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Racconti Erotici Etero

Le donne della mia vita

By 17 Agosto 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, sono Alessio e sono uno studente universitario fuori sede in una città del centro Italia. Ho 21 anni ma quello che ho vissuto nell’ultimo anno non può che essere definito incredibile.

Tutto è cominciato verso i primi di febbraio di 1 anno fa, stavo cercando in giro un appartamento per l’anno successivo perché in quello dove mi trovavo avevo alcune divergenze con gli altri inquilini. Avevo appena acquistato una rivista specializzata al giornalaio e mentre vado via non mi rendo conto che una donna sta venendo nella mia stessa direzione. Io sono riuscito a mantenere l’equilibrio e non mi sono fatto niente nello scontro ma lei ha perso l’equilibrio ed è caduta a terra rovesciando il contenuto delle buste che portava. Preoccupato l’ho aiutata ad alzarsi e, come ci siamo visti ho potuto osservare meglio il suo corpo. Alta circa 1,70 m una quarta abbondante di seno, un bel culo che stava su da solo, pancia piatta e un visino che era un misto tra innocente e troietta. Avrà potuto avere una trentina d’anni ed era veramente una bella donna. Indossava un tailleur nero sopra il ginocchio e una camicetta bianca aderente da cui si intravedeva che non portava il reggiseno perché si notavano i suoi capezzoli turgidi dal freddo, una giacca elegante e un paio di scarpe con tacco alto, anch’esse di colore nero.

‘Mi scusi non l’avevo vista, si sente bene, posso fare qualcosa per aiutarla?’

‘Non fa niente, non si preoccupi’

‘Insisto almeno per darle una mano con le buste, è il minimo che possa fare!’

Ecco, la frittata è fatta penso ma lei accetta molto volentieri dicendo che abitava lì vicino e un aiuto le avrebbe fatto comodo. Ci avviamo e iniziamo a parlare, mi dice di chiamarsi Sara, che ha appena finito di lavorare e aveva fatto la spesa solo allora. Mentre parlava io ero più attratto dal suo culo e dalle sue tette che dal discorso e,quando arriviamo al portone ero letteralmente imbambolato, tanto che mi lancia un sorriso malizioso lanciando un occhiata al bozzo che si stava formando nei jeans. La aiuto a sistemare le cose e nel muoverci nella cucina più volte mi appoggio sul suo culo facendole sentire la mia erezione; non dice nulla ma non si ritrae nemmeno. Appena finiamo di sistemare le buste ci spostiamo nel salone e mi offre qualcosa da bere; accetto di buon grado e nel porgermi il bicchiere, non so se per sbaglio o volutamente, parte del liquido si rovescia proprio sui miei pantaloni. Al contatto con il liquido la mia erezione aumenta ancora, ora non poteva fare più niente per ignorare la situazione. Prova a scusarsi per l’incidente ma io non le do tempo il tempo, le afferro una mano e gliela porto sul mio cazzo; mentre con l’altra le stringo una tetta e tento di baciarla. Lei cerca di opporsi ma appena inizio a risalire sotto la gonna le sue proteste si fanno meno insistenti e comincia a lasciarsi andare. Le mani frugano ovunque, arrivo alle sue mutandine ormai fradice, gliele tolgo, me le porto al naso e le annuso con foga; intanto comincio ad accarezzarle la fighetta e appena inserisco un dito viene urlando. Mi avvicino per baciarla ma mi fermo a pochi centimetri dal suo volto, voglio che sia lei a fare l’ultimo passo, e infatti mi bacia e cerca la mia lingua mentre con la mano inizia una lentissima sega da sopra i pantaloni. Sempre baciandoci e accarezzandoci ci spogliamo, le faccio fare un giro su sé stessa per ammirarla meglio senza mai staccare le mani dalla sua fica io e dal mio cazzo lei.

Mi propone di andare in camera da letto e vederla sculettare con i tacchi alti mentre mi fa strada mi fa eccitare ancora di più; appena arriviamo la bacio nuovamente e le spingo delicatamente la testa verso il basso, capisce cosa voglio e non si oppone. Appena vede il mio cazzo rimane un po’ sorpresa nel trovarlo così grosso ma dopo 1 attimo di esitazione comincia a leccare la cappella e a dargli dei piccoli baci. Lecca tutta l’asta e le palle, risale e gioca con la lingua sulla punta; poi di colpo scende e cerca di ingoiarlo il più possibile, fa vari tentativi ma riesce ad ingoiarne solo 2/3. La fermo un attimo la bacio nuovamente e mi stendo sul letto, invitandola a fare un bel 69; la sua figa è un lago di umori e ad ogni mia leccata intensifica la sua azione sul cazzo. Le inserisco 2 dita dentro e inizio ad andare su e giù mentre con la lingua le lecco le grandi labbra e il clitoride; viene nuovamente ma le sue urla vengono soffocate dal mio cazzo nella sua bocca.

La faccio smettere 1 attimo e la stendo affianco a me e, questa volta con 3 dita, inizio un ditalino che pian piano diventa molto veloce e appena mi avvicino per leccarla viene un’altra volta; raccolgo tutto in bocca e la bacio per farle sentire il suo sapore mentre continuo ad accarezzarla. Quasi viene di nuovo ma mi fermo poco prima, mi dice ‘vuoi proprio farmi impazzire?’, io non rispondo, mi limito solo a spostarmi vicino al letto; lei capisce al volo, si inginocchia di fronte a me e riprende il pompino interrotto prima. Dopo 1 po’ le dico di fermarsi un attimo ma di mantenere la bocca aperta; le blocco le mani e comincio a fotterle la bocca, prima lentamente ma poi sempre più veloce, diminuendo l’intensità quando faticava a respirare. Dopo 1 quarto d’ora abbondante di questo trattamento e altri 3 suoi orgasmi le dico che sto per venire, le blocco la testa e vengo direttamente nella sua bocca che cerca di ingoiare il più possibile ma inevitabilmente parte della sborrata finisce sul suo viso. Proprio mentre venivo nella sua bocca anche lei raggiunge l’ennesimo orgasmo; mi allungo sul letto e la stringo a me baciandola. Lei rimane sorpresa di questa mia mossa visto che aveva ancora il sapore della mia sborra in bocca ma risponde con passione ai miei baci. La bacio sul collo e le lecco il lobo dell’orecchio sussurandole ‘Ho capito da subito che eri una troia, adesso ti faccio impazzire!’ ‘Scopami subito, quel coglione di mio marito torna domani mattina e voglio godermi ogni momento. Ho voglia del tuo cazzone!’ Mentre dice questo si lecca le labbra e mi mena il cazzo, che è già tornato duro, ed è pronto per una giornata di scopate senza sosta!

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vrcnn@live.it Mentre mi mena il cazzo io lecco i suoi capezzoli che, se possibile, diventano ancora più duri e passo un dito sull’altro buchetto; come comincio a inserire un dito mugola più forte e mi dice ‘Si continua è bellissimo!’, e viene per l’ennesima volta. Appena si riprende un po’ la faccio stendere di schiena, le allargo le gambe e ricomincio a leccare e baciare la figa, che è sempre fradicia; mi fermo poco prima del suo orgasmo e la osservo: il corpo tremante, il viso sconvolto dal piacere, è splendida.

Mi avvicino con il cazzo alla sua fica ma non entro, strofino la cappella sulle grandi labbra, faccio finta di entrare ma mi fermo e ricomincio a strusciarglielo; voglio farglielo desiderare. Dopo pochi minuti di questo trattamento viene nuovamente e grida ‘Scopami stronzo, fa quello che cazzo ti pare ma fottimi!!’. Capisco che ora è mia, e che potrei chiederle qualunque cosa senza nessuna esitazione da parte sua!

Finalmente entro dentro quella fica fradicia, sembra un forno per quanto è calda! Mi muovo piano per farla abituare alle dimensioni del mio cazzo; appena entra tutto raggiunge l’ennesimo orgasmo e cerca di urlare con tutto il fiato che ha in corpo ma non ci riesce perché ha la mia lingua che sta frugando ovunque nella sua bocca; risponde al bacio e si calma un po’. è incredibile, avrà avuto almeno 10 orgasmi senza che l’abbia ancora scopata! Probabilmente aveva parecchia voglia arretrata! Questa mia ipotesi si dimostra esatta perché, come mi dirà in seguito, il marito non la tocca più da molti mesi e aveva una voglia incredibile; quando mi sono strusciato contro il suo culo in cucina non le sembrava quasi vero che stesse succedendo!

Comincio a muovermi dentro quell’antro bollente, prima dolcemente, poi sempre più forte, mi abbraccia (sono sopra di lei) e i nostri corpi aderiscono perfettamente, sembra che scopiamo insieme da anni’ Ad ogni mia spinta mi viene incontro con il bacino, quasi come volesse farlo entrare ancora di più; ‘Anche le palle! Mettimi dentro anche le palle! Chiavami porco! è da troppo tempo che non vengo scopata come si deve!’. Le nostre lingue si cercano e si intrecciano e lei viene nuovamente; la faccio girare e la faccio mettere a quattro zampe. Lei capisce ma prima di mettersi in posizione mi agguanta il cazzo e lo lecca un altro po’, dopo si mette a pecora e se lo guida lei stessa dentro. Comincio a stantuffarla velocemente e nel fare questo le stringo le tette, ogni tanto le do una pacca sul culo, che sembra gradire molto. Quando raggiungo l’orgasmo lei è già venuta altre 3 volte, esco dalla sua fica e sborro sulla sua faccia da troia. Cerca di accogliere in bocca più sborra che può e dopo mi ripulisce il cazzo con la sua lingua vellutata; la stacco da me e raccolgo parte del mio sperma dal suo volto con le dita, che vengono subito ciucciate con grande apprezzamento.

è distrutta, e mi bacia ovunque, sul petto, sul collo, vuole un po’ di coccole, io ho altri piani in mente per lei e soprattutto per il suo fantastico culo! Comunque la abbraccio e la bacio anche io, in fondo è una bellissima donna che, se possibile, è anche più bella con il viso sconvolto dal piacere. è molto sensibile sulla fica che ricomincio ad accarezzare e Sara si bagna nuovamente. ‘Ma hai ancora voglia?!? Io sono distrutta!!’ ‘Certo che si troietta’ non hai detto che dovevo scoparti per tutta la giornata?’, e dicendo questo provo ad infilare un dito nel suo culetto. Protesta un po’ ‘Fermo dai, è vergine non l’ho dato mai a nessuno, nemmeno a mio marito!!’, ma non sembra molto convinta, soprattutto perché appena lo infilo dentro viene come una fontana. ‘Non dirmi che nessuno è mai entrato in questo bel culetto?!? Tuo marito è solo un coglione se non si rende conto di che femmina da monta si ritrova in casa!! Una troia come te deve prendere cazzi in continuazione, e soprattutto nel culo; vedrai, ti piacerà!!’.

Nel dire questo scendo a leccarle la fica mentre con il dito inizio ad entrare lentamente nel suo buchetto vergine; comincio a leccarle anche il buco del culo, alternandolo alle leccate alla fica. Lei del resto sembra apprezzare molto da come urla e mi spinge sempre più la testa in mezzo alle sue gambe; provo a inserire un altro dito ma prima lo lubrifico con gli umori che la sua fica sta producendo da un bel pezzo. Appena entra viene urlando e inserisco le dita sempre più in profondità, le roteo nel suo culo e cerco di far rilassare i muscoli dello sfintere; uso gli umori della sua fica fradicia per lubrificare l’ano e riesco nell’intento.

La faccio mettere a quattro zampe sempre tenendo le dita dentro; appena le tolgo mugola un ‘Noooo!’ che però dura poco perché comincio a scoparla in figa; nel fare questo le do da leccare le dita miste del sapore della sua fica e del suo culo. Dopo un po’ il mio cazzo è abbastanza lubrificato e punto al suo culetto, poggio la cappella e spingo lentamente; le dico di rilassarsi perché se rimane rigida corro il rischio di farle male. Intanto continuo a masturbarla inserendo 3 dita nella usa fica fradicia; appena viene riesce finalmente a rilassare i muscoli e posso entrare più in profondità.

L’inculata è lenta ma mi godo quel bellissimo culo stretto, muove i muscoli del culo che ora sembra quasi una bocca; pare che mi stia facendo un pompino ma con il culo. Il mio cazzo è già dentro per più di metà ma mi fermo, estraggo il cazzo e lo inserisco nella fica, che continua a sbrodolare umori a non finire; do pochi colpi e rientro di nuovo nel suo culo, riuscendo ad andare un po’ più a fondo. Questo trattamento dura un bel po’ e Sara viene altre 4 volte; il mio cazzo ormai è quasi tutto dentro, mi fermo un attimo e le sussurro nell’orecchio ‘Ora troia te lo metto tutto dentro!!’ e affondo con forza fino alle palle e comincio a fotterla aumentando sempre di più il ritmo; lancia un urlo misto tra dolore e piacere ma con il susseguirsi delle mie spinte diventano solo di piacere. ‘Si che bello sfondami!! è bellissimo spaccami il culo, sarò la tua troia per sempre farò tutto quello che vuoi ma continua a incularmi!!’ e dicendo questo viene nell’ennesimo orgasmo. Mi giro rimanendo sempre dentro il suo bellissimo culo e faccio in modo che possiamo vederci riflessi nello specchio, ha gli occhi chiusi, mi avvicino al suo orecchio e le dico ‘Guardati, sei bellissima mentre ti inculo, una troia come te dovrebbe sempre prendere un bel cazzo in culo!!’. L’inculata prende un ritmo velocissimo e preso dalla foga le afferro i capelli e glieli tiro, si lascia dominare godendosi l’inculata; apre gli occhi e finalmente si vede nello specchio: inculata a pecorina come una cagna da un ragazzo conosciuto quella mattina e lei che gode come la peggiore delle puttane!

Viene come una fontana e mi incita ad andare sempre più forte ‘Dai inculami! Fottimi! Hai ragione devo avere sempre un cazzo in culo, è troppo bello! Ora però continua!!’. Nel dire questo aumento ancora di più l’intensità dei miei colpi; sto quasi per venire e glielo dico, voglio sborrare nel suo culo. Raggiungiamo l’orgasmo insieme, mi stendo stravolto sul letto e lei si stende sopra di me abbracciandomi e baciandomi. ‘Ora che ti ho trovato non ti lascio più! Sei uno stallone e scopi troppo bene per lasciarti scappare!’ e nel dire questo mi prende in bocca il cazzo ripulendolo; in questa posizione posso tranquillamente masturbarla ma inserisco 2 dita nel suo culo, ora non più vergine, raccolgo la sborra che sta colando e gliela porgo. Le si illuminano gli occhi e lecca con voracità.

Alla fine si stende sopra di me e mi bacia dandomi la sua lingua guizzante; ci addormentiamo sfiniti per la scopata magistrale che ci siamo fatti; guardo l’orologio sul comodino e leggo 14:30. Glielo dico e decidiamo di ordinare 2 pizze per pranzo, abbiamo scopato per quasi 5 ore e dobbiamo recuperare un po’ di energie: la giornata è ancora lunga!

Commentate numerosi Mentre aspettiamo le pizze Sara va a farsi una doccia e io ne approfitto per fare un giro della casa. Questa è piuttosto grande e noto un’altra camera, entro e ho modo di osservare che si tratta della camera di una ragazza. Mi cade l’occhio sul comodino dove c’è una foto, e mi avvicino per vedere meglio. Appena la osservo mi viene quasi un colpo: nella foto è raffigurata Sara abbracciata con Federica, uno schianto di ragazza che segue i corsi con me all’università! Credo che sia meglio descriverla per capire la situazione: alta 1,75 m, gambe lunghe che valorizza sempre con gonne piuttosto corte, culo a mandolino che fa girare la testa a tutti gli uomini, 1 terza abbondante di seno, capelli castano chiaro e 1 viso da maiala. Ora mi rendo conto delle somiglianze con Sara, che quindi deve essere la mamma: a parte il colore dei capelli sono praticamente identiche!!

Non ho modo di pensarci molto perché suonano alla porta: sono arrivate le pizze. Sara mi urla dal bagno di andare io ad aprire e così faccio: pago le pizze e apparecchio il grande tavolo che c’è nel salone. Nel frattempo Sara ha finito la doccia e mi raggiunge completamente nuda, si siede sopra di me facendo aderire bene il mio cazzo al suo culo, addenta un pezzo di pizza e lo passa nella mia bocca. Cominciamo a baciarci e il mio cazzo dà segni di ripresa, se ne accorge e mi sorride; lo prende in mano e me lo sega lentamente. Intanto le lecco i capezzoli turgidi e inserisco un dito nella sua fica che si sta bagnando nuovamente. Continuiamo così per alcuni minuti ma la fermo prima che possa venire e la faccio stendere sul tavolo; iniziò a leccare la fica fradicia e viene urlando il suo piacere. Mentre si riprende riempio i bicchieri di birra e comincio a masturbarla con il collo della bottiglia. Al contatto con il freddo della bottiglia quasi viene un’altra volta, la muovo dentro la sua fica sempre più veloce e nel fare questo addento un pezzo di pizza. Quando sta per venire rallento per prolungare il suo piacere; ottengo l’effetto sperato, voglio tenerla così per un bel po’.

Ogni tanto le porgo un pezzo di pizza da addentare ma fatica a compiere anche movimenti semplici come masticare. Dopo una mezz’ora abbondante di questo trattamento le pizze sono finite e io sono sul punto di venire; le dico di continuare lei a muovere la bottiglia dentro e salgo a cavalcioni sul suo petto. Sara comincia a muovere la bottiglia con molta foga mentre io afferro le sue tette e mi faccio una bellissima spagnola. Date le mie condizioni non duro moltissimo e sborro anche l’anima imbrattandole le tette e la faccia, proprio mentre anche lei raggiunge l’orgasmo. La faccio stendere e la aiuto a ripulirsi; la faccio girare e la abbraccio da dietro afferrando le tette e baciandola sul collo. Il mio cazzo è di nuovo sull’attenti, se ne accorge e struscia il suo culo per sentirlo meglio.

Mi siedo sulla sedia e la invito a venirmi sopra ma le dico di avvicinarsi a quattro zampe; rimane un attimo sorpresa ma non si fa pregare ed esegue la mia richiesta. Come una cagnolina si avvicina alle mie gambe e risale con la testa dando dei leggeri baci alle mie gambe; come arriva alle palle le lecca dolcemente, poi risale lungo l’asta e inizia un pompino fantastico. Mentre me lo lecca con una bravura che probabilmente non ha neanche una pornostar, avvicino un piede alla sua fica e con il dito inizio a masturbarla. Non si aspettava una cosa del genere e comincia a succhiarmi il cazzo con maggior foga; con l’alluce le stuzzico il clitoride e cerco di entrare il più possibile dentro. Viene come una fontana e mi imbratta il piede con i suoi umori; glielo dico e lei prontamente mi solleva il piede e lo lecca ripulendolo tutto. Nel fare questo non smette mai un momento di guardarmi con i suoi occhi azzurri che mi vogliono dire: guarda come sono troia!

La alzo di peso, sono più robusto di lei (tanti anni di nuoto sono serviti a qualcosa), e la porto in braccio sulla poltrona; mentre mi sposto non smette un momento di accarezzarmi e, appena la faccio sedere, mi bacia con passione. Mi siedo affianco a lei e ricomincio ad accarezzarla ovunque. Avvicino la sua testa al mio cazzo, invitandola a riprendere il pompino interrotto prima e cerca di imboccarlo fino in fondo, ma non ci riesce; però gioca con la lingua sulla cappella in modo divino, che mi fa impazzire. La faccio alzare e la invito a impalarsi sopra il mio cazzo; mi viene sopra baciandomi con foga, quasi impedendomi di respirare, e se lo fa entrare tutto dentro in un colpo solo. Viene all’istante; comincia a muovere il suo culo facendo dei piccoli movimenti circolari e inizia ad andare su e giù.

Il ritmo lento iniziale mi permette di dedicarmi alle sue tette, che lecco e accarezzo incitato dai suoi mugolii. Poi inizia a muoversi molto più velocemente e accompagno il suo movimento con spinte del bacino; le mie mani sono ora sui suoi fianchi mentre le sue invece mi abbracciano. I nostri corpi aderiscono alla perfezione e con le facce così vicine ci vuole poco prima che iniziamo a baciarci; la sua fica bollente i suoi movimenti mi portano in breve a sborrare. Esco da lei e iniziamo un bel 69, dove lei mi ripulisce il cazzo e io la sua fica, senza disdegnare ogni tanto una leccata al suo culetto. Il mio cazzo torna di nuovo sull’attenti e decido di cambiare posizione.

La faccio alzare e piegare a 90 e affondo dentro di lei con forza; sono una furia, la recente sborrata mi dà modo di durare molto. Dopo il suo ennesimo orgasmo mi fermo un momento e, senza avvisarla, glielo infilo tutto nel culo; non era preparata e lancia un urlo di dolore ma dura poco perché lo tolgo subito per rimetterlo nella fica. Questo alternarsi fica – culo la fa impazzire, come avevo avuto modo di osservare prima e viene nuovamente. Gode a ripetizione e dopo un po’ anche io raggiungo il limite. Sto ancora pensando a dove venire, se nel culo o nella fica, quando vedo il bicchiere di birra mezzo vuoto e mi viene un’idea. Prendo il bicchiere, tanto non può vedermi, e avviso Sara che sto per venire; lei si prepara alla sborrata ma un attimo prima esco e vengo nel bicchiere. Lei cerca di protestare e si gira verso di me; appena vede quello che sto facendo capisce cosa voglio che faccia e viene come una fontana al solo pensiero.

Alzo il bicchiere e le dico ‘Prima di dissetarti devi fare un bel lavoretto di pulizia!!’; a queste parole si inginocchia e comincia a leccarmi il cazzo ripulendolo dai suoi umori e gustandosi ogni cm di pelle. Appena finisce la faccio alzare e la bacio; lei cerca di prendere il bicchiere ma lo tengo in alto (sono alto 1,86 m e non riesce a prenderlo). Mentre ci baciamo riprendo a masturbarla, facendo attenzione a non farla venire. Le porgo il bicchiere e lei beve di gusto, soffermandosi a gustare il sapore del cocktail che le ho preparato. Spalanca la bocca per farmela vedere piena e poi ingoia; si avvicina mostrandomi la lingua pulita e viene a baciarmi, ricordandosi che in precedenza l’avevo baciata che aveva ancora in bocca il mio sapore.

Commentate numerosi Decidiamo di farci una doccia ed entriamo insieme, sempre continuando a baciarci e ad accarezzarci; entriamo nella vasca dove io mi dedico a lei e lei a me. Ci laviamo a vicenda e le mani frugano ovunque, lei si impossessa del mio cazzo mentre io mi sto dando da fare sulle sue tette. Ci dobbiamo riposare per 1 po’ perciò ci accontentiamo di un pompino e di un ditalino, ci asciughiamo e andiamo in camera da letto. Qui ci stendiamo e giochiamo un po’ con le lingue; poi mi dice ‘Mi hai fatto fare cose che solo ieri mi sarei vergognata a pensare’ E mi è piaciuto troppo fare la troia!! Mi hai fatto sentire una donna, la TUA donna!!’. Nel dire questo mi prende in mano il cazzo e comincia a menarlo delicatamente. Io le rispondo ‘Io non ho fatto niente, appena ti ho vista ho pensato che in fondo eri una troia che non desiderava altro che prendere cazzi. Sono felice che l’abbia capito perché ora ci divertiremo come pazzi!! E comunque avevi voglia pure tu’ Sembrava che non avessi mai visto un cazzo in vita tua!!’.

A queste parole si accoccola ancora di più sul mio petto e mi dice ‘A dire il vero credo che mio marito abbia un’amante, è quasi un anno ormai che non mi tocca. Avrei dovuto incontrarti parecchio tempo fa!!’ e nel dire questo mi bacia facendomi sentire la sua lingua. Le accarezzo i capelli e fissandomi negli occhi continua ‘Mi hai distrutta oggi, oltre ad avere un signor cazzo scopi divinamente e riesci sempre a cogliermi di sorpresa. Come quando mi hai baciata che avevo ancora in bocca il tuo sperma. Perché lo hai fatto?’. ‘A dire il vero non l’avevo mai fatto prima, avevo sentito che le donne spesso apprezzano questo genere di cose e mi è sembrato giusto farlo con te. Sei stata fantastica prima, ho avuto quasi paura che sputassi la birra!!’. ‘Veramente non avevo mai bevuto la sborra, nemmeno quella di mio marito, però con te è scattato qualcosa che mi ha spinto a provare’. ‘E sei pentita?’. ‘Assolutamente no!! Non c’è niente di più buono, berrei la tua sborra in continuazione!!’

Nel dire questo si avvicina al mio cazzo e dà una leccata a tutta l’asta, sta per iniziare a succhiarmelo ma la fermo ‘Guarda che se continui così per stanotte non ne rimane molto!!’. I suoi occhi si illuminano e viene a baciarmi con foga, quasi a voler sostituendo il cazzo con la mia lingua. ‘Allora hai già deciso qualcosa per questa sera?? Hai detto che domani mattina torna tuo marito perciò se vogliamo stare tranquilli puoi venire da me, i miei coinquilini non ci sono mai il fine settimana!’. ‘Ma non ti pesa passare il sabato sera con una vecchietta come me?’ e nel dire questo fa finta di essere imbronciata. ‘Certo che no! Non dimostri nemmeno 30 anni, e hai un fisico da paura! Chiunque verrebbe al letto con te!’. A queste parole mi abbraccia e mi dà la sua lingua saettante, come a ringraziarmi per quello che ho appena detto e mi dice ‘Mio marito torna domani per le 11 quindi per quell’ora devo essere a casa. Per il resto possiamo fare quello che ci pare!’. ‘Allora facciamo così: tra 1 po’ andiamo a fare la spesa e mentre preparo la cena tu torni qui a vestirti, una Dea come te deve sempre essere sexy e provocante’.

La proposta sembra piacerle tanto che ricomincia a baciarmi con trasporto; scende verso il mio cazzo e mi sussurra ‘Ho voglia di bere di nuovo la tua sborra!’ e nel dire questo me lo prende in bocca e comincia un pompino furioso, lecca e risucchia la cappella mentre con una mano mi fa una sega. Scende a leccare le palle e si dedica a massaggiarle con la sua morbida lingua; la faccio mettere a pecora di fianco a me in modo da avere a disposizione la sua fighetta mentre lei continua a succhiarmi senza sosta. La sua fica è un lago di umori, che raccolgo con le dita e lecco avidamente; faccio fermare Sara un attimo e avvivino le mie dita alla sua bocca che si spalanca e lecca con voracità il suo piacere. La posiziono sotto di me e, mentre gioco con le sue tette si guida il mio cazzo nella sua fica; sto un po’ dentro e mi muovo lentamente. Esco mi fermo e la guardo senza dire una parola; capisce subito.

Prende il cazzo in mano, lo sega un po’ e se lo guida nel culo da sola; praticamente non devo fare altro che rimanere fermo e godermi l’inculata! Afferro le sue gambe e le porto sulle mie spalle, ora è messa a 90 con le gambe verso l’alto, completamente in balia dei miei colpi. In questa posizione riesco ad andare più a fondo e lei sembra apprezzare molto. Andiamo avanti così per una mezz’ora abbondante, Sara viene almeno 4 volte e ormai anche io sono al culmine. Esco da lei e le avvicino il cazzo alla bocca; prima di darglielo però mi faccio leccare le palle da sotto e infine affondo nella sua boccuccia. Dopo un paio di leccate vengo inondandola di sborra calda, che ingoia prontamente; si gusta tutta la sborrata leccandosi le labbra e ripulendomi il cazzo.

Ci diamo una ripulita e usciamo a fare la spesa per la cena; le faccio indossare una gonnellina corta plissettata, un top molto scollato che lascia intravedere il suo bel seno e scarpe col tacco vertiginoso. Non le faccio indossare intimo, sia perché il filo del perizoma le darebbe fastidio sul culo, sia perché così possono tranquillamente frugare nella sua fica in qualsiasi momento. Un trucco leggero ed è pronta ad uscire; al supermercato sembriamo una coppia di fidanzatini, ogni volta che ne abbiamo l’occasione ci baciamo e ci accarezziamo. Più tardi mi confesserà che masturbarla lì nel supermercato l’ha eccitata in maniera pazzesca. A parte un ditalino veloce e qualche bacio non facciamo altro e terminiamo il compito piuttosto velocemente.

Le faccio vedere casa mia e le dico di andare a vestirsi che alla cena ci penso io; prima di andare mi bacia con passione e mi dice ‘Questa sera sarò la tua troia pronta a tutto!!’ e nel dire questo mi palpa il cazzo da sopra i pantaloni e si lecca le labbra. In poco meno di 1 ora riesco a preparare una cena gustosa, appena finisco di sistemare la tavola sento suonare alla porta. Appena apro mi prende quasi un colpo: mi trovo davanti Sara con un vestito che le arriva al ginocchio ma le fascia perfettamente tutto il corpo lasciando intravedere il bordo delle calze autoreggenti dallo spacco laterale. La sua figura è slanciata da un paio di scarpe con tacco da 15 cm e mi fa notare, allargando le gambe, che non porta le mutandine. Il trucco è molto più pesante di quello messo in precedenza e le sue labbra sono risaltate da un rossetto rosso fuoco.

Appena mi vede mi bacia con passione e le dico ‘Abbiamo un po’ di tempo prima che sia tutto pronto, possiamo divertirci un po’!’. Le si illuminano gli occhi; andiamo in sala, dove del resto è apparecchiato, e ci sediamo sul divano dove continuiamo a coccolarci come 2 innamorati. Infilo una mano sotto il vestito e comincio a masturbarla, prima lentamente, poi sempre più veloce fino a farla venire. Sara dal canto suo aveva messo una mano nei miei pantaloni e stava facendo una lenta sega mentre mi baciava con trasporto.

Mentre continuiamo giocare decido di dirle di Federica. ‘Senti Sara, per caso hai figli, ho visto un’altra camera nel corridoio e”. Non mi da il tempo di finire che dice ‘Si ho una figlia, che ha la tua stessa età, studia all’università ma non preoccuparti, non è in città, sta facendo la settimana bianca con alcune amiche in Trentino. Puoi venire quando vuoi, abbiamo la casa tutta per noi!!’ e nel dire questo mi bacia con passione. Io continuo ‘Per caso tua figlia si chiama Federica??’. Si ferma di colpo e mi guarda con fare interrogativo ‘Mentre ti facevi la doccia sono entrato nella sua camera e ho visto la foto sul comodino. Non guardarmi con quella faccia. Si, conosco Federica! Siamo nello stesso corso e devo dire che siete uguali a parte i capelli. Mi ha sempre eccitato un casino e se ha ripreso solo un po’ dalla madre deve essere una vera porca’ e nel dire questo inserisco 2 dita nella sua fica. ‘Sai non mi dispiacerebbe coinvolgerla nei nostri giochi! Ma guardati stai godendo come una puttana al solo pensiero di scoparci tua figlia!!’, appena finisco di parlare viene in un orgasmo e si accascia sul mio petto.

Appena si riprende mi dice ‘Hai ragione, sarebbe fantastico se ci fosse anche lei, ma dovremo lavorarci un po’ su! Anche se non capisco come è possibile che non si è mai accorta di te!’. Nel dire questo si lecca le labbra e il suo sguardo, che sto imparando a conoscere, mi fa capire che vuole qualcos’altro. La fermo prima che possa dire o fare qualcosa ‘Adesso andiamo a mangiare che abbiamo bisogno di molte energie per la serata!’ e così ci sistemiamo a tavola.

Commentate numerosi Per l’occasione avevo preparato tutto con molta cura, dal cibo al salone in cui avremmo consumato la cena; candele profumate per creare l’atmosfera, musica di sottofondo, e cibi speziati, ogni pietanza è stata preparata in modo da poter essere mangiata con le mani (ho sempre avuto una passione per la cucina e credo che possa avere una grandissima carica erotica). Faccio accomodare Sara sulla grande poltrona e porto le ultime pietanze e i piattini delle varie salse che ho preparato, ‘Ora Sara siediti e chiudi gli occhi!’ le dico e comincio a farle assaporare le varie pietanze accompagnandole con baci e carezze. Dopo un po’, al sopraggiungere dell’istinto della sete le faccio aprire gli occhi e brindiamo con un bicchiere di Falanghina; mi ringrazia per quello che le ho appena fatto provare e contraccambia facendo la stessa cosa con me. ‘Mi hai sorpresa un’altra volta!’ mi dice, decisamente non si aspettava una cena di questo tipo. Terminiamo il pasto con una mousse di frutti di bosco e, di tanto in tanto, prendo un pezzetto di frutta e lo inserisco nella sua fica bagnata, muovendolo dentro per poi portarlo in bocca, facendo provare anche a lei questo dessert ‘corretto’.

Finita la cena le chiedo di farmi uno strip-tease; esegue cominciando a ballare al ritmo della musica di sottofondo avvicinandosi di tanto in tanto per baciarmi o per tastare il mio cazzo duro da sopra i pantaloni. In poco tempo rimane completamente nuda, fatta eccezione di scarpe, calze e reggicalze, e viene a sedersi sopra di me baciandomi e dandomi le sue splendide tette da leccare. Mi toglie la camicia e prende a baciarmi il petto mentre una mano si inserisce nei miei pantaloni cominciando una lenta sega da sopra le mutande. La faccio alzare e finisco di spogliarmi, ma le sue mani non smettono un attimo di accarezzarmi, appena rimango nudo si inginocchia e prende subito in bocca il cazzo. Lecca tutta l’asta, soffermandosi sulla cappella, e poi lo ingoia fino in gola e comincia ad andare sue giù sempre più velocemente, facendo però attenzione a non farmi venire. Nel fare questo non smette mai un attimo di guardarmi negli occhi (adoro quando fa così!), né tantomeno di masturbarsi furiosamente al ritmo del pompino. La fermo e la faccio sedere, le allargo le gambe e inizio a leccare quella fica fradicia, soffermandomi in particolare sul clitoride. Viene un paio di volte in questo modo e di tanto in tanto la vado a baciare per farle gustare il suo sapore; Sara, cerca di prendermi il cazzo in mano ma la fermo prima che ci riesca.

Continuo a giocare con la sua fichetta fino a portarla al limite dell’orgasmo ma mi fermo un attimo prima e, senza preavviso, affondo dentro di lei. Sorpresa dall’intrusione rimane un momento a bocca aperta senza dire una parola ma dopo prende ad assecondare i miei movimenti spingendo il bacino contro di me amplificando le mie spinte fino a che non viene urlando. A questo punto anche io non ne ho più per molto, esco da lei avvicinandomi alla sua bocca che immediatamente si apre e comincia a leccare la cappella mentre con un dito entro nella sua fica. La posizione è un po’ scomoda per entrambi ma non ci impedisce comunque di raggiungere l’orgasmo, io nella sua bocca e lei sulle mie dita. La sborrata è abbondante ma riesce comunque a ingoiarne una buona parte, facendo colare solamente una piccola quantità sulle sue tette. Mi siedo e Sara si inginocchia improvvisamente di fronte a me ripulendo ogni centimetro del suo oggetto del piacere.

Le propongo di spostarci in camera da letto e a questa proposta mi prende il cazzo in mano e mi invita ad alzarmi e a fare strada. Le metto una mano sul culo duro come il marmo e la accompagno verso la nostra alcova per quella notte; senza mai togliere la mano dal cazzo si appoggia al mio braccio dandomi dei piccoli bacetti sul petto. Giunti in camera la faccio mettere a pecora e la prendo così, la monto molto velocemente dandole degli schiaffi sul culo, cosa che sembra apprezzare molto da come si bagna. Come inserisco un dito nel culetto viene in un orgasmo, già pregustando l’inculata che la aspetta a breve. Mi stendo affianco a lei rimanendo sempre dentro, le faccio alzare una gamba e riprendo a stantuffare con forza nella sua fica. Gira la testa verso di me e mi porge la lingua, che subito intreccio con la mia, mentre inserisco un secondo dito nel culetto.

Continuiamo in questa posizione per un bel po’ ma mi fermo prima di venire; le chiedo di cambiare posizione ma voglio che sia lei a scegliere quale. Glielo dico e rimane un po’ sorpresa dalla mia affermazione, ci pensa un po’ su e mi fa stendere; lascio le redini a lei in questo momento. Mi massaggia le palle e da piccoli bacetti alla cappella appena prima di venirmi sopra impalandosi completamente. Comincia a cavalcarmi come una furia e in questa posizione riesco a leccare i capezzoli duri come il marmo mentre con le mani accompagno i suoi movimenti accarezzandole il culo. Sto quasi per venire e glielo dico, la sua risposta è ‘Sborrami dentro, stallone! La tua troia ti vuole!!’ e nel dirlo accelera il ritmo della cavalcata portandomi a venire inondandola di sperma.

Il suo ennesimo orgasmo è devastante e si accascia sopra di me quasi svenuta, facendomi anche preoccupare; per fortuna mi rendo conto che il suo respiro è regolare e che sta semplicemente dormendo. Esco dolcemente da lei e, nello spostarmi di fianco, si sveglia. Mi guarda con riconoscenza, come se fossi il suo salvatore, e mi bacia teneramente; rimaniamo un bel po’ così a scambiarci effusioni, il mio cazzo intanto sta ritornando sull’attenti. Lei se ne accorge e sorride, ma prima che possa dire o fare qualcosa la fermo e le propongo di andare a fare una doccia insieme. Si toglie le calze e le scarpe ed entra nella doccia insieme a me (in questo momento sono grato al padrone di casa che ha fatto mettere una doccia spaziosa!). Ci insaponiamo a vicenda, soffermandoci sulle parti intime, senza smettere un momento di giocare con le lingue; come usciamo dalla doccia noto che così è anche più bella. Glielo dico e mi regala un sorriso meraviglioso, oltre che un fantastico pompino!

Dopo essere venuto nuovamente nella sua calda boccuccia decide di rifarsi il trucco, ‘Stasera sono la tua troia e come tale devo apparire’. Mentre rifinisce i contorni degli occhi la abbraccio da dietro ed entro senza difficoltà nella sua fica; la sbatto con forza tanto che è costretta a reggersi con forza al lavandino. In questa posizione scendo a titillare i suoi capezzoli con le dita mentre le do dei piccoli bacetti sul collo risalendo verso il lobo dell’orecchio disegnando dei piccoli arabeschi con la lingua. I suoi mugolii mi fanno capire che sta per venire e approfitto della situazione per urlarle ‘Sei una troia, la MIA troia! Guardati e da stamattina che stai scopando e ne vuoi ancora! Adesso ti inculo per bene’. A queste parole viene come una fontana inondandomi il cazzo; esco dalla fica e punto con decisione all’altro buchetto. Ormai si sta abituando alla sodomia ed entro con relativa facilità, anche favorito dall’abbondante lubrificazione dovuta al suo precedente orgasmo. La inculo alternando momenti in cui la fotto con delicatezza a momenti in cui mi muovo con foga. Quando sto per arrivare al capolinea esco dal suo culetto stretto e indirizzo la sborrata sulla faccia e le tette.

Rimaniamo un po’ in questa posizione e ci rendiamo conto, con una grossa risata, che abbiamo bisogno di un’altra doccia! Ci ripuliamo in fretta e torniamo a coccolarci sul letto, sono le 3:30. Mi regala l’ennesimo pompino con ingoio e poco dopo ci addormentiamo, sfiniti ma contenti della bella serata passata.

Commentate numerosi La mattina la sveglia suona implacabile alle 8:00, come avevo programmato la sera prima; è domenica ma Sara deve tornare a casa per non destare sospetti. Vado in cucina a preparare la un’abbondante colazione e poco dopo mi raggiunge in cucina, mi bacia teneramente e addenta uno dei cornetti che ho appena sfornato dal microonde. Parliamo un po’ della notte trascorsa insieme e decidiamo di passare del tempo insieme la prossima settimana ‘Adesso che ti ho trovato non ti lascio andare via di certo!’ mi dice e sorride maliziosa. Rimaniamo che lei prenderà alcuni giorni di ferie (lavora in uno studio notarile e in questo periodo non hanno molto lavoro da svolgere) mentre al marito dirà che andrà a trovare una vecchia amica che non vede da tanti anni che l’ha invitata a trascorrere alcuni giorni da lei.

Finiamo di mangiare, ci facciamo una doccia, questa volta separatamente, e usciamo per una passeggiata. Prima di uscire telefona al marito dal cellulare e scopre che il suo aereo ha subito un ritardo e non rientrerà prima di sera; la avviserà lui quando arriverà all’aeroporto. Come chiude la chiamata mi abbraccia con foga e mi bacia dandomi subito la bella notizia ‘Abbiamo ancora tutta la mattinata per noi!!’. Usciamo abbracciati come 2 fidanzatini e torniamo a casa sua, dove riportiamo la macchina e sistemiamo la casa: il giorno prima abbiamo lasciato un po’ in disordine! Ogni occasione è buona per una carezza intima, un bacio e passiamo la mattinata allegramente.

Nessuno dei due ha molta voglia di mangiare, vista la colazione di prima, perciò decidiamo di prendere un aperitivo in un bar. Optiamo per un locale piuttosto lontano, dove non ci sia gente che la possa riconoscere; per fortuna conosco il posto giusto! Un mio compaesano ha rilevato l’attività di un bar alcuni anni fa, aveva cominciato l’università nella stessa città ma non si è mai laureato e ha cominciato a lavorare come barman; in poco tempo è entrato in società con il vecchio padrone e da pochi mesi ha acquistato la totalità delle quote sociali. Ci conosciamo da molti anni e ci siamo sempre raccontati tutto, in fondo ha 3 solo anni in più di me; non vedo l’ora di fargli conoscere Sara! Le propongo di andare in questo locale, piuttosto conosciuto nella zona, sapendo che avremmo potuto avere la giusta riservatezza.

Ci avviamo così al locale di Paolo (così si chiama il mio amico), prendiamo la sua macchina e durante il tragitto lo chiamo per sapere come sta. Mi dice che al momento è ancora chiuso, visto che la sera prima hanno lavorato parecchio ma che per un amico uno strappo lo fa volentieri e che si sarebbe fatto trovare lì. Infatti quando arriviamo sta parcheggiando l’auto nel parcheggio riservato; scendo a salutarlo e mi lasciare pure la macchina lì che tanto le chiavi del cancello le ha solo lui. Faccio cenno a Sara di entrare e lasciare lì l’ingombrante SUV e mi fermo a parlare con Paolo, riferendogli solo una parte del motivo della mia visita. Appena Sara ci raggiunge a Paolo viene quasi un colpo, si ritrova davanti una figa da urlo vestita in modo veramente sexy: minigonna nera molto ridotta, camicetta aderente bianca molto aperta, cravattino nero che si insinua all’interno delle sue tette e un paio di decolletè da 12 cm che la slanciano facendola arrivare quasi alla mia altezza.

Paolo, sebbene folgorato dalla bellezza di Sara, riesce comunque a riprendere il controllo e a presentarsi alla mia bella. ‘Ciao, sono Paolo. Alessio non mi aveva detto che sarebbe stato accompagnato da una Dea!’. ‘Beh, Dea forse è un po’ esagerato ma grazie del complimento!’ risponde e nel dire questo viene ad abbracciarmi. Lancio un occhiata eloquente a Paolo che capisce al volo la situazione e ci propone di entrare e di stare tranquilli, visto che per la mattina non avrebbe aperto il locale; ci fa accomodare e, mentre prepara il tutto dietro il bancone, iniziamo a parlare allegramente. Oltre che molto bella Sara si dimostra anche molto intelligente e simpatica, con grande piacere per tutti e tre.

Il discorso finisce inevitabilmente sul sesso, devo dire ben pilotato da Paolo, che ha intuito cosa c’è tra me e Sara. Io rispondo con sincerità, come del resto ho sempre fatto, mentre Sara è un po’ imbarazzata, in fondo conosce Paolo da nemmeno un paio d’ore! Capisco subito la situazione e la tranquillizzo spiegandole che con Paolo non ho segreti di nessun tipo e che può fidarsi di lui perché non rivelerà niente di quello che diremo. A queste parole si rilassa e si lascia andare raccontando della notte appena passata e di come siamo stati bene insieme.

Veniamo interrotti dallo squillo del telefono e Paolo ci lascia un momento per andare a rispondere; io approfitto subito della situazione andando a baciare Sara e infilandole una mano sotto la minigonna. Lei dal resto non è da meno perché mi mette una mano sul pacco sentendo la durezza del mio cazzo; io comincio a farle un ditalino mentre lei mi slaccia i pantaloni e prende a segarmi. In breve raggiunge l’orgasmo, vuoi per la grande eccitazione che abbiamo, vuoi per il fatto che Paolo è nella stanza affianco e potrebbe tornare da un momento all’altro. Mentre sento il suo orgasmo finire la prendo di peso e la metto sopra di me, guidando lentamente il mio cazzo nella sua fica; inizialmente mi ferma ma come prendo a baciarla si lascia andare e si impala senza problemi. La cavalcata parte lenta e aumenta sempre più, quando si accorge che sto per venire rallenta, per poi accelerare nuovamente mantenendomi costantemente vicino all’orgasmo senza farmi venire.

Con la coda dell’occhio vedo sopraggiungere Paolo e mi viene un’idea. Blocco la cavalcata di Sara e comincio a darle io il ritmo, la faccio aderire di più al mio corpo e ci viene naturale intrecciare le nostre lingue; scendo a darle dei bacetti sul collo e sul lobo dell’orecchio che mordicchio di tanto in tanto. Nel frattempo Paolo si è calato i pantaloni e ha cominciato a masturbarsi, dalla sua posizione vede chiaramente il mio cazzo affondare nella fica di Sara. Questa raggiunge un altro orgasmo e, presa dal piacere, le chiedo ‘Ti piacerebbe se ci fosse un altro cazzo per te?’. A queste parole mi fissa un momento e capisce la situazione, si mordicchia il labbro e grida ‘Si! Tanti cazzi, voglio tanti cazzi!!’. A queste parole faccio cenno a Paolo di avvicinarsi e di unirsi a noi; mette una mano sul bel culo di Sara mentre l’altra si impossessa di una tetta.

Sara intanto aveva preso a baciarmi con foga e come sente le mani di Paolo si stacca da me andando ad osservare meglio il corpo del nostro compagno di giochi. Sempre rimanendo impalata su di me, facendo solamente dei piccoli movimenti circolari con il culo, gira la testa e porge le sue labbra sensuali a Paolo che subito la bacia. Esco rapidamente dalla fica di Sara e la faccio alzare; finisco di spogliarmi, così come Paolo, mettiamo su della musica e facciamo fare alla nostra bella uno spogliarello. In breve rimane completamente nuda e subito si accuccia a leccare i nostri cazzi passando dall’uno all’altro di tanto in tanto; Paolo ha un cazzo di notevoli dimensioni, un po’ più piccolo del mio ma più largo e soprattutto con una cappella molto grossa.

Conosco bene l’abilità nel fare pompini della mia Sara e in poco tempo riceve in bocca la sborra di Paolo, ingoiando con voracità. Ora si dedica completamente al mio cazzo, mi lecca le palle, risale l’asta e se lo infila dentro; mi guarda come a dirmi ‘lo vedi come sono troia?!?’. Paolo intanto ha preso a leccarle la fichetta e poco dopo la penetra senza problemi, stantuffando con forza. Ogni suo colpo si ripercuote sul mio cazzo perché Sara intensifica sempre più le leccate e i risucchi; in breve anche io raggiungo l’orgasmo e vengo direttamente nella calda boccuccia di Sara. Chiedo di cambiare posizione e mi siedo su una delle poltroncine, Sara si impala a smorzacandela e subito Paolo avvicina il suo cazzo, che diviene subito preda della lingua e della bocca di Sara.

‘Complimenti Ale, dove l’hai trovata una troia così calda? Ti succhia l’uccello come se volesse staccartelo!’ ‘Non ci crederai ma ci siamo scontrati per strada! Ha un visino angelico ma in fondo è una gran zoccola!!’. Staccandosi un momento da Paolo dice ‘Beh pure voi siete dei gran porci! E non pensate di cavarvela con così poco!!’ e riprende a succhiare l’uccello del mio amico ancor più voracemente. Intanto ho inserito un dito nel culo, facendole capire che volevo qualcos’altro; Sara mi capisce subito (è incredibile questa intesa che abbiamo raggiunto), ci fa cambiare le posizioni impalandosi sopra a Paolo e venendo a succhiarmi il cazzo senza smettere un attimo di fissarmi, come a dirmi ‘che aspetti??’.

Mi stacco da lei e mi posiziono dietro, rallenta la cavalcata per permettermi di entrare nel suo culo, e comincio a incularla; in breve lo sfintere cede e sprofondo dentro quell’antro caldo. L’orgasmo che raggiunge è incredibile, tanto da farmi preoccupare che possano sentirla da fuori; Paolo capendo i miei dubbi mi rassicura dicendo che il locale è completamente insonorizzato dall’esterno e che possiamo strillare quanto ci pare. Ci muoviamo dentro di lei in sincronia riuscendo a regalarle molti orgasmi; dal canto suo Sara non fa nulla e si gode semplicemente la doppia penetrazione. Dopo una mezz’ora abbondante e diversi orgasmi di Sara giunge anche per noi il momento di venire; usciamo, io dal culo e Paolo dalla fica, e indirizziamo la sborrata sulla faccia di Sara, che accoglie tutto il nostro seme cercando di ingoiarne il più possibile.

Ci ricomponiamo e mandiamo Sara a ripulirsi nel bagno dei dipendenti; è ormai ora di pranzo e decidiamo di mangiare lì qualcosa. Quando facciamo per paragare Paolo ci blocca dicendo che una scopata come quella valeva molto di più di un pranzo e di ritornare quando vogliamo. Ci salutiamo e andiamo via che sono quasi le 16:00, è ora per Sara di andare a prendere il marito; ci baciamo un’ultima volta, ben sapendo che ci rivedremo in presto in settimana.

Commentate numerosi Quel fine settimana era stato fantastico ma ancora non potevo immaginare quello che mi aspettava nei mesi successivi! La sera stessa contatto Michele, un amico d’infanzia, per chiedergli di passare alcuni giorni nella sua casa al mare; nelle estati che passavamo insieme portavamo sempre lì le nostre conquiste e c’è sempre stato un tacito accordo tra di noi di aiutarci ogni volta che era possibile. Gli spiego la situazione e mi dice di passare a prendere le chiavi a casa sua e che quanto prima devo fargli conoscere Sara; come con Paolo anche con lui non ho segreti perciò gli dico tutto della mia amante. La mattina accompagno Sara al lavoro e ci fermiamo in un bar per una colazione, appena le dico che passeremo il week-end a Forte dei Marmi (è lì la casa di Michele) mi abbraccia con forza e mi bacia teneramente, contenta per la bella notizia (mi rivela infatti di non essere mai stata in Versilia e che desiderava tanto andarci).

La settimana passa velocemente e riusciamo anche a ritagliarci qualche momento di intimità nel locale di Paolo, qualche sveltina ma niente di più, con il risultato che arriviamo al fine settimana ancora più eccitati di prima! Il venerdì mattina passa a prendermi puntuale sotto casa e partiamo a razzo verso la nostra meta. Andiamo con il suo SUV (molto più spazioso della mia utilitaria) e per metà mattinata siamo già quasi arrivati; decidiamo di fermarci un momento in un’area di sosta, soprattutto per poterci dedicare un po’ a noi. Le mie mani sono state a stuzzicarla per tutto il tragitto e anche lei di tanto in tanto mi palpava il cazzo da sopra i pantaloni. Il tempo di parcheggiare e già siamo a baciarci come due indemoniati, la mia mano scende ad accarezzarla sotto i pantaloni, che slaccio, e trovo il perizoma già bagnato. Si gira e si mette a cavalcioni sopra di me adagiandosi proprio sopra il bozzo dei miei pantaloni per sentirlo meglio; si struscia come una gattina ma non lo tocca con le mani. Intanto le sue tette sono uscite fuori e sono preda della mia lingua che non sta risparmiando un cm della sua pelle.

Rimaniamo un po’ in questa posizione ma veniamo interrotti dallo squillo del cellulare: è il cornuto! Vuole sapere se la sua dolce mogliettina è arrivata a destinazione. Mentre parla è ancora sopra di me, così ne approfitto per inserire un dito nella sua fichetta fradicia e comincio un ditalino sempre più veloce fino a che viene, riuscendo però a non farsi scoprire dal marito. Appena chiude la telefonata mi mette la lingua in bocca e la sua manina scivola dolcemente nei miei pantaloni; a questo punto però la fermo. Voglio che rimanga con la voglia fino all’arrivo, mi metto al posto del guidatore e le faccio togliere pantaloni e mutandine. In questo modo può masturbarsi liberamente, cosa che fa subito non appena riprendiamo la strada, mi slaccia i pantaloni e lo tira fuori iniziando una lenta sega.

Sto guidando e non posso fermarla, ha capito il mio gioco e ora sta facendo lo stesso con me; mi porta fino al limite e poi si ferma. Poi, senza preavviso si china e lo prende in bocca, il contatto con la sua bocca calda mi fa quasi sborrare ma riesco a trattenermi. Sara dal canto suo non ha smesso un attimo di masturbarsi e ora sono tre le dita che entrano ed escono dalla sua fichetta. L’esperienza le fa capire quando sto per venire e riesce a prolungare il pompino fino alla nostra uscita; continua imperterrita senza scomporsi anche al casello. Immaginatevi la faccia del casellante quando, nel prendere i soldi, osserva la scena: una splendida donna che si sta sditalinando con foga mentre mi fa un pompino da concorso! Il pensiero mi fa venire all’istante e Sara raccoglie tutto il mio seme in bocca; poi si gira verso il casellante e, mentre ripartiamo, gli fa l’occhiolino. Che troia!

La vacanza è cominciata sotto i migliori auspici e già pregusto il resto. Non impieghiamo molto a raggiungere la casa di Michele e, quando arriviamo, Sara rimane piacevolmente colpita. La casa infatti è una villetta a due piani con un bel giardino curato di fronte; dietro invece c’è una piscina, riparata da sguardi indiscreti con piante e alberi, usata in estate per le feste. Sono quasi le 13:00, decidiamo così di cambiarci e andare a mangiare in città; indossa un vestitino corto molto sexy che le arriva poco sopra il ginocchio e le lascia scoperta parte della schiena. Lo indossa senza il reggiseno e le sue tette sono così libere di muoversi; un paio di scarpe con tacco da 13 cm e un trucco abbastanza pesante completano il tutto. è splendida e glielo dico, mi sorride teneramente e lancia uno sguardo inequivocabile al bozzo dei miei pantaloni.

Arriviamo in centro e ci fermiamo a mangiare in un locale molto carino e riservato; già durante il pasto sento il suo piede che risale la mia gamba fino a toccarmi il cazzo. Poi, con la scusa di raccogliere il tovagliolo, va sotto il tavolo, mi apre la patta e mi fa un bellissimo pompino; non riesco a durare molto sia per la forte eccitazione sia per la paura di essere scoperti, anche se non ci sono molti clienti potrebbe sempre vederci un cameriere.

Finito il servizietto si rimette a sedere e mi sorride maliziosa; terminiamo il pranzo e torniamo impazienti a casa. Il tragitto fino alla camera da letto è una vera tortura: ad ogni passo vola via un indumento e quando ci stendiamo siamo completamente nudi, fatta eccezione per lei di scarpe e calze. Finisce di spogliarmi baciando ogni cm della mia pelle, soffermandosi sul petto e sull’inguine, senza però sfiorare mai il cazzo. Poi decide di venirmi sopra, si impala completamente sul mio cazzo e comincia una cavalcata furiosa che la porta in breve a un orgasmo. Siamo solo all’inizio, ci attende un intero pomeriggio di fuoco.

Commentate numerosi Si lascia cadere sopra il mio petto e, mentre aspetto che si riprenda, la cullo dolcemente tra le mie braccia dandole di tanto in tanto dei bacetti sul collo. Mi guarda e sorride, soddisfatta del piacere che le ho fatto provare; è bellissima così, il viso stravolto dall’orgasmo appena provato, il corpo nudo che ora è molto più sensibile al mio tocco. Mentre faccio tutte queste considerazioni le mie mani accarezzano tutta la sua schiena per andare a palpare il culo. Mi interrompe e si alza, cambia posizione e si mette a 69 sopra di me dandomi la sua fichetta da leccare; è un lago e comincio a succhiare voracemente tutti i suoi succhi soffermandomi a giocare con il clitoride. Sara del resto ha preso a spompinarmi per bene: la sua bocca calda avvolge tutta la cappella e sento la lingua muoversi velocemente sulla punta; di tanto in tanto scende un po’ di più, senza però smettere mai di leccare. Risale tutta l’asta e torna a giocare con la cappella, le piace proprio leccarlo e usa tutta la sua bravura per darmi piacere. Intanto io ho inserito 2 dita nella sua fica e ho preso a muoverle molto velocemente continuando però a leccare i liquidi che la sua fica sta producendo ininterrottamente da un bel pezzo.

è tempo anche per me di venire e raggiungo l’orgasmo insieme a lei che però non può urlare perché ha la bocca tappata dal mio cazzo. Accoglie tutta la sborra in bocca e ingoia voracemente; riesce a non farne cadere neppure una goccia e continua a leccare l’asta, mantenendola in tiro. La faccio alzare e mettere a pecora e affondo nella fica bollente e fradicia di umori; mi muovo come un forsennato e, preso dall’eccitazione, le grido ‘Cazzo! Sei proprio una puttana, non ti basta mai!’ e lei ‘Si! Sono la tua puttana! Farei qualunque cosa per te! Adesso però continua a scoparmi!’; continuo a stantuffarla per un po’, prima di decidere di cambiare buco. Esco e punto con decisione l’ano; lei mi capisce al volo e si allarga le chiappe per favorirmi l’ingresso, spingo lentamente e sento lo sfintere cedere e sprofondo in lei. Mi muovo abbastanza lentamente ma lei muove il bacino per assecondare i miei colpi e mi urla ‘Dai fottimi! Rompimi il culo! Più forte dai!’. A quelle parole aumento l’intensità dei colpi e, preso dall’eccitazione, le afferro i capelli costringendola ad alzare la testa. Continuiamo in questa posizione per un bel po’, fino a che non raggiungo l’orgasmo, venendo sulla sua schiena. Ci coccoliamo un po’ e poi ci facciamo un bagno rilassante; Michele ha una vasca idromassaggio dove ci mettiamo e passiamo il resto del pomeriggio a coccolarci e a rilassarci.

Non abbiamo comprato niente per cena, così decidiamo di tornare nel ristorante dove abbiamo pranzato. Prima di prenotare un tavolo chiamo il mio amico Michele e gli chiedo se nelle vicinanze ci sono locali un po’ trasgressivi e mi lascia il nome di un posto a pochi chilometri di distanza, raccomandandomi di dire che mi ha mandato lui. Ci prepariamo con cura per la serata e faccio indossare a Sara un lungo vestito da sera nero che dà un effetto vedo-non vedo; le sue tette sono in bella mostra, mentre è necessario che indossi delle mutandine. Sceglie un perizoma trasparente molto ridotto e indossa delle calze nere con il filo molto sexy. Ai piedi calza dei sandali con tacco da 15 cm e zeppa, con allacciatura da schiava; un trucco pesante, soprattutto intorno agli occhi, completa la sua mise da gran troia.

Al ristorante gli sguardi sono tutti per lei: quelli degli uomini che se la mangiano con gli occhi, e quelli delle donne, invidiose che i loro accompagnatori rivolgano a lei queste occhiate. Chiacchieriamo amabilmente durante tutto il pasto e ogni tanto il suo piede risale fino al mio cazzo che accarezza con la punta. Appena usciamo le propongo di andare nel locale suggeritomi da Michele, affermando inoltre che non lo conosco e non so cosa ci possa attendere. Ribatto però che mi fido del mio amico e che se garantisce lui non ci dobbiamo preoccupare. Imposto la via sul navigatore e partiamo; arriviamo a una villa, simile alle tante che si trovano nella zona, e osserviamo che le macchine parcheggiate all’interno sono tutte di grossa cilindrata. Al cancello un uomo sulla trentina ci chiede chi siamo, rispondo che ci manda Michele XXXX e subito ci fa entrare.

All’ingresso ci accoglie una bella bionda sulla trentina vestita con un lungo abito da sera rosso che ci fa lasciare i documenti e ci chiede come siamo venuti a conoscenza del posto. Rispondo che mi ha mandato Michele e subito cambia tono, che diventa più confidenziale; ‘Molto bene, il Signor XXXX ci aveva avvisati che questa sera sarebbe venuta una coppia di suoi amici. Prima però vi devo chiedere se siete stati informati su cosa avviene qui’. Alla nostra risposta negativa ci fa indossare delle mascherine bianche e ci fa cenno di seguirla. Entriamo in una porta laterale e ci ritroviamo in un corridoio pieno di vetri. La donna, che dice di chiamarsi Carla, ci fa notare che dai vetri possiamo osservare all’interno del locale senza essere visti, in modo da avere un’idea di quello che accade.

Ogni vetrata corrisponde a una stanza e notiamo che in ognuna ci sono persone impegnate a fare sesso: nella prima che osserviamo ci sono una donna impegnata a spompinare un uomo mentre un’altra e presa da altri 2 uomini, uno davanti e l’altro dietro; nella seconda stanza ci sono 2 donne inginocchiate in mezzo a una decina di uomini impegnate a spompinare a turno ognuno; in un’altra stanza ancora c’è un uomo completamente nudo, fatta eccezione di una maschera di pelle nera, che sta inculando selvaggiamente una donna con un collare al collo che viene tirato di tanto in tanto da una terza donna, che deve evidentemente essere la dominatrice. Scorriamo diverse stanze, in ognuna delle quali stanno facendo sesso, incontrando di tanto in tanto delle coppie che guardano all’interno e che si stanno masturbando, fino ad arrivare a una porta, in fondo al corridoio, con scritto RISERVATO; appena la raggiungiamo Carla si gira e ci chiede se abbiamo intenzione di fermarci oppure di andare via.

Devo dire che la visione di tutte quelle persone che scopavano ha molto eccitato tutti quanti, compresa Carla, che però riesce a mantenere un certo contegno di fronte a noi. ‘Beh, sicuramente questa visita ci ha molto eccitati. Credo proprio che ci fermeremo vero cara?’ dico rivolgendomi a Sara, che senza perdere tempo porta la mano sul mio cazzo e risponde ‘Certo amore, forse abbiamo trovato un locale adatto a noi!’. Al sentire queste parole Carla non riesce a trattenere un sorrisetto malizioso e ci fa accomodare all’interno della stanza. Al suo interno c’è un uomo che si presenta come Albert, il titolare del circolo, un uomo americano sulla quarantina; appena entriamo capisce chi siamo (Michele deve aver parlato con lui) e ci invita a sederci e a togliere le maschere, che vengono prese da Carla che subito sparisce dietro di noi chiudendo la porta.

Probabilmente Michele gli avrà spiegato tutto, ma ci chiede comunque il motivo della nostra visita; mentre parliamo non stacca un momento gli occhi da Sara, che del resto non rimane indifferente ai suoi sguardi! Appena finito di parlare Albert ci parla un po’ di sé: è nato a Los Angeles e, insieme al fratello, ha creato una catena di locali per coppie scambiste e ora ha deciso di fare lo stesso in Italia, partendo dalla città dei suoi nonni. ‘Alessio, Sara. Saremmo molto felici se anche voi entraste a far parte della nostra cerchia di amici; soprattutto se è un caro amico come Michele a mandarvi! Le nostre famiglie si conoscono da tanti anni ed è anche grazie a lui se abbiamo deciso di aprire questo posto’. La proposta è molto allettante, prima di avere il tempo di chiedere a Sara cosa ne pensasse sento la sua mano posarsi sul mio pacco, cosa che mi fa capire che anche lei è d’accordo.

Albert osserva la scena e sorride compiaciuto ‘Credo che questo sia un si!’, mentre prende delle carte; intanto, senza che ce ne accorgessimo, presi come eravamo, era tornata Carla che stava porgendo i nostri documenti ad Albert e gli sussurrava qualcosa. Questi si rivolge a noi dicendoci ‘Potete riprendere i vostri documenti, riceverete una tessera magnetica con cui potrete entrare ovunque nella villa. Potrete notare che abbiamo anche un servizio di ristorazione dove potrete mangiare a qualunque ora del giorno e della notte. Ci sono anche stanze private, come questa, dove i soci possono trascorrere del tempo senza essere osservati, o anche fermarsi quando sono di passaggio. Immagino che voi siate in albergo adesso; se vi troverete in zona sappiate che potete fermarvi qui!’.

Prima di avere il tempo di dire qualcosa Carla si avvicina a noi porgendoci 2 tessere nere con le lettere CM di colore bianco e subito si siede affianco a me. Albert fa lo stesso con Sara e subito comincia a baciarla sul collo e a carezzarle le gambe risalendo sempre più; Carla, intanto, mi palpava da sopra i pantaloni e mi baciava con foga. In breve i nostri cazzi divennero preda delle 2 donne, Carla il mio e Sara quello di Albert. La serata si stava accendendo!

Commentate numerosi Il piacere che provavamo era incredibile: Carla era bravissima, prendeva tutto il cazzo fino in gola, risaliva e andava a succhiare la cappella. Di tanto in tanto andava a leccare le palle e se le portava in bocca, quasi volesse mangiarle; la cosa però che mi eccitava di più era Sara: mentre succhiava il cazzo di Albert non staccava mai gli occhi da me, come se volesse dimostrarmi qualcosa. In breve, vuoi per l’eccitazione di prima, vuoi per la situazione, sia io che Albert raggiungiamo l’orgasmo, con grande gioia delle due donne che subito accolgono in bocca il nostro seme. A questo punto però è Carla a prendere l’iniziativa, si alza e va a baciare Sara, passandole parte del mio sperma; Sara subito dischiude le labbra e intreccia la sua lingua con quella dell’altra donna in uno stupendo bacio saffico. In questa posizione Carla non ha problemi ad infilare un dito nella fichetta di Sara, che viene colta alla sprovvista; è la prima volta che viene toccata da una donna, ma non si oppone, anzi comincia a partecipare anche lei a questo scambio di attenzioni.

Io e Albert ci spostiamo ai lati del grande divano e invitiamo le due donne a fare un 69 in mezzo a noi; è proprio Sara che prende per mano Carla e la fa stendere, andandosi poi a posizionare con la faccia sulla fica dell’altra donna. Mentre osserviamo io e Albert ci masturbiamo e parliamo un po’ ‘Complimenti, siete una coppia fantastica! Non capita spesso che mia moglie voglia giocare insieme ai nuovi soci! E poi Sara ha una bocca fantastica!’ ‘Anche Carla non è da meno. Sono poche le donne che sono riuscite a prendermelo tutto quanto in bocca!’ e nel dire queste parole infilo un dito nel culetto di Carla. ‘Albert, che ne dici? Ce le vogliamo inculare così? In questa posizione?’. Non mi risponde ma infila subito due dita nel culo di Sara, che subito intensifica l’azione sulla fica di Carla, che comunque apprezza molto il trattamento che le stiamo riservando.

Oramai siamo pronti e approfittiamo delle bocche delle nostre donne per lubrificare il cazzo e subito ci apprestiamo a incularle. L’ano di Carla cede in un momento, segno che viene sodomizzata spesso, mentre Albert fatica un po’ ad entrare nel culetto di Sara, che fa una smorfia di dolore. In questa posizione esco dal culo di Carla e infilo il cazzo nella bocca di Sara, che subito inizia a leccarlo, e non pensa più al dolore; appena Albert è tutto dentro di lei esco dalla sua bocca e riaffondo nel culo di Carla, che inizia a gemere come un’ossessa. L’inculata procede piuttosto velocemente e ad ogni colpo sento la lingua di Sara che mi lecca le palle, cosa che aumenta ancora di più la mia eccitazione; anche Carla sta facendo lo stesso con Albert e in breve le due donne ci portano a venire direttamente nei loro bei culetti! In poco tempo la sborra inizia a colare dai loro buchi, che subito vengono leccati dalle loro lingue avide di sborra.

Appena ci riprendiamo è Carla a parlare ‘Alessio hai un cazzo fantastico e scopi divinamente! Sara, vorrei farti darti un consiglio. Quando non è il tuo uomo che ti scopa non pensare a lui ma concentrati sul tuo piacere! Vedrete che così riuscirete a goderne molto di più!’. Mentre dice questo ci ricomponiamo e prendiamo finalmente le tessere, che ci danno lo status di soci; Albert ci invita a fare un giro dentro e ci fa passare da una porta dell’ufficio che dà direttamente su una grande sala piena di divanetti occupati dalle coppie più disparate. Il nostro ingresso non passa inosservato: tutti gli sguardi sono per Sara che subito ammalia tutti. Ci sediamo su un divano libero e iniziamo a coccolarci un po’: lei mi fa uscire il cazzo fuori dai pantaloni e comincia a segarlo, mentre io affondo due dita nella sua fica fradicia senza smettere mai un momento di baciarci.

Non passa molto prima che un uomo si avvicini; si presenta come Gianni e si complimenta per la bellezza della mia donna soffermandosi ad osservare il seno, che dalla sua posizione più elevata, è praticamente in piena vista. Iniziamo a parlare per conoscerci: ha 48 anni ed è il titolare di un importante studio legale, è alto più o meno come me e ha un fisico robusto, non palestrato ma comunque piacente. Poco dopo si avvicinano due bellissime ragazze sui 25 anni che si vanno a sedere ai lati di Gianni: una bionda e l’altra mora. Indossano entrambe un vestito a tubino molto corto che copre appena il culo, lasciando in bella vista il bordo delle autoreggenti, e delle scarpe con il tacco alto, almeno 13 cm, con la sola differenza che una è vestita di nero mentre l’altra di rosso; un collarino di seta al collo completa il quadro.

‘Vi presento Laura e Michela, le mie figlie! Sono delle gran puttanelle e vorrebbero che vi uniste a noi!’. Rimaniamo un po’ sorpresi da questa presentazione ma accettiamo comunque l’invito: Gianni si è dimostrato una persona educata e poi le due ragazze sono veramente molto sexy e hanno eccitato entrambi! Ci dirigiamo verso una stanza laterale; all’interno c’è un grande letto, abbastanza grande da ospitare tutti e cinque. Come entriamo vengo subito afferrato da Laura (la bionda) mentre Michela e Gianni guidano Sara sul letto e cominciano a baciarla; subito Laura mi offre la sua lingua e con le mani va a tastare il mio cazzo mentre io scendo a palparle il culo. Mi slaccia frettolosamente i pantaloni e si inginocchia andando a prendere in bocca il cazzo: lecca tutta l’asta e dà dei piccoli bacetti sulla cappella, lo imbocca e succhia come un’indemoniata. Sara, dall’altra parte della stanza, si sta dando da fare con il cazzo di Gianni, mentre Michela gioca con i suoi capezzoli e le infila tre dita nella fica grondante di umori.

Fermo Laura, la faccio stendere sul letto e le faccio allargare le gambe; mi si offre completamente e subito vado a leccare la sua fichetta rosa. Gioco con la lingua sul clitoride e poco dopo la sento venire; mi tiene bloccata la testa, come a impedirmi di andare via, ma non ne ho nessuna intenzione! Inserisco un dito nel culetto e lo muovo dentro, esco e affondo nella fica; muovo le dita alternando i buchi e in breve raggiunge un altro orgasmo. Senza pensarci due volte le salgo sopra e affondo in quell’antro caldo che è la sua fica e mi muovo come un ossesso; i rumori dei suoi umori che scivolano sul mio cazzo contribuiscono non poco ad aumentare la nostra eccitazione.

Sara, intanto ha smesso di spompinare Gianni ed è impegnata a leccare avidamente la fica di Michela, mentre viene scopata da dietro alla pecorina. Alla vista di quella scena faccio mettere Laura a pecora in direzione opposta a Sara ma vicino a lei; in questo modo posso tranquillamente dedicarmi a Michela, che subito mi bacia e spinge la mia testa verso il suo seno. Comincio a leccare i capezzoli ma in questa posizione non è molto facile mentre con una mano spingo ancora di più la testa di Sara verso il pube di Michela. Esco da Laura e faccio cenno a Michela di impalarsi, questa si stacca dalla bocca di Sara e subito mi viene sopra guidandosi il cazzo nella fica bagnata. Laura, invece scivola sotto a Sara andando a formare un 69 dove lecca le palle di Gianni e viene masturbata dalle dita abili della mia donna.

Michela mi cavalca come un’amazzone e in breve, causa la forte eccitazione, mi porta all’orgasmo; la avviso e subito si sfila via il mio cazzo per prenderlo in bocca e ricevere il mio sperma in gola. Non lo ingoia tutto e si dirige verso la mia donna per scambiarlo con lei; rapito dalla scena mi avvicino anche io e subito la mia asta diviene preda delle loro avide bocche. Sembra che abbiano sempre scopato insieme, si dividono il cazzo passandoselo da buone amiche; poi è Sara che me lo afferra e lo guida verso il culetto di Laura, che si trova sotto di lei. L’ano cede subito e sprofondo in lei senza problemi; le do dei colpi molto violenti tanto che deve interrompere la sua azione sulle palle di Gianni. Questi del resto è uscito dalla fica di Sara per infilarsi nel suo culo; l’unica rimasta senza cazzo è Michela, che però è in piedi vicino al padre, che slingua amorevolmente, ma con la fica a disposizione della sorella che non si fa certo pregare e comincia a leccarla. è tempo pure per Gianni di venire, esce dal culo di Sara e affonda nella bocca di Laura che accoglie il seme paterno con gioia.

Sollevo di peso Laura, sempre rimanendo dentro il suo culo, e la posiziono sopra di me, lasciando la sua fichetta aperta a disposizione degli altri. Gianni capisce al volo cosa voglio fare e subito si avvicina per scopare la figlia; intanto Sara si è posizionata con la fica sulla mia faccia offrendomela da leccare, cosa che faccio immediatamente. Michela invece abbraccia da dietro Gianni e gli tiene le palle con una mano mentre con l’altra si masturba furiosamente. Dopo numerosi orgasmi da parte di Laura usciamo da lei per dedicarci alle altre due donne: in fondo anche loro si meritano una doppia penetrazione!

Dopo numerosi orgasmi da parte delle 3 donne giunge anche per me e Gianni l’orgasmo: facciamo mettere le tre una di fianco all’altra e veniamo copiosamente indirizzando i fiotti verso le teste. Sara, che si trova al centro, è quella più colpita e subito le nostre nuove amiche vanno a leccare lo sperma direttamente dal suo volto ripulendolo completamente. Dopo essersi ripulite tra di loro si dedicano ai nostri cazzi sporchi dei nostri e dei loro umori, ripulendoli completamente. Ci facciamo una doccia e torniamo a casa; salutiamo i nostri nuovi amici e ci scambiamo i numeri di telefono con la promessa di incontrarci nuovamente.

Commentate numerosi Torniamo alla villa di Michele che siamo distrutti; Sara mi fa l’ennesimo pompino della serata e subito crolliamo esausti. Ci svegliamo che sono le 13:00 passate e ancora una volta dobbiamo andare a mangiare fuori, visto che non abbiamo ancora trovato il tempo di fare la spesa! Decidiamo di tornare al Club Malibu e di mangiare lì; Sara si prepara con molta cura: indossa una minigonna ridottissima (a pelo di fica), una camicetta quasi trasparente che lascia intravedere il suo bel seno e un paio di decolletè con il tacco di almeno 12 cm. Il trucco è molto pesante e quasi volgare, ma tanto non ci importa quello che può pensare la gente.

Durante il tragitto la mia mano è costantemente sulla sua gamba e risale andando a stuzzicare la fichetta, che su bagna sempre più; di colpo mi fermo e le ordino di masturbarsi, cosa che comincia subito a fare mugolando di piacere. Quando arriviamo ha già avuto 5 orgasmi; all’ingresso avviciniamo le tessere a un lettore di schede e subito il cancello si apre. Un uomo si trova al posto che ieri sera era di Carla e subito posa gli occhi sulla mia donna, che non passa di certo inosservata; infatti non le ho fatto risistemare la minigonna quando siamo usciti dalla macchina, quindi la sua fica fradicia è in bella mostra. Salutiamo e ci avviamo verso il grande salone della sera precedente e troviamo alcune persone impegnate a consumare il pasto; tra queste ci sono anche Albert e Carla. Subito ci vedono e ci fanno cenno di raggiungerli; appena arriviamo la mia attenzione è catturata da una ragazza stesa sul tavolo su cui sono posate delle pietanze che vengono mangiate direttamente dal suo corpo. La cosa che però mi colpisce di più però è che la ragazza in questione è Laura, la figlia di Gianni, che abbiamo conosciuto la sera prima.

Ci salutiamo tutti e quattro con un bacio, senza però dimenticare Laura, che è bloccata sul tavolo con le pietanze addosso. Albert, ci chiede quindi se ci conosciamo già e gli raccontiamo della notte precedente; ci sediamo al tavolino, io di fronte a Carla e Sara di fronte ad Albert, e cominciamo a gustare i cibi da quel ‘piatto’ molto particolare. Non passano nemmeno cinque minuti che squilla il telefono di Albert, che si scusa e va via a causa di un impegno imprevisto. Appena se ne va sento un piede che si appoggia sul mio cazzo e lo accarezza dolcemente: è Carla. Quello che non riesco a vedere però è che sta facendo lo stesso servizio pure a Sara; me ne accorgo solo quando vado ad accarezzarla e trovo il piede di Carla che ci guarda e sorride maliziosa! A questo punto prendo la mano di Sara e la porto sul mio cazzo e anche lei capisce cosa sta succedendo; mi bacia con passione e sentiamo i piedi che si allontanano: Carla si è alzata ed è venuta a sedersi affianco a me unendosi subito a noi in un fantastico bacio a tre.

Le mie mani si muovono sulle curve delle due donne, mentre sono impegnato a masturbare Sara con l’altra mano mi impossesso di un capezzolo di Carla, che comincia subito a mugolare dal piacere. Laura, seppur distesa sul tavolo, non è per nulla indifferente alla scena perciò si mette a sedere a gambe larghe e si infila due dita nella fica ma non vi rimangono molto perché subito Sara si avvicina per leccargliela.Laura allarga ancora di più le gambe e una di queste finisce sopra la mia spalla; in questa posizione è completamente aperta e non ho difficoltà ad aggiungere anche io un dito nella sua fica, già preda della lingua di Sara. Intanto Carla mi ha tirato fuori il cazzo e ha iniziato un sontuoso pompino portandomi in breve tempo a raggiungere l’orgasmo.

Non ingoia lo sperma, lo tiene in bocca e, dopo averla fatta stendere nuovamente, lo versa sul corpo di Laura dove va a intingere dei salatini. Sara, intanto ha preso a segarmi dolcemente per mantenermi in tiro, ma alla vista di quella scena non resiste e va subito a nutrirsi del suo nettare preferito. Intinge un salatino nella ‘salsa’ e lo prende in bocca bloccandolo tra i denti; si avvicina alla bocca di Laura che si schiude subito e cominciano a giocare con le lingue dividendosi il cibo da buone amiche. Intanto mi posiziono dietro a Carla e affondo dentro il suo culo senza preavviso (è molto larga lì e non ha bisogno di lubrificazione); rimane un po’ sorpresa dell’intrusione ma poco dopo inizia a godere delle mie spinte, non molto forti per permetterle di leccare la fichetta di Laura.

Non ci vuole molto prima che lo sperma sul ventre di Laura finisca e che Sara si posizioni a 69 sopra di lei; in questo modo la sua lingua si va ad unire a quella di Carla che non ha smesso un attimo di leccare la fica di Laura. Esco da Carla e punto con decisione alla fichetta di Laura che, non vedendo cosa sta succedendo, non si aspetta la mia intrusione. Comunque è un lago lì sotto e viene subito urlando il suo piacere; esco completamente da lei e riaffondo con forza fino alle palle. Di tanto in tanto punto il cazzo verso la bocca calda della mia Sara che subito lo succhia ripulendolo degli umori vaginali di Laura. Questa, mentre si gode il trattamento che le stiamo riservando, è impegnata a leccare la fica di Carla che si muove come un’ossessa sulla sua faccia.

Sara è l’unica che non è ancora stata penetrata, così mi ferma e fa alzare le altre due; mi fa stendere sul tavolo e subito si impala guidandosi il cazzo nella fichetta bagnata. Le altre due intanto vanno a giocare con il mio petto baciandolo tutto e risalendo fino al collo; ogni tanto sento una lingua che si insinua nel mio orecchio e con le mani cerco di palpare tutte le tette che mi ritrovo a disposizione. La forte eccitazione mi porta in breve a venire nella fica di Sara che urla viene a baciarmi e mi urla in bocca il suo piacere.

Si sfila via il mio cazzo, che subito diviene preda delle bocche di tutte e tre; una gioca con i coglioni, un’altra scorre la lingua lungo l’asta e la terza frulla la lingua sulla cappella. Si scambiano le posizioni più di una volta e in men che non si dica sono di nuovo in tiro; Sara è distesa al mio fianco con il culo a pochi centimetri dal viso. In questa posizione non ho nessun problema a inserire un dito dentro e ad andare su e giù; non appena aggiungo un secondo dito la sento venire e contemporaneamente sento che lecca la cappella con ancora più foga. Mi alzo e faccio piegare tutte e tre a 90′ sul tavolo, in questo modo posso passare da una a l’altra senza troppo sforzo. Entro subito nel culetto (non più tanto) stretto di Sara e affondo con decisione facendola anche urlare un po’ dal dolore, dolore che però si trasforma subito in piacere. Esco dalla mia donna ed entro nella fica grondante di umori di Carla che non stava aspettando altro; anche a lei do dei colpi molto forti e che non fanno altro che eccitarla ancora di più. Viene almeno tre volte in questo modo, esco un momento e con le mani raccolgo il frutto del suo piacere, che le porgo con le mani per gustarlo; una parte di questo lo uso per lubrificare il culetto di Laura, che tra poco verrà allargato a dovere.

Entro lentamente dando modo allo sfintere di adattarsi alle dimensioni del cazzo; sono molto più dolce di ieri sera, quando l’ho inculata praticamente a secco, entro ed esco completamente per farle sentire tutta la lunghezza. Prima mi è sembrato che gradisse molto quando ho fatto la stessa cosa con la fica e ho ragione, si bagna ancora di più e raggiunge un orgasmo fantastico. Essendo tutte e tre molto vicine non hanno nessun problema a intrecciare insieme tutte le loro lingue; osservo la scena dallo specchio che si trova di fronte a noi e la cosa mi eccita un casino. Sto quasi per venire così esco dal culo di Laura e faccio inginocchiare le tre donne prima di sborrare nelle loro bocche, cercando di distribuire lo sperma in parti uguali per tutte e tre.

Siamo tutti e quattro esausti e andiamo a farci una doccia ristoratrice; guardo l’orologio che impietoso dice 17:30, abbiamo scopato per quasi 4 ore e siamo distrutti; ci ricomponiamo e andiamo via per riposarci un po’. Questa volta però ci fermiamo in un supermercato e compriamo qualcosa da mangiare per la sera, niente di particolare ma cibi sostanziosi che di rimettano in forze. Consumiamo una rapida cena e ci riprendiamo un po’ prima di ricominciare con la ginnastica da letto; a tavola siamo completamente nudi e ogni occasione è buona per un bacio, una carezza. Appena finiamo di mangiare e di risistemare tutto abbraccio da dietro Sara mentre finisce di asciugare i piatti e la bacio sul collo, adora quando faccio così e si eccita subito. La sollevo di peso e la porto in camera da letto dove passiamo una notte intensa a scopare come ricci; ci addormentiamo abbracciati verso le cinque del mattino.

Siamo distrutti ma il pompino che mi fa la mattina per svegliarmi e lo sguardo voglioso che ha mi rimettono in pace con il mondo, nonostante non siano nemmeno le 10:00 e abbiamo meno di sei ore di sonno. Andiamo a fare colazione e ci interrompe lo squillo di un cellulare:è una chiamata del marito che le dice di essere uscito la sera prima con un amico e che hanno avuto un incidente d’auto; ora è ricoverato in ospedale, dove rimarrà per alcuni giorni. A questa notizia non possiamo fare altro che ripartire per non destare sospetti; per quasi tutto il viaggio di ritorno guido io in modo da dare la possibilità a Sara di riposare un altro po’. Mentre guido il mio sguardo si posa spesso sul corpo splendido di Sara e la mente corre subito alla figlia, Federica; siamo buoni amici e abbiamo anche parecchie cose in comune ma lei mi vede probabilmente solo come un amico. La mia mente si sofferma su molte alternative per conquistarla ma giungo a un’unica conclusione; per riuscire nel mio intento però ho bisogno di un aiuto esterno.

Commentate numerosi Appena arriviamo a casa ci salutiamo e la lascio andare da suo marito; porto la valigia nell’appartamento ed esco subito; vado da Paolo, ho bisogno di discutere con qualcuno della mia idea. Il locale è abbastanza pieno ma riusciamo comunque a trovare il tempo di parlare; andiamo nel suo ufficio e gli espongo la mia idea. Gli spiego dell’intenzione di scoparmi la figlia di Sara, Federica, che però è fidanzatissima da diversi anni con un altro ragazzo che esce sempre con il nostro gruppo. Il mio piano è quello di farlo scoprire mentre la tradisce con un’altra, possibilmente senza che sia io a dirglielo; qui deve venirmi in aiuto Paolo (in fondo la conosce pure lui) nel raccontarle il fatto. Per la ragazza ho già pensato di chiedere a Michela, la figlia di Gianni, che abbiamo conosciuto nel fine settimana; infatti, durante il viaggio di ritorno ho chiamato Gianni e gli ho spiegato la situazione, mi ha risposto che mi aiuterà e mi ha lasciato il numero di Michela.

Federica torna domani perciò chiamo subito Michela e le chiedo se ci può raggiungere in modo da attuare subito il piano; in serata (sono da poco passate le 19:00) mi arriva un suo SMS ‘sn appena arrivata.. Mi vieni a prendere?’. Esco al volo da casa e mentre la raggiungo chiamo Paolo e gli chiedo se la può ospitare a casa sua; rimaniamo anche che farà finta di essere una nuova cameriera del locale e che, al momento giusto, dovrà sedurre Gianluca (il ragazzo di Federica). Appena raggiungo Michela questa mi abbraccia con affetto e mi bacia calorosamente, facendo guizzare la lingua sopra la mia; è contenta che ho chiamato lei e non la sorella maggiore come avviene di solito. ‘Grazie, non sai quanto significhi per me! Di solito vanno tutti con Laura perché preferiscono le bionde. Allora dimmi, cosa devo fare?’. Le spiego il piano e ci avviamo verso casa di Paolo, che mi ha lasciato le chiavi, lasciamo i bagagli e poi andiamo al locale; c’è molta gente e gli sguardi dei presenti, quando entriamo, sono tutti per lei. è vestita con un pantalone a vita bassa e un top molto scollato che le lascia scoperta la pancia, dove risalta subito all’occhio un piccolo brillante sul piercing all’ombelico; una giacca di pelle nera, gli stivali con il tacco da 10 cm e il trucco pesante le danno un’aria molto aggressiva mentre i capelli sono raccolti in una coda.

Paolo quasi sviene quando gli dico che Michela sarà la sua nuova cameriera ‘tuttofare’; lei ribadisce molto l’ultimo aggettivo lanciandogli un sorrisetto malizioso. Andiamo nell’ufficio per pianificare i dettagli ma mi accorgo da subito che faremo tutt’altro che parlare: appena mi siedo, infatti, Michela si mette sulle mie gambe, come una bambina, e appoggia un piede sulla scrivania. In questa posizione il suo corpo aderisce perfettamente al mio e comincio subito ad accarezzarla e a palparle i seni; Paolo, intanto, si è alzato dal suo posto e si è avvicinato per baciarla, cosa che lei fa prontamente. Prima che possiamo andare oltre li fermo per discutere sul da farsi: Michela lavorerà per il resto della settimana come cameriera e, alla prima occasione utile, sedurrà il ragazzo di Federica, appena riuscirà ad appartarsi con lui ci avviserà e faremo in modo che vengano scoperti da Federica. Da lì in poi toccherà a me darmi da fare per consolarla e farle superare il momento!

Mentre parlo Michela non stacca un momento gli occhi da Paolo e, quando questo si deve allontanare un momento per controllare alcune cose all’interno del locale, ho la conferma che ha fatto colpo. Michela infatti mi sommerge di domande su Paolo, facendomi capire chiaramente che non si sarebbe accontentata di dormire solamente a casa sua. ‘Conosco Paolo e sono sicuro che pure lui è cotto di te! Gli ho visto poche volte quel sorrisino da ebete che ha quando ti guarda. Non ti preoccupare per me’ Se vuoi puoi anche scopartelo qui!’. A queste parole i suoi occhi si illuminano e mi dà un tenero bacio sulla guancia, appena un attimo prima del ritorno di Paolo. Appena lo vede si alza e va a baciarlo come se fosse un vecchio amante che non vede da tanto tempo; Paolo viene preso un po’ alla sprovvista ma risponde al bacio e le sue mani scendono ad accarezzare il suo bellissimo culo.

Vedo che Michela gli dice qualcosa all’orecchio, ma non riesco a sentire, e poi mi indica; Paolo fa cenno di si con la testa e subito lei gli mette una mano sul cazzo e riprende a baciarlo. In breve i suoi pantaloni finiscono a terra e il suo cazzo diventa finisce nella bocca di Michela che glielo succhia come un’idrovora. La scena è molto eccitante, perciò comincio lentamente a segarmi, Michela mi vede con la coda dell’occhio e si ferma un attimo, si gira e mi fa cenno di avvicinarmi a loro. Dà un paio di leccate alla mia cappella e lo imbocca per qualche secondo, tornando poi a succhiare amorevolmente quello di Paolo.

Lui è in estasi, non si aspettava di certo che Michela gli sarebbe saltata addosso, e si gode ogni momento nella sua bocca. Un rumore però ci riporta alla realtà, sta arrivando qualcuno; ci fermiamo un attimo e vado a vedere cosa succede, lasciando i due piccioncini da soli. Appena esco dalla porta mi trovo davanti Giulia, una delle cameriere, che sta cercando Paolo perché c’è molta gente e hanno bisogno di una mano su. è molto carina e credo che abbia una cotta per il suo capo, perciò evito di dirle che è impegnato a sbattersi la ‘nuova cameriera’; le dico semplicemente che è molto impegnato e che se hanno bisogno di aiuto posso andare io.

Mi fissa un attimo come per capire se le sto dicendo una balla, quando ormai penso che non mi crede mi dice ‘Ok, andiamo allora!’ e mi fa strada verso il bancone. Mi metto un grembiule e inizio a preparare drink uno dietro l’altro: siamo in pieno happy hour e c’è molta gente; per fortuna ho lavorato come barista alcune volte e riesco a destreggiarmi piuttosto bene, anche con i cocktail che fa solamente Paolo (visto che molti di questi li abbiamo inventati insieme). Finalmente la folla diminuisce un po’ e riusciamo a rilassarci un attimo; Giulia mi ringrazia per l’aiuto e si complimenta per la mia bravura, lanciando un’occhiata al mio pacco, che in un paio di occasioni si era posato sul suo culo sodo muovendomi dietro al bancone.

Sto per risponderle quando vedo entrare Federica e Gianluca, anche loro sono qui per un aperitivo e come mi vedono rimangono sorpresi dal trovarmi lì. Oramai la ressa è finita perciò posso chiacchierare con loro mentre li servo al bancone, spiegando che ero passato a trovare un amico che però si è sentito male e lo sto sostituendo. Giulia, forse gelosa delle mie attenzioni verso Federica, mi manda a prendere alcune cose in magazzino mentre lei rimane lì a servire ai tavoli. Ne approfitto per dare un’occhiata in ufficio e vedo Paolo che sta scopando Michela alla pecorina, con molto piacere da parte di questa; dico loro di chiudere a chiave e risalgo su con una cassa di superalcolici vari.

Aiuto Giulia a sistemare le bottiglie e la guardo con attenzione: è proprio una bella ragazza, alta 1,68 m con un fisico asciutto e ben proporzionato, una terza abbondante di seno e un bel culetto sodo, come ho avuto modo di constatare; ha tutte le curve ai punti giusti. Ormai la sto proprio fissando e se ne accorge ‘Che hai da guardare?!?”Niente Giulia, vorrei solo scusarmi se prima ti ho involontariamente toccato il culo, direi una bugia se dicessi che non mi è piaciuto, ma se sono stato inopportuno ti chiedo scusa e anche di essere onesta con me’. Ora è lei a guardarmi con aria interrogativa, sono ormai convinto che mi prenderà a schiaffi, quando la sua mano si posa sul mio cazzo e mi guarda con lo stesso sguardo da porca che aveva prima. Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra ‘Dì la verità, Paolo si sta montando quella troietta nell’ufficio eh’ e subito ci infila la lingua dentro; questo atteggiamento così sfacciato mi sorprende un po’, mi è sempre sembrata una ragazza piuttosto timida. Non rispondo, vado a darle dei piccoli bacetti sul collo e le accarezzo i seni da sopra la maglietta; un rumore ci riporta alla realtà: siamo nel locale a sistemare le bottiglie e stiamo pomiciando come due fidanzatini; ci ricomponiamo e torniamo di là al nostro lavoro.

Non c’è più molta gente e l’altra cameriera riesce da sola a gestire la situazione ma andiamo comunque ad aiutarla; poco dopo andiamo in magazzino e, appena dentro, Giulia mi spinge contro un muro e mi bacia. Deve alzare di molto la testa, a cusa della differenza di altezza, perciò le afferro il culo e la sollevo, portandola alla mia altezza, mi sorride e riprende a baciarmi teneramente. Ora però è proprio il momento di tornare di là e fino alla fine della serata ci comportiamo come se nulla fosse successo. Sono quasi le 21:00 e mi riaffaccio nell’ufficio di Paolo, busso e mi aprono la porta. Sia lui che Michela sono sconvolti, hanno praticamente scopato ininterrottamente da quando li ho lasciati prima; ‘Ragazzi io dovrei andare via. Michela credo che ti convenga rimanere qui stasera, così potrai conoscere il posto di lavoro!’. L’ultima frase la dico sorridendo ma continuo subito ‘Ah, Paolo. Perché non dai la serata libera a Giulia, pagata naturalmente, si è fatta il culo per gestire il casino lì sopra e se la merita proprio. Tanto ci sarà Michela ad aiutarti!’.

Paolo concorda con me e quando risaliamo Michela ha una maglietta con scritto STAFF; presentiamo la nuova collega agli altri dipendenti e dico a Giulia che ha la serata libera pagata. Mi lancia uno sguardo di fuoco che è tutto un programma e mi chiede ‘Hai programmi per stasera?’ e nel dirlo si morde il labbro inferiore; le dico di no e, mentre andiamo via, mi sussurra all’orecchio ‘Stasera vieni da me. Vediamo cosa sai fare!’.

Commentate numerosi Arriviamo a casa sua di corsa, abita vicino e andiamo a piedi; già in ascensore mi mette la lingua in bocca e mi palpa il cazzo con forza. Non appena entriamo in casa ci spogliamo e andiamo in sala, si siede sul divano, mi prende in mano il cazzo e inizia un sontuoso pompino. Lecca e succhia con foga, quasi a volermelo mangiare, così le trattengo la testa per i capelli facendole diminuire un po’ il ritmo. Poco prima dell’orgasmo mi fermo e la faccio stendere completamente sul divano; affondo due dita nella sua fica fradicia e la masturbo velocemente, voglio farla venire subito come stava cercando di fare poco prima con me. Faccio per inserire un dito anche nel culetto ma mi blocca ‘No, lì no!’; capisco che devo aspettare ancora un po’ e che se mi gioco bene le mie carte me lo darà comunque.

Allora mi tuffo con la testa in mezzo alle sue gambe e gioco con la lingua sulle labbra, la muovo delicatamente senza mai toccare il clitoride. Muove il bacino per agevolarmi i movimenti, simulando quasi una scopata, e mi spinge la testa sui punti in cui prova più piacere. Non appena tocco il clitoride esplode in un orgasmo meraviglioso; lecco tutto il frutto del suo piacere e continuo a giocare con la lingua. Gioco con la lingua sul clitoride, muovendola velocemente, soffermandomi di tanto in tanto a succhiarglielo completamente. Dopo il terzo orgasmo avuto così provo a infilare nuovamente un dito nel culetto e questa volta non si oppone; l’eccitazione ormai è troppa per entrambi, perciò infilo subito il cazzo nella sua fica bollente.

Come entro sento le pareti vaginali aderire al mio cazzo, quasi a stringerlo; evidentemente non ne ha mai presi di così grossi! Inizialmente mi muovo piano, per farla abituare all’intrusione, ma è lei che poco dopo spinge il bacino contro di me, facendomi chiaramente intendere di aumentare il ritmo. Appoggia una gamba sulla mia spalla per rimanere più aperta, e mi guarda in trepidante attesa; allora affondo con decisione e le do dei colpi molto forti, tanto da far spostare il divano. In breve raggiungiamo l’orgasmo e vengo copiosamente nella sua fica; esco e le porgo il mio cazzo da leccare, cosa che fa prontamente, gustandosi lo sperma misto ai suoi umori vaginali. Intanto con le dita continuo a masturbarla, con grande gioia da parte sua, e raccolgo il mio seme che sta colando tra le sue cosce. Avvicino le dita alla sua bocca e subito vengono ripulite dalla sua avida lingua; rimaniamo così per alcuni minuti e non riesco a trattenermi dall’andare a baciarla.

Risponde al bacio con trasporto, quasi non stesse aspettando altro dall’inizio della serata, e poco dopo mi sussurra ‘Andiamo in camera, staremo più comodi!’. A questo punto la sollevo di peso (è piccolina e mi riesce piuttosto facilmente), mi mette le braccia intorno al collo e me lo bacia, giocando anche con il lobo dell’orecchio. Appena la stendo sul letto mi fermo un attimo a guardarla: è veramente molto bella, non capisco come abbia fatto Paolo a non accorgersi che questa gli sbavava dietro, ma forse mi sto sbagliando. Mentre i miei pensieri corrono lei allarga le gambe a compasso e mi guarda vogliosa; non dice niente ma con una mano mi fa cenno di avvicinarmi. Senza farmelo ripetere mi adagio vicino a lei e ricambio le attenzioni che mi ha dato poco prima, le do dei bacetti sul collo, risalendo ogni tanto per un fugace bacio sulle labbra; mentre faccio questo inserisco un dito nella sua fichetta che subito ricomincia a bagnarsi. Mentre faccio tutto questo lei ansima di piacere e mi prende in mano il cazzo già duro, cominciando una lentissima sega.

Mi ferma un attimo e si mette sopra di me, offrendomi la fica da leccare e andando a riprendere il pompino interrotto prima. Questa volta lecca più lentamente e si sofferma molto a giocare sulla cappella; il piccolo piercing che ha sulla lingua mi manda letteralmente in visibilio, amplificando il piacere che mi provoca ad ogni leccata. è meno esperta di Sara nel fare pompini, ma si impegna seriamente per cercare di darmi piacere e di godere di questo; lo lecca ora con passione e delicatezza, ora con foga andando su e giù velocemente. Io però non rimango certo a fare niente e le lecco la fica con decisione, insinuo la lingua in profondità e lecco l’interno delle pareti vaginali. In un paio di occasioni viene nella mia bocca ma questa volta non urla, concentrata come è sul mio cazzo per darmi piacere.

La faccio fermare, oramai sono quasi al limite, e le dico di impalarsi; prontamente si sposta in direzione del cazzo e, dandomi la schiena, se lo guida dentro, lasciandosi cadere e ficcandoselo tutto fino alle palle. Mi sposto verso il bordo del letto, in modo da farle appoggiare i piedi sul pavimento; in questo modo si può muovere agevolmente. Capisce subito il motivo di questa azione e comincia a muoversi su e giù velocemente; la sua schiena nuda, imperlata dal sudore, è bellissima e vado a baciarla mentre con le mani mi impossesso dei suoi seni. Praticamente la sto abbracciando da dietro, perciò mi sposto leggermente, mettendomi seduto; un braccio scende a cingerle la vita, mentre l’altra mano continua a giocare con i suoi capezzoli. In questo modo posso farle capire se aumentare il ritmo o diminuirlo; la schiaccio contro di me e il suo corpo aderisce al mio. Con la mano scendo a stimolarle il clitoride e questo le provoca un orgasmo improvviso e si lascia cadere di peso sopra di me, sconvolta dal piacere. Sposto i suoi capelli biondi e rimango fermo dentro di lei, le do il tempo di riprendersi e, appena lo fa, mi ringrazia per questo dandomi un casto bacio sulle labbra.

Sempre rimanendo dentro di lei mi lascio cadere sul letto e lei viene con me; rimaniamo per un po’ a coccolarci ma poco dopo mi dice ‘Ma tu non sei venuto! Aspetta ci penso io!’. Si sfila via il cazzo, si accuccia di fianco a me e lo prende in bocca; questa volta lecca tutta l’asta, gioca con i coglioni, li lecca e risale fino alla cappella dando dei piccoli bacetti. Non resisto molto a questo trattamento e, quando sto per venire, cinge la cappella con le sue labbra da pompinara e muove la lingua furiosamente. La sborrata è copiosa ma riesce comunque a ingoiare tutto; ripulisce ogni cm del cazzo e poi, soddisfatta, si gira per farmi vedere la bocca vuota. Si accoccola di fianco a me e, dopo avermi guardato con i suoi occhioni azzurri, scoppia a piangere e tra i singhiozzi, riesco a capire’Non è giusto! è stato bellissimo farlo con te e sei stato molto dolce! Non te lo meriti”. Cerco di consolarla, e appena smette di piangere, mi spiega tutto.

‘Scusa Ale, ti ho usato. Quando ho visto quella troietta con Paolo non ci ho visto più. Sono quasi due anni che cerco di fargli capire che mi piace ma niente! Poi arriva quella’ Scusami. Ti ho portato qui per vendicarmi di Paolo facendomi scopare dal suo migliore amico! Non è giusto che ci finisci in mezzo pure tu per colpa mia” e qui riprende a piangere di nuovo. La coccolo ancora, cullandola tra le mie braccia, fino a che non si calma e decido di dirle la verità, o almeno una parte; le dico di Sara e Federica, del piano e che Michela è solo un’amica e che presto andrà via. Le dico anche che se vuole manterrò segreto il nostro incontro e a queste parole mi guarda curiosa ‘No, se vuoi diglielo pure. Magari così capirà quanto mi ha fatto stare male!’. ‘è anche vero però che Michela, gli ha dato pure il culo, e anche piuttosto in fretta. Se vuoi posso parlargli e fargli capire che ti piace molto, però anche tu devi lasciarti andare un po’ di più!’.

Ci pensa un attimo su e poi mi dice, con aria di sfida ‘Va bene. Allora facciamolo’ e dicendo questo si mette a quattro zampe e si allarga le chiappe. Inutile dire che il cazzo mi è tornato duro all’istante; vado a leccare il buchetto e inserisco un dito muovendolo all’interno per dilatare un po’ di più l’ano. Con l’altra mano, invece, stimolo la sua fichetta che si bagna nuovamente, e uso tutti i succhi che produce per lubrificare ancora di più l’altro buchetto. Inserisco un altro dito e comincio a muovermi velocemente; evito di inserirne un altro, invece punto il cazzo sul buchetto e mi fermo in questa posizione. Le dico ‘Sei sicura di volerlo fare??’, non risponde ma viene con un orgasmo che mi bagna completamente le dita che ho nella fica. Comincio ad entrare, molto lentamente, e mi fermo di tanto in tanto per farla abituare; mentre la penetro è lei stessa che si masturba con foga.

Quando oramai sono dentro per più di metà la avviso che entrerò completamente con un unico affondo e di prepararsi; la sua reazione mi stupisce però: nonostante mi sia fermato lei si muove verso di me continuando l’inculata. Evidentemente le piace penso e con un colpo di reni entro completamente fino alle palle; si ferma di colpo e rimane per alcuni secondi a bocca aperta. Poi ricomincia a sditalinarsi, mentre io inizio a dare lentamente dei colpi; in breve l’inculata prende un ritmo forsennato, tanto che non riesce nemmeno più a masturbarsi. Questo però non importa perché oramai il dolore è diventato piacere e sta godendo veramente dell’inculata, spingendo sempre più il bacino contro di me per sentire meglio i colpi che le do.

La sborrata precedente mi da una notevole resistenza e la inculo per quasi un’ora, provocandole numerosi orgasmi; quando giunge anche per me il momento di venire è lei che mi chiede di venirle dentro e così riceve tutto il mio sperma nel culo. Sono le 2:00, siamo distrutti ma riusciamo comunque a trascinarci verso la doccia e ripulirci; come torniamo in camera cambiamo le lenzuola, ormai sporche del nostro piacere, e ci addormentiamo abbracciati. Un ultimo pensiero mi corre per la testa: devo assolutamente dire a Paolo di quanto lo desidera Giulia, chissà che non si riesca a combinare qualcosa pure con Michela!

Commentate numerosi Il risveglio, la mattina dopo, non è proprio come mi aspettavo: Giulia infatti si è alzata prima di me, mi ha portato la colazione al letto e mi guarda con i suoi occhioni azzurri con fare malizioso. Si avvicina per darmi quello che penso sia un casto bacio di buongiorno e invece mi infila la lingua in bocca andando subito a cercare la mia. ‘Sei stato fantastico stanotte! Grazie’ e subito scende verso il cazzo; vuole svegliare pure lui e gli dà dei piccoli bacetti, passando di tanto in tanto la lingua. Questo trattamento non mi è del tutto indifferente e in breve mi ritrovo con un’erezione paurosa; Giulia, contenta di questo, continua a leccare e con una lentezza esasperata lo imbocca.

Quando faccio per andare ad accarezzarla mi blocca e dice ‘Pensa a mangiare, volevo solo assaggiarti di nuovo prima di uscire’ e subito torna a leccare amorevolmente il mio cazzo come se fosse un cono gelato. Seguendo il suo consiglio inizio a mangiare quello che ha preparato; ogni volta che sto per venire si ferma e mi guarda compiaciuta. Vuole proprio farmi impazzire; in seguito capisco il suo vero intento: vuole farmi venire nel momento in cui finisco di mangiare! Ingoia tutto lo sperma e poi, rialzandosi, dice ‘Ecco, ora anche io ho fatto colazione’ e mi strizza l’occhio; non mi riesco a trattenere e scoppiamo tutti e due in una sonora risata.

Mi rivesto e usciamo insieme, la accompagno al lavoro e troviamo già Paolo e Michela; a Giulia ho promesso che avrei parlato io con Paolo perciò, appena entro, gli dico che dobbiamo discutere di alcune cose. Michela subito ci segue e per questo lancio un’occhiata a Giulia, che vedo un po’ incazzata di questa mossa della nuova collega. Michela indossa un pantalone di pelle nera molto aderente che le fascia il culo in maniera divina, lasciando vedere il filo del perizoma, la maglietta annodata in modo da lasciar vedere il piercing sull’ombelico e gli stivali del giorno prima; i capelli sciolti e il trucco pesante, da troia, completano il quadro. Oggi però anche Giulia è molto provocante: indossa una minigonna molto sopra il ginocchio che lascia scoperte buona parte delle sue belle gambe e un top molto scollato che le lascia parzialmente scoperta la schiena; anche lei si è truccata pesantemente, molto più del solito, tanto che anche Paolo si accorge di quanto è sexy.

Andiamo nell’ufficio e, appena chiude la porta, mi dice ‘Michela è fantastica! Abbiamo scopato tutta la notte come ricci e siamo rimasti d’accordo che rimarrà qui con me. Abbiamo parlato anche con suo padre che è d’accordo a patto che Michela sia felice”. Prima che possa continuare lo fermo e gli spiego la situazione di Giulia, che l’ha sempre amato in questi anni e non è mai riuscita a farglielo capire. Gli dico anche che ho passato la notte da lei e che, se è così pazza di lui come sembra, forse sarebbe anche disposta a dividerlo con un’altra donna, Michela appunto. è Michela che prende la parola e ci dice ‘Ale, di Paolo mi sono innamorata appena l’ho visto e non voglio negargli i piaceri del sesso, perciò se Giulia vuole per me non ci sono problemi. Sai perfettamente quello che succede con mia sorella!!’. Paolo mi conferma le sue parole e mi dice che non ha mai pensato a Giulia come un’amante, ma quando gli dico che è venuta al letto con me perché si è incazzata quando ha visto loro due scopare il giorno prima capisce tutto. ‘Questo spiega molte cose, tanti suoi atteggiamenti nei miei confronti’ Dici che mi perdonerà?’. Gli dico di rilassarsi e che ci penso io.

Torno dentro e spiego la situazione a Giulia; all’inizio si incazza un po’, le avevo detto che Michela sarebbe andata via e ora rimane, ma poi si calma e mi ascolta attentamente ‘Senti Giulia, non sapevo nemmeno io di questa decisione. Paolo ha capito solo ora che lo ami e prova anche lui qualcosa per te, ma si è innamorato anche di Michela. Io ti consiglio di provare questa relazione a tre. Michela è molto brava e piaci molto anche a lei!’. Cerca di protestare ma prima che possa dire qualcosa le infilo una mano sotto la gonna e la trovo fradicia. ‘Vedo che la cosa ti stuzzica eh?!?’, vado a chiudere la porta del locale, la prendo per mano e la porto verso l’ufficio.

Mentre camminiamo le metto una mano sul culo e lei poggia la mano sul mio cazzo; appena entriamo la scena che ci appare è questa: Michela è inginocchiata di fronte a Paolo con il cazzo in bocca. Paolo ci dà le spalle e Michela è troppo presa a spompinarlo per accorgersi di noi che li stiamo osservando rapiti. Alzo la gonna di Giulia e le infilo un altro dito nella fica che non ha smesso un attimo di sbrodolare; lei invece mi tira fuori il cazzo e lo sega lentamente, mentre la sua lingua si muove lungo tutto il mio collo. La fermo un momento e le faccio cenno di avvicinarci; ora Michela si accorge di noi, blocca il pompino e ci sorride. Paolo si accorge che sta succedendo qualcosa e si gira verso di noi; come incrocia lo sguardo con Giulia capisce finalmente quanto lei lo desiderava. Anche Michela lo capisce infatti si alza, va verso Giulia e le dice ‘Non sapevo che lo volevi così tanto. Non era mia intenzione impedirti di essere felice’ poi avvicinandosi a pochi centimetri dalla sua bocca ‘Ma se vuoi possiamo divertirci in tre!!’ e poco dopo la bacia.

Giulia rimane un po’ sorpresa ma, complice la forte eccitazione, risponde al bacio con passione; le loro lingue si intrecciano in maniera divina in un bacio carico di erotismo. Quando si staccano sono entrambe rosse in volto e ansimano, nemmeno Giulia riesce a resistere al fascino di Michela che, senza scomporsi, la prende per mano e la accompagna dal ‘loro’ uomo. Paolo le osserva rapito e, quando Giulia si avvicina ancora di più, la prende tra le braccia e le regala quel bacio che aspettava da tanto tempo. Michela si ferma e li osserva, contenta di aver fatto un buon lavoro; intanto mi avvicino a lei e la cingo da dietro, dandole dei piccoli baci sul collo. Ora si gira e comincia a ricambiare le mie attenzioni, prende il cazzo in mano e comincia a segarlo, mentre io mi impossesso delle sue tette.

Gioco con i capezzoli e glieli vado a leccare, mordicchiandoli di tanto in tanto, e solo dopo un po’ mi accorgo di alcuni mugolii che però non sono di Michela. Giulia infatti ha fatto sedere Paolo e lo sta spompinando amorevolmente; a questo punto blocco definitivamente Michela e le faccio capire di avvicinarsi. Questa si mette a quattro zampe, si va a posizionare affianco a Giulia e aggiunge la sua lingua a quella dell’altra ragazza. Ora vedo Paolo che fatica non poco a resistere a quelle due bocche fameliche; le due se ne rendono conto perciò si fermano e cominciano a giocare tra di loro.

Mi siedo anche io affianco a Paolo e ci godiamo lo spettacolo che le due porcelline ci stanno offrendo; in breve rimangono completamente nude e le carezze diventano sempre più intime. Evidentemente Giulia non è nuova all’amore saffico perché si comporta con una certa naturalezza preoccupandosi soprattutto di far godere l’altra. Michela, come ben so, è apertamente bisex, e in breve iniziano a godere ognuna della bravura dell’altra; notiamo che Michela dice qualcosa all’orecchio di Giulia, che subito dopo si avvicina a Paolo e, dopo averglielo preso nuovamente in bocca, si impala completamente sopra di lui. Michela, invece, si avvicina a me con fare sensuale e, rimanendo in piedi, si piega per prendermelo in bocca.

è molto eccitata e si masturba furiosamente venendo in un orgasmo nello stesso istante in cui le riempio la bocca con il mio seme. Lo raccoglie tutto in bocca e lo porta ad assaggiare all’amica che subito tira fuori la lingua; giocano così per un bel po’ e vederle lesbicare mi provoca un’erezione immediata. In questa posizione sporge il culo verso di me e non ci metto molto a penetrarla nella fica; la sbatto con forza ma non in modo eccessivo, voglio che continui a giocare con la lingua di Giulia. Esco quasi completamente e poi riaffondo subito dentro fino alle palle e, mentre faccio questo, le afferro i seni da dietro, quasi con forza. Appena lo faccio si allontana un momento dalla bocca di Giulia e lancia un urletto ma subito le spingo la testa verso l’altra donna e aggiungo anche la mia lingua alle loro. Ne esce un bacio a tre molto eccitante che ci porta molto vicini all’orgasmo; Michela se ne accorge perciò mi fa sedere e si impala anche lei a smorzacandela e comincia ad andare su e giù. Le cingo la vita e la stringo a me tenendola ferma mentre fa dei piccoli movimenti circolari con il bacino; io intanto continuo a dare dei colpi decisi fino a che non sborro copiosamente nella sua fica. Viene anche lei urlando e per questo mi fermo un momento per farla riprendere; mi ringrazia per questo e mi bacia dandomi la sua lingua.

A questo punto esco da lei e gioco un po’ con la sua fichetta; vorrei penetrarla ancora, ma devo andare; nel pomeriggio ho una lezione in facoltà e non posso rimanere. Anche Michela, con mio grande stupore, si ricompone; pensavo che avrebbe continuato a giocare con Paolo e Giulia ma sorprende tutti dicendo ‘è meglio se loro rimangono da soli: è da tanto che si desideravano l’un l’altro, anche se lui non lo sapeva ancora! Io ho un lavoro da fare qui, prima lo finisco prima ci possiamo divertire tutti insieme!!’. Ancora una volta ha dimostrato di essere una ragazza intelligente e di gran classe, lasciando a Paolo e Giulia il tempo necessario per divertirsi e parlare di questa strana situazione. Salutiamo entrambi e andiamo via verso l’università: Michela non consoce Gianluca perciò la porto con me per farglielo incontrare.

Commentate numerosi Arriviamo in facoltà con un leggero anticipo, tanto che riusciamo anche a trovare parcheggio vicino all’ingresso; la macchina di Michela ha i vetri oscurati, perciò possiamo osservare senza essere visti. L’eccitazione che avevo non è del tutto sparita, perciò approfitto delle dolci labbra di Michela, che non si fa pregare e mi tira un pompino fantastico, che mi porta in breve a venirle in bocca. Ingoia voracemente e mi sorride, contenta di avermi dato piacere; vorrei leccargliela un po’, per ricambiare il favore, ma non c’è tempo: Federica e Gianluca stanno per arrivare. Entriamo e aspettiamo davanti all’ingresso dell’aula che le prede si facciano vive; arrivano abbracciati e appena mi vedono mi salutano. Presento loro Michela come una cara amica che sta seguendo un seminario tenuto da un nostro professore e che si è fermata a chiacchierare un po’ prima di entrare in aula.

Parliamo un po’ e con soddisfazione noto che Gianluca osserva con insistenza Michela, che lo pizzica più di una volta a guardarle il seno. Probabilmente Federica se ne accorge perché senza un motivo preciso afferra il ragazzo per il braccio e lo trascina dentro. Io e Michela sorridiamo, contenti per la piega che stanno prendendo le cose; ho fatto bene a chiamarla, ha una carica erotica tale che fa cadere chiunque ai suoi piedi! La due ore di lezione passano velocemente, intanto penso a cosa fare in serata e decido di chiamare Sara, non ci sentiamo da quando il giorno prima mi ha lasciato sotto casa.

Quando usciamo dall’aula Michela è lì che mi aspetta e subito chiede ai due se hanno bisogno di un passaggio; in seguito anche alle mie insistenze si convincono e salgono in macchina con noi. Chiacchieriamo del più e del meno e Michela si dimostra subito spigliata ed estroversa; dice che lavora come barista in un bar del centro e di passare a trovarla quando capita perché le fa sicuramente piacere, ‘Anzi perché non venite questa sera?!? Il primo giro ve lo offro io!!’ dice, e ci accordiamo per bere qualcosa insieme prima di cena. La prima a scendere è Federica, che si fa lasciare davanti a un supermercato per fare la spesa, e subito dopo scende anche Gianluca.

Appena siamo soli Michela mi dice ‘Federica è una bella ragazza. Non mi dispiacerebbe divertirmi un po’ con lei! Non potremmo evitare di farmi beccare a scopare con il ragazzo.. Come si chiama?? Ah, Gianluca. Sai potrebbe prendersela e non volermi più vedere!!’. Rifletto sulle implicazioni che ci sarebbero e mi convinco che ha ragione: in fondo voglio che anche lei partecipi ai nostri giochi! Arriviamo al locale e per strada faccio uno squillo a Sara per chiederle come sta e se ha voglia di unirsi a noi per stanotte. ‘Ale mi spiace ma non posso ancora lasciare mio marito da solo. Semmai passo io da te domani mattina!!’ mi risponde un po’ sconsolata. La tranquillizzo e rimaniamo per vederci nella mattinata e che passerò la notte a casa di Paolo; ‘Allora vi porto una bella colazione!!’ dice ridendo.

Do la bella notizia a Michela che subito ribatte ‘Sarà un piacere leccare la sua fichetta! Soprattutto di prima mattina!!’ e dicendolo si lecca le labbra pregustando quello che avrà l’indomani. Arriviamo al bar e lasciamo la macchina nel parcheggio dei dipendenti; all’interno del locale non c’è molta gente, in fondo è ancora presto: sono le 17:30, prima delle 19:00 non c’è mai molto movimento. Ne approfittiamo quindi per discutere del cambiamento di programma con Michela e Gianluca e per pianificare al meglio la serata; Giulia è curiosa di conoscere Sara, ma dovrà aspettare ancora fino a domani mattina.

Non manca molto alle 20:00 che si presentano Gianluca e Federica, ci salutano cordialmente, non voglio perdermi Michela che provoca il ragazzo perciò lavoro anche io. In questo modo Paolo e Giulia possono appartarsi di tanto in tanto per una sveltina nel magazzino; hanno detto che hanno fatto di tutto dopo che ce ne siamo andati, ma che si sono dovuti fermare per aprire il bar. è comprensibile che vogliano stare insieme: lei lo ha desiderato per due anni e vogliono recuperare il tempo perso, perciò ci occupiamo io e Michela dei clienti.

Gianluca ordina da bere e preparo loro l’aperitivo; si fermano al bancone e beviamo chiacchierando del più e del meno. Non appena diminuisce la folla, anche Michela si aggiunge a noi e, molto abilmente, pilota il discorso sul sesso: ‘Io personalmente vorrei tanto farlo con un uomo e una donna contemporaneamente. Deve essere fantastico scopare e leccare una fichetta bagnata!!’. Io so che mente spudoratamente e che non è una fantasia, ma loro non lo sanno e rimangono un po’ in imbarazzo, in particolare Gianluca, mentre Federica si dimostra più aperta di quello che pensavo. Dice che la cosa la stuzzica ma che però è difficile trovare le persone giuste con cui fare una cosa del genere; probabilmente anche Gianluca non si aspettava un’uscita del genere e diventa completamente rosso.

Michela coglie la palla al balzo e dice ‘Gianluca, ma non ti senti bene?? Aspetta ti accompagno di dietro, così prendi un po’ d’aria. Qui dentro non si respira!’ e subito lo prende sottobraccio trascinandolo via con sé. Federica rimane un po’ sorpresa da questa uscita ma non dice nulla e rimane a parlare con me; continuiamo a parlare di sesso e, dai suoi discorsi, mi sembra proprio di capire che non è soddisfatta di come vanno le cose con il ragazzo, che è molto geloso. Stanno insieme da diversi anni ormai e si sente quasi bloccata, rimanendo con lui per abitudine; personalmente se c’è una cosa che odio è quando due persone stanno insieme per forza. Glielo dico e le faccio capire che non è giusto, che ha il diritto di divertirsi con chi vuole, che merita di essere felice’ insomma le solite cose.

La faccio sfogare e, forse complice l’alcol, probabilmente rivela più di quello che volesse dire, ma non si arrabbia e mi ringrazia per averla ascoltata, cosa che non le capita spesso con Gianluca. Da poco sono rientrati in sala Giulia e Paolo e questo mi fa il segnale che abbiamo concordato; cazzo Michela è già riuscita a entrargli nei pantaloni!! Propongo a Federica di andare a cercare i due, non c’è molta gente e se ne possono occupare gli altri; ci dirigiamo verso il parcheggio dei dipendenti, sul retro, parlando con un tono di voce abbastanza alto, per far capire a Michela che siamo vicini. Appena li raggiungiamo a Federica quasi viene un colpo, la scena che ci troviamo davanti è la seguente: Gianluca che affonda il suo cazzo nella bocca di Michela che fa come per ritirarsi. Non appena ci vedono lui si ferma e lei si toglie il cazzo dalla bocca e gli molla uno schiaffo a mano piena urlandogli ‘Bastardo pervertito!! Che cazzo fai??’ e continua a riempirlo di sberle.

Recita la parte perfettamente, facendolo passare per un tentativo di stupro, e dopo avergliene date altre se ne va furiosa. Gianluca non sa che rispondere, di certo non si aspettava che Michela reagisse in quel modo e non riesce a dire nulla; Federica gli urla ‘Mi fai schifo! Vaffanculo stronzo! Non farti vedere mai più da me!!’ e scappa via piangendo. Le corro dietro e la fermo, la faccio entrare nell’ufficio e chiudo la porta; Gianluca prova a entrare ma lo trattengo fuori fino a che non ci manda a cagare tutti e due e se ne va via. Vado a consolarla, gli occhi umidi per le lacrime sono due pozze verdi in cui chiunque vorrebbe annegare, e mi sento uno stronzo per averla fatta soffrire così. La abbraccio e le viene naturale poggiare la testa sulla mia spalla, come in cerca di protezione; dopo che si è calmata un po’ inizia a inveire contro l’ormai ex-ragazzo e, una volta sfogatasi, dice un semplice ‘Grazie!’. Non dico nulla, mi avvicino a lei, le do dei bacetti sugli occhi e l’abbraccio; ‘Forza Fede, ti accompagno a casa!’ e ce ne andiamo via.

Commentate numerosi Mentre attraversiamo la stanza si avvicina Michela che dice ‘Federica mi ha costretta lui. Non voglio che tu ce l’abbia con me per qualcosa che non volevo nemmeno fare!!’. Fede la guarda un attimo con fare interrogativo ma poi si convince che ha ragione: in fondo ha visto che lui le teneva ferma la testa e le scopava la bocca con violenza, l’idea del tentato stupro non è poi così sballata! ‘No figurati! Era solo uno stronzo depravato. Ci ha provato tante volte con me ma mi sono sempre opposta! Evidentemente credeva che con te si poteva prendere questa soddisfazione. Chissà con quante altre lo avrà fatto in questi anni!’ e ricomincia a piangere; le cingo le spalle e si lascia andare contro il mio petto. Le lascio il tempo di riprendersi e finalmente riusciamo ad andare via; prendo la macchina di Michela e la accompagno a casa. Durante il tragitto si lascia andare completamente, mi dice tutto quello che non andava con Gianluca, che si sentiva trascurata e anche che non l’ha mai soddisfatta sessualmente.

Io non dico nulla, la ascolto senza parlare: ha bisogno di liberarsi di tutto quello che l’ha fatta stare male e, appena arriviamo sotto casa sua, mi invita salire. Già comincio a farmi qualche strana idea ma desisto subito: è molto fragile ora e se ci provassi adesso mi comporterei esattamente come Gianluca, allontanandola anche da me. Entriamo in casa e mi presenta la madre Sara, che non si aspetta di vedermi lì ma fa comunque finta di niente, e il padre steso immobile sulla poltrona. Mi spiega qualcosa riguardo all’incidente ma non ci faccio molto caso; sono troppo preso da questa strana situazione. La mia amante e quella che vorrei diventasse l’altra mia amante sotto lo stesso tetto insieme al cornuto: non nascondo che la cosa mi eccita parecchio!

Dice qualcosa alla madre riguardo all’ex-ragazzo e subito va nella sua camera; io mi fermo un attimo e le spiego cosa è successo, omettendo però di dire che la cosa è stata orchestrata da me. Dopo qualche minuto Fede torna in cucina, dove mi sono fermato, e letteralmente mi trascina via, sotto lo sguardo divertito della madre. Si siede con le gambe incrociate sul letto mentre io mi accomodo sulla sedia della scrivania; solo ora mi rendo conto che si è cambiata: nell’appartamento fa piuttosto caldo a causa del riscaldamento, perciò indossa un paio di pantaloncini aderentissimi stile Daisy Duke, che le mettono in risalto ancora di più le lunghe gambe e il culo, e una maglietta abbastanza aderente da far vedere che ha tolto il reggiseno. Vorrei solamente saltarle addosso e la mia erezione è ormai completa, ma cerco di darmi un contegno e comportarmi da amico, la lascio parlare, ma dopo un po’ si ferma: ormai ha detto quasi tutto quello che la faceva stare male e si limita semplicemente a chiedermi ‘Vieni qui!’.

Mi alzo e mi vado a sedere di fianco a lei; da qui ho la completa visione del suo seno (la maglietta è piuttosto scollata) visto che sono più alto di lei. La abbraccio e, tenendola stretta a me, mi lascio cadere dolcemente sul letto; lei non si ritrae e si lascia andare. I suoi capelli sono sparsi sul materasso e i nostri visi sono a pochi centimetri l’uno dall’altro; non so come faccio a resistere all’impulso di baciarla ma ci riesco. Mi guarda pensierosa con i suoi occhioni verdi, come se aspettasse qualcosa che però non arriva; reggo il suo sguardo fino a quando non comincia a ridacchiare. Mi dice che è strano, finora lì dentro l’unico ragazzo che era entrato era Gianluca ma che non le dà poi tanto fastidio ora che sono con lei. Torna seria e mi ringrazia ancora per quello che ho fatto quella sera; mi dà un casto bacio sulla guancia e mi chiede se voglio fermarmi a cena da loro.

Io accetto, non me la sento di lasciarla ora, e il sorriso che mi regala mi fa capire che ho fatto bene; avvisiamo la madre e diamo una mano a cucinare, anzi facciamo quasi tutto io e Fede. So cucinare abbastanza bene e faccio finta di essere un maestro di cucina e lei la mia allieva; ci scherziamo su e sono contento che sia felice! A tavola lo sguardo indagatore di Sara, che ci sta osservando da prima, mi riporta alla realtà ma non riesco a capire se è gelosia oppure comprensione.

Terminata la cena rimaniamo ancora un po’ a parlare in camera sua; ora però non si deprime più per il tradimento ma è più serena e rilassata. Noto questo cambiamento e ne sono felice; mi ritrovo anche a pensare che mi sto innamorando di lei: prima era un desiderio fisico quello che avevo verso di lei ma ora sta diventando qualcosa di più, anche Sara l’ha capito e, come mi dirà in seguito, ci osservava per questo motivo. Ora siamo allungati sul letto, abbracciati, senza dire una parola, appagati di quel semplice contatto; quando ci stacchiamo è ormai mezzanotte ed è il caso che vada via. Mi accompagna alla porta e questa volta mi dà un bacio sulla guancia molto vicino al bordo della bocca, indugiando un po’ troppo.

Saluto il resto della famiglia e Sara, con una scusa, mi accompagna sotto; mentre siamo nell’ascensore mi chiede a bruciapelo ‘Ti stai innamorando di lei non è vero??’. Io non so che rispondere ma prima che abbia il tempo di dire o fare qualcosa continua ‘Lo vedo come la guardi. Non voglio mettermi tra di voi, almeno per adesso!! Ma non voglio nemmeno negarmi un po’ di piacere insieme a te!’ e subito va a palparmi il cazzo. è stato in tiro per tutta la serata e anche lei se ne accorge; blocca l’ascensore e si inginocchia di fronte a me. Oramai ragiono con il cazzo e mi slaccio i pantaloni; lei lo prende subito in bocca e comincia a leccarlo e a succhiarlo voracemente. Sa che non abbiamo molto tempo perciò mi stimola anche le palle per cercare di farmi venire subito; non resisto molto e vengo pensando però al visino di Federica. Le dico che non passerò da Paolo quella sera ma che possiamo andare insieme da loro la mattina dopo; mi dà un bacio appassionato e vado via.

La mattina dopo, puntualissima, si fa trovare sotto casa mia; la sera prima ho riportato la macchina a Michela che mi ha voluto comunque ringraziare con l’ennesimo pompino della giornata ma non mi sono fermato da loro a causa della stanchezza e per pensare un po’ in santa pace. La cosa ha fatto molto piacere a Paolo che però avrà dovuto faticare non poco per soddisfare quelle due maialine. Ci fermiamo a prendere delle paste in un bar e andiamo a casa di Paolo; è un appartamento spazioso ma non grandissimo come quello di Sara. Mettiamo a fare il caffè e svegliamo i tre addormentati.

La prima a riprendersi è Giulia che appena mi vede si alza e corre a baciarmi, offrendomi la lingua; mentre fa questo si accorge della presenza di Sara. Questa si avvicina per presentarsi ma al posto di porgere la mano va anche lei a baciare Giulia, che non si ritrae e si gusta quella lingua nuova. Poco dopo si svegliano anche Michela e Paolo e ci vengono a salutare; Sara non perde occasione di tastare nuovamente il cazzo di Paolo che subito raggiunge la massima erezione. Contenta di questo si abbassa e prende a leccarglielo; Giulia la guarda incredula ma le spiego che anche lei gioca con noi. Prima che possa dire qualcosa le spingo la testa verso il basso. Comincia a giocare con l’asta e poco dopo si aggiunge anche la bocca di Michela; Sara in poco tempo porta Paolo a sborrare e, raccolto lo sperma in bocca, lo porge alle altre due, sempre impegnate a leccarmi il cazzo, aggiungendo anche la sua lingua alle loro. La cosa non mi lascia indifferente e vengo anche io copiosamente nelle loro avide bocche, che raccolgono tutto e si passano lo sperma da brave amiche.

Facciamo colazione tranquillamente, anche se ho in mente qualche giochino da fare, e appena finiamo faccio uno squillo a Federica. Le propongo di uscire il pomeriggio dopo la lezione per andare a fare un po’ di shopping così si distrae un po’. Accetta con gioia e mi faccio prestare di nuovo la macchina da Michela; a lei non serve tanto in questi giorni visto che è ‘molto’ impegnata con Paolo.

La giornata trascorre tranquilla e, terminate le lezioni, prendiamo la macchina e ci dirigiamo verso un centro commerciale vicino. Prendiamo qualcosa ad un bar lì dentro e passiamo il resto del pomeriggio in giro per negozi abbracciati come due fidanzatini. Me lo fa notare e io le rispondo che oggi mi può chiedere qualsiasi cosa; a questa affermazione diventa un po’ rossa ma subito dopo scoppia a ridere. Compriamo un paio di gonne e una camicetta ma appena usciamo da lì la sua attenzione viene catturata dal negozio di intimo che si trova di fronte. In vetrina c’è una guepiere in pizzo nero con ricami rossi e perizoma coordinato che attira il suo sguardo; mi viene naturale chiederle ‘Vuoi provarlo??’. Mi guarda come se avessi detto un’eresia ma fa cenno con la testa di si perciò la prendo sottobraccio e la accompagno. In seguito mi dirà che non era mai entrata con un ragazzo in un negozio di intimo e che la cosa l’ha eccitata molto. Chiedo alla commessa se la mia amica può provare la guepiere che è in vetrina e se ci sono altri capi simili; si dimostra molto gentile, ci indica un camerino dove sistemarci e che mano a mano ci avrebbe portato i vari pezzi.

Federica è molto imbarazzata perciò le chiedo se è a causa mia e se devo allontanarmi; balbetta un no poco convinto e mi chiede di rimanere. Inizia a provare i vari capi che le passiamo ma solo dopo le insistenze della ragazza si fa vedere da noi; il risultato è sconvolgente. Il corpo di Federica, già molto sinuoso, viene esaltato dalla guepiere che ha addosso: il seno viene spinto verso l’alto e il culo è messo in evidenza dal perizoma, non molto ridotto, ma comunque molto sexy, un paio di calze autoreggenti dello stesso colore le fasciano le lunghe gambe in maniera perfetta. è la commessa che si complimenta ‘Le sta perfettamente, dovete proprio prenderlo. Sembra che sia stato disegnato apposta per la vostra fidanzata!’; a queste parole Federica arrossisce ancora di più ma non dice nulla e mi sorride.

Mentre si riveste dico alla commessa che lo prendiamo e se può fare un pacco regalo; pago con la carta di credito giusto nel momento in cui ci raggiunge. Le metto in mano la busta, la prendo sottobraccio e usciamo prima che possa parlare; fa per dire qualcosa ma la blocco e parlo prima io. ‘Fede è un regalo che voglio farti io! Eri bellissima mentre lo provavi ed eri contenta. Non importa niente di quello che succede intorno. Pensa solo ad essere felice!’; mi ringrazia con il più bel sorriso che le ho mai visto e mi dà un fugace bacio sulle labbra.

Si ferma e mi dice ‘Ale, perché solo ora mi rendo conto di te?!? Mi capisci meglio di chiunque altro, sai farmi ridere e sto bene insieme a te’. Capisco che è un momento importante perciò ci sediamo e subito riprende ‘In poche ore sei riuscito a farmi superare tutto quello che è successo ieri. E poi quando quella ragazza ci ha presi per una coppia’ Ale, io credo di provare qualcosa di più nei tuoi confronti, l’ho sempre saputo ma non volevo ammetterlo a me stessa! Ti prego dimmi cosa provi tu!’. L’ha detto tutto d’un fiato, come se avesse paura di non riuscirci; capisco che i suoi sentimenti sono sinceri così come ora lo sono i miei. Non dico nulla, avvicino solamente la testa verso di lei e la bacio; risponde con trasporto, come se aspettasse quel bacio da sempre. Rimaniamo per un bel pezzo così tanto che quando ci stacchiamo notiamo alcune persone ferme a guardarci; ridiamo di questo e ce ne andiamo via per tornare a casa, finalmente insieme!

Commentate numerosi Sono quasi le 18:00 quando arriviamo a casa sua, saluto i genitori e subito Fede corre in camera con le buste; spiego come è andata a Sara che, ridendo, mi chiede ‘Per caso vi dobbiamo lasciare un po’ soli??’. Non faccio in tempo a rispondere che la voce di Federica mi chiama; appena entro nella sua stanza quasi mi viene un colpo. Aveva indossato il completino intimo che le avevo comprato e un paio di sandaletti con tacco alto; infine si era truccata, ma non in modo eccessivo. Era stesa sul letto che mi guardava e mi faceva cenno con la mano di raggiungerla; ho chiuso la porta e subito mi sono andato a stendere di fianco a lei. Subito mi bacia dandomi la lingua che viene ad esplorare la mia bocca, così come io faccio con la sua; la accarezzo dolcemente sul fianco e sulle gambe, giocando con il bordo delle calze autoreggenti.

Passo una mano sopra al perizoma e lo trovo fradicio, allora lo scosto di poco e la accarezzo dolcemente giocando solamente con le labbra, senza penetrarla con le dita; con l’altra mano invece vado a giocare con il seno. Continuo sempre a baciarla e scendo sul collo e la spalla; è molto eccitata e non durerà molto perciò la faccio stendere completamente, le tolgo il perizoma e mi tuffo a leccare la sua fichetta rosa. Mi bastano poche leccate per farla venire, continuo imperterrito andando a stuzzicare il clitoride, prima con la lingua e poi mordicchiandolo. Non si aspettava una cosa del genere ma le piace infatti viene in un altro bellissimo orgasmo; raccolgo il frutto del suo piacere in bocca e mi avvicino per farglielo leccare. Tira fuori la lingua e la intreccia con la mia gustando i suoi succhi di donna; mentre fa questo riesce a slacciarmi i pantaloni e mi tira fuori il cazzo. Solo quando si stacca si rende conto delle dimensioni e si ferma un attimo; questa indecisione dura poco perché subito comincia a segarlo lentamente.

‘Perché non lo lecchi? Non morde mica!’, si ferma un attimo a guardarmi e capisco che forse ho detto troppo, ma continuo ‘Fallo solo se lo vuoi. Non voglio costringerti a fare qualcosa che non ti piace!’. A queste parole si rilassa e, molto timorosamente, va a baciare la cappella, passandoci sopra la lingua con una lentezza esasperante. Quello è il suo secondo pompino, come mi dirà in seguito, e l’inesperienza si nota, ma si impegna molto e questo mi eccita un casino. Di tanto in tanto le do delle indicazioni per farmi provare più piacere e subito migliora sensibilmente: lecca tutta l’asta disegnando degli arabeschi e succhia la cappella senza mai smettere di muovere la lingua. Intanto con la mano mi impossesso della sua fichetta inserendo prima un dito ma, vista la facilità con cui è entrato, decido subito di aggiungerne un altro.

Non ci mette molto a venire, esattamente nel momento in cui imbocca completamente il cazzo e inizia ad andare su e giù, dapprima piano ma poi sempre più velocemente, senza mai smettere un attimo di guardarmi negli occhi. Non posso durare molto in questo modo e mi porta piuttosto rapidamente all’orgasmo, la avviso che sto per venire e fa per fermarsi; io allora le prendo la testa muovendola lentamente, quasi a scoparle la bocca, e le dico ‘Ti va di prenderlo in bocca? Oppure devo venire su questo bellissimo completino??’. Mi fa un cenno con la testa come a dirmi di si e mi lascio andare nella sua calda boccuccia; fatica un po’ ad accogliere tutto il seme ma ci riesce, ingoiandone una buona parte e accogliendo anche alcuni schizzi sul volto. Questo però non rimane sporco a lungo perché lo raccolgo con le dita e gliele porgo da leccare, cosa che fa prontamente; appena finisce il lavoretto di pulizia la avvicino a me e la bacio, mischiando così il suo sapore sulla mia lingua con il mio sulla sua.

Ora è sopra di me e in questa posizione il cazzo struscia sulle sue labbra vaginali; sollevo leggermente il suo bacino e lo guido nella posizione giusta ma non mi muovo. è Fede infatti che si lascia lentamente cadere impalandosi completamente; ha una fica molto stretta ed è come stare in un forno per quanto è calda. Rimaniamo in questa posizione senza muoverci per alcuni secondi, fino a quando non le metto le mani sul culo e le faccio capire che deve muoversi un po’. Inizia ad andare su e giù molto lentamente, non è abituata alle mie dimensioni, ma poi prende un ritmo forsennato e mi cavalca come un’amazzone. Mi preoccupano un po’ le sue urla: la madre sa di noi ma il padre, seppur immobilizzato, è nell’altra stanza e ci può sentire; allora la cingo per le spalle facendo aderire il suo corpo al mio e le metto la lingua in bocca, tra l’altro subito catturata dalla sua, per impedirle di urlare.

Viene urlando il suo piacere nella mia bocca e, nonostante tutto, qualcosa si sente lo stesso; la lascio riprendere un momento rimanendo però dentro di lei. è sconvolta e felice, ma non ho assolutamente intenzione di fermarmi qui; la faccio alzare un po’ e mi impossesso delle sue tette: gioco con i capezzoli e li lecco come un neonato che cerca il latte, mordicchiandoli anche . Fede mugola di piacere e colgo l’occasione di dirle’Ti piace. Eh troietta! Dopo ti faccio pure il culo, sono sicuro che ti piacerà!!’, lei risponde ‘Siiiii. è tutto tuo! Rompimi il culo ma ti prego scopami!!’ e finendo di dire queste parole viene nuovamente, senza che mi muovessi dentro di lei.

Allora la faccio mettere a pecora e, usando i suoi succhi vaginali, vado a lubrificare l’altro buchetto; inserisco prima un dito e dopo un po’ un secondo e un terzo. Mentre le muovo velocemente nel culo mi viene un’idea: le prendo un sandalo e, lentamente, infilo il tacco dentro la sua fichetta che non si aspettava una cosa del genere. Il tacco è di circa 12 cm e lo infilo completamente dentro per poi cacciarlo e inserirlo nuovamente. Lo muovo per diverso tempo, facendola venire almeno tre volte; poi, senza preavviso lo tolgo dalla fica e lo infilo nel culo. Inutile dire che quasi sviene dal piacere; lo muovo delicatamente facendo dei movimenti circolari per allargare ancora di più l’anello muscolare.

Mentre faccio questo la fica è libera e affondo senza ritegno lì dentro muovendomi con foga facendola gemere di piacere; oramai non me ne importa più niente se ci possono sentire. Ora che anche il cazzo è ben lubrificato esco dalla fica, tolgo il tacco, punto la cappella sul buchetto e quasi le urlo ‘Puttana che cosa vuoi! Dimmelo. Cosa devo fare!!’ e lei ubbidiente ‘Inculami ti prego non ce la faccio più! Fa quello che ti pare ma rompimi il culo’ e dicendo questo cerca di infilarselo da sola ma la fermo e dico ‘E questo perché tu sei??’ lasciando la frase in sospeso. Capendo cosa voglio subito risponde ‘La tua puttana! Farò tutto quello che vuoi ma ora scopami!!’; ora capisco che è mia e comincio a penetrarla lentamente.

Entro un po’ in quel culetto strettissimo e poi esco per poi rientrare ancora di più; continuo l’inculata fermandomi di tanto in tanto per farla abituare all’intrusione. Lei intanto si sta sditalinando furiosamente e, quando esco per poi affondare nella sua fica, va in estasi; viene nuovamente bagnandomi, se possibile, ancora di più il cazzo. Riprendo l’inculata alternando spinte lente che do nel culo a quelle forti che do nella fica; anche lei, come la madre adora questo trattamento, e le fa provare una serie ininterrotta di orgasmi. Quando mi sono stufato di andare avanti così esco dalla fica e punto con decisione all’ano; un attimo prima di entrare le urlo ‘Ti sfondo troia!!’ e con un colpo solo glielo infilo dentro fino alle palle. Rimane senza fiato ma più per il piacere intenso che ha provato che per il dolore dell’ultimo colpo; infatti comincia subito ad assecondare i miei movimenti muovendosi aritmicamente rispetto a me per sentire di più i miei colpi.

L’inculata diventa ben presto molto furiosa e Fede gode ormai a ripetizione; le afferro i capelli e glieli tiro costrigendola ad alzare la testa e, con la con la coda dell’occhio a guardarmi. Si lascia dominare e noto che la cosa le piace parecchio, tanto da farla sbrodolare ancora di più dalla fica: con due dita le sto tenendo il clitoride gonfio e la mia mano è sempre più bagnata. In questa posizione le do dei bacetti sul collo e le infilo la lingua nell’orecchio; di tanto in tanto le mordicchio il lobo ma la cosa le piace molto, a giudicare dai suoi mugolii. è giunto il momento di venire anche per me, perciò esco dal culo, con una certa disapprovazione da parte sua, e le vado davanti alla faccia; caccia fuori la lingua e mi stimola la cappella mentre io mi sego fino a sborrare anche l’anima sul suo viso. I primi schizzi li indirizzo nella bocca, che subito ingoia vorace, mentre gli ultimi sul resto del viso che imbratto completamente.

La aiuto a ripulirsi e ci abbracciamo per coccolarci un po’; mi stupisce che dice le stesse parole della madre quando l’ho scopata la prima volta: ‘Ora che ti ho trovato non ti lascio più! Sei uno stallone e scopi troppo bene per lasciarti scappare!’. Poi continua dicendo ‘Non avevo mai bevuto la sborra, una volta era successo che Gianluca mi era venuto in bocca ma ho subito sputato. La tua invece è buonissima! Grazie per avermi fatto scoprire questo gusto nuovo!!’. Appena finisce di parlare non riesco a trattenere una risata, a cui si unisce subito pure lei; ci rivestiamo e usciamo dalla stanza.

Sembra un’altra persona, è più aperta e ride di più; è felice con se stessa e mio piace pensare che il merito è anche mio. Adesso ha indossato una minigonna di jeans piuttosto corta che lascia scoperta buona parte delle sue gambe e un top non molto scollato ma aderente al punto giusto da far vedere i capezzoli in rilievo. Mi fermo anche questa sera a mangiare a casa sua; la cena è una continua tortura, ogni occasione è buona per stuzzicarmi ma il culmine lo raggiungiamo quando, arrivati al dolce, prende un cannolo alla crema e va a leccare tutto il ripieno senza addentare la pasta.

Quando finiamo la mia erezione è molto visibile, tanto che torniamo subito in camera dove, appena entrati, Fede si inginocchia davanti a me, lo tira fuori e inizia a succhiarlo voracemente, dopo aver mangiato la crema pasticcera ora vuole gustare anche la mia di crema! Vengo nella sua bocca copiosamente ma, mentre è ancora intenta a leccarlo per ripulirlo per bene, sento aprirsi la porta pochi metri dietro di me; non faccio in tempo a girarmi che si è già richiusa. è Sara, che ora ci sta guardando, ma non dice nulla; Federica è ancora impegnata a succhiarmi la cappella perciò non si rende conto della presenza della madre, che si sta mordicchiando le labbra maliziosamente.

Si avvicina e si mette affianco alla figlia, che non riesce a credere a quello che sta vedendo; comincia a leccarlo con maestria e poco dopo avvicina con la mano la testa di Fede che, prontamente aggiunge la sua lingua. L’eccitazione è troppa per tutti e tre e non pensiamo a niente se non al piacere che stiamo provando: io nell’avere mamma e figlia che amorevolmente mi succhiano l’uccello, Federica nel condividere il proprio uomo con la madre e Sara per tutta la situazione per come si è evoluta. Quelle due bocche fameliche mi portano in breve a sborrare copiosamente e subito raccolgono il mio seme passandoselo tra loro come se lo avessero sempre fatto.

Una volta che ci siamo ripresi è Sara che prende la parola ‘Ragazzi mi avete eccitata di brutto questa sera. E pure prima mentre scopavate. Per fortuna che tuo padre aveva preso il sonnifero e non vi ha sentiti! Figlia mia è giusto che tu sappia una cosa. Ho già scopato con Alessio, in molti modi, tutti molto eccitanti, e quando mi ha detto che gli piacevi moltissimo l’ho spinto a provarci con te. Non è molto bello da parte di una madre farsi un ragazzo e poi mandarlo a scoparsi la figlia! Non voglio avere segreti con te, soprattutto in fatto di sesso. Spero che potrai perdonarmi”. Non fa in tempo a finire la frase che subito Fede la abbraccia e la va a baciare con tutto l’amore che una figlia può dimostrare ad una madre. Io le guardo rapito e quando, appena si fermano, si girano verso di me non faccio altro che abbracciarle, contento per come si sono messe le cose!

Commentate numerosi Sono da poco passate le 21:00 e tutti e tre abbiamo voglia di qualcosa di più; per l’occasione prenoto una stanza in un albergo per quella sera. Sara inventa una scusa con il marito, tirando fuori la storia di un’amica che si è appena lasciata con il fidanzato, che ha bisogno di uscire a divertirsi per distrarsi un po’ e di non preoccuparsi per l’auto perché l’avrei accompagnata io mentre al ritorno sarebbe tornata con la sua amica. Fede invece gli dice che andiamo a ballare e perciò si mette in tiro come mai l’avevo vista: indossa un vestitino a tubino rosso che le copre a malapena il culo e lascia intravedere il filo del perizoma e un paio di scarpe, anch’esse rosse, con tacco alto; lo sguardo è esaltato da un trucco molto pesante. Anche Sara però è molto sexy: indossa un vestito nero molto trasparente che le lascia scoperta la schiena fin quasi al culo, sotto si intravede un perizoma in pizzo molto ridotto e ai piedi un paio di sandali neri con tacco da 12 cm e allacciatura da schiava; anche lei è truccata in modo pesante ma meno rispetto alla figlia.

Sono entrambe bellissime e già nell’ascensore cominciamo a toccarci e a darci qualche fugace bacio; in macchina poi solo vederle lesbicare è uno spettacolo unico. Arriviamo veloci all’albergo, un po’ fuori città a dire il vero, ma non ci importa più di tanto; così all’ultimo minuto non sono riuscito a trovare di meglio. Quando arriviamo il portiere ci guarda storto (evidentemente scambia le mie compagne per due puttane!) ma non si compone più di tanto e, dopo un’ultima fugace occhiata alle due donne, ci lascia la chiave.

Non faccio in tempo a chiudere la porta che Fede mi sta già baciando con un metro di lingua in bocca mentre Sara ha messo una mano sul pacco e cerca di slacciarmi i pantaloni. La fermo un momento e bacio pure lei e subito Federica si sostituisce alla madre in quello che stava facendo poco prima. Anche le mie mani sono in movimento e stanno percorrendo ogni centimetro della pelle di quelle due splendide creature, con grande apprezzamento da parte di entrambe. Ormai ho i pantaloni calati perciò finisco di spogliarmi; mentre mi tolgo la maglia sento una bocca che avvolge la cappella e un’altra che sta amorevolmente succhiando le palle. Appena mi è possibile abbasso lo sguardo per guardarle: Federica sta leccando tutta l’asta risalendo spesso a leccare la cappella, mentre Sara passa la sua lingua sui coglioni, unendola a quella della figlia quando questa raggiunge la base del cazzo e sono vicine. Le sensazioni che provo sono uniche e, se non fossi appoggiato alla porta, probabilmente cadrei a terra come un sacco di patate. Mi rendo conto solo adesso che sono ancora in piedi perciò fermo un momento le due e mi vado a stendere, praticamente nudo, sul letto.

Si fanno un sorrisetto d’intesa e cominciano uno spettacolino lesbo che resusciterebbe un morto: si baciano come vecchie amanti e giocano ognuna con il seno dell’altra leccando freneticamente i capezzoli. Non ci vuole molto prima che entrambe rimangano completamente nude, fatta eccezione per le scarpe; qui però Federica mi stupisce e prende l’iniziativa. Fa stendere la madre di fianco a me, le allarga le gambe e comincia a leccarle voracemente la fica mentre questa si dedica a succhiarmi il cazzo che si trova a pochi centimetri di distanza dalla sua bocca. Dopo nemmeno cinque minuti la sento venire; me ne accorgo perché succhia con più foga rispetto a prima e devo quasi fermarla per non sborrarle subito in bocca. Fede, continuando a masturbarla con due dita, raccoglie in bocca il frutto del piacere di Sara, e si avvicina per farmelo assaggiare. Le nostre lingue si intrecciano furiosamente e quando ci stacchiamo passano alcuni secondi prima che riprendiamo fiato; la sollevo di peso e avvicino la sua fica alla mia bocca. Si mette a cavalcioni sulla mia faccia e faccio cenno a Sara di girarsi in modo di avere a disposizione anche la sua.

In questo modo posso leccare Federica e masturbare Sara, che nel frattempo è impegnata a spompinarmi per bene; alterno le attenzioni alle due leccando ora l’una ora l’altra, con grande approvazione da parte di entrambe. Riesco a farle venire nello stesso momento e bevo tutti i succhi di Federica, che stavo leccando poco prima; non manca molto neppure a me e, senza riuscire ad avvisarla perché intento a leccare la fichetta della figlia, vengo copiosamente nella bocca di Sara che, senza batter ciglio, ingoia tutto. Federica si rende conto un po’ in ritardo della cosa e, quando si gira per leccarlo anche lei, è già tutto finito e per questo se la prende con la madre; a questo punto intervengo io e provo a tranquillizzarle ‘Guardate che la serata è ancora lunga. Ce n’è abbastanza per tutte e due!’ e dicendo questo infilo tre dita in ognuna.

Dopo un mugolio, più per la sorpresa che per altro, ricominciano a leccarlo, questa volta però a ruoli invertiti: Sara si occupa dell’asta mentre Federica stimola le palle con la sua lingua vellutata. Inutile dire che la mia erezione è di nuovo completa, le fermo e faccio segno a Federica di venirmi sopra; Sara me lo prende in mano e, dopo aver dato un paio di leccate alla fica della figlia, lo guida dentro e comincia a giocare con i miei coglioni come all’inizio. Fede inizia un su e giù meraviglioso e il piacere che proviamo è amplificato dalla lingua di Sara che gioca ora con le palle, ora con la fichetta.

La scopata dura a lungo (sono venuto da poco) perciò Sara, che vuole qualcosa di più, si stacca dalle nostre parti basse e mi mette la fica in faccia, che comincio subito a leccare voracemente. Muove il bacino avanti e indietro contro la mia bocca, come a simulare una scopata, facendosi penetrare sempre più a fondo e incitandomi a continuare; la sua fica sbrodola di continuo e faccio non poca fatica a raccogliere tutti quei succhi. Non impiego molto a farla venire e sento i suoi mugolii strozzati nel momento in cui raggiunge l’orgasmo; dalla mia posizione non vedo quello che succede ma le due donne si stanno slinguando alla grande e Sara sta giocando con i capezzoli di Federica.

Prendo di peso Sara e la posiziono di fianco a pecorina; in questa posizione offre tutti i suoi buchi e, senza dirci niente, io e Fede le infiliamo due dita nella fica e due nel culo. La stuzzichiamo un po’ così e nel farlo ci baciamo lascivamente; ho voglia di scoparla per bene ma a sorpresa Fede me lo prende e lo guida verso l’ano. Sara si irrigidisce, preoccupata che possa incularla a secco, ma la figlia va a leccarle amorevolmente il buchetto senza mai smettere di sditalinarla. Una volta pronta mi dice ‘Entra!’, e io affondo in quel culetto stretto che ho già provato tante volte; mamma e figlia sono visibilmente eccitate e, mentre la prima riceve il mio cazzo in culo, l’altra le si va a mettere di fronte offrendole la fica da leccare, cosa che Sara fa immediatamente.

I colpi che le do sono sempre più forti ma è Federica che mi incita ad aumentare sempre di più il ritmo; chi se l’aspettava che era più troia della madre, non che questa sia una santa! Sono entrambe partite e vengono di continuo, Sara almeno due volte e Fede credo anche di più; quando sto per venire esco dal culo e mi avvicino a Federica che subito spalanca la bocca, ansiosa di ricevere la sua parte visto che prima non aveva bevuto niente. Gli ultimi schizzi li dirigo verso la sua fica, dove ora c’è la testa di Sara, che così riceve un’altra razione di sborra, seppur minore rispetto alla prima.

Sono distrutto, l’inculata finale mi ha tolto molte energie e anche le mie due amanti sono visibilmente provate; le abbraccio tutte e due e mi lascio andare sul letto. Siamo felici e ci coccoliamo un po’ tutti insieme; Sara ci accarezza il viso come se fossimo i suoi bambini mentre Federica mi dà dei bacetti sul collo e mi accarezza il petto. Ci facciamo una doccia veloce e ci rivestiamo per andare via, si risistemano il trucco e lasciamo la stanza; sono le 2 e mezza e per Sara è ora di rientrare o il marito si insospettirà. La riaccompagniamo a casa ma Fede ha altri programmi in mente; salutiamo Sara intrecciando le nostre lingue in un lungo bacio a tre e andiamo via senza avere in mente una meta precisa.

Commentate numerosi Non sappiamo dove andare perciò optiamo per un drink nel primo bar che troviamo; fortuna che oggi è la serata universitaria e sono tutti in giro! Il caso vuole che appena entriamo troviamo tutti i nostri amici con cui usciamo solitamente; rimangono un po’ sorpresi nel vederci insieme (e soprattutto Federica così in tiro!) appena un giorno dopo la rottura. Ci sediamo, ordiniamo un paio di birre e chiacchieriamo un po’ con loro, raccontando gli avvenimenti dell’ultima giornata. Mentre ci avvicendiamo nel raccontare vedo in lontananza Gianluca che cerca di avvicinarsi; appena lo vede Fede mi abbraccia e mi bacia con passione davanti agli occhi stupiti di tutti, ma soprattutto suoi, che rimane a fissarci a pochi metri di distanza.

Quello che non ci aspettiamo però è la sua reazione: si avvicina incazzato nero e comincia a sbraitare facendo una scenata, dandole della puttana. Federica a quel punto sbotta e gli risponde ‘Allora sei un coglione! Se sono una puttana per quale motivo ti stavi scopando la bocca di quella poveretta?!? Ringrazia il cielo che non ti ha denunciato depravato. Non sei mai riuscito a soddisfarmi, farlo con te era una tortura! E io che mi dicevo che mi amavi e non importava’ Beh, va a farti fottere stronzo! Almeno adesso mi posso togliere qualche sfizio con qualcuno che sa come far godere una donna!!’. Gianluca sta per rispondere a tono ma prima che possa dire qualcosa intervengo: ‘Credo che Fede non voglia che tu rimanga, perciò vedi di andare a rompere i coglioni da qualche altra parte stronzo!’. Sono almeno 10 cm più alto di lui e più forte fisicamente; capisce che sono più che deciso a spaccargli la faccia se necessario e se ne va mandandoci a cagare entrambi.

I nostri amici ci guardano increduli per quello che è appena successo: Federica ha appena detto in un bar pieno di gente che il suo ex non è mai stato capace di soddisfarla sputtanandolo davanti a tutti i suoi amici facendolo passare per un maniaco sessuale stupratore. L’ultimo dettaglio il coglione non l’aveva rivelato, infatti è proprio questo che ha lasciato increduli i presenti; raccontiamo per filo e per segno come è andata e più di uno ci dice che siamo stati addirittura troppo teneri con lui. In un momento morto mando un sms a Luigi, l’unico dei miei coinquilini con cui ormai vado ancora d’accordo, chiedendogli se ci sono problemi se porto una ragazza a casa.

Il fatto che i nostri amici approvino la nostra storia ci fa molto piacere, tanto che va a posare la sua manina poco innocente sul cazzo, provocandomi un’erezione immediata. Non ci possono vedere e per questo comincia a massaggiarmelo da sopra i pantaloni facendomi faticare non poco a seguire il discorso. Dopo una mezz’ora abbondante passata così ci raggiungono altri due amici e, complice il poco spazio a disposizione, Fede si sposta e si viene a sedere sopra di me, facendo in modo che il pacco si insinui tra le sue chiappe; mi dà un casto bacetto sulle labbra e ritorna a chiacchierare. Spieghiamo gli ultimi avvenimenti ai nuovi arrivati e anche loro appoggiano le nostre scelte; sono proprio loro che ci offrono l’ultimo giro, brindando alla nuova coppia!

Stiamo andando via quando ricevo un sms da Luigi, lui è appena tornato e a casa non c’è nessuno visto che gli altri due sono usciti con le rispettive fidanzate (piuttosto bruttine a dire la verità!) e di non preoccuparmi che non si farà vedere in giro. Appena fuori salutiamo tutti quanti e le propongo di andare a casa mia, le dico che c’è solo uno dei coinquilini ma che non ci disturberà. Per tutta risposta mi dice ‘Se anche ci sono tutti non me ne fregherebbe più di tanto!’ e va a palparmi il culo; ci avviamo verso il mio appartamento ma ci mettiamo più del dovuto perché ci fermiamo ad ogni angolo a baciarci e accarezzarci.

Entriamo in casa e andiamo verso la mia camera, passiamo davanti alla cucina e vediamo Luigi intento a fare uno spuntino prima di andare a dormire. Lo saluto e gli presento la mia bella, che tra l’altro fa di tutto per farsi ammirare, e, mentre le stringe la mano può osservare il suo seno dalla scollatura. Come usciamo da lì gli faccio l’occhiolino e gli sorrido, facendogli capire che non mi importa se la guarda così; il tragitto fino alla camera è un calvario. Appena fuori dalla cucina Fede mi mette la lingua in bocca e inizia a manovrare con i miei pantaloni; anche io però cerco di spogliarla e, appena arriviamo alla meta, siamo praticamente nudi.

Mi spinge sul letto e mi sale sopra senza smettere un attimo di baciarmi; poi inizia a scendere baciando e leccando tutto il petto e il ventre fino ad arrivare al cazzo. Non lo prende subito in bocca, dà dei piccoli bacetti tutto intorno e ogni tanto va a leccare i coglioni; poi, senza preavviso, sento la cappella avvolta dalla sua bocca calda che comincia a fare su e giù. Prima che possa andare avanti la fermo e la faccio salire sopra di me per fare un bel 69: non voglio essere completamente passivo e voglio leccargliela per bene. Appena la sfioro con la lingua trovo una fica fradicia che non stava aspettando altro; accarezzo le labbra e vado a lappare il clitoride facendola mugolare di piacere. Questo si ripercuote sul pompino che diventa sempre più veloce; non smette un attimo di muovere la lingua e riesce a mantenermi al limite senza farmi venire.

Anche lei è al limite ma invece di continuare mi fermo, la faccio rilassare e ricomincio facendo esattamente come lei; continuiamo così fino a quando non ce la fa più. Si gira, si impala sul mio cazzo e inizia una cavalcata furiosa che mi toglie quasi il fiato; per farla rallentare le cingo le spalle e la faccio aderire al mio corpo. In questo modo non può dettare un ritmo molto elevato perciò inizia a fare dei movimenti circolari con il bacino, muove i fianchi come per sentirlo meglio e, quando fa per stringere il cazzo con le pareti vaginali l’effetto che ottiene è devastante. Lei viene urlando e inizia a muovere su e giù il bacino rimanendo bloccata in quella posizione: si sta praticamente scopando da sola. Sempre rimanendo dentro la giro e vado sopra; lei poggia le gambe sulle mie spalle e si offre completamente ai miei colpi che diventano sempre più veloci.

Ansima molto forte fregandosene che Luigi la possa sentire, anzi; sembra quasi che voglia far sapere a tutti quanto è troia. Sto quasi per venire e glielo dico, ‘Dammelo, voglio berti tutto!’ è la sua risposta (che fare se non accettare!) e subito la accontento, esco e avvicino il cazzo alla sua bocca che subito cinge con le sue labbra e slingua furiosamente. Non ci metto molto a venire e ingoia tutto quanto senza problemi, poi mi fa cedere la bocca vuota e mi sorride soddisfatta.

Mi fa allungare e si stende sopra di me, mi accarezza il viso e mi bacia sul collo, stuzzicando anche il lobo dell’orecchio. Mentre ci coccoliamo teneramente mi sussurra ‘Dopo mi fai pure il culo, vero amore?’ e mi guarda con i suoi occhioni verdi come una bambina innocente. ‘Certo tesoro. Hai un culo troppo bello per non sfondartelo ogni volta!’, mi sorride felice per la risposta e mi bacia con un metro di lingua in bocca mentre con una mano va a stuzzicare il mio amico più sotto. Si sposta di fianco e comincia a farmi un pompino con i fiocchi, lasciando a mia disposizione la sua fichetta che diviene subito preda delle mie dita. Infilo tre dita sempre più velocemente, appena inserisco il quarto dito viene bagnandomi completamente la mano; la tolgo e lecco tutti i succhi che ci sono sopra piuttosto rumorosamente facendole capire che mi piace molto quel sapore. Intanto inserisco prima uno e poi due dita nel suo culetto, infilandoci dentro anche la lingua per lubrificarlo il più possibile. Quando la sento prona e io sono completamente in tiro si alza, poggia una gamba sul letto e si allarga le chiappe, un chiaro invito a incularla, invito che non posso rifiutare.

Prima di continuare devo premettere una cosa: la mia stanza è l’unica con il letto matrimoniale, letto che ho portato io da casa mia. Uno dei motivi per cui non sono in buoni rapporti con i miei coinquilini è che questi entrano nella mia stanza quando io non ci sono, sicuramente anche per spassarsela comodi sul mio letto. Ho fatto questa premessa per un semplice motivo: appena entro completamente dentro il culetto di Federica si apre la porta della camera e appare Luigi, ci dice che gli altri due stanno appena tornando e sono con i due cessi (come le chiamiamo noi) e va via. Presumibilmente verranno a farsi una scopata in camera mia; lo dico a Fede spiegandole la situazione; capisce subito cosa ho in mente e mi risponde ‘Allora facciamo divertire il nostro pubblico!!’ e si spinge ancora di più contro di me assecondando i miei movimenti e ansimando sempre di più.

Appena la porta si apre lo spettacolo che appare è questo: Federica messa a pecorina sul letto mentre viene inculata selvaggiamente dal sottoscritto che viene incitato a prenderla sempre più forte. Ci giriamo a vedere chi c’è sulla porta e, come immaginavo, troviamo loro due con le rispettive ragazze, anche se definirle tali è un insulto a tutto le donne del mondo. A questo punto, sempre rimanendo nel suo culo, mi siedo e Federica rimane impalata di fronte a loro che ci guardano stupiti; mi rivolgo a loro dicendo ‘Pensavate di trovare la camera vuota vero stronzi! Andate a scoparvi quelle merde da un’altra parte!’. Stanno per ribattere qualcosa ma interviene Federica prima di loro: ‘Ma non vi vergognate ad andare in giro con due cozze come quelle? Forse sono le uniche che ve la danno, e la cosa mi sembra anche comprensibile! Ora girate i tacchi e lasciateci scopare in santa pace. Anzi chiamate Luigi, se lo merita un regalino, almeno con lui ci si può divertire! Ora sparite e non fatevi più vedere. Mi avete quasi fatto passare la voglia!’.

Io, che non avevo smesso un momento di muovermi dentro il suo culetto, a queste ultime parole la stringo a me e la bacio sul collo: io stesso non avrei saputo trovare parole migliori. Vanno via e dopo pochi minuti ricompare Luigi; gli facciamo lasciare la porta aperta così sappiamo se si forma un pubblico indesiderato (non voglio che ci vedano, nemmeno dal buco della porta). Federica gli slaccia i pantaloni e lo trova subito in tiro; tutte le nostre urla devono averlo eccitato parecchio e quello che appare è un bel cazzo, non troppo lungo ma di dimensioni adeguate per soddisfare la mia bella. Gli dà qualche bacetto sulla punta, lo lecca un po’ e poi lo fa sparire completamente nella sua bocca; l’eccitazione è tanta infatti dopo poche succhiate viene in una sborrata copiosa nella sua bocca che però accoglie tutto fino all’ultima goccia. Gli dà la sua lingua che si intreccia subito con quella di lui, facendogli assaggiare il suo sapore; anche io sto per venire e sborro dentro il suo culo, con molto piacere da parte sua, visto che raggiunge anche lei un bellissimo orgasmo.

Ci facciamo una doccia ristoratrice, ringraziamo ancora Luigi e insultiamo per l’ultima volta le due coppie sfigate: ‘Andate a rifarmi il letto coglioni, non pretenderete che dormiamo su quel macello!! E vedete di trattare noi tre con più rispetto da ora in avanti!’, ci giriamo e li aspettiamo sulla soglia della porta della mia camera. In meno di cinque minuti la stanza è di nuovo in ordine, e, dopo esserci baciati a lungo, ci addormentiamo sfiniti.

Commentate numerosi La mattina dopo mi sveglio presto e vado in bagno a farmi una doccia; mentre sono sotto il getto dell’acqua comincio a riflettere sulle implicazioni di quanto successo la sera prima. Sandro e Piero (gli altri due inquilini della casa) si sono lasciati comandare a bacchetta come niente fosse e non hanno nemmeno detto niente per difendere le rispettive compagne. Mentre sono assorto in tutti questi pensieri sento aprirsi la porta del bagno e intravedo la figura di Luigi che si avvicina al box doccia per dirmi qualcosa: ‘Ale sei stato grande ieri sera! E Federica è fantastica. Dove l’hai trovata una così zoccola?!?’.

In quel momento entra anche Fede, completamente nuda, che ha sentito tutto, e osserva il mio amico; esordisce dicendo ‘Non ci crederai ma prima si è scopato mia madre, poi me e alla fine tutte e due insieme! Comunque sono sempre stata innamorata di lui, anche se non lo volevo ammettere a me stessa’, dà un bacio sulla guancia a Luigi, poi apre il box doccia e viene vicino a me. Mi dà il buongiorno dandomi la sua lingua guizzante e continua così: ‘Sai ho pensato a quello che è successo con Gianluca e sono giunta a una possibile conclusione. Credo che sia stato tutto orchestrato da te e Michela, tu già scopavi con Sara e volevate entrambi anche me non è vero??’. Luigi capisce che il momento è importante e va via lasciandoci soli, chiedendoci se volevamo fare colazione più tardi; gli dico che ci avremmo pensato noi e se ne va. La perspicacia di Fede mi sorprende ma non sembra affatto arrabbiata, tutt’altro, e prima che dica qualcosa continua il suo discorso: ‘Ti chiedo solo di essere sincero con me, sei l’unico che mi ha capita veramente e, seppur con un secondo fine, mi hai aiutata a capire cosa volevo. Perciò dimmi’ C’entri qualcosa nella rottura con quel coglione con cui stavo??’.

Mi rendo conto che è sincera e non me la sento di mentirle ancora perciò le racconto tutto; le dico che mi sono sentito uno stronzo quando l’ho vista così triste e che avrei voluto dirle tutto fin da subito ma che temevo la sua reazione. Finiamo la doccia insieme e poi le racconto tutto il resto: le racconto di come ho conosciuto Sara, del Club Malibu, di Paolo e Giulia e dell’aiuto di Michela. Le dico anche che questa vorrebbe tanto fare qualcosa con lei e temeva che non si sarebbero mai più rivolte la parola. A questo punto Fede, che ha ascoltato tutto in silenzio, mi ferma e mi bacia con passione; appena ci stacchiamo mi dice ‘Ale io ti amo! Mi rendo conto che hai fatto tutto questo solo per me e sono felice che tu abbia perseverato. Gianluca ora è solo un brutto ricordo, anche se non era tutto vero quello che ho detto ieri sera non mi dispiace averlo trattato come una merda! Mi ha fatta soffrire per tanti anni e non ce la facevo più. Perciò grazie!!’.

Mi guarda con i suoi occhioni verdi e vedo riconoscenza e amore dentro di essi, la stringo a me e la bacio, contento per non doverle nascondere più niente; rimane stretta contro di me e mi sussurra ‘Amore’ Quanto prima mi devi portare a questo Club Malibu! Credo che ci divertiremo parecchio!!’ e subito dopo si inginocchia per farmi un pompino. Non ci metto molto a venire, la mattina ho sempre una forte erezione, e mi scarico completamente dentro la sua bocca avida di sperma.

Mentre sta ingoiando le ultime gocce si apre la porta: è Piero, che tutto pensava tranne che trovare Federica intenta a succhiarmi amorevolmente l’uccello. Appena lo vedo gli urlo ‘Ma che cazzo! Qui nessuno ha più la decenza di bussare?!? Va a prepararci la colazione impiccione e non tornare!’. A queste parole sbianca completamente, china il capo e va in cucina a fare quello che gli ho ordinato. Usciamo dal bagno e ci rivestiamo: Fede indossa il vestito della sera prima ma questa volta non indossa il perizoma (che tra l’altro non riusciamo nemmeno a ritrovare!) e si trucca con cura, valorizza il suo sguardo senza però apparire volgare.

In cucina troviamo tutto pronto e mangiamo di gusto quello che troviamo, senza disdegnare qualche toccatina fugace davanti agli occhi sgranati di Piero. Mentre mangiamo provo a chiamare Paolo e gli chiedo di Michela ‘è ancora interessata a farlo insieme a Federica??’; parlo in modo diretto, ormai non ho più segreti e fare giri di parole è inutile. Mi dice che è lì vicino e me la passa; a questo punto metto la chiamata in viva voce e tutti sentiamo la voce sensuale di Michela ‘Ciao bello! Che posso fare per te’ Ancora!’, risponde Federica dicendo ‘Tesoro l’idea sarebbe quella di conoscerci meglio! Alessio mi ha raccontato tutto e ti meriti un bel premio per avermi aiutata a capire cosa desideravo veramente!!’ e nel dire queste parole comincia a massaggiarmi il cazzo da sopra i pantaloni.

Non portando le mutandine la sua fichetta è a mia completa disposizione e pertanto affondo senza problemi due dita dentro. Con Michela rimaniamo che la passo a prendere dopo che riaccompagno Fede a casa per cambiarsi (la sua macchina ce l’ho ancora io e non sa dove abito). Finiamo di mangiare e andiamo; prima di uscire mi rivolgo a Piero dicendogli ‘Coglione, pulisci in cucina e sistema la mia stanza! Noi usciamo e più tardi torniamo a divertirci con un’amica! Vedi di non fare cazzate!’ e subito dopo gli chiudo la porta in faccia senza dargli il tempo di controbattere.

Accompagno Fede a casa in modo che si possa cambiare i vestiti (anche se non mi dispiacerebbe affatto se rimanesse così!) e poi passo a prendere Michela a casa di Paolo. Appena mi apre la porta la vedo in tutto il suo splendore: indossa una vestaglietta azzurra trasparente che mostra le sue tette sode e il filo striminzito di un perizoma anch’esso azzurro. Mi abbraccia e mi bacia con trasporto ‘Non ci speravo quasi più nella tua chiamata! Ma dimmi lei come l’ha presa? Mi sembra piuttosto bene!’. Non posso che confermare la sua affermazione e la cingo a me accarezzando il suo culo sodo; le do una pacca su una natica e la mando a cambiarsi.

Quando riappare indossa un vestito a tubino nero molto sopra il ginocchio, calze autoreggenti con la balza in pizzo alta, stivali con tacco vertiginoso e trucco pesante, soprattutto intorno agli occhi. Le do un casto bacio sulla guancia, non voglio rovinarle il trucco, e andiamo a prendere Federica a casa sua; mentre arriviamo incontriamo Sara che sta uscendo. Ci riconosce e si ferma un attimo con noi; entrambe hanno ricordi piacevoli dell’altra perciò si baciano subito come due vecchie amanti. Ci dice che deve scappare al lavoro e, rivolgendosi a me, dice anche un’altra cosa ‘Ve al siete spassata stanotte tu e mia figlia! Mi ha raccontato tutto, ormai non abbiamo più segreti. Non vi stancate troppo che la prossima settimana torniamo tutti insieme al Club Malibu!!’.

A queste parole non posso che annuire felice, ci apre la porta e la salutiamo nuovamente prima di entrare in casa; sento la voce del padre che chiede chi è (ancora non si può muovere agevolmente ed è allungato sul divano). Appena mi vede mi saluta cordialmente e mi dice che Federica è ancora in camera, gli presento Michela come una vecchia amica che ci dà un passaggio. Dopo cinque minuti appare Federica; indossa una gonnellina nera molto corta che non lascia nulla all’immaginazione, una camicetta bianca molto sbottonata e una giacca nera piuttosto leggera per la stagione, le gambe sono inguainate da un paio di calze fumè con il filo e ai piedi porta dei sandali con allacciatura da schiava e tacco di almeno 15 cm; si è anche rifatta il trucco, è più pesante di quello che aveva messo prima. Si avvicina e mi bacia come se non mi vedesse da anni, saluta il padre e andiamo via verso casa mia, dove spero sia tutto pronto.

Già in macchina le due cominciano a fare conoscenza: sono entrambe senza mutandine e mentre si baciano ognuna infila due dita nella fica dell’altra. Sono molto eccitate e in pochi minuti vengono in contemporanea; si baciano ancora e mi porgono le loro dita bagnate da leccare, cosa che faccio immediatamente. Parcheggio sotto casa e già in ascensore le nostre lingue si uniscono in un fantastico bacio a tre come se lo avessimo sempre fatto insieme. Appena entriamo Piero quasi non crede ai suoi occhi: sono abbracciato da due splendide donne disposte a soddisfarmi in ogni modo possibile. Già Federica è molto al di sopra del suo normale standard di bellezza e un’altra gnocca come Michela non può che eccitarlo ulteriormente.

Prima di cominciare a scopare gli faccio le dovute raccomandazioni, come a un bambino: ‘Coglione non ti azzardare a disturbarci, non voglio vedere né te né quella mezza sega di Sandro! Ora levati dai piedi e facci trovare il pranzo per dopo!’. Detto questo prendo le mie belle e le porto verso la mia camera infilando una mano sotto la gonna di entrambe.

Commentate numerosi Devo confessare che scopare con due strafighe come Federica e Michela sapendo che a pochi metri c’è il mio coinquilino che non sopporto mi eccita di brutto. Appena entriamo in camera mi saltano letteralmente addosso: Fede mi tira il cazzo fuori dai pantaloni e Michi mi toglie la felpa che indosso. Mi buttano sul letto e Federica si mette sopra baciandomi mentre Michela, di fianco a noi, aggiunge la sua lingua alle nostre e con la mano va a menarmi il cazzo. Si staccano da me e si dedicano a loro cominciando a ballare sensuali su una musica immaginaria; i loro corpi sinuosi si strofinano e si accarezzano mentre si baciano con un metro di lingua in bocca. In breve tutti i loro indumenti sono a terra, perciò tornano a dedicarsi a me; il pompino che mi fanno mi manda in poco tempo in paradiso ma la loro bravura sta soprattutto nel riuscire a non farmi venire subito.

Quando ritengono di aver succhiato abbastanza Federica abbraccia Michela, afferra il mio cazzo e lo guida verso la sua fica fradicia di umori per l’eccitazione. Entro in lei come una lama nel burro, le metto le mani sul culo e comincio a darle il ritmo della cavalcata; Federica intanto ci accarezza entrambi mentre la masturbo con 4 dita sempre più velocemente. Quando sento che sta per venire rallento per poi accelerare nuovamente quando si è calmata; così è sempre più eccitata, tanto che si dedica alle tette di Michela per non pensare al piacere che le sto facendo provare.

Michela è intenta ad andare su e giù sopra di me e mentre palpo il suo culetto sodo ci inserisco dentro un dito; si gode quell’intrusione e dopo pochi minuti viene inondandomi l’asta di umori. A questo punto mi fa cambiare posizione: si mette a pecora e subito Federica va di fronte a lei offrendogli la fica da leccare. La prendo in questo modo, prima lentamente continuando così ad infilare il dito nel culo, ma dopo sempre più forte, provocando numerosi orgasmi sia a lei che a Federica visto che l’intensità delle leccate va di pari passo con la forza delle mie spinte.

Ad un tratto esco dalla fica e punto con decisione al suo culetto, entro fino alle palle e lo accoglie senza problemi né dolore; do un paio di colpi decisi nel culo, esco e poi riaffondo nella fica. Vado avanti così per un bel pezzo e viene non so quante volte, con grande piacere suo e di Federica, che però adesso vuole qualcosa di più di una lingua. La invito a mettersi come Michela e si scambiano le posizioni; la sua fica è un lago e forse è ancora più calda dell’altra. Lo accoglie tutto fino alle palle e mi incita a sbatterla sempre più forte mentre si preoccupa di restituire il favore all’amica che prima le ha amorevolmente leccato la fica.

La scopata dura una buona mezz’ora e vengo dentro di lei nello stesso istante in cui raggiunge l’ennesimo orgasmo; esco e chiamo Michela. Questa si avvicina e subito si tuffa a leccare quel ben di Dio che sta fuoriuscendo dalla fica di Federica ma non lo ingoia tutto, ne prende una parte e lo usa per lubrificare l’altro buchetto. Così Fede si ritrova con le mie dita nella fica che si muovono senza problemi e quelle di Michela che fatica un po’ di più ad infilarle tre dita nel culo. Michela è a gambe larghe per stare più comoda e, essendo di fianco a Federica, questa non perde un momento e le infila la lingua nella fica.

Godono del trattamento che si stanno riservando e rimango un attimo ad ammirarle mentre si danno piacere reciprocamente; poi, non appena Fede è pronta, la sollevo di peso e lascio che se lo infili dentro. Mi dà la schiena e subito Michela si mette di fronte a lei, che nel frattempo ha cominciato a muoversi sull’asta; lo fa uscire tutto e poi se lo rimette dentro godendosi quel movimento lento e soprattutto la lingua di Michela sulle sue tette. Senza che se ne accorga faccio un cenno a Michela che, appena afferro Federica per i fianchi, mi capisce al volo e abbraccia l’amica (di fatto bloccandola) aiutandomi a dare un ritmo più elevato all’inculata.

Quello che non riesco a vedere però è che oltre ad abbracciarla le sta stuzzicando il clitoride; me ne accorgo solo quando le infila tre dita nella fica facendole avere un orgasmo. è completamente partita e viene a ripetizione, sia con la fica che con il culo e Michela non fa altro che eccitarla ulteriormente con i suoi baci e il ditalino. A questo punto, rimanendo dentro il culo di Federica, la sollevo di peso e la giro mettendomi sopra; faccio cenno a Michela di mettersi a pecora sopra di lei. In questo modo ho i due culi a mia completa disposizione, uno sopra all’altro. Continuo a muovermi dentro Federica e contemporaneamente masturbo Michela, stimolandole anche il buco del culo.

Quando la trovo pronta esco dal culo di Federica e punto al suo, molto più largo, che mi accoglie senza nessuna difficoltà; do alcuni colpi forti ed esco per tornare dentro a quello di Federica. Non smetto un momento di masturbare Michela mentre Federica, nella sua posizione, riesce a farlo da sola; mi alterno a incularle per un bel pezzo, provocando a entrambe un gran numero di orgasmi. Arriva pure per me il momento di venire perciò esco dal culo in cui sono e faccio girare le due che subito si preoccupano di leccare la cappella, intrecciando le loro lingue, per farmi venire subito. La sborrata è abbondante e riesco a dirigere gli schizzi in entrambe le bocche, lasciando poi che gli ultimi getti vadano a finire sulle tette; si baciano passandosi lo sperma con le lingue e mi ripuliscono per bene. Ci lasciamo andare sul letto e ci riposiamo un po’ coccolandoci come vecchi amanti che si ritrovano dopo tanto tempo.

Rimaniamo così per un bel pezzo e non ci rendiamo conto di quanto tempo è passato; infatti, nel preciso momento in cui Michela mi sta facendo un pompino e Fede mi sta baciando amorevolmente si apre la porta della mia stanza e appare Luigi. Come ci vede balbetta qualcosa scusandosi ma lo fermo e gli dico che non c’è problema, anzi se vuole può unirsi a noi; tenta una debole scusa dicendo che c’è da preparare il pranzo o roba simile ma mi sembra poco convinto. A questo punto Fede si rivolge a lui dicendo ‘Ieri sera ti è piaciuta la mia bocca o sbaglio?!? Non ti va di provare anche quella della nostra amica??’ e finisce andando a intrecciare la sua lingua con quella di Michi.

Definitivamente convinto si spoglia e si avvicina, vuole dare un bacio sulla guancia a Federica per ringraziarla ma lei si gira all’ultimo momento dandogli la sua lingua. Io la accarezzo con una mano mentre con l’altra spingo la testa di Michela verso il membro di Luigi e subito lo accoglie in bocca fino alle palle. Vedo che lui fatica molto per cercare di non venire ma non ci riesce e sborra nella bocca di Michela che però non lascia cadere nemmeno una goccia; a questo punto si alza e va a baciare Federica passandole lo sperma di Luigi e giocando con la sua lingua. Nel fare questo si è piegata a 90′ sopra di lei offrendosi oscenamente ma Luigi non sembra raccogliere al volo quella muta offerta; è infatti Fede che quasi gli urla ‘Ma ti vuoi decidere a scoparla questa troia?? Muoviti dai!’, si stacca da Michi e va a dedicarsi al mio cazzo, succhiandolo con dolcezza ma muovendo la lingua sulla cappella furiosamente. Neppure io resisto molto, in fondo l’eccitazione è forte per tutti quanti, e non ha problemi a ingoiare tutto il mio seme, conservandone però un po’ da dare all’amica, come ha appena fatto con lei.

Il mio cazzo è ancora in tiro perciò Fede si alza e si impala sopra di esso senza troppi problemi nello stesso istante in cui Luigi affonda nella fica fradicia di Michela. ‘Cazzo questa non è una fica, è un forno!!’ sono le sue parole e comincia subito a chiavarla andando avanti e indietro senza nessuna difficoltà mentre Federica si muove con altrettanta facilità sopra di me. I pompini che ci hanno fatto ci danno una certa resistenza perciò duriamo molto di più, con grande piacere da parte delle due che stanno venendo in continuazione.

Quando ormai siamo sul punto di non ritorno usciamo da entrambe e, una volta fatte inginocchiare, veniamo sopra le loro facce ricoprendole di calda crema, che subito ripuliscono come due gattine. Io, Fede e Michi siamo stremati perciò ci facciamo una doccia ristoratrice ma prima faccio preparare il pranzo a Piero e Sandro (che intanto è rientrato) in modo che sia tutto pronto per dopo. Luigi è solo un po’ accaldato perciò si preoccupa di controllare i due sfigati affinché facciano un buon lavoro; è incredibile come da un giorno all’altro una situazione insopportabile possa cambiare in meglio!

Commentate numerosi Terminata la doccia ci rivestiamo e andiamo a mangiare; troviamo Luigi nel salone dove gli altri due stanno terminando di sistemare la tavola. Federica rimane abbracciata a me mentre Michela va a ringraziare Luigi per la precedente scopata stampandogli un bel bacio condito da una palpata al suo culo. Anche Sandro è rimasto abbagliato dalla bellezza delle mie compagne e rimane a fissare Michela senza dire una parola, al che mi rivolgo a lui così ‘Beh, che cazzo guardi? Sembra che non hai mai visto una donna!! Ah è vero, quel cesso con cui vai in giro non si può considerare una donna! Rifatti gli occhi ora che puoi perché non so se la rivedrai più in questa casa!!’. A queste parole Michela comincia a muoversi come una modella, mettendosi in posizioni sempre più erotiche per eccitare i due, che non credono ai loro occhi. Il suono del campanello ci riporta alla realtà e Federica, precedendomi, si occupa di andare ad aprire; sono le fidanzate di Piero e Sandro che, appena entrano nella sala, ammirano incantate le movenze feline di Michela.

Fede si avvicina all’amica e comincia a baciarla e accarezzarla, strusciandosi contro di essa e scendendo a palpare il suo culo; Michi gradisce molto queste attenzioni e subito contraccambia liberando le tette della mia ragazza dalla costrizione del vestito. Mentre lo spettacolo continua Luigi intima a Piero e Sandro di terminare di apparecchiare e, non appena la tavola è pronta, le mie belle si fermano e si avvicinano per rifocillarci. Anche le due cozze vengono a tavola e, nonostante non sopporti nessuna delle due, non mi va di levare loro il pranzo perciò rimangono a mangiare con noi, anche se ogni occasione è buona per deridere loro e i rispettivi ragazzi.

Quando arriva il momento di prendere il caffè mi viene un’idea, perciò mi rivolgo a Federica: ‘Fede tu il caffè come lo prendi? Macchiato??’ e lascio la frase in sospeso. Capisce subito cosa voglio dire e mi risponde con un sorrisetto da troia: ‘Si lo adoro! Ma non mi sembra giusto fare una cosa diversa solo per me! Dai Michi lo prendi pure tu macchiato insieme a me?!?’. Senza aspettare risposta mi slaccia i pantaloni e comincia un pompino monumentale che mi manda in poco tempo in orbita; con la coda dell’occhio vedo che Michela sta riservando lo stesso trattamento a Luigi mentre dall’altro lato del tavolo scorgo le facce incredule dei miei coinquilini. Il pompino che ci fanno ha un ritmo tale da portarci in breve all’orgasmo ma, un attimo prima di venire, smettono di succhiare, li tolgono dalla bocca e indirizzano gli schizzi verso le tazzine. Quando la sborrata finisce ci ripuliscono per bene, si siedono sopra le nostre gambe e sorseggiano il loro caffè ‘macchiato’, schioccando anche la lingua come un sommelier che degusta un vino pregiato.

Preso il caffè ci alziamo e vado via con Federica e Michela, Luigi rimane a casa che deve studiare ma si guadagna comunque il numero di Michela che glielo scrive sul braccio con un pennarello come si vede spesso in molti telefilm americani. Usciamo di casa e ci dirigiamo verso il bar di Paolo ma, durante il tragitto, ricevo una chiamata dal mio amico Michele (avevo dimenticato che gli avevo promesso di richiamarlo!). Mi dice che è in città e se ho tempo di incontrarci; gli propongo di prendere qualcosa al locale di Paolo visto che conosce pure lui e rimaniamo che ci incontriamo lì entro mezz’ora. Spiego la situazione a Federica e Michela dicendo che un mio vecchio amico è in città e che vuole prendere qualcosa insieme a me; poi faccio anche uno squillo a Sara: credo che voglia proprio ringraziare Michele per il fantastico week-end che abbiamo passato insieme! Le dico di farsi trovare nel giro di mezz’ora al bar di Paolo e magari di presentarsi sexy visto che forse ci sarebbe potuto uscire qualcosa di più.

In 10 minuti arriviamo e, dopo aver salutato Paolo con una stretta di mano e Giulia con un bacio piuttosto lungo, chiedo se prevedono di lavorare molto nel pomeriggio. Paolo mi risponde che non c’è molta gente in giro visto che molti stanno ancora facendo la settimana bianca e che non ci sono problemi a rimanere chiusi il pomeriggio visto che i veri affari si fanno la sera. Chiacchieriamo amabilmente fino a che non fa la sua comparsa Michele; quello che però non mi aspettavo è vedere che è accompagnato da Laura, la sorella bionda di Michela. Infatti appena mi vede esordisce dicendo ‘Ti devo una spiegazione’; ancora sorpreso da tutta questa situazione presento Federica a Laura e Michele e gli dico di aspettare un po’ perché sta arrivando anche Sara (che infatti non tarda ad arrivare).

Una volta fatte le dovute presentazioni iniziano le spiegazioni: scopriamo che Laura è la fidanzata di Michele e che Gianni (che avevamo conosciuto al Club) era stato mandato proprio da lui per ravvivare un po’ di più la nostra serata. Si complimenta con Michela per la sua relazione con Paolo e ammira la bellezza di Giulia, l’altra compagna di Paolo, che comunque non smette mai di ringraziarmi per avergli fatto conoscere Michela e averlo aiutato con Giulia! Mentre accade tutto questo arriva Sara che, appena riconosce Laura la saluta come una vecchia amica; le presento Michele e, come immaginavo, si dimostra molto disponibile a ringraziarlo per bene per l’aiuto che ci ha dato. Michele, baciandole la mano, risponde ‘Come fare a rifiutare un’offerta così!’ e lascia in sospeso la frase; infine gli spieghiamo che Federica è la figlia di Sara e il motivo per cui Michela era venuta in città.

Quando viene a sapere del mio piano si complimenta con me e si rivolge a Federica ‘A te sta bene che ha fatto una cosa del genere?’; la mia bella gli risponde così ‘Certo. Mi ha fatto capire cosa volevo veramente! Non posso che essergli grata per questo. E poi scopa troppo bene per lasciarselo scappare!!’, dicendo l’ultima frase mentre mi abbraccia. Anche Sara si avvicina e mi abbraccia confermando le parole della figlia; qui scoppiamo tutti in una sonora risata e continuiamo a bere i nostri drink. Mentre siamo seduti a chiacchierare sento due mani poggiate sulle mie gambe che risalgono sempre più fino ad arrivare sul cazzo, sono Federica e Sara; riesco inoltre a vedere che questa sta masturbando con il piede il mio amico Michele, seduto di fronte a noi. Ci vuole poco affinché gli altri si accorgano di qualcosa visto che comincia a fissare con insistenza le mie donne completamente rosso in viso; non riesce a capire quale delle due sia visto che entrambe lo stanno osservando con sguardo voglioso! Gli faccio cenno con la testa facendogli capire che è Sara; capendo che la situazione si sta scaldando troppo mi rivolgo a tutti dicendo ‘Ragazzi credo che proprio che sarà un lungo pomeriggio!’ e dicendo questo Fede viene a baciarmi mentre Sara comincia a togliermi la maglia.

La fermo e le faccio capire di dedicarsi a Michele; Laura e Michela sono salite sul tavolo e hanno cominciato a ballare muovendosi sensuali sul ritmo della musica di sottofondo mentre Giulia ha già cominciato a spompinare per bene Paolo. Le due sorelle si stanno scaldando alla grande: in breve rimangono completamente nude (fatta eccezione per le scarpe) e Laura si impossessa dei capezzoli di Michi che però non è da meno e comincia a fare un fantastico ditalino alla sorella maggiore. Sara si avvicina a Michele e comincia a fargli uno strip-tease personalizzato strusciandosi su di lui e spogliandolo fino a che non si impossessa del suo cazzo duro. Il pompino che Giulia sta facendo a Paolo ha preso un ritmo incalzante mentre Fede, che intanto ha cominciato anche lei a spompinarmi per bene, ha un ritmo molto più lento.

Sara non perde tempo e si impala sul cazzo di Michele e comincia a cavalcarlo come un’amazzone, Michela si avvicina e le infila la lingua nel culo, andando ogni tanto a stimolare le palle di Michele. Laura, invece, si mette di fianco a me, dall’altro lato rispetto a Federica, e aggiunge la sua lingua al pompino che mi stava facendo intrecciandola completamente sopra la cappella; intanto con le mani vado a inserire due dita nelle loro fichette fradice che sono a mia completa disposizione. Giulia si impala a smorzacandela sopra Paolo, dopo averlo fatto stendere sul tavolo, e chiama Michela ‘Dai Michi vieni qui. Facciamo come ieri sera alla chiusura!’; questa si gira e subito si siede sopra la faccia di Paolo che non perde tempo e inizia a leccarle la fica per bene.

Il mio cazzo, che è preda delle bocche di Federica e Laura, non ne può ancora per molto perciò le fermo e faccio stendere Laura sul tavolo vicino a Paolo e comincio a leccarle la fica, in modo da avere il tempo di riprendermi un po’. Federica si mette sopra di lei nella classica posizione del 69 e uniamo le nostre lingue in uno splendido bacio nella fica di Laura che, a quel punto, viene inondandoci le bocche con i suoi umori. Michele, invece, ha cambiato posizione e ora Sara si trova piegata a 90′ sul tavolo a pochi centimetri dalla bocca di Laura mentre la sbatte con forza; non passa molto tempo che Sara infila la lingua nella fica fradicia della figlia unendosi a quella di Laura in un bacio saffico molto simile a quello che io e Fede abbiamo fatto pochi minuti prima.

Mi fermo e mi sposto dall’altra parte del tavolo (che ora è decisamente troppo affollato!), offrendo il mio cazzo alle bocche avide di Sara e Laura, che non perdono tempo e cominciano a leccare e succhiare insieme. Vengo nella bocca di Sara nello stesso momento in cui Michele viene nella sua fica provocandole l’ennesimo orgasmo; ingoia tutto voracemente e si sposta. Prende per mano la figlia e la conduce verso il cazzo di Michele mentre Laura, che ha continuato a leccarmi per mantenermi in tiro, avvicina la sua bocca alla mia e mi bacia. Vedo che Federica sta facendo la stessa altrettanto con Michele; Laura, seduta sul tavolo, apre le gambe e mi guarda vogliosa offrendosi completamente mentre Michele posiziona Federica nella stessa posizione. Entriamo nelle loro fiche fradice contemporaneamente mentre le nostre donne si baciano lascivamente incitate sempre più da Sara.

Questa si masturba furiosamente incitando ora noi a scoparcele, ora Michela a cavalcare Paolo sempre più velocemente, visto che si è scambiata di posto con Giulia. Lei, invece, cinge da dietro Sara, che sta sul tavolo tra noi e Paolo, e va ad accarezzarle i seni e a baciarla sul collo, disegnando dei piccoli arabeschi con la lingua. Sara si gira e le offre la sua lingua mentre le sue mani vanno ad esplorare ogni centimetro di pelle di Giulia, che intanto le ha infilato tre dita nella fica bagnata. Michela è sopra a Paolo, avvinghiata a lui, mentre le dà dei colpi molto forti, senza però smettere un momento di baciarla; la fica di Giulia è così libera e diviene preda della bocca di Sara. Si mette a quattro zampe sul tavolo ed espone il suo culetto nella mia direzione; non resisto e le do una pacca sul culo, invitando Michele a fare altrettanto.

Fede e Laura, in contemporanea, ci fanno fermare e ci chiedono di incularle; noi le vorremmo preparare un attimo ma non ce la fanno più e ci dicono di incularle a secco. Per fortuna i nostri cazzi sono lucidi dei loro umori (sono venute diverse volte) e sono abbastanza lubrificati per non farle provare troppo dolore. è un problema inutile quello che ci poniamo perché affondiamo senza troppi problemi; le due infatti avevano provveduto già da prima (quando erano una sopra all’altra) a dilatarsi l’ano prevedendo una successiva inculata.

Mentre entro nel culo di Laura vedo Sara che si sta infilando il cazzo di Paolo nel culo mentre unisce la lingua a quelle di Giulia e Michela in un bacio a tre mentre queste vengono stimolate dalle abili dita dello stesso Paolo. Le inculate durano parecchio, con grande piacere per tutti; Giulia e Michela si sono spostate e si sono messe a quattro zampe rispettivamente sopra a Federica e Laura. In questo modo non ho problemi ad uscire dal culo di Laura ed entrare nella fica di Michela, mentre Michele fa la stessa cosa con Giulia e Federica; intanto Sara si gode il cazzo di Paolo che la sta sfondando per bene. Arriva per tutti il momento di venire; io esco dal culo di Laura, la faccio inginocchiare per terra insieme alla sorella e vengo in bocca a entrambe, Michele viene nel culetto di Federica e Giulia si inginocchia davanti a lei per leccare lo sperma che cola e Paolo viene copiosamente nella fica di Sara.

Ci risediamo tutti quanti e terminiamo il nostro aperitivo completamente nudi, pianificando anche la nostra visita al Club Malibu per quel week-end. Andremo tutti quanti e propongo anche di portare il mio coinquilino Luigi, è una persona a posto che merita di divertirsi come si deve di tanto in tanto. Quando usciamo dal locale è ormai sera; Sara deve tornare a casa dal marito e saluta tutti quanti, noi invece andiamo nell’albergo di Michele (come al solito hotel a 5 stelle) e ceniamo lì, consapevoli che la serata non si fermerà lì.

Commentate numerosi La cena procede senza giochetti da parte dei presenti, siamo ancora stanchi per la scopata pomeridiana e dobbiamo riprenderci un po’. Ho fatto uno squillo a Luigi, gli ho chiesto di raggiungerci e gli ho accennato qualcosa riguardo ai nostri programmi per il fine settimana; accetta con entusiasmo e si unisce a noi. Mi dispiace solo che non conoscerà Sara, ma non mi dispero più di tanto: ci saranno sicuramente tante altre occasioni; appena apre la porta della stanza, dove lo stiamo aspettando si trova davanti questa scena. Io sono seduto su una poltrona con Federica seduta su un bracciolo che mi bacia (mentre si sditalina furiosamente) con Giulia accucciata tra le mie gambe che mi succhia amorevolmente il cazzo; Paolo la sta scopando lentamente da dietro; Michele invece è occupato da Laura e Michela che, mentre gli fanno un pompino a due bocche si stanno masturbando a vicenda..

La prima a notarlo è Federica, che lo vede riflesso in uno specchio; me lo dice in un orecchio e, dopo averci infilato dentro la lingua, si stacca da me e va ad accoglierlo baciandolo e tastando la consistenza del suo cazzo. Se penso che fino a pochi giorni prima era insoddisfatta della sua vita sessuale e che ora si comporta come una ninfomane mi vengono quasi i brividi. In fondo però non ho fatto niente contro la sua volontà; con il tempo è diventata sempre più partecipe e appassionata (come è successo con la madre). Fede gli prende una mano e lo porta al centro della stanza dove fa le dovute presentazioni (conosce solo me, lei e Michela); Laura e Giulia gli tirano fuori il cazzo e glielo succhiano a turno (è il loro modo di presentarsi!) mentre Paolo e Michele gli stringono la mano.

Le due con la loro abilità riescono a farlo venire subito per poi intrecciare le lingue e assaporare quel sapore che non hanno mai provato prima. Poi, come se niente fosse, vanno a sedersi sul divano e riprendono le chiacchiere di prima; logicamente Luigi è rimasto sorpreso e, dopo alcuni istanti, si riprende e viene verso di noi. Esordisce dicendo ‘Me lo sono sognato o quelle due mi hanno appena fatto un pompino??’ e la risposta di Laura non si fa attendere: ‘Se non l’hai capito possiamo fare un ripasso!!’ e scoppiamo tutti a ridere. Gli raccontiamo tutto, del rapporto che abbiamo fra di noi e di come le nostre donne adorino scopare (anche se forse questo lo aveva capito già da solo!). Alla fine delle spiegazioni arriva la proposta: ‘Allora Luigi. Come ben sai sei l’unico di cui mi fido in quella casa dove stiamo e sei l’unico amico che ho lì dentro. Quindi vorrei proporti di passare il week-end insieme a tutti noi. Devi sapere che siamo soci di un locale un po’ particolare. Ho notato che sia Fede che Michi si sono divertite a giocare con te perciò ti voglio chiedere di venire con noi!’; lo dico facendogli anche notare che può dire di no a me ma difficilmente resisterebbe alle insistenze di Laura, Michela Federica e Giulia!

Con queste premesse non ci vuole molto a convincerlo, infatti poco dopo viene a sedersi di fianco a me e senza esitare un attimo tira nuovamente fuori il cazzo e va ad accarezzare Giulia (di cui ha preso il posto) mentre Federica è salita a cavalcioni sopra di me e ha cominciato a muoversi come una spogliarellista. A questo punto mi viene un’idea: ‘Fermatevi tutti un attimo. Ragazze perché non ci fate uno spettacolino. Ognuna si sceglie un ragazzo e si spoglia come se ci fosse solo lui! Ok??’. La proposta viene accolta con entusiasmo e le ragazze si posizionano di fronte a noi; Fede dedica le sue attenzioni all’unico con cui non ha ancora scopato, Paolo, Giulia comincia a spogliarsi di fronte a un estasiato Luigi, Michela si occupa del ‘cognato’ e Laura di me.

Prima di andare avanti è meglio descrivere l’abbigliamento dei presenti. Io, Michele e Paolo indossiamo un accappatoio e nient’altro; Giulia, approfittando del guardaroba di Laura, si è cambiata e ora porta un paio di shorts bianchi molto ridotti e un top nero molto scollato che esalta la sua terza abbondante; Laura indossa solamente una guepiere in pizzo molto sexy e una vestaglietta praticamente trasparente; Federica ha tolto solamente la giacca mentre Michela indossa gli stessi vestiti di prima. Laura, essendo quella con meno indumenti da togliere, si posiziona sopra di me e comincia a strusciarsi come una gatta che fa le fusa, il suo corpo aderisce perfettamente al mio e, mentre con il bacino mima un amplesso, mi mette tutta la sua lingua in bocca che subito va ad intrecciarsi con la mia.

Dopo un breve spogliarello anche gli altri sono nella nostra stessa situazione, faccio girare Laura e la stringo a me; in questa posizione il mio cazzo strofina proprio tra le sue natiche, con una mano vado ad occuparmi della sua fichetta vogliosa che trovo subito fradicia mentre continuo a darle dei bacetti sul collo mordicchiandolo di tanto in tanto. Nel fare questo noto che Federica, seppur intenta a godersi le carezze di Paolo, non smette un attimo di guardare verso di noi. Si sta strusciando contro un altro uomo ma sappiamo entrambi che è solo sesso, in quello sguardo vedo lussuria per quello che sta facendo ma anche amore nei miei confronti. Non posso fare a meno di sorriderle e farle un occhiolino, incoraggiandola a continuare la sua opera; sorridendomi di rimando non perde tempo e prende in mano il cazzo di Paolo. Lo masturba lentamente e si impala sopra di lui senza troppi problemi; la voce di Laura mi riporta alla realtà: ‘Ti ama veramente. Sta scopando un altro uomo ma lo sta facendo pensando a te!’ io non so che rispondere ma è lei che continua ‘Che dici’ Finiamo il riscaldamento e iniziamo a giocare un po’?!?’.

Senza aspettare risposta fa gli stessi movimenti di Fede e in breve mi ritrovo dentro la sua fica calda che non stava aspettando altro che essere riempita. Luigi, affianco a me, si sta invece godendo nuovamente la bocca di Giulia che lo sta spompinando come un’assatanata mentre Michela è intrecciata in un fantastico 69 con Michele sul divano di fronte. A un certo punto Luigi ferma il pompino di Giulia, la fa sedere a gambe spalancate e si tuffa in mezzo alle sue cosce per leccare la fichetta della ragazza; l’eccitazione è tanta e dopo poche leccate viene sotto i colpi di lingua del mio amico. Michele, invece, ha fatto spostare Michela e ora è intento a scoparla alla pecorina sul divano mentre invece Fede continua imperterrita a cavalcare Paolo.

Dopo un bel po’ di questo trattamento (e parecchi orgasmi dopo) Giulia non ne può più e, quasi implorante, si rivolge a Luigi ‘Dai, scopami! Non ce la faccio più! Dammelo tutto!’; perciò il mio amico sprofonda in lei senza troppi problemi e comincia a stantuffarla con compi lenti e profondi. Laura, intanto, si dimena come un’ossessa sopra il mio cazzo, sento i muscoli della vagina stringermi provocandomi sensazioni meravigliose; a questo punto però si ferma, lo prende in mano e se lo dirige verso l’altro orifizio. ‘Aspetta che ti preparo prima!’ provo a dire ma non c’è niente da fare, si impala completamente fino alle palle; rimane qualche secondo immobile ma la sua faccia è un misto di piacere e dolore. In questa sua fase di ‘trance’ ne approfitto per prenderla di peso e metterla a pecora di fianco a Giulia; poi comincio a muovermi lentamente, come stava facendo poco prima Luigi con Giulia.

Quest’ultima, senza perdere tempi, afferra il volto di Laura e lo avvicina a sé per baciarla; l’intrecciarsi delle lingue in qualche modo risveglia Laura che comincia a muoversi assecondando i miei colpi. Mi giro un attimo verso la mia Fede e noto che Paolo è sopra di lei intento a incularla come si deve; Michele invece continua a sbattersi la cognata nella stessa posizione di prima, ma questa volta nel culo. Chiedo a Paolo e Michele di avvicinarsi; siamo ormai tutti quanti al limite perciò facciamo mettere le quattro ragazze sedute sul divano e dirigiamo i nostri schizzi verso di loro. La sborrata è copiosa per tutti e anche loro raggiungono l’orgasmo visto che si stavano sditalinando furiosamente; si ripuliscono tra di loro leccando tutto il seme rimasto sui loro corpi e sui nostri cazzi.

Dopo una doccia ristoratrice ci rivestiamo tutti, fatta eccezione di Laura e Michele, e andiamo via; Federica mi sorride maliziosa e si stringe a me mentre Michela si appiccica addosso a Luigi. Ci riaccompagnano a casa e ci salutiamo, appagati della scopata appena fatta.

Commentate numerosi Siamo quasi arrivati alla porta di casa di Federica e siamo impegnati a baciarci in un corridoio quando sentiamo una porta che si apre e la voce del padre che saluta una donna, ma non è Sara! Attiro a me Fede in modo da non essere visti e questa ci passa affianco senza proferire parola; penso però che Giuseppe (è il nome del padre) non sta così male come sembra se è in grado di accogliere in casa una donna e poi accompagnarla alla porta. Lo dico a Fede che ha pensato la stessa cosa così, mentre lei rientra in casa, io esco per seguire questa donna misteriosa. Appena fuori noto che è salita su un’auto sportiva rossa e sta andando via; dannazione, non mi sono fatto lasciare l’auto da Michela, mi devo accontentare di prendere la targa così se la rivedo posso seguirla.

Mando un messaggio a Federica dicendole quello che ho visto e torno a casa; rimaniamo che la mattina dopo passerà lei a casa mia. L’indomani il mio risveglio è decisamente ottimo: Federica è arrivata abbastanza presto e ha preparato la colazione per me e Luigi, ho fatto proprio bene a lasciarle le chiavi! La mia la porta al letto, si mette di fianco a me e mi imbocca come un bambino, senza disdegnare un bacio ogni tanto; ha portato anche un po’ di frutta, una banana per la precisione, e la mia fantasia si mette in moto. ‘Fede mi dai quella banana, fa bene mangiare un po’ di frutta a colazione!’ lei sorride e me la porge, a questo punto però continuo il discorso ‘E tu?!? Hai mangiato un po’ di frutta questa mattina??’.

Non dice nulla, sorride e mette la mano sul cazzo, che prontamente tira fuori dal pantaloncino che uso per pigiama; lo sega un po’ per poi farlo sparire nella sua bocca. Intanto le ho allargato le gambe, spostato il perizoma e la sto accarezzando proprio sulle pieghe della fichetta, molto delicatamente, senza penetrarla. La cosa le piace perché il pompino diventa sempre più appassionato e lei si eccita sempre di più; inserisco un dito e lo muovo dentro constatando ciò. A questo punto sbuccio la banana e la inserisco nella sua fica che ormai è un lago di umori; il contatto tra il fresco del frutto e il caldo della fica la fa quasi saltare. Entro un po’ e poi tiro fuori, in questo modo la punta si è bagnata dei suoi umori; quindi addento la banana e ripeto l’operazione per i morsi successivi. Fermo un attimo Fede e le porgo l’ultimo pezzo rimasto che ho affondato nelle sue intimità; lo prende e lo manda giù cercando di assaporarlo al meglio. Con la mano intanto non ha smesso di masturbarmi e, appena ha ingoiato la banana, si dedica a quell’altra riprendendo il pompino interrotto se possibile con foga anche maggiore rispetto a prima. Non mi ci vuole molto per raggiungere l’orgasmo (complice anche l’alzabandiera mattutino) e vengo nella sua bocca avida di sperma che ingoia tutto fino all’ultima goccia.

Mi sorride mostrandomi la bocca vuota e si accoccola al mio fianco; rimaniamo così abbracciati per diversi minuti fino a che non noto sulla porta della stanza quel coglione di Sandro che ci sta fissando. Non so da quanto tempo è lì e non me ne frega neanche ma mi rivolgo a lui dicendo ‘Ehi, stronzo! Che hai da guardare??’ e prima che, balbettando possa dire qualcosa che abbia un senso continuo ‘ringrazia la signorina qui presente per averti risparmiato il lavoro di preparare la colazione anche a Gigi e vedi di sparire!’. Timidamente dice un grazie e, silenzioso come era arrivato, va via verso la sala; Federica si stringe ancora di più a me tanto che devo fare uno sforzo sovraumano per non saltarle addosso, visto anche il suo abbigliamento. Indossa una mini di jeans sotto alla quale non porta le mutandine, sopra invece una felpa che, seppur fascia perfettamente il suo bel seno, è abbastanza pesante per una giornata fredda come le ultime e ai piedi un paio di stivali con tacco alto.

Mi alzo e vado a farmi una doccia e, mentre mi lavo, Fede sistema il mio letto e alcune cose nella stanza; esco dal bagno completamente nudo e mi vesto davanti a lei (dopo tutto quello che abbiamo fatto negli ultimi giorni sarei un ipocrita a farla uscire per cambiarmi!). Poi ci dirigiamo in sala e, nonostante Sandro mi stia sulle palle non me la sento di umiliarlo ancora e lo lascio in pace; riferisco a Federica quello che ho visto la sera prima e cominciamo a discuterne.
‘Ma chi era quella donna? Quando sei rientrata Sara era in casa?’.
‘Non lo so. No, mia madre non era in casa. Comunque hai sentito pure tu quell’odore quando ci è passata davanti?!?’.
‘Si. Aveva appena scopato! E i sospetti ricadono tutti su tuo padre’ Sono solo riuscito a prendere la targa dell’auto però con un po’ di fortuna la dovremmo ritrovare. Non tutti guidano un’auto sportiva americana di colore rosso fuoco!’.
‘Hai ragione. Però teniamo gli occhi aperti tutti e due! Non vorrei ritrovarmela in casa uno di questi giorni!’.

Ridiamo a quest’ultima affermazione e decidiamo di avvisare Sara di quello che abbiamo visto la sera prima; al telefono ci sembra tranquilla e ci dice che lei terrà d’occhio il marito mentre noi la donna, qualora si facesse rivedere. Chiusa la chiamata andiamo in facoltà e, dopo le lezioni torniamo a casa loro per mangiare qualcosa; per strada però mi fermo in un negozio di cui ho sentito parlare da alcuni amici. Vendono tutto l’occorrente per osservare di nascosto una persona perciò compro alcune piccole telecamere da piazzare in punti strategici della casa. Qui sistemiamo tutto in modo da poter vedere senza problemi da varie angolazioni e avvisiamo Sara della cosa; il piano è quello di uscire fuori la sera e invece scoprire cosa accade veramente.

Il pomeriggio scorre tranquillo e, causa un esame abbastanza vicino, passiamo il tempo a studiare visto che di recente abbiamo passato il grosso del tempo a divertirci. Ceno con loro e dopo io e Fede passiamo un po’ di tempo in camera sua per decidere cosa indossare, anche se è per finta dobbiamo far credere veramente che usciamo quella sera. Anche Sara trova una scusa per andare via e in questo modo l’unico a rimanere in casa è proprio il marito. Ci allontaniamo un po’ e parcheggiamo abbastanza vicino in modo da avere una buona visuale della casa; appena ci fermiamo Sara cerca di rendere produttiva la serata. Infatti mi mette una mano sul cazzo e comincia a massaggiarlo da sopra i pantaloni, poi lo tira fuori, lo imbocca e comincia a giocarci; dallo specchietto noto che Federica sul sedile posteriore si sta masturbando furiosamente e lo fa guardandomi negli occhi. Non posso fare altro che sorriderle e godermi la bocca accogliente di Sara che ci sta mettendo tutta la passione possibile per farmi godere e goderne; infatti si sta sditalinando anche lei e in breve viene mugolando con il mio cazzo piantato fino in gola.

Quando arriva anche per me il momento di sborrare alzo lo sguardo e due cose colpiscono la mia attenzione: Federica ha diminuito il ritmo del suo ditalino per venire insieme a me, e la macchina rossa della donna misteriosa ci passa di fianco nello stesso istante in cui sborro copiosamente nella bocca di Sara. Il tempo di risistemarci che siamo nuovamente sotto casa per fare il nostro lavoro da spie; io sono armato della fotocamera digitale di Federica, che le ha regalato il padre tempo fa. La loro casa è molto grande, è ricavata da tre appartamenti uniti e ha un secondo ingresso, che non viene mai usato; di nascosto mi fanno entrare da lì e mi dirigo verso la camera da letto, da cui provengono alcuni rumori. La scena che mi appare davanti è sconvolgente ma diligentemente compio il mio lavoro e, dopo aver mandato un sms alle due donne, mi raggiungono: la situazione che ho davanti è incredibile!

Nella camera c’è Giuseppe, marito e padre di famiglia, nonché rispettato imprenditore della zona, infilzato dal cazzone di un trans nel letto che condivide con la moglie. Caso vuole che nello stesso momento in cui Federica e Sara appaiono sulla porta il porco raggiunge l’orgasmo sborrando sul letto mentre il trans continua imperterrito a sfondarlo con colpi violenti. Non appena si riprende si accorge della nostra presenza il trans si dilegua e Giuseppe comincia a farfugliare qualcosa ‘Amore’ Io” ma Sara lo interrompe bruscamente.
‘Brutto stronzo. Questa me la paghi! Da adesso in poi tu farai solo quello che ti diciamo noi! Domani mattina passiamo in ufficio per intestare tutto quanto a nome mio e di Federica e in banca per bloccare le tue carte di credito! Così non corriamo il rischio che butti via i nostri soldi per andare di nuovo a trans. Poi andiamo dall’avvocato e firmerai le carte del divorzio accettando tutto quello che chiederemo. Abbiamo ripreso e fotografato tutto e non otterresti niente comunque! Se provi a dire qualcosa in giro mandiamo tutto il materiale per e-mail ai tuoi dipendenti, agli amici e a qualche rivista specializzata per gay’ Almeno così ti renderesti utile! Con me hai chiuso e domani mattina te ne vai via da questa casa, non mi importa dove, basta solamente che sparisci! Per stanotte puoi dormire sul divano. Quando mi sveglio non voglio trovarti qui!’.

Sommessamente annuisce e con il capo chino va verso l’ampio salone, conscio che ha appena buttato nel cesso la sua intera esistenza; noi invece ci abbracciamo, soddisfatti per come la situazione ci è diventata favorevole.

Commentate numerosi Quella sera sono rimasto a dormire con loro ma non abbiamo fatto ginnastica tutta la notte, la situazione ci aveva colpiti tutti; dopo una breve scopata ci siamo addormentati tutti e tre. La mattina dopo vengo svegliato bruscamente da Giuseppe che mi intima di uscire di casa, agitando davanti ai miei occhi la fotocamera che avevamo usato la sera prima per riprenderlo.
‘Esci immediatamente da casa mia e non ti denuncerò per il ricatto che stai cercando di fare! Con mia moglie la risolvo io e non ti azzardare mai più a uscire con mia figlia!!’

Ormai stava urlando e la sua voce aveva svegliato le mie compagne; stava giocando la sua ultima carta, infatti minacciava di distruggere le prove che erano nella fotocamera. Con molta tranquillità ci guardiamo e ridiamo di gusto per quello che quel poveretto stava cercando di fare.
‘Credo che tu non abbia ancora capito bene come stanno le cose, adesso siamo noi che diamo gli ordini e tu obbedisci! Non hai notato che non abbiamo scopato molto stanotte?? è perché abbiamo passato quasi tutto il tempo a montare le scene che le telecamere hanno ripreso. Ora il video completo delle tue porcate non è più in questa casa ma è appena stato inviato al mio indirizzo di posta elettronica a cui non puoi accedere senza password. Inoltre ne ho mandato una copia ad alcuni amici che, qualora tu possa fare qualcosa di avventato nei nostri confronti, provvederanno a pubblicare tutto il materiale e verresti sputtanato come si deve! Infine abbiamo controllato la cronologia del tuo computer e siamo risaliti al numero di telefono della tua amica, Pamela; se sarai così stupido da portarci in tribunale credo che sarà facile convincerla a testimoniare a nostro favore e tu non otterrai niente comunque. Perciò merda che non sei altro adesso ti comporti bene e farai tutto quello che ti diremo!’.

A queste parole quasi gli viene un attacco di cuore e, ormai rassegnato, chiede solamente di lasciargli il necessario per vivere fino a che non arriverà lo stipendio. Mentre esce dalla camera io e le mie donne ci uniamo in un bacio a tre lingue che mi provoca un’erezione istantanea; prima però che possano andare oltre le fermo ricordando loro che dobbiamo passare in banca e dall’avvocato. Mentre sono di là urlo al futuro ex-marito di prepararci la colazione e di non farsi trovare in cucina quando arriviamo così da potersi vestire.

Madre e figlia escono dal bagno completamente nude tenendosi per mano come due ragazzine che vanno al parco e, mentre entro, noto con la coda dell’occhio lo sguardo lascivo che Giuseppe sta indirizzando alle due. Non perdo molto tempo in bagno (non che non curi l’igiene, anzi) ma voglio osservare meglio le reazioni di Giuseppe. Infatti quando esco noto che è ancora lì a spiare quelle splendide creature che fino al giorno prima facevano ancora parte della sua vita. Sono in cucina a fare colazione, accarezzandosi e baciandosi di tanto in tanto; non appena mi aggiungo a loro lancio un’ochiataccia a Giuseppe che ci sta osservando nascosto dietro alla porta. Fede e Sara se ne accorgono ma mi dicono ‘Lascia perdere, tra poche ore non farà più parte della nostra vita! Facciamogli godere questi ultimi istanti, anche se non se lo merita!’.

Terminata la colazione le due vanno in camera a vestirsi mentre nello stesso momento chiamo Giuseppe in cucina; gli ordino di sistemare tutto e mentre lo fa cominciamo a parlare della situazione in cui si è cacciato, del fatto che ha mandato tutto a puttane (nel vero senso della parola!) e ha perso la faccia, i soldi e la famiglia. Non riesce a controbattere e questo suo atteggiamento mi fa incazzare ancora di più; tuttavia esco dalla cucina, ben conscio del fatto che mi seguirà per osservare la scena nell’altra stanza. Entro in camera e trovo Sara vestita con il tailleur e la camicetta del giorno in cui ci siamo incontrati che stava indossando un paio di decolletè in vernice nera con tacco alto, mentre Federica era praticamente nuda, se si esclude il perizoma microscopico che indossava.

Mi avvicino e la cingo da dietro, si gira e mi stringe a sé lasciando aderire il suo corpo al mio; la sua pelle è percorsa da piccoli brividi dovuti sia alla stanza fredda che all’eccitazione. Infatti si sono accorte entrambe della presenza di Giuseppe e si sono vestite con lentezza proprio per farlo soffrire il più possibile. Mentre siamo avvinghiati una mano si posa sul mio cazzo e comincia a massaggiarlo come si deve; nello stesso istante mi infila l’intera lingua in bocca e comincia a fare le fusa come una gattina. è la voce di Sara però che ci riporta alla realtà, rammentandoci il programma della giornata: ‘Ehi piccioncini, non perdete troppo tempo. Vorrei cacciare quel coglione di casa il prima possibile, è da troppo che lo sopporto e non resisto un minuto di più! Abbiamo un giro lungo da fare!’.

A queste parole ridacchiamo entrambi e finiamo di vestirci; io indosso gli abiti della sera prima, un jeans scuro e una maglia aderente, mentre Federica sceglie un look simile a quello della madre: mette una gonna corta scura sopra al ginocchio (che lascia comunque vedere buona parte delle sue gambe), una camicetta color lilla da cui si osserva bene la linea del suo seno e una giacca leggera, anch’essa scura; delle autoreggenti chiare e un paio di stivali scuri completano il suo abbigliamento. Il tempo di sistemare il trucco ed è pronta come la madre, che ci sta aspettando in sala mentre Giuseppe si è nascosto in bagno per non farsi scoprire.

Prima di uscire gli facciamo lasciare tutte le chiavi, che ormai non gli serviranno più, e ci avviamo verso la macchina. Prendiamo il SUV di Sara e lasciamo che sia Giuseppe a guidare, facendoci praticamente da tassista; noi tre infatti ci siamo seduti dietro e abbiamo cominciato ad accarezzarci; non ci vuole molto prima che Sara si chini per prendermelo in bocca mentre Federica si preoccupa di baciarmi e di accarezzarmi amorevolmente il petto. Poco dopo anche Fede aggiunge la sua lingua a quella della madre e mi portano in breve all’orgasmo mentre il cornuto non può fare altro che guidare e osservarci dallo specchietto.

La prima tappa è l’avvocato; viene specificato chiaramente che quanto riguarda la divisione dei beni è stato deciso di comune accordo e, seppur stupito della remissività di Giuseppe, avvia la pratica che nel giro di pochi giorni renderà effettiva la separazione. La seconda tappa è la banca; impieghiamo poco più di un’ora, visto che Giuseppe è un cliente molto importante della banca e ha la precedenza rispetto a tante altre persone. Quando usciamo Sara e Federica sono le nuove titolari del conto mentre Giuseppe ne ha aperto un altro a suo nome dove è stata versata la cifra che abbiamo pattuito in precedenza, intanto abbiamo chiamato il fabbro che ci ha raggiungerà a casa in mezz’ora.

Lasciamo Giuseppe con il suo bagaglio vicino a un hotel a 5 stelle, quasi a volerlo sbeffeggiare visto che ormai non ha più niente e non può permetterselo. Mentre andiamo via osserviamo per l’ultima volta negli specchietti l’uomo che con la sua stupidità ha contribuito alla nostra fortuna.

Commentate numerosi Dopo neanche 5 minuti che eravamo ripartiti, la prima cosa che Sara decide di fare, ormai praticamente divorziata, è chiedermi di andare a vivere con loro.
‘Ale, tesoro, tutto questo è stato possibile grazie a te’ Adesso ti puoi anche trasferire a casa nostra, se vuoi, così potremo finalmente goderci il tuo bel cazzone quando ci pare! Naturalmente tu e Federica avrete la vostra privacy nel secondo appartamento. Allora che ne dici?’.

Devo dire che questa proposta un po’ me la aspettavo, in fondo in fondo ci stavo pensando anche io; accetto senza indugi, così potrò avere la mia Fede e Sara tutte le volte che voglio. E poi non ci saranno problemi a spiegare ai miei genitori che mi trasferisco dalla casa in cui sto visto che in più di un’occasione avevo detto che non mi trovavo bene lì. Ora, andando a vivere in una casa con due donne, saranno sicuramente contenti visto che avrò modo di ‘imparare qualcosa sulla gestione di una casa’, come dice mia madre. Passiamo da casa mia e prendo tutto quanto e, mentre siamo intenti a infilare vestiti e libri vari in valigia e nelle borse, sopraggiunge Luigi che mi chiede cosa stiamo facendo.

‘Mi trasferisco Gigi. Vado a stare da Fede fino alla fine dell’anno accademico. Poi a settembre andrò direttamente lì!’; nel dirlo stringo le due donne a me che non si ritraggono e presento Sara, che ancora non conosce. ‘Gigi, questa donna è Sara, la madre di Federica. Sai è stata sua l’idea di passare il week-end tutti insieme!’ e dicendo questo fa un leggerissimo inchino che mostra a Luigi uno scorcio delle sue tette dall’abbondante scollatura. Subito dopo le presentazioni anche lui si unisce a noi per finire di fare i bagagli; portiamo via praticamente tutto se si eccettua il materasso e la rete del letto che avevo portato io lo scorso settembre.
‘Beh Gigi, grazie dell’aiuto. Il letto lo lascio a te, fanne buon uso!! Quasi dimenticavo. Per il fine non ti preoccupare, fatti trovare domani mattina alle 8:00 che partiamo presto, portati anche un vestito elegante’, ‘Sarà un week-end interessante!!’ concludono Federica e Sara.

Arrivati a casa, scarichiamo tutto quanto e, mentre io e Fede ci sistemiamo nella nostra nuova camera, Sara scappa via per fare la spesa visto che dopo dobbiamo festeggiare come si deve! Ogni movimento è una buona occasione per una carezza, una palpata alle sue tette, un bacio, tanto che impieghiamo parecchio tempo per finire di disfare le valigie. Una volta terminato il lavoro andiamo a fare una doccia per rinfrescarci un po’; rimaniamo parecchio sotto il getto dell’acqua tiepida a coccolarci e a masturbarci a vicenda. è lei però che stavolta prende l’iniziativa, mentre mi sta masturbando guida lentamente il cazzo verso la sua fichetta fremente.

Si fa penetrare così, contro il muro, mi cinge le spalle e, aiutata da me, si solleva rimanendo sospesa a mezz’aria; muove il culo in maniera divina facendomi provare sensazioni incredibili. Poiché si lascia cadere di peso, la penetrazione è ancora più intensa del normale e in poco tempo raggiunge uno splendido orgasmo; anche io sono ormai al limite ma cerco di resistere per farla riprendere un attimo. Non appena capisce il mio gesto mi sorride e mi bacia languidamente, poi senza dirle niente mi si inginocchia di fronte e lo prende in bocca, bastano un paio di leccate per far uscire tutto il mio piacere che viene raccolto con maestria dalla sua lingua. La sborrata è abbondante e non riesce a trattenerla tutta ma poi raccoglie abilmente quello che le è caduto e ingoia tutto; si risolleva, mi mostra la bocca pulita e mi bacia con ancora il mio sapore in bocca.

è un bacio molto erotico che ci mantiene eccitati tanto che potremmo ricominciare subito ma la voce di Sara dietro di noi ci ricorda che è quasi un’ora che siamo sotto la doccia. ‘Forza piccioncini, datevi una mossa! Devo farmi una doccia anche io e non posso andarmene e lasciare le pentole sul fuoco!’, quindi ci sistemiamo in fretta e furia e andiamo in cucina. Io indosso solamente un paio di mutande mentre Federica porta una vestaglietta che mostra tutte le sue grazie e sotto niente intimo. Nel vederci Sara ci scherza su ma dopo alcuni istanti anche lei si spoglia rimanendo con il perizoma e un reggiseno che esalta le sue belle tettone.

Noto che i piatti preparati sono nutrienti e leggeri, cucinati ad arte e mi accorgo anche che sono pressoché gli stessi che avevo preparato io la prima sera che ero stato con Sara. Mi fa l’occhiolino e senza farsi notare mi mostra una benda; capisco le sue intenzioni e le sorrido strizzando l’occhio anche io ma ho in mente una piccola variante stavolta. Tolgo i piatti e le posate dal tavolo, poi comincio ad accarezzare, subito raggiunto da Sara, il corpo flessuoso di Federica che si gode il trattamento e mi bacia amorevolmente mentre la mano corre verso le parti basse. Appena sente la benda si ferma un attimo ma la tranquillizzo subito e ricomincia a baciarmi; le nostre carezze l’hanno eccitata parecchio e, a causa della perdita della vista sente tutti gli altri sensi sono amplificati.

La faccio stendere sul tavolo e comincio a massaggiarle spalle e schiena, intanto Sara ha avvicinato le pietanze poggiandole su un carrellino da cucina; la faccio girare e le dico di rimanere immobile. Prendo due gamberi e li posiziono sopra ai capezzoli già turgidi, praticamente avvolgendoli con la coda. Faccio la stessa operazione con altri fino a ricoprire per intero il seno; poi prendo delle ostriche che posiziono al centro lungo tutta la sua lunghezza raggiungendo il pube. Le do un fugace bacio sulle labbra e vado a controllare la sua eccitazione ma Sara mi ha preceduto, infatti sta baciando già da un po’ la fichetta di sua figlia. Mi unisco a lei e intrecciamo le nostre lingue proprio sul clitoride portando l’eccitazione di Federica al punto di non ritorno.

Devo riconoscere che è stata molto brava, ha avuto un orgasmo ed è riuscita comunque a rimanere immobile; prendo un gambero e lo intingo in una ciotola con della salsa per poi portarlo alla sua bocca che prontamente si schiude. Intanto Sara ha cominciato a gustare le ostriche risalendo verso l’alto con la lingua e leccando ogni centimetro di pelle disponibile. Mi unisco a lei partendo però dall’alto e riscendendo; quando mi trovo a metà mi fermo e prendo un’ostrica in bocca, senza però ingoiarla. Non appena sente il mio alito Fede dischiude la bocca e subito vi infilo la mia lingua che si intreccia con la sua; questa però non si aspettava di trovare dell’altro e si avvinghia al frutto di mare assaporandolo. Prendo altre ostriche e gliele porgo, poi faccio la stessa cosa con i gamberi che in poco tempo spariscono dalle sue tette.

Intanto Sara ha ripulito completamente il ventre di Federica a cui a questo punto tolgo la benda; i suoi occhi mi mostrano tutta la sua eccitazione. ‘è stato fantastico. Ora stenditi, voglio ricambiare quello che hai appena fatto!’ e mi fa adagiare nella posizione in cui si trovava lei pochi secondi prima. Non mi cospargono di cibo tutto il corpo ma si limitano al cazzo svettante che viene letteralmente inzuppato nelle varie salse e gustato dalle avide bocche delle due donne. Chiudo gli occhi e mi godo il trattamento che mi stanno riservando e di tanto in tanto una bocca mi porge una pietanza mentre l’altra mi ripulisce il basso ventre dalla salsa versata poco prima. Anche Sara si sottopone a tutto questo e, mentre la sua bocca mi sta ripulendo per l’ennesima volta raggiungo l’orgasmo e vengo sul suo volto. Subito Fede si ferma e avvicina la sua bocca ricevendo diversi fiotti anche lei; poi le due si ripuliscono a vicenda mentre iniziano una lentissima sega a due mani per mantenermi eccitato, come se ce ne fosse bisogno!

Quando finiscono mi trascinano verso la camera da letto dove mi fanno stendere sul letto e ricominciano a giocare con il mio cazzo che se possibile è ancora più duro di prima. Cominciano a baciarsi regalandomi un bellissimo spettacolo lesbo, stasera vogliono proprio torturarmi e per un po’ le lascio fare; poi, approfittando di un momento di distrazione attiro a me Sara e comincio subito a giocare con le sue tette e a torturare i capezzoli mentre Fede riprende la sega interrotta prima e infila la lingua nella fica della madre, che non aspettava altro. Poi senza nessun preavviso sento un calore umido sul cazzo e capisco che Federica lo ha messo dentro a Sara che ora è in estasi e ha cominciato ad andare su e giù.

Intanto Federica, dopo essersi dedicata a leccare le mie palle per alcuni minuti si avvicina a gattoni verso di me e mi sussurra nell’orecchio ‘Amore dopo voglio che mi fai il culo’ Ho troppa voglia!’. Un attimo dopo si unisce a me che sto leccando un capezzolo di Sara, dedicandosi all’altro; da questa posizione ho Fede a mia disposizione e subito faccio scivolare la mano in mezzo alle sue gambe che si dischiudono offrendosi al tocco delle mie dita. è completamente bagnata e tre dita entrano agevolmente per quanto è lubrificata; ormai manca poco e vengono, prima Federica e poi Sara che però continua a muoversi sensuale sopra di me. Si toglie da sopra e lo lecca un momento, assaporando il suo sapore, poi fa cenno a Fede, che si è ripresa, di avvicinarsi ma la fermo e mi siedo sul bordo del letto.

Da qui le faccio capire di impalarsi di schiena, cosa che fa prontamente allargandosi le chiappe; le sue tette vengono subito afferrate dalle mie mani e il cazzo sprofonda nel suo culetto stretto. Sara invece è in ginocchio di fronte a noi e si sta dedicando a leccare la fichetta di Fede che è completamente esposta alla sua lingua. La posizione e i recenti orgasmi mi danno una certa resistenza e ci vuole ancora parecchio per farmi venire, perciò mi dedico a ricoprire il collo di Fede di bacetti e leccatine, che non fanno altro che eccitarla ancora di più (il collo è una sua zona erogena!). Dopo numerosi orgasmi suoi e di Sara, che nel frattempo si stava sditalinando furiosamente, giunge anche per me il momento di venire e decido di scaricarmi nel suo intestino che sembrava non aspettasse altro.

Si alza e mi bacia con passione e subito si aggiunge la lingua di Sara; mi alzo anche io e andiamo in bagno dove ci diamo una ripulita, poi torniamo in camera e crolliamo esausti sul letto.

Commentate numerosi Mi scuso con tutti per la mia assenza, i molti impegni mi hanno impedito di continuare il racconto ma spero di riprendere un buon ritmo a breve. Buona lettura a tutti!

La mattina dopo mi sveglio con il corpo di Federica addosso e con la sua testa poggiata nell’incavo sotto al collo mentre dorme beatamente, di Sara non ci sono tracce: come aveva preannunciato ci ha lasciato la nostra privacy. Le scosto delicatamente i capelli dalla fronte e le do tanti piccoli bacetti mentre la cullo lentamente tra le braccia; ci mette un po’ a svegliarsi ma alla fine apre gli occhi e sorridendomi mi dice un semplice “Buongiorno amore!” e mi da un tenero bacio sulle labbra. Abbiamo entrambi voglia di un po’ di coccole e ci prendiamo cura l’uno dell’altro mentre le carezze diventano sempre più insistenti nelle zone calde. Io mi diverto a stuzzicarle un capezzolo mentre lei mi massaggia lentamente il cazzo, come al solito eretto al massimo di prima mattina.

Rimaniamo per parecchio tempo in questa posizione, impegnati a masturbarci reciprocamente e, come al solito raggiungiamo insieme l’orgasmo. In quell’istante un rumore ci riporta alla realtà: una porta che si chiude al piano di sopra; ci alziamo controvoglia e andiamo a vedere. Mi metto un paio di mutande e Fede indossa una vestaglietta che non nasconde praticamente nulla; una volta arrivati sopra riconosco le voci: sono Sara e Michela che stanno chiacchierando nell’ingresso. Appena ci vede ci dice “Ecco i piccioncini’ Vi siete svegliati finalmente!! Io stavo andando via al lavoro ci pensate voi a fare gli onori di casa?!?” e senza attendere risposta ci manda un bacio con la mano ed esce .

Ancora un po’ intontiti guardiamo Michela che se la ride; la facciamo accomodare nell’ampio soggiorno e vado a preparare qualcosa per tutti e tre. Quando ritorno con i caffè le vedo parlare fitto fitto ma Michela si interrompe dicendo che avrebbe spiegato tutto dopo in modo che potessi sentire pure io. Facciamo colazione velocemente, Michi ci ha incuriositi parecchio e deve essere qualcosa di importante se è venuta di prima mattina fin lì. La osservo un momento e solo ora mi rendo conto della sua espressione, e mi fa veramente preoccupare: non l’ho mai vista così seria e nervosa al che le chiedo “Michi c’è qualcosa che non va? Hai una faccia'”.

A quelle parole quasi si mette a piangere e dice qualcosa singhiozzando che non riusciamo a capire. Sempre più sconvolti la facciamo sedere tra di noi e cerchiamo di consolarla, oltre che capire cosa sia successo da ridurla in quello stato: Michela è una ragazza molto solare e estroversa, non ci conosciamo da molto ma non mi sembra un comportamento da lei ed è proprio questo che mi preoccupa.
“Michi che succede?!? Calmati’ Ci fai preoccupare così. Cosa è successo?!?”.
Sempre singhiozzando, ma stavolta molto di meno, riusciamo a capire:

“Sono una stupida e una puttana’ Mi capita un ragazzo fantastico come Luigi e io che faccio fuggo via a gambe levate!!”
Noi, colpiti da questa rivelazione ci guardiamo e le chiediamo se si fosse sbagliata e si riferisse a Paolo. Appena sente il nome Paolo scoppia a piangere e nasconde la testa tra le ginocchia per non farsi vedere. Dopo vari tentativi riusciamo a calmarla e sotto le nostre insistenze ci facciamo spiegare cosa è successo per filo e per segno.

“Ricordate l’altroieri? Quando abbiamo salutato tutti e siamo andati via?!? Luigi e io ci siamo fermati a parlare per parecchio tempo e inevitabilmente il discorso è finito sul sesso. Era molto curioso e mi ha fatto parecchie domande sulle fantasie che vorrei realizzare e sui miei gusti. Non capivo il senso ma rispondevo a tutto quanto, poi di punto in bianco mi ha preso una mano tra le sue guardandomi fissa negli occhi. E in quel momento mi ha chiesto se quella sera volevo uscire a cena con lui. Devo dire la verità, mi sono sentita molto lusingata del suo interesse e gli ho risposto che mi avrebbe fatto molto piacere. Ci siamo salutati con un semplice bacio sulle labbra, nulla di particolare, e ci siamo dati appuntamento per la sera. Mi sono preparata con cura, non capivo il motivo preciso ma volevo essere perfetta e ho passato tutto il pomeriggio a sistemarmi. Ho messo il vestito nero della sera che ci siamo conosciuti e mi sono truccata in modo sexy ma non volgare. La cena è stata stupenda, il tempo è volato e mi sono sorpresa più volte a pensare a noi due insieme, non fisicamente ma emotivamente e la cosa mi piaceva parecchio!”

Stavo cominciando a capire cosa la turbava e dallo sguardo di Federica capivo che anche lei aveva i miei stessi sospetti, ci scambiamo un’occhiata d’intesa e ci prendiamo per mano mentre ci avviciniamo ancora di più a Michi, che non si è mossa di un centimetro dalla posizione rannicchiata di prima.
“Usciti dal ristorante abbiamo passeggiato abbracciati per tutto il tempo, siamo tornati lentamente a casa e siamo rimasti per parecchio tempo a coccolarci. Era da tantissimo tempo che non provavo quelle sensazioni mentre ci baciavamo oppure quei brividi che mi percorrevano tutta mentre mi accarezzava. è stato strano ma mi è piaciuto molto! Mi ha spogliata lentamente e ha baciato ogni centimetro del mio corpo, mi ha fatta quasi venire senza avermi ancora toccata una volta! Delicatamente mi ha aperto le grandi labbra e ci ha passato sopra la lingua entrando piano sempre più a fondo. è stato molto dolce e dopo essere venuta ho voluto regalargli lo stesso trattamento, gli ho fatto un pompino con tutto l’amore possibile e ha apprezzato parecchio!”.

Michela si era ormai rialzata e sposta lo sguardo verso me e Fede che ci stiamo eccitando ascoltando il suo racconto, fa una risatina e riprende il racconto.
“Mi ha fatta alzare e mi ha scopato prima dolcemente ma alla fine affondava con colpi decisi e io lo incitavo ad andare ancora più forte. Prima di venire però ha cambiato buco e mi ha inculata per bene ma stavolta mi sono messa io sopra e l’ho cavalcato per parecchio tempo. Ha resistito parecchio anche se forse si era fatto una sega prima di uscire visto che quando è venuto la sborrata non è stata abbondante come mi aspettavo. Io avevo perso il conto degli orgasmi e mi sono lasciata andare sul suo petto. Ho preso sonno tra le sue braccia e mi sono sentita’ Protetta!! L’ultima cosa che ricordo è che ha detto dormi tranquilla amore, ci sono qua io. La mattina dopo, ieri praticamente, ci siamo svegliati appagati e ho voluto ringraziarlo con un bel pompino di buongiorno che ha apprezzato molto!”, dice quest’ultima frase sorridendo maliziosa.

“Abbiamo passato il resto della mattinata scopando tutto il tempo e sempre molto teneramente, è stato uno dei pochi che mi ha fatto godere così tanto con tutta quella dolcezza! Abbiamo pranzato a casa sua e poi siamo usciti per una passeggiata, siamo stati tutto il tempo mano nella mano, quel lieve contatto mi provocava emozioni contrastanti. Da una parte volevo regalargli il massimo del piacere che fossi riuscita a dargli ma dall’altra mi sentivo in estasi per il semplice fatto che ci tenevamo per mano!! Poi'” e qui sospira un momento “Mi ha guardata negli occhi e mi ha detto Michela mi piaci tantissimo, non andare via, resta con me! A quelle parole non sapevo che rispondere e sono scappata via’ Forse rovinando tutto per sempre!! Ho evitato tutto e tutti, avevo bisogno di parlartene. Secondo te cosa devo fare??” e si gira a guardarmi con gli occhi nuovamente in lacrime.

Fede le cinge le spalle da dietro e cerca di consolarla mentre io le tengo la mano che ha iniziato a tremare, sono sconvolto nel vederla così. L’unica spiegazione possibile è che si sia innamorata e glielo dico.
“Michi io credo che tu ti sia innamorata. Hai detto tu stessa che non avevi mai provato quelle sensazioni prima d’ora e che il piacere che ne hai provato è stato maggiore rispetto a tutte le altre volte. Non è troppo tardi per nulla Michi, tutto si risolverà per il meglio. Luigi è un ragazzo molto sensibile e raramente esterna così direttamente le sue emozioni. Se lo ha fatto significa che è pazzo di te!!” “Non ti preoccupare, ora ci pensiamo noi ok?!? L’amore è una cosa meravigliosa e il fatto che ti senti così dovrebbe farti capire cosa senti veramente!” dice prontamente Federica, anticipando i miei pensieri.

Cerca di controbattere dicendo che lei vuole Paolo e tutto il resto ma cerchiamo di farle capire che forse è non è di Paolo che è innamorata ma del suo cazzo. “Cosa senti quando stai con Paolo? E quando sei stata con Luigi cosa hai provato? Non puoi decidere chi ti fa battere il cuore, succede e basta. E credo che il tuo batta per Luigi, non per Paolo o per il suo cazzo. Ciò non significa che non devi poterti divertire con lui o con Giulia, credo che vi divertireste tutti quanti, significa che devi scegliere chi ti fa stare meglio tutto qui!”. Mi guarda pensierosa ma continuo prontamente “Ora chiamiamo Paolo e Luigi e gli spieghiamo la situazione, sono convinto che capiranno entrambi'” e detto questo mi alzo per prendere il telefono.

Il primo che chiamo è Paolo, gli spiego quello che è successo e mi risponde “Mi dispiace che vada così, Michela mi piace molto ma se si trova bene con un altro non me la sento di costringerla a rimanere qui e a vederla triste. Spero solo che riesca comunque a giocare ancora in nostra compagnia, mi dispiacerebbe parecchio non vederla più. Devo anche dire che negli ultimi giorni mi sono avvicinato molto a Giulia e credo di amarla quanto lei ama me. Non so se con Michela nascerà mai qualcosa del genere ma le voglio bene e qualunque cosa decida di fare io sarò dalla sua parte”. A queste parole Michi, che ha sentito tutto visto che avevo messo il vivavoce, dice “Ma’ Allora non sei preoccupato?!? Non ti dispiace che preferisca un altro?”. Paolo la tranquillizza dicendole che non gli dà fastidio e che la appoggerà sempre. Evidentemente non si aspettava questa risposta ma il suo viso ora è rilassato e lo ringrazia e augurandogli il meglio per lui e Giulia, che ha finalmente capito di amare.

“Visto che non è niente?!? Ora chiamiamo Luigi. Devo parlarci prima io oppure vuoi farlo tu?”. Ancora un po’ scossa mi dice di parlarci io per prima e così faccio. Gli dico che Michela è lì da noi, che è parecchio confusa e che secondo me e Federica si è innamorata di lui. Il rumore che mi viene dall’altro capo della cornetta mi fa pensare che abbia quasi avuto un mancamento, per l’emozione penso, e gli passo Michela, tolgo il vivavoce e la lasciamo sola a parlare con lui. Ne approfittiamo per rinfrescarci e vestirci. Quando rientriamo nel grande salone Michela sembra al settimo cielo, ogni traccia della tristezza che aveva quando è arrivata sembrano sparite e ci viene incontro dicendoci che è tutto chiarito e che la sta aspettando a casa. Io e Federica ce la ridiamo un momento e la abbracciamo. Poi Fede la prende per mano e la trascina verso la nostra camera, una volta lì la fa spogliare e la porta in bagno. Le facciamo un bagno caldo con sali profumati, la aiuta a sistemarsi completamente e dopo un oretta sono pronte entrambe.

Michela indossa un vestitino corto senza spalline che mette in vista il seno e le fascia perfettamente il culo, un paio di decolletè nere con tacco da 12 cm e un trucco delicato ma che valorizza il suo viso. Fede invece indossa un tubino rosso scuro con delle paillettes legato sulle spalle che le lascia la schiena scoperta, autoreggenti con un disegno floreale, la guepiere che le ho regalato alcuni giorni prima e anche lei un paio di decolletè con tacco alto ma con un cinturino alla caviglia. Sono entrambe splendide e glielo dico, le prendo sottobraccio e usciamo di casa. Guido velocemente verso il mio vecchio indirizzo, parcheggio sotto casa e saliamo tutti e tre insieme. Mi apre Piero, che evidentemente non si aspettava di vedermi, indossa una specie di divisa, come i camerieri e ha in mano una scopa: stava pulendo casa!! Lo ignoriamo ed entriamo nel salone, lì Luigi ci attende e non appena incrocia lo sguardo con Michela si fermano entrambi e un sorriso a trentadue denti si stampa sul volto di entrambi.

Si aspettavano da diverso tempo e si baciano come se fosse la prima volta, prima timidamente ma poi in modo sempre più appassionato fino a che Luigi non la prende in braccio e la porta nella sua stanza. Come si gira mi guarda felice e mi fa l’occhiolino, come avevo fatto io la prima volta che avevo portato Federica a casa ma gli faccio cenno di no e che ce ne andiamo. Mi sorride come a ringraziarmi e sparisce in camera, hanno bisogno di stare da soli, sorrido a Federica e andiamo da Paolo a mangiare visto che si è fatta ora di pranzo.

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