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Racconti Erotici Etero

le mie prime esperienze

By 4 Settembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Un detto popolare dice che ‘non c’&egrave cosa più divina che scoparsi la cugina!’ e devo dire che &egrave proprio vero!!!

I fatti che vi racconterò sono accaduti circa 10 anni.
Il nonno gran lavoratore aveva investito molto per comprare quella casa al mare, ritrovo abituale di tutte le estati della famiglia si da quando ero piccolissimo, e così anche in quel caldo luglio ci ritrovammo io e mia cugina Claudia, figlia del fratello di mia madre, a passare le nostre vacanze estive in quel posto che ormai conoscevamo a memoria.
Eravamo stati promossi e quindi non avevamo nessun impegno scolastico che impedisse il nostro divertimento più puro.
Eravamo tutti e due figli unici e praticamente eravamo cresciuti come fratello e sorella visto i 3 mesi di convivenza estiva che però spesso continuava anche durante l’anno, infatti abitando vicino avevamo lo stesso giro di amici e quindi spesso io ero a casa degli zii o lei da noi anche a dormire, e in queste occasioni ci era capitato spesso di vederci vestiti solo dei nostri indumenti intimi senza quella malizia che si potrebbe pensare. Devo ammettere che Claudia con il passare degli anni era diventata una bella ragazza, non una stragnocca, ma sicuramente carina, soprattutto con un bel fisico che curava in inverno con molte ore di palestra per potersi presentare al mare in perfetta forma.
Ricordo bene che in quel periodo eravamo a casa da soli con la nonna, in quanto i nostri genitori erano tutti a lavorare, era anche il periodo degli amori estivi quelli che nascono sotto l’ombrellone e come questi alla fine della stagione vengono riposti e messi via. Claudia si era invaghita di Diego un tipo che non sopportavo molto, il classico ragazzetto sbruffone che in ogni compagnia esiste che per il solo fatto di avere 3 anni più di noi e di lavorare si credeva un dio, ma purtroppo sulle ragazza aveva un effetto miele per le api..
Ricordo bene che una sera vidi rientrare Claudia molto nervosa e accigliata che si era rifugiata immediatamente in camera sua, andai a bussare alla sua porta e le chiese tutto era ok, e lei mi disse che era solo molto stanca. Conoscevo mia cugina e sapevo che mentiva, ma sapevo anche che la mattina seguente in un modo o nell’altro mi avrebbe snocciolato tutto, ero il suo confidente, la sua spalla su cui piangere e puntualmente non mancava volta che venisse da me quando aveva qualche problema, così me ne tornai in sala a vedere la partita in tv con la nonna.
Il giorno dopo mi aspettavo Claudia che mi venisse a chiedere qualcosa per iniziare a parlare, ma con mia grande sorpresa non successe anzi tutto il giorno trascorse come se nulla fosse successo.
Erano le 2 di notte quando la porta della mia stanza si apri e Claudia ne entro furtivamente infilandosi nel mio letto svegliandomi. Ero ancora molto confuso dal sonno quando sento le braccia di mia cugina stringermi e la sua testa poggiarsi sul mio petto, istintivamente passai la mia mano sulla sua testa e le chiesi cosa succedeva. Mi disse che la sera prima Diego le aveva detto che ‘ormai era finito il tempo che si accontentava di limonare e che voleva di più che ne so almeno una sega e che se lei non voleva dargli di più poteva anche considerare chiusa la storia e che lui voleva accanto a se una vera donna e non una ragazzina!. Piangeva mentre mi raccontava quello che era successo, credevo perché da ragazzina innamorata vedeva la fine di una storia come la cosa più tragica del mondo, ma con mio gran stupore capii presto che non era il motivo.
Appena dissi ‘Ma lascia stare quello stronzo, non capisci che &egrave solo un porco che vuole divertirsi con te?’ lei smise di piangere e guardandomi negli occhi mi disse ‘Ma allora non hai capito? Io voglio stare con lui ma ho paura di non essere brava a soddisfarlo!’ rimasi sbalordito, Claudia non era proprio più una ragazzina. Poi continuò dicendo ‘Sono venuta a chiederti una mano’ ‘Se non mi aiuti tu non so a chi chiedere” Io da buon rincoglionito ancora non avevo capito cosa mi stesse chiedendo e ingenuamente dissi ‘ e come posso aiutarti io?’ senza tanti preamboli mi disse ‘io non ho mai visto un cazzo dal vero e non so cosa devo fare per dare piacere’tanto meno fare una sega!!.’ Rimasi senza parole.. ero veramente troppo ingenuo.. il suo ‘Mi aiuti o no? Sei l’unico a chi posso chiederlo.. in fondo &egrave come quando ci baciavamo da piccoli per imparare’.’ Si perché qualche anno prima ci eravamo confessati che non avevamo mai baciato nessuno allora avevamo iniziato a farlo tra di noi per non fare la figura degli imbranati. Ripensando a quell’episodio mi dissi che in fondo era la stessa cosa, perché anch’io non avevo avuto ancora nessun contatto con il sesso femminile e quella situazione particolare mi stava scombussolando e qualcosa nel mio corpo aveva preso a pulsare forte.
Un debole e confuso ‘ok’ usci dalla mia bocca, Claudia mi abbraccio forte e mi stampo un bacio sulle labbra come non faceva da tempo. ‘ a una condizione però,’ aggiunsi subito io, mi guardo titubante e io gli dissi le mie condizioni ‘ tu mi insegni a dar piacere a una ragazza, anch’io non so come si fa’ sorridendomi mi disse ‘ come hai vecchi tempi allora..’ e di nuovo mi diede un bacio.
Inizio a spogliarsi di quelle poche cose che aveva in dosso e quello spogliarello mi fece eccitare da morire, il seno piccoli ma ben sodo con i capezzoli dritti erano uno spettacolo incredibile ma mai quanto quello di vedere la sua patatina perfettamente curata che si mostrava senza nessuna limitazione al mio sguardo. Ero in trance e mi godevo quello spettacolo che mai prima avevo potuto ammirare fino a quando lei mi chiese che aspettassi.. mi tolsi con un po’ di imbarazzo i pantaloni del pigiama unico indumento che portavo e vidi la sua espressione di stupore e curiosità nel vedere il mio cazzo in piena erezione che riempiva il suo volto.
Dopo un attimo di imbarazzante silenzio fu lei a dirmi ‘cosa devo fare?’ le presi la mano e la portai sul mio cazzo, era rigida segno inequivocabile di tensione.. la tranquillizzai dicendo che non mi avrebbe fatto assolutamente male se faceva ciò che le dicevo.. sentii la sua mano stringersi intorno alla mia asta e devo dire che fu una sensazione molto strana, un’altra persona mi stringeva l’uccello e mi stava segando’
Seguendo le mie direttive inizio a farmi una sega, prima molto lentamente e attenta a non farmi male poi capito il movimento sempre più velocemente’.. mi piaceva da matti e mi stavo godendo la sega che mia cugina mi stava facendo’. Eravamo seduti uno accanto all’altra e la mia mano che era sul suo ginocchio inizio a scendere lungo la coscia fino ad arrivare li dove non era mai stata. Il sentirsi toccare la passerina la blocco ma poi riprese a segarmi con la stessa intensità. Io intanto andavo ad esplorare quel mondo nuovo e seguivo anch’io le sue indicazioni sentendo il piacere crescere in lei come il mio.
Non resistetti molto gli dissi di accelerare il ritmo che stavo per godere, e quando il primo schizzo di sborra usci dal mio uccello lei si blocco nuovamente sorpresa da quel getto inaspettato, le ordinai più che dirle di continuare e lei prontamente esegui.. seguirono altri schizzi di minor entità che le coprirono la mano’ le faceva senso quel liquido bianco appiccicaticcio. Si ripulii con i miei pantaloni del pigiamo mentre io avevo ripreso il mio ‘massaggio’ alla sua passerina. La sentivo bagnarsi sempre più, all’inizio mi fece molto strano sentire quei liquidi uscire senza che fosse venuta come accade a noi uomini, ma sentirla iniziare ad ansimare mi sembro la cosa più bella del mondo. Decisi di affondare il colpo e senza preavviso le infilai un dito dentro, vidi la sorpresa nei suoi occhi ma anche il piacere che questa mia iniziativa le dava. Anche lei non ci mise molto a venire, sentii, infatti, il suo corpo tendersi per il piacere, anche se in quel momento credetti di avergli fatto del male, e una gran quantità di liquido caldo avvolgere il mio dito nel momento in cui venne’.

Vi chiedo la cortesia di commentarmi alla mail rexgiorgio@yahoo.it, mi piace scrivere e vorrei migliorare lo stile con i vostri suggerimenti.
Grazie della collaborazione.

Giorgio

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