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Racconti Erotici Etero

La vicina ideale

By 1 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

So che oggi avevi parecchio da fare e che sarebbe stata una giornata particolarmente stressante, quindi ho pensato di preparati una bella sorpresa da buona vicina ‘ e meno male, visto che la tua giornata è stata ancora più faticosa del previsto. Quando esci da lavoro ti dirigi verso la tua macchina e da lontano intravedi un foglio sotto il tergicristallo…multa… hai parcheggiato un po’ fuori dalle strisce ma non era poi così tanto… sperando che non sia troppo alta apri il foglio “ti aspetto da me, entra direttamente. non metterci troppo” un bacio stampato col rossetto sul fondo… Sorridi ‘
Passi da te per posare la borsa e lavarti velocemente. Sei a casa mia in un lampo, siamo sullo stesso pianerottolo ‘ Hai la chiave quindi apri senza tanti complimenti. Sei stupito, quando entri dalla porta è buio tranne per poche candele che conducono alla camera da letto. Petali di rosa in giro e un altro biglietto “spogliati, stenditi col volto sul cuscino e chiudi gli occhi, fai con calma”, quando sei pronto entro nella stanza e mi avvicino al tuo orecchio per sussurrarti
-non ti bendo, ma non aprire gli occhi, voglio che ti godi solo le mie carezze
Mentre parlo i miei capelli cadono sulle tue spalle e poi lentamente ti accarezzano la schiena fino ai glutei, risalgono e riscendono e poi senti la mia lingua calda sulla tua colonna che risale insieme ai miei capelli. un bacio sulla nuca e senti che mi siedo sul tuo sedere… sono nuda…
-ora l’olio
mi stendo sul tuo corpo appoggiando i seni alla tua schiena, in questo modo l’olio che c’era sopra unge la tua schiena e io posso iniziare il mio massaggio. Comincio dalle spalle e mi alzo lentamente passando il pugno sulla colonna, poi apro le mani e con la giusta pressione li roteo ai lati della colonna risalendo verso le spalle , appoggiando nuovamente i seni sulla tua schiena ‘ ancora e ancora ripeto questi movimenti. Poi mi sposto leggermente, tra l’olio e i miei umori scivolo facilmente sul tuo corpo sedendomi sulla schiena, così da potermi concentrare col massaggio sulla nuca e sulle spalle, strappandoti gemiti di piacere che mi eccitano tantissimo. Mi piace farti godere. Quando mi sembra che tu stia cominciando a rilassarti troppo ti faccio girare tenendoti sempre fra le mie gambe. Mi appoggio sul tuo basso ventre e mentre ti massaggio le braccia ricopro il tuo petto di baci e leccatine, girando intorno ai capezzoli che poi ti mordicchio leggermente. Sento il tuo membro duro sbattere contro il mio sedere mentre mi muovo. è ora di massaggiarti anche lì. Lo prendo e lo appoggio sul tuo pube in modo da poterlo posizionare fra le mie grandi labbra, il mio clitoride sul tuo glande scoperto. Continuo a massaggiarti il petto mentre il mio bacino fa avanti e indietro sul tuo. Mi bagno sempre di più e spesso il tuo pene scivola dentro di me facendomi sospirare di piacere. Quando succede le mie mani passano ad occuparsi dei tuoi testicoli, giocandoci e massaggiandoli, stringendoli leggermente nel palmo. è sempre più difficile tenerlo fuori, e poi se fosse per me non lo farei uscire mai. Ti sequestrerei pur di averti sempre fra le mie gambe. Ogni volta che entra stringo e rilasso i muscoli della vagina continuando a massaggiartelo così un paio di volte e poi lo spingo fuori. Le tue mani sui miei fianchi che mi accarezzano ‘ Il glande sempre più duro e caldo fa impazzire il mio clitoride, vengo, inevitabilmente, bagnandoti ancora di più. Sfiancata mi lascio andare qualche secondo sul tuo corpo per riprendere fiato, mi sfiori la vulva per sentirne le ultime contrazioni spalmandomi così di umori dappertutto. Afferro la tua asta e la punto al mio buchetto. Non è facile ma riesco a rilassarmi abbastanza e a far entrare il glande. Devo fare uno sforzo notevole per alzarmi e lasciare che scorra tutta dentro di me fino alla base. è stretto, non uso spesso questa parte ma stasera ho il bisogno fisico gi farti godere e farei qualsiasi cosa per riuscirci. Riposiziono le tue mani sui mie fianchi e mi abbasso vero il tuo volto, facendolo uscire un po’. Ti mordo il lobo e ti sussurro
-guidami ‘
Il tempo di rialzarmi e farti affondare di nuovo completamente dentro di me che tu già cominci a darmi il ritmo con cui vuoi che ti cavalchi. Sono così eccitata e il mio clitoride continua a sfregare sul tuo pube. Ho un secondo orgasmo ‘ sentire i miei gemiti e le contrazioni muscolari ti fa impazzire e mi segui lasciando uscire il tuo piacere nel mio corpo.
Soddisfatta. Mi accascio di nuovo e aspetto che si rilassi per farlo uscire mentre i nostri respiri riprendono il ritmo naturale. Ti appoggio una mano sugli occhi per non farteli aprire ancora e ti bacio ‘ la bocca ‘ le guance ‘ il collo ‘ le spalle ‘ il petto ‘ il ventre ‘ l’anca ‘ le cosce ‘ le ginocchia ‘i polpacci ‘ i piedi. Mi siedo e appoggio il tuo piede sul mio seno per massaggiartelo con calma e mordicchiarlo, facendo molta attenzione ai movimenti per non solleticartelo mentre l’altro è appoggiato fra le mie gambe ‘
-devi proprio tornare a casa tua ora?
-non subito
-allora dimmi ‘ cosa vuoi che faccia?

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