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Racconti Erotici Etero

le mie prime avventure sessuali

By 28 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve sono Saverio e dopo aver per caso trovato questo sito inizio a raccontarvi le mie vicissitudini sessuali. Infatti quando ero adolescente ero molto preoccupato per le dimensioni, la natura mi ha fatto uno regalo che non ho apprezzato per molto tempo infatti tra le gambe ho un pene di 32 cm. Ma non furono rose e fiori anzi quando da adolescente alle prime esperienze sessuali le ragazze quando lo vedevano nel pieno della sua erezione scappavano o al massimo nel caso si trattasse delle ragazze più depravate si limitavano a leccarlo perché visto il diametro non osavano prenderlo in bocca. Ero disperato sicuro di rimanere vergina a vita, ma gli inconvenienti non erano solo sui rapporti con l’altro sesso dovevo stare attento alle repentine erezioni. Anche al mare non potevo mettermi in costume il modello a slip era tassativo già a riposo aveva dimensioni spropositate rispetto agli altri ragazzi che mettevano questo tipo di costume e sembrava che fosso eccitato anche quando era a riposo, il modello a boxer lo mimetizzava finch&egrave era tranquillo perché non sfogandomi con le ragazze ero sempre arrapato e bastava vedere una ragazza con un costume ridotto e il cazzo prendeva vigore e allora non c’era nessun costume che potesse nasconderlo. Era una tortura tutti i miei amici raccontavano di come si erano rimorchiati questa o quella ragazza e le loro prodezze sessuali fantastiche scopate, rapporti orali e quelli più intraprendenti anali . Ero invidioso di quei ragazzi che avevano un pene di dimensioni normali che penetravano a fondo le loro ragazze, e quelli che le facevano urlare sfondandogli il culo. Quando ero quasi rassegnato ormai maggiorenne da qualche anno incontrai Antonella una ragazza due anni più grande un poco grassottella, ma con due tette bellissime grosse una quarta abbondante, un sedere un po’ grosso ma tondo e tonico. Ci frequentammo per un po’ era molto simpatica e avevamo molte cose in comune. Fino a quando non giunse il giorno fatidico i suoi genitori partivano per il fine settimana e la lasciavano a casa da sola perché il lunedì aveva un esame importante e quindi doveva studiare. Antonella mi ha detto che i genitori sarebbero partiti il venerdì pomeriggio verso la 18.00 e che potevo stare a casa sua per le 19.00, porta anche tanti preservativi visto la maratona di sesso che ci attende. Ero eccitato e terrorizzato non avrei sopportato che Antonella alla vista del mio arnese fosse scappata non volevo perderla, ma per non deluderla in partenza passai in Farmacia scelsi una poco frequentata, ma al bancone c’era una donna; mi feci coraggio entrai e chiesi un pacchetto di preservativi, la dottoressa visto il mio imbarazzo mal celato inizio a fare delle domande: la scatola di quanti pezzi? Vedendo che ero insicuro mi ha detto 3,6,12,24. Pensai velocemente 3 forse sarebbero stati sufficienti specie visti i precedenti casi di prematura fuga alla vista del pene tutte le ragazze con cui ero stato si ritiravano, ma Antonella aveva detto tanti, così risposi 12; la dottoressa divertita mi disse che modello e marca, sai ci sono molte differenze anatomico, ultra sottile, stimolante,ritardante, e l’ultimo modello XXL più largo e lungo per un maggior confort per peni molto grandi; risposi subito quelli extra; la dottoressa impertinente guarda che non lo fanno più grande e ci vuole un pene da super dotato se no durante il rapporto si sfila e fine della festa. Risposi e quanto deve essere grande per non perderlo, rispose per un pene proporzionato 22 cm, allora confermo gli extra size, la farmacista impertinente sei sicuro di avere tanto ben di Dio in mezzo alle gambe; punto sull’orgoglio per la prima volta nella mia vita per la dimensione del pene fino allora mai apprezzata, lei non si preoccupi e mi dia quello che lo ho chiesto a riempirlo per bene ci penso io!!! La farmacista sbigottita dalla mia risposta prese il pacchetto lo incartò e me lo diede. Alle 17.45 ero già dalle parti di casa Antonella i suoi genitori erano ancora a casa e stavano preparandosi a uscire e 5 minuti alle 18 uscirono e si diressero fuori quando furono lontani e non erano più in vista suonai al campanello Antonella era in vestita con una tuta non indossava il reggiseno e le sue tette si muovevano in modo armonioso lo strusciare sul tessuto della felpa avevano eccitato i capezzoli che si ergevano in modo molto evidente formando dei protuberanze sulla felpa. Mi salutò e mi ha dato un bacio appassionato poi mi ha detto ‘ora sei mio per tutto il fine settimana’ mi prese per mano e mi ha portato nella sua camera si tolse la felpa e finalmente avevo davanti agli occhi il suo prosperoso seno con i suoi capezzoli dritti e tesi come se fossi attratto da una forza magnetica le afferrai con le mani poi ci buttai sopra la faccia erano morbidissime e il contatto con il capezzolo turgido era ancora più eccitante leccai succhiai questo trattamento piaceva ad Antonella sia per i gemiti sia perché se possibile i suoi capezzoli divennero più grossi e turgidi erano come la punta di un dito mi tolsi la camicia lei si tolse i pantaloni della tuta e rimase in mutandine di pizzo che erano inumidite sul davanti a testimonianza della sua eccitazione passi un dito sulle mutandine inumidendo dei suoi umori e lo annusai era un odore inebriante lei con un movimento rapido si tolse quell’ultimo indumento apparendo totalmente nuda davanti ai miei occhi. Ora era il mio momento dovevo togliermi i pantaloni e mostrare il mio pene che era già eccitato e costretto dentro le mie mutande; Antonella non distoglieva lo sguardo dal prepotente bozzo inguinale. Presi coraggio la mia speranza era quella che la mia partner si impressionasse alla sua vista e si rifiutasse di continuare ad avere effusioni amorose, mi feci coraggio e abbassai pantaloni e poi le mutande Antonella alla vista del mio pene che si era portata al mani davanti il naso e la bocca e esclamò ‘mamma mia &egrave enorme e ancora non &egrave del tutto gonfio, non ci posso credere non pensavo esistessero di queste dimensioni &egrave già quasi il doppio di quello del mio ex e ancora deve crescere, cosi simili li ho visti solo nei documentari di animali” io già pensavo che anche questa volta la visione della mia proboscide aveva spaventato la ragazza di turno, ma fui sorpreso da Antonella che mi diede un bacio appassionante e mi sussurò ‘mi sa che questo weekend sarà più spassoso di quanto avessi immaginato’ a queste parole il mio pene ebbe un guizzo e si erse al suo massimo splendore e toccava con prepotenza le sue tette fino a posizionarsi con la cappella in mezzo ad esse. Antonella esclamò ‘ho capito che ti piacciono le mie tette ora te le faccio provare’ e così dicendo se le prese con le mani e comprimendole si abbassò leggermente ora il mio pene scorreva compresso tra i sui morbidi seni ma il movimento non era fluido a causa dell’attrito della pelle preso un flacone di olio per la pelle lo spruzzò copioso tra le tette e riprese la masturbazione tra i seni ora il mio pene scorreva bene provocandomi una eccitazione immensa io agevolavo il spostamenti con il bacino simulando un rapporto sessuale con movimenti sempre più accentuati fino a quando la cappella non sbatte sulla bocca di Antonella la quale non si perse d’animo e iniziò a leccare la cappella e quando si avvicinava o la succhiava in punta o la leccava. Non riuscii a resistere a lungo e dopo poco venni in un modo impressionante con getti poderosi come non mai il primo in bocca poi gli altri in faccia sul collo tra le tette nei capelli Antonella era praticamente dal seno in su coperta di sperma. Lei esclamò ‘era tanto che non venivi, sei in tutte le tue cose esagerato, ma dobbiamo migliorare la resistenza se no tutto questo ben di Dio &egrave sprecato, io non sono ancora venuta, ma ci rifaremo presto ne sono sicura’ ora tocca a te farmi godere visto che il tuo pistone per ora &egrave fuori uso dovrai dedicarti alla mia passerina con la lingua si pulì con dei fazzoletti e si stese sul letto a gambe aperte mettendo in mostra la sua fica io mi avvicinai e iniziai a leccarla era molto stretta e piccolina l’imboccatura appariva meno grande della mia cappella con la lingua leccai ovunque dedicandomi al clitoride e a leccate in profondità era zuppa e ad ogni colpo di lingua emetteva un gemito di approvazione del mio sapiente lavoro orale lei per accelerare i tempi si sposto nella classica posizione 69 e lo prese in bocca dicendo ‘così moscio &egrave quanto quello del suo ex e io che pensavo fosse grosso’ il suo gioco con la bocca lo fecero prendere vigore in poco tempo tanto che presto non riusciva più ad infilarlo in bocca con facilità poco dopo mi chiese dove fossero i profilattici riposi che erano nella tasca dei pantaloni lei estrasse il pacchetto da 12 e disse ‘bravo hai preso il pacchetto scorta speriamo che bastino ti devi impegnare a resistere abbastanza per farmi godere come si deve’ così dicendo con un sorriso sulle labbra indosso il profilattico diede un bacio al pene e mi disse ‘ora stai fermo faccio tutto io devo abituare la mia passerina alle dimensioni esagerate del tuo attributo per non farmi male’ mi stesi sul letto e lei si sistemò a cavalcioni sul mio petto con la mano prese il pene e lo diresse sule labbra della fica e piano con un movimento quasi impercettibile si impalò avanzava di pochi millimetri alla volta io sentivo il pene avvolto strizzato dalla sua vagina e ancora era entrato di neanche un centimetro ma la cappella &egrave la parte con il maggior diametro e quindi la più difficile da par entrare ma inesorabilmente stava procedendo Antonella emetteva dei gridolini misti tra piacere e dolore esclamava ‘mi apri in due , &egrave enorme &egrave bellissimo stai stimolando tutte le terminazioni nervose godo goooodo’ e ancora era dentro solo la cappella, in effetti la sua vagina era strettissima e la penetrazione procedeva a fatica ma Antonella era inesorabile e molto lentamente si stava impalando quando arrivati a circa metà sono giunto alla fine della corsa ho toccato l’utero. Antonella era presa sia dal godimento che dal dolore dovuto all’allargamento del condotto e ne approfittò per riprendere fiato e abituarsi alla ingombrante intrusione, poi iniziò sempre lentamente un movimento entra e esci. Ogni tanto si fermava e dalla sue contrazioni e dagli urletti di piacere che strizzavano il mio pene doveva avere raggiunto un orgasmo. Io stavo per venire di nuovo le stimolazioni al mio pene erano fantastiche lo sentivo come se me lo stesse mungendo era stretto in una morsa dei muscoli vaginali che erano divaricati al massimo. Aveva accelerato i movimenti estraendolo quasi tutto e poi prendendolo fino in fondo ma un terzo abbondante rimaneva sempre fuori io ero allo stremo mentre Antonella sempre più in estasi ansimava ad ogni colpo fino a quando io non gridai ‘vengo’ e con poderose contrazioni iniziai ad eiaculare a questo si aggiunse un fortissimo orgasmo di Antonella che urlo a sua volta ‘SIIIIII’ che innalzò il piacere provato da entrambi. Quando lo sfilai dalla fica di Antonella la punta del preservativo era gonfia di sperma segno della mia violenta eiaculazione, Antonella era sfinita stesa sul letto con la vagina ancora oscenamente dilatata e visibilmente arrossata. Poi mi disse ‘devi migliorare ancora nella resistenza ma grazie alla tua dotazione fuori serie &egrave stato intensissimo, vieni qui che voglio dare un bacio all’oggetto che mi ha fatto godere così tanto’ sfilato il preservativo lo prese in bocca e visto che era in fase calante entrò tutta la punta lei lo succhiava leccava e questa stimolazione orale invertì subito la fase calante e il pene tornò ad ingrossarsi e lei esclamò ‘ duri poco ma recuperi in fretta’ così dicendo lo mise tra le tette e iniziò una nuova spagnola mancava il lubrificante e allora lei prese il vecchio profilattico e rovescio lo sperma in esso contenuto questo aiuterà lo scorrimento ed in effetti era perfetto davo delle forti spinte pelviche in modo da stimolare l’intero bastone tra i suoi seni quando era ben duro Antonella lo rivestì con un preservativo e mi disse ora sarai tu a condurre le danze ma ti prego fai piano perché voglio godere e non soffrire si mise stesa con le gambe aperte nella posizione del missionario io puntai la cappella sulle grandi labbra e mi abbandonai lentamente alla forza di gravità questa volta la penetrazione fu in poco più agevole era ancora dilatata dalla precedente incursione ‘ si vai così mi stai aprendo’ io davo dei leggeri affondi per poi ritrarmi immediatamente quando raggiunsi il fondo lo estrassi poco e diedi un colpo secco ‘ahia così mi fai male, per entrare di più devi aver pazienza il condotto si deve abituare alla tua presenza per ora accontentati io allora inizia un avanti e dietro sempre più veloce quando sentivo le prime contrazioni di Antonella rallentavo fino a fermarmi all’apice del suo godimento con la mia asta all’interno della vagina per godermi le sue contrazioni per poi riprendere il ritmo Antonella era nel pieno del godimento ogni tanto davo un colpo più in profondità a cui lei rispondeva con un urlo di dolore poi mi fece sfilare e si mise carponi invitando a continuare prendendola da dietro in questa posizione la penetrazione era più agevole e a ogni affondo le sue tette oscillavano in modo molto eccitante così le afferrai e le massaggiavo con molto piacere e al suo terzo orgasmo in questa posizione diedi tre affondi potenti consecutivi al terzo Antonella si stese sul letto cambiando posizione e facendolo uscire non mi persi d’animo e mi avvicinai e la penetrai , ma in questa posizione la sua fica era molto stretta e gli affondo erano difficili così non potendo entrare a fondo aumentai il ritmo fino a quando venni ero esausto ma avevo goduto moltissimo Antonella era stesa pancia sotto con il fiatone per gli orgasmi raggiunti. Dopo dieci minuti Antonella mi disse che il fine settimana sta avendo dei risvolti inaspettati ho già goduto più di quanto avrei pensato e ancora non abbiamo cenato il venerdì ora prepariamo la cena e poi riprendiamo da dove abbiamo lasciato. La cena fu molto veloce e riprendemmo le nostre performance sessuali aumentavo la mia resistenza rallentando il ritmo e cambiando posizione per concedere un piccolo riposo al pene. Mentre stavamo nel cuore della notte dandoci dentro e Antonella aveva raggiunto uno dei suoi fragorosi orgasmi suonarono alla porta; fummo presi dal panico, ma lei indossò la sua camicia da notte e andò a verificare chi ci interrompeva, poco dopo tornò e mi disse che era il vicino che sentiti dei lamenti voleva sapere se mi sentivo bene dopo averlo rassicurato sul suo stato di salute gli aveva risposto che aveva avuto un incubo visto che non poteva dirgli che stava scopando con un superdotato che la stava facendo impazzire. Quando tornò io le dissi che dovevamo aspettare un attimo poi vista Antonella secondo me ha capito la verità guardati la camicia da notte di cotone bianco era diventata trasparente sulla fica dove gli abbondanti umori secreti avevano bagnato il tessuto e reso aderente così da mostrare praticamente senza veli la vagina dilatata i capezzoli tesi e inumiditi dalla mia saliva erano anche essi ben riconoscibili. Infatti rimasti in silenzio sentimmo un rumore dal vicino e presi due bicchieri di vetro appoggiati sulla parete e il vicino era in pieno rapporto sessuale con la moglie e gli diceva ‘capisci lei mi ha detto che aveva avuto un incubo,ma sicuramente si stava facendo sbattere da qualcuno aveva la fica fradicia e pure i capezzoli bagnati’ mentre la moglie gemeva ‘e il ragazzo deve averlo enorme la fica era aperta in un modo” la moglie tra un gemito e l’altro ‘brava l’Antonellina, &egrave giovane bella e si porta a casa per il fine settimana uno stallone superdotata, beata lei’ il marito ‘come non ti soddisfo vuoi andare pure tu ad unirti a loro e provare la mazza gigante’ ‘no anzi sono terrorizzata solo al pensiero poi tu sei fantastico non sei poi poco dotato anzi ‘ continua’. Godooo!!!’ ‘dai girati che voglio metterlo dietro’ ‘va bene ma fai piano &egrave la seconda volta che lo facciamo e l’introduzione &egrave dolorosissima ma visto che a te piace tanto però prima lubrificalo per bene’ ‘ho già preso la crema’ poco dopo ‘ora sei ben unta sei pronta rilassa i muscoli” lei emise un urlo ‘piano mi fai male’ si susseguirono lamenti di dolore fino a quando lui disse &egrave entrato tutto ora lo tolgo e rilubrifico’ ‘Vai rientro ora va molto meglio’ ‘per te a me fa un male cane non ce lo hai proprio piccolo’. Io ero eccitatissimo al sentire in diretta l’inculata e guardata Antonella mi rispose con un gesto eloquente si toccò lo sterno e poi agitò l’indice per farmi capire che lei non era disposta a quella pratica. I vicini continuavano nel loro rapporto lei lamentandosi lui godendo ‘vengo dentro?’ e lei ‘si &egrave la cosa che mi piace di più del rapporto anale sentire i tuoi caldi schizzi liberi dentro di me’. Eravamo eccitati dopo aver ascoltato le attività notturne dei vicini e riprendemmo quello che avevamo interrotto Antonella si mise a carponi nella classica posizione a pecora in questa posizione potevo vedere sia la vagina dilatata dalla mia precedente visita sia l’ano che era un orifizio completamente chiuso circondato da piccole grinze rosa che lo facevano sembrare ancora più serrato a prima vista anche uno spillo non sarebbe potuto entrare senza forzare il passaggio, così indirizzai il mio bastone nella fica che lo accolse nella sua morsa e iniziai un movimento profondo ad ogni affondo lei emetteva un gemito di piacere io avevo in mano le sue grosse tette che usavo per tenerla ed evitare che alle mie penetrazioni lei andasse in avanti lei mi disse ‘fai piano più di tanto non entra e se mi continui a dare questi colpi mi fai male ti devi accontentare la mia passerina ti accoglie con gioia, ma tu non abusare della sua ospitalità, allora rallentai i movimenti ma ogni volta lo estraevo fino a metà cappella e poi lo inserivo fin dove arrivava qualche volta mi fermavo a metà percorso per invertire la marcia dopo poco Antonella ebbe un orgasmo violento così impetuoso che urlò il suo piacere poco dopo sentimmo bussare alla porta. Sarà di nuovo il vicino che ha sentito le tue urla e penserà che ti stanno uccidendo?? Liquidalo velocemente che io non ho ancora goduto. Antonella si rimise la camicia da notte che non copriva assolutamente nulla perché era fradicia e andò ad aprire la porta questa volta era la vicina che in vestaglia disse ‘tutto bene?’ ‘si solo un brutto sogno’ ‘e da quello che vedo il ‘brutto sogno’ &egrave maxi e molto bravo, hai la camicia tutta bagnata e la vagina dilatata in modo spaventoso, di là abbiamo capito che qui hai qualcuno super dotato che si sta prendendo cura di te e i vostri rumori ci hanno eccitato moltissimo solo che Luca ha finito i preservativi e ero venuta a chiedervi se ve ne avanzava uno, e poi se non sono indiscreta se posso vedere la dotazione del tuo amante che sono curiosa di vedere la sua proboscide’ ‘ora chiedo aspetta qui’ Antonella tornò e mi riferì le richieste io acconsentii anche perché se la signora risentita avesse spifferato qualcosa ai genitori di Antonella’ ‘Federica, vieni pure’ subito entrò una signora sui quarantenni con i capelli rossi fasciata in una vestaglia che teneva chiusa con una mano io ero sdraiato sul letto con il pene in mostra, ma nell’attesa aveva perso il suo vigore e ora era a tre quarti della sua massima espressione appena lei mi vide si portò la mano alla bocca lasciando aprire la vestaglia sotto era nuda e alla vista della sua pelle bianchissima le tette più piccole di Antonella sormontate da due grosse aureole chiare che non contrastavano con il colore della pelle e due capezzoli grossi come un dito e sorpresa i peli pubici erano anche quelli rossi sebbene un poco più scuri erano molto corti e a forma di triangolo perfetto in modo da esaltare la vagina che era leggermente schiusa e arrossata, alla vista di quel corpo nudo il mio pene prese immediatamente vigore lei esclamò ‘&egrave enorme o mio Dio continua a crescere &egrave il doppio di quello di Luca, e brava Antonellina che si fa montare da questo stallone’ Antonella intanto aveva preso un profilattico e glielo porse. Io ricordandomi delle istruzioni della farmacista ammonii ‘sono il modello extra large previsti per peni sopra i 22 cm’ Le due donne andarono in ingresso e io mi misi ad origliare i commenti Federica chiese ‘ma com’ &egrave prendere un palo del genere’ ‘all’inizio doloroso, ma poi ti stimola in un modo inverosimile &egrave vieni come una fontana’ ‘e si vede’ rispose indicando la grande macchia sulla camicia ‘ma anal come fai?’ ‘non l’ho mai fatto e perdere la verginità con un arnese del genere non mi pare il caso, comunque ho paura che il dolor sia terribile’ ‘si con Luca lo abbiamo fatto due volte Ed io ho provato una gran dolore, ma a lui piace tanto che io glielo concedo, ma la sua dotazione &egrave la metà di quello del tuo mandingo, ora ti lascio non vorrei che perdesse l’ispirazione e tu interrompessi il godimento’ e se ne andò. Antonella tornò nella stanza già nuda e l suo corpo non aveva nulla da invidiare alla signora anzi i venti anni di età lo rendevano più tonico anche se lei aveva qualche chilo in più. Antonella non perse tempo e salitami a cavalcioni sopra riprendemmo la penetrazione in questa posizione avevo davanti agli occhi le sue tette che ballavano ad ogni affondo e dopo un poco di questo trattamento quando sentii le contrazioni di un suo orgasmo non resistetti più e riempii in modo impressionante il profilattico. Ero esausto, sfinito, ma anche Antonella era stanca e appagata tutti e due andammo ad ascoltare i vicini. Erano intenti in un rapporto vaginale, ma il profilattico non aderiva al pene di Luca che dopo poche penetrazioni lo perdeva e Federica lo fermava e lo faceva rindossare ma non c’era verso era troppo grande. Luca esclamò ‘ma che razza di preservativo ti hanno dato??’ e lei ‘uno per superdotati vedi &egrave il modello extra size, lui me lo aveva detto che bisognava averlo grosso più di 22 cm altrimenti sciacquava’ ‘hai parlato pure con lui ed era nudo?’ e quindi gli hai visto il pene? ‘ e ti sei eccitata?’ lo hai desiderato?’ dopo tutte queste domande Federica rispose ‘&egrave molto grosso fa paura, ma a detta di Antonella &egrave fantastico’ ‘ti meriti una punizione per i pensieri impuri ora te lo rimetto nel culo’ ‘piano mi fai male’ ‘io ti faccio male e l’over 22 non ti avrebbe fatto male e poi se fossi delicato che punizione sarebbe’ora apri la bocca che voglio venirti mentre lo succhi’ ‘lavalo prima &egrave stato in un posto poco pulito’ ‘non fare storie e apri la bocca che sto per venire così paghi per i tuoi pensieri adulteri’ si brava bevi tutto il mio succo’. Andammo a riposare e l’indomani mattina ripetemmo le nostre performance, ma dovevamo fare delle pause tra un rapporto e l’altro perché a causa del troppo godimento la parsserina di Antonella era indolenzita e gli faceva male. Alla fine domenica a pranzo era rimasto un solo preservativo segno che avevamo avuto 10 rapporti visto che uno lo avevamo dato ai vicini. Antonella era preoccupata perché non aveva studiato nulla e l’indomani ci sarebbe stato l’esame, ma giunse alla conclusione che avrebbe convinto una sua compagna a passaglielo.
soneo sempre graditi i commenti

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