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Racconti Erotici Etero

l’auto in panne

By 12 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

”.pronto Beppe, ah sì ciao dimmi, senti ti devo chiedere una grossa cortesia, io mi trovo fuori per lavoro mi ha chiamato Paola &egrave rimasta impantanata con l’auto sulla castellana-polignano, potresti fare un salto tu a vedere cosa &egrave successo e magari accompagnarla a casa? Certo ma figurati per cosi poco, senti non ho il numero di Paola me lo dai? Si scrivilo 33”’.cosi subito dopo ti ho chiamato, ciao Paola sono Beppe tutto ok? Ciao Beppe finalmente senti la macchina si &egrave fermata non so che caspita gli &egrave preso sono qui ferma sulla strada, non ti preoccupare dieci minuti e arrivo. Senza perdere altro tempo mi metto in auto e vengo a soccorrerti. Ti noto subito dopo una delle ennesime curve ferma sul ciglio della strada appoggiata alla tua classe A al telefono con aria incazzata per l’inconveniente e molto sudata visto il gran caldo di questi giorni, nonostante tutto sei bellissima e super sexy, indossi un vestitino bianco molto corto che mette in evidenza le tue gambe lisce ed abbronzate, i capelli rossi spettinati da un filo di vento purtroppo scirocco che rende l’aria molto umida, un paio di occhiali da sole neri molto grandi con una bella montatura, accosto davanti alla tua auto ed esco subito, eccomi qui Paola tutto ok? E tutto ok per dire ho perso l’appuntamento di lavoro che avevo per colpa di questa stronza di auto, incazzata fai quasi per dare un calcio all’auto ma poi ti fermi ridendo, e che dobbiamo farci mi dici succede, dai ora gli do occhiata e poi magari ti accompagno, aprimi il cofano, non sono un’esperto di auto lo ammetto però un’occhiata &egrave bene darla, cosi tu entri in auto, non posso non notare mentre ti siedi al posto di guida il rapido e sexy movimento delle tue gambe che come un sipario in fretta si aprono dandomi il piacevole spettacolo delle tue cosce e del tuo perizoma, la cosa mi eccitata parecchio tanto che subito sento un gonfiore tra le gambe, bene Paola prova a mettere in moto ora? Stuf stuf stuf’no non va ti dico mi spiace non so che farci, e chiudo il cofano, tu ora ancora seduta sul sedile di guida con lo sportello aperto tieni una gamba dentro e l’altra fuori mentre raccogli le tue cose ed ancora la piacevole visione delle tuo sexy cosce e del tuo perizoma, che fai mi dici mi guardi tra le gambe????? Arrossisco come un granchio, beh mi son trovato sai e poi sei molto bella e sexy Paola e quel vestitino ti dona un casino, tutti uguali voi maschi mi dici, una sta in mezzo alla strada e subito pensate al sessso, ridiamo entrambi della tua battuta secca’ colpito ed affondato ti dico io , ma non lo sai mi dici Beppe si son fermate un paio d’auto prima che arrivassi, e che nessuno era carino da accettare il passaggio, beh ci credo Paola sei cosi bella’ perciò io sono carino abbastanza da accettare il mio passaggio, ma smettila scemo mi dici e ancheggiando ti avvii verso la mia auto. Appena dentro apro l’aria condizionata, mamma che caldo mi dici sventolandoti il vestitino con le mani e scoprendo ancora le tue belle gambe, già ti rispondo fa caldo sia dentro che fuori, ed ancora ridiamo, ma che fai ci provi??? Iooooo ti rispondo sorpreso ma quando mai, cosi l’istinto l’eccitazione il momento un po’ tutto mi portano a metterti una mano sulla gamba, mi guardi alzando l’occhiale da sole con sguardo interrogativo e viso dubbioso, che fai tocchi mi dici senza pero sottrarti alla mia mano che birichina ti accarezza, be ti dico &egrave un bel toccare, lascio la tua gamba metto in moto e partiamo. Lentamente percorro la strada, non parliamo metto su un po’ di musica e l’aria accesa ci rinfresca tanto che tu inclini un po il sedile e quasi e tenendo sempre gli occhiali quasi ti lasci andare ad un piccolo sonnellino, il tuo abito molto striminzito mi lascia uno spiraglio tra i tuoi seni, non indossi il reggiseno e noto i tuoi capezzoli belli ingrossati con una parte di seno che quasi esce fuori, avanzo lentamente con marce corte e ancora lascio che la mia mano accarezzi la tua coscia, non mi dici nulla sei li sembra quasi che tu dorma mentre noto che allarghi le gambe, cosi la mia mano si fa più audace ti accarezzo la coscia sin quasi all’inguine che sento bollente e umido’.ad un tratto metto la freccia e giro a sinistra, non ti accorgi subito della mia manovra o forse pensi sia la strada per riportarti a casa fino a quando non senti la strada sterrata sotto le ruote, ma dove vai mi dici con tono tra l’assonnato e l’eccitato visto che io continuo ad accarezzarti le cosce e sfioro con le dita il tuo perizoma, piccola deviazione ti dico, e piccola pausa aggiungo non appena mi fermo lontano dalla strada dietro un grosso ulivo che ci ripara dagli sguardi delle auto che passano sulla statale. Mi giro verso di te ora la mia mano &egrave libera ti toccarti la figa di scostare il perizoma e di sentire da vicino quanto sia calda e umida, che faaaaii mi dici quasi mugolando ed aprendo di più le gambe appoggiando il tuo piede sinistro sul parabrezza, ti guardo eccitato e penso anche tu lo faccia visto che tieni gli occhiali ancora indosso, con la mano libera lascio cadere una bretella scoprendoti un seno, come immaginavo i tuoi capezzoli sono duri cosi subito mi piego ed inizio a leccarlo e succhiarlo sentendo tre le mie labbra con la mia lingua quanto questo ti ecciti, siiiii spingi la mia testa sul tuo seno, con la lingua di lecchi le labbra eccitata e di scatto sfili il perizoma bianco che indossi, ti masturbo con la mano sinistra facendo entrare due delle mie dita nella tua fica e tirandole fuori bagnate dei tuoi umori, poi le tue mani cercano il mio cazzo mi spingi al mio posto, mi sbottoni i pantaloni io mi sollevo li tiro giu e esco fuori il mio grosso cazzo duro e liscio eccitato, ti sfili gli occhiali e subito inizi a sbocchinarmi, slap slap, come fosse un cono gelato ma bollente lo succhi e lo vedo sparire nella tua famelica bocca. In auto fa caldo il motore spento ha spento anche l’aria condizionata e nonostante siamo sotto l’ala protettiva dell’ulivo si suda e fa caldo, cosi ti dico, dai usciamo fuori, mi guardi perplessa e timorosa, non ci vede nessuno ti dico strizzandoti l’occhio. Usciamo fuori io senza pantaloni e slip ci baciamo limoniano dietro l’auto nascosti dall’albero, poi tiro fuori dalla macchina un plaid lo stendo per terra tra l’auto ed il grande albero, sono in piedi mentre tu ti inginocchi per leccarmi ancora il cazzo, hai una dote naturale ti dico, siiii mi dici tu segandomi e quale sarebbe????? Be la boooooooccaaaa ti rispondo mentre riprendi a spampinarmi, poco dopo ti sollevo limoniamo ancora ti masturbo a gambe aperte poi ti giro, appoggi le mani sul cofano, cosi io eccitato ti alzo la gonna, che belle chiappe che hai paola, le schiaffeggio un po’ e poi ti prendo da dietro scopandoti subito con vigore tanto siamo entrambi eccitati, siisiis siss slap slap slap affondo con vigore e gemiamo eccitati, mentre ti scopo le mie mani sui tuoi fianchi e sul tuo culo, rallento e accellero i colpi mentre tu gemi di piacere, con le mani apro le tue chiappe giovandomi nel vedere il tuo buchetto stretto ed invitante”vengooo mi dici urlando e la tua voce echeggia nel silenzio della campagna tanto che anche i passeri che prima cinguettavano sembra si siano zittiti per ascoltare i nostri gemiti’.le tue gambe tremolano di piacere il tuo bacino si irrigidisce cosi come le tue mani che appoggiate alla mia macchina quasi per la forza piegano la lamiera’mi fermo lo tiro fuori accarezzandoti la schiena nuda e poi senza avvisarti provo a violare il tuo buchetto, sfruscio la cappella sulla tua grondande fica la inumidisco e poi la appoggio sul tuo buchetto, non capisci subito presa come sei dall’orgasmo ma poi inizi a sculettare, non capisco subito se per incitarmi o sfuggire alle mie intenzioni, con le mani spingo la mia cappella verso il tuo buchetto spingendo con i reni mi sforzo, sudo e goccioline di sudore cadono sulle tue chiappe, siiiii hai haii haiii haiiaa aiiaiai mugoli ancora mentre la cappella grossa e dura &egrave entrata, ti scopo il culo paola siiiiiiiii hai hai hai aiaaaaa haiiaia asiiiii ahiia siiii continuo lentamente per un po’ sino a quando mi rendo conto che provi più dolore che piacere, mi fermo lo tiro fuori e faccio due passi indietro, tu resti ancora ferma per un po’ nella posizione, immobile, poi ti giri mi guardi, stronzooooooooo mi dici mi guardi penso ora mi becco un calcio tra le palle, infatti me li afferri con la mano mi seghi, ti pieghi perché ti sei fermato stronzo e giù a sbocchinarmi, non resisto molto ti afferro la testa con le mani mmmm ti scopo la bocca e poi vengo nella tua accogliente bocca te la riempio siii mi lecchi il cazzo mentre dalle tue labbra scivola il mio piacere porco porco mi dici più volte, poi ti rialzi ci vestiamo asciughiamo il sudore ‘rientriamo in auto riprendo la strada, siamo in silenzio ascoltiamo musica e ci beaiamo dell’aria condizionata, tu seduta sempre succinta con gli occhiali, metto la freccia entriamo in una stazione di servizio, ma ti fermi ancora mi dici con aria tra lo scocciata e colei che si aspetta ancora una sorpresa e si Paola prendo una tanica di benzina sai eri rimasta a secco con l’auto, ma che figlio di puttt’. Mi dici ridendo’.

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