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Racconti Erotici Etero

La sublimazione del lato oscuro (capitolo 2)

By 14 Novembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Per Lei il buio ha sempre rappresentato un luogo di fuga, di evasione, un mare profondo, scuro e caldo nel quale immergersi ogni volta che aveva bisogno di estraniarsi dai fatti di chi &egrave al mondo. Questa occasione poteva essere una zona franca, un bonus, una tantum da sfruttare per sigillare la porta da cui veniva il suo turbamento. La sua vita &egrave stata, infatti, quasi sempre, una questione di scelte più o meno consapevoli, più o meno previste o prevedibili. Nella vita non ci sono deroghe o fatti che poi possano cancellarsi con un altro atto’ Tutto si paga!! Ma non li, non ora, anzi mai. Quella stanza per Lei cominciava ad essere la valvola di sfogo per tutte le volte che ha detto no. Entra e si sente in un luogo senza tempo, astratto, vuoto, nonostante percepisca la presenza di diverse persone. I suoi restanti quattro sensi sembrano aprirsi, schiudersi, farsi strada in quel mondo senza giudizi, o pregiudizi, senza usanze, costumi e consuetudini vincolanti, senza regole imposte e predeterminate quasi geneticamente. Si sente finalmente sé stessa, libera e liberata dai dettami di una società che le sta stretta’ Ogni passo La introduce verso la sua vera natura. Non ha particolari perversioni, vuole soltanto poter godere del piacere di amare ed essere amata da due persone contemporaneamente, incondizionatamente e senza avere sensi di colpa o pudori. Non farà una scelta rinunciando all’altro, questa volta. Lì dentro non c’&egrave nessun passato che non possa legarsi con il presente. Non c’&egrave tempo, non c’&egrave spazio, non ci sono scelte, non ci sono conseguenze, non ci saranno rimpianti o rimorsi; tutto si potrà consumare senza nessuna remora o attesa. Intorno a Lei tutto &egrave buio ma vuole abbandonarsi pienamente e chiude gli occhi ancora. Improvvisamente qualcuno da dietro le sfiora la mano, &egrave calda, e un brivido le attraversa il corpo. Lui comincia a parlarLe e il suo accento &egrave diverso dalla sua provincia. Riconoscerebbe quella voce tra mille: &egrave il suo passato che ritorna, una presenza mai percepita e toccata nella sua realtà quotidiana, ma che &egrave sempre stata così intensa e penetrante dentro i suoi pensieri più intimi e oscuri. Ed ecco che un brivido caldo l’attraversa giù per la schiena, non ha mai sentito il suo odore ma già percepisce che &egrave quello di lui, l’aveva inconsciamente sognato più volte ed eccolo in questa realtà parallela quasi come un deja vù; si volta e, nonostante il buio impedisca i loro sguardi reciproci, non ha il tempo di dire ‘ ehilà’ che Lui la afferra per la vita e, baciandola con tanta foga e passione, la preme contro il muro facendole già sentire un tremito d’orgasmo. Lui continua a baciarla e lascia scivolare frettolosamente le mani per tutto il corpo di lei, che risponde con sussulti e gemiti intensi. Ad un tratto Lei lo tira e lo trascina dentro uno dei wc singoli, non sa perché lo stia facendo, in fondo non deve nascondersi da nulla, ma lo fa per istinto primordiale. Non fa in tempo a chiudere la porta dietro di lei che subito afferra la cinta di Lui e la strappa violentemente, poi sbottona e abbassa i pantaloni e le mutande di Lui e si inginocchia e con sguardo languido e voglioso, quasi volendo accattivarlo anche attraverso il buio, come fanno i gatti nella notte, si accinge ad accogliere il suo membro, evidentemente turgido, tra le sue labbra, dentro la sua bocca. Lui ha perso ormai completamente i sensi e asseconda ogni movimento della bocca di lei che sembra non essere mai sazia. Lei non vede ma sente la voglia e l’ardore crescere del suo compagno di tanti notti insonni, finalmente ne sente ogni minimo gemito, dettaglio, odore e sfumatura e ciò la eccita ancora di più, tanto da farla venire senza che ci fossero contatti profondi. Lui vuole abbandonarsi al culmine ma poi la fa alzare e già lei, istintivamente, si lascia scivolare i pantaloni immediatamente ed &egrave pronta per accogliere il suo fallo che sfugge al suo controllo e la affonda caldamente fino in fondo. Lui sente il suo sesso pulsare ad ogni spinta e fa di tutto per trattenersi, ma poi non ci riesce e viene abbondantemente dentro di lei senza avvertirla e lei asseconda quel gemito che non nasconde il suo godimento. Tutto &egrave già finito, i loro sguardi, anche se persi nel buio, sembrano dire questo. Entrambi, ancora ansimando, senza parole si rivestono e continuano a fissarsi come se si fossero svegliati da un sogno tormentato che ha lasciato del suo passaggio solo il sudore agitato. Nessuno ha il coraggio di proferire parola, si baciano ancora, sono soddisfatti e finalmente possono lasciarsi andare, ormai tutte le loro voglie e aspettative sono culminati in un piacere sublime, ormai potranno lavarsi ogni traccia di rimorso. Lui continua a starle vicino, si parlano, ridono, fanno i loro discorsi, si divertono, ma, a pochi passi, Lei sente l’Altro, o quello che percepisce come tale, &egrave il suo presente, l’istante e il tempo che realmente sta vivendo, la persona che scalda le sue notti, che rende felici i suoi giorni e che ogni giorno le regala un dono essendo presente. Lui le bacia la mano, i tre si percepiscono, ma solo Lei conosce entrambi, loro si conoscono per sentito dire. Il passato non &egrave geloso, non ha posseduto Lei, mai, nel suo presente, Lei non &egrave potuta essere il suo dono. Il presente, cio&egrave l’Altro, la reclama a gran voce, &egrave geloso, Lei lo sa, ma non qui, nel gioco senza regole. L’Altro non sa cosa sia successo in quella stanza, Lei non sa cos’abbia fatto l’Altro. Lei entra in un’altra stanza con il suo nuovo Lui, con il suo reale e più vivido presente che, stanco, si butta su un letto riposto lì a lato e cade in un sonno profondo. Lei scappa subito in bagno per lavarsi l’odore che il sesso ha lasciato del suo recente incontro che sembra essersi fatto insistente, quasi indelebile e ha paura che l’Altro possa sentirlo. Lei in fondo &egrave fatta di due parti, quella morale e quella immorale, e la prima, inevitabilmente, viene spesso a galla anche lì. Si spoglia lentamente, tasta ogni centimetro del suo corpo, quasi alla ricerca di qualche traccia rivelatrice di ciò che ha consumato, appassionata, pochi istanti prima con un semi sconosciuto, si riguarda fissa nel vuoto ed improvvisamente si sfiora le labbra umide con il dito, e piano, presa da un vento caldo, lo fa scivolare giù verso il suo sesso che già &egrave di nuovo pronto e voglioso. Vuole consumare da sola quel languore, ma pensa al suo presente, a quello che gli ha fatto, e per coprire il suo tradimento lo raggiunge a letto e dolcemente ma con tanto fuoco dentro lo sveglia come sa che gli piace: prendendo il suo membro in bocca e cominciando a succhiare con grande vigore fino a farlo diventare turgido, e lui subito le entra dentro con forza, spingendo con rabbia quasi sapesse di doverla punire di qualche cosa. Lei non sente dolore, come spesso le succede quando lui eccede in questa maniera, ma anzi reclama ancora più forza nelle spinte. Lui la penetra bene, fino in fondo, come piace a lei, e la sente gemere come non ha mai sentito. Lei sembra quasi non saziarsi mai, &egrave già da tempo che vanno avanti così e non accennano a fermarsi o raggiungere il culmine. Lui ha ancora tanta forza in corpo come se avesse appena cominciato, la bacia caldamente, le morde la lingua e ficca la sua in modo impetuoso. Lui, stanco di stare sopra, la invita a mettersi a quattro zampe per afferrarla e prenderla da dietro. Lei si eccita ancora di più, ama quella posizione, lui entra e spinge con vigore e si tiene sui suoi fianchi. Lei &egrave già venuta per la seconda volta e aspetta che sia lui a toccare l’apice, e poco dopo viene con un mugolio che eccita lei; sono entrambi soddisfatti e lei torna in bagno e si ficca sotto la doccia calda, chiude gli occhi e si sintonizza sull’episodio consumato prima di questo, ripercorre tutti i suoi sentimenti, passo dopo passo e si sente un po’ in colpa, ma la sua era una voglia covata che da anni aspettava di poter esplodere ed essere consumata. Ora che &egrave sola con il rumore dei suoi pensieri, scende sulla realtà e comincia a ossessionarsi di idee e riflessioni, comincia con la sua psicanalisi e a considerare le varie strade e a dare risposta ai vari perché che le saltano in testa. Ormai &egrave giorno, ormai l’esperimento &egrave finito, il buio ha lasciato di sé il suo mistero, la sua estasi, la sua perversione, lasciando strada alla ragione.

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