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La storia di una Miss Italia

By 18 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Tratto da The Commedia

http://thecommedia.blogspot.com/

 

Sono le 23.55 e manca poco all’annuncio della vincitrice, le aspiranti miss Italia rimaste in gara sono schierate sul palco con le gambe che tremano dall’emozione e con il cuore che sembra battere in gola. La ragazza, 19 anni appena compiuti, sospesa come tutte, continuava a pensare: “..sarò io, non sarò io, comunque vada non importa..e No, ca..zo mi importa eccome, con tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare fin qui..” ..ed ecco finalmente l’annuncio..”Miss Italia 1993 è…..Stefania Alleb”. Sono passati 16 anni da allora ma Stefania è sempre bella, anzi, se possibile ancora più bella e, nonostante siano successe tante cose (il successo nel lavoro, il matrimonio, due figli etc..), lei è e sarà sempre “la Miss”.

Federico Orte, 40 anni, è un apprezzato professionista nel settore della moda (detiene la quota di minoranza di una importante firma ma è di fatto l’A.D. della catena di negozi e dell’atelier che ha sede in Italia), all’epoca in cui conobbe Stefania era agli inizi della sua carriera e quell’anno era presente al concorso in qualità di aiuto Art –director per i costumi che le ragazze usavano durante la partecipazioni alla gara. Alto 1.80, bel ragazzo con un fisico atletico, a 24 anni Federico si trovava a godere di una buona posizione sociale che gli consentiva ampie disponibilità sia di tempo che di soldi ma soprattutto tante occasioni di vivere tutti i giorni a contatto con bellissime ragazze. Le avventure ovviamente non si contavano più ma di storie vere ne aveva avuta una sola e quell’anno, dopo gli eccessi avuti a seguito della fine di quella storia importante, aveva deciso di prendersi una pausa e di non pensare per un po’ all’amore vero.

Galeotto fu il concorso: la prima volta che la vide fu in albergo..Stefania era appena arrivata ed era alla reception per la registrazione quando, tirando fuori i documenti dalla borsetta, le cadde la carta d’identità. Federico, che stava passando proprio in quel momento, si chinò prontamente a raccoglierla e non potè fare a meno di soffermare il suo sguardo sulla fotografia del documento. Per qualche istante si fissarono negli occhi, si sorrisero, e Federico disse..”posso avere un suo autografo Miss? Mi sa proprio che mi conviene chiederglielo adesso, ora che non è ancora conosciuta, perchè dopo che avrà vinto sarà certamente più difficile avvicinarla..”. Non sapeva neanche lui perché avesse detto quella cosa, si sentiva stupido e pensava di aver fatto la solita figura del vitellone ma non era così. Per la prima volta in vita sua, aveva un tremore alle gambe, le mani sudate e le farfalle nello stomaco, insomma, era rimasto affascinato e colpito da Stefania che, con i suoi occhi verde mare, l’aveva immediatamente fulminato.

Stefania, dal canto suo, pur non essendo una vanitosa, era consapevole di essere una bella ragazza ed era altrettanto abituata a ricevere apprezzamenti ma anche per lei, era stato un momento particolare, un qualcosa di diverso rispetto a tutte le altre volte. Proveniente dalla provincia, era la classica bellezza “acqua e sapone”, non aveva bisogno di vestiti di marca per apparire ed aveva un sorriso spontaneo che la rendeva ancora più affascinante. Era stata educata con sani principi, aveva avuto diversi fidanzatini ma nessuna storia seria. Stefania non si era mai innamorata veramente e pertanto, pur avendo provato diversi giochi, era ancora “vergine”, perché aveva deciso che si sarebbe aperta e donata all’amore con la persona che l’avrebbe portata all’altare.

Nei giorni a seguire diverse furono le occasioni per incontrarsi ed ogni volta era un sorriso ed una parola in più. Si cominciava al mattino nella sala dove facevano colazione con uno scambio intenso di sguardi che era così forte da non perdersi neanche con il passaggio delle persone.. durante la preparazione delle prove nel teatro, con battutine e sfioramenti vari che, con il passar del tempo, diventavano sempre più carezze ed intimità, per finire alla sera con la passeggiata nel parco a tirar tardi con la luna unica testimone dei loro primi baci.

La prima volta: erano giunti all’ultima settimana del concorso e Stefania aveva superato le diverse selezioni e si apprestava ad affrontare le ultime prove, le più difficili. Le ragazze con le quali aveva stretto amicizia erano state tutte eliminate ed erano rimaste in gara quelle più aggressive, quelle che avrebbero voluto arrivare fino in fondo ad ogni costo, ma LEI per fortuna, aveva già vinto, comunque fosse andata, era sicura di aver trovato l’amore. Era Martedì, l’ultimo giorno libero prima che iniziasse la chermesse finale. Federico la sera prima gli aveva buttato lì l’idea di andare a fare una gita, proposta alla quale rispose subito di si, e fu così che alle 10 partirono ed andarono all’avventura nei dintorni, senza una meta precisa e/o un idea. Visitarono alcuni castelli e si fermarono a mangiare in quelle che erano le prime case agricole/fattorie che cominciavano a fare turismo. Dopo pranzo una passeggia mano nella mano, parlando del più e del meno, dei propri desideri e del futuro, li conduce alle rive di un piccolo laghetto. La giornata è splendida, in giro non c’è nessuno, una leggera brezza muove l’aria quel tanto che basta per non soffocare dal caldo. Quasi come giunti al limite di un percorso, fermi davanti alla sponda del laghetto, cominciano a baciarsi, piccoli baci ripetuti che con il crescere del ritmo diventano baci profondi, dove le lingue si intrecciano e sembra non volersi più lasciare. Le mani nel frattempo, dopo aver accarezzato i corpi, scivolano nell’intimo e lentamente eliminano i vestiti che caduti vanno ad accogliere i corpi che si distendono a terra. Stefania non aveva mai provato una sensazione del genere, sente le calde mani di Federico che con delicatezza ma decisione accarezza la sua pelle vellutata non tralasciando nessuna parte del corpo mentre con la testa scivola continuamente verso il basso soffermandosi prima sul seno e poi sulla pancia con piccoli baci e leccatine che la fanno inarcare tutta finché non giunge in basso la dove ormai lei era tutta bagnata e quando lui affonda la lingua gode per la prima volta. Federico, dopo i mille giochi provati nelle esperienze passate, provando un sentimento diverso, aveva timore ad andare oltre, ma il momento era giusto, sia lui che lei erano pronti, e fu così che si lasciarono andare finche i due corpi si fusero insieme fino a diventarne uno e provarono insieme il piacere.

 

( continua )

 

Tratto da The Commedia

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La vita: dopo la vittoria nel concorso, Stefania venne fagocitata nel meccanismo delle Miss con un lavoro assicurato per oltre un anno nel campo pubblicitario, con alcune sfilate, qualche comparsa in televisione, e tanti altri lavori paralleli che la portarono a girare tutta Italia. Questa distanza, per tutti e due, fu un buon banco di prova dell’amore che, qualche anno dopo, trovò coronamento nel matrimonio. Dopo un paio d’anni arrivò il primo figlio, che non rimase solo per molto, anche perché Stefania, con il lavoro di “Public Relation e Promoter di eventi”, riusciva lo stesso a lavorare e tirar su i figli mentre Federico, come detto, continuava la sua scalata nel proprio settore. L’amore era sempre grande fra loro ma qualcosa stava lentamente cambiando.

La trasgressione: nonostante due gravidanze e qualche anno in più, il tempo sembrava non lasciare il segno e la bellezza di Stefania sembrava aumentare. Forte e risoluta, riusciva bene in qualunque cosa si cimentasse e, ben voluta ed apprezzata nell’attività, non mancava ovviamente di essere oggetto di tante attenzioni da parte dei vari maschioni di turno.
Federico, dal suo canto, era innamorato come il primo giorno che l’aveva conosciuta ed era così contento della sua situazione, che negli anni, nonostante le possibilità, si era astenuto dall’avere altre avventure. Il tutto però avvenne in quel freddo inverno del 2000 quando, partecipando ad una gara di Rally, ebbe un brutto incidente e rimase in ospedale per ca tre mesi di cui 20 gg sospeso tra la vita e la morte. Grazie alle ottime cure dei medici, al fisico atletico che aveva ed ovviamente all’amore di Stefania, Federico si rimise in fretta e tornò a casa prima del previsto, anche se avrebbe dovuto per un altro paio di mesi continuare le cure riabilitative a casa. Allora abitavano in una bellissima villa con parco cintato in Brianza con tanto di piscina, una stanza hobby con diversi giochi e palestra ed un tavolo da biliardo. Tornato a casa dopo l’incidente, appena possibile, Stefania provò a stare insieme a Federico ma c’era qualcosa che non andava. Dopo qualche tempo e diverse visite specialistiche, si ebbe la definitiva certezza che Federico non era più in grado di avere erezioni. Subito non vi furono reazioni nella coppia che, a fronte del grande amore che provavano l’una per l’altro, se fosse stato possibile, si avvicinarono ancora di più ma, più passava il tempo, e più i pensieri di Federico maturavano nella mente e nel cuore fino a che, fortemente deciso e votato al bene di Stefania, decise di parlarle apertamente confidando tutte quelle che erano le sue paure ma al tempo stesso le sue speranze per il futuro della coppia. In un primo momento le parole del marito arrivarono a Stefania come un macigno ma col tempo cominciarono a far breccia e, ampiamente rassicurata da Federico sul proprio amore, decisero di intraprendere insieme un nuovo cammino.
Per curare il marito e farlo tornare in forma, avevano deciso di chiamare un bravo fisioterapista che tutti i giorni venisse a casa per la riabilitazione. Dopo alcune ricerche trovarono Alberto, un ragazzo di 30 anni, diplomato all’ISEF, fisico asciutto e ben scolpito, ex atleta della nazionale di ginnastica, un bel ragazzo moro che, oltre ad insegnare in una palestra, si era specializzato in fisioterapia e per guadagnare qualche soldo aveva cominciato a praticarla facendosi un buon nome fra le persone di un certo ceto sociale.
Fin dalle prime sedute di fisioterapia Alberto si mise in buona luce per la qualità professionale nonché per la spiccata simpatia che fece si che in breve tempo diventasse come un buon amico di famiglia. Ciò rese ancor più facile il compito di Federico che da una parte invitò Stefania a prendere confidenza con Alberto, raccontandogli quelli che erano i discorsi che facevano mentre lui era in terapia e dall’altra, suggerendo al nuovo amico, come se fossero confidenze, come comportarsi in una situazione come quella sua.
Federico si sentiva il regista di questa nuova avventura che stava per nascere e, per certi versi, osservando i mutamenti di Stefania, gli sembrava di rivedere e rivivere le stesse emozioni di quando si conobbero.

La realizzazione del sogno: quella settimana i ragazzi erano partiti con i nonni per una breve vacanza e Stefania e Federico erano rimasti soli nella grande villa. Ormai consapevoli e decisi, avevano programmato tutto e per quella stessa sera avevano invitato a pranzo Alberto il quale, oramai, consapevole anch’esso di quello che stava per capitare, aveva deciso di accogliere l’invito sapendo che da quel momento sia per lui che per loro sarebbe cambiata definitivamente la loro vita. Faceva caldo e la cena fu preparata nel patio di fronte alla piscina. Per l’occasione le portate prevedevano cibi freddi accompagnati da un buon vino fresco che andò giù facilmente rallegrando ancora di più quella piacevole serata. Stefania, capelli raccolti, quella sera indossava un vestitino corto a fiori che leggiadro scivolava sulle perfette forme. Il ventilatore, ogni volta che arrivava su di lei, alzava quel tanto che basta il vestito per evidenziare l’intimo bianco mentre dall’abbondante scollatura si poteva ammirare un seno a coppa di champagne che per l’occasione era stato lasciato libero. Quando Federico si alzò per andare in cucina con la scusa di preparare i caffè, fu quasi naturale per Alberto avvicinarsi a Stefania ed altrettanto per lei cominciare a toccarlo dopo tutto quel tempo passato ad immaginare il momento in cui sarebbe successo. Lui partì con una carezza sul collo cogliendo immediatamente le vibrazioni di lei che con la mano intanto scendeva sul suo pene alla ricerca di quella situazione che da tempo non poteva più trovare in suo marito. Con la lingua che solleticava il lobo dell’orecchio Alberto cominciò a sentire il corpo di lei che si abbandonava a questa nuova avventura e quando arrivo sulle sue labbra fu naturale l’incrocio delle lingue mentre le mani di entrambi con maestria accarezzavano e toglievano i vestiti. Senza staccarsi un attimo si spostarono vicino alla piscina andando prima a sedersi sui lettini per poi scivolare con il materassino per terra mentre i corpi, in posizioni sempre diverse, venivano esplorati in tutta la loro essenza perdendo ogni cognizione di tempo e di spazio finché Stefania, riaperti gli occhi e rialzato lo sguardo, si accorse che suo marito era nel frattempo tornato e, seduto nell’ombra del patio, in silenzio e con il bicchiere in mano, osservava il tutto con un misto di sentimenti che sembravano tutti concentrarsi nella bocca dello stomaco.
Federico, che aveva assistito a tutto, guardava con amore sua moglie che stava riprovando quello che ora lui non poteva più dargli e, ripensando ai loro momenti, a quando l’aveva conosciuta, provava un misto di dolore e piacere che ancora non avevano trovato una giusta collocazione. Perso nei suoi pensieri vide Stefania dare un ultimo bacio casto ad Alberto, alzarsi e venirgli incontro e, sedutasi sulle sue gambe, lo abbraccio con trasporto ed amore e stettero così insieme, in silenzio, per parecchio tempo. Non c’era bisogno di tante parole, in quell’abbraccio c’era dentro tutto, il loro sguardo si perdeva l’uno dentro l’altro e si percepiva nell’aria l’emozione di quella nuova situazione.

L’evoluzione: la storia con Alberto prosegui con gran piacere di tutti per altri due anni fino a quando lui, onesto e signorile fin dall’inizio, non comunicò alla coppia che aveva deciso di sposarsi e non riteneva giusto continuare. Questo però sarebbe comunque accaduto prima o poi in quanto, per motivi di lavoro, Federico e Stefania avevano deciso di spostarsi a Firenze e la concomitanza delle due cose, portò la coppia a ragionare e vivere nuove sitazioni. Dopo aver avuto questa bellissima esperienza di un rapporto stabile con un singolo, Stefania da tempo era tentata di provare qualcosa di nuovo e questi cambiamenti furono lo spunto per attuare i suoi propositi. Per lavoro era spesso in giro per l’Italia e fu così che comincio a cogliere tutte quelle occasioni che fino ad allora aveva sempre rifiutato riscoprendosi ancora una volta altri aspetti di se stessa che non conosceva. Anche per Federico era una nuova esperienza in quanto, non potendo più vedere il suo amore godere fra le braccia di un altro uomo, provava ora nuovi sentimenti e stimoli che non aveva mai provato e che lo portarono ad una insospettata ed incredibile scoperta.
Diverse le occasioni e diversi i personaggi con i quali Stefania decise di giocare ma ovviamente, essendo lei una gran donna di classe, vi era sempre nelle sue scelte una componente comune legata alla bellezza, vuoi perché li sceglieva fra i modelli vuoi perché quelli normali, non osavano avvicinarsi a lei per paura di un rifiuto.

La svolta: arriva sempre nella vita di ognuno di noi un giorno speciale che rappresenta la svolta e quel giorno fu quando Stefania partecipò nuovamente ad una sfilata di moda in qualità non solo di P.R. che aveva organizzato l’evento ma ancora una volta in passerella.
A Stefania era sempre piaciuta Milano ed aveva accolto con piacere il nuovo incarico che gli era stato affidato così, quando aveva un momento di pausa , non perdeva occasione di farsi un giro per il centro della città, per visitare i negozi o per incontrare qualche buona amica con la quale era rimasta in contatto. Quel giorno, in pausa pranzo, avrebbe dovuto vedersi con Elena la quale, all’ultimo momento, mentre era seduta al tavolino che l’aspettava, gli invio un SMS avvisandola di un contrattempo e che quindi non si sarebbero viste. Finito velocemente lo spuntino, non essendo mai stata sul Duomo, decise di salirvi per ammirare il paesaggio e godersi il tepore di quella bella giornata di primavera. Il cielo era così limpido che dall’alto poteva ammirare le montagne a Nord Ovest, dove si distinguevano bene la Grigna ed il Resegone, poi indirizzava in basso lo sguardo per osservare la gente che correva e pensava al ritmo frenetico di questa città e, immersa nei suoi pensieri, non si era accorta di non essere più sola e trasalì quando quella mano la sfiorò toccandole il braccio e capì solo dopo la domanda che le era stata rivolta : “..tutto bene signora?..è da un po’ che la osservo e mi scusi se mi sono permesso ma pensavo avesse qualche brutto pensiero..” Mentre si girava rispose che era tutto a posto e rimase poi in silenzio quando si trovò di fronte a colui che l’aveva toccata. Adriano, questo era il suo nome, era un’uomo sulla quarantina, capelli brizzolati, sul metro e settanta, leggermente soprappeso ma con un fisico che denotava un passato sportivo, non era certo il classico adone che ti conquista per la sua bellezza ma, sarà stato l’effetto della luce del sole alle sue spalle o il suo sorriso, Stefania ne rimase colpita. Cominciarono a parlare e la situazione gradevole e la conversazione brillante fecero sì che il tempo passasse senza neanche accorgersene. Lo squillo contemporaneo dei telefonini li riporto bruscamente alla realtà e, per la prima volta dopo tanto tempo, Stefania non sapeva come accomiatarsi da Adriano il quale, spavaldo, non ebbe alcun timore nel chiederle il numero del cellulare..
“..magari anche solo per un saluto..e poi nella vita non si può mai dire..” . Scesi sul piazzale del Duomo, si allontanarono in direzioni opposte voltandosi più volte per verificare se per caso l’altro/a stesse guardando..”..ma che stupida che sono, come se fosse la prima volta..” e mentre pensava questo si girò e rincontro in lontananza il suo sguardo che forte la raggiunse, lasciandola pensierosa per le nuove emozioni che stava vivendo. Stefania si addormentò con questo pensiero. L’indomani, giorno della sfilata, Stefania si era alzata presto e, dopo la mattinata nella quale si era preparata con una seduta di massaggi presso il centro dell’hotel che la ospitava, si era poi recata allo showroom dove alle 15 si sarebbe svolto l’evento. Ed ecco il momento, bellissima come sempre ed elegante in modo naturale, fece la sua passerella raccogliendo il consenso dei presenti tra i quali, con sorpresa, scorse ad un certo punto Adriano. Lui, quale agente per una casa di moda, era lì senza sapere che l’avrebbe ritrovata. Entrambi non riuscirono a nascondere un sorriso spontaneo e l’intesa fu immediata. Finita la sfilata, Adriano si presentò da Stefania con un sontuoso mazzo di fiori e con un invito a cena in un ristorante sul lago di Como. La splendida serata si concluse nella suite di Stefania che ancora una volta, ma in modo diverso, si divertì a giocare con Adriano chiedendosi cos’era che la faceva stare così bene con un tipo che usciva dai canoni di quello che lei aveva sempre cercato. Certamente i modi ma soprattutto la passione con la quale viveva ogni cosa ed ogni istante l’avevano colpita così come il fatto che lui riusciva a farla sorridere. Per alcuni versi le ricordava suo marito. Al mattino dopo si risvegliò con una rosa sul cuscino e con un biglietto di Adriano che le augurava una buona giornata con la promessa di una chiamata non appena possibile. Tornata a casa a Firenze raccontò a Federico, con l’entusiasmo di una ragazzina, le nuove emozioni che stava provando e come sempre si sentì amata e capita fino in fondo da suo marito che a sua volta, le fece un regalo decisamente inaspettato. Mentre era davanti allo specchio che si stava pettinando, Federico le giunse da dietro circondandola con le sue braccia forti e stringendola a se così come non faceva ormai da tanto tempo e, solo dopo un po’, Stefania si accorse che qualcosa sotto si era risvegliato..”..si AMORE, è vero quello che senti..” e subito fu passione e sentimento ed insieme riprovarono quelle emozioni del primo giorno in un tourbillon di amore e giochi che cessarono solo quando i corpi, stremati dal piacere, rimasero stesi sul letto in un abbraccio che pareva l’infinito. Solo il giorno dopo Federico spiegò che il miracolo avvenne quando lei cominciò ad avere più amanti e lui non poteva essere presente..in quelle occasioni ricominciò a sentire la pulsione che sembrava persa finché non appurò con nuove visite che in modo inspiegabile per i dottori, tutto era tornato normale. Ma anche stavolta, era solo l’inizio di una nuova avventura, ma questa è un’altra storia.

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