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Racconti Erotici Etero

LE AVVENTURE DI CLARY – FINALE A SORPRESA

By 12 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

LE AVVENTURE DI CLARY ‘ FINALE A SORPRESA

‘Hei, ma non eri a dieta?’ – mi fa’, scherzando, la mia amica Gilda, mentre compiaciuta, mi sto servendo una seconda fetta di dolce, annaffiandola con una coppa di champagne.
‘Fatti gli affari tuoi. Io sono sempre a dieta e poi da lunedì ricomincio la palestra e recupero!’ – replico io, con la bocca piena.
Lei si allontana ridendo: ‘Si, so io che ginnastica dovresti fare tu!’
Sono in bel ristorante con degli amici e stiamo festeggiando il compleanno di Gilda.
Un sacco di persone che conosco da anni e anche qualcuno che non conosco.
Sono ormai da più di una settimana in Francia e, a parte l’incidente incestuoso con mio figlio J. (vedi Le avventure di Clary ‘ Ho dormito con mio figlio) francamente mi sto annoiando non male; questa festa è proprio quello che ci vuole per rompere la monotonia, per fortuna che dopodomani ritorno in Italia!!
Prendo un’altra coppa di champagne.
‘Hei!! Non bere troppo che poi ti fa male!’
Mi volto e vedo Robert uno che fino a qualche ora fa non conoscevo e che ora vuole farmi da balia.
E’ tutta la sera che cerca di rimorchiarmi e che non mi toglie gli occhi di dosso; ogni volta lo becco che mi guarda il culo o le tette come se volesse mangiarmi.
‘E se’ volessi ubriacarmi?’ – rispondo, con una smorfia.
‘Ti conviene farlo a casa, per lo meno poi ti metti a letto e non al volante!’
‘Non ho né vino né liquori a casa.’
‘Fai come vuoi, ma poi non dire che non ti avevo avvertito!’
‘Si papà” ‘ rispondo ironica
‘Dì, hai qualche problema?’ ‘ mi domanda, serio.
‘E se anche fosse? Non sono affari che ti riguardano.’
‘Hai ragione, scusa se te l’ho chiesto.’ – replica, un po’ risentito’ e si allontana.
Sono stata dura. Ha ragione lui ho bevuto abbastanza e devo fare venti chilometri in auto per tornare a casa.
La festa va’ avanti ancora un’oretta e poi ci salutiamo.
Mi metto al volante’la testa mi gira un po”speriamo di non incontrare la polizia.
Impiego più di mezzora per fare la strada fino a casa, ma tutto va’ liscio e parcheggiata l’auto mi avvio al portone.
Sto cercando d’infilare la chiave al buio’ ‘Ti serve aiuto?’ mi giro e vedo Robert accanto a me che mi sorride.
‘E tu cosa ci fai qui?’
‘Ho pensato che visto quello che avevi bevuto poteva servirti aiuto e cosi’ ti ho seguito.’
‘Molto premuroso, ma come vedi va tutto bene. Buonanotte.’
‘Beh, visto che sei arrivata sana e salva e che non devi più guidare, che ne dici di continuare la festa?’
E sorridendo tira fuori una bottiglia di champagne, che ha sicuramente preso al ristorante.
Lo guardo attentamente.
E’ un bell’uomo, sui quarantanni, alto e bruno e con un fisico asciutto, proprio il tipo dello sciupafemmine :’Perché no?’ ‘ penso fra me ‘ ‘Solo per un bicchiere.’
‘D’accordo’ ‘ gli dico ‘ ‘ma solo un bicchiere, sono stanca e voglio andare a letto.’
‘Solo un bicchiere, promesso.’
Saliamo da me.
Lo faccio accomodare sul divano e mentre io prendo i bicchieri, lui si occupa di aprire la bottiglia.
Brindiamo e lui comincia a parlare.
Mi parla di lui, del suo lavoro’e i bicchieri diventano due’tre’ho la testa un po’ confusa.
Ad un certo punto, non so’ come me lo ritrovo attaccato.
Mi lecca il collo mentre le sue mani mi carezzano dappertutto; mi accarezza le spalle, poi scende al seno, soppesandone la consistenza, stuzzicando i capezzoli con i pollici.
Dovrei fermarlo, ma lo champagne mi fa sempre un certo effetto ed il suo alito caldo sul collo mi da’ i brividi.
La sua bocca dal collo scivola a cercare la mia, mentre con la mano continua ad accarezzarmi l’altro seno.
Sento la sua lingua che cerca la mia e l’umido della sua saliva che, si mischia con la mia.
E’ un uomo focoso, ha voglia, mi bacia appassionatamente; eppure conosco appena il suo nome.
Sono rapita, con gli occhi chiusi mi lascio leccare il collo, le orecchie, e la bocca ancora. Sento il calore del suo fiato; qualche ora fa’ non sapevo nemmeno che esistesse.
Mi stringe il seno…mi bacia ancora, con un bacio forte, massiccio, la sua lingua tutta nella mia bocca.
Mi piace’Mi eccita.
Siamo abbracciati, la mia mano carezza la sua nuca, intreccia i capelli.
Mi lecca ancora il collo e poi ancora la sua lingua in bocca, mentre le sue mani mi spogliano.
Aprono la camicetta liberando il seno’ la mano si chiude a coppa’ stuzzica i capezzoli fra le dita.
Si stacca dalla mia bocca per cercare il seno e succhiare un capezzolo, con l’altra mano riesce ad abbassarmi i pantaloni e il perizoma fino alle caviglie lasciandomi quasi nuda.
Mi sta gustando’ massaggia la curva dei miei fianchi con le dita fino ad arrivare sul ventre con un movimento circolare.
Affonda le dita tra i peli per carezzarmi, sono già bagnata.
Mi stringe il clitoride con il medio e l’indice, ci giocherella un po’, ma vuole infilarmi un dito dentro subito.
Apro le cosce leggermente, per permettergli di penetrarmi più agevolmente, aggiunge un altro dito e inizia a masturbarmi.
Lascio cadere tutte le barriere.
Stacco la mano che ho intorno al suo collo e la faccio scendere fino ai suoi pantaloni, qualcosa di cilindrico, discretamente duro si distingue attraverso la tela; non posso trattenere un lieve sorriso quando lo sfioro.
Sorriso che aumenta quando lui smette un attimo di masturbarmi mentre lo afferro.
Sto stringendo il cazzo di un uomo che non conosco.
Avvolto dalla stoffa il cazzo sembra ancora più largo, sembra ancora più pronto. Nonostante sto usando una mano sola, i bottoni cedono presto.
La infilo veloce, lo cerco tra i boxer e lo prendo in mano.
Ha quasi raggiunto la sua massima turgidità, la sua massima dimensione.
La mano che stringe il cazzo inizia a seguire lo stesso ritmo della sua che mi penetra.
Man mano che aumenta la velocità, gemiamo sempre più forte.
Improvvisamente estrae le dita bagnate dalla fica e me le passa sulla bocca, infilandole tra le mie labbra.
Le lecco coscienziosamente’mi è sempre piaciuto il mio sapore.
Lecco tutta la mano e quando è ben bagnata di saliva, lui la fa’ scendere di nuovo alla mia figa.
Sono tutta protesa in avanti e lui ne approfitta’m’infila due dita davanti e con il pollice cerca il mio buchetto posteriore.
Sento il suo dito, scivoloso di saliva, entrarmi dentro il culo senza alcun sforzo.
Comincia a muoverlo lentamente. Ho tre dita che mi tormentano, due dentro la fica e l’altro dietro.
Io vorrei ricambiare la tortura stritolandogli il cazzo.
Sono in sua balia, tremo e mi inarco sotto i suoi colpi, non posso resistere ancora per molto, finalmente mi sento colare tutta e’ – ‘Vengoooo’ – urlo rauca.
Lui piano piano rallenta sino a fermarsi, ma non toglie le dita da dove si trovano.
Torno a stringerlo dentro i boxer iniziando una sega leggera, lo sento vibrare sotto le mie dita. Gli faccio capire che voglio distendermi vicino a lui e mi fa un po di spazio.
Siamo abbracciati, la mia mano sempre a sollecitargli il cazzo, la mia lingua dentro la sua bocca, ma è lui che inizia a condurre il gioco.
Si stacca da me e si alza.
Comincia a spogliarsi e quando si libera dei boxer posso finalmente ammirare il suo uccello’ è lungo e duro come un bastone, ma quello che mi stupisce è che è perfettamente cilindrico, anche il glande è delle stesse dimensioni e cilindrico, liscio, senza ombra di vene, sembra lavorato al tornio.
Robert mi aiuta a liberarmi dei vestiti che ancora mi pendono addosso e mi lascia in autoreggenti trasparenti e scarpe col tacco alto.
Poi sempre in piedi si mette di fronte a me e aspetta. So cosa vuole, vuole che lo faccia godere.
Lo butto sul divano, mi inginocchio di fianco e comincio a fargli una sega.
Butta la testa indietro’ansima.
Il glande è tutto bagnato di umori e qualche colpo di mano lo fa diventare fradicio.
Mi avvicino’appoggio le labbra sulla cappella’spingo lievemente la testa verso il basso e lascio che le labbra si schiudano permettendo al suo cazzo di entrarmi in bocca.
Lo sento caldo, grosso, umido e voglioso.
Lo tolgo dalla bocca sfilandolo lentamente, facendo attenzione a fregare le labbra e la lingua sul membro turgido e sulla cappella che è diventata rossa’è tutto fradicio’ cola di umori e della mia saliva.
‘Brava! Cosi’ leccalo tutto, aspirami’voglio svuotarmi le palle in gola’ ‘ la sua voce è rauca e carica di libidine.
Ricomincio a pompare con la bocca ciucciando il cazzo e leccando la cappella di tanto in tanto’scendo alle palle con una mano e le sento pronte, turgide e piene.
La cappella sfrega sulle labbra e sulla lingua di continuo’lui ansima, sta per venire, lo capisco dai colpi che da’ col bacino, dalle vibrazione delle palle piene che aspettano solo di svuotarmi lo sperma in gola.
‘Più svelta’dai, cosi’cosi ti sborro tutto in golaaaa’.’
Ancora due affondi della mia bocca e ci siamo.
Eccola! Un fiotto denso, caldissimo di sperma mi schizza in gola’poi un secondo’e un terzo e mentre lui continua a godere io continuo a succhiare come una folle’mi sembra di soffocare’ ma è solo un attimo’deglutisco cercando di non perderne neanche una goccia.
Non ce la faccio a mandare giù tutto e lascio che un po’ di sperma coli sul cazzo diluito dalla mia saliva.
Un altro affondo e altro sperma mi si arriva in gola, meno abbondante, ma altrettanto denso e caldo del precedente.
Le sue mani mi spingono la testa in giù per farmi entrare tutto il cazzo in bocca’un ultimo schizzo’ riesco a mandarlo giù.
Si rilassa, mi lascia la testa e si abbandona soddisfatto sul divano.
Io mi sfilo il pene lentamente dalla bocca, sfregandolo con le labbra per tutta la sua lunghezza mentre mi godo il sapore dello sperma in bocca.
Mi stendo su di lui e lo abbraccio, la mia mano scende a sollecitargli una nuova erezione, comincio una sega leggera, la mia lingua dentro la sua bocca, gli passo un po’ di saliva mista alla sua sborra.
‘La tua bocca e le tue labbra sono salate’
‘Ti piace?’
‘Si. Sei stata bravissima! Raramente mi hanno fatto un pompino come hai fatto tu!!’
‘Grazie! Ho una certa esperienza, vista anche la mia età’ ‘ rispondo sorridendo.
‘ Ma quale età!! Una figa come te vale più di dieci ragazzine di ventanni’sei bella, polposa e piena come deve essere una donna!!’
‘Grazie i complimenti fanno sempre piacere’meriti un premio.’
Siamo distesi uno accanto all’altra, nudi ed appagati.
Non ho voglia di rimanere sola.
Lui vuole parlare, accontentiamolo.
Vuole sapere ogni cosa, dove vivo, cosa faccio, con chi sono?
Non faccio nomi, ma rispondo.
Lui mi ascolta, ma si sta eccitando di nuovo.
Vuole sapere proprio tutto. Non vorrei, ma alla fine ammetto pure di averlo fatto con più uomini insieme.
-Quanti? ‘ mi chiede
Glielo dico: ‘Non è successo solo una volta, quindi potevano essere due o di più’
‘Cazzo, che donna sei!!!’ ‘ esclama;
Ha il cazzo ancora parzialmente duro e lo appoggia sulla mia pancia. La sua mano inizia a salire e scendere leggera lungo la mia schiena in una carezza così sensuale che mi riempie di brividi e in un attimo mi ritrovo nuovamente eccitata con il fuoco in mezzo alle gambe.
E’ un attimo e mi ritrovo in mano il suo cazzo. Lungo, duro e liscio che sembra un pezzo di avorio.
Mi obbliga ad accarezzarlo e mi guida la mano su e giù, vuole che glielo meni.
Non so resistergli perché sono troppo eccitata e lo masturbo quasi senza rendermi conto di quello che faccio.
Ho la mente un po’ intorpidita dall’alcool, confusa per l’eccitazione, ho voglia di farmi prendere e scopare da lui, ma nello stesso tempo vorrei rifiutarmi perché penso al mio compagno in Italia.
Sono succube delle sue attenzioni, lascio che Robert mi metta la mano sulla fica.
Vorrei impedirglielo ma non ci riesco e quando lui mi infila dentro due dita non mi ribello, lo lascio fare.
Comincia a muoverle in un lento va e vieni e nello stesso tempo mi masturba il clitoride col pollice.
Comincio a godere come una matta fino a quando non si sposta.
Si alza e mi prende tra le braccia, percorre i pochi passi che ci separano dal letto e mi adagia stendendosi su di me.
Comincia a baciarmi e a leccarmi in tutto il corpo e quando la sua lingua raggiunge il clitoride una scarica elettrica mi percorre il corpo e vengo tra le sue labbra.
Ora lo voglio dentro: ‘ Scopami, ti prego, non ce la faccio più.’
Lui non se lo fa ripetere, mi apre le gambe, si solleva e infila il glande tra le mie labbra bagnate dall’orgasmo.
Urlo di piacere quando Robert affonda il cazzo duro dentro la fica, mi sembra che un palo rovente sia entrato dentro.
‘Siii’cosi”fino in fondo’ti voglio sentire tutto dentro.’
‘Te lo faccio sentire tutto’voglio scoparti fino a farti svenire.’
Robert continua ad affondare il cazzo sempre più velocemente, il piacere che provo è amplificato da ogni colpo ricevuto.
Aggrappata alle sue natiche, urlo la mia goduria dimenando con forza le anche per favorire il più possibile la penetrazione. Mi scopa con forza, sento il cazzo che sbatte con violenza contro il mio utero e se anche la cosa risulta alquanto dolorosa, mi piace.
‘Sfondami, ti prego’scopami a fondo’fammi male’
Lui avverte l’approssimarsi del mio orgasmo e raddoppia l’intensità dei colpi.
Alzo le gambe e le avvolgo attorno ai suoi fianchi per sentirlo ancora più a fondo.
L’orgasmo raggiunge entrambi contemporaneamente, lo sento affondare in me e mi riempie la fica di sperma ed io parto verso il cielo urlando il mio piacere: ‘Siii’godooo’porco mi hai riempita e sto godendo della tua sborra.’ – gli urlo nell’orecchio.
Penso di essere svenuta qualche secondo; quando mi riprendo dell’orgasmo lui è steso su di me e mi bacia dolcemente il collo, il cazzo ancora parzialmente duro dentro di me.
‘Sei fantastica, Clary!!! E’ la prima volta in vita mia che vedo e sento una donna godere come fai tu!!! Sei una belva scatenata!!!’
‘Detto da un uomo della tua esperienza è un complimento senza eguali.’
Restiamo abbracciati e ci appisoliamo.
Nel dormiveglia mi giro dandogli la schiena.
Robert comincia a leccarmi il collo da dietro, poi scende lungo la schiena’la sua lingua lascia una traccia di saliva sulla mia pelle ed io sento brividi di piacere percorrermi il dorso ed arrivare giù fino ai reni ed espandersi nel ventre.
Mi giro a pancia in giù per facilitargli il compito.
La sua bocca si avvicina al solco che divide le natiche’e affonda in mezzo alle colline carnose’la lingua percorre il solco, mi solletica, mi eccita quando raggiunge il buchetto del culo.
Le mani sono passate davanti’sfiorano il ventre, giocano con la peluria’poi le dita separano con dolcezza le mie labbra e penetrano nella mia calda fessura.
Due dita penetrano nella vagina e due cominciano a massaggiarmi il clitoride, che a questo punto e turgido d’eccitazione.
Sento ondate di calore invadermi il ventre e lunghi brividi mi fanno tremare di libidine.
E’ dolce ed esperto allo stesso tempo: mentre la sua lingua continua a leccarmi tra le natiche, titillando il buchetto e penetrando dentro, le dita continuano a masturbarmi con soave maestria.
Raggiungo un altro dolce orgasmo, emettendo gemiti di piacere.
Si ferma un attimo’sento le sue mani che mi aprono le natiche e la sua lingua percorre il solco ed arriva al buchetto.
Li si ferma e comincia a leccarlo, prima dolcemente poi sempre più insistentemente’la sua lingua si fa’ dura e cerca di penetrarmi.
Sento il piacere riesplodere nel ventre: ‘Si, dai’mi piace leccamelo bene’sodomizzami con la lingua’dai”
Lui si mette d’impegno’sento la sua lingua entrare nel culo e leccarmi all’interno’sono partita’muovo le anche per sentirlo meglio’
Robert mi mette una mano sotto la pancia e mi solleva a pecorina, le mani appoggiate alla spalliera del letto.
S’inginocchia dietro e aprendomi al massimo le natiche infila di nuovo quella sua lingua diabolica nel culo.
Si solleva, si stende sulla mia schiena’sento il contatto della sua nuda pelle’l’inconfondibile durezza del cazzo duro in mezzo alle natiche’la sua lingua sfarfalla impazzita sul collo, sulle orecchie.
Mi volto per assaporare il gusto della sua bocca’le lingue s’incontrano, si toccano e si avvinghiano in un bacio interminabile.
‘Ora basta’ti prego’ti voglio dentro’prendimi cosi da dietro’voglio sentire il tuo cazzo in me’ho voglia di sentire il grosso cazzo nella mia fica infiammata” ‘ gli sussurro sulle labbra.
Lui mi solleva leggermente una gamba, si abbassa e’rabbrividisco di libidine quando il suo cazzo, dopo avere sfiorato le labbra, trova l’ingresso della figa che gronda umori.
La mia figa è molto lubrificata, piena di umori e di sperma, il cazzo non fa fatica ad entrare.
Sento la dura asta scivolare tra le pareti della vagina’fino in fondo’ fino alle palle che sbattono sulle cosce
Mi prende per i fianchi ‘io inarco leggermente la schiena così che il suo cazzo possa penetrarmi ancora più profondamente.
Il suo cazzo va e viene dentro di me’lacera le pareti della figa e tra il dolore e il piacere, le parole si perdono nella mia mente: ‘Fottimi dai’.così.. dai..fammi sentire il tuo cazzo fino alla gola’sii.. sono una vacca’.una troia’. una puttana”
E godo ancora’ presa da un tremito violento urlo il mio orgasmo stringendo con le mani la spalliera imbottita.
Robert mi sorregge con una mano sotto al mio ventre e l’altra che stringe una tetta’profondamente piantato in me fino alle palle.
Attende che l’orgasmo scemi e riprende a pomparmi lentamente.
Il piacere mi aggroviglia le viscere’mi sento una femmina scatenata’e lui è un chiavatore nato.
Ora scivola velocemente nella figa’lo sento ansimare sempre più’si ferma, esce il cazzo dalla figa e lo poggia tra le mie natiche.
Lo sento farsi strada dentro di me dilatando lo stretto pertugio, il quale dopo il lavoretto di lingua di prima e il piacere che provo è morbido e dilatato’pronto ad accoglierlo.
‘Porco mi stai sfondando il culo’
‘Mi tratti da porco quando tu sei una cagna in calore??? Vuoi che lo tolgo? ‘mi fa’ di rimando.
‘Nooo mettila bene in fondo, allargami lo sfintere rompimi il culo’Si, dai sodomizzami’ti voglio’inculami a fondo’ ‘ lo incito girando la testa per guardarlo.
‘Non ti preoccupare’non avrai niente da lamentarti’tieni prendila tutta intiera.’
E con una spinta poderosa mi penetra fino alle palle.
Quando, si ritrova con il pube che struscia contro le mie natiche e con l’uccello che mi riempie l’intestino, si è ferma in quella posizione per qualche istante.
Il mio ano si adatta subito a quella ingombrante presenza e, il cazzo di Robert profondamente inserito dentro il mio culo mi sta facendo godere da matti.
Lentamente, estrae il cazzo, con un leggero rumore di risucchio.
Attende che lo sfintere si rilassi, tornando a chiudersi, prima di penetrarmi nuovamente. Ripete questi movimenti cambiando di volta in volta l’angolazione con la quale introduce il pene come se volesse allargarmi lo sfintere.
‘Ti voglio aprire il culo’sfondarti’ – mi grida nell’orecchio.
‘Si, dai fallo’non aspetto altro’sfondami’fammi godere; Ancora piu forte, voglio che mi rompi il culo per tutta la notte’ ‘ gli rimando.
Ondate di piacere mi avvolgono, partendo dal culo per esplodere nella testa.
Robert riprende a muoversi dentro di me tenendomi stretta a lui ed afferrandomi i seni di cui pizzica i capezzoli inevitabilmente duri per l’eccitazione.
‘Dai Clary prendilo tutto’ siiiiiiii che culo burroso che haiiiiii’te lo voglio sfondare.”
‘ Vai adesso, infilamelo tutto’voglio sentirti in fondo al culo’sfondami’ – lo incito.
Gli affondi diventano più possenti, sento il cazzo espandersi nel mio intestino.
“OOhhh ohh che duro che sei, mi spacchi’ si’si spaccami il culo’inculami tutta.”
“Hai il culo caldo come la fica’mi piace.”
‘Mi fai morire’ si’ sto godendo col culo’ sbattimi’riempimi”
‘AAHHH’hai un culo favoloso’caldo e morbido come il burro’sto’ per venire’adesso, aspetta, ecco, arriva…’ e la sborra calda comincia ad invadermi l’intestino’veniamo insieme…
Mi sento allagare’sento caldo fino all’utero’continua a riempirmi del suo liquido bollente’sto godendo e l’orgasmo mi esplode dentro moltiplicato per cento’piu’ caldo’piu’ lungo.
Si scarica dentro di me stendendosi sulla mia schiena e mordendomi una spalla per non urlare’ mi sembra che l’orgasmo duri un’eternità.
Mi lascio andare distrutta sul letto e restiamo li, l’uno sopra l’altra a riprendere fiato mi addormento cosi’, con il cazzo di Robert ancora profondamente piantato nel culo.
Mi sveglio che è gia mattino tardi.
Accanto a me non c’è nessuno, sul cuscino una rosa (chissa dove è andato a prenderla) ed un biglietto:
‘Sei stata la più bella scopata della mia vita; forse un giorno potremmo rifarlo se hai voglia.
Saro’ sempre disponibile per te.
Un bacio.’ – e il suo numero di cellulare.
Nell’aria c’è odore di sesso’sono tutta indolenzita’mi tocco la figa e il culo, irritati e beanti’ ancora pieni di sperma’
‘Chissà, forse un giorno”’

P.S.
Fatemi sapere se le mie avventure vi piacciono; m’interessano i vostri giudizi, soprattutto se femminili.
Scrivetemi a vivelafrance@interfree.it

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