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Racconti Erotici Etero

L’amico ligure

By 6 Febbraio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Cari lettori.
Ormai non voglio più dirvi se quello che scrivo corrisponde ad una mia esperienza vissuta o &egrave solo frutto della mia fervida fantasia, credo che la vostra opinione ve la siate fatta ed &egrave quindi inutile ritornarvi.
Sento di avere un debito con voi a proposito del mio ultimo racconto, ‘La prima dell’anno’, quel racconto l’ho svolto come se sapeste chi fosse il mio partner, il mio amico ligure, poi ho controllato i miei invii a Milù, quindi ho frugato nelle mie cartelle e finalmente l’ho ritrovato. Ve lo propongo tale e quale, per voi &egrave nuovo ma per me &egrave un ricordo che pur risalendo alla metà dello scorso novembre mi fa sempre un effetto particolare.

L’amico ligure
L’ho conosciuto in chat, caruccio da matti, mi ha corteggiata per molte settimane, io ho potuto vederlo in cam ma siccome la mia non funzionava, sono rimasta per lui una perfetta sconosciuta e quindi ha dovuto per forza fidarsi.
Nelle nostre conversazioni in rete, il discorso cadeva spesso, come potete ben immaginare, sul sesso, su cosa ci piace fare, su come fa l’amore lui, su cosa ci aspettiamo uno dall’altra. . . .
Naturalmente quando parliamo di questo ci capita di eccitarci e anche di masturbarci, ormai lo voglio incontrare, la mia curiosità &egrave troppo forte.
Finalmente decidiamo di trovarci e stabiliamo di trascorrere insieme un fine settimana, lui arriverà alla stazione la sera del sabato alle 20.30, e lì ci incontreremo.
Solo che lui non mi ha ancora vista ed &egrave quindi in svantaggio. Io che lo conosco almeno di vista voglio fargli uno scherzo, guardarlo da lontano, farmi in qualche modo desiderare.
Arriva il treno e lo vedo, cavolo &egrave meglio di come lo immaginavo, meglio di quello che avevo visto in cam, mi telefona sul cellulare, gli dico che sono un po in ritardo e di aspettarmi.
Mi chiede come sono vestita per potermi riconoscere, io che ormai sono alle sue spalle gli dico quasi all’orecchio: ‘Mi preferisci vestita o mi vorresti nuda?’.
Quando si &egrave girato e mi ha guardato in maniera strana, per un momento ho pensato:’non gli piaccio’, ma dopo il primo istante mi ha fatto un grosso sorriso, lì ho capito che andava tutto bene.
Mentre ci avviciniamo a casa mi dice: ‘Non vedo l’ora di essere lì, ti voglio baciare, la tua bocca mi fa impazzire.’
Ed eccoci arrivati, appena entrati mi ha messo contro il muro e mi ha piazzato la lingua in bocca, le sue mani hanno cominciato a frugarmi il corpo . . . Io da buona padrona di casa cosa avrei dovuto fare secondo voi?
L’ho portato subito in camera, l’ho fatto distendere sul letto ancora vestito e ho cominciato a baciarlo come piace a me, cio&egrave con la punta della lingua gli ho sentito tutti gli angoli della bocca da dentro e da fuori, insomma l’ho accarezzato con la lingua.
Poi mi sono accorta che era molto eccitato e pianissimo ho cominciato a svestirlo, prima la camicia, poi il jeans, ho continuato finch&egrave non rimase nudo, mi sono accorta solo allora quanto mi voleva.
Mi ha girata sul letto, mi ha ricambiato il bacio, intenso, profondo, poi mi ha detto: ‘Voglio baciarti lì!’, non ha voluto togliermi il perizoma, lo ha solo spostato e mi ha offerto la sua lingua in profondità.
Non ha smesso finch&egrave non ho avuto il primo orgasmo, ma, come gli avevo spiegato in chat, non doveva farmi raffreddare e allora mi ha girata e ha continuato a leccarmi in ogni angolo..
Anche dopo avermi spogliata continuava a dirmi: ‘Dio come mi ecciti sei una bomba!’
Abbiamo adoperato le nostre lingue a mò di spada avevamo entrambi fame di sesso, sono salita su di lui, intanto mi diceva: ‘Dimmi cosa vuoi che ti faccia non aver vergogna.’
E io glielo dicevo: ‘Prendimi alla pecorina,’ oppure:’leccami ancora’ mi sono impalata su di lui molte volte Ho fatto una cosa che mi piace fare (alcuni mi hanno detto che non lo avevano mai provato): facendolo stare immobile sotto di me, muovevo i muscoli vaginali come se gli facessi un pompino, praticamente un pompino con la mia figa..
Dovevate vedere come si agitava!
Poi l’ho legato mani e piedi e gli ho fatto un sevizio con la bocca da farlo impazzire, mi diceva: ‘Liberami almeno una mano ti voglio toccare’ e io: ‘no, sei nelle mie mani, ti voglio far impazzire.’
Credetemi l’ho fatto, mi &egrave venuto in bocca, ma non senza avergli messo prima la mia passerina sulla sua di bocca.
Dopo un breve riposo abbiamo fatto cena, abbiamo parlato molto mi ha fatto molti complimenti per come sono e per come faccio sesso.
E mentre parlavamo stesi sul letto non ha mai smesso di accarezzarmi la passera, e accarezza ora e accarezza poi, la voglia mi &egrave tornata.
Ci siamo messi a giocare alla grande, ogni anfratto che mi riempie mi fa tremare dal piacere, poi mi chiede di fargli vedere come faccio quando sono sola.
Tiro fuori il mio giocattolino personale, e mi penetro davanti a lui, ma non basta vuole farlo lui a me, andiamo avanti per un po, me lo mette dentro poi lo tira fuori e se lo lecca, la cosa mi fa andare alle stelle. Poi mi rilecca, ho la figa in fiamme, continua a dirmi che lo faccio impazzire. . . .
Poi mi prende alla pecorina e . . . vuole anche il mio culetto, e se lo prende, se lo prende senza pietà, mi penetra anche davanti con il mio attrezzo personale, mi ha fatto venire due volte in una sola notte, &egrave stato magico una cosa incredibile.
Cari lettori, care lettrici, avete perdonato la mia dimenticanza di prima? Vi &egrave piaciuto il mio incontro con il ‘ligure’? Vi ha eccitati? Molto bene!
A tutti un bacio. Lucy
Lucyliebe@hotmail.it

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