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Racconti Erotici Etero

L’Autostrada

By 6 Agosto 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Location:Autostrada A1 Area di sosta nei pressi di Firenze

Periodo:Inizio Autunno

Come al solito…
Ogni volta che rientro dal sud arrivo tranquillo e sereno sino all’altezza di Arezzo… poi il collasso!
Per farmi compagnia, ma soprattutto per la voglia di sentire la tua voce, faccio il tuo numero con il cellulare… spero solo che le gallerie dell’appennino non mi interrompano il segnale.

‘Ciao… cosa stai combinando?’ esordisco io al tuo ‘Pronto?’
‘Sto uscendo dalla doccia’ rispondi… ‘Sono rientrata da mezz’ora ed ho voglia di rilassarmi un po’
‘Beata te… io sono ad una cinquantina di chilometri da Firenze e se continua così cerco un posto per fermarmi un’oretta a sgranchire le gambe, sono stanco…’
‘Ti aspettavo… non passi a trovarmi?’
‘Non credo di riuscirci… vorrei stare con te un pò di tempo…con calma… sai che odio le “toccate e fuga”!’
‘Lo so… ami fare le cose con calma, tu… come quando facciamo l’amore… vivresti solo di giochini e preliminari, vero?’
‘Mmmhhhhh… dai… cambia discorso… altrimenti non riesco a guidare, mi fai un effetto sconvolgente, lo sai…’
‘…è per quello che te lo dico… mi diverte metterti in imbarazzo…’
‘…cattiva… ne approfitti perché non posso farti nulla… dai… appena mi fermo ti chiamo e chiacchieriamo con calma, ok?’
‘ok… aspetto… mi tolgo già l’accappatoio e mi sdraio a letto… ah ah ah’

Incredibile! Ogni volta che la sento mi fa lo stesso effetto… meglio non pensarci.

L’auto macina chilometri alla stessa velocità con cui la mia testa macina pensieri… cinquantaquattro chilometri in circa venticinque minuti… che palle i limiti di velocità!
Ah, ecco… un’area di sosta…
Metto la freccia ed entro nel parcheggio che è, come sempre, dominio dei camionisti e dei camper… meno male che la stagione turistica è terminata e che è venerdì… non c’è un traffico esagerato!
Mi fermo…
Apro lo sportello e dopo aver slacciato la cintura scendo stirandomi come se mi fossi appena alzato dal letto… ahhhhh, le mie gambe…
Sento un rumore dietro di me… mi giro e… mi salti al collo abbracciandomi con tutta la forza che hai…
‘???… ma tu cosa ci fai qui??’
‘… non sopportavo l’idea di non vederti… non sopportavo l’idea che tu potessi passare di qua senza baciarmi…’
Saliamo in macchina per trovare un minimo di privacy…
Appena abbasso le sicure, ti avvicini a me e cominci a baciarmi…
Non riesco quasi a reagire.
Con un gesto da contorsionista riesco ad arrivare alla leva che comanda il sedile… uso tutti i miei addominali per scendere delicatamente accompagnando lo schienale sino in fondo.
Sali sopra di me con il busto, ma lasci quel tanto di spazio che mi serve per infilare la mia mano tra te e me… trovo i bottoni della tua camicetta… infilo la mano a cercare il tuo seno mentre la tua lingua si fa succhiare delicatamente… come se ti stessi bevendo…

‘Aspetta…’ mi dici…

Ti tiri su e, finendo di sbottonarti, sfili la camicetta restando in reggiseno… il capezzolo che stavo accarezzando fa capolino fuori dalla coppa, dritto e fiero come il mio sesso che sembra voler esplodere sotto il tessuto…
Ti accorgi del mio desiderio e poni rimedio…
Slacci lentamente la cintura ed i pantaloni, poi mi fai il gesto di alzare la schiena per potermi liberare almeno in parte dall’impiccio…
Appena ridiscendo sul sedile, infili la mano dentro i miei boxer e me lo sfili… è nel pieno del suo essere tale… rigido e carico di sangue pulsante… bagnato sulla punta come piace a te…
Abbassi lentamente la testa e cominci a baciarlo, mentre con una mano raccogli a cucchiaio i miei testicoli e li massaggi roteandola e stringendo con delicatezza le dita…
Con uno sforzo riesco ad allungare la mia e ad infilarla sotto la tua gonna… mi sembra di sentire il calore del tuo desiderio…
Scosto un lembo degli slip e vado a cercare la tua cosina… bagnata e morbida.. con il clitoride che emerge tra le grandi labbra quasi a volersi far trovare con facilità!
Inizio a giocarci con i miei polpastrelli, mentre tu fai scomparire lui nella tua bocca per poi farlo riapparire fradicio della tua saliva…
Mentre io resto in apnea per le vibrazioni provocate dal picchiettare della tua lingua sul mio glande, tu fai un piccolo movimento indietro… capisco cosa vuoi…
Appoggio l’indice alla tua vagina calda ed il medio bagnato al tuo buchino di dietro…
Un tuo piccolo spostamento e… ecco… sono entrati…
Il movimento diventa ripetitivo…
La tua testa sale e scende lungo la mia asta mentre le mie dita ti penetrano in tutti e due i tuoi buchi…
Mugoli a bocca piena… così tanto che la saliva cola lungo il mio sesso e mi bagna le cosce…
Il tuo ano è completamente aperto ed i muscoli della tua cosina stringono il mio dito come se dovessero succhiarlo via…
Aumenta il ritmo… sento che non riuscir a resistere ancora per molto… ma voglio aspettarti… ecco…
Sento il tuo respiro passare solo attraverso le narici… stai per venire… ecco… posso rilassarmi e smettere di concentrarmi…
Sì… adesso… insieme… insieeeemmmmmeeeee……
Ti contorci e stringi forte la mia asta mentre con schizzi forti e ripetuti riempio la tua bocca del mio seme… l’intensità dell’orgasmo ci lascia spossati e storditi.

Ci ricomponiamo sorridendoci divertiti ed appagati… e non curanti del fatto che un paio di camion ci avevano circondati per godersi lo spettacolo dall’alto!

Aspettiamo che si allontanino… scendiamo e ti accompagno sino alla macchina… un bacio.
Parti ripetendomi più volte: ‘vai piano… vai piano…’
Ora posso rientrare a casa con tutta la calma del mondo…
Grazie a te.

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