la fantasia.
Daria torna alla realtà, la cena è molto buona, innaffiata da Champagne francese, una cena di alto livello. Il dottor P. è un uomo di cultura ed esperienza e durante la cena racconta aneddoti legati al lavoro e ai suoi soggiorni in svariate zone del mondo. Anche Filippo racconta episodi divertenti del suo lavoro come ginecologi, piuttosto spinti senza scadere nella volgarità. Al momento del dolce appare una bottiglia di Rum invecchiato, un nettare che beve con piacere anche Daria, che solitamente non ama i liquori. Ma con il cioccolato l’abbinamento è meraviglioso. Filippo bacia il braccio di Daria e risale fino al collo, la situazione la imbarazza. Il dottor P. chiede il permesso per fumare un sigari, Daria non ama l’odore di fumo ma non osa opporsi. Filippo interviene:
F. ‘Racconta a Daria di come si fumano i sigari a Cuba’
P. ‘Come saprà i migliori sigari al mondo sono cubani. Ho vissuto alcuni mesi a Cuba e mi hanno portato in un club esclusivo dove ti offrono il servizio di lubrificazione del sigaro. Per un piccolo supplemento ti mandano una ragazza che lubrifica il sigaro per prima di accenderlo. Con la bocca o”anche con le parti intime. Per un regalino le ragazze sono disposte e succhiare il tuo membro mentre fumi. Una sensazione di relax e potere ineguagliabile.’ Filippo continua a baciare il collo di Daria.
F. ‘Io ed il dottore condividiamo la passione per le scommesse, scommettiamo su tutto, lo sport, gli eventi pubblici, la politica’ interviene il dottore:
P. ‘Scommettiamo anche su piccole scelte personali, l’importante è il brivido del gioco. ‘
F. ‘Potremmo scommettere con Daria, se ci accontenta’ propone Filippo
P. ‘Se accetta di giocare con noi”’
D. ‘Ho idea che mi pentirò, ma qual’è la scommessa?’
F. ‘Possiamo scommettere sul colore della tua biancheria intima. Cento euro’ propone lui tirando fuori un biglietto da cento. Il dottore copre la scommessa con altrettanti soldi
P. ‘Se Daria accetta’ecco la mia parte’ Daria arrossisce ma la situazione la intriga. Beve un bicchierino di rum e accetta il gioco.
P. ‘Una donna di classe come la signora Daria con un abito così indossa biancheria nera ‘ afferma P. con tono sicuro
F. ‘Secondo me non indossa biancheria’ ribatte Filippo ridendo Daria si alza, compie una piroetta e solleva la, gonna con una certa fatica in quanto è aderente. Appare il perizoma, nero trasparente. Filippo grida:
F. ‘Ho vinto, guarda non indossa nulla’ e fa girare Daria che mostra il culo con solo una striscia sottile di tessuto. L’altro uomo ride.
P. ‘Mio caro è piccolo ma è nero, ho vinto io. Ti concedo la rivincita, giochiamo il doppio su quello che proponi tu.’ concede P. magnanimo. Filippo con una mano tiene il braccio di Daria, la fissa e dichiara:
F. ‘Scommetto che Daria è eccitata!’
P. ‘Ma intendi dire che è bagnata?’
F. ‘Fradicia’ ride Filippo
P. ‘Non posso esimermi dal controllare’ conclude il secondo.
F. ‘Forza Daria, fai controllare il dottore’ e la porta vicino all’amico. Lui abbassa il perizoma fino alle caviglie e la spinge ad allargare le gambe, quindi tocca la vagina, la sente umida, entra tra le labbra della vagina. Nel contempo Filippo bacia Daria, le infila la lingua in bocca e la esplora in ogni anfratto. Lei ricambia.
F.’Allora, ho vinto?’ P. continua ad esplorare la figa della donna. Infila il pollice nella vagina provocando un sospiro in Daria.
P. ‘Esternamente è umida, ma dentro è un lago’ Filippo continua a baciare la donna che si aggrappa a quel bacio per dare una parvenza di normalità alla situazione. La cerniera del suo vestito scende e, conseguentemente, l’abito cade a terra. Filippo prende le sue mammelle tra le mani.
F. ‘Guarda doc, che belle tette abbiamo’. Ora Daria indossa solo le calze, le scarpe ed il reggiseno a balconcino, Filippo continua a baciarla e doc a stimolare il clitoride. Filippo rompe gli indugi, la prende per mano e la conduce in camera da letto, la fà coricare e si piazza in mezzo alle gambe, le solleva e la penetra senza preparazione nè riguardi. Ma con il trattamento del Doc e l’eccitazione che le provoca la situazione Daria è sufficientemente bagnata. Dopo pochi colpi inizia a smaniare. Il dottore si affaccia alla porta. Filippo lo invita ad accomodarsi sulla poltrona
F. ‘Doc, mettiti comodo e goditi li spettacolo, non ti pentirai di aver accettato il mio invito’
P. ‘Tu sei una certezza, su questi argomenti’ la stanza si riempie degli ansiti di Daria e dei rumori della scopata.
P. ‘Senti che sciacquio, è proprio bagnata la signora’ Filippo cambia posizione facendola salire sopra il cazzo al contrario. Dà la schiena a Filippo ma è di fronte a P.
F. ‘Le piace essere guardata, vedi che specchio grande ha in camera. Le piace guardarsi mentre scopa. Ora ha uno spettatore dal vivo ed è ancora pi’ eccitata’ Daria non pensava di essere così trasparente nei suoi comportamenti con Filippo. Ma la situazione la eccita molto, vede P. che si apre la cerniera ed estrae un cazzo flaccido. Filippo la fa mettere carponi e le entra dentro
F. ‘Allora, ti piace avere il pubblico? Guarda come fai eccitare il dottor P. ha un bel cazzo, fagli una carezza, dai invitalo, lui è troppo educato per avvicinarsi se non è invitato’ Daria è prossima all’orgasmo, non è perfettamente presente, e si sente tanto porca. Vuole sentirsi porca, Filippo continua a scoparla e lei fà cenno a P. di avvicinarsi, lui si avvicina al letto e Daria gli prende il pene con la mano destra. Daria viene insieme a Filippo che la riempie del suo sperma, e nel mentre dirige il cazzo del dottore verso la sua bocca, lo infila e lo succhia. Filippo si estrae dalla donna.
F. ‘Cosa ne dici Doc, è una brava pompinara la mia Daria?’
P. ‘Non male, ma sai che io sono esigente’ Daria lo ingoia tutto, decide di portare a termine la situazione. Lo pompa con foga, lo succhia, lo lecca. In pochi minuti lo porta all’orgasmo. Beve le poche gocce che il vecchio emette. Il dottore è chiaramente soddisfatto del trattamento ricevuto. Filippo è sdraiato di fianco a lei, attende che abbia finito di ripulire l’uccello di P. e la richiama:
F. ‘Ehi, non dimenticare il tributo a chi ti ha fatto godere’ Daria si accovaccia e inizia a leccare e succhiare la minchia di Filippo ancora bagnata dei loro umori. P. osserva il suo posteriore.
F. ‘Spostati verso il bordo che doc. vuole ammirarti. Cosa ne dici doc., avevo esagerato nel descriverla?’
P. ‘Che bel culo, bello aperto. E che bella figa, gonfia. Voglio leccarla’ ordina P. che mostra il suo carattere forte ed assertivo. Filippo fà sdraiare Daria con le gambe sollevate ed aperte, l’uomo.si abbassa verso la vulve ed inizia a leccarla a piena lingua, in breve Daria ha l’ennesimo orgasmo. P. si sdraia e ordina:
P. ‘Ora mi salga sopra, con la figa sulla mia bocca e tu, Fil ficcaglielo in culo. Sbatti questa troia’ Filippo si affretta ad eseguire gli ordini di P., Daria si sente una troia con il cliente che comanda. Filippo intercetta il suo sguardo e le parla all’orecchio:
F. ‘Brava amore, se lo accontenti lui farà tutto quello che gli chiedi’ Daria è scettica, non crede che quel vecchio porco sia disposto ad aiutarla, ma è a gambe larghe sulla faccia di P., che usa la lingua con abilità ed esperienza. Inoltre Filippo è dietro di lei e le intima di allargare le chiappe ed appoggia la cappella nel solco tra i glutei. A quel punto Daria pensa: ‘Affanculo, ormai non mi possa tirare indietro. Tanto vale farlo alla grande.’ pone le mani sui glutei e li allarga, sente la cappella di Filippo entrare in lei agevolmente. Ormai lo sfintere è allenato. Intanto P. continua a lavorare la figa di Daria con il cazzo di Filippo a pochi centimetri. Filippo la spinge ad abbassarsi e lei si trova davanti il cazzo floscio del dottore. Prova a stimolarlo, lo lecca lo succhia, aspira i testicoli ma non vi è reazione. Bisogna ricorrere agli argomenti pesanti. Inizia a massaggiare lo sfintere con la sua saliva e in breve lo penetra con l’indice. Il cazzo ha un sussulto, pian piano si gonfia. P. si complimenta:
P. ‘Brava, complimenti signora, devo ammettere che ha capacità notevoli e non ha problemi ad utilizzarle ‘. Tutti e tre sono eccitati, per primo gode il doc, sborra in bocca a Daria ululando di piacere. Quindi viene Daria:
D.’Godooooo, porci mi fate godere. Siete dei porci ma mi piace essere scopata da voi. SIII…..sono una troia’ anche lei grida di piacere. Infine Filippo riempie il culo dell’amante. P. guarda l’orologio, è da poco passata la mezzanotte.
P. ‘Dobbiamo andare, domani ho un appuntamento in prima mattinata’ i due uomini si alzano e si dirigono in bagno. Daria è sdraiata, si rilassa e pensa: ‘Che serata strana, mi trattano come una escort e mi piace. Scopo un vecchio per avere un favore e non mi vergogno. La mia morale è cambiata, il mio approccio al sesso è cambiato. Mi diverto di più? Sono più rilassata? Si, la mia vita è più piena, più soddisfacente’ posto un freno ai rimorsi Daria si alza dal letto, indossa una vestaglia ed accompagna gli uomini alla porta.
P. ‘Cara Daria, grazie per la splendida serata. In questo biglietto sono riportati il mio cellulare e la mia mail privati. Pochi li conoscono, sono gli unici che non passano dalla segretaria. Mi mandi il Cv del figliolo e provvederemo a sistemarlo.’ e la saluta con un baciamano. Filippo, che ora è sempre un passo dietro al capo, la bacia sulle guance. I due partono e Daria di dirige in bagno, un bagno rilassante è il suo massimo desiderio, ora.
Due giorni dopo Daria parla con il figlio che le comunica di aver ricevuto un’offerta di lavoro dalla multinazionale F. Non pare entusiasta, confessa alla madre che li si trova bene, ha una ragazza. Daria è dispiaciuta, vorrebbe avere il figlio vicino, ma subito intravede una soluzione:
D. ‘Parlane con lei, se vuole il tuo bene sarà lieta di venire con te per migliorare la tua posizione lavorativa’ il ragazzo è sorpreso della proposta della madre, dovrebbe portare con lui Lorina che è così attaccata alla madre, dubita che accetti. La sera dopo si risentono ed il figlio è felice, Lorina è disposta a trasferirsi con lui, quindi accetta il colloquio di selezione.
Daria non dubitava della cosa, è sicura che la ragazza resterà incinta in fretta e si farà raggiungere dalla mamma per avere un aiuto. è un film già visto, l’importante è che sia seria e renda suo figlio felice, ma questo lo dirà solo il tempo. Sono passati due giorni, sabato il ragazzo ha il colloquio, suona il cellulare di Daria, è Filippo:
F. ‘Ciao amore, come stai? Hai visto che Doc è stato di parola? Mi ha detto che tu lo hai colpito molto. Vuole rivederti, domani a casa sua, a Milano. Ti vengo a prendere e portare io, ovviamente’ Daria è titubante ma consapevole che solo dopo questa serata l’offerta al suo bambino si concretizzerà, quindi deve accettare.
F. ‘Brava amore, tu fai del tuo meglio e verrai ripagata. Fidati, lo conosco da anni. A proposito, questa volta vuole più concretezza, mi ha detto che il ‘dress code’ è: troia dichiarata. Abbigliati di conseguenza. Domani alle 6 sono da te. Un bacio’ e riattacca, Daria pensa: ‘E l’ultimo sforzo, forza.’ Ma sa benissimo che così non sarà.
FINE
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?