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Racconti Erotici Etero

La Villa del Peccato 2

By 13 Ottobre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

La Villa del Peccato

CAPITOLO 2

Un bagliore di luce ha illuminato il mio viso svegliandomi dolcemente da quel lungo sonno. Ho alzato la testa con gli occhi semi chiusi e mi sono guardata intorno. Ho ricordato tutto all’improvviso.
Mi sono abbandonata nuovamente al cuscino, mi sono strofinata gli occhi con il palmo della mano e ho sospirato sorridendo come un ebete. Finalmente sono riuscita a vendicarmi di quel figlio di puttana del mio ex!
Faccio scorrere la mano sul mio seno, mi provoca un forte brivido lungo tutto il corpo. Titillo il mio capezzolo turgido ,scendo con le dita ad accarezzarmi il “bottoncino” e lo muovo circolarmente. Divarico leggermente le gambe e infilo prima un dito poi due. Li muovo come se volessi fare il solletico, il respiro si fa più profondo e sento le mie dita bagnarsi di umori. Rallento il ritmo ma aumento l’intensità e ci metto poco a godere.
Mi fermo due minuti per riposare. Mi alzo e vado in bagno. Apro l’acqua della doccia e sto un po’ di tempo inebetita ad ascoltare lo scroscio. Entro e sento subito il getto potente dell’acqua tiepida che mi pervade la schiena. In silenzio rimango sotto la doccia due minuti per riposarmi.
Ma tutto ciò dura poco perchè sento Alberto che mi prende da dietro e struscia il cazzo nel mio culetto voglioso. Piano piano lo infila nel buchino. Con una mano mi palpa il seno e con l’altra mi sditalina furiosamente. Sono confusa e debolmente sussurro un “mmmm” chiudendo gli occhi. Godo non so quante volte urlando come una pazza. Mi ha pompata cambiando ogni tanto il ritmo. Mi ha scaricato la sua sborra nell’intestino. Mi giro a guardarlo, gli sorrido confusa. Mi sento sconquassata e distrutta. Tremo e mi aggrappo a lui.
Dopo ci laviamo seriamente, ci vestiamo e scendiamo a fare colazione. Gli racconto chiaramente le cose come stanno, perchè sono scappata, ecc…
Dice di capirmi perchè ci è passato pure lui alla mia età (19 anni). Usciamo in giardino per prendere una boccata d’aria:
-E’ stata una pazzia, di solito non sono così facile.
-Tranquilla, me lo immaginavo…
Silenzio.
-Adesso però dovrò trovare un lavoro e cosa più importante un piccolo monolocale, non posso rimanere qui.
-Guarda che non mi dai fastidio, anzi!

***

Fatto stà che non cerco nè l’appartamento nè tanto meno il lavoro. Trascorriamo un’intero mese infuocato e i miei genitori mi cercano solo una volta e dico loro che sono andata a stare da un’amica per prendermi un periodo di vacanza. In ogni caso vivere un po’ di tempo come una troia, isolata da resto dal mondo farà bene alla mia salute!
Scopro che è un grande uomo d’affari e tutta la ricchezza l’ha ereditata da uno zio.
Come dicevo prima io e Alberto passiamo tutto il tempo a fare sesso sfrenato senza ritegno. Mi sarei aspettata che nel suo letto oltre me portasse anche altre donne, ma non è stato così. Mi ha sempre trattata con dolcezza e rispetto come se fossi la SUA donna.
Mi fa sentire bene come una Dea, tutte le volte che mi prende il cuore mi arde nel petto. Quando lui non c’è scrivo. Scrivo di noi due, di quello che facciamo e di quello che provo tutte le volte che mi tocca il seno con le sue mani calde. Quando lo faccio mi bagno e a volte mi masturbo.
Un giorno decide di portarmi in un parco e accetto volentieri. Camminiamo mano nella mano e noto durante la passeggiata che tutte le ragazze mi guardano con gli occhi brucianti dall’invidia.
Io cammino a testa alta orgogliosa della persona che stringe la mia mano. Ogni tanto lo guardo e quando lo faccio mi sorride e stringe ancora più forte la mia mano.
Ad un certo punto mi prende a braccetto e mi porta dietro una fila di alberi. Mi appoggia delicatamente su uno di essi e mi bacia. Affonda la sua lingua nella mia bocca e rispondo sospirando faticosamente. Nel frattempo mi alza il vestito e mi massaggia la figa da sopra le mutandine. Me le toglie e io allargo appena le gambe per non farle scivolare del tutto. Inizia infilando un dito, poi due. Si abbassa lentamente e con la lingua mi lambisce le labbra rosse e gonfie continuando a tenere le dita all’interno. Mi succhia il clitoride con appetito e ben presto sento una fitta di calore diffondersi dalle mie labbra bruciarmi le cosce, mi sento bagnata e gocciolante.
Lo guardo mentre si slaccia i pantaloni e fa uscire imponente il pene dai boxer. Cerca con la punta il mio buco e spinge lentamente con gli occhi chiusi. Mi sbatte con foga, come non aveva mai fatto. Lo sento duro e bollente dentro di me. Ho avuto appena il tempo di piegare le ginocchia prima di gemere, abbracciondolo forte per la spinta finale.

Continua…….

Per favore continuate a commentare voglio migliorare!!! Contatto msn —> lavenereblu89@hotmail.it

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