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Racconti Erotici Etero

La signora Fernanda

By 4 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Era l’ultimo anno di liceo e, come al solito, avevo problemi con l’inglese, non riuscivo ad impararlo, le interrogazioni erano un disastro ed i compiti in classe peggio.
Un giorno, tornato da scuola, trovai mia madre che parlava con la nostra vicina di casa, la signora Fernanda, una bella donna di 32 anni, non molto alta ma sicuramente molto ben fatta con un fisico tonico ed asciutto, un bel seno, belle gambe ed un altrettanto bel sedere, messo in evidenza da jeans attillati e da minigonne.
Una donna che spesso aveva acceso le mie fantasie di adolescente.
Al mio arrivo il discorso si spostò sul mio rendimento scolastico e sulle mie difficoltà nello studio della lingua inglese.
Dopo le lamentele di rito di mia madre, la signora Fernanda si propose di darmi delle lezioni e di aiutarmi nei compiti, in quanto buona conoscitrice della lingua sia parlata che scritta e che ovviamente non voleva nessun compenso.
Inutile dire che accettai immediatamente con entusiasmo ed anche mia madre fu ben felice di aver trovato una buona soluzione soprattutto economica.
Cominciarono quindi le mie lezioni di inglese a casa della signora Fernanda che seguivo con entusiasmo.
Naturalmente il mio entusiasmo era dettato dal fatto di poter stare in compagnia di questa bella donna, mi inebriavo del suo profumo, mi incantavo a guardarla camminare, riuscivo a cogliere il frusciare delle gonne sulle calze ed &egrave inutile dire che ero perennemente arrapato col cazzo che mi scoppiava nei pantaloni.
Ogni volta, tornato a casa, mi chiudevo nel cesso a spararmi dei segoni galattici per calmare la mia perenne eccitazione.
Poi un giorno”. come al solito mi recai a casa della signora Fernanda coi libri sottobraccio, appena entrato capii subito che c’era qualche cosa che non andava, era piuttosto agitata e nervosa, seppi poi che aveva litigato col marito, cosa che comunque la rendeva ancora più eccitante e desiderabile.
Sbagliai alcune frasi ed allora lei si sedette di fianco a me per spiegarmi meglio la regola, indossava una gonnellina corta plissettata ed una camicetta coi bottoni slacciati che lasciavano intravedere il solco tra i seni ed il reggiseno in pizzo bianco, ero teso come una corda di violino, in tutti i sensi!!
Quando mi fu vicina il suo profumo di donna mi riempì le narici facendomi impazzire.
Non so cosa mi successe di preciso ma nell’attimo in cui la sua coscia venne a contatto con la mia sentii una scarica di adrenalina attraversarmi tutto il corpo, misi una mano sulla sua gamba, mi girai verso di lei e premetti le mie labbra sulle sue baciandola.
Lei, senza scomporsi, allontanò per un attimo il viso dal mio e mi guardò dritto negli occhi poi si avvicinò nuovamente e mi baciò, ma il suo bacio fu ben diverso dal mio, sentii la sua lingua che si faceva strada tra le mie labbra andando a cercare la mia cominciando la schermaglia amorosa.
Ci abbracciammo continuando a baciarci sempre più lascivamente e le mie mani cominciarono a vagare sul suo corpo formoso soffermandosi sul seno e tra le sue gambe.
Anche le sue mani iniziarono a percorrere il mio corpo fino a fermarsi sul mio pacco gonfio di desiderio.
Mi fece alzare e con entrambe le mani mi slacciò la cintura e la cerniera dei calzoni abbassandomeli, assieme alle mutande, fino alle caviglie poi mi prese il cazzo in mano segandolo lentamente.
Smise di baciarmi e si abbassò col viso all’altezza del cazzo, lo guardò un attimo poi se lo mise in bocca.
Sentivo la sua lingua giocare sul meato ed intorno alla cappella mentre le sue labbra lo stringevano in una dolce prigione.
Furono sufficienti un paio di succhiate ed io venni come il più imbranato dei ragazzini ed in pochi secondi le riempii la bocca di sperma.
‘Cazz”vengo’siiii’.godooo’.godooo!!’ urlai mentre Fernanda, senza staccarsi, continuava a succhiare ingoiando tutto il mio piacere.
Rosso come un peperone cominciai a balbettare:
‘Scusi’io’..non”..non”
‘Non preoccuparti caro’.&egrave stato bellissimo ho goduto anch’io’..abbiamo tutto il tempo’ mi rispose continuando poi a succhiarmi per mantenere l’erezione che comunque non accennava minimamente ad allentarsi.
Ad un tratto si alzò ‘Vieni’ mi disse prendendomi per mano portandomi in camera sua, mi fece sdraiare sul suo letto ed incominciò a spogliarsi, lentamente, guardandomi fisso negli occhi.
Fu il più eccitante spogliarello che abbia mai visto in tutta la mia vita.
Quando fu completamente nuda venne a sdraiarsi di fianco a me abbracciandomi.
Ricominciammo a baciarci poi con grazia ma anche con decisione premette sulla mia testa spingendomi verso il suo seno.
Immediatamente capii quello che dovevo fare e cominciai a suggerle i capezzoli che ormai erano diventati duri ed eretti, li avvolsi tra le labbra picchiettandoli con la lingua.
‘Siii”.bravo’.sii’.cosii’.mmmmh’ gemeva.
Continuai a leccarle il seno fino a che una leggera pressione sulla testa mi fece capire che dovevo scendere verso il suo giardino segreto coperto da radi riccioli biondi.
Inspirai a pieni polmoni inebriandomi del profumo della sua figa eccitata poi cominciai timidamente a baciarla, era la prima volta che baciavo una figa!!
Pazientemente guidò i miei primi passi.
‘Così’sii’.bravo”.con la lingua”sii’dentro”.in quel modo”aprila con le dita’..si così”.mmmmh”’lo vedi il clitoride”’si quello’siiiii””..leccalo dai’con la lingua così’.succhialo’.succhialo”siii’.siiii’.vengoooo’.godoooooo!!’
Godeva inarcando la schiena e tormentandosi i capezzoli con le dita.
‘Vieni’.scopami adesso’scopami’
Mi attirò a se aprendo le gambe e prendendomi in mano il cazzo lo guidò nella sua figa bagnata.
‘Adesso sbattimi’.sbattimi forte’fregatene’sbattimi’riempimi’
E così feci, spinsi il mio cazzo fino in fondo, sempre più forte, sempre più veloce, sempre più a fondo mentre lei muoveva il suo bacino venendo incontro ad ogni mio affondo urlando tutto il suo godimento.
Non resistetti a lungo a quel trattamento e cominciai ad agitarmi scompostamente raggiungendo un orgasmo mai provato.
‘Siiiii’..godoooo’..sborrooooo’..sborrooooooo!!’
‘Vieni’vieni amore’.riempimi”..dentro’tutto’..godo anch’io vengooo”godoooo!!’
Arrivammo all’orgasmo all’unisono e giacemmo spossati l’uno nell’altra.
Questo fu l’inizio di un meraviglioso periodo della mia vita di cui non finirò mai di ringraziare la signora Fernanda.

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche
fanserver07@gmail.com

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