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Racconti Erotici Etero

LA STAZIONE DI RIFORNIMENTO

By 3 Ottobre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

LA STAZIONE DI RIFORNIMENTO

 

Quanto sto per raccontarvi, potrebbe sembrare pura fantasia, invece accadde realmente, un’occasione credo unica e irripetibile, che solo a pensarci io stesso, mi sembra di aver sognato.

Il tutto accadde qualche settimana fa, esattamente un sabato notte, stavo rientrando da una serata passata tra parenti fuori dal mio paese, una serata lunga e a dir poco noiosa, di quelle serate tra zii, cugini e robe varie, dove ingozzarsi di cibo e spettegolare sulle situazione di altri familiari o conoscenti, siano le uniche cose possibili, fortuna che quella sera c’era pure la fidanzata di mio cugino e sua sorella, due splendide ragazze, che come si annoiavano a morte con quei discorsi; con loro trovai il modo alleviare la noia con discorsi molto più piacevoli e maliziosi. Si, avete capito bene, maliziosi, era da un po’ che conoscevo le due sorelline, e che spesso mi scopavo e scopo, soprattutto la futura cuginetta, con la quale ogni occasione è buona per fare sesso, a quanto pare quel deficiente di mio cugino non la soddisfa per niente, da ciò che mi dice lei oltre ad avere un cazzo piccolo circa 13 cm, non sa usarlo, è imbranato, non ha iniziative, viene dopo 5 minuti, non fa preliminari e non si impegna più di tanto a cambiare, ed io ogni volta le chiedo del perché se lo è preso per fidanzato, e lei di tutta risposta mi dice che se lo ho preso solo per la sua posizione economica e che in ogni caso a soddisfarla sarò sempre io. Comunque non mi soffermo su ciò in questo racconto perché la situazione è un’altra, forse un giorno vi narrerò le vicende della futura cuginetta e sua sorella.

Ma torniamo alla serata, come dicevo noiosissima a parte qualche momento di distrazione con la futura cuginetta e sua sorella, che ad un certo punto andò in bagno si tolse l’intimo, e tornata si sedette accanto a me e aperta la borsa mi fece vedere il suo perizoma umido, che aveva tolto; quando ne avevo l’occasione infilavo le mani sotto la sua gonnellina e intingevo le dita nella sua figa bagnatissima per una mangiata di secondi, viste le circostanze non avevamo modo di poter far nulla ne tantomeno di appartarci in qualche posto, intanto il mio cazzo era durissimo e reclamava la sua parte da dentro i jeans, in un attimo di confusione, che durò diversi minuti, dove eravamo tutti accalcati per guardare un non so che, lei si posizionò appiccicata dietro me e la cuginetta davanti, sembravo stretto un una morsa, ma molto piacevole, ed io girando il braccio all’indietro, riuscii a intrufolare le dita nella sua figa gli feci un lavoretto che la feci venire, mentre il mio cazzo da dentro i jeans premeva in mezzo al culo della cuginetta, che girata la testa, mi guardò sorridendo e dopo un occhiolino molto malizioso, di contro spingeva sempre più forte le sue chiappe sul mio pacco. Quando tutto terminò ci staccammo, subito ritrassi la mano da quella figa, e mi sedetti per nascondere dagli occhi di tutti quell’erezione mostruosa ed evitare imbarazzi; avevo la mano gocciolante degli umori di quella splendida figa, stavo per asciugarla, ma poi guardai la ragazza in viso,  era rossa e presa dall’eccitazione, senza dirle nulla e con l’occhio vigile verso tutti, leccai quel bel miele dalla mano, e ne feci leccare un po’ anche a lei… l’unica che dissi ad entrambe in quel momento fu “per stasera è andata così, ma preparatevi perché non la passerete liscia”.

Era notte inoltrata, ad un certo punto iniziarono i saluti, con le solite cazzate del tipo “dobbiamo fare più frequentemente di questi incontri” o “magnifica serata, ci voleva proprio” ecc… ecc…; quel rammolito di mio cugino dopo esserci salutati fece salire in macchina i miei zii, la sua fidanzata e la sorella per riaccompagnarli a casa, così io completai il giro di saluti e mi avviai verso la macchina. Appena infilai la mano nel marsupio per prendere le chiavi della macchina, toccai un qualcosa di stoffa abbastanza bagnato, cercai le chiavi e entrato in macchina tirai fuori quella stoffa, erano due perizomi, c’era anche un biglietto con scritto “bel cazzone questi sono il nostro regalo, come al solito ci hai fatto sbrodolare all’infinito, ci siamo asciugati con loro così che tu possa sentire il nostro odore e la nostra eccitazione, ricorda che ti vogliamo sempre nei nostri buchi e nelle nostre bocche, ci sentiamo domani”. Il mio cazzo divenne ancora più duro, annusai quei perizomi e li conservai nel cruscotto, misi in moto e partii. La mia eccitazione e la voglia di scopare era tanta, ma sapevo che per quella notte l’unico modo sarebbe stata una sega, erano le 2:00 di notte e a quell’ora non avrei incontrato nessuno disposto a farmi sfogare.

Ero in autostrada, arrivato vicino un’area di parcheggio, metto la freccia ed entro, nella speranza di trovare anche qualche gay che solitamente si posizionano in quell’area per farmi fare almeno un pompino, faccio il giro dell’area di sosta ma non c’era nessuno, deserto assoluto, del resto erano già le 2:20; esco e proseguo verso il mio paese, ormai rassegnato che non avrei incontrato nessuno, esco dall’autostrada ed inizio a percorrere la strada provinciale, deserto assoluto, nemmeno una macchina in viaggio, anzi nemmeno un cane, proseguendo arrivai alla stazione di rifornimento, notai che la benzina era scontata, così entrai per fare rifornimento approfittando dello sconto. Appena entrato vidi che vicino alla pompa c’era ferma una macchina con gli sportelli aperti, ma non si vedeva nessuno, prima di avviarmi verso la pompa girai dalla parte posteriore dove c’è il distributore di sigarette, passando la macchina era frontale e vidi la testa di un ragazzo muoversi nei sedili posteriori, dal movimento capii subito che stava scopando, così dissi faccio il giro e mi ci vado a fermare accanto; appena girai dal distributore di sigarette, proprio nell’angolino i miei fari puntarono  una coppietta di ragazzini, con lei accovacciata che tentava di fare un pompino a lui.

Sicuramente pensarono che fosse la polizia, in fretta cercarono di rivestirsi, ma si erano talmente agitati che non ci riuscivano, lui addirittura si ingarbugliò con i pantaloni che cadde a terra nudo, spensi la macchina e scesi, sentii la ragazza che con la voce tremolante disse

“cazzo la polizia… no, no!!!! Come facciamo ora”

mi avvicinai un po’ e li tranquillizzai

“tranquilli ragazzi, non c’è nemmeno l’ombra della polizia, vi chiedo scusa se vi ho messo paura ma non era nelle mie intenzioni, continuate pure”

La ragazza mi guardò con uno sguardo misto tra rabbia, rilassamento e malizia. Il ragazzo sembrava un po’ bevuto tant’è che era ancora a terra col cazzo di fuori, intanto feci l’occhiolino alla ragazza e dissi

“dai ragazzi riprendete da dove eravate rimasti, se non vi dispiace, vi faccio da guardia e magari ogni tanto sbircio un poco”

Il ragazzo stava per alzarsi e sembrava volermi alzare le mani, ma la ragazza disse che per lei andava bene e che le sarebbe piaciuto essere osservata, ma ad un tratto puntando gli occhi sul mio pacco disse:

“scusa, ma se non sei della polizia, cosa ci fai qui? E poi quei scemi lì in macchina dovevano avvisarci se entrava qualcuno… che stronzi”

“tranquilla, come ti ho detto non sono della polizia, sono qui per le sigarette, i vostri amici credo che stia scopando in macchina e con gli sportelli aperti, comunque se vi da fastidio la mia presenza me ne vado…. A dimenticavo vedete che se volete scopare tranquillamente qui dietro c’è un posticino molto riservato, nessuno potrà mai vedervi, tranne che con un elicottero”

Entrambi si misero a ridere, si guardarono entrambi, lei prima si avvicinò a lui, dicendogli un qualcosa all’orecchio, poi prese il cellulare e mandò un sms, dopo qualche secondo ricevette la risposta, nel frattempo io presi le sigarette e mi avvicinai in macchina lentamente, dopo quel sms di risposta mi chiamò

“scusa, è evidente che sei un bravo ragazzo, e sei anche simpatico, ti va di giocare con noi?”

“beh con piacere”

“però insieme ai nostri amici, e non devi prendere iniziative, devi guardare ed al massimo ti fai una sega”

“ok, rispetto le vostre regole… ma che dite rimaniamo qua oppure volete che ci spostiamo nel posticino qui dietro?”

Il ragazzo rispose:

“ma è lontano?”

“no, posteggiamo le macchine e giriamo qui dietro… saranno 5 metri”

Chiamarono i loro amici, girarono con la macchina, la posteggiarono accanto alla mia, e scesero. Notai che tutte e quattro potevano avere circa 19 – 20 anni ciascuno, le ragazze avevano un bel corpicino, snello e attraente, anche se con il buio della tettoia non riuscivo a vederli bene, anche i ragazzi sembravano carini. Li invitai a seguirmi, girammo dietro al muro che costeggia il distributore, lì c’era un giardinetto con dei sedili e tavolini in pietra e dei giochi per bambini, il tutto circondato da una fitta rete di siepi e alberi. Nel frattempo pensavo al fatto che avrei dovuto solo guardare e segarmi, anche se ero sicuro che non fosse stato proprio così, soprattutto dopo aver visto il cazzo del ragazzo. Appena girati si guardarono attorno e dissero:

“cavolo ma è stupendo, non lo sapevamo per niente!!!”

“ bene ragazzi, io mi metto qua, voi fate il tutto tranquillamente, come se io non ci fossi”.

Presi di coraggio e di fiducia nei miei confronti, iniziarono a limonare, ogni tanto dirigevano lo sguardo verso di me, ma io me ne stavo seduto nella panchina ad osservarli, col cazzo ancora pulsante dall’eccitazione di prima; dopo un po’ i due ragazzi si sbottonarono i pantaloni e tirarono fuori i loro cazzi, già duri. Niente di particolare, quello che avevo visto prima l’aveva circa 15 cm, l’altro con qualche cm in più saranno stati circa 17 e sottile, insomma nella norma, ma nella mia mente me la ridevo un po’, mentre loro esibivano con spavalderia i loro attrezzi, quasi a dirmi, guarda che cazzi. Le ragazze si sedettero ed iniziarono a leccare le palle e a succhiare, dopo qualche minuto, quello col cazzo un po’ più lungo disse alla ragazza, di fare piano perché stava per venire, l’altro era un più tranquillo. La ragazza con cui avevo parlato prima, ad un certo punto stacca la bocca dal cazzo, mi guarda e dice:

“beh che fai non ti seghi? Tiralo fuori e godi anche tu”

L’altro ragazzo tira fuori il cazzo dalla bocca della ragazza, si avvicina a me e dice:

“ti vergogni? Scommetto che c’è l’hai piccolo e che non hai mai visto due bei cazzi così belli e grandi”

Nel frattempo le ragazze si erano spogliate per essere scopate, ma dopo quella frase detta dal ragazzo, si avvicinarono tutte e quattro a me, che me ne stava in silenzio, avevo di fronte a me due gazzettini in tiro e due belle fighe col pelo ben curato, se ne stavano lì ad osservarmi e al tempo stesso mi incitavano a spogliarmi. Li guardai e ridendo maliziosamente dissi:

“ok ragazzi, avete vinto, ma se è questo che volete, vi accontento subito”

Mi alzai, sbottonai i jeans e li abbassai insieme ai boxer, immediatamente i miei 22 cm x 16, svettarono trionfanti davanti ai loro occhi, si guardarono tra di loro in maniera stupefatta, i ragazzi misero a tacere la loro spavalderia, si guardarono i loro cazzi ed erano quasi vergognati. Io non mi mossi, volevo rispettare le loro regole, il ragazzo col cazzo più piccolo si avvicinò guardò i loro amici e senza dire nulla stese la mano lo carezzò e poi lo strinse, quasi a costatarne la realtà.

“è meraviglioso, ragazzi è vero ed è stupendo, non avevo mai visto un cazzo così grande”

Improvvisamente mi ritrovai con le mani di tutti e quattro, sul mio corpo, mi spogliarono, e mi toccavano ovunque, dai pettorali, al cazzo e ai coglioni; anche i due ragazzi erano intenti al mio corpo e soprattutto al mio cazzo, il che mi fece capire che non era semplice curiosità, ma che dovessero essere bisex, li lasciai fare e come avevo pensato prima, le regole del gioco erano cambiate. Le ragazze mi si appiccicarono e si lasciavano toccare la figa e il culo senza fare nessuna obbiezione, i ragazzi iniziarono a succhiarmelo, si strusciavano il culo sul mio cazzo e ansimavano, fino a che ne presero possesso le ragazze. Iniziarono entrambe con un lavoro di mani per passare alla bocca, dopo un po’ mi sdraiai sulla panchina, e invitai una delle due ragazze a impalarsi, fu la prima che senza pensarci due volte si accovacciò sul mio cazzo e lentamente se lo fece entrare in figa, ma credo che gli faceva un po’ male, perché scendeva lentamente e ogni tanto tornava su o si fermava, sicuramente non era abituata alle mie dimensioni, ma le bastò poco per abituarsi, ed iniziare a cavalcare come una forsennata, il mio cazzo l’aveva aperta a dovere anche se la sentivo abbastanza stretta, e ciò mi creava un piacere immenso, feci cenno all’altra che si posizionò sul mio viso ed iniziai a leccarla e scoparla con la lingua.

I ragazzi erano fermi a guardare stupefatti, e si toccavano i loro cazzi, li guardai un attimo e dissi loro:

“ragazzi, ma che cazzo fate lì impalati, datevi una mossa… ficcategli i cazzi nelle bocche e fatele stare zitte”

Immediatamente girarono uno da una parte e uno dall’altra, le ragazze non aspettarono un secondo di più, afferrarono i cazzi ed iniziarono a spompinarli… dopo appena 5 minuti i due ragazzini erano venuti, ma le ragazze avevano voglia, feci scambiare le ragazze, mentre incitavo i due ragazzi a farselo diventare nuovamente duro. Credo che anche loro lo volevano, infatti girarono tra le mie gambe per leccarmi il cazzo e i coglioni che entravano e uscivano da quella giovane e fresca figa. Dopo un po’, invitai le ragazze ad alzarsi e a mettersi a pecora sulla panchina una accanto all’altra, iniziai ad alternarmi tra le due fighette, assestando colpi decisi e profondi, man mano andavo stuzzicando con il pollice i buchetti del culo, sussurrai alle ragazze se erano d’accordo a farsi inculare, chiamai i ragazzi e chiesi loro di leccare per bene quei due buchetti, girai d’avanti e offrii il mio cazzo alle loro bocche, una do loro fece cenno di avvicinare il viso al loro, mi baciarono, ci slinguazzammo e poi con un filo di voce mi dessero:

“senti quei due fringuelli stanno uscendo pazzi per il tuo cazzo, perché non scopi anche loro?”

“ok… ma loro lo prendono?”

“a giudicare da come si comportano, si, anche se per noi è una novità vederli comportare così”

“bene allora mentre io faccio godere i vostri culetti, voi lavorateli di bocca e dita che poi ci penso io”

“tu si che sei un vero stallone, il cielo stasera ci ha premiate facendoci incontrare, l’importante però che finirai con noi”

“ragazzi, va bene così, ora ci penso io, voi girate da quella parte”

Mentre io con delicatezza iniziavo a sfondare il primo buco, le ragazze convinsero i due giovanotti a mettersi a pecora davanti a loro, che tra una leccatina e l’altra iniziavano ad infilare le loro dita dentro quei culi. Stavo attendo a non far male alla ragazza, entravo lentamente, uscivo, e immergevo per qualche secondo nella figa, giusto per tenerla eccitata e lubrificare il cazzo maggiormente, per poi ritornare a quel buco, quando vidi che si era abituata, iniziavo con dei movimenti leggeri, fino a che era lei stessa a spingere con decisione; feci lo stesso anche con l’altra. Intanto i ragazzi limonavano tra loro e godevano come due troiette, del trattamento che stavano ricevendo, e al cenno delle ragazze uscii da quel meraviglioso culo, immersi velocemente il cazzo nelle fighe per lubrificarlo e mi fermai un po’.

Le ragazze fecero sdraiare i ragazzi a pancia in su, vi si sedettero con la figa sopra le rispettive facce, e afferratoli per le gambe gliele sollevarono, ora avevo a disposizione due culetti non molto pelosi di quei due giovani ragazzi, strofinai un po’ la punta del cazzo nel primo buco, e poi iniziai a penetrarlo, il ragazzo si dimenava un po’, ma in quella posizione non poteva fare molto, le ragazze li avevano come incastrati, ovviamente cercai di non fargli male, ma le due troiette avevano lavorato per bene quei buchi che non fu così difficile entrare, dopo un po’ di colpi il primo sborrò senza nemmeno toccargli il cazzo, con l’altro invece gli feci una sega mentre lo scopavo e non ci volle tanto a farlo sborrare. Finito di scopare quei maschietti, girai dietro e mentre loro continuavano a leccare ficcai il mio cazzo nelle fighe delle ragazze, sapevo che ormai mancava poco a venire, e dopo una veloce visita nei quattro buchi delle ragazze, li feci sedere testa a testa, mi piazzai davanti e afferrato il cazzo sborrai su quei visini deliziosi, solo in quell’istanti notai che le ragazze erano davvero carine, oltre che troie. Dopo i primi schizzi un po’ più liquidi di sborra, finiti sul loro viso e sui loro seni, aprirono le bocche per accogliere gli altri schizzi di sborra che ora erano più densi e consistenti, la ingoiarono tutta e afferratomi il cazzo con la bocca lo pulirono e lo spremettero fino all’ultima goccia, mentre i ragazzi leccavano la sborra che colava dai loro seni.

Intanto l’orologio segnava le 3:45, ci asciugammo con dei fazzolettini e ci rivestimmo, erano contentissimi di quell’incontro e mentre fumavamo una sigaretta, facemmo le presentazioni:

“comunque ragazzi io sono Fabio”

“io sono Stefanie, lei è Ilaria, lui Riccardo e Claudio”

F: “grazie della serata, siete stati fantastici”

S: “grazie a te, sei unico, ed hai un bel cazzo… ma sei tutto bono, penso che potresti insegnarci tante cose, e voi due potreste apprendere tanto da lui”

I: “a proposito, cos’è questa novità vostra? Non è che per caso siete entrambi gay?”

C: “ecco… no, noi ci siamo fatti trascinare dalla situazione che si è creata”

S: “ma vi siete baciati, ve lo siete succhiato a vicenda, glielo avete succhiato a Fabio e avete leccato la sua sborra”

R: “ma no ragazze, vi state sbagliando, è che prima avevamo bevuto un po’ troppo e voi lo sapete… ma che avete in mente? Mica vorrete lasciarci?”

Le ragazze si allontanarono un po’ e si misero a parlare tra loro, nel frattempo mi rivolsi ai ragazzi e dissi:

F: “beh secondo me vi conviene dire la verità, e non ditemi che non è vero, è evidente che siete quantomeno bisex e che tra voi c’è molto affiatamento, e poi tu hai sborrato col mio cazzo nel culo senza che nessuno te lo abbia sfiorato”

C: “beh, si però non glielo dire”

F: “e poi un’altra cosa, voi stavate scopando separatamente per evitare qualche mossa sbagliata tra voi e che avrebbe potuto far capire qualcosa alle vostre ragazze… a me non mi imbrogliate, siete dei ragazzini e avete parecchio da imparare ancora… comunque tranquilli, figuratevi se vado a dire alle vostre ragazze che quando siete da soli scopate tra di voi, sono cose vostre, anche se quelle non sono stupide ed hanno capito tutto”.

Mentre facevamo questi discorsi, i ragazzi erano un po’ imbarazzati e preoccupati, le ragazze si riavvicinarono, sembravano decise e felici allo stesso momento, si rivolsero a me chiedendomi dove dovessi andare, risposi dicendo il nome del mio paese e poi aggiunsi:

F: “se mi permettete ragazze, volevo dirvi di non mollare questi due bravi ragazzi, alla fine se fanno sesso tra loro dovreste essere contente, perché li conoscete, non vi tradiranno mai con altre ragazze, e poi anche per voi sarà eccitante… credo che non ci sia nulla di male… o no?”

I: “diciamo che possono stare tranquilli, non li molliamo”

S: “però dovranno accontentarci”

C: “dite pure ragazze, vi ascoltiamo e facciamo ciò che ci chiederete”

S: “noi non pretendiamo chissà che, per quanto ci riguarda voi potete fare sesso tra voi, anche in nostra presenza, ma quando ne abbiamo voglia inviteremo Fabio a degli incontri come quello di stasera insieme a voi, ma anche senza di voi”

C: “per me va benissimo”

R: “anche per me va bene”

F: “beh suppongo che volete sapere il mio parere… se serve a salvare capre e cavoli… beh va bene, mi sacrifico volentieri”

Ci mettemmo a ridere tutti e cinque, stavo per salutare quando le ragazze mi bloccarono:

I: “aspetta saresti così gentile da darci un passaggio?”

C: “vi accompagniamo noi”

I: “tranquilli, lo facciamo per voi, sono quasi le 4:00 e visto che lui deve passare dal nostro paese per andare al suo, gli viene di passaggio, mentre voi dovreste venire da noi e poi ritornare indietro per tornarvene al vostro paese”.

F: “quindi siete di paesi diversi?”

R: “si… cmq hai ragione amore, vi da uno strappo lui, del resto di lui ormai ci fidiamo”

Salutammo i ragazzi e salito in macchina con le ragazze ci avviammo verso i nostri paesini, passato il bivio che porta al paese dei ragazzi, le ragazze mi chiesero di fermarmi un attimo, invitandomi a tirare fuori il cazzo, così da permettere loro di potermi fare un altro pompino mentre guidavo, dopo qualche secondo di esitazione, scesi dalla macchina e tolsi completamente i jeans, risalii in macchina e partii, Stefanie abbassò completamente il suo sedile, così da permettere ad Ilaria di passare davanti senza disturbare la guida, ed alternandosi iniziarono a farmi un delizioso pompino. Il cazzo mi venne immediatamente duro, ma se prima avevo impiegato più di un’ora per sborrare, sapevo benissimo che ora sarei durato di più, infatti arrivati alle porte del loro paese, con grande dispiacere dissi che il gioco purtroppo finiva lì, loro senza pensarci due volte mi dissero che volevano continuare e che erano disposte a venire da me. Per me non c’erano problemi, continuai verso il mio paese che dista circa 10 minuti dal loro, ed arrivati aprii il garage col telecomando, entrai, e chiuso il garage, passai nel sedile posteriore, dove riprendemmo a scopare. Alla fine ci addormentammo esausti in macchina, tutti e tre nudi. Verso le 11.00 a svegliarmi furono le loro bocche che giocavano col mio cazzo, augurandomi il buon giorno, dentro la macchina c’era un odore forte che sapeva di sborra e orgasmi vaginali, le feci completare quel pompino, ci rivestimmo, scambiammo i numeri di cellulare e in 10 minuti li accompagnai al loro paese.

 

Per qualsiasi commento non esitate a contattarmi alla solita mail: soluma@hotmail.it

Intanto permettetemi di ringraziare i quattro ragazzi, per l’esperienza che ho raccontato qui e per le altre che stiamo vivendo, loro lo hanno letto prima che lo pubblicassi e lo stanno rileggendo con piacere. Ragazzi, mi ha fatto immenso piacere sentirvi dire al cellulare che vi è piaciuto e che siete soddisfatti di come ho raccontato questa nostra casuale prima esperienza, ci vediamo in questi giorni come concordato. Un bacio

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